1 minute read

DONNE NEL COMMERCIO GIOVANNA , GINA E SANDRA CANESTRARI

Secondo un modello ampiamente diffuso in Europa, anche a Verona nel corso dell’Ottocento avviene un’importante trasformazione nel commercio: le botteghe artigiane che uniscono produzione e vendita (collocata in prossimità della porta o sulla strada) lasciano spazio ai moderni negozi in cui le transazioni occupano spazi privati e le merci vengono poste in evidenza in eleganti vetrine. Questo cambiamento porta notevoli trasformazioni anche nell’organizzazione sociale del lavoro.

L’attività della bottega artigiana generalmente coinvolge tutta la famiglia, il nuovo modello può prevedere la presenza dei coniugi, ma anche quello di commessi e commesse.

Accanto a queste imprese solidamente strutturate esistono forme molto più precarie: sia piccole e modeste botteghe sorte con scarsi capitali, sia banchi del mercato, sia banchetti nelle piazze o per le strade, sia la vendita ambulante. Un commercio povero di prodotti alimentari, di manufatti artigianali, di oggetti d’uso quotidiano. In tali ambiti, all’inizio del Novecento le donne trovano spazi di autonomia, infatti, è sufficiente un assenso preliminare da parte del marito per intraprendere l’attività commerciale. Con il boom economico e la crescita dei consumi la presenza femminile trova nuove possibilità di espressione. Sono via via più numerosi gli esercizi anche di prestigio guidati da donne, soprattutto nel campo della moda, della cultura e dell’artigianato. È un fenomeno destinato a crescere nel tempo.

Giovanna Canestrari in Steffenoni (Verona 1924 – 2014)

Gina Canestrari in Pederzoli (Verona 1926 – 1967)

Sandra Canestrari in Bassi (Verona 1929 – 1985)

Avviata da Alessandro Canestrari nel 1920, la gioielleria dalla sua apertura si colloca in via Cappello 35. L’attività cresce con gli anni e il fondatore viene affiancato dalle tre figlie Giovanna, Gina e Sandra. Il negozio offre i migliori marchi di orologi, tra cui Rolex, così come la più pregiata tradizione orafa, un assortimento particolarmente differenziato. Le tre sorelle che si succedono nella conduzione presentano grande competenza. L’attività è una delle più affermate del centro storico di Verona. Giovanna conduce l’attività fino al 1987, quando la gioielleria viene rilevata dai nipoti Gabriella e Sandro Pederzoli.

In alto: La famiglia Canestrari in occasione del matrimonio di Gina, le sorelle Giovanna e Sandra si trovano in primo piano a destra della sposa e indossano entrambe un soprabito bianco e due grandi cappelli guarniti di fiori.

Archivio privato famiglia Pederzoli Canestrari.

L’interno della gioielleria negli anni Trenta. Archivio privato famiglia Pederzoli Canestrari.

This article is from: