Market Road n.153

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Sommario numero 153

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DOSSIER ACCESSORI DA PIAZZALE

DOSSIER AUTOACCESSORI

Pagina 28

Pagina 32

SMART MOBILITY Cosa pensano gli italiani della mobilità sostenibile Pagina 36

VENDING MACHINE Trasmissione dei corrispettivi telematici: le novità del 2019 Pagina 42

MERCATO Up fotografa la situazione della rete carburanti italiana Pagina 46

FATTURAZIONE ELETTRONICA Le prime criticità Pagina 52

pag. 9 Editoriale

pag. 24 Eventi Oil&nonoil

pag. 10 News

pag. 58 La vetrina del chimico

pag. 22 Eventi Autopromotec

pag. 60 Dalle aziende


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anno XVIII - numero 153 Per abbonamenti: abbonamenti@edizionitecniche.it

E.T. SRL Edizioni Tecniche Direzione, Redazione, Amministrazione Via Quasimodo 1, 20068 Peschiera Borromeo - Milano Tel. 0266984880 - Fax. 0266988427

Consulente editoriale Sergio Galimberti Direttore responsabile Camilla Galimberti camilla.galimberti@edizionitecniche.it Redazione redazione.ferramenta@edizionitecniche.it Collaboratori Giusi Berri, Filippo Bossola, Anna Capogna, Chiara Caputi, Michele Dematteis, Antonietta Donia, Marco Guidi, Fiammetta La Guidara, Duilio Lui, Elisa Maranzana, Vincenzo Marchi, Mario Noremi, Alessandro Ribaldi, Anna Simone, Carlo Tagliagambe, Marilena Del Fatti Per Car Wash Edoardo Favagrossa, Gianni Meschi, Stefano Rodolfi

Relazioni Esterne e Ufficio Traffico Rossella Bianchi Tel. 02-66988424 Abbonamento annuo Italia: euro 40,00 Arretrati: euro 16,00 Resto Europa + resto del mondo: euro 100,00 sul c/c postale n. 21059209

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editoriale di Camilla Galimberti

SI TORNI OGNUNO A FARE IL PROPRIO LAVORO Ho deciso di sospendere la pubblicazione del classico editoriale perché a volte l’accanimento, l’invidia e l’incapacità di competere in modo sano delle persone non ha fine, ma oltre a non avere fine non ha neppure concretezza. E allora mi fermo, perché quando arrivano delle buone notizie dopo che sei stato attaccato per un niente, vanno condivise. E così farò! Lo condivido. E lo dedico…. Lo condivido con le persone che mi hanno dato fiducia, clienti e collaboratori, e che hanno creduto in me. Dedico, invece, questo estratto di sentenza a chi non ha creduto in me e nella mia casa editrice, a chi ci ha criticate senza ragione, a chi ha dato retta alle voci di corridoio…. In questi anni mi sono messa in gioco e come editore di questa rivista ho dato il massimo, ho documentato, ho informato, ho coinvolto le aziende nell’informazione, ho creato strumenti di lavoro…Su questo e non su altro voglio che ET - Edizioni Tecniche e Ferramenta Evolution siano valutate, apprezzate e - perché no - anche criticate e combattute. Per fare in modo che dal mercato arrivino più apprezzamenti che critiche.In sostanza credo sia arrivato il momento - per tutti, - di tornare a fare esclusivamente il proprio lavoro!

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news Metano auto, via libera della Ue al self-service Da un comunicato congiunto di Federmetano e metanoauto.com si apprende che il decreto messo a punto nei mesi scorsi con l’obiettivo di modificare il testo, attualmente in vigore, della norma inerente l’esercizio degli impianti di distribuzione stradale del gas naturale per autotrazione in modo da permettere il rifornimento di metano in modalità self service ha superato il vaglio europeo senza ulteriori osservazioni e variazioni. Il decreto dovrà ora passare alla firma dei due ministeri competenti - Ministero dell’Interno e Ministero dello Sviluppo Economico - prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che, auspicabilmente, dovrebbe avvenire entro fine febbraio 2019. La nuova norma, si legge nel comunicato, entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla data di pubblicazione. Tra le novità introdotte, l’introduzione di un pulsante di ritenuta nella pistola di erogazione, l’erogazione di un video tutorial di formazione multilingue che verrà erogato all’automobilista non appena ha completato la procedura di pagamento elettronico. La modalità self service, presidiato e non, era già presente in Italia dal

“Bonus malus”: cosa prevede la manovra La misura è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2019 e diventerà operativa sugli acquisti e sulle immatricolazioni a partire dal 1° marzo 2019. Come spiegato nella Guida alla Legge di Bilancio disponibile sul sito del Ministero dell’Economia, l’obiettivo è favorire la riconversione in chiave ecosostenibile del parco auto. A questo scopo viene attribuito in via sperimentale, dal 2019 al 2021, un contributo economico, riconosciuto in misura differenziata per importi che vanno da 1.500 euro a i 6.000 euro, ai soggetti che acquistano e immatricolano in Italia un veicolo non inquinante. Gli incentivi vengono riconosciuti sugli acquisti di veicoli che hanno un costo massimo di 50.000 euro, Iva esclusa. In pratica il bonus è articolato in tre fasce:

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Foto Wikipedia

2014, ma risultava difficilmente realizzabile per la presenza di ostacoli tecnici oggi superati dalla nuova normativa, frutto di un tavolo tecnico di lavoro iniziato a giugno 2017 e terminato ad aprile 2018, cui hanno partecipato Vigili del fuoco, ministero degli Interni, ministero dei Trasporti e associazioni di categoria, compresa Federmetano. 1.500 euro per l’acquisto di auto che emettono tra 70 e 90 grammi di CO2 al chilometro, 3.000 euro per le macchine con emissioni tra 20 e 70 grammi al chilometro e fino a 6mila euro per i veicoli con emissioni tra 0 e 20 grammi al chilometro. Il contributo, si chiarisce nella scheda pubblicata dal Mef, è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante sconto sul prezzo di acquisto e viene recuperato dallo stesso venditore sotto forma di credito d’imposta. La misura è finanziata dall’istituzione per il triennio 2019-2021 di una nuova imposta che viene applicata esclusivamente sugli acquisti di veicoli di lusso e Suv che presentano emissioni di CO2 che eccedono la soglia di 160 g/km. In particolare, per le emissioni comprese tra 161 e 175 g/km la tassa ammonterà a 1.100 euro, salirà a 1.600 euro per le emissioni fino a 200 g/km, mentre per le emissioni fino a 250 g/km sarà di 2.00 euro. L’importo massimo, 2.500, è previsto per le emissioni sopra i 250 g/km. Per incentivare un rinnovamento del parco auto e ridurre l’impatto sull’ambiente è stata anche introdotta una nuova detrazione fiscale per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica.


Le novità di Istobal a Traspotec Logitec Istobal ha scelto Transpotec Logitec 2019, che si svolgerà a Verona dal 21 al 24 febbraio prossimo, per presentare le sue ultime novità per il lavaggio di veicoli industriali tra cui il sistema Istobal Hw’intrawash, che descrive come “il primo impianto automatico standardizzato in Europa per il lavaggio interno e la disinfezione di autocarri” e che è stato sviluppato nella sua filiale statunitense ed è in attesa di brevetto. Con questo sistema l’azienda risponde alle specifiche esigenze delle aziende di trasporto e dei distributori del settore alimentare, offrendo una soluzione che rappresenta un’alternativa industriale al lavaggio manuale di rimorchi refrigerati e container marittimi ed evita che gli impiegati delle flotte entrino in contatto con la sostanza chimica. Il sistema garantisce un lavaggio efficiente ed il più automatico e veloce possibile, grazie ad un sistema meccanico estensibile e ad una testina mobile che consente di accedere all’interno della piattaforma e raggiungere la superficie da pulire. Il lavaggio viene effettuato attraverso un sistema di acqua ad alta pressione che trascina lo sporco verso l’esterno applicando il prodotto disinfettante richiesto dal cliente. La macchina sviluppata può essere installata fissata a terra o su un carrello che ne consente il trasferimento nella posizione desiderata e include una tramoggia per la raccolta dei rifiuti del lavaggio interno. In occasione della fiera la multinazionale spagnola annuncerà L’accordo prevede à anche la sua

recente alleanza con l’Italiana Walcom per la distribuzione in esclusiva in Italia della gamma di prodotti chimici Istobal esens®, che attualmente è composta da un centinaio di innovativi prodotti biodegradabili per il lavaggio di ogni tipo di veicolo e copre tutte le aree di lavaggio. Walcom affiancherà la rete vendita dell’azienda spagnola per aiutarla a dare impulso alla crescita della sua linea di prodotti chimici sul mercato italiano. Nell’accordo è prevista anche la consulenza e l’assistenza personalizzata per la scelta e il corretto dosaggio dei prodotti chimici al momento dell’avvio degli impianti di lavaggio.

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news

Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Mafra debutta al rallye Monte-Carlo Historique Mafra partecipa per la prima volta al Rallye Monte-Carlo Historique in qualità di Main Sponsor della partenza di Milano, che rappresenta una delle importanti novità di questa edizione, omaggiando i concorrenti con un Kit speciale studiato per affrontare le impegnative prove speciali della competizione nelle migliori condizioni di visibilità e in completa sicurezza, e mettendo a disposizione la squadra #Labocosmetica per un trattamento di soft detailing riservato alle vetture prima del via. L’azienda partecipa alla corsa anche con una vettura della Scuderia Milano Autoclassiche, una Fiat 124 Sport Abarth Rally del 1973, protagonista anche all’ultima Targa Florio Classic, con alla guida Marco Mattioli, General Manager di MAFRA, coadiuvato dal suo storico navigatore Mario Pensotti, entrambi al debutto assoluto al Rallye Monte-Carlo Historique.

Henkel è membro fondatore della “Alliance to End Plastic Waste” Henkel è socio fondatore della “Alliance to End Plastic Waste” (AEPW) che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo di soluzioni atte a minimizzare i rifiuti di plastica e a promuovere la gestione della plastica usata contribuendo a consentire un’economia circolare. Per raggiungere questi obiettivi, l’’Alleanza ha stanziato oltre 1,0 miliardi di dollari, che nei prossimi 5 anni dovrebbero salire a 1,5 miliardi di dollari. Attualmente i soci aderenti sono 30. La scelta di Henkel è espressione del suo impegno a sostegno della sostenibilità e di un modello di economia circolare che entro il 2025 dovrebbe consentirle di portare al 100% la percentuale di confezioni riciclabili, riutilizzabili o compostabili. Allo stesso tempo, l’azienda punta a utilizzare il 35 percento di plastica riciclata per i suoi prodotti di consumo in Europa.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Al via il nuovo sito del marchio Beru Federal-Mogul Motorparts ha annunciato di recente il lancio del nuovo sito internet del suo marchio Beru di prodotti di accensione. Molti i cambiamenti apportati, volti a facilitare la navigazione, a incrementare le pagine di supporto alla clientela e ad assicurare la compatibilità su un’ampia gamma di dispositivi, inclusi smartphone e tablet. www.beruparts.eu punta a essere ancora più utile alla clientela grazie a nuove funzionalità, tra le quali la possibilità di scaricare i cataloghi del marchio, tabelle sulle principali anomalie, brochure tecniche, una sezione di ricerca del ricambio, oltre alla presenza di numerose immagini ad alta risoluzione. Ronald De Wilde, Brand Manager, BERU, Federal-Mogul Motorparts, Emea assicura: “Cerchiamo sempre di assicurare utili supporti a tecnici, meccanici e distributori; i siti internet

rappresentano un importante punto di contatto per facilitare questo approccio e per crescere la relazione con loro. L’aggiornamento del sito BERU include eccellenti funzionalità, alcune delle quali sono frutto di suggerimenti estremamente utili da parte dei nostri clienti.”

Bridgestone Europe Acquisisce Tomtom Telematics Bridgestone Europe NV/SA, sussidiaria di Bridgestone Corporation nell’area EMEA, ha stipulato un accordo con TomTom per acquisire la business unit Telematics, per un corrispettivo di 910 milioni di euro. La transazione crea un’importante piattaforma dati per veicoli connessi e consentirà a Bridgestone di combinare la vendita di pneumatici e soluzioni digitali, raggiungendo una clientela ancora più ampia. Inoltre, l’accesso ai dati migliorerà la fase di sviluppo e testing e favorirà l’innovazione legata ai pneumatici. Questo investimento è frutto del lavoro portato avanti da Bridgestone per rafforzare le sue capacità digitali nell’area Emea. Nello specifico, l’azienda ha sviluppato competenze nella raccolta di dati provenienti da sensori, piattaforme dati e analytics. Ciò ha portato alla creazione di una gamma di soluzioni e applicazioni digitali come Tirematics, Mobox, FleetPulse e Bridgestone Connect. TomTom Telematics si combina in maniera perfetta e strategica con Bridgestone in quanto ha una base di utenti registrati ampia e in crescita di 860.000 veicoli di cui oltre due terzi sono commerciali, ha un sistema go-to-market personalizzato e un’offerta digitale premium che include WebFleet e NextFleet. Inoltre, gestisce in media oltre 800 milioni di posizioni GPS, 3.3 milioni di viaggi e 200 milioni di messaggi in arrivo al giorno. Alla chiusura, Bridgestone acquisterà tutto il capitale azionario emesso e in circolazione di TomTom Telematics per un corrispettivo di 910 milioni di euro soggetto alle consuete rettifiche in fase di chiusura. L’acquisizione è stata finanziata con disponibilità di cassa in bilancio e si prevede che porti a una crescita dell’EPS già nel primo anno. Stando a quanto anticipato, la transazione dovrebbe essere completata più tardi nel secondo trimestre del 2019.

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Seconda edizione del premio De Vita: i premiati Lo scorso 12 dicembre si è tenuta a Roma, in occasione della presentazione del “Preconsuntivo petrolifero 2018”, la cerimonia di consegna della seconda edizione del Premio Giornalistico e del Premio di Studio intitolati a “Pasquale De Vita”, promosso da Unione Petroliera e Sara Assicurazioni, con il patrocinio dell’Aci – Automobile Club d’Italia con l’intento di favorire l’impegno nella divulgazione di una approfondita e corretta informazione sulle industrie petrolifera ed automobilistica, sulle loro dinamiche industriali, economiche, tecnologiche, volte ad accrescerne l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale, l’interesse dei consumatori. Quest’anno il premio di Studio è andato a Valeria Di Sarli, dell’Istituto Ricerche sulla Combustione del CNR di Napoli, per lo studio “Catalytic diesel particulate filters with highly dispersed ceria: Effect of the soot-catalyst contact on the regeneration performance”. Lo studio è stato apprezzato per l’elevata qualità tecnico/ingegneristica, l’interesse applicativo, l’innovatività e la capacità divulgativa

sull’ottimizzazione del processo di rigenerazione dei filtri catalitici antiparticolato, attraverso un approccio originale in grado di porre le basi per una nuova modalità operativa per la soluzione del problema tecnico. Il Premio Giornalistico è invece andato a Pietro Saccò, del quotidiano Avvenire, per l’articolo “Addio al petrolio scontato ma senza rimpianti”, pubblicato il 30 settembre 2016 nel quale ha sviluppato in modo strutturato l’intreccio delle variabili politico-economiche connesse all’evoluzione del prezzo del petrolio degli ultimi anni, descrivendo il ruolo e le strategie dei principali attori coinvolti. Ripercorre quindi i passaggi fondamentali che hanno contraddistinto le vicende economiche a seguito della caduta del prezzo del petrolio dell’estate 2014.

Al via a Roma e a Milano la partnership tra eCoolTra e Movit eCooltra, sussidiaria del Gruppo Cooltra e operante nel segmento della sharing mobility, ha siglato un accordo con Moovit, la app per iOS, Android e web che consentirà loro di offrire ai propri utenti informazioni sempre più aggiornate e dettagliate per soluzioni che facilitino e promuovano l’utilizzo di mezzi alternativi. A partire dal 22 gennaio scorso, nelle città di Roma e Milano, Moovit mostrerà sulle proprie mappe la posizione degli scooter elettrici eCooltra più vicini. In questo modo gli utenti avranno la possibilità di accedere all’app eCooltra e prenotare i mezzi elettrici con facilità, rapidità e sicurezza. L’accordo prevede anche che tutti gli utenti di Moovit che scaricano l’app eCooltra e utilizzano il servizio per la prima volta, ricevono un bonus di 45 minuti gratuiti. Questa sarà solo la prima di una serie di iniziative che saranno predisposte nel corso dell’anno per promuovere e valorizzare le attività coordinate. Si realizza la partnership tra due aziende che hanno innovato e rivoluzionato il trasporto urbano. Con oltre 330 milioni di utenti, più di 200 città italiane mappate e più di 2700 su scala globale, Moovit è il principale provider di Mobilità come Servizio (MaaS) e App più utilizzata al mondo per i trasporti pubblici, mentre eCooltra è leader europeo della mobilità su due ruote con una flotta di 4.650 scooter elettrici a disposizione dei propri clienti che possono noleggiare in tutte e 6 città europee (Roma, Milano, Barcellona, Madrid, Valencia e Lisbona).

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news Evento collaterale di Copernicus Climate Change Service a Cop24 Si è svolta lo scorso dicembre a Katowice, in Polonia, Cop24 la Conferenza sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite per fare il punto sui problemi, le sfide e le possibili soluzioni per affrontare il riscaldamento globale Nel corso della manifestazione Copernicus Climate Change Service, il programma implementato dal Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF- European Center Medium Weather Forecast),ha organizzato un evento collaterale insieme alla Commissione Europea, per presentare la propria attività a livello globale. Durante l’evento, il Commissario Europeo per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le PMI Elzbieta Bienkowska ha sottolineato

Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto come i servizi di Copernicus aggiungano valore alle imprese europee e in particolare alle Pmi. Accanto a partner globali come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO World MeteorologicalOrganization) o la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC - United Nations Framework Convention on Climate Change), sempre più aziende si affidano ai dati rilasciati da Copernicus per il proprio modello di business. Jean-Noël Thépaut, Head of Copernicus Climate Change Service (C3S), ha affermato: “Noi forniamo accesso ai dati climatici alle imprese e ai policy-maker per aiutarli a prendere decisioni. Nel prossimo futuro, Copernicus Climate Change Service e Copernicus Atmosphere Monitoring Service giocheranno un ruolo significativo nel fornire informazioni sulle emissioni di CO2 provocate dall’uomo, fondamentali nel processo di implementazione degli accordi di Parigi”. La mission di C3S è quella di supportare le politiche di adattamento e mitigazione dell’Unione Europea fornendo informazioni coerenti e autorevoli sui cambiamenti climatici. C3S offre libero accesso a dati climatici e a toolbasati sulle migliori conoscenze scientifiche a disposizione.

Zone a traffico limitato aperte ad auto elettriche e ibride: la lettera dei sindaci Con una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture i sindaci esprimono preoccupazione per la decisione di inserire nella legge di bilancio integrazioni al codice della strada che rivedono l’accesso di veicoli elettrici e a propulsione ibrida nelle zone a traffico limitato. “Il lavoro portato avanti dall’Anci con molti Comuni su mobilità e trasporti si basa sulla duplice necessità di ridurre le emissioni inquinanti e rafforzare mobilità pubblica e ciclopedonale rispetto a quella automobilistica, scrive il presidente dell’Anci, Antonio Decaro,. Il governo ha condiviso tali finalità, concorrendo attraverso il sostegno finanziario alla sostituzione di mezzi pubblici inquinanti, agli investimenti in nuove infrastrutture di trasporto pubblico veloce e all’incentivazione della mobilità dolce”. Nel ricordare che la regolamentazione del traffico nei centri abitati è prerogativa dei Comuni, che “con deliberazione di giunta provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato”, Decaro a nome dei sindaci chiede “un incontro per approfondire la problematica” dal momento che la previsione contenuta nella legge di bilancio (articolo 1 comma 103) richiede “un’interpretazione autentica e un chiarimento” se non “una modifica” al fine di “salvaguardare l’autonomia regolamentare e le importanti esperienze in atto in tema di aree pedonali e zone a traffico limitato”. (Fonte: www.anci.it)

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Unione Petrolifera: si amplia la platea dei soci Il Consiglio Generale dell’Unione Petrolifera, riunito il 12 dicembre scorso a Roma, ha accolto, ai sensi dello Statuto, la richiesta di adesione della SSonatrach Raffineria Italiana che entra a far parte dell’Associazione in qualità di Socio effettivo. Nella stessa seduta, il Consiglio Generale ha altresì approvato le richieste di adesione, quali Soci aggregati, di nove nuove Società: Amec Foster Wheeler Italiana, Ecotherm, Intergeo Italia, Jacobs, Mares, Petroltecnica, Syndial, Stantec e Tralice costruzioni. Queste ultime società entrano infatti a far parte dell’Associazione nell’ambito del “Progetto Riqualificazione Ambientale”, progetto di grande rilievo per il settore, volto alla definizione e alla diffusione dei migliori standard operativi nei campi dell’ingegneria ambientale, della bonifica e riqualificazione dei siti contaminati, del recupero dei siti petroliferi, con particolare riferimento ai punti vendita carburanti.

Il contributo di Kanuf alla Smart Solar House in gara a Dubai Solar Decathlon è l’Olimpiade dell’edilizia, una competizione internazionale nella quale Atenei e produttori di tutto il mondo si sfidano nel costruire in scala reale il miglior prototipo di abitazione sostenibile ed energeticamente autosufficiente. Knauf in questo contesto è partner dell’Università Sapienza di Roma, entrata a far parte del ristretto gruppo internazionale di 22 Atenei in gara al Solar Decathlon Middle East 2018 di Dubai. Qui gli edifici, costruiti con materiali adatti a essere immessi sul mercato, verranno sottoposti a prove in dieci diversi ambiti e il

progetto vincitore sarà quello col punteggio cumulativo maggiore. Knauf ha dato un importantissimo contributo tecnologico alla costruzione, nel cantiere laboratorio di Pomezia, la Smart Solar House che rappresenterà l’Italia a Dubai, capace di garantire la massima efficienza ed efficacia nell’uso delle risorse e di fornire un ambiente attraente, accessibile, sicuro, comodo e sano, competitivo in termini di costi e in grado di migliorare la vita di tutti i soggetti coinvolti. Il progetto, denominato ReStart4Smart, sfrutta tutte le possibilità offerte dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e dall’impiego di soluzioni tecnologiche e costruttive altamente innovative e a basso impatto ambientale tipiche di uno Zero Energy Building e di un Green Building. A queste aggiunge caratteristiche di flessibilità intelligente attraverso una continua interazione con il contesto e con gli utenti al fine di acquisire dati e informazioni utili all’ottimizzazione del suo funzionamento, fino alla possibilità di variare con rapidità ed economicità l’assetto distributivo e perfino le dimensioni, per far fronte alle mutevoli esigenze del nucleo familiare e per adattarsi alle diverse tipologie di tessuto edilizio della città.

Japanparts Group e Temot annunciano la nuova partnership Japanparts Group ha siglato un accordo triennale su scala mondiale con il Gruppo Temot International, per i suoi marchi Japanparts, Ashika e Japko che vantano 30.000 referenze per ciascun brand. Con questo accordo, l’internazionalizzazione di Japanparts Group, già presente in 70 paesi nei 5 continenti, segna uno step ulteriore per capillarizzare l’offerta, sfruttare i vantaggi competitivi ed essere il partner di riferimento per gli operatori indipendenti della distribuzione. Il gruppo entra infatti a far parte di uno dei più importanti network operanti nel mercato aftermarket, che conta su 76 associati tra Europa, Asia, Africa, America e Australia che generano un business di oltre 10 miliardi di euro.

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15 veicoli Scania per le autostrade elettrificate in Germania Sarà Scania a fornire i veicoli per le tre autostrade-test elettrificate in Germania. La decisione è stata presa dal Ministero federale tedesco dell’ambiente, della tutela della natura e della sicurezza nucleare (BMU) in seguito ad una gara d’appalto pubblica. I test prendono il via in Assia lungo l’autostrada A5, dove è stata completata l’infrastruttura di 5 chilometri necessaria per la strada elettrificata, con l’installazione di linee aeree in entrambe le direzioni per la fornitura dell’energia elettrica. Seguirà poi l’elettrificazione di una tratta dell’autostrada A1 fino al porto di Lubecca, con ulteriore capacità di ricarica nel porto. L’apertura di questa tratta è prevista durante l’estate 2019. Infine, all’inizio del 2020, si prevede la realizzazione della terza autostrada elettrica nel Baden-Württemberg lungo una tratta della strada federale B462. I 15 autocarri sono dotati di pantografi, collettori di elettricità per la ricarica in movimento, sviluppati da Siemens e montati sul telaio dietro la cabina. La consegna del primo trattore ibrido R450 Scania all’Assia è prevista per il mese di maggio 2019. Oltre alla fornitura degli autocarri, Scania si occuperà della manutenzione dei veicoli e della raccolta di dati provenienti dalla fase di test.

Seconda edizione per Road To The Main Stage by Firestone Lo scorso 14 gennaio è partita la seconda edizione del contest che dà voce ai giovani talenti italiani. Come la precedente sarà caratterizzata d+da grandi numeri: 3 giudici di eccezione, 10 talent da selezionare, 10 esibizioni live sul palco di Radio Italia Live a Cologno Monzese, 2 finalisti ma 1 solo vincitore assoluto. Fino al 17 febbraio, i cantanti emergenti, sia solisti sia gruppi, potranno caricare sul sito www.roadtothemainstage.com un loro inedito in lingua italiana. Tra le demo caricate una giuria composta da Manola Moslehi, conduttrice radiofonica di Radio Italia, Alioscia Bisceglia, front man dei Casino Royale, Amedeo Lombardi, fondatore di Home Festival, e Firestone. sceglierà i migliori 10 talenti, che verranno annunciati il 20 febbraio e avranno l’opportunità di esibirsi sul palco di Radio Italia Live a Cologno Monzese. Dal 21 febbraio fino al 15 aprile registrandosi sul sito è anche possibile vincere la Firestone

Experience ai Radio Italia Live, che comprende la visita alla sede di Radio Italia e la possibilità di assistere all’esibizione di due fra i talent selezionati dalla giuria. Durante la seconda fase del contest il pubblico viene chiamato a votare su www. roadtothemainstage.com l’artista preferito tra i 10 selezionati dalla giuria. I due finalisti votati saliranno sul palco di Radio Italia Live - Il Concerto di Piazza Duomo a Milano.

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Appuntamento in pillole con la sicurezza, le fiere del settore, le novità prodotto

Air Liquide investe nell’idrogeno liquido Air Liquide prevede di investire più di 150 milioni di dollari americani per realizzare un impianto di idrogeno liquido negli Stati Uniti occidentali, la cui costruzione sarà avviata all’inizio del 2019. Il sito avrà una capacità produttiva di quasi 30 tonnellate di idrogeno al giorno, un volume in grado di rifornire 35.000 veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV). Grazie a questo investimento, Air Liquide contribuirà allo sviluppo su larga scala della mobilità a idrogeno lungo la costa occidentale degli Stati Uniti. Infatti, la messa in servizio di questa fonte di approvvigionamento affidabile permetterà di servire i 40.000 veicoli elettrici alimentati a pile a combustibile attesi in California entro il 2022. L’impianto servirà anche altri mercati della regione oltre a quelli della mobilità e dei trasporti, come il settore della movimentazione dei materiali, dei carrelli elevatori e dei mezzi pesanti. In aggiunta a questo contratto di fornitura a lungo termine, Air Liquide e FirstElement Fuel Inc. (FEF) hanno firmato un accordo relativo all’acquisizione da parte di Air Liquide di una partecipazione nel capitale di FEF, società già sostenuta da Toyota e Honda. Tali accordi consentono ad Air Liquide di rafforzare i legami di collaborazione esistenti con Toyota e Honda in vista della costruzione di una solida infrastruttura di approvvigionamento di idrogeno. Essi promuovono inoltre, insieme ad altri partner, l’impiego di veicoli elettrici a celle a combustibile e una rete di stazioni di distribuzione in California.

Gas naturale metano: in un libro il punto sulla ricerca L’utilizzo del gas naturale metano come fonte primaria per la copertura dei fabbisogni energetici è in sensibile aumento, e raggiungerà secondo le proiezioni dell’EIA (Energy Information Administration) il 25% della quota mondiale nel 2040, includendo i settori industriale, residenziale, del trasporto, commerciale-pubblico e non energetico. Il raggiungimento di nuovi traguardi tuttavia pone numerose sfide tecnologiche e infrastrutturali, soprattutto per quanto riguarda il settore del trasporto, che presenta tra gli altri notevoli margini di crescita. La disponibilità di soluzioni per lo stoccaggio di gas naturale in forma liquida (LNG), accanto al consolidamento di quelle basate sul compresso (CNG), sta aprendo nuovi e interessanti scenari a tale riguardo. L’avanzamento delle tecnologie motoristiche è altrettanto importante, dato che tradizionalmente nei motori bifuel (benzina – gas naturale) non si è tratto vantaggio delle favorevoli caratteristiche del gas naturale, quali l’elevata resistenza a detonazione e la stabilità di funzionamento con largo eccesso d’aria. Altrettanto interessante è la possibilità

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di sostituire la candela di accensione con l’iniezione di una piccola quantità di gasolio per la combustione a bassa temperatura (dual-fuel LTC, Low Temperature Combustion) ottenendo ridotti consumi ed emissioni. In questo ambito si segnala il volume Natural Gas Engines For Transportation and Power Generation scritto da Kalyan Kumar Srinivasan, Professore Associato presso il Department of Mechanical Engineering dell’Università dell’Alabama, Avinash K Agarwal, Professore presso il Department of Mechanical Engineering dell’Indian Institute of Technology Kanpur e Vincenzo Mulone dell’Università “Tor Vergata” di Roma. Nel volume si descrivono i risultati di alcuni dei gruppi di ricerca più attivi nel panorama mondiale per lo studio della combustione del gas naturale in motori, cercando di mettere in evidenza gli ulteriori margini di miglioramento ottenibili qualora si sfruttino appieno le favorevoli caratteristiche del combustibile. Il focus principale è sullo studio del processo di combustione per ridurre consumi ed emissioni in varie applicazioni, ma sono descritte anche le peculiarità dei sistemi per l’abbattimento delle emissioni in motori a gas naturale di più recente tecnologia.


Nel 2018 la spesa per benzina e gasolio ha sfiorato i 60 miliardi La principale voce di spesa degli italiani per l’acquisto e la gestione degli autoveicoli resta quella per i carburanti come conferma il dato fornito dal Centro Studi Promotor secondo cui nel 2018 hanno speso 59,083 miliardi per l’acquisto di benzina e gasolio auto. Rispetto al 2017, l’incremento è stato pari al +10,5% per l’effetto congiunto di una crescita dei consumi del 3,3% e dei prezzi alla pompa che rispetto al 2017, sulla base delle elaborazioni del Centro Studi Promotor, nel 2018 sono stati mediamente più alti del 5% per la benzina e del 7,8% per il gasolio. Della crescita della spesa degli italiani per l’acquisto di benzina e gasolio auto ha beneficiato in primo luogo l’Erario che ha incassato nel corso dell’anno 35,752 miliardi con un incremento di 1,806 miliardi sul 2017 (+5,3%). Anche la quota della spesa che va all’industria e alla distribuzione, cioè la componente industriale, ha però beneficiato dell’incremento sia dei consumi che dei prezzi. La somma incassata ha toccato quota 23,331 miliardi con un incremento del 19,5% sul 2017. Come emerge dai dati fin qui citati, la causa principale dell’aumento della spesa degli italiani per benzina e gasolio auto è stato il livello dei prezzi.

Regione Sicilia: nelle Linee guida per il Piano della mobilità elettrica sono previsti 2000 punti di ricarica La Sicilia ha approvato le “Linee guida per il Piano della mobilità elettrica” con il D.G.R. del 28 dicembre 2018 che, n.549, che rappresenta il documento di riferimento per tutte le iniziative di mobilità elettrica sul territorio regionale. Il documento è stato redatto in conformità con il contesto normativo europeo e nazionale e punta a promuovere la creazione di una rete efficiente, distribuita ed interoperabile per le infrastrutture. Il documento si struttura in tre parti fondamentali: nella prima viene riportato un inquadramento normativo, dello stato dell’arte comunitario, nazionale e regionale della mobilità elettrica, la seconda individua le caratteristiche di sviluppo della rete di ricarica regionale, comprensive dei requisiti tecnici e dei possibili modelli di gestione della rete di ricarica, mentre nella terza sono identificate le misure di attuazione per la diffusione della mobilità elettrica, stime e scenari economici, oltre che alcune disposizioni per gli enti locali per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica sul territorio regionale. In conformità a quanto stabilito dalle normative europee e nazionali ed allo scopo di ottimizzare la fruibilità delle infrastrutture di ricarica, questi i criteri che la Regione prevede si debbano seguire nella scelta della localizzazione dei punti di ricarica: - l’infrastrutturazione delle aree urbane e metropolitane

deve prevedere un congruo rapporto tra le infrastrutture residenziali e quelle accessibili al pubblico; - al fine di minimizzare l’impatto sull’utilizzo del suolo pubblico ogni infrastruttura di ricarica, fatte salve le capacità della rete elettrica presente, dovrà permettere la ricarica simultanea di almeno due veicoli; - in caso di nuova costruzione tale predisposizione dovrà essere indicata in sede di progetto e garantire una percentuale dei posti dedicati ai veicoli elettrici pari almeno al 5% del numero complessivo dei posti messi a disposizione; - per tutte le autorimesse, parcheggi privati e pubblici e nello specifico per la Grande Distribuzione Organizzata, dei Centri Commerciali e dei Cinema si auspica la predisposizione di un numero adeguato di stalli da allestire con sistemi di ricarica. Obiettivo della Regione Sicilia è portare entro il 2022 a circa 2 mila il numero delle colonnine per la ricarica elettrica presenti sul territorio regionale.

FOTO Credit Creative Commons E On Storsatsar

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EVENTI]

Autopromotec 2019 Le Anticipazioni

Un nuovo layout, l’apertura alle nuove tecnologie. Queste le novità della prossima edizione che, nelle aspettative degli organizzatori, dovrebbero consentire alla manifestazione di accreditarsi come un riferimento per un settore e un mercato in grande trasformazione Dal 22 al 26 maggio a Bologna torna Autpromotec, la fiera internazionale delle attrezzature e del post-vendita automobilistico. A qualche settimana di distanza dall’avvio della kermesse cominciano a delinearsi le novità della ventottesima edizione che vede la fiera rinnovarsi nel layout, ma anche nei contenuti. Quest’anno si parlerà anche di temi caldi come la mobilità del futuro, lo sviluppo delle attrezzature intelligenti e i materiali innovativi per componenti e ricambi. Anche il cambio di look nasce dalla volontà di rappresentare al meglio i cambiamenti che stanno interessando il mercato automotive. Su una superficie di 162 mila metri quadrati 4.000 in più rispetto al 2017 - saranno presenti aziende e multinazionali rientranti in oltre 580 categorie merceologiche a copertura di tutti i sotto-settori del mercato aftermarket. Un mercato, quest’ultimo, che secondo una ricerca realizzata di McKinsey ha generato lo scorso anno un valore commerciale a livello globale stimato intorno agli 800 miliardi di euro. E che in futuro sarà caratterizzato da uno

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sviluppo maggiore per l’incidenza sul settore automotive di elementi come la mobilità elettrica e quella condivisa. La crescita del post-vendita risulterà più marcata nei mercati emergenti - specie quelli asiatici - e più costante in quelli consolidati come Usa ed Europa. Sul fronte delle aree espositive le novità più rilevanti riguardano l’area dei padiglioni 28, 29 e 30. La ridefinizione degli spazi a disposizione, a seguito anche del recente restyling del quartiere fieristico bolognese, ha permesso di soddisfare al meglio le richieste del crescente numero di espositori. Guardando la mappa si nota che il nuovissimo padiglione 28 e parte del 29 è stato riservato alle aziende produttrici di lubrificanti. Un altro comparto che ha visto crescere il numero d’iscrizioni è quello delle attrezzature e dei prodotti per la carrozzeria. In questo caso i produttori oltre al padiglione 26, come nel 2017, occuperanno anche l’altra parte del padiglione 29, a sua volta ingrandito e capace di ospitare più aziende. Il potenziamento di quest’area è legato a un incremento che da tempo si sta registrando all’interno del settore, dovuto soprattutto ai nuovi trend che stanno interessando il mondo automotive e all’importanza crescente di questo settore nelle attività di riparazione. Sempre il padiglione 29, all’interno della zona Mall, ospiterà poi un’area dedicata agli incontri B2B con i buyers esteri. Il padiglione 30 sarà invece dedicato interamente alle attrezzature per la diagnostica, con uno spazio espositivo quasi raddoppiato rispetto al 2017. Il comparto dedicato alle attrezzature e macchinari per l’assistenza dei pneumatici, officine e sollevatori


vedrà anch’esso un riposizionamento presso un’area più ampia rispetto al passato, trovando la sua collocazione nei padiglioni 19, 14 e parte del 22. Nell’area esterna compresa tra i padiglioni 19 e 14 vi sarà anche un’interessante area dimostrativa che darà continuità alle hall dedicate al settore. Non solo novità ma anche tante conferme rispetto alla precedente edizione. Nei cinque giorni della fiera i visitatori potranno ritrovare, nei padiglioni 15, 20 e 22, i produttori e i rivenditori di pneumatici e cerchi, nuovi e ricostruiti, e dei relativi accessori e servizi a essi connessi. I padiglioni 16, 18 e 21 saranno invece dedicati ai ricambi, componenti e car service. Al padiglione 36 si potranno trovare invece gli utensili, i compressori e le attrezzature polifunzionali, mentre il padiglione 25 continuerà a essere dedicato alle attrezzature e ai prodotti per le stazioni di servizio, gli autolavaggi e il car care. Come nella precedente edizione anche nel 2019 ci sarà spazio per AutopromotecEDU, il think tank dedicato all’analisi del settore e alle tematiche più attuali e innovative del post-vendita automobilistico. Gli eventi connessi ad AutopromotecEDU si svolgeranno all’interno del centro servizi. Proprio in questi giorni gli organizzatori hanno annunciato i contenuti del convegno IAM19 “L’evoluzione del business autoriparativo nei nuovi scenari di mobilità” che aprirà la seconda giornata della manifestazione. Sarà l’occasione per ascoltare importanti esperti di settore confrontarsi su come i nuovi driver di mercato, quali guida autonoma, auto connessa, elettrificazione e auto condivisa, andranno a cambiare le regole del gioco. La mobilità sta infatti rapidamente evolvendo, rivoluzionando a cascata anche il mondo della manutenzione e della riparazione automotive. McKinsey & Company, una delle più rinomate società di consulenza al mondo, introdurrà i nuovi scenari legati a guida autonoma, auto connessa, elettrificazione e mobilità condivisa. La parola passerà poi alle associazioni che raggruppano i costruttori di veicoli, con la presenza di Unrae e Acea. Nuo-

vi materiali per le scocche e lo chassis, infatti, così come nuove motorizzazioni, nuovi carburanti e l’auto connessa, creeranno l’esigenza di nuove conoscenze per la filiera autoriparativa, di rinnovate attività formative, senza poi dimenticare nuovi strumenti e attrezzature che consentiranno di operare su veicoli con sistemi sconosciuti fino a pochi anni fa. Lease Europe, la federazione europea che raggruppa società di noleggio e leasing, esporrà la propria visione dei servizi che saranno richiesti al settore riparativo, alla luce di una tendenza che vede i cittadini europei sempre più propensi ad acquistare servizi di mobilità, piuttosto che automobili. La parola poi all’ultimo, strategico, anello della filiera, il meccanico, qui rappresentato da Cecra, il consiglio europeo di commercianti di auto e riparatori. In un tale scenario di mercato, anche la distribuzione di componenti di ricambio sarà fortemente coinvolta e di questo parlerà un rappresentante di Figiefa, l’associazione europea di distributori e ricambisti del mercato indipendente. In ultimo, anche se non in ordine di importanza, l’intervento di Egea, l’associazione europea che raggruppa i costruttori di autoattrezzature, che parlerà dell’evoluzione nel mondo delle attrezzature alla luce delle nuove forme di mobilità. Il convegno si concluderà con un momento di confronto con il pubblico e con una tavola rotonda.

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Eventi Oil&nonoil]

Un’occasione di incontro tra domanda e offerta di prodotti e servizi Retisti, responsabili di compagnie petrolifere, lavaggisti, trasportatori, gestori: questo il composito pubblico di operatori che ha animato la manifestazione veronese che, con il proprio programma di convegni, ha offerto loro l’occasione per approfondire alcune delle tematiche di maggiore attualità “Siamo soddisfatti del risultato di questa edizione. perché conferma il continuo trend di crescita della rassegna dal 2012, soprattutto dal punto di vista qualitativo della parte espositiva, dei contenuti e dei buyer presenti. Oil&nonoil, senza dimenticare i bisogni attuali del settore, è diventata ormai riferimento nazionale per quell’imprenditoria che guarda sempre più ai nuovi modelli di mobilità sostenibile come GNL ed elettrico”. Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere ha espresso la propria

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soddisfazione per i numeri della tredicesima edizione di Oil&nonoil che confermano ancora una volta questo come l’evento di riferimento per la filiera carburanti. Oltre 4.500 operatori specializzati, con arrivi anche da Slovenia, Spagna, Francia, Marocco e Russia; 125 aziende presenti; 150 marchi rappresentati, con spazi espositivi cresciuti del 20 per cento. E ad arricchire la formula hanno certamente contribuito anche i 24 convegni e workshop in programma. Oltre 4.500 operatori specializzati - retisti, responsabili di compagnie petrolifere, lavaggisti, trasportatori, gestori - con arrivi da tutta Italia, più di 150 marchi presenti negli spazi espositivi cresciuti del 20 per cento; 22 convegni e workshop in programma. Numeri che autorizzano ad affermare che nei tre giorni della manifestazione, svoltasi a Veronafiere dal 9 all’11 di ottobre, è passata tra gli stand tutta la filiera legata alla distribuzione dei carburanti, alla mobilità alternativa e al segmento del “non-oil”, che comprende l’offerta di servizi complementari nelle stazioni di rifornimento. Un’area questa che nel nostro Paese non è forse altrettanto sviluppata che all’estero, ma che sicuramente offre ai gestori interessanti opportunità di sviluppare il proprio business. E che questa sia una delle direzioni da intraprendere in quel processo di cambiamento al quale, come è riconosciuto da tutte le componenti della filie-


ra, è impossibile sottrarsi è emerso anche dalla tre giorni di Verona. La necessità di cambiare con gradualità è, infatti, condivisa dalle diverse componenti del mondo delle energie, dei carburanti e dei servizi per la mobilità. Un universo composito che sostiene l’occupazione, sviluppa ricerca, risponde agli sforzi collettivi di attuazione della mobilità sostenibile, continuando a garantire il trasporto delle merci e delle persone. L’evoluzione del mercato, il miglioramento dei servizi e della gestione e lo sviluppo delle aziende sono stati gli elementi portanti della manifestazione, che ha approfondito gli aspetti imprenditoriali della diffusione della mobilità elettrica, ma si è concentrata anche su altri temi di grandissima attualità come i pagamenti elettronici, il futuro del diesel, la fatturazione elettronica, il miglioramento e l’ampliamento dei servizi. Nell’ambito del convegno ‘Il punto sulla lotta all’illegalità nel settore petrolifero’ Oil&nonoil ha anche affrontato il sentitissimo e mai risolto tema della illegalità, che suscita tanta preoccupazione perché non solo sottrae ingenti risorse al fisco, ma rischia di mettere in crisi le aziende che agiscono nel riaspetto delle regole della concorrenza. Per dare le dimensioni del fenomeno bastano i dati presentati da Fabio Marco Vetrano, tenente colonnello della GdF e comandante del nucleo di polizia econo-

mica e finanziaria di Treviso: sono stati 5.300 gli interventi conclusi tra il 2017 e l’inizio del 2018, con oltre 18.400 tonnellate di prodotti sequestrati e 225mila tonnellate di consumo in frode di accise. Gli organizzatori hanno attribuito parte del successo della tredicesima edizione anche alla significativa presenza in fiera del trasporto e del lavaggio. Si tratta di due segmenti

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Eventi Oil&nonoil]

che, usciti cambiati dalla crisi, con il numero dei protagonisti ristretto, restano elementi dinamici del settore, alla ricerca di rinnovamento e interpretazione del futuro della rete. Uno dei temi di grande attualità per il mondo del lavag-

gio è l’evoluzione dei sistemi di pagamento, che sempre di più rappresentano una delle componenti del servizio offerto all’utente. L’altro è l’adempimento all’obbligo di trasmissione dei corrispettivi elettronici. Oltre alle tante soluzioni tecnologiche proposte da diversi espositori presenti alla manifestazione, ha offerto la possibilità di fare il punto sullo stato dell’arte delle soluzioni disponibili e sugli obblighi di legge vigenti il convegno “Pagamenti digitali sulla rete carburanti: innovazioni tecnologiche e scenari futuri” organizzato a cura di Anima/Acsim e Unione Petrolifera. L’incontro ha coinvolto parlano i principali attori, sia del mondo bancario – circuiti nazionali e internazionali, rappresentanti dei servizi di processing – che tecnologico – fornitori di attrezzature petrolifere o di sistemi di pagamento ed ha offerto ‘occasione per analizzare gli scenari, presenti e futuri, dei pagamenti digitali applicabili alla rete carburanti e delle innovazioni tecnologiche. Tutto questo con l’obiettivo di mettere in risalto gli elementi incentivanti volti ad aumentare la sicurezza, la

Oscar del lavaggista: un premio che conferma l’evoluzione della categoria Per il terzo anno a Oil&nonoil sono stati premiati gli autolavaggisti da Oscar: i migliori in Italia distintisi per strategie di marketing, innovazione, spirito imprenditoriale. O semplicemente premiati alla carriera. Il 76% degli automobilisti italiani preferisce far lavare la propria auto da professionisti, anziché ricorrere al lavaggio “casalingo”. Il lavaggio è infatti considerato parte integrante della manutenzione e, pertanto, è un’attività da svolgere nelle migliori condizioni. In Italia Oil&nonoil calcola ci siano circa 10.000 impianti di autolavaggio, installati nel 63% dei casi presso stazioni di servizio che rappresentano la principale forma di attività non oil che coinvolge direttamente i gestori. L’attenzione al cliente e all’ambiente sono qualità essenziali tra chi si occupa di lavare le auto. Ma non sono le uniche: sempre più importante è la capacità imprenditoriale di individuare servizi innovativi da offrire ai clienti, sia per “coccolare” la propria auto - sanificazione, pulizia degli interni - sia per rendere più semplice l’accesso al servizio - possibilità di prenotare, app e presenza sui social. La crescita professionale della categoria è confermata dal fatto che ormai da tre anni nell’ambito di Oil&nonoil sono premiati gli autolavaggisti di tutta Italia che si sono distinti per la qualità del servizio offerto alla propria clientela.

I vincitori dell’Oscar del Lavaggista Come ha tenuto a sottolineare anche Giuseppe Sperduto, presidente dell’associazione di categoria, “L’Oscar dell’Autolavaggista è un

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velocità e la facilità delle operazioni di pagamento, nonché consentirne la tracciabilità per conformarsi ai requisiti in materia di contrasto all’illegalità. Un altro tema che è stato messo sotto i riflettori nel corso della manifestazione veronese è quello della sfida dell’innovazione tecnologica e della mobilità sostenibile, che trova nei carburanti liquidi e gassosi un fattore di grande rilevanza. Il gas naturale nelle sue diverse declinazioni è stato, infatti, al centro delle analisi e delle valutazioni che lo indicano come elemento essenziale per la transizione energetica. Per il trasporto merci crescono gli investimenti per la realizzazione delle stazioni di servizio di erogazione del metano liquido che sono circa una trentina e sono concentrate soprattutto nel Nord Italia. Per il trasporto privato, alla crescita costante della rete, per un periodo non ha risposto con pari convinzione l’industria automobilistica, immettendo nuovi modelli anche in classi medio alte. Dal biometano, carburante assolutamente pulito, ci si attende una crescita rapida con valori di assoluto rilievo, in grado di soddisfare una buona parte della domanda.

premio gestito e promosso da Assolavaggisti con la collaborazione di Veronafiere e Mirumir, segreteria organizzativa della manifestazione Oil&nonoil. É stato istituito con l’obiettivo di promuovere la professionalità degli operatori del settore per favorire la crescita professionale nei confronti delle aziende produttrici e degli utenti finali”. Quest’anno l’Oscar alla carriera – riconosciuto al professionista attivo da più tempo - è andato a Salvatore Fazzolari di Marina di Gioiosa Ionica, Reggio Calabria. Attivo dal 1985, il suo impianto è diventato un punto di riferimento nel territorio. Premio speciale alla carriera anche a Fabio Astolfi il cui autolavaggio è in esercizio dal 1969 ed è arrivato ormai alla terza generazione. Un’impresa tutta al femminile quella di Maria Grazia Terzulli a Torino. Premiata nella categoria dell’imprenditoria femminile, è la concreta dimostrazione che anche in questa attività sta crescendo la presenza delle donne. L’innovazione tecnologica è valsa l’Oscar nel “Marketing strategico” ad Angelo La Mattina di Rivoli, Torino. Questo autolavaggio è infatti dotato di un’applicazione digitale riservata ai clienti: una volta registrati possono accedere al lavaggio anche in modalità self, grazie a un sistema di telecamere in grado di riconoscere l’auto e attivare l’impianto. Ma ormai il semplice lavaggio spesso non basta ad attirare clienti e si affiancano servizi aggiuntivi. Per esempio offrire la sanificazione degli interni, climatizzazione e la possibilità di prenotare il lavaggio, chiedere il ritiro, la consegna a domicilio dell’auto e l’attivazione di canali social hanno fatto la differenza nel caso di Annalisa Fratini di Perugia, autolavaggista da 16 anni, premiata per queste strategie di marketing.

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SPECIALE ACCESSORI DA PIAZZALE]

La user experience si conferma come il principale fattore di successo

Questo è l’elemento che, in un mercato dove la pressione competitiva è rilevante, consente al lavaggista di provare a fidelizzare il proprio cliente proponendo qualità nelle performance e una gamma di servizi ben articolata e mirata Un mercato che vede nella domanda di servizio una delle componenti più essenziali ai fini del successo dell’autolavaggio rappresenta un’opportunità per il comparto degli accessori da piazzale. A patto, però, che sappia soddisfare le esigenze in termini di performance assicurate al gestore e di qualità dell’esperienza offerta al cliente dell’autolavaggio. Questi sono anche gli elementi che più di altri consentono all’autolavaggio di continuare a distinguersi in un mercato caratterizzato da un tasso di competitività decisamente elevato. “il nostro gruppo”, dichiara Patricia Masià, Ceo di Istobal Italia, mantiene, Istobal: il concept della nuova immagine dell’aspiratore, che è stato presentato all’ultima Automchanika

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anno dopo anno, il proprio impegno con la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti che permettano di soddisfare le necessità dei clienti che ricorrono alle aree di lavaggio che dispongono dei nostri impianti. Lavorare per l’introduzione nel mercato di nuovi accessori e complementi più competitivi e che offrano i migliori risultati per la user experience, è l’obiettivo della nostra equipe di ingegneri. Si tratta di un mercato in crescita, che negli ultimi anni ha evidenziato una tendenza al rialzo. Gli utenti richiedono una finitura sempre più professionale, sono alla ricerca di una cura speciale e integrale ben oltre un lavaggio esterno. A tal fine è importante continuare ad offrire innovazioni attrattive per gli utilizzatori, come stiamo facendo, per sfruttare al massimo la pista di accessori”. Uno dei più importanti fattori di successo, sia per i produttori che per i lavaggisti è la capacità di intercettare, interpretare e soddisfare al meglio e tempestivamente le specifiche esigenze dell’utilizzatore finale. Ne è convinto Ivan Frigo, Sales Office di Tecnovap che afferma: “L’anno 2018 si è concluso positivamente. Il nostro mercato è di nicchia e molto diversificato, quindi non presenta i problemi e le criticità che possono caratterizzare le grandi aziende che operano nel settore del car wash. I fattori di sviluppo che ci riguardano sono tutti da attribuire al potere del vapore inteso come strumento di pulizia ecologico, veloce, capace di sanificare l’abitacolo e di rimuovere ogni traccia di sporco”. Concorda nel descrivere questo come un mercato in crescita anche Federico Bonfante, Responsabile Vendite Italia di Mtm Hydro secondo il quale quello che si è appena concluso “è stato l’anno della ripresa per il mercato italiano. Le vendite sono state costanti così come i volumi”. E le


prospettive potrebbero essere anche migliori se il mercato trovasse il modo di ridurre l’impatto delle criticità che lo caratterizzano e che “sono le solite di sempre: concorrenza competitiva e costo delle materie prima in continua ascesa”. Passando a parlare dell’andamento della sua azienda Federico Bonfante, riferisce che “il bilancio, come anticipavo prima, è più che positivo se confrontato con l’anno precedente. Contrariamente a quanto si sarebbe potuto pensare abbiamo notato con piacere un trend importante di crescita sulle macchine di alta gamma. Segno che il cliente è sempre più esigente, ma nello stresso tempo anche più propenso a spendere di più per aver prodotti di qualità superiore. L’obbiettivo per il 2019 è confermare quanto di buono fatto nell’anno precedente”, conclude. Ribadisce la grande attenzione e l’impegno riservati dalla sua azienda al mercato italiano Patricia Masià, Ceo di Istobal Italia. “L’Italia”, afferma, “è il secondo mercato di esportazione per il nostro gruppo grazie a una crescita delle vendite nel paese, particolarmente rilevante negli ultimi due anni. Questa crescita è stata dovuta al consolidamento della filiale e all’estesa rete commerciale. In particolare, nella gamma degli accessori continuiamo in una linea di crescita ascendente. La crescita costante delle nostre vendite dimostra che progressivamente stiamo consolidando questo settore dell’attività, come già avvenuto in Italia con le nostre linee di portali e tunnel di lavaggio automatico. Questo non sarebbe possibile senza il continuo sforzo di tutta la nostra rete commerciale che lavora intensamente per incrementare la nostra quota di mercato in tutte le differenti aree del lavaggio del veicolo”. La continuità e la capillarità del presidio sono individuati come fattori di sviluppo in Italia e all’estero anche da Ivan Frigo, Sales Office di Tecnovap che afferma: “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti e del grande successo che ha riscontrato all’estero il nostro impianto fisso “Car Hygiene Plus” per la sanificazione a vapore delle auto. Il nostro obiettivo futuro è quello di ampliare e rafforzare la rete di distribuzione del nostro impianto in Italia”. L’analisi della domanda Nelle loro analisi i protagonisti di questo speciale individuano come atteggiamento prevalente del loro cliente, che è il gestore degli autolavaggi, quello di puntare sull’offerta di Performance e

Tecnovap: Car Hygiene Plus è disponibile in tre configurazioni e offre l’aspirazione, la nebulizzazione del detergente, la sanificazione degli interni e il gonfiaggio delle gomme

servizi che gli consentano di fidelizzare la clientela inducendola anche ad aumentare la frequenza delle proprie visite. Questo vale per tutte le tipologie di soluzioni. Ivi comprese quelle che rappresentano una nicchia del mercato. “Questa tipologia d’impianto è ad hoc per i Car Wash” ricorda Ivan Frigo, Sales Office di Tecnovap, “che cercano sempre più d’offrire ai clienti servizi di pulizia gestibili in modalità Self-Service e di differenziarsi dagli altri anche grazie alla capacità di proporre servizi innovativi”. Individua un’altra esigenza degli autolavvaggisti Patricia Masià, Ceo di Istobal Italia. “La nostra elevata capacità di adattamento ci permette di offrire prodotti e servizi a distinti tipi di clientela. Quello che alla fine apprezza di più un cliente è trovare un fornitore che possa offrirgli soluzioni integrali in tutte le gamme di prodotti e servizi relativi alla cura del veicolo, e noi tutto ciò possiamo offrirlo”, rivendica. Il target di riferimento di Mtm Hydro è articolato, afferma il Responsabile Vendita Italia

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SPECIALE ACCESSORI DA PIAZZALE] Federico Bonfante, “Le nostre vendite sono focalizzate ai costruttori di autolavaggi ed ai professionisti (concessionari, installatori, riparatori e manutentori ) del settore”. I più richiesti dal mercato Questi i prodotti che all’interno della gamma proposta dalle aziende qui intervistate vengono individuati come maggiormente richiesti. “I nostri complementi più venduti sono l’aspiratore con turbina da 2.2 kW”, riferisce Javier Soto, Complementi di lavaggio Product Manager di Istobal. Molto sintetica anche la risposta offerta da Ivan Frigo, Sales Office di Tecnovap. “Nella nostra gamma di prodotti realizzati per il Car Wash, il modello che proponiamo come impianto self service, è la colonnina Car Hygiene Plus per la sanificazione a vapore degli interni ed esterni delle auto”. Lo stesso dicasi anche per Federico Bonfante, Responsabile Vendita Italia di Mtm Hydro, che elenca: “principalmente aspirapolvere, lava tappeti e gonfia gomme”. Le novità in arrivo “Stiamo lavorando”, annuncia Javier Soto, Complementi di lavaggio Product Manager di Istobal, “a una nuova immagine del nostro aspiratore, più attraente e orientata all’utente. Questa nuova immagine segue una linea di design semplice, pulita, e che trasmette, allo stesso tempo, la forza e la potenza di un impianto capace di Mmt Hydro: l’azienda propone questo aspiratore self nelle due versioni singolo e doppio

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aspirare con precisione l’interno del veicolo per una finitura perfetta. Inoltre, stiamo realizzando la connessione dell’aspiratore ai sistemi di analisi dei dati, che permettono di ricavare statistiche di utilizzo, di fatturazione e anche di conoscere lo stato attuale dell’impianto, controllarlo da remoto e risolvere eventuali problemi. Oltre alla connettività, stiamo anche implementando l’integrazione completa dei metodi di pagamento”. Il design, insieme alla flessibilità offerta nelle modalità di utilizzo sono gli elementi caratterizzanti le nuove proposte anche secondo Ivan Frigo, Sales Office di Tecnovap. “In questi ultimi anni abbiamo lavorato assiduamente per migliorare le funzionalità del nostro impianto Car Hygiene Plus che oggi è infatti disponibile in tre configurazioni che permettono di offrire più servizi tra cui, l’aspirazione, la nebulizzazione del detergente, la sanificazione degli interni tramite l’ausilio del vapore e il gonfiaggio delle gomme grazie ad un compressore integrato. Tutte le funzioni sono inserite all’interno di una colonnina dalle dimensioni ridotte”. Frigo, però, introduce un altro elemento quello dell’affidabilità della soluzione proposta che nasce anche dal pieno controllo del processo produttivo. “Tutti i nostri prodotti vengono realizzati nello stabilimento di Pescantina in provincia di Verona”, premette, “e la qualità tecnica e di costruzione caratterizza tutta la gamma dei nostri generatori di vapore che hanno dato modo alla nostra azienda di figurare come leader del settore sia in Italia che nel mondo”. Chiama in causa il know how e la completezza del catalogo Federico Bonfante, Responsabile Vendita Italia di Mtm Hydro.“A seguito della rivisitazione delle macchine di fascia alta, nel 2018 abbiamo lanciato una nuova gamma di aspiratori e colonnine di fascia media e di aspiratori economici. Ad oggi possiamo vantare il catalogo più completo che ci sia nel panorama delle attrezzature self. Questa ampiezza di scelta che offriamo alla clientela è dovuta al fatto che siamo in grado di lavorare internamente l’acciaio inox, la plastica ed addirittura costruiamo i quadri elettrici. Offriamo coperture con materiale ad iniezione e in termoformato, le strutture in acciaio inox sono modulari per facilitare il montaggio e l’assistenza. Oltre a tutto ciò siamo gli unici ad offrire 3 diversi sistemi per il filtraggio dell’aria: sacco filtro a perdere, filtro in poliestere e la pulizia automatica del filtro”.


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SPECIALE AUTOACCESSORI]

Un’opportunità per autolavaggi e stazioni di servizio Stante la crescente attenzione riservata dagli automobilisti, questi prodotti possono contribuire a sostenere il volume di vendite. L’importante è puntare su articoli facili da utilizzare e davvero funzionali A sostenere la doma degli accessori auto contribuisce la crescente disponibilità degli italiani a investire per migliorare il comfort a bordo, ma anche per conservare più a lungo le performance e le qualità estetiche del loro veicolo. Nel segmento in cui opera la sua azienda, riferisce Stefano Colzani di Colzani Spa i prodotti più richiesti sono “le batterie auto guidano il settore, seguite dai lubrificanti” “Il comparto automotive” afferma Fabio Bozzolini, Direttore Commerciale Italia di Lampa, “è da sempre un settore particolare, che risente solo limitatamente dei grandi trend del mercato. Questa condizione rende particolarmente proficua e strategica la presenza degli accessori auto all’interno degli shop di autolavaggi e delle aree di servizio, per tenere alto il volume delle vendite anche in periodi di crisi o stagnazione del mercato. L’età media dei veicoli circolanti sulle strade italiane, più alta di quella di gran parte dell’Europa, contribuisce in maniera importante a tenere alta la richiesta di accessori e ricambi auto. Per un processo logico, il consumatore fi-

Colzani Spa: l’azienda è distributore ufficiale per l’Italia dei lubrificanti Shell che offrono una gamma studiata per rispondere a tutte le condizioni di guida

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nale, non potendo sostituire il veicolo, è naturalmente propenso ad investire di più nella sua manutenzione. Ma la nostra azienda non si limita a seguire i trend e le richieste del mercato, cerca di anticiparli. Un esempio è l’introduzione della nuova linea di accessori legati alla telefonia. Complice la diffusione e l’impatto che i dispositivi mobili hanno avuto, abbiamo pensato di impegnarci nella realizzazione di nuove famiglie di prodotti pensate appositamente per chi viaggia: caricatori sia da auto che da rete, cavi per la ricarica e il trasferimento dati, vetri e pellicole per la protezione dei display, cover, porta smartphone/tablet, auricolari Bluetooth o con filo, kit veicolari, power bank, accessori per lo sport e il tempo libero e tanti, tanti altri articoli. Tutti articoli, tra l’altro, che bene si prestano allo shopping di impulso e che rappresentano una nuova opportunità di business per i gestori delle aree di servizio”. A rendere duraturo il successo è il continuo impegno a rinnovare la propria proposta. Ne è convinto Rino Bedogni, Group Product Manager di Cellularline. “A trainare la categoria negli ultimi anni sono stati i supporti da bocchetta di aerazione e i supporti magnetici: queste due tipologie di prodotto, legate alla sempre più diffusa abitudine degli automobilisti di usare il telefono come navigatore, hanno portato tre anni di crescita in doppia cifra su tutto il continente. Negli ultimi tempi questo trend si sta normalizzando e tocca a noi proporre nuove soluzioni per riaccendere l’attenzione dei consumatori”. L’innovazione non deve essere fine a sé stessa Alla luce di quanto fin qui sostenuto non sorprende che Rino Bedogni consideri l’innovazione di prodotto “un forte driver di crescita oltre che una spinta propulsiva alla soddisfazione


dei consumatori. Ovviamente, su prodotti funzionali come un supporto auto, l’innovazione deve essere utile e concreta perché l’obiettivo è semplificare la vita, non complicarla. È fondamentale per il conducente di un veicolo e per la sua sicurezza che il coinvolgimento richiesto nell’utilizzare un supporto sia minimo per non distogliere l’attenzione dalla guida. Cercando su internet si trova di tutto: il rischio di incappare in prodotti inutili, addirittura pericolosi o non conformi alle leggi italiane ed europee è tutt’altro che remoto”. Concorda nel ritenere fondamentale l’innovazione anche Fabio Bozzolini, Direttore Commerciale Italia di Lampa che la considera come “uno degli aspetti di quel processo, molto più grande e complesso, che consiste nell’intercettare nel modo più efficace e preciso possibile le richieste di tutti i nostri clienti, sia si tratti dei rivenditori che dei clienti finali. Le esigenze sulle quali ci siamo focalizzati sono dunque duplici. Da un lato, abbiamo quelle dei nostri rivenditori, che esigono un servizio sempre più rapido e puntuale. Per farlo ci siamo attrezzati con un nuovissimo magazzino automatizzato, un vero gioiello della tecnologia, in grado di gestire in completa autonomia gli ordini e le scorte di magazzino. In più abbiamo avviato collaborazioni con tutti i maggiori corrieri che operano sul territorio nazionale ed internazionale. Il frutto di questa sinergia di processo e di logistica è la capacità di consegnare al cliente il materiale ordinato entro 24/48 ore dalla ricezione dell’ordine, sempre, in qualsiasi periodo dell’anno e su tutto il territorio italiano. Dall’altro lato c’è il cliente finale. Il consumatore nel corso degli anni si è trasformato, si è evoluto, è più attento a ciò che acquista, investe sempre meno e pretende prodotti funzionali, duraturi ed adatti alle proprie esigenze. Da qui la necessità di offrire al mercato sempre più articoli su misura, pensati e realizzati specificatamente per una determinata vettura, a parziale discapito dei tradizionali articoli universali, ritenuti spesso, ingiustamente, meno “pratici”. Particolare attenzione è riservata anche alla qualità, un elemento sempre più importante per intercettare e soprattutto fidelizzare l’utilizzatore finale, accompagnata da tutte quelle certificazioni ed omologazioni, nazionali ed internazionali, che testimoniano in modo efficace il pregio e l’affidabilità dei nostri prodotti”. L’innovazione, fanno sapere dalla Prodotti Record è uno dei tre pilastri su cui l’azienda ha da sempre fondato le proprie scelte: qualità,

Lampa: l’auricolare Dynamic Outer resta all’esterno del padiglione auricolare e assicura un perfetto livello di percezione dell’ambiente circostante

servizio e prodotti innovativi con manodopera completamente italiana. Questi sono i valori condivisi dagli oltre 2000 articoli, tra cui fodere su misura, coprisedili, copriauto, tappeti per auto, taxi, camper e camion” che fanno parte del catalogo dell’azienda. Stefano Colzani di Colzani Spa spiega che la sua azienda “offre una forte innovazione sui materiali di comunicazione e sulla semplificazione dei prodotti tecnici al consumatore. Un esempio, è il tablet che forniamo in comodato d’uso e che permette al cliente di trovare il prodotto giusto per il suo veicolo”. Il supporto offerto ai clienti Questo tablet si rivela un utile strumento a supporto dei clienti che vi possono trovare, spiega Stefano Colzani di Colzani Spa “tabelle applicative. Gli altri supporti offerti sono “display specifici per linea di prodotto, promo ad hoc”. Riallacciandosi a quanto affermato sopra da Prodotti Record fanno sapere che un “loro segreto è sempre stato quello di offrire un servizio a 360 gradi che parta dallo studio dei tessuti fino ad arrivare anche alla personalizzazione di ogni singolo articolo, in base alle varie esigenze della propria clientela”. Fabio Bozzolini, Direttore Commerciale Italia di Lampa è sicuro che “la nostra rete distributiva sia il nostro bene più prezioso. Con molti dei nostri rivenditori esistono rapporti di fiducia e collaborazione reciproca che durano da decenni, supportati nella loro operatività quotidiana in tutti i modi che ci è possibile. Abbiamo già par-

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SPECIALE AUTOACCESSORI] Un bilancio del 2018 “I risultati che abbiamo ottenuto sono soddisfacenti. Ci siamo confermati come leader europeo dei supporti auto e in Italia abbiamo addirittura raggiunto il 50% delle vendite a valore. Tutto questo ci ha permesso di crescere, nonostante la leggera flessione della categoria” Rino Bedogni, Group Product Manager di Cellularline “Il settore automotive in questo canale sta segnando ogni anno dei numeri positivi. Nello specifico abbiamo registrato un +14% rispetto all’anno precedente” Stefano Colzani di Colzani Spa “A livello generale, il 2018 è stato un anno di transizione. Complice forse anche l’instabilità politica della prima parte dell’anno, il mercato dell’auto, e di conseguenza anche quello dell’accessorio, non ha potuto continuare il trend positivo riscontrato nel corso degli ultimi anni ma si è assestato su una situazione di sostanziale pareggio nel confronto con il 2017. In questo quadro, il risultato di Lampa

lato delle tempistiche di spedizione, ma il nostro servizio non si esaurisce qui. Lampa offre infatti a tutti i suoi clienti non solo prodotti ma anche soluzioni espositive complete e variegate: scaffali lineari, espositori da banco, girevoli, pall-box in cartone, espositori monoprodotto… insomma tutto il necessario per allestire al meglio il proprio punto vendita. In più, il nostro Prodotti Record: i coprisedili della Linea Bi-Road sono di facile applicazione e si adattano a qualsiasi interno

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è sicuramente in controtendenza: il 2018 ha infatti visto continuare la nostra crescita di fatturato, crescita che ci accompagna ormai da parecchi anni, possiamo dire da sempre, e che sicuramente è anche il frutto dell’importante politica di investimenti strutturali e logistici che la nostra azienda ha portato avanti con regolarità a partire dal nuovo millennio e che continuano tutt’ora” Fabio Bozzolini, Direttore Commerciale Italia di Lampa “Producendo internamente negli stabilimenti situati a Lucca possiamo modificare velocemente i vari articoli, garantendo così sempre un’alta qualità nei prodotti. Le parole chiave per la nostra azienda sono pertanto qualità, efficacia ed innovazione, che sono anche i pilastri portanti di un costante dialogo con i propri clienti e partner. Tutto questo ha ci permesso di rimanere sul mercato in maniera costante anche nei momenti più difficili dell’economia, aiutando così a sua volta i propri clienti. Prodotti Record

ufficio grafico, è sempre pronto a sfornare materiale promozionale, volantini, cataloghi dedicati, aggiornamenti mensili, guide applicative e tutto quello di cui il nostro rivenditore può aver bisogno per proporre al meglio i nostri prodotti. Un altro punto forte di Lampa è la propria rete vendita, composta da agenti qualificati, esperti conoscitori del settore e sempre pronti a mettersi a disposizione del negoziante per consigliarlo, per assisterlo nella scelta dei prodotti, nel sell-out e nel loro riassortimento periodico. Infine, ma certamente non meno importante, c’è l’attività di “front-office” svolta quotidianamente dai nostri uffici, sempre pronti ad accogliere ed esaudire le richieste dei nostri clienti. Riassumendo, non offriamo solamente accessori, ma un pacchetto completo a 360°: prodotti, soluzioni espositive, logistica, servizio, supporto ed assistenza”. Partendo dal concetto che “la capacità di guidare il consumatore nell’acquisto è fondamentale”, Rino Bedogni, Group Product Manager di Cellularline afferma che “i supporti auto, tra tutti gli accessori per smartphone, sono quelli su cui il consumatore ha bisogno di maggiori spiegazioni e rassicurazioni. La collaborazione che offriamo ai nostri clienti va in questa direzione. Si parte dalla formazione fino ai materiali per i punti vendita, compresi quelli


per testare i prodotti. Un esempio utile per comprendere il binomio formazione-materiali Pop è il lancio dei supporti auto wireless. Dal punto di vista formativo abbiamo realizzato diversi workshop, anche nelle sedi dei nostri clienti, per spiegare e far testare questa nuovissima tecnologia. Contemporaneamente abbiamo allestito nei punti vendita delle aree test dove i consumatori possono provare supporti e ricarica direttamente col loro telefono. Inoltre, non va dimenticato il grande lavoro che facciamo sul packaging per spiegare in modo semplice e intuitivo i prodotti, senza complicare o confondere”.

Cellularline: HandyWingActive Wireless il supporto auto da bocchette di aerazione dotato di tecnologia di carica wireless Qi

Le novità di prodotto “La novità dei supporti è la carica senza fili. Basta appoggiare il telefono per ricaricarlo. Senza cavi e connettori. Il fenomeno è già partito nel 2018 ma sarà nel 2019 che i telefoni con carica wireless troveranno grande diffusione sul mercato. Potrei dire che i nostri prodotti si differenziano dagli altri perché sono tutti certificati direttamente da consorzio Qi (Cellularline è associata al consorzio che ha inventato questa tecnologia) o che sono gli unici ad avere la tecnologia Wideactive™ che rende “attiva” per la carica tutta la superficie del supporto. In realtà, la vera differenza sta nel fatto che i nostri supporti fanno quello che promettono. Non solo: lo fanno bene e spesso superano le aspettative. E a dirlo non siamo noi, ma i milioni di consumatori che da oltre vent’anni continuano a comprare i nostri supporti” Rino Bedogni, Group Product Manager di Cellularline “Abbiamo una gamma di prodotto molto estesa che copre tutti i bisogni, sia con un prodotto entry level che con le nostre partnership esclusive. Oltre a Castrol, Shell, Magneti Marelli, da quest’anno siamo anche diventati distributori degli additivi Wynn’s, Disney e altre seguiranno per coprire tutti i bisogni dei nostri clienti” Stefano Colzani di Colzani Spa “Tra le altre ricordo la nuova linea di portatelefoni, che offre la possibilità di avere sempre sotto controllo il proprio dispositivo nel pieno rispetto del codice della strada. Una menzione particolare va ai portatelefoni della linea “Magneto”, che si azionano con una sola mano e sono completamente

regolabili, per offrire un angolo visivo ottimale del dispositivo senza interferire con le funzionalità della batteria. Dynamic Outer è il nuovo auricolare stereo Bluetooth per ascoltare musica ed effettuare chiamate senza isolarsi dal mondo circostante. Infatti, non si inserisce all’interno del padiglione auricolare, ma ne resta all’esterno. Questo si traduce in una percezione più naturale, limpida e cristallina del suono, ma soprattutto nella possibilità di percepire distintamente anche i suoni e gli stimoli dell’ambiente circostante. Interessante anche il ricevitore Bluetooth, un piccolo cilindro delle dimensioni di una pila a stilo che permettere di trasformare dei vecchi auricolari a filo in moderni auricolari wireless grazie alla tecnologia Bluetooth 4.2. Collegato tramite un cavo Aux ad un vecchio autoradio, permette anche di effettuare e ricevere chiamate in vivavoce. Può anche essere utilizzato sul vecchio stereo di casa per riprodurre la musica del proprio telefono. Infine, i nuovi Power Tank, una riserva di energia a portata di tasca per gli smartphone, tutti dotati delle migliori protezioni per il telefono e per la batteria stessa ed in grado di sfruttare i più avanzati protocolli di ricarica rapida” Fabio Bozzolini, Direttore Commerciale Italia di Lampa “Articoli attualmente di punta ed innovativi sono i coprisedili della Linea Bi-Road con colori e disegni raffinati, studiati sia per la versione invernale che quella estiva. Sono realizzati con modelli di facile applicazione e si adattano molto bene a qualsiasi interno di abitacolo”. Prodotti Record

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Smart Mobility]

COSA PENSANO Gli italiani DELla mobilità sostenibile Due recenti indagini evidenziano che anche nel nostro Paese è in atto una trasformazione del parco auto circolante. Questa è una delle espressioni dell’evoluzione degli stili di mobilità degli italiani. Il 39% degli italiani dichiara di conoscere i veicoli ibridi o ibridi plug-in (auto, moto, scooter, monopattini, biciclette) e la percentuale sale di ulteriori 5 punti (44%) se si considerano anche quelli elettrici. Sono alcuni dei dati principali che emergono da un’indagine Nomisma, frutto di una survey basata su quasi mille interviste e realizzata grazie al supporto di BPER Banca e SIFÀ nell’ambito più generale dell’Osservatorio Mobilità Smart & Sostenibile di Nomisma. Il progetto dell’Osservatorio, sviluppato con il sostegno di BPER Banca, SIFÀ, UnipolSai e AlfaEvolution e con la collaborazione di Vaielettrico.it, si propone come strumento per il monitoraggio continuativo della mobilità smart, sostenibile ed elettrica, con lo scopo di supportare la sensibilizzazione e la definizione di politiche di promozione alla luce delle informazioni sul mercato di riferimento e dei modelli di consumo in Italia. L’indagine Nomisma è stata presentata lo scorso 21 novembre a Milano e attraverso l’analisi di dati di mercato, perception & habits degli italiani prova a definiTratto da “Osservatorio della mobilità sostenibile - Studio di Lorien Consulting

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re un quadro completo e multidimensionale della smart mobility nel nostro Paese e ad individuare motivi di successo e leve per incentivare il ricorso a forme di mobilità green. I dati del Ministero dei Trasporti mostrano un rallentamento del mercato auto in Italia. il 2018 si è chiuso con 1.910.025 auto nuove immatricolate in Italia, pari al 3,1% in meno rispetto al 2017.Rispetto all’anno precedente aumentano però le vendite di mezzi con tecnologie di propulsione alternative e anche auto ibride ed elettriche conquistano quote di mercato. Particolarmente negative le performance dei Diesel che sono calati del -12,2% rispetto al 2017 e hanno visto la propria quota di mercato scendere del 5%. A ottobre 2018 le auto elettriche rappresentavano il 4,4% del totale delle vendite (+1,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017), le seconde lo 0,3% (+0,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2017). Il buon andamento della domanda ha consentito alle auto ibride di chiudere il 2018 con vendite in aumento del+29,6% per quanto riguarda le ibride e del +144,8% per quanto si riferisce alle auto elettriche. I ricercatori Nomisma hanno stabilito che chi sceglie di puntare su veicoli con tecnologia di propulsione elettrica o ibrida, lo fa soprattutto spinto da incentivi e agevolazioni spesso messe in atto dalle amministrazioni locali. Quasi 4 utenti su 10 affermano di ricorrere al trasporto “green” per i vantaggi e le facilitazioni di cui possono usufruire: tra questi spiccano la possibilità di accedere liberamente al centro città o in zone a traffico limitato (17%), il diritto a parcheggi gratuiti (8%), l’esenzione del pagamento del bollo (7%) e


Tratto da “Osservatorio della mobilità sostenibile - Studio di Lorien Consulting

i sistemi di incentivi per l’acquisto (5%). Nella scelta di utilizzare veicoli ad alimentazione ibrida o elettrica è comunque fondamentale l’attenzione all’ambiente e la volontà di ridurre l’inquinamento, indicato come fattore trainante dal 25% degli italiani. La rapida espansione conosciuta da questo segmento dell’automotive porta con sé anche alcuni ambiti di miglioramento riconducibili soprattutto al necessario adeguamento delle infrastrutture a supporto. Il 79% di chi utilizza questi veicoli riconosce nella necessità di installare la wall box il principale ambito di miglioramento, seguono i costi di acquisto e la presenza ancora non adeguata di punti di ricarica, entrambi indicati dal 74% degli italiani. La ricerca Nomisma sottolinea che la presenza di elementi ancora da affinare non inficia la probabilità di continuare ad utilizzare veicoli ibridi o elettrici nei prossimi 12 mesi: il 53% degli italiani lo farà sicuramente o quasi. Elevata (61%) anche la percentuale di chi consiglierà, ad amici o colleghi, l’uso di questi mezzi. Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma, commentando i risultati della ricerca, evidenzia che “la forte dinamicità che sta attraversando e rapidamente ridisegnando la filiera della mobilità sostenibile rappresenta un fenomeno relativamente nuovo ma non passeggero, complici i tre principali attori del mercato: produttori, consumatori (singoli cittadini e imprese) e legislatore. L’aumento dell’offerta di veicoli e servizi green, unito al cambiamento di bisogni,

necessità e priorità dei consumatori e agli indirizzi politici - tanto a livello europeo quanto nazionale e locale - rappresentano le determinanti per l’affermazione e la crescita della filiera della sostenibilità”. Il fenomeno della mobilità condivisa Il mercato della mobilità Smart e Sostenibile non si esaurisce con i veicoli che sfruttano le nuove tecnologie di propulsione, ma ingloba al suo interno il mondo della mobilità condivisa. Nomisma stima che in Italia il fenomeno del car sharing coinvolge oltre 1 milione di iscritti e sono 12 le città dove è attivo un servizio di car sharing elettrico. Non cambiano solamente i veicoli, ma si rivoluzionano anche le modalità con cui ci si sposta. Non più auto privata, o almeno non solo: il suo utilizzo viene infatti affiancato e in parte sostituito - accade per il 44% di chi utilizza questi servizi - da modalità di trasporto pay-per-use, a cui si ricorre principalmente nel tempo libero, per brevi spostamenti o per viaggi di lavoro. La ricerca Nomisma prova anche a fare il punto sui motivi che negli ultimi 12 mesi hanno condotto l’86% degli italiani a non utilizzare car/bike/scooter sharing, car pooling o altre forme di mobilità condivisa: - il 31% di loro afferma di non essere effettivamente interessato a questi servizi, - il 21% non trova un’offerta soddisfacente di veicoli o utenti con cui viaggiare insieme

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Smart Mobility] Tratto da “Osservatorio della mobilità sostenibile - Studio di Lorien Consulting

- il 14% è ostacolato dalla scarsa dimestichezza con i sistemi prenotazione/noleggio. La ricerca stima che nel 2017 i veicoli in condivisione erano 47.700, di cui l’83% biciclette, il 16% automobili e l’1% scooter. Risulta in aumento anche il numero dei mezzi elettrici, che passa da circa 620 del 2015 a circa 2.200 del 2017 con una quota sulla flotta complessiva salita dall’11% al 27% in due anni. Gli stili di mobilità degli italiani Questo aspetto è stato indagato dall’Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile realizzato da Lorien Consulting in collaborazione con Legambiente. Lo studio evidenzia che al momento prevalgono ancora i mezzi privati e l’uso dell’auto personale che viene usata tutti i giorni dal 40% dei nostri connazionali. E questo anche se i livelli di mobilità sono molto elevati e multiformi: in media gli italiani utilizzano 2,6 mezzi differenti e i più multi-modali sono proprio gli utenti del sharing mobility che utilizzano oltre 5 mezzi differenti. Lorien Consulting descrive un’Italia a più velocità. I multi-mobili (coloro che si spostano molto e con molti mezzi) rappresentano il 24% del totale popolazione e rispetto al pari periodo del 2017 risultano in calo del 4%. Cala del 9% l’incidenza dei moderati (media intensità di spostamento, scelta limitata dei mezzi) che incidono per il 28%. Crescono rispettivamente del 5% e dell’8% gli stanziali (si spostano poco e quasi sempre con lo

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stesso mezzo) e i mono-mobili (media intensità di spostamento e usano un solo mezzo) che hanno un’incidenza del 26% i primi e del 22% i secondi. La segmentazione per mezzo utilizzato evidenzia che ad usare quasi esclusivamente l’auto privata sono gli utenti stanziali (81% del totale utilizzatori) e mono-mobili (89% del totale utilizzatori). Questi due cluster di utenti presentano tuttavia una quota significativa che muovendosi poco lo fa principalmente con i mezzi pubblici (31%), con la bicicletta (11%) o si muove a piedi. Non sorprende il fatto che tra i multi-mobili si registrino le punte più elevate di utilizzo di qualunque mezzo con lo sharing al 35% e la bicicletta addirittura al 59%. La ricerca di Lorien Consulting offre un’interessante analisi dei fattori che possono contribuire a incentivare o meno l’acquisto di un veicolo elettrico. Rispetto al 2017 il fattore economico (incentivi e costo di ricarica) appare sempre più determinante. Il 57% (+17% rispetto al 2017) del campione riconosce come fattori incentivanti la presenza di incentivi fiscali e una diminuzione del costo della ricarica; il 49% (+7% rispetto al 2017) si convincerebbe a fronte di una maggiore disponibilità di punti di rifornimento in città e fuori e, ancor meglio, se fosse possibile rifornirsi direttamente a casa propria. Più bassa (35%), ma in crescita del +6% rispetto allo scorso anno, la percentuale di coloro che individuano nella performance un ostacolo tecnico con un quarto degli utenti che chiama in causa la durata della performance.


Mercato]

Detergenti e saponi per lavaggio auto: la domanda continuerà a crescere Diversi istituti di ricerca convergono nel prevedere che nei prossimi anni questo mercato è destinato a mantenere un trend positivo. Tra i fattori che più di altro contribuiscono a rendere frizzante la domanda una maggiore disponibilità, trasversale alle diverse aree del mondo, a investire nell’acquisto di prodotti che consentano di conservare nel tempo le qualità estetiche della propria automobile. La spesa pro-capite per la cura e la manutenzione delle auto è aumentata costantemente fino a diventare piuttosto elevata in tutti i principali mercati del mondo anche per effetto delle trasformazioni che stanno interessando il parco auto che, ad esempio, nei paesi emergenti registra un netto incremento delle vendite. Questo porta diversi istituti di ricerca a ritenere che nei prossimi anni la domanda di questo tipo di detergenti e saponi per il lavaggio auto, come anche in generale di tutti quelli destinati alla cura dell’auto, subirà una forte accelerazione. Deter-

genti e saponi per autolavaggio sono prodotti chimici formulati per la pulizia, il risciacquo e il lavaggio delle auto che vengono utilizzati per rimuovere sporco, fango, polvere, macchie e altre impurità dalla superficie dell’auto e conferire luminosità alla superficie dell’auto. Sono disponibili sul mercato in varie formulazioni, liquida, a base di gel e a base di schiuma, e, in base alla tipologia, sono suddivisi in presidi, agenti essiccanti, protettivi superficiali, detergenti schiumosi, detergenti per ruote, schiume e shampoo tripli. E proprio l’evoluzione della gamma è uno

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Mercato]

dei fattori che, nelle previsioni di Fmi dovrebbe fungere da stimolo alla crescita della domanda che, a conferma di un trend che già si comincia ad intravvedere in alcuni Paesi, dovrebbe essere caratterizzata anche da un crescente orientamento verso i prodotti che per le loro caratteristiche mirano a soddisfare la sempre più diffusa sensibilità per le tematiche della salvaguardia dell’ambiente. In questo ambito il lavaggio auto ha un ruolo non secondario, se si considera che è stato calcolato che in media per lavare una macchina occorrono circa 150 litri di acqua e circa 250 grammi di detergenti siliconici e organici. In prospettiva la crescente preoccupazione per la minimizzazione dell’impatto ambientale del lavaggio auto dovrebbe portare da una parte i produttori a continuare a investire con convinzione sempre più risorse nella messa a punto di nuove formulazioni basate su materie prime naturali e biodegradabili come oli vegetali e solventi di origine naturale che in più consentano anche di limitare il consumo di acqua e dall’altra la platea dei consumatori che considera questo come uno dei parametri da cui far dipendere la scelta continuerà ad ampliarsi. Lato offerta negli ultimi anni si registra anche un incremento di detergenti per auto e saponi che hanno una formula senz’acqua. Descrive questo come un mercato destinato a crescere in misura significativa nei prossimi anni anche la ricerca “Car Wash Detergents and Soaps Market: Changing Consumer Sentiments towards Car Care and Increasing Fleet Size in Emerging Economies to Propel Demand: Global Industry Analysis 2013 - 2017 and Opportunity Assessment 2018 – 2028” (Mercato dei detergenti e dei saponi: l’evoluzione del consumatore e l’incremento del Parco auto nei Paesi emergenti come propellente della domanda) pubblicata a gennaio di quest’anno dalla società di ricerca Future Market Insight. Il rapporto contiene alcune previsioni sul volume (KT) e sul valore (in milione di dollari Usa), sulle tendenze e sulle dinamiche del mercato e sui probabili sviluppi del mercato mondiale dei detersivi e saponi per il lavaggio auto per il decennio 2018 - 2028. In particolare il Report prevede che il valore del mercato mondiale dei detersivi e dei saponi per autolavaggio che nel 2018 era stimato in 7.394,7 milioni di dollari dovrebbe entro la fine del 2028 crescere di oltre 4,8 milioni di dollari fino ad arrivare a quota 12. 210,8 milioni di USD grazie

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a un CAGR annuo, che nel periodo considerato dovrebbe essere, del 5,1%. I fattori che trainano la domanda globale Modalità di applicazione semplici e comode e un prezzo relativamente accessibile: queste le due variabili che secondo quanto emerge nel rapporto Fim, continuano a impattare in modo significativo il potenziale di vendita di detersivi e saponi per il lavaggio auto. In aggiunta a questo nel Report appena pubblicato si prevede anche una forte crescita della domanda di detersivi e saponi per auto a schiuma che devono questo gradimento al contributo che sono in grado di offrire in termini di qualità della finitura al termine del lavaggio. Inoltre, la maggiore propensione a investire nella manutenzione del proprio veicolo – che rappresenta un trend trasversale tra mercati maturi come quello americano ed europeo e mercati in via di sviluppo – è destinata a tradursi in un aumento della domanda di prodotti per la cura dell’auto che contribuiscono a mantenere l’aspetto e l’estetica dei veicoli, il che ha un impatto positivo sul mercato dei detersivi e dei saponi per autolavaggio. Proprio grazie al duraturo effetto post lavaggio sulle auto e nonostante siano in genere associati ad un posizionamento prezzo più elevato, nelle previsioni di Fmi anche i detergenti e i saponi in gel dovrebbero nel breve e medio periodo sperimentare vendite in costante crescita. La maggiore consapevolezza ambientale e l’impegno a salvaguardare una risorsa sempre più preziosa come l’acqua stanno trovando sbocco anche in un’evoluzione dei regolamenti, tanto che, ad Foto Istobal


esempio, alcuni Paesi europei - Olanda, Germania e Svizzera, ad esempio - hanno introdotto il divieto di lavare la propria auto a casa. Tutto questo si traduce in un netto incremento della domanda di servizi di lavaggio auto professionale, che porta a impennare la domanda di detersivi e saponi per autolavaggio di fascia alta. Partendo da questi presupposti nel rapporto di Fmi si stima che proprio il Nord America e l’Europa siano due tra i più importanti mercati. Il lavaggio professionale è sempre più apprezzato Il Report Fmi rileva che negli ultimi anni si è registrato un significativo cambiamento nell’apprezzamento del lavaggio professionale delle auto che appare in crescita. Questo è un trend individuato anche in altre ricerche. Lo scorso anno in uno studio di Zion Market Research si rilevava che lo sviluppo del settore automobilistico e una maggiore conoscenza delle tecniche di lavaggio dell’auto sono due degli elementi che hanno contribuito a far aumentare la domanda di detersivi e saponi per il lavaggio dell’auto. Convergono su questo punto anche alcune evidenze contenute nell’indagine “2017 European Car Wash Consumer Study” dell’International Carwash Association (ICA) dalla quale emerge che ha preso in esame il mercato in sei Paesi, Italia, Germania, Francia, Olanda, Svezia e Polonia, e che ha evidenziato come nell’area considerata la percentuale di coloro che hanno dichiarato di usufruire esclusivamente dei servizi degli autolavaggi professionali sia del 74%. Questa preferenza è la diretta conseguenza della elevata reputazione di cui gode il lavaggio professionale. L’86% dei consumatori intervistati nei sei Paesi analizzati da Ica ha dichiarato di apprezzarlo perché risulta meno faticoso del lavaggio domestico, l’85% per il fatto che lavare la propria automobile in un car wash garantisce un risparmio di tempo e l’83% perché lo ritiene anche più pratico e comodo. Infine, il 66% pensa che garantisce risultati di qualità più elevata. Rispetto a quanto detto prima in tema di sostenibilità ambientale, è interessante rilevare che dal rapporto di Ica oltre la metà del campione analizzato, circa il 70%, ritiene che uno dei pregi del lavaggio auto professionale sia proprio quello di essere più rispettoso dell’ambiente rispetto a quello casalingo. Il rapporto Ica offre anche un’indicazione sull’andamento della fiducia dei consumatori italiani nei

Foto CC Jeff

confronti del lavaggio professionale: sono 2 su 3 gli italiani che si sono avvalsi esclusivamente dei suoi servizi per lavare la propria automobile. Sempre secondo il Rapporto Ica nel nostro Paese solo il 5% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare esclusivamente il lavaggio fai da te. Una percentuale che si pone nettamente al di sotto del 9%, che costituisce la media dei 6 Paesi analizzati da Ica. In termini di ricaduta sul mercato dei detersivi e saponi per il lavaggio auto, questo orientamento del consumatore sta inducendo i produttori a focalizzarsi sulla messa a punto di prodotti compatibili con il processo di lavaggio automatico dell’auto. Le previsioni per area geografica In aggiunta a questo, a livello globale un altro fattore di sviluppo individuato è l’evoluzione del consumatore nelle aree con economie emergenti - Asia, America Latina, Medio Oriente e Africa – dove l’incremento delle vendite di automobili va di pari passo con una crescente inclinazione ad aumentare la spesa per l’assistenza e la manutenzione della propria auto. Tutto questo si prevede creerà significative opportunità per l’aftermarket automobilistico e, a sua volta, alimenterà la domanda di detergenti per il lavaggio auto. Anche Cina e SEA e Pacifico hanno evidenziato una crescita significativa della domanda innescata dall’aumento delle dimensioni del parco automobili e dal conseguente incremento della spesa dei consumatori per le attività di cura dell’auto. Secondo la relazione di OICA, l’Organizzazione internazionale di costruttori di veicoli a motore, la Cina - con una quota di circa il 15% della flotta globale di veicoli - dovrebbe registrare una crescita anno su anno del 13,1% nel suo parco veicoli con conseguente impatto positivo sui consumi di detergenti e saponi per autolavaggio.

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Vending Machine]

Trasmissione dei corrispettivi telematici: le novità del 2019 Dal 1 gennaio scorso anche le vending machine prive di porta di comunicazione sono soggette all’obbligo di accreditamento, censimento, memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri. Lo scorso 22 gennaio con la risposta all’Interpello n.), l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti sulla materia. Dal 24 ottobre scorso è entrato in vigore il Decreto Legislativo 119/2018 che ha introdotto l’obbligo di trasmettere telematicamente i corrispettivi giornalieri. Sono soggette all’obbligo di provvedere all’accreditamento, censimento, memorizzazione e trasmissione dei dati anche le vending machine. In particolare, per quelle dotate di porta di comunicazione nel 2016 è stato avviato l’accreditamento, mentre la memorizzazione e l’invio dei dati ha preso il via nell’aprile del 2017. A partire da quest’anno questi obblighi sono entrati in vigore anche per le vending machine prive di porta di comunicazione. Tra i settori legati all’uso di vending machine ai quali si applica il regolamento fiscale che preve-

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de il censimento dei sistemi esistenti e l’obbligo di invio dei corrispettivi automatici rientra anche il settore dell’autolavaggio self-service. Trasmissione telematica dei corrispettivi e registratore telematico obbligatorio A partire dal gennaio di quest’anno i soggetti della grande distribuzione e quelli equiparati che effettuano cessioni di beni in locali aperti sono tenuti a certificare le operazioni nelle seguenti modalità: • fatta salva la richiesta di fattura (elettronica, con eccezione per i soli casi di esonero individuati nell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127), mediante il


rilascio della ricevuta fiscale o dello scontrino; • tramite memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri Fino a 30 giugno prossimo, il rilascio dello scontrino elettronico è volontario per chi ha esercitato la relativa opzione entro il 31 dicembre 2018. A partire dal 1° luglio i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro dovranno ottemperare all’obbligo di emetterlo. In presenza di un volume d’affari inferiore alla soglia dei 400 mila euro, l’obbligo di scontrino elettronico scatterà il 1° gennaio 2020. Per ottemperare a questo obbligo gli interessati dovranno entro i termini stabiliti dotarsi di registratore di cassa per trasmettere per via telematica i corrispettivi della giornata all’Agenzia delle Entrate. Possono essere utilizzati sia registratori di cassa di nuovo tipo sia quelli preesistenti a patto che siano stati adeguati. A sostegno dei soggetti che nel 2019 e nel 2020 sono tenuti a dotarsi degli strumenti atti a consentire la memorizzazione e l’invio dei corrispettivi elettronici è stato introdotto un contributo in forma di credito d’imposta. Nel dettaglio tale contributo: - è pari al 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di un nuovo registratore telematico; - è pari a 50 euro per ogni strumento in caso

di intervento di adeguamento su un registratore già in suo possesso. Pensando che possa essere di interesse, di seguito diamo notizia di un recente pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda l’obbligatorietà del registratore telematico. Interpello n.9 del 22 gennaio Su questa materia sono chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello del 22 gennaio 2019 nel quale, ad esempio, viene ribadito che questa regolamentazione si applica anche nei casi di “distributori automatici, vending machine, compresi gli apparecchi che, perfezionata la cessione del bene con il relativo passaggio di proprietà e pagamento del corrispettivo, ne garantiscono la contestuale

Cosa si deve intendere per Registratore telematico? La risposta a questo quesito è contenuta nel glossario delle “Specifiche tecniche per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri di cui all’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127” del novembre 2017”. “Registratore Telematico: dispositivo dotato di modulo fiscale e capacità di trasmissione telematica, corredato di identificativo fiscale univoco ed in grado di leggere, memorizzare e trasmettere i dati a valenza fiscale. Possono rientrare in questa categoria anche i Registratori di cassa prodotti sulla base di un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate di approvazione del modello, in corso di validità alla data del 1° gennaio 2017, purché adattati in modo da rispettare i requisiti tecnici previsti in questo do-

cumento per il Registratore Telematico”. Uno dei più importanti, anche se non l’unico dei requisiti che questi strumenti devono soddisfare è che devono garantire l’inalterabilità e la sicurezza dei dati. In coincidenza con la chiusura giornaliera il registratore telematico genera un file XML, lo sigilla elettronicamente e lo trasmette telematicamente al sistema informativo dell’Agenzia delle entrate. L’autenticità, inalterabilità e riservatezza nella trasmissione delle informazioni è garantita dal sigillo elettronico avanzato apposto al file inviato e dalla connessione protetta verso tale sistema in modalità web service su canale cifrato TLS, secondo le disposizioni delle specifiche tecniche allegate al provvedimento prot. n. 182017 del 28 ottobre 2016 emanato dal Direttore dell’Agenzia delle entrate.

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Vending Machine]

Foto Otto Christ

consegna in altro modo”. In aggiunta a questo la risposta all’interpello n. 9 chiarisce che “gli esercenti che operano con un numero non inferiore a tre punti cassa per singolo punto vendita e che rispettano i requisiti di seguito elencati, la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri dei singoli punti cassa possono essere effettuate mediante un unico punto di raccolta”. Laddove per punto di raccolta deve essere intesto un registratore telematico collegato ai singoli punti cassa definito - se derivante da un server gestionale che già operava il consolidamento dei dati dei singoli punti cassa, e appositamente modificato per ri-

spettare le specifiche tecniche ovvero al quale è stato collegato un RT - “Server di consolidamento-Registratore Telematico” (Server-RT). Il Server RT rappresenta sempre il primo punto in cui vengono raccolti i corrispettivi e costituisce lo strumento che sigilla i file e li invia al sistema AE. Nella risposta all’interpello L’Agenzia delle Entrate chiarisce anche che “ciascun punto vendita deve disporre di un proprio Server-RT, il quale può, nel caso, essere collocato, insieme a quelli degli altri punti vendita aziendali, presso un unico, idoneo locale centralizzato, nel quale assicurare più elevati livelli di sicurezza fisica e logica. Anche in questo caso, tuttavia,

Cosa si deve intendere per distributore automatico con porta di comunicazione attiva? Rispondendo a un quesito, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per “porta di comunicazione già attiva, ovvero attivabile con un intervento software” si intende la disponibilità dell’hardware necessario a connettere il dispositivo fisico presente nel distributore con un dispositivo esterno per il tra-

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sferimento dei dati. Per fare qualche esempio la porta di comunicazione può essere una porta USB fisicamente collegata alla unità di elaborazione ovvero un trasmettitore wireless (per esempio bluetooth) che sia in grado di trasmettere all’esterno i dati memorizzati all’interno del dispositivo”.


agli utenti autorizzati va garantita la possibilità, presso ciascun punto vendita, di accedere a tutte le funzioni disponibili sul relativo Server-RT, al fine di consentire le attività di gestione e controllo presso il punto vendita stesso”. Partendo dalla constatazione che in questa configurazione il colloquio tra i punti cassa ed il Server-RT, eventualmente per il tramite di un server di consolidamento, avviene al di fuori della rete locale del punto vendita, L’Agenzia delle Entrate chiarisce che occorre comunque garantire: “- la trasmissione dei dati su un canale sicuro con le caratteristiche descritte nel punto 3.1 della citata nota di chiarimento del 3 agosto 2017; - un’alta affidabilità della connessione per ridurre al minimo i casi di interruzione del collegamento fra punti cassa e Server-RT (off line)”. La risposta all’Interpello n. 9 chiarisce anche che restano al momento escluse soluzioni diverse, ivi compresa l’ipotesi di un Server-RT unico e centralizzato per azienda in quanto risultano

incompatibili con le specifiche tecniche allegate al già citato provvedimento del 28 ottobre 2016 del Direttore dell’Agenzia che esclude anche le soluzioni in cui i dati relativi ai corrispettivi, anche se memorizzati in forme che ne garantiscono l’inalterabilità e immodificabilità, non vengono inviati con la cadenza quotidiana legislativamente prevista (cfr. l’articolo 3 del citato provvedimento del 28 ottobre 2016). Foto Istobal

Trasmissione dei corrispettivi: le regole per le cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori Per questo tipo di cessioni il documento di riferimento è il provvedimento “Regole tecniche per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri relativi alle cessioni di benzina o di gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per motori, in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1bis, del decreto legislativo del 5 agosto 2015 n. 127” pubblicato lo scorso 28 maggio dall’Agenzia delle Entrate, d’intesa con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sentito il Ministero dello sviluppo economico. Il 1 luglio2018 è entrato in vigore l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica delle informazioni relative per le operazioni di cessione di benzina e gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motore effettuate dai soggetti passivi IVA che gestiscono impianti di distribuzione stradale di benzina e gasolio ad elevata automazione, in cui il rifornimento avviene unicamente in modalità self service prepagato muniti di sistemi automatizzati di telerilevazione dei dati di impianto, di terminali per il pagamento tramite accettatore di banconote e moneta elettronica (bancomat, carte di credito, prepagate, etc.) e di sistemi informatici per la gestione in remoto dei dati di carico e di scarico delle quantità di carburante. Appositi provvedimenti - con termine ultimo di avvio fissato al 1° gennaio 2020 - verranno emanati per le ulteriori tipologie di soggetti passivi IVA che effettuano cessioni di carburanti. Come specificato dal provvedimento, la trasmissione delle informazioni deve essere effettuata con cadenza mensile entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento.

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Mercato]

Up fotografa la situazione della rete carburanti italiana I dati contenuti nel Report 2018 e nel Data Book 2019 di Unione Petrolifera permettono di ricostruire la numerica della rete, ma anche di analizzarne le evoluzioni e le criticità. Inoltre il confronto con la realtà europea conferma ancora una volta il persistere di alcune peculiarità proprie del mercato italiano: dalla capillarità dei punti vendita, al valore dell’erogato medio per punto vendita che resta inferiore alla media degli altri Paesi del Vecchio Continente. L’Annual Report 2018 di Unione Petrolifera registra un’inversione di tendenza nell’evoluzione della rete carburanti che, dopo essere apparsa in flessione nel biennio 2015-2016, nel 2017 ha visto il numero dei punti vendita crescere nuovamente, se pur di sole 100 unità. Complessivamente, infatti, nel 2017 risultavano esistere in Italia 21.000 punti di vendita di carburante. L’anomalia italiana In Italia il numero delle stazioni di servizio che vanno a comporre la rete carburante è nettamente superiore a quello registrato nel resto d’Europa. Per dare un’idea della situazione, in Germania, che è la nazione con la seconda Foto CC JosuÇ Goge

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rete carburanti per numero di punti vendita, nel 2017 risultavano essere presenti 14.478 stazioni di servizio. A rendere ancora più rilevante questo distacco contribuisce anche il fatto che, sempre in quell’anno, il parco vetture circolante era pari a 37.876.000 in Italia e a 45.804 in Germania. Un altro dato interessante che emerge dalla Tabella “Struttura della rete di distribuzione carburanti in alcuni paesi Europei” pubblicata da Unione Petrolifera nel suo Data Book 2019 e riprodotta in queste pagine riguarda il valore dell’Erogato medio per punto vendita in metri cubi, che in Germania è quasi doppio rispetto a quella italiana: 3.164 metri cubi contro 1.804.


Tratto da Data Book 2019 pubblicato da Unione Petrolifera

Bastano questi dati a far capire che se, da un lato, la capillarità della rete si traduce in un servizio al consumatore, soprattutto se si tiene conto della particolare orografia del territorio italiano e anche del tasso di urbanizzazione che

da noi risulta essere inferiore a quello di altri Paesi come, ad esempio, la Germania e la Francia. Dall’altro, però, pesa negativamente in termini di incidenza dei costi di sistema e anche di possibilità per il gestore di sviluppare un giro

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Mercato] Punti vendita carburante per regione al 1 gennaio 2017

Punti vendita totali

dei quali: autostrada

dei quali con diesel dei quali con GPL

Piemonte

1.338

611

331

169

Valle d'Aosta

59

5

59

3

Liguria

412

31

412

13

Lombardia

2.344

57

2.336

228

Trentino Alto Adige

286

9

286

28

Friuli Venezia Giulia

422

10

421

43

Veneto

1.113

36

1.110

185

Emilia Romagna

1.209

37

1.208

168

Toscana

1.263

321

262

187

Umbria

331

5

331

45

Marche

550

12

549

66

Lazio

1.648

38

1.641

208

Molise

116

3

116

16

Abruzzo

442

18

116

50

Campania

1.257

31

1.250

67

Puglia

1.140

16

1.133

142

Basilicata

193

3

190

25

Calabria

664

15

658

50

20

1.320

69

Sicilia

1.323

Sardegna

Sardinia 557 - 555 38

ITALIA

TOTAL SAMPLE 16,667 439 16,610 1

NB - I dati si riferiscono alle stazioni di servizio del campione Up che include: Eni R&M Div., Esso, IES Italiana Energia e Servizi Spa, IP api Group, Lukoil, Q8, Tamoil e TotalErg. Alla fine del 2016 la rete carburanti era stimata in 20.900 punti vendita Tratto da: Report 2018 - Unione Petrolifera

di affari atto a consentirgli adeguati livelli di profittabilità. Livelli di profittabilità che, come in diverse occasioni è stato ribadito dalle stesse associazioni di categoria, vengono compromessi anche dai bassi livelli del margine lordo medio dei punti vendita. Già da qualche anno infatti il settore si trova a fare i conti con un crollo delle vendite tipiche che non può essere compensato con i proventi delle vendite derivanti dalle attività non oil che non appaiono molto diffuse. A fine 2017 infatti soltanto il 30% dei punti di vendita di proprietà delle Compagnie Petrolifere aveva abbinato alla vendita di carburante anche attività non oil. Una percentuale che è nettamente al di sotto di quella fatta registrare in altri Paesi europei

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come la Germania (91%), La Gran Bretagna (89%) o anche Grecia (85%) e Spagna (74%). Nei primi due mesi del 2018, ad esempio, sono state consumati circa 4,6 milioni di tonnellate di benzina e gasolio. 34.000 tonnellate in meno, pari a un calo dello 0,7%, rispetto al pari periodo del 2017. Questo trend è influenzato dalla costante crescita delle vendite di veicoli alimentati in modo alternativo. Sempre nel primo bimestre del 2018 le immatricolazioni di auto ibride hanno rappresentato il 3,8% del totale, quelle di auto elettriche lo 0,1% e quelle di auto alimentate a GPL del 6% e, infine, quelle di veicoli a metano il 2,1%. E, anche per effetto di interventi legislativi come l’ecotassa introdotta dalla legge di Bilancio 2019, che


sarà operativa sulle immatricolazioni di autovetture nuove (con emissioni di CO2 oltre 160 g/Km) a partire dal 1° marzo di quest’anno, questa tendenza è destinata ad accentuarsi. I dati di vendita forniti da Federauto, la Federazione che riunisce i concessionari d’auto italiani, per il 2018 evidenziano l’inizio del declino delle motorizzazioni diesel con una caduta delle vendite del -12,2% (-17,3% a dicembre) e una perdita di quota di mercato di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2017, mentre le alimentazioni a benzina, ibride ed elettriche hanno registrato incrementi rispettivamente del +7,6%, +29,6% e +144,8%, sebbene queste ultime hanno una quota di mercato irrisoria pari allo 0,3%. A fronte di questa evoluzione del mercato e anche tenendo conto del fatto che l’obiettivo della Direttiva Dafi, recepita nel nostro Paese con il Decreto Legislativo n. 257/2016 è quello di favorire l’ammodernamento della rete carburanti sotto il profilo della diffusione dei

carburanti alternativi, con particolare riguardo al GNL e al GNC ed alla mobilità elettrica. Su questo fronte, come sottolinea la stessa Unione Petrolifera nel suo Rapporto 2018 la rete italiana non è ancora efficiente e non si presta bene alla distribuzione di combustibili alternativi. Al riguardo è emblematica la Tabella “Evoluzione del network distributivo CNG” che analizza lo sviluppo della rete in Italia tra il 2004 e il 2018. In questo lasso di tempo le stazioni di servizio che si sono strutturate per vendere anche il metano sono passate da 477 a 1.222 ed esiste ancora una regione - la Sardegna - che risulta priva di stazioni di servizio a Metano. La tabella è aggiornata all’aprile 2018 e va detto che dal settembre dello scorso anno anche in Sardegna è operativo nella zona industriale di Villacidro (Sud Sardegna) un distributore che oltre a erogare GNL e GNC è anche dotato di una colonnina per le ricariche elettriche e di un erogatore di AdBlue.

Crescita del network distributivo del CNG in Italia (2004 - 2018)

2004 Piemonte

23

2006 30

2008 43

2010 54

2012 60

2014 75

2016 78

2018 (1) 78

Valle d'Aosta

-

-

-

1

1

1

1

1

Liguria

7

7

7

7

7

7

10

10

Lombardia

45

53

67

101

123

141

160

176

Trentino Alto Adige

4

10

8

11

15

16

18

20

Friuli Venezia Giulia

4

4

3

3

3

4

4

7

Veneto

73

80

81

112

123

134

144

150

Emilia Romagna

85

96

112

135

154

180

196

207

Toscana

54

65

71

74

80

88

98

104

Umbria

57

61

67

78

85

98

110

120

Marche

18

20

22

24

26

31

34

37

Lazio

19

28

32

41

46

48

56

58

Molise

13

15

16

17

20

23

27

28

Abruzzo

3

3

3

3

3

3

4

3

Campania

28

33

39

46

50

62

66

75

Puglia

27

41

43

48

53

65

77

88

Basilicata

4

3

5

6

7

8

9

9

Calabria

3

4

6

6

7

9

10

11

Sardegna

-

-

-

-

-

-

-

-

Sicilia

10

14

17

20

21

28

32

40

ITALIA

477

567

642

787

884

1021

1134

1222

(1) Il dato è aggiornata ad aprile 2018

Fonte: Federmetano

Tratto da: Report 2018 - Unione Petrolifera

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Mercato]

Foto cc David Villa

La tabella pubblicata sul Report2018 evidenzia che lo sviluppo del network distributivo CNG è stato costante anche se caratterizzato da un ritmo non sostenuto. Up riconosce che dopo che la Conferenza delle regioni nell’aprile 2017 ha approvato le linee guida per l’implementazione del Dafi, le singole regioni hanno cominciato ad attivarsi e dopo Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia e Sicilia, che hanno regolamentato questo aspetto già nei primi quattro mesi del 2018, anche Liguria e Toscana e le Province di Trento e Venezia si sono attivate. Unione Petrolifera ricorda anche che, con l’obiettivo di chiarire un argomento complesso come l’obbligo di vendere diversi tipi di combustibili, in particolare quelli alternativi, che è contenuto in molte leggi regionali ed è stato oggetto di vari ricorsi, il Ministero dello Sviluppo Economico in attuazione della “Legge sulla concorrenza” ha identificato gli ostacoli tecnici e gli oneri economici la cui presenza dà adito al proprietario della stazione di servizio di presentare richiesta di deroga all’obbligo di vendita di carburanti alternativi, previa verifica e certificazione da parte della competente Amministrazione: a) accesso e spazi inadeguati secondo motivi di sicurezza ai sensi delle norme di sicurezza

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antincendio, esclusivamente per punti vendita, g ià autorizzato quando il decreto legislativo n. 257/2016 è entrato in vigore; b) per il CNG, la lunghezza del tubo del gas di collegamento tra il rete di gas naturale e il punto di stoccaggio deve essere maggiore di 1.000 metri e la pressione della rete di gas naturale è pari a meno di 3 bar; c) per LNG, il terminale di stoccaggio del rifornimento di GNL più vicino deve trovarsi a una distanza di oltre 1.000 km. E proprio le disposizioni della normativa vigente possono in qualche misura essere uno degli elementi che sta contribuendo a rallentare l’evoluzione verso una diffusa adozione di combustibili alternativi, in particolare il metano. Nel Report Unione Petrolifera rileva che uno dei fattori che potrebbero favorirlo potrebbe essere l’attenuazione della regolamentazione delle postazioni self-service, che da noi sono ancora soggetti a particolari restrizioni che sono del tutto assenti nel resto d’Europa, dove il rifornimento self-service del metano è una realtà da molti anni. Nonostante l’articolo 18 del Decreto legislativo n. 257/2016 assegnasse , con l’obiettivo di superare gli ostacoli attuali, al Ministero degli Interni unitamente al Ministero dello


Sviluppo Economico, il compito di redigere un decreto per aggiornare la regolamentazione della distribuzione self-service del metano in modo da allinearla alle norme europee, a oggi - sottolinea Up nel suo report - la redazione del Decreto non è ancora conclusa e il testo attualmente all’esame del Ministero dell’Interno non sembra essere in linea con le indicazioni del Decreto Legislativo. La rete di stazioni che fa capo alla Gdo In un Paese nel quale le tasse incidono per oltre la metà del prezzo di benzina e gasolio l’ingresso della Grande Distribuzione Organizzata sta contribuendo ad innalzare la pressione competitiva. Il fenomeno interessa soprattutto Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna e, almeno stando alle stime di Unione Petrolifera (si veda

Tabella Stazioni di servizio che fanno capo a grandi insegne della Distribuzione Moderna Organizzata pubblicata in queste pagine e tratta dal Report 2018 di Unione Petrolifera), al momento si caratterizza per una numerica piuttosto contenuta: 160 stazioni in tutto. L strategia con cui le grandi insegne affrontano la distribuzione di carburante rientra in un più ampio programma di fidelizzazione del cliente. Discende da questo motivo la politica di prezzo - generalmente molto contenuto - che scambia le rinunce in termini di marginalità sul carburante erogato con i vantaggi legati all’abbinamento tra rifornimento presso la stazione di servizio e spesa nel contiguo ipermercato. In questo giocano un ruolo importante anche i programmi fedeltà che consentono di spendere in benzina i punti accumulati facendo la spesa e viceversa.

Ripartizione per Regione delle stazioni di servizio che fanno capo ad acune grandi insegne della Distribuzione Moderna Organizzata (stime di UP all’aprile 2018)

Auchan

Carefour

Conrad - Leclerc

Coop

Iper

Simply

Altri brands

TOTALE

Valle d'Aosta

-

1

-

-

-

-

-

1

Piemonte

3

9

5

4

-

-

2

23

Liguria

-

-

1

2

-

-

-

3

Lombardia

11

6

-

5

8

5

8

43

Veneto

3

2

-

1

2

1

1

10

Trentino Alto Adige

-

-

-

-

-

-

-

-

Friuli Venezia Giulia

-

1

2

-

-

-

-

3

Emilia Romagna

-

2

7

17

1

-

-

25

Toscana

-

1

8

1

-

-

-

11

Marche

2

-

-

1

-

3

-

7

Umbria

-

2

5

1

-

-

-

6

Lazio

1

-

1

-

-

-

-

4

Abruzzo

3

-

2

-

-

-

-

5

Molise

-

-

1

-

-

-

-

1

Campania

1

-

4

-

-

-

-

5

Puglia

-

-

1

-

-

-

-

1

Basilicata

2

-

-

6

-

-

-

8

Calabria

-

-

-

-

-

-

-

-

Sicilia

-

-

-

-

-

-

-

-

Sardegna

1

1

2

-

-

-

-

4

TOTALE

27

25

39

38

11

9

11

160

N.B. - Sono incluse le stazioni gestite in co-branding Tratto da: Report 2018 - Unione Petrolifera

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Fatturazione elettronica]

Indetraibilità dell’Iva e commissioni per carte di credito: benzinai verso lo sciopero Con una nota congiunta Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno ufficializzato al Mef lo stato di agitazione contro due misure che, a loro giudizio, potrebbero complicare ulteriormente la situazione della categoria A poche settimane dall’entrata in vigore dell’obbligo di emissione di fatturazione elettronica per la cessione di carburanti i gestori sono entrati in agitazione. Le associazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, hanno proclamato le prime 24 ore di sciopero per il prossimo 6 febbraio, Non solo, a partire dal 1 febbraio i clienti delle stazioni di servizio potrebbero trovare ad accoglierli un avviso in cui li si informa che il gestore emetterà la fattura elettronica per il rifornimento esclusivamente in caso di pagamento con bonifico anticipato o assegno circolare. Due le questioni che hanno portato a questa dura presa di posizione: l’indetraibilità dell’Iva e le commissioni sulle carte di credito. Indetraibilità dell’Iva sulle fatture carburanti del dicembre 2018 A mettere in allarme la categoria il fatto che i carichi di carburante avvenuti negli ultimi giorni dell’anno sono stati fatturati elettronicamente nei primi giorni del 2019 e questo comporta l’indetraibilità dell’Iva nell’anno di competenza e, di conseguenza, un appesantimento della tassazione a carico dei gestori di carburante. In una nota congiunta inviata all’Agenzia delle entrate lo scorso 18 gennaio Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio chiedono un incontro nel quale affrontare quella che a tutti gli effetti rischia di rivelarsi come una grave criticità per il comparto e rilevano che “la scelta operata dal legislatore di regolamentare

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in modo difforme la detrazione dell’iva nell’arco dell’anno sta generando notevoli problemi finanziari alla nostra Categoria che è soggetta ad approvvigionamenti di carburanti nel corso di tutto l’anno per garantire con continuità e regolarità il servizio di pubblica utilità legato alla mobilità dei cittadini”. Il problema nasce dal fatto che le le fatture di acquisto relative alle forniture di carburante consegnate negli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre “ seppur datate e trasmesse dalle compagnie petrolifere nell’anno 2018, risultano consegnate al Gestore nell’anno 2019, a causa dei tempi tecnici richiesti prima dall’emissione e poi dalla procedura di recapito delle e-fatture”, si legge sempre nella nota. E questo, spiegano le associazioni di categoria “comporta che il Gestore dovrà “utilizzare” nella liquidazione Iva del quarto trimestre 2018 (i distributori di carburanti liquidano l’Iva trimestralmente come regime naturale secondo l’articolo 74 comma 4, D.P.R. 633) che scade il prossimo 16 febbraio 2019, l’Iva a debito sul carburante ceduto negli ultimi giorni del mese di dicembre 2018, senza poter detrarre l’imposta già corrisposta al fornitore sul prodotto petrolifero acquistato”. Questa situazione da una parte adombra “un contrasto con il principio di equivalenza (esigibilità e detraibilità ) proprio dell’imposta”, ma soprattutto “pone il Gestore in una condizione di squilibrio finanziario tale da condizionare l’attività nel suo complesso. La considerazione che le detrazioni di Iva potranno avvenire in fase di liquidazione del primo trimestre 2019, non mette al riparo il Gestore dal dover anticipare all’Erario (per la seconda volta) somme a titolo di Iva già corrisposte al fornitore. Inoltre, non potendo “utilizzare” come costi il totale delle fatture emesse e pagate al fornitore nel 2018 ma recapitate nel 2019, si determina, nei fatti, anche un insostenibile aumento della base imponibile per l’anno di imposta 2018”. Tutto questo rischia di penalizzare ulteriormente una categoria che già da tempo si confronta con una bassa marginalità. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio ricordano infatti che “il Gestore percepisce dalla attività commerciale di distribuzione di carburante per l’autotrazione, un margine medio pari a 0,030 €/ lt. di carburane venduto (30,00 €/Klt): al netto

Foto CC Informedmag

dell’anticipazione al momento del pagamento della fattura al fornitore del 100% circa dell’imposta sul prodotto acquistato. In ultima analisi il Gestore dovrebbe versare all’Erario l’IVA solo sul compenso percepito”. Lo stop al rimborso per i pagamenti con carta di credito Ma in un momento in cui i volumi dei pagamenti con strumenti elettronici raggiungono volumi del tutto inediti, è il mancato rimborso per i pagamenti con le carte di credito a preoccupare di più le associazioni di categoria che stigmatizzano questa decisione come “una decisione del tutto ingiustificata”: A ridefinire i termini del credito di imposta del 50% sulle transazioni effettuate con carta di credito così come stabilite nel dicembre 2017 - dopo ben 15 anni di trattative - è la risoluzione n. 3/E dell’Agenzia delle Entrate del 14 gennaio scorso nella quale si stabilisce che il rimborso può essere calcolato soltanto sulle transazioni effettuate da clienti titolari di partita Iva. La presa di posizione di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio è condivisa anche da Assopetroli che è intervenuta a difesa del credito d’imposta sulle transazioni con carta per i gestori

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Fatturazione elettronica] di stazioni di carburanti chiedendo un incontro urgente con l’Agenzia delle entrate e con il Ministero dell’economia e delle Finanze. La situazione è in divenire e al momento non è dato sapere se sarà possibile trovare un accordo entro la fine del corrente mese di gennaio. Di sicuro le associazioni di categoria sono determinate ad andare avanti col programma di agi-

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tazioni annunciato. Tanto che lo scorso 22 gennaio hanno inviato ai Ministri Tria e Di Maio e ai sottosegretari Giorgetti, Garavaglia e Galli la nota che di seguito riportiamo integralmente nella quale ribadiscono la richiesta di un incontro urgente e annunciano la proclamazione di uno sciopero nazionale e di iniziative sindacali di protesta.


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Fatturazione elettronica] Il testo della nota inviata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio Roma, 22 gennaio 2019 Prof. Giovanni Tria, On. Luigi Di Maio, On. Giancarlo Giorgetti On. Massimo Garavaglia, On. Dario Galli Egregi Signori, come è noto, la misura in oggetto è stata pensata ed introdotta con la legge finanziaria dell’anno passato, a parziale compensazione degli oneri di sistema aggiuntivi ricadenti sui Gestori, nello specifico in termini di commissioni bancarie sulle transazioni effettuate attraverso carte di pagamento elettroniche, in conseguenza dell’eccezionale peso fiscale che grava sul prezzo al pubblico dei carburanti. É appena il caso di sottolineare come per ogni 100 euro di commissioni che il sistema bancario pretende dal Gestore per le transazioni relative al rifornimento di benzina con carte di credito, 66,59 euro sono generati proprio dal tributo incassato dall’Erario. Ciò che finisce al minimo per dimezzare il margine lordo anche percentualmente esiguo (2% ca del prezzo al pubblico) riservato ai gestori. La suddetta misura, dopo lunghi anni di negoziato, è stata finalmente introdotta, in modo strumentale, contestualmente alla normativa contenente i nuovi obblighi collegati alla fatturazione elettronica, anche in considerazione del previsto - e confermato dagli avvenimenti attuali - considerevole aumento di tale modalità di pagamento e del conseguente ulteriore aggravio di oneri per i Gestori. La differenza tra il valore del 50% sul montante delle commissioni rispetto all’incidenza del peso fiscale (come detto, oltre il 65% del prezzo al pubblico) ha voluto poi prudentemente tenere conto di un certo livello di acquisti di altri prodotti (per la stragrande parte della rete di fatto del tutto irrilevanti, se non assente) che risultava tecni-

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camente impossibile separare dai carburanti. Ciò premesso, le scriventi Federazioni hanno provato - tanto insistentemente quanto finora Inutilmente - a sollecitare l’attenzione di codeste Istituzioni su alcune oggettive criticità (la norma, contrariamente agli impegni assunti in sede politica, non esplicita il carattere di non tassabilità del suddetto credito d’imposta; il “sistema bancario” - a cominciare dal monopolista Nexi S.p.A. - ha deciso già a gennaio 2018 di aumentare diffusamente, fino a raddoppiarlo, il costo delle commissioni, in questo modo appropriandosi del beneficio, pure in anticipo, del credito d’imposta rivolto ai Gestori) che vanificano nei fatti l’intenzione del Legislatore. Persino i necessari provvedimenti attuativi dell’Amministrazione che avrebbero dovuto definire i termini operativi (codice tributo, modalità, documentazione, ecc.) attraverso i quali consentire l’utilizzo del credito d’imposta, al contrario lo hanno fortemente condizionato visto che, ad appena 48 ore dal primo momento utile per la sua spendibilità, la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n.3/E del 14.1.2019, ha introdotto ex novo un vincolo del tutto assente in norma che limita l’applicazione del credito alle transazioni fatturate elettronicamente. Infine, la scorsa settimana, i relatori nelle Commissioni competenti hanno depositato a nome del Governo un emendamento aggiuntivo all’Atto Senato 989 di conversione del Decreto Legge semplificazioni (“Le disposizioni di cui al comma 924 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 valgono con riferimento alle sole cessioni di carburanti effettuate nei confronti sia di esercenti attività d’impresa, arte e professioni sia di consumatori finali.”) dall’esito, ove fosse approvato, del tutto iniquo e punitivo, concludendo l’opera di completa demolizione del provvedimento originariamente oggetto di impegno. Volendo tacere del fatto che, come in premessa ricordato, gli acquisti di


altri prodotti sono già ricompresi nella valorizzazione forfetaria del 50% del totale delle commissioni, non v’è, infatti, chi non veda come l’introduzione di un tale emendamento comporterebbe l’ulteriore obbligo per l’esercente, assente anche questo nella norma, di dimostrare documentalmente che la transazione con moneta elettronica sia effettivamente collegata alla cessione di carburanti. Cosa nell’attualità tecnicamente impossibile, né attraverso le ricevute delle transazioni, né attraverso i rendiconti delle società emittenti le carte, nessuno dei quali come è noto riporta la tipologia del prodotto oggetto del pagamento. Appare così evidente come, malgrado il riferimento ai “consumatori finali” esplicitato nell’emendamento suddetto, le uniche transazioni che potrebbero essere computate ai fini del credito d’imposta, tornerebbero ad essere quelle fatturate elettronicamente, le sole dalle quali emerge il dettaglio del prodotto carburante, così come preteso dalla suddetta Risoluzione 3/E. In definitiva, dal complesso degli avvenimenti sopra riassunti se ne ricava che l’Amministrazione sembra impegnata ad adottare ogni strumento per ritrattare quanto convenuto in sede di Governo e sancito dal Parlamento, attraverso l’imposizione di nuovi vincoli e “tetti” di ogni genere a carico del Gestore, mentre - ad esempio - il sistema bancario nello stesso identico contesto viene lasciato libero, fuori da ogni regola e controllo, di intascare quel che più ritiene congruo per il soddisfacimento delle proprie aspettative, credito d’imposta o meno, fattura elettronica o meno, carburanti o meno. Se a tutto quanto sopra evidenziato si aggiungano le criticità sulla detraibilità dell’IVA di dicembre 2018 già aggetto di specifica segnalazione all’Agenzia delle Entrate in data 18 gennaio u.s. (cfr. comunicazione allegata), oltre allo stato di estrema difficoltà e fibrillazione della Categoria (che, è bene ricordare, lavora letteralmente sulla strada) dovuta ai pesantissimi oneri organizzativi ed economici che si stanno scaricando su di essa

in seguito all’entrata in vigore della nuova normativa sulla fatturazione elettronica, non risulterà Loro difficile da comprendere la ragionevolezza della richiesta di un incontro urgentissimo nel corso del quale ottenere i necessari affidamenti, allo scopo di ripristinare l’effettività degli impegni a suo tempo convenuti. Nelle more di tale incontro e con la esclusiva finalità di sostenere e favorire il confronto e la ricerca dialettica delle soluzioni che si rendono necessarie, le scriventi Federazioni informano di avere proceduto a proclamare attraverso apposita comunicazione diretta all’Autorità di garanzia per lo sciopero nei servizi di pubblica utilità, uno sciopero nazionale di 24 ore dei Gestori degli impianti rifornimento carburanti sia di viabilità ordinaria che di rete autostradale, fissato per la giornata del 6 febbraio prossimo. Contestualmente, le medesime scriventi informano che, nell’ambito delle iniziative sindacali a sostegno della vertenza in atto, daranno indicazione alla Categoria di procedere all’emissione della fattura elettronica per la cessione di carburanti, a far data dal prossimo 1° febbraio, solo dietro il pagamento effettuato attraverso ordine di bonifico anticipato o assegno circolare, così come da comunicato stampa allegato. Confidando nella Loro attenzione, le scriventi federazioni rimangono in attesa dell’incontro urgente richiesto.

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Gys: caricabatteria multifunzioni GysFlash 30.12 PL Appartiene alla gamma GysFlash il caricabatteria multifunzioni GysFlash 30.12 PL progettato per ricaricare le batterie 12 V di piombo (gel, AGM, liquido, calcio, etc.) e Litio (LFP04) che mantiene il design compatto e sicuro che identifica questa gamma. Come gli altri caricabatteria della linea GysFlash 30.12 PL garantisce un tempo di ricarica ottimale e un mantenimento della carica al 100%, grazie all’analisi permanente dello stato della batteria, fase dopo fase, e all’aggiustamento in tempo reale dei parametri. Dispone di 2 distinti programmi di carica intelligenti: - Pb (Piombo) – per la carica delle batterie Piombo 12V da 15 Ah a 375 Ah che offre una curva di ricarica specifica in 7 tappe senza sorveglianza - LFePO4 - destinata alla carica di batterie Litio-Ferro Fosfato da 7 Ah a 375 Ah che adotta una curva di carica evoluta in 8 step e la tecnologia EBS (Equalizing Battery System) per garantire il perfetto equilibrio delle cellule della batteria. Inoltre, la funzione «UVP Wake up» permette di riattivare una batteria in protezione per scarica profonda e di lanciare automaticamente la carica. Un altro plus offerto da GysFlash 30.12 PL è il mantenimento di carica ottimizzato. Può, infatti, rimanere sempre collegato durante l’inverno, perché in caso di interruzione di corrente, si attiva la funzione «Auto Restart» con memorizzazione delle regolazioni. Due le modalità di funzionamento offerte: - Showroom - Permette di alimentare in tutta sicurezza i veicoli in esposizione nelle concessionarie auto. Assicura alla batteria una compensazione di corrente fino a 30 A quando si utilizzano gli accessori elettrici di un veicolo dimostrativo e durante la fase diagnostica Supply - il caricabatterie si trasforma in sorgente di energia stabilizzata e conserva la memoria del veicolo durante una sostituzione di batteria.

Tit Europe: Velox Care Velox Care appartiene alla linea di prodotti per il car care Polytop e rappresenta la soluzione ideale per chi si trova a dover ovviare alle problematiche create dalla presenza di acqua molto calcarea. Infatti, questo asciugatore brillantante per la cura rapida si caratterizza proprio per la speciale formula anticalcare. Rimuove senza fatica le macchie d’acqua più difficili ed è ideale per rinnovare la vernice e la cura di mantenimento dopo un lavaggio. Elimina le incrostazioni minori e lascia un’intensa brillantezza senza striature. Ottimo effetto beading.

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WashTec: EasyCarWash Con l’app EasyCarWash, disponibile per iOS e Android, WashTec propone un concept di lavaggio digitale assolutamente nuovo che svincola l’attività di lavaggio dalla forte influenza del meteo, della stagione o del giorno della settimana. L’App consente ai clienti dell’autolavaggio di prenotare e pagare il lavaggio del loro veicolo in maniera semplice ed intelligente: che si tratti della formula UnlimitedWash per i lavaggi illimitati, della comoda ricarica del credito con WashWallet o ancora di SingleWash per i lavaggi singoli. Il cliente può scegliere di pagare una sola volta tutti i lavaggi versando un canone di abbonamento, usufruendo anche della possibilità di effettuare il pagamento in modo facile e immediato tramite app. Il vantaggio è che nei successivi lavaggi non dovrà più soffermarsi sulla selezione del programma, avendolo già impostato quando ha selezionato il programma di lavaggio dell’abbonamento. Per tutta la durata dell’abbonamento, quando il cliente arriva all’impianto di lavaggio a portale, una telecamera installata all’ingresso scansiona il numero di targa, l’auto entra nell’impianto di lavaggio e, attraverso l’app, avvia il programma di lavaggio già selezionato in precedenza. EasyCarWash offre numerosi e importanti vantaggi anche al gestore. Il primo è che, attraverso il sito web dell’app ha accesso ad un’area riservata dalla quale consultare alcuni indicatori rappresentativi dell’andamento della sua attività, come l’utilizzo della macchina, il fatturato del mese o i lavaggi del giorno. Inoltre, l’elevato livello di comfort offerto gli consente di distinguersi dalla concorrenza e di aumentare il proprio appeal nei confronti della clientela. Infine, l’area Amministratore dell’app EasyCarWash mette a disposizione del gestore diverse efficaci campagne di marketing in modo da aiutarlo a catturare e conquistare l’attenzione dei propri clienti.

Mafra: Pop Airt

La linea di profumi spray Pop Airt è ideale per l’auto ma anche per qualsiasi ambiente. La gamma offre sei profumazioni, caratterizzate da differenti note di testa, cuore e fondo: da quelle più intense e fruttate a quelle floreali ed esotiche. Una di queste, la Unika propone la speciale profumazione a base di sandalo e vaniglia, tipica dei migliori prodotti dell’azienda per la cura dell’auto. Il prodotto può essere nebulizzato nell’aria o spruzzato sui tessuti, per ottenere una piacevole fragranza che dura a lungo e dona un tocco personale all’ambiente. Questi profumi possono essere facilmente riposti nel porta oggetti dell’auto, pronti per essere utilizzati ogni volta che si vuole rinnovare l’aria, eliminando i cattivi odori quali fumo, smog e quelli degli animali. Pop Airt è disponibile su www.mafra.shop, il portale e-commerce dell’azienda, e presso i migliori rivenditori di autoaccessori, oltre che nel canale della grande distribuzione.

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Fra-ber: Axtiv-E Deghiacciante La proposta di Fra-ber a chi vuole prevenire o contrastare la formazione del ghiaccio su vetri e parabrezza è Aktive-E Deghiacciante 750 ml No Gas, un prodotto capace di risolvere il problema in maniera sorprendentemente veloce e assicura una grande efficacia. La speciale formula con enzimi attivi di questo prodotto deterge in profondità la superficie garantendo una perfetta visibilità. Se spruzzato sui vetri prima del gelo, previene la formazione del ghiaccio e può essere utilizzato anche per sbloccare portiere e serrature. La sua formula speciale garantisce la piena sicurezza sui veicoli. Fa parte di Aktiv-E, una linea di prodotti con enzimi attivi per la cura dell’auto, della moto, del camper e del camion derivata da formulazioni professionali. È brevettata e capace di garantire un’elevata qualità di pulizia abbassando l’impatto ambientale grazie alla diminuzione dell’utilizzo di ingredienti a base di fonti non rinnovabili (come il petrolio) con elementi naturali (enzimi) che riescono a scindere lo sporco, naturalmente, facilitandone la rimozione durante il lavaggio. Esistono diversi tipi di enzimi applicati nei prodotti per la pulizia e così, ad esempio, gli enzimi lipasi scindono gli oli e i grassi mentre gli enzimi amilasi attaccano e scompongono gli amidi rendendo più semplice la loro rimozione dai tessuti.

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Favagrossa: una gamma di soluzioni ancora più completa L’azienda propone al mercato un gamma di soluzioni sempre più articolata e completa. A partire dalla linea “tunnel systems” specificatamente dedicata ai tunnel di autolavaggio e pensata per coprire ogni singola fase dal prelavaggio all’asciugatura. Presenta sistemi personalizzati Kamm lavaruote/lavafiancate ed apposite cortine Mitter per la fase di pre-lavaggio, innovative spazzole in microfibra F-ACE e Carlite Profile (sagomate su misura) per la fase di lavaggio vera e propria, spazzole Drytex per la fase di asciugatura e lucidatura dell’auto ed infine sistemi Tire Shiner per la rifinitura automatica degli pneumatici all’uscita dell’autolavaggio. Molto apprezzati anche i nuovissimi dischi lavaruote Twister che, grazie alla speciale inclinazione delle setole ed al design brevettato a fibre differenziate, assicurano un lavaggio decisamente più profondo ed efficace tra le razze dei cerchioni, garantendo risultati ottimali anche sullo sporco più ostinato. Per quanto riguarda i lavaggi industriali l’azienda ha di recente presentato la fibra Favafil che, oltre ad un’estrema forza pulente, una lunga durata ed una maggiore affidabilità, assicura una delicatezza di lavaggio impensabile con altri tipi di spazzole tradizionali. Infine, è stata presentata anche la nuova linea di prodotti chimici dedicati alla pulizia, alla cura e alla manutenzione periodica delle spazzole, per massimizzarne la resa e la durata nel tempo e garantire risultati di lavaggio sempre al top.


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Osram: lampade Night Breaker L’azienda incrementa l’intensità e il fascio luminoso dell’illuminazione auto con gli upgrade tecnici delle lampade Night Breaker Laser e Xenarc Night Breaker Laser. Grazie alla luminosità superiore alla media, queste potenti lampade illuminano molto meglio la strada, permettendo al conducente di vedere ed evitare in anticipo pericoli, ostacoli e gli altri utenti della strada. Con una luminosità fino al 200% superiore ai requisiti minimi legali, la lampada Xenarc Night Breaker Laser è la più performante della gamma Osram allo xeno. Questo prodotto vanta una distribuzione ottimizzata della luce, con il 20% di luce più bianca e un fascio luminoso fino a 250 metri di profondità. La Xenarc Night Breaker Laser è disponibile nelle versioni D1S, D2S, D3S, D4S. Per realizzare la nuova generazione di Night Breaker Laser, la versione alogena della Xenarc Night Breaker Laser, è stata utilizzata la tecnologia ad ablazione laser. Questa lampada, caratterizzata da una luminosità del 150% superiore ai requisiti minimi legali, è disponibile nelle versioni. H1, H3, H4, H7, H8, H11, HB3, HB4.

Frescura: Waterless, Oxy e Polylux Waterless è il primo detergente lucidante senza acqua. Pronto all’uso, con un’unica applicazione garantisce contemporaneamente azione detergente, effetto lucidante e rispetto dell’ambiente. Appositamente studiato per una applicazione a secco, è idoneo per l’utilizzo sia all’aperto sia in spazi chiusi, anche non attrezzati, e non richiede l’impiego di attrezzature specifiche. Oxy, invece, è un detergente a PH neutro che garantisce la decontaminazione da ruggine e ossido delle parti trattate. La presenza della nano particella C27, lo rende ottimo per la pulizia di tutte le tipologie di superfici e consente la veloce ed efficace rimozione in sicurezza, di ruggine e sporco dai materiali. La variazione cromatica da rosa a viola intenso permette di valutarne l’efficacia di azione del prodotto in fase di applicazione. Infine, con Polylux l’azienda presenta un trattamento schiumogeno lucidante per lavaggio con lancia schiuma e per impianti automatici provvisti di arco polish. L’esclusiva formulazione basata sulle più innovative nanotecnologie crea un film protettivo semipermanente che protegge carrozzeria e parti in plastica dagli agenti atmosferici e dai raggi UV. Grazie alla presenza della nano particella N42, i micropori della vernice vengono saturati, rendendo la superficie omogenea e straordinariamente brillante. L’effetto della rottura dell’acqua sulla carrozzeria, è dimostrazione visiva delle proprietà lucidanti di Polilux.

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Ceccato: Pegasus Tech e Pegasus Tech Hybrid

In un unico impianto la versione Hybrid del portale singolo Pegasus Tech abbina i vantaggi della tecnologia touchless (ugelli rotanti, doppio emolliente, alta pressione potenziata) al lavaggio tradizionale e offre la flessibilità e la potenzialità di un impianto dalla doppia funzione. In aggiunta a questo offre tutti i vantaggi del modello Pegasus Tech. Primo fra tutti la robustezza della struttura e l’affidabilità nel tempo che nasce anche dall’essere stata costruita, fattore importante, senza l’utilizzo di saldature. Inoltre, è dotato di memorizzazione sagoma. Un sistema intelligente e sensibile mediante un set di fotocellule rileva e memorizza con precisione il profilo del veicolo e le sagome particolari adeguando istantaneamente le componenti di lavaggio e asciugatura. Il sistema Profile Control Tech integra queste caratteristiche con il sistema SMART SHAPE (controllo intelligente delle spazzole) in modo che pick-up, ski box, porta biciclette non siano, anche in self-service, più un problema. Una cascata di schiuma (Water Foam) illuminata con dei LED, crea un effetto cromatico sulla vettura ricoprendola di una schiuma densa in grado di favorire l’azione lubrificante sulle spazzole e/o di interagire con il prodotto emolliente per una pulizia più profonda e oltretutto scenografica. Contribuiscono ad assicurare un rapido ed intuitivo posizionamento della vettura i Guidaruote luminosi.

Magigas: Diesel Power Diesel Power arriva direttamente dalle competizioni ed è nato per incrementare le prestazioni dei diesel stradali (e non) nel rispetto dell’ambiente. La sua formulazione, ricca di componenti ossigenanti e capace di alzare il numero di cetano, permette di migliorare la combustione del gasolio riducendo i consumi, aumentando le prestazioni e abbassando le emissioni di particolato, monossido di carbonio e ossido di azoto. Inoltre, grazie alla sua base detergente, risulta ideale per la pulizia degli iniettori e come sbloccante di pompe con notevoli proprietà antischiuma e anticorrosione. Se impiegato regolarmente elimina in partenza la formazione delle parti carboniose incombuste. Infine, pur non essendo un prodotto specifico per questo tipo di applicazione, evita il congelamento del gasolio e del relativo filtro facilitando l’avviamento del motore anche in condizioni climatiche rigide. Il modo di impiego è molto semplice. A seconda delle prestazioni che si vogliono ottenere, va utilizzato in percentuale dal 2 al 5%. Per una corretta ed efficiente manutenzione, si consiglia di ripetere il trattamento ogni 3.000/4.000 km. Il prodotto è in vendita in lattine da 1/2 litro.

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Otto Christ AG: portale Aquatus Prime Christ Aquatus Prime offre all’operatore la massima flessibilità in quanto gli consente, senza dover accettare compromessi sulla qualità della performance, di scegliere tra diversi tipi di lavaggio: tradizionale, touchless senza spazzolatura o con programmi “ibridi” che combinano i vantaggi dei due concetti. Nel lavaggio touchless, il sistema ad alta pressione per l’applicazione di prodotti chimici, consente di pulire in modo ottimale anche le parti del veicolo più difficili da raggiungere. L’unità Turbo Stream può scendere fino a 30 cm sopra il pavimento e ruotare di oltre 185° e il sistema ad alta pressione laterale, per mezzo degli ugelli turbo e di un movimento oscillante sul lato del veicolo, assicura risultati di lavaggio ottimali. Anche i veicoli alti vengono liberati dallo sporco grazie all’attivazione automatica di ulteriori ugelli. L’asciugatore girevole e l’efficace asciugatura laterale lavorano con 16 kW. Progettato pensando ai clienti più esigenti, questo portale ha dimostrato di saper convincere in tutti i segmenti di mercato, dal distributore di benzina, al centro di autolavaggio professionale o alla concessionaria di automobili. Questo grazie all’innovativa tecnologia Scan-X che rileva esattamente il profilo dei veicoli, anche in presenza di forme complicate, ed esegue cicli di lavaggio di massima precisione con un uso efficiente dei più diversi aggregati. Inoltre, rileva automaticamente anche l’eventuale presenza di altri elementi come i box portasci e li aggira. Infine, la funzionalità Vitesse mostra il proprio valore aggiunto soprattutto nelle ore di punta, in quanto consente di eseguire lavaggi accurati senza rinunciare agli incassi.

MIX: Pulse 1W 310 Pulse 1W 310 è un “grande” portale, progettato e costruito con l’obiettivo di fronteggiare l’esigenza della fascia di mercato dei grandi furgoni e dei refrigerati di avere un’identità aziendale ben visibile e definita anche grazie al logo apposto su ogni furgone che deve essere sempre ben visibile, ma soprattutto sempre ben pulito. Questo portale è in grado di lavare fino ad un’altezza di 3,1 m con una larghezza di passaggio di 2,7 m. Presenta una struttura compatta, robusta, completamente ispezionabile, dall’aspetto moderno e progettata ben sapendo qual è l’ambiente in cui si troverà a operare. Queste le sue caratteristiche principali: Elevata rigidità torsionale della struttura Struttura zincata a caldo: protezione per effetto barriera, protezione catodica o di sacrificio, sigillatura delle zone scoperte. La zincatura a caldo costituisce la protezione anticorrosiva per eccellenza Viti di acciaio inossidabile. Distribuzione ottimizzata e mirata prodotto chimico per lavaggio cerchioni. Lavaruote alta pressione rotante con quattro ugelli a inclinazione variabile che permette di orientare i getti sulle ruote e sulla fiancata bassa degli autoveicoli. Indicato soprattutto per le ruote posteriori gemellate. Gruppo pompa Alta Pressione a bordo impianto. Dispositivo di controllo pressione e sicurezza spazzole per gancio traino e “bullbar” Rotaie in acciaio ad alta resistenza, a profilo speciale tipo “Decauville. Il profilo speciale permette di installare sui piedi del portale, dei dispositivi di sicurezza antiribaltamento. Sensori di emergenza per le rotaie. Interfaccia di comando con pannello di programmazione tattile. Nuove spazzole Mix-Foam appositamente progettate per Mix

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