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LINA MARAZZI IN CHIAFFONI

(Verona 1930 – Verona 2011)

Dotata di molteplici interessi, appassionata di letteratura, arte contemporanea e scienze applicate, Tiziana Tomelleri è una donna che occupa un posto di rilievo nell’àmbito dell’imprenditoria veronese del ’900, ma della quale, in questo contesto, desideriamo valorizzare l’aspetto di inventrice. A suo nome, infatti, risultano depositati oltre una dozzina di brevetti europei e internazionali. Tali brevetti, hanno portato allo sviluppo, fra le altre cose, di macchinari legati all’attività di lavorazione di frutta e ortaggi che sono impiegati presso la «Meccanofrutta Italiana», con sede a Grezzana, di cui è proprietaria. Più volte premiata con prestigiosi riconoscimenti, il 23 novembre 1985 viene insignita della medaglia d’oro della Camera di Commercio di Verona «per aver conseguito un brevetto di invenzione di particolare interesse sociale». Si tratta dell’“Alisurf bimarano”, un natante a vela e a motore.

(Piacenza 1925 – Verona 2022)

Le significative battaglie per promuovere la ricerca scientifica e la cultura dell’accessibilità a Verona e nell’Italia tutta ne fanno uno straordinario simbolo, che è doveroso valorizzare. Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, si è spenta all’età di 97 anni nella città che nel 2011 l’ha insignita di un premio speciale “per essersi spesa a favore delle persone disabili e della ricerca”. Cofondatrice della Sezione di Verona dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, dal 1972 entra nel Direttivo nazionale della stessa associazione con il preciso incarico di promuovere la cultura dell’accessibilità. Insieme al marito, porta avanti l’impegno, dialogando con ingegneri e architetti delle Università di Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma. Grazie al caparbio interesse dei coniugi Chiaffoni, nel 1982 viene inaugurato il primo treno in Italia attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. Il treno parte proprio da Verona, che diventa grazie a lei città-simbolo di inclusione a livello nazionale. Sul finire degli anni Ottanta, l’attenzione di Lina Chiaffoni si estende a Telethon, che contribuisce a portare in Italia, non venendo mai meno in lei l’impegno volto a supportare i ricercatori nel campo delle malattie genetiche rare.

In alto: Lina Marazzi in Chiaffoni.

Archivio La Cronaca di Verona

Il logo dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.

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