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PROMOTRICI DI ASSOCIAZIONI E BENEFATTRICI
Con spirito imprenditoriale a servizio delle altre donne e delle persone più bisognose di aiuto.
È impossibile delineare un profilo unico della figura della benefattrice. Sin dall’antichità molte donne si sono dedicate a forme di assistenza ai poveri e hanno finanziato monasteri, ospedali, ricoveri. Nel corso dell’Ottocento, tuttavia, l’importanza dell’azione delle donne in campo educativo e sociale ottiene attenzione teorica e riconoscimento pubblico. Ritenuto naturale estensione della vocazione alla cura, l’impegno nella beneficenza viene incentivato e valorizzato negli ambienti più acculturati del giovane Regno d’Italia. I campi di azione sono i più disparati. In molte delle donne impegnate sul versante sociale, tuttavia, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si va affermando un’attenzione tutta particolare alla condizione delle altre donne, in un’ottica di emancipazione non solo da condizioni di disagio economico, ma dal più generale stato di minorità politica e sociale in cui le donne ancora versavano. Fra le molte benefattrici che anche a Verona hanno potuto esplicare la loro preziosa attività, ci sono donne che si sono spese per restituire dignità e migliorare le condizioni di vita di altre donne.