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Gli obiettivi: dare peso alla catena del valore
Quindi, se si tenta di riassumere il “perché” di questa direzione, una prima risposta è quasi banale: la costante ricerca di un prodotto migliore. Non è solo l’acciaio di cui sono composte le recinzioni di Ferro Bulloni che l’ha portata dove si trova ora, il “prodotto”, così come concepito da Ferro Bulloni, è frutto dell’articolata serie di processi e attori coinvolti, dall’operatore di linea, al key account. Un insieme di variabili che, prese singolarmente, possono sembrare di semplice concezione, ma che, se osservate nel loro complesso, danno vita ad un caratteristico e intricato sistema di business. Una catena, quella del valore, che Ferro Bulloni ha ancora una volta caricato di maggior importanza, rimodellando i processi aziendali e investendo, come detto prima, non solo nei mezzi, ma anche nelle persone, esterne come i partner scelti, ma soprattutto interne, che compongo la vera e propria forza di un’azienda.
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E da questo punto deriva una seconda riposta, che l’azienda potrebbe dare quando le si chiede il motivo che l’ha spinta in un progetto simile: rivitalizzare non solo il prodotto, ma anche l’azienda stessa
Perché, se intervenire sull’azienda serve a migliorare il prodotto offerto, è vero anche l’inverso: in quanto, attraverso la ricerca di innovazione sul mercato, è l’azienda stessa a crescere e rinnovarsi
È quindi abbandonando quel “abbiamo sempre fatto così”, che la società Ferro Bulloni, nonostante i 50 anni suonati, dimostra di essere capace di “rimanere sul pezzo”, di saper gestire le evoluzioni in corso ed essere pronta ad affrontare quelle che verranno.
In questo senso, la dichiarazione più emblematica è forse quella del dr. Massimo Boghi, titolare e fondatore di Ferro Bulloni: “Nel mio ufficio è appesa una fotografia, di ormai 50 anni fa, che immortala un carro di legno trainato da un mulo portare via una manciata di paletti: quello è il primo cliente di Ferro Bulloni Italia. Pensare che oggi, chiunque, possa comprare ogni tipo di prodotto direttamente dal suo cellulare, mentre beve un caffè seduto in cucina e riceverlo il giorno dopo, mi fa quasi sentire vecchio.”
Per quanto ironiche, queste parole, pronunciate da un titolare classe 1943, sono la perfetta sintetizzazione della transizione che stiamo vivendo. In tutto ciò, l’idea di costruire una forte componente logistica diventa quasi scontata.
Le chiavi del successo
Ma se volessimo chiederci cosa non è cambiato, rispetto al momento in cui è scattata quella foto? Istintivamente uno potrebbe rispondere il prodotto con un “paletti erano, e paletti sono”, ma no, non è quella la costante che fa la differenza, da 50 anni a questa parte.
La fotografia (reale e simbolica) scattata da Massimo Boghi non è solo figlia di una buona ironia, ma è anche la concreta dimostrazione della forza di Ferro Bulloni: la voglia di “rimanere sul pezzo”.
Ciò che non è cambiato, rispetto a 50 anni fa, è la persona, la spina dorsale di ogni azienda: sono cambiati i modi di lavorare e sono cambiati i mezzi, basti pensare che dal carretto di legno si è passati a ricevere il caffè a casa trasportato da un drone, ma ciò che non è cambiato è proprio chi sta dietro a quel drone, o a quel carretto di legno. Perché il migliore investimento che l’azienda possa fare, è quello sul capitale umano, il ritorno più grande sarà proprio la crescita aziendale attraverso quel capitale che, che da quattro generazioni, ha sempre saputo rispondere “presente” all’evoluzione della società.
Perché la frase giusta non è “abbiamo sempre fatto così” ma “non abbiamo mai smesso di cercare un modo migliore per farlo”.
Ariston Group chiude il Q1 con ricAvi netti A + 37,6%
Ariston Group ha comunicato i risultati consolidati del primo trimestre 2023. I Ricavi netti ammontano a 759,7 milioni di euro, in crescita del 37,6% rispetto ai 552,1 milioni di euro conseguiti nel primo trimestre del 2022. La crescita più forte è stata registrata in Europa nella divisione Thermal Comfort, anche a seguito dell’acquisizione di Wolf-Brink (“Centrotec Climate Systems” nei precedenti comunicati stampa) che ha consentito al Gruppo di cavalcare l’incremento di domanda di soluzioni sostenibili in Germania e altri mercati europei. L’EBITDA si attesta a 97,3 milioni di euro, in crescita del 44,6% rispetto ai 67,2 milioni di euro del periodo corrispondente del 2022, mentre l’EBIT si attesta a 70,4 milioni di euro, in crescita del 51,2% rispetto ai 46,6 milioni di euro del primo trimestre 2022. L’EBITDA adjusted è pari a 98,6 milioni di euro, in aumento del 40,6% rispetto ai 70,1 milioni di euro registrati nel primo trimestre 2022, con una crescita del margine sui ricavi netti dal 12,7% al 13,0%. L’EBIT adjusted è pari a 73,1 milioni di euro, in crescita del 46,0% rispetto ai 50,1 milioni di euro del primo trimestre 2022. Il corrispondente margine sui ricavi netti è passato dal 9,1% al 9,6%, grazie alla normalizzazione di alcune voci di costo (logistica, energia) e gli incrementi di prezzo implementati nel corso del 2022, oltre che a una notevole performance da parte di Wolf-Brink. Il Free cash flow del periodo è stato pari a -35,9 milioni di euro, contro I -45,5 milioni di euro del Q1 2022. Il miglioramento è associato a EBITDA più alto e un minore assorbimento da parte del circolante, parzialmente controbilanciati da capex più elevati e una variazione poco significativa della voce “other assets and liabilities” contro una fortemente positiva del primo trimestre dell’anno scorso.
Maurizio Brusadelli sarà il nuovo Chief Executive Officer iotty, azienda italiana leader nel settore della smart home, ha pensato ad un’agevolazione che permette a tutti di dotare la propria abitazione di dispositivi intelligenti consentendo un notevole risparmio sul prezzo di acquisto. Scrivendo direttamente a iotty all’indirizzo support@iotty.com, si entrerà in contatto con il Servizio Clienti che fornirà informazioni dettagliate sulle soluzioni intelligenti a catalogo e, a richiesta, anche un preventivo ad hoc in base alle singole necessità e con ulteriori privilegi. Affidandosi ai consulenti dell’azienda, gli utenti avranno l’occasione di godere di uno sconto sul totale, rispetto al prezzo di listino. Se c’è una ristrutturazione in programma, il vantaggio è maggiore. Infatti, le placche iotty appartengono alla categoria ‘materiale elettrico’ e, per questo, i privati che scelgono di acquistarle possono beneficiare per tutto il 2023 delle agevolazioni previste per chi sta ristrutturando la propria abitazione, ovvero usufruire di un’IVA agevolata al 10% e accedere alla detrazione fiscale del 50% in 10 anni. Ai fini della presentazione nella dichiarazione dei redditi, l’acquisto può avvenire esclusivamente con fattura intestata e pagamento con bonifico parlante. Il servizio customer care di iotty sarà a completa disposizione per fornire tutte le indicazioni e la modulistica necessaria per far certificare la spesa.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì ricevuto le dimissioni di Laurent Jacquemin dal ruolo di Chief Executive Officer, con effetto dal 27 luglio 2023, per motivi personali. In coerenza con il processo di pianificazione delle successioni di Gruppo, la società ha individuato Maurizio Brusadelli come nuovo candidato CEO. Brusadelli si unirà ad Ariston come General Manager a partire dal 19 giugno prossimo. Il Consiglio ha dato mandato all’Executive Chairman Paolo Merloni di convocare un Extraordinary General Meeting il 27 luglio, che includerà all’ordine del giorno la nomina di Maurizio Brusadelli come amministratore esecutivo, e la nomina di Laurent Jacquemin come amministratore non esecutivo. Dopo l’assemblea, il Consiglio - nella riunione prevista per il 3 agosto - procederà alla nomina di Maurizio Brusadelli come nuovo CEO. Brusadelli è Executive Vice President & President Asia Pacific, Middle East and Africa (AMEA) di Mondelez International, multinazionale USA attiva nel settore alimentare e proprietaria di brand come Oreo, Ritz Crackers, Milka e Toblerone. Ha iniziato la sua carriera in Kraft Foods nel 1993, dopo una laurea all’Università Bocconi.