maggio/may 2016
in copertina
1
2
3
Sometimes spoken words betray thoughts, but written ones even more so. Writing has become more difficult in the difficult social climate such as the one we are living in, because everything seems useless and ordinary. However, I personally think that, even in these moments, words are necessary to build the future. One of the most important words to me is “JOIN”, it’s a word that is part of Il Tarì’s DNA. Today, more than ever, it can be the launching pad for new projects. “Join” means connect but also integrate, insert, accompany, increase, add, all meanings that are useful for growth and development. This is why I think that all the activities of Il Tarì must always pertain to a “joining” process, not only internally but also externally. Comparing ourselves with different worlds and realities is the only way to be constantly capable of offering new up-to-date services All the agreements and experiences achieved with Fiera Vicenza provide solid proof of this philosophy, however it is insufficient, as we need to become the main “puller ” in order to make the aggregating models consistent as well as dilute and
4
melt old prejudices. At Il Tarì, associations will find a home, a place for dialogue and comparison with others. We wish to succeed in the realization of a unique HUB where experiences, skills and energies can contribute to the development of the entire Italian Gold System. Recently, we have begun a partnership with the Italian Fashion System, and I am sure we will give our best contribution thanks to our experience and creativity. Few months ago a new council was established at Il Tarì, so the strategic development of the exhibitions has been changed opening to extra sectors, which are expected to transform the center into a multitasking platform where the reconciliation of supply and demand will create new business opportunities. Our training school, thanks to its daily work, is an example of excellence and an expression of the term “join”, with international experiences that make us more and more aware of the importance of being open minded. Il Tarì has the appropriate skills and the desire to subvert the models in use today. The great challenge that Il Tarì faces is in joining energies in order to develop a better and more successful future. •
AG GRE GA RE Vincenzo Giannotti Presidente Le parole spesso tradiscono i pensieri e quelle scritte a volte di più. Scrivere in un clima sociale come quello che stiamo vivendo diventa ancor più difficile perché tutto potrebbe sembrare inutile e banale. Personalmente però ritengo che, anche in momenti come questo, le parole possano servire a costruire il futuro. Una delle parole a me più care è aggregazione, una parola che vive nel DNA stesso del Tarì e che può essere oggi, più che mai, il volano per la nuova progettualità. Aggregare significa principalmente unire, ma anche integrare, inserire, accompagnare, accrescere, aggiungere, tutti significati utili ad un processo di crescita e sviluppo. Ecco perché ritengo che le attività del Tarì debbano tendere sempre ad un processo di aggregazione permanente, naturalmente non solo al suo interno ma principalmente verso l’esterno. Confrontarsi con realtà e mondi diversi è l’unico modo per essere sempre capaci di offrire servizi al passo con i tempi; gli accordi e gli scambi di esperienza con Fiera Vicenza sono la testimonianza evidente di tale filosofia; ma non basta, dobbiamo diventare traino autorevole affinché i modelli aggreganti diventino quotidianità, diluendo fino a sciogliere i vecchi pregiudizi.
Le Associazioni di categoria potranno trovare nel Tarì una casa comune dove poter dialogare e confrontarsi; auspico la realizzazione di un HUB unico dove esperienze, competenze ed energie possano contribuire ad uno sviluppo integrato di tutto il sistema orafo italiano. Da poco abbiamo avviato un percorso di interazione con il sistema moda italiano, di cui ritengo sia doverosa una nostra presenza istituzionale, e sono certo che sapremo dare il nostro contributo di esperienza e creatività. A pochi mesi dall’insediamento del nuovo consiglio de Il Tarì è stato aggiornato il modello strategico di sviluppo fieristico aprendo a realtà extra settore che trasformeranno il centro in una piattaforma multitasking dove l’incontro tra domanda e offerta creerà nuove opportunità di business. La nostra scuola di formazione, nel suo quotidiano lavoro, resta un esempio di eccellenza e aggregazione, con esperienze internazionali che ci rendono sempre più consapevoli dell’importanza di aprire noi stessi e le nostre esperienza al mondo esterno. Il Tarì ha le competenze e la voglia di sovvertire i modelli sin ora utilizzati, la grande sfida che ci aspetta e quella di aggregare le energie e svilupparle per un futuro migliore. •
5
6
7
8
9
CONTENTS 3 Editoriale 14
Incontro con: Matteo Marzotto
16
Romantic Rock: i nuovi stili
20
Assocoral: “Seduzione senza tempo”
28
Il Tarì: 20 anni e non dimostrarli
31
Il Bianco: profumo dei colori
40
Eccellenza made in Italy
46
La Reggia, patrimonio dell’umanità
50
L’orologio batte il tempo!
54
Il gioiello e il territorio
14
16
46 10
50
11
CONTENTS 56 Impegno per lo sport 70 Il Tarì: modello di business 72 Matrimonio&Gioielli 80 Tarì Bijoux: il lato easy del gioiello
56
87 Tads: l’eccellenza di sempre 93 Metallizzato d’oro: luce e colore 101
The king of red
106
Una vera e propria sfida
72
93 Direttore responsabile Floriana Marino
In copertina Gianni Pace Gioielli
Redazione Mondo Prezioso Tarì Trade Magazine
Stampa Rossi - Nola
Progetto grafico Ex adv Photo Luciano D’Inverno
12
Reg. Trib. Santa Maria Capua Vetere n° 587 del 6/12/2002
tel. 0823 517111 www.tari.it
87
13
14
15
incontro con
MATTEO
MAR ZO TTO
di Floriana Marino
UN MOMENTO DI CONFRONTO COSTRUTTIVO Un’importante conferma del percorso di dialogo del Tarì con i principali attori del sistema orafo italiano è stata la recente visita di Matteo Marzotto, presidente di fiera di Vicenza, al Centro Orafo di Marcianise. L’evento è stato un importante momento di confronto dei vertici dell’Ente vicentino con il mondo imprenditoriale campano, per l’occasione presente sia attraverso gli imprenditori del centro ma anche del mondo associazionistico, rappresentato da Federpreziosi, con la presenza del direttore Steven Tranquilli e del componente del consiglio direttivo Giovangiuseppe Lanfreschi, in rappresentanza della Regione Campania, e da Assocoral con il presidente Tommaso Mazza e molti associati. La visita del Tarì, già noto al direttore generale di Fiera Vicenza Corrado Facco, che ha accompagnato Marzotto, ha offerto l’opportunità di presentare in modo completo la complessa e articolata realtà imprenditoriale del Tarì, per molti versi anticipatrice, fin dalle sue origini, delle più attuali dinamiche di cooperazione e integrazione di business e servizi, e che è rappresentata a Vicenza da oltre 50 aziende. I programmi strategici dell’ente vicentino al centro dell’incontro, nel corso del quale è stato posto l’accento sulla centralità del bisogno di integrazione e dialogo nell’ambito del sistema orafo nazionale, e del delicato ruolo di armonizzazione e coordinamento tra i diversi soggetti riconosciuto a Vicenza per storicità, investimenti e obiettivi internazionali. Tra questi, in primo luogo la prossima edizione di Vicenza Oro Dubai, dal 14 al 17 aprile, che vedrà tra l’altro la presenza del
16
Tarì con una collettiva di aziende, attraverso una innovativa formula espositiva che prossimamente verrà replicata anche in altri contesti internazionali. “Il Tarì - ha dichiarato il presidente Vincenzo Giannotti - è la casa del sistema orafo italiano, aperta stabilmente a tutti i suoi attori nell’interesse comune. Come tale, opera nella consapevolezza di potere offrire un contributo sostanziale alla visione del settore”. Il ruolo di Vicenza nelle parole del presidente Marzotto: “Vicenza punta al riconoscimento di piattaforma aggregante del settore orafo, in una dimensione innovativa nella quale il concetto di fiera non può più essere inteso come puro momento di business, ma sistema di contenuti e servizi per le imprese”. La nuova dimensione del business, sempre più orientato a scambi globali basati sul commercio elettronico, non può prescindere da formule organizzative innovative, ricche di contenuti, ma sempre presentate e supportate in”prima persona” come dichiara Giannotti. L’esigenza di fare sistema in Italia è dettata dalla sempre più pressante concorrenza internazionale, e invita dunque le migliori forze del Paese a lavorare in sinergia. Le organizzazioni fieristiche, nel pieno di un cambiamento profondo che porta il digitale in primo piano, sono chiamate a innovazioni e idee, a farsi luogo di incontro per tendenze, anticipazioni, visioni di business integrate. Questo è il modello vincente del futuro. Questo il perimetro, senza confini fisici, nell’ambito del quale anche il Tarì costruisce il proprio futuro. •
A meeting with Mr. Matteo Marzotto An important confirmation of the dialogue established between The Tarì and the main components of the Italian gold system, was the recent visit to the Gold Center of Marcianise by Mr. Matteo Marzotto, President of The Vicenza Fair. The event was an important moment for the debate between the summit of the Vicenza Fair and business in the Campania Region. There were many businessmen from the center and associates in attendance such as Federpreziosi, with Director Mr. Steven Tranquilli and Mr. Giovangiuseppe Lanfreschi, a member of managment representing the Campania Region, and Assocoral with its President, Mr. Tommaso Mazza and many others associated. Mr. Corrado Facco, the general director of the Vicenza fair, who had already been to the Tarì, accompanied Mr. Marzotto. Their visit was an opportunity to introduce in a complete way, the complex and structured institution of the Tarì, for example the trailblazing beginning concerning the most innovative methods of cooperation and integration between business and services represented in Vicenza by more than 50 companies. The strategic programs of the Vicenza institution were the key of the meeting, during which the great importance of integration and dialogue in the national contest of gold sector was pointed out., as well as the delicate role of harmonizing and coordinating the different subjects recognized in Vicenza for their historical significance, investments and international aims. The first of these initiatives is the presence of Tarì at the next edition of Vicenza Oro Dubai, from April 14th to 17th. A collective of different companies, through an innovative system will soon be replicated in other international contests as well.
“The Tarì - declared President Vincenzo Giannotti -, is the home of the Italian gold system, permanently opened for all components with similar interest in this fields. Currently, it is to be able to offer a substantial contribution to the vision of this sector” Vicenza’s role as described by President Marzotto: “is a linking platform in the gold field, in an innovative dimension by which the idea of the fair cannot be simply be interpreted as a business oportunity, but rather as a system of contents and services for the companies”. The new business dimension, always more oriented towards global exchanges through electronic commerce, without leaving innovative organizational systems out, is rich with content, but always introduced and supported in “first person” as Giannotti declares. The need to create such a system in Italy is imposed by the urgency of international competition , thus compelling the country’s best resources to work together. The organization of the fair has undergone profound change, placing it in the digital dimension, where new ideas and innovation are the platform for discussion of tendencies, anticipations and business visions This is the successful model for the future. This is the area, without any physical boundaries, where the Tarì is building its future. •
17
Romantic
ROCK di Donatella Zappieri
NUOVI STILI CHE RICHIAMANO AI CANONI PIÙ TRADIZIONALI CON AUDACI RE-INTERPRETAZIONI Le passerelle Autunno Inverno 2016/17 lasciano presagire il ritorno ad una femminilità romantica accentuata da tocchi rock e forti sovrapposizioni. La donna guerriera del 2017 cede ai dettagli romantici, li fa propri e li propone con audacia e nuovo stile. Gli schemi più classici dell’abbigliamento appaiono rivoluzionati nei materiali e nei colori e nel modo di indossare l’accessorio. Da Gucci fa capolino la veletta, accessorio usato nelle epoche passate per celare lo sguardo e accentuare la femminilità: lo stilista Alessandro Michele la ripropone su colorati cappellini con lo sguardo ulteriormente nascosto da grandi occhialoni. Punto focale dei look di Gucci senz’altro la mano, impreziosita da numerosi anelli dalle forme voluttuose ed imponenti (anche per l’uomo) e la maglia metallica che forma un mezzo guantino che impreziosisce il movimento del polso e della mano. La maglia metallica, materiale a lungo utilizzato nell’abbigliamento, trova in Gucci una nuova vitalità e completa un look femminile, dove il metallo stesso aggiunge grinta e forza da moderna guerriera alle spavalde modelle. La giusta evoluzione di questo look diventa il mezzo guantino in pizzo per l’abito da sera lungo.
18
Alexander Mc Queen, nel filone di tradizione “Britts”, rende quasi ridondante il metallo, la catena, il ciondolo amuleto con cascate vere e proprie di accessori sui giubbotti in pelle ma soprattutto sulle acconciature. La testa, così come il chiodo in pelle, diventano un punto nevralgico, dove aggiungere, in un caos razionale spille, catene, stelle in metallo brunito ma soprattutto piccoli animaletti ed insetti. Il tema della natura un po’ rock resta caro ad Alexander Mc Queen anche se l’uso delle galvaniche oro rosa e giallo e il colore delle pietre, un po’ stemperano l’atmosfera generale dark di tutta la collezione.Lo stesso Alessandro Michele di Gucci torna ad un forte richiamo della natura nelle collezioni gioiello e le api diventano tema dominante delle nuove creazioni. Simbolo di prosperità e vita, questi piccoli insetti diventano il leitmotiv delle nuove collezioni preziose. Il tema “animalier” anche da Boucheron che in occasione dell’ultimo Basel world presenta una collezione di alta gioielleria tutta dedicata agli “Animaux de Collection”. Teste di aquila, cigni neri, piccoli passerotti e pavoni sono declinati con l’ausilio di pietre preziose e semi preziose, tocchi di smalto e pavé di diamanti. Tutti questi elementi “animalier” ritrovano la loro nuo-
19
The classical is reconsidered in a rock interpretation, but with romantic shades: new styles which refer to old standards with brave reinterpretation
va veste non solo nelle silhouette più classiche dell’alta gioielleria ma soprattutto sono protagonisti di piccole pins che si agganciano sia a lunghe catene sia ai giubbotti e alle stesse pettinature. Il classico rivisitato non poteva disdegnare la perla che trova soprattutto da Chanel la sua massima espressione. Chanel ripropone questo materiale, elemento chiave della propria identità di stile, in maniera più aggressiva abbinandola a cuff in plexiglass dove la perla sia bianca sia nera diventa quasi una borchia a sottolineare lo stile rock e forte di questa nuova femminilità. Non a caso Lagerfeld identifica il gioiello della stagione con l’uso del cuff, rigido bracciale da polso dalla forte carica sensuale in plexi e metallo brunito. Come diceva Montesquieu “nulla di nuovo sotto il sole”, la moda ama da sempre riproporre temi classici e legati a momenti passati ma per la prossima stagione il salto sarà molto prorompente a suggellare una nuova visione della femminilità, senz’altro più audace, sfrontata e libera di scegliere. •
20
All the autumn-winter catwalks 2016/17 let us predict a comeback of the romantic femininity emphasized by rock items and strong overlaps. The 2017 warrior woman surrenders to romantic details and commands them with audacity and originality. The basic rules of fashion are revolutionized with respect to materials, colors and the way of wearing the item itself. In Gucci collection what peeks out is the old veil hat, used during the past to conceal the look and highlight femininity: the stylist Alessandro Michele brings it back again but in a colored version and with the eyes concealed by big sunglasses. A focal point for Gucci’s look is surely the hand, embellished by several rings with voluptuous and impressive forms (for men too) and by the metallic mesh which creates a sort of little glove that beautifies the movement of the wrist and of the whole hand. Used for a long time in the clothing field, the metallic mesh achieves now a new dynamism and a new purpose thanks to Gucci;it enriches the look by adding determination, strength and by giving the models an air of modern warriors. The right evolution of this look is the little lace glove combined with a black full dress. Alexander Mc Queen stresses the use of metal, chain, amulet charm and proper falls of metallic items fixed on leather jackets and especially on hairstyles. So the head, as well as the nail jacket, becomes the center nerve of the look where to add pins, chains, bronzed metal stars and little animals, or insects too. The topic of the rock nature is special for Alexander Mc Queen, even if the use of the galvanized pink and yellow gold and the colors of the gems seem to dilute the general dark atmosphere of the whole collection. Also Alessandro Michele, from Gucci, makes a strong use of nature in his collections, in fact bees become the main theme of the precious creations. Emblem of prosperity and vitality, these little insects become the leitmotiv among all the new collections. The animal motif can be found also in Boucheron’s style; on occasion of the last Baselworld, he disclosed a high jewelry collection entirely dedicated to “Animaux de Collection”. Eagle heads, black swans, little sparrows and peacocks are all proposed in versions combined with precious and semi-precious stones, an enamel extra mile and pave settings. All these animal motives can be found not only in the collections of the highest jewelry brands, but they are protagonists especially of little pins which can be fixed, for example, on long chains, leather jackets and hairstyles too. It is important to add that the classical, proposed in a new interpretation, could not disdain pearls, that now find their best expression ever especially thanks to Chanel. Chanel proposes again pearls, a key element of its style, but in a more aggressive way, combining it with plexiglass cuffs where the pearl, white or black, becomes nearly a stud, just to highlight the rock style of this new femininity. This is why Lagerfeld too uses the scuff as symbol of his collection, a stiff bracelet made of plexiglass and bronzed metal, which has a very strong sensual charge. As Montesquieu used to say, “Nothing new under the sun”, proposing over and over classical themes linked to the past is extremely common in the fashion field. But for the next season there will be a great jump to seal a new vision of femininity, that will be surely bolder, impudent and free to choose. •
21
ASSO CO R AL | ASSO CIA ZIO N E PRO DUT TO RI CO R ALLI, CA M M EI E GIO I ELLI D I TO RRE D EL GRECO
Seduzione senza
TEMPO LA SEDUZIONE DEL CORALLO E DEL CAMMEO NON HA SPAZIO E NON HA TEMPO Anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, la consapevolezza del grande valore antropologico, sociale, economico ed estetico del corallo e del cammeo è cresciuta esponenzialmente. Quella particolare lavorazione, tipica di Torre del Greco; quella tradizione secolare che l’ha resa famosa nel mondo, che ne ha determinato un fascino e una devozione tale da motivare l’alto interesse dei buyers oltreoceano, confermato dal fatturato estero delle aziende torresi che raggiunge circa l’80% dei volumi. Sono davvero molte le aziende torresi che vantano oltre 150 anni di storia, che hanno espresso la loro immensa passione tramite l’arte del collezionismo. Numerosi sono infatti i manufatti antichi ricchi di storia e di emozioni, raccolti nei musei e nelle collezioni private. Al museo del corallo di Torre del Greco, recentemente ristrutturato, fanno eco musei come quello di Liverino, scavato per sei metri di profondità la roccia vulcanica o come quello di Antonino De Simone con i suoi tipici gioielli etnici in corallo e il Museo Ascione dal grande valore storico e culturale. Per completare con la collezione privata di Rovian, dedicata al grande artista incisore Giovanni Noto. La promozione dei manufatti storici e moderni, oltre che la tute-
22
la e la salvaguardia della risorsa, sono, da sempre, i principali obiettivi di Assocoral, l’associazione Nazionale Produttori di Corallo, Cammei e Materie Affini che, si è resa artefice di un successo che prosegue ormai da oltre un anno. La Mostra “Seduzione senza tempo corallo e cammei tra memoria e modernità” è l’esempio altissimo di come un progetto fondato su basi titaniche possa suscitare interessi da illustri enti, società e associazioni che decidono di rendersi partner nel potenziarne la visibilità in Italia e nel mondo. È successo a Vicenza, dove è stata protagonista alla manifestazione orafa internazionale Vicenzaoro e al Museo del Gioiello di Vicenza, per proseguire nelle città del Giappone dove è stata itinerante e infine ad Hong Kong, grazie alla collaborazione dell’ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Valorizzare le connessioni tra moda e gioiello mettendo a confronto le preziose manifatture orafe in corallo e cammei, con le sorprendenti interpretazioni di questi preziosi materiali fornite dall’haute couture internazionale: è questo l’obiettivo della Mostra “Seduzione senza tempo” curata dall’antropologa Cristina
1
1
2
3
Del Mare. Valentino, Alexander McQueen, Anna Sui, Gattinoni sono solo alcuni dei più prestigiosi Brand internazionali che hanno tratto ispirazione dal ricco patrimonio artistico legato all’iconografia del corallo e del cammeo. Vedremo ad esempio l’immagine del magnifico ramo di corallo che domina la famosa pala d’altare di “Nostra Signora della Vittoria” di Andrea Mantegna (conservata al Musée du Louvre) affiancata all’interpretazione di un ramo in corallo che fa da impugnatura ad una clutch in oro creata da Gianni De Benedittis per la Maison Gattinoni nel 2012. Testimonial d’eccezione alcune note celebrities del nostro tempo, da Ornella Muti a Brooke Shields, immortalate da fotografi di fama internazionale che indossano gioielli di corallo e cammei, a riprova del fascino che ancora una volta queste gemme hanno saputo infondere ieri come oggi. Il patrimonio culturale e il talento artistico delle maestranze orafe di Torre del Greco, che conta più di due secoli di storia, oggi propone meravigliosi gioielli contemporanei, apprezzato sia dai grandi stilisti di moda che dai più famosi brand dell’oreficeria internazionale. Gemma mediterranea per antonomasia, il corallo possiede una magnetica attrazione che ha da sempre esercitato un irresistibile fascino connesso ai suoi aspetti simbolici, ai valori culturali ed estetici, capace di assumere molteplici forme, adattandole a epoche e stili. Così come l’arte dell’intaglio prezioso dei cammei che sorprendono per la sapienza degli incisori nel manipolare la natura, attraverso i virtuosismi della tecnica, capaci di sfruttare le irregolari varietà di conchiglia e le contrastanti stratificazioni cromatiche nel realizzare opere d’arte da osservare e da indossare. •
1- McQueen/Buontalenti: Bernando Bontalenti. Allegoria Medicea di Ninfa marina 1580 circa. Firenze, Biblioteca Nazionale Abito in chiffon di seta con corpetto interamente impreziosito da rametti in corallo. Alexander McQueen. Collezione Spring 2012 ©Fairchild Photo Service/Condé Nast/Corbis 2 - Valentino/deTirtoff: Romain de Tirtoff, alias Erté. Goauche su carta raffigurante orecchino in corallo. 1932. New York, Metropolitan Museum of Art. Mantello in astrakan nero con ricami in seta. Maison Valentino. Haute Couture. Collezione Fall 2013 ©Fairchild Photo Service/Condé Nast/Corbis 3 - DeBenedittis/Mantegna: Andrea Mantegna, Pala della Madonna della Vittoria. (particolare). 1496. Museo del Louvre, Parigi Clutch in oro con manico di corallo. ©Gianni De Benedittis per Futuro Remoto, Maison Gattinoni, Collezione Alta Moda P/E 2011
23
”The seduction of coral and cameo is timeless” Year after year, experience after experience, the awareness of the great anthropological, social, economic and aesthetic value intrinsic to both coral and cameo, has risen exponentially. The special manufacturing, typical in the area of Torre del Greco; the tradition famous all around the world, inducing so much interest and devotion in overseas buyers, is an interest confirmed by the foreign turnover of those companies from Torre del Greco that is actually 80% of the total sales volume. There are a lot of companies from Torre del Greco that can be proud of 150 years of history, that express their profound passion through the art of collecting. There are many ancient products full of history and emotion, preserved in museums or private collections. After the recently restructured coral museum of Torre del Greco, come the museum of Liverino, excavated six meters deep in a volcanic rock or the museum of Antonino De Simone with its ethnic jewels made of coral and the Museum Ascione that has significant historical and cultural value. To complete the list, we also find the private collection of Rovian, dedicated to the noteworthy engraver Giovanni Noto. The promotion of historical and modern products, as well as the protection and safeguard of resources, are always the main objectives of Assocoral, the National Association of producers of Coral, cameo and similar Materials. This association has experienced great success for more than a year. The exhibition “Seduzione senza tempo corallo e cammei tra memoria e modernità” is the perfect example of how a project with a titanic base can induce the interest of eminent institutions , societies and associations, that have decided to become partners in order to increase their visibility in Italy and all around the world. It happened in Vicenza, where the exhibition was the protagonist during the international gold exhibition Vicenzaoro and at the Museo del Gioiello of Vicenza, then moved to Japanese cities where it was itinerant finally to Hong Kong , thanks to the cooperation with the ICE - Agency for foreign promotion and internationalization of Italian companies. The aim of the exhibition “Seduzione senza tempo” curated by the anthropologist Cristina Del Mare is to add value to the link between fashion and jewels by comparing precious gold manufacturing of corals and cameos with surprising interpretations of these precious materials international haute couture. Valentino, Alexander McQueen, Anna Sui, Gattinoni are some of the illustrious international brands that have been inspired by the rich artistic heritage linked to the iconography of coral and cameo. We will see, for example, the image of the magnificent coral branch overlooking the famous altarpiece “Nostra Signora della Vittoria” by Andrea Mantegna (conserved at Musée du Louvre) put side by side to a coral branch that is the handle of a golden clutch created by Gianni De Benedittis for the Maison Gattinoni on 2012. Special testimonials from some famous contemporary celebrities, from Ornella Muti to Brooke Shields, immortalized by worldwide famous photographers while they are wearing coral or cameo jewels, testyifing how the fascination of these gems is as alive nowadays as it was in the past. The cultural heritage and the artistic talent of the goldsmiths from Torre del Greco, with more than 2 centuries of history, offers some fantastic contemporary jewels, highly appreciated both by important fashion stylists and the most famous brands in international jewellery. Mediterranean gem per excellence, the coral maintains a magnetic attraction that has always created an irresistible allure connected to its symbolism as well as its cultural and aesthetic value, meanwhile maintaining its ability to transform, adapting to the age and style. In addition, the carving art of the precious cameo surprises us thanks to the knowledge of the engravers who can handle nature, through the technique, able to take advantage of the various irregular shells and of the opposing chromatic layers, realizing pieces of art to admire and wear. •
24
25
26
27
28
29
il Tarì:
20 anni
e non dimostrarli! Mario Giuffrida,
Presidente Dettaglianti Orafi Confcommercio Catania
Sono trascorsi già 20 anni da quando è nata con il Tarì una collaborazione che negli anni è diventata molto di più: confronto, dialogo, crescita, riflessione sulle problematiche di un mercato, quello orafo, sempre più difficile, ma sempre affascinante e di grandissima tradizione. Gli orafi siciliani, dal piccolo gruppo iniziale, sono diventati sempre più numerosi, tanto che oggi spesso sono oltre 300 i punti vendita di tutta la nostra grande regione che visitano il Centro orafo di Marcianise in occasione dei principali eventi fieristici dell’anno. Per noi operatori, le fiere del Tarì non rappresentano soltanto un’occasione di business, ma un importantissimo momento di incontro e confronto tra amici, che nella piazzetta del Tarì trova anche un ambiente accogliente e sereno. Ormai sono irrinunciabili gli appuntamenti di maggio e ottobre, ai quali si è aggiunto recentemente quello con il Bijoux, che registra interesse crescente da parte dei nostri operatori. Una grande soddisfazione, personale e dell’associazione dettaglianti di Confcommercio Catania, che mi onoro di presiedere. Il segreto di questo successo? L’ottimo rapporto con lo staff marketing del Tarì, che ci ha sempre coccolati e accolti. Come ha più volte ripetuto il presidente Giannotti, che personalmente ringrazio per l’amicizia e per la storica collaborazione, il Tarì non è vissuto dai nostri associati come luogo di lavoro, ma come una vera e propria casa del mondo orafo. •
30
20 years without noticing!
It has already been 20 years since cooperation with the Tarì was established. Since then it has turned into something more: discussion, communication, development, reflection about the problems concerning the goldsmith field, always more difficult but charming and based upon a great tradition. The Sicilian goldsmiths are now more numerous than their small group in the beginning, infact currently there are more than 300 retailers that visit the Gold Center in Marcianise during the main exhibitions of the year. For us as operators, Tarì’s fairs are not simply an opportunity for business , but also an important occasion to meet and communicate among friends, in the serene and comfortable atmosphere of Tarì’s small square. Nowadays the appointments in May and October are quite fundamental, as well as the recently added Bijoux fair, which is of great interest to our operators. As president of the retailers association of Confcommercio Catania, I am proud of it and of the personal satisfaction obtained. What is the secret of this success? It is the good relationship with the marketing staff of Tarì that always generously hosts us. As President Giannotti has said many times, who I want to thank personally, for his friendship and important cooperation, “the Tarì is not considered a work place by our associates, but a real home in the goldsmith universe.” Mario Giuffrida President of dettaglianti orafi Confcommercio Catania •
31
Save the Date 2016 12/13 giugno - june 12th/13th
PRONTOESTATE 7/10 ottobre - october 7th/10th
MONDOPREZIOSO 27/28 novembre - november 27th/28th
PRONTONATALE
32
Il bianco: profumo dei colori SPRING/SUMMER JEWELLERY ph Luciano D’Inverno
33
MARIKA GIOIELLI Il TarĂŹ showroom 107 tel/fax 0823.512.835 info@marikagioielli.com www.marikagioielli.com 34
35
FANTASIE GN Il TarĂŹ showroom 113 tel/fax 0823.1878457 gennaronardelli@libero.it
36
JADI’ GIOIELLI Il Tarì showroom 260 tel/fax 0823.513664 www.jadi.it info@jadi.it 37
DOTEA Il TarĂŹ showroom 219/220 tel 0823.512833 fax 0823.513237 www.dotea.it dotea@tari.it 38
VIGORITA GIOIELLI Il TarĂŹ showroom 63/64 tel/fax 0823.513209 www.vigoritagioielli.com info@vigoritagioielli.com I nostri gioielli sono tali in quanto montati solo con pietre naturali. 39
CRUSADO Il TarĂŹ showroom 167 tel 0823.513408 fax 0823.513408 www.crusado.it crusadogioielli@gmail.com 40
ARMONIE GIOIELLI Il Tarì showroom 250 tel 0823.513.020 / 92 fax 0823.513.936 info@progettioro.it www.progettioro.it 41
IL SETTORE ORAFO
Eccellenza
MADE IN ITALY di Giada Mainolfi
docente di Luxury Goods Management presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma UNINT
LA QUALITÀ ARTISTICA DELLA GIOIELLERIA DI UN POPOLO DÀ LA MISURA DEL SUO SENSO ESTETICO. L. C. Tiffany
L’arte orafa è senza dubbio tra i settori che maggiormente identificano il made in Italy, rappresentandone plasticamente lo stile e il design. 8.348 imprese, 28.465 addetti, 6,85 miliardi di euro di fatturato complessivo: questi dati testimoniano in modo inequivocabile il contributo significativo che il settore offre all’economia italiana. Storia e tradizione hanno contrassegnato nel corso dei secoli lo sviluppo del sistema orafo italiano, ma le radici del successo vanno rintracciate nell’abilità degli artigiani, nell’accuratezza della lavorazione, nell’originalità dei manufatti che forgia l’estetica senza snaturarne gli elementi formali e, naturalmente, nello stile, nella qualità e nelle tecnologie impiegate. Questi caratteri hanno consentito all’Italia di raggiungere una posizione di assoluto rilievo a livello internazionale. L’Italia è, difatti, il sesto principale Paese esportatore al mondo con un peso pari al 5,1% (v. tab. 1). Occorre rilevare, però, che negli ultimi anni il mantenimento di questa posizione è sempre più impegnativo. La presenza di un sistema produttivo altamente frammentato, la concorrenza agguerrita di produttori stranieri che lavorano a basso costo e che hanno notevolmente migliorato la qualità dei manufatti, il costo delle materie prime, la lenta ripresa dei consumi mondiali, sono soltanto alcuni dei fattori che stanno lanciando continue sfide agli operatori.
Tabella 1 – Principali Paesi esportatori al mondo del settore gioielleria e oreficeria e relative quote di mercato (pesi percentuali) Table 1 – Main jewellery exporting countries and related market share (percentage weights)
1 - Cina 2 - India 3 - Svizzera 4 - Stati Uniti 5 - Honk Kong 6 - Italia 7 - Regno Unito 8 - Francia 9 - Turchia 10 - Thailandia 11 - Singapore 12 - Emirati Arabi Uniti 13 - Indonesia 14 - Malesia 15 - Germania
2010 8.2 13.4 8.2 9.4 7.3 9.0 6.6 3.3 2.6 5.3 4.2 2.0 0.3 2.7 1.7
2011 12.3 17.5 8.4 8.5 7.1 7.3 5.6 3.6 2.4 4.5 3.0 2.1 0.3 2.2 1.5
2012 21.6 17.2 7.4 7.7 6.3 5.8 5.8 3.1 2.5 3.5 3.0 5.8 0.1 1.8 1.1
2013 27.1 10.2 8.5 8.5 6.6 6.5 6.5 3.6 3.2 3.5 3.2 3.4 0.1 2.1 1.3
2014 36.0 9.7 8.0 8.0 5.7 5.1 5.1 3.3 3.2 2.9 2.5 2.2 1.5 1.4 1.2
Fonte: Osservatorio Ministero dello Sviluppo Economico (2015) su dati ITC. Souce: Observatory Ministry of economic Development (2015) ITC data.
In presenza di tali elementi il settore imprenditoriale orafo ha cercato di individuare delle condotte intelligenti - talvolta anche rischiose -, innovando continuamente la gamma di prodotti e le tecnologie impiegate, privilegiando i segmenti a più elevato valore aggiunto e con un forte contenuto creativo e di moda. Da un punto di vista gestionale, le imprese, anche quelle di minori dimensioni, sono sempre più consapevoli della necessità di integrare e innovare le competenze manageriali, indispensabili per poter approntare strategie efficaci che sappiano intercettare e seguire le esigenze della clientela internazionale. I risultati di tali scelte non hanno ritardato a manifestarsi. Guardando l’andamento delle esportazioni italiane nel quinquennio 2007-2012, vino e gioielli made in Italy sono quelli che hanno resistito meglio
42
all’impatto della crisi grazie alla qualità delle produzioni e alla capacità di intercettare la domanda di mercati lontani. In particolare, il comparto gioielleria ha fatto registrare una crescita del 129% (v. fig. 1). Tali dati mostrano come l’Italia possa contare su un vantaggio competitivo in quelle produzioni che esprimono con evidenza il valore e lo stile del patrimonio culturale italiano. La capacità di combinare sapientemente know-how e competenze, artigianalità e innovazione, creatività e stile hanno così consentito ai beni di consumo e, in particolare, ai prodotti orafi di continuare ad affermarsi nel mondo. L’andamento positivo del fatturato complessivo del settore (+5,7%) nel primo semestre 2015 conferma la validità di continuare ad investire in tali asset che identificano con forza la tradizione orafa del made in Italy.
43
Rilevanza delle esportazioni per i principali comparti dei beni agricoli (in % sul totale export di beni agricoli) fig. 6 ALTRI AGRICOLI
latte e derivati frutta e agrumi
ALIMENTARI E BEVANDE
conserve pasta vino % 0 5 10 Fonte: elaborazioni SACE SRV su dati Istat
15
20
25
• 2007 • 2012
Rilevanza dei beni agricoli sul totale export in % altri agricoli 3 3.6 alimentari e bevande 3.7 4.5 Rilevanza delle esportazioni per i principali comparti dei beni di consumo (in % sul totale export di beni di consumo) fig. 7 ALTRI CONSUMI
pelletteria gioielli
LEGNO
mobili calzature
TESSILE ABBIGLIAMENTO
moda % 0
5
10
15
20
• 2007 • 2012
Tale performance è stata, inoltre, favorita dalla crescita estremamente positiva dell’industria del lusso che nel 2015 ha superato i 1.000 miliardi di euro nel mondo, con un ruolo predominante del comparto della gioielleria (+6%) 1. Con riferimento ai Paesi di destinazione dell’export italiano di gioielli, gli Emirati Arabi confermano la loro leadership, ma con performance in diminuzione. Svizzera (+25,3%), Hong Kong (+15,9%), Stati Uniti (+12,4%) e Francia (+61,5%) fanno, invece, registrare andamenti particolarmente favorevoli 2. Di fronte a tale scenario, le linee strategiche di uno sviluppo futuro del settore dovranno vertere intorno a seguenti aspetti. Internazionalizzazione attraverso il presidio di nuovi mercati, asiatici e del Mediterraneo. Investire sulla formazione e valorizzazione dei talenti e dei giovani che intendono proseguire l’attività familiare o assecondare la passione per l’arte orafa. Capacità di fare rete (intra e intersettoriale) al fine di realizzare percorsi di sviluppo internazionale efficaci e sostenibili. Valorizzazione della triade lusso-shopping-turismo nel mercato domestico ed europeo mediante nuovi modelli distributivi che sappiano intercettare la clientela internazionale high-spending. •
Fonte: elaborazioni SACE SRV su dati Istat/Cfr. Intesa Sanpaolo (2013) Rilevanza dei beni agricoli sul totale export in % altri consumi 7.9 9.5 tessile/abbigliamento 10.1 alimentari e bevande 5.7 5.1
The jewelry sector: excellence of Made in Italy
Giada Mainolfi Adjunct Professor of Luxury Goods Management – University of International Studies of Rome UNINT The artistic quality of the jewelry of a population is a measure of their aesthetic sense L.C. Tiffany Jewellery is without doubt among the areas that better identify the made in Italy, representing plastically its style and design. 8.348 companies, 28.465 employees, a total turnover of 6.85 billion Euros: these data unequivocally testify the noteworthy contribution that the sector offers to the Italian economy. Over the centuries history and tradition have marked the development of the Italian jewellery, but the roots of
44
9.4
success are to be found in the ability of craftsmen, in the accuracy of processing, the originality of the products that forges the aesthetics without altering the formal elements and, of course, in style, quality and technologies used. These characters allowed Italy to reach a leading position at international level. In fact, Italy is the main sixth largest exporter in the world with a 5.1% weight (see Tab. 1). However, it should be noted that in recent years the maintenance of this position is increasingly challenging. The presence of a highly fragmented production system, the fierce competition of foreign producers who work at low cost and have greatly improved the quality of manufactured goods, the cost of raw materials, the slow recovery of world consumption, are only some of the factors that are launching continuous challenges to operators. (Table 1) In the presence of such elements the jewellery sector sought to iden-
45
tify smart - sometimes even risky - behaviors, constantly innovating the range of products and technologies used, favoring the segments with higher added value and a strong creative and fashion content. From a management point of view, businesses, even the small ones, are increasingly aware of the need to integrate and innovate management skills, considered essential to enable the development of effective strategies. The results of such choices have not delayed to manifest. Looking at the trend of Italian exports during the period 2007-2012, Italian wine and jewelry are those that have better withstood the impact of the crisis thanks to the quality of production and the ability to intercept the demand of distant markets. In particular, the jewelry sector has recorded a growth of 129% (see fig. 1). Data show how Italy can count on a competitive advantage in those productions clearly expressing the value and style of the Italian cultural heritage. The ability to wisely combine know-how and expertise, craftsmanship and innovation, creativity and style has allowed Italian consumer goods and, in particular, gold products to continue affirming themselves in the world. The positive trend of the overall sector turnover in the first half of 2015 (+ 5.7%) confirms the validity of continuing to invest in such assets that strongly identify the goldsmith tradition of Made
46
in Italy. This performance was also helped by the extremely positive growth of luxury industry which exceeded 1.000 billion euro in 2015, with a predominant role of the jewellery sector (+ 6%). With regard to export destinations of Italian jewelry, United Arabic Emirates confirm their leadership, but with decreasing performances. However, Switzerland (+ 25.3%), Hong Kong (+ 15.9%), USA (+ 12.4%) and France (+ 61.5%) record favorable trends. Faced with this scenario, the strategic lines of a future development of the industry should focus around the following aspects. - Internationalization through the control of new markets, Asian and Mediterranean; - Investing in training and development of talents and young people who want to continue the family business or follow the passion for jewellery making; - Networking (intra and inter-sector) in order to achieve international effective and sustainable programs; - Enhancement of the luxury-shopping-tourism triad in the domestic and European market through new distribution models capable of intercepting high-spending international customers. •
47
La Reggia LA REGGIA DI CASERTA, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ di Mauro Felicori La Reggia di Caserta, nella nuova veste di Museo autonomo, si apre al pubblico con una serie di eventi ed iniziative che arricchiranno la stagione culturale della città di Caserta. In occasione della riacquisizione al patrimonio della Reggia di alcuni ambienti assegnati all’Aeronautica Militare, il prossimo 1 giugno sarà inaugurato il nuovo allestimento della Collezione di Arte Contemporanea Terrae Motus, una delle più prestigiose testimonianze delle correnti artistiche italiane e straniere degli anni ottanta del XX secolo. La raccolta nacque dalla volontà del noto gallerista napoletano Lucio Amelio che, nelle ore immediatamente successive al terremoto del 23 novembre del 1980, lanciò un appello a numerosi artisti contemporanei tra cui Andy Warhol, Joseph Beuys, Keit Haring, Mario Merz, Mimmo Paladino, Emilio Vedova. Per la prima volta, saranno esposte contemporaneamente tutte le opere, realizzando così il sogno di Amelio di creare un connubio indissolubile tra spazi storici e nuovi linguaggi contemporanei. Il nuovo percorso, inoltre, conferirà una mission espositiva d’avanguardia ad una parte degli spazi museali. In linea con la tradizione, gli Appartamenti Storici faranno da cornice alle visite tematiche del sabato per l’approfondimento di interessanti argomenti tra i quali la volontà di Carlo III di conferire un moderno e illuminato assetto urbanistico alla nuova capitale del Regno, l’abilità “fotografica” dello straordinario paesaggista e pittore di corte J.P. Hackert, il fascino misterioso delle dame di corte ritratte da Minutolo, l’abilità degli artigiani napoletani nel realizzare le culle della famiglia Savoia, l’originalità del tavolino con ripiano pietrificato di Segato. La
48
primavera sarà il momento ideale per godere delle meravigliose atmosfere del Parco monumentale della Reggia attraverso le passeggiate reali: inusuali percorsi alla scoperta di angoli nascosti e suggestivi quali il Bosco Vecchio con le statue cinquecentesche degli Acquaviva, la Castelluccia con la pagoda cinese e le splendide camelie, il tratto dal Torrione alla sommità della cascata fino al Bosco di San Silvestro, oasi gestita dal WWF, altra ricchezza del meraviglioso patrimonio della Reggia da scoprire. Dichiara il Direttore Felicori “La Reggia di Caserta, patrimonio dell’umanità, inserita nella lista dei Beni dell’Unesco al pari del Colosseo, degli Scavi di Pompei, di Venezia, del centro storico di Firenze e tanti altri straordinari luoghi in Italia e nel mondo sta mettendo in evidenza la sua capacità di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. A gennaio più 10 per cento, febbraio più 70 e a marzo 2016 l’incremento dei visitatori al Complesso vanvitelliano è stato del 23 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Anche gli incassi del primo trimestre dell’anno registrano un sensibile aumento con un soddisfacente raddoppio delle entrate nel mese che si è appena concluso. Più visitatori, ma anche più interesse da parte di operatori che scelgono la Reggia per ambientarvi iniziative di diverso genere, dai congressi, a mostre, spettacoli ed eventi di gala, significano maggiori incassi da destinare alla gestione del Palazzo e agli investimenti per migliorare la qualità dell’offerta culturale del museo. Lo spirito della riforma voluta dal Ministro Franceschini con l’autonomia finanziaria di cui è stata dotata la Reggia mira proprio a questo”. •
49
Caserta Palace Events The Royal Palace of Caserta is opening to the public with a series of events and initiatives in celebration of its newly acquired autonomy enriching the cultural season of the city. In occasion of the Palace’s reacquisition of some holdings previously assigned to the Air Force, the new staging of the Terrae Motus Contemporary Arts Collection will be inaugurated on June 1st. Terrae Motus is one of the most prestigious tangible witnesses of the Italian and foreign artistic trends of the 1980s. The collection arises from the will of the famous Neapolitan gallerist Lucio Amelio, who in the hours that immediately followed the earthquake of November 23rd 1980, called upon numerous contemporary artists, among whom Andy Warhol, Joseph Beuys, Keith Haring, Mario Merz, Mimmo Paladino, Emilio Vedova. For the first time, all the works will be displayed contemporarily, realizing Amelio’s dream of creating an unbreakable thread between historical spaces and new contemporary languages. The new itinerary will bestow an avant-garde expositive mission to part of the museum spaces.
50
In line with tradition, the historical apartments will be a frame to the thematic visits of Saturdays. The topics will be interesting insights on many subjects, such as Charles III’s desire to confer a modern and enlightened urban asset to the new capital of the Reign; the “photographic” skills of the extraordinary landscape architect and court painter J.P. Hackert; the mysterious charm of the court ladies portrayed by Minutolo; the Neapolitan craftsmanship in the cradles realized for the Savoia family; the novelty of the small table with a petrified top realized by Segato. Spring will be the ideal time to enjoy the marvelous atmosphere of the monumental Park of the Palace through the royal walks: unusual paths to discover hidden and evocative corners, like The Old Wood, with the statues by Acquaviva from the sixteenth century; the Castelluccia, with the Chinese pagoda and the wonderful camellias; the stretch from Torrione to the top of the waterfall to San Silvestro Wood, an oasis now run by WWF, another treasure of the wonderful patrimony of the Palace to discover. •
51
L’orologio batte il tempo! L’OROLOGIO BATTE LE ORE DEL TEMPO CHE PASSA E NE CAVALCA I TREND E LE MODE! di Cinzia Iannaccio Da semplice strumento “utile” e necessario a scandire i minuti e gli impegni quotidiani, è da sempre infatti anche considerato un accessorio irrinunciabile in termini di stile e personalità. Le tendenze dell’epoca 3.0 che stiamo vivendo hanno però portato il mondo dell’orologeria a varcare “frontiere” finora inesplorate, come quelle della multifunzionalità degli smartwatch o dei nuovi materiali. Ma come si coniuga tutto ciò con la tradizione? Ci spiega Alessandra Bianchi, Brand Manager della Bianchi Orologerie: “Effettivamente il 2015 è stato un anno rivoluzionario per il settore degli orologi. Gli smartwatch grazie anche al lancio dell’Apple Watch hanno superato nelle vendite globali gli orologi Swisse Made, da sempre sinonimi di precisione e qualità: rispettivamente 8,1 milioni (+319% rispetto al periodo precedente) e 7,9 milioni solo negli ultimi 3 mesi (dati Strategy Analalytics). Noi addetti del settore non possiamo trascurare questo aspetto, è necessario volgere lo sguardo ad un futuro che è già una forte attualità. Il nostro modo di farlo? Risiede nello Swisse Made “Helvetica 1 Smartwatch” della Mondaine in cui confluiscono le due anime, quella tradizionale e quella smart. E’ un orologio a tutti gli effetti, con una forte componente classica sia nel design che nel movimento analogico, ma che nasconde nella linea elegante ed essenziale un chip finalizzato a nuove e preziose funzioni: tutte dedicate al benessere e funzionanti grazie ad una App scaricabile sul proprio tablet o smartphone (iOS o Android) da configurare poi con l’orologio. Qui saranno registrati durante
52
Bianchi Orologerie
Bianchi Orologerie
il giorno tutti i dati che poi potranno essere letti sul dispositivo prescelto collegandolo tramite bluetooth. Questa è la differenza sostanziale con gli altri smart in commercio. Per il resto l’orologio è sempre meno necessario per misurare il tempo e sempre più un un prezioso accessorio da indossare in base al proprio gusto”. Concorda in questo anche Cesare Paciotti stilista ed imprenditore: “Specialmente per gli uomini, l’orologio è un oggetto che si compra perché piace e non perché serve. Non mi limiterei però a definirlo un accessorio, così come non definirei tale la scarpa: sono due dettagli (quasi gli unici per l’uomo) attraverso cui esprimere la propria personalità a dispetto di “divise” fatte di abiti grigi o blu più o meno belli, ma sempre simili, come pure a dispetto dell’opposta divisa del jeans strappato, a vita fin troppo bassa. Attraverso loro un uomo può e deve dire che non è uguale a tutti; forse è proprio questo che dalle scarpe mi ha fatto pensare di passare anche agli orologi. Oltre alla ricerca di tecnologie che, seppure nella modernità, sappiano richiamare il fascino di meccanismi preziosi, con precisione e qualità, quello che maggiormente cerco di dare ai miei orologi è uno stile proprio, che sia appunto un sano bilanciamento di eleganza non leziosa e sportività non cafona. Personalità, per l’appunto. Gli smartwatch? A volte mi sento, “fuori dal tempo”: l’orologio è per me quello con le lancette che segna le ore. Al momento non penso a dispositivi di questo tipo, ma come nelle scarpe, un tempo solo e rigorosamente con suola in cuoio, ora sofisticate ed eleganti pure con suole in gomma, anche nell’orologio non vedo barriere o frontiere che non possano, o non debbano essere abbattute. Una delle caratteristiche del brand è proprio la ricerca dell’equilibrio tra vari aspetti, o materiali, che fino a poco tempo fa sembravano inconciliabili.”
Armando Licastro Managing Director della International Bullion Milano per gli orologi Bering ci dice al riguardo: “Modernità e tecnologia non sono sempre e solo sinonimi di multifunzionalità. Da tempo ad esempio la nostra ricerca dal punto di vista dell’innovazione è incentrata sui materiali: numerosi gli orologi messi a punto con ceramiche high tech nell’ottica di realizzare prodotti confortevoli da indossare, esteticamente gradevoli e resistenti, oltre che funzionali. Una nuova frontiera, un trend che sicuramente le nuove generazioni apprezzano e che Bering ha sposato in pieno è il tema ecologista, non solo con la linea Solar, ma anche con gli orologi Charity (da donna) per cui nel 2015 si è messa a punto un’edizione speciale limitata a favore di un’associazione ambientalista che si occupa di tutela degli animali la “PolarBears International”. Continuare a contribuire in tal senso è uno dei nostri obiettivi, un ulteriore modo per coniugare modernità e tradizione. Un orologio oggi può e deve essere pratico, elegante, sportivo, colorato, resistente, di classe, da mettere al braccio e dimenticarlo o cambiarlo ogni giorno come una maglietta, tutto coniugando tradizione, tecnologia e modernità con rapporto qualità/prezzo fuori dagli schemi”. •
53
Watches marks time! The watch shows the time passing on, riding trends and tendencies! It’s not just a “useful” instrument to mark minutes and daily tasks, it is already considered a fundamental accessory to re-mark our own style and character. The tendencies of the 3.0 period in which we are living, however, have pushed the watchmaking sphere to cross the boundaries, unexplored until now, as the multifunctionalitiy of smartwatches or new materials. But how can all this innovation be linked to tradition? Alessandra Bianchi Brand Manager from Bianchi Orologerie explains: “2015 has been really a revolutionary year regarding the watch field. Thanks to the launch of Apple, the smartwatch has topped global sales of Swiss made watches, always considered synonymous to precision and quality: respectively 8,1 milion (+319% compared with the previous period) and 7,9 milion just in the last three months (data Strategy Analalytics). As operators cannot ignore this fact, it is necessary to look at a future that is so strong. How will we do it? It lies in the Swiss Made “Helvetica 1 Smartwatch” by Mondaine into which the two souls flow, the traditional and the smart one. Itis absolutely a watch with a strong classic element concerning both the design and the analogue movement, but in its elegant and clean lines a chip is hidden aimed at new and precious uses: all of them dedicated to wellness and working by an App reachable on our own tablet or smartphone (iOS or Android) to be then configured to the watch. Here all the daily data will be memorized and then they be read on the chosen device connecting it to the bluetooth. This is the main difference between the other smart currently sold. So the watch is becoming less useful for checking the time and more and more a precious accessory to wear according to our taste.” Cesare Paciotti stylist and businessman agrees with this point: “especially for men, the watch is something they buy not for its usefulness but because they like it. I would not describe it simply as an accessory, as I would not speak of a shoe in this way: they are two details (maybe the only ones for men) by which we can express our character in spite of the “uniforms” made by grey or blue suits, more or less nice, but always the same, as well as the opposite uniform made by broken jeans with too low a waistline. With them a man can and should say that he is different from others; maybe it is this that makes me think about watches starting from shoes. Beyond technological research that, even in a modern way, could evoke the charm of precious mechanisms, by precision and quality, what I mainly try to provide to my watches is a personal style that should be a good balance between elegance and athleticism. Character. The smartwatch? Sometimes I feel, “behind the times”: to me the watch is a thing with hands to mark the hours. Actually I’m not thinking about such a system, but as well as for shoes, once made only with leather soles, now are so sofisticated and elegant also made with rubber soles, the same for watches I don’t see barriers or obstructions that cannot be demolished. One of the brand’s trait is exactly the research of a balance between different aspects, or materials, that few years ago seemed absolutely incompatible.” Armando Licastro Managing Director at International Bullion Milano for Bering watches tells us about at this point: “Innovation and technology are not always or only synonymous with multifunctionalism. For a long time our research regarding
54
innovation has been focused on the materials: they are numerous for watches developed with high tech ceramic in order to realize convenient items, aesthetically attractive and strong, beyond the functionality. A new boundary, a trend that will be really appreciated by the new generations is the ecologist matter, which is totally supported by Bering, not only the Solar line, but also by the Charity watches (woman style), of which for 2015 is arranged a special limited edition in favor of an ecologist organization that cares for animals, the “Polar Bears International”. Continuing to give our contribution in this sense is one of our aims, a way to further combine innovation and tradition. A watch nowadays is and needs to be practical, elegant, sporty, colored, strong, high class, to wear and forget about it or to change every day, as if it were a t-shirt, meanwhile, combining tradition, technology and innovation with a good relation between quality and price in any scheme”. •
55
Il gioiello e il territorio Per gran parte la gioielleria italiana, emblema di bellezza, così come di personalità, importanza e prestigio, è prodotta oggi da “family company” e l’organizzazione in distretti, o in poli di produzione, consente di superare il limite rappresentato dalla piccola dimensione nel momento in cui le aziende si affacciano sui mercati esteri, rappresentando infatti un punto di forza per le piccole imprese. In questo contesto si colloca la realtà del Tarì, dove la cultura tradizionale si proietta nel presente delle relazioni locali tra imprese e contesto territoriale, lavorando per il reciproco beneficio a venire. Gli acceleratori: la ricerca, l’investimento, l’organizzazione di filiera, dal laboratorio alla formazione, al commercio, al momento espositivo. LA PROMOZIONE ICE - Da tempo la strategia ICE punta a realizzare progetti promozionali con contenuti operativi, tali da corrispondere alle aspettative degli operatori in termini commerciali, quali partecipazioni collettive a fiere internazionali, mostre autonome che uniscano l’elemento espositivo agli incontri professionali ed all’incoming di operatori dai Paesi viciniori. Anche per il 2016, fiore all’occhiello della promozione ICE del settore gioielleria anche per il 2016 si è riconfermata la collettiva italiana alla fiera di Hong Kong dove, dal 2005, ICE organizza la partecipazione di imprese provenienti da tutto il territorio nazionale, su di un’area complessiva di quasi 1.500 mq., allestita sotto un’unica incisiva immagine, ispirata ai colori della bandiera. Essere presenti ad Hong Kong consente alle aziende italiane di piccole e medie dimensioni di entrare in Cina, sia utilizzando le reti di distribuzione di Hong Kong (negozi specializzati, impor-
56
tatori e grossisti con licenza di operare in Cina), sia sfruttando le capacità di ricezione del mercato locale. L’ultima edizione, appena conclusa, ha visto la presenza di 199 aziende, un record che conferma l’interesse estremamente diffuso per il mercato di Hong Kong e per l’iniziativa ICE. L’ATTIVITÀ ICE NELL’AMBITO DEL PIANO SUD - E dall’attenzione alle specificità territoriali, che sono eccellenze nazionali, nasce il Piano Straordinario dedicato alle Regioni della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), cosiddetto Piano Sud. Più in generale il Piano Sud definisce un programma pluriennale di sostegno alla promozione dei prodotti e servizi sui mercati internazionali delle imprese di queste Regioni, ed è gestito e coordinato dall’ICE-Agenzia in collaborazione con gli enti territoriali e i sistemi industriali locali. I destinatari delle azioni di sostegno, oltre alle PMI, sono start-up, parchi universitari e tecnologici, consorzi e reti di impresa presenti nelle quattro Regioni della Convergenza, che potranno beneficiare di una serie di servizi a carattere formativo e di un programma di manifestazioni promozionali finalizzate ad incrementare il livello della propensione all’export delle realtà imprenditoriali e produttive delle 4 Regioni della Convergenza. Nel percorso 2016 della Promotion ICE Piano SUD la prima tappa si è svolta a Tokyo, con la partecipazione “ICE-Sud Italia” alla fiera IJT . Presso il Tokyo Big Sight, dal 20 al 23 gennaio 2016 si è tenuta la “International Jewellery Tokyo”. Come seconda tappa dell’anno 2016, per le aziende del Sud, ai primi di marzo l’appuntamento ad Hong Kong, alla fiera Hong
Kong International Diamond, Gem & Pearl Show (HKIDGPS), dedicata al prodotto sciolto, che ha ospitato 1900 espositori presso l’AsiaWorld-Expo. PROSSIMA TAPPA DELL’ ICE: 28 APRILE - 1 ° MAGGIO AL TARÌ - E giungiamo oggi, così, al terzo, atteso appuntamento dell’anno 2016 per il Piano Sud ICE: si tratta di un incoming dalla denominazione emblematica e rivelatrice: TESORI NASCOSTI, VIAGGIO NELLA GIOIELLERIA MERIDIONALE. Perché il gioiello del Sud affonda le sue radici in millenni di storia, storia d’Italia; è italica espressione del saper fare, della competenza e della passione, del talento nella creazione, dell’intuito nell’anticipazione delle tendenze, del genio. E ogni volta presentarlo, così come ammirarlo, equivale ad una riscoperta, ad un recupero di cultura e civiltà. L’iniziativa ICE, che si articola in più momenti dell’anno promozionale, programma il primo evento in Campania dal 27 aprile al 1° maggio 2016, in collaborazione con il Tarì. Sono invitati da ICE quasi 50 operatori esteri della distribuzione che compongono una delegazione nutrita e di elevato livello qualitativo. Selezionati tra dettaglianti, importatori e catene di negozi, essi provengono da mercati interessanti di interesse per la produzione di gioielleria Made in Sud, tra cui Spagna, Serbia, Croazia, Albania, Tunisia, Marocco, Corea del Sud, Giappone e Cina su cui si concentra uno speciale focus. Accompagnati da alcuni Trade Analyst degli Uffici ICE nei Paesi coinvolti, i delegati saranno accolti al loro arrivo all’aeroporto di Capodichino, il giorno 27, e ospitati nel Grand Hotel Oriente di Napoli. I due giorni successivi saranno dedicati a incontri B2B e visite ai laboratori di produzione, mentre il terzo giorno gli operatori potranno visitare la manifestazione Tarì in Mostra, con 480 espositori soci del Consorzio e 100 espositori esterni e una previsione di 22.000 visitatori, in programma a Marcianise, presso il Centro Orafo Tarì, dal 29 aprile al 2 maggio. Il programma di massima dell’iniziativa comprenderà anche dei momenti di networking con la presentazione delle bellezze del territorio, a sancire lo stretto legame che unisce e qualifica l’ornamento con l’ambiente in cui viene concepito. •
The jewel and the area Most Italian jewellery, symbol of beauty, as well as an emblem of character, importance and prestige, is actually produced by “family companies” and is organized in districts or in productive poles, allowing to go beyond the limits due to their small dimensions , when are faced with foreign markets. The Tarì is also located in such a context, where tradition is launched into the present through local relationships between the companies and the surrounding area, working to achieve the same and mutual benefit. The accelerators, the research, the investment, the production chain, from laboratory to training, from commerce, to exhibition. ICE PROMOTION For a long time the strategy of ICE aims at the realization of promotional projects with operational contents in order to meet the operators’ commercial expectations, as the collective participations to international fairs, independent exhibitions during where the expositive moment can be linked to professional meetings and to the entrance of operators from nearby countries. Also in 2016, the crown jewel of ICE’s
promotion in the jewellery field, was the Italian collective to the Hong Kong fair where, since 2005, ICE has arranged the participation of companies coming from all over the national territory, on a total area of 1.500 meters squared, staged under one single sharp image, inspired by the colours of the national flag. Taking part in the Hong Kong fair allows Italian companies, both of middle and small dimension, to enter China using both the distribution supply of Hong Kong (specialized stores, importers, wholesale owners of a license to work in China) and the receptiveness of the local market. During the last edition, which has just ended, 199 companies were present, a record that confirms again the great interest in the Hong Kong market and the initiative by ICE. THE ACTIVITY BY ICE REGARDING THE PIANO SUD The Piano Straordinario dedicato alle Regioni della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), so called Piano Sud has been established through the care of local unique characteristics and national excellence. Generally speaking, the Piano Sud defines a longtime program to support the promotion of the products and services by companies from these Regions in the international markets. It is managed and coordinated by ICE-Agenzia in collaboration with the local authorities and industrial systems. The addressees of those supporting acts, a part the PMI, are the start-up, academics and technological parks, consortiums and companies nets, from the 4 Regions of agreement, that could take advantage of different services concerning the training and of a program including promotional events to increase the export level of productive activities in the 4 Regions of agreement. In 2016 route of Promotion ICE Piano SUD, the first stage was to the IJT fair with the participation of “ICE-Sud Italia”. At the Tokyo Big Sight, there was the “International Jewellery Tokyo” from January 20th to 23rd. The second stage of 2016, for the companies from the South, was in the beginning of March at the Hong Kong International Diamond, Gem & Pearl Show (HKIDGPS), dedicated to the jewel stones, with 1900 exhibitors at the Asia World-Expo. THE NEXT STAGE OF ICE : APRIL 28TH – MAY 1ST AT Tarì So we have arrived at the third and long awaited appointment of Piano Sud ICE: it has been referred to with emblematic denominations such as: HIDDEN TREASURES, A JOURNEY TROUGH THE SOUTHERN JEWELLERY. Since the jewel of the South is deeply rooted in thousands of years of history, the history of Italy; The expression of knowing how to do something, the expression of competence and passion, the talent of creation, creating new tendencies, and the expression of genius. When it is disclosed or admired, we feel as if we are discovering it again, getting back both culture and civilization. The ICE initiative, that is structured in different times during the promotional year, is planning the first event in Campania from April 27th to May 1st 2016, in collaboration with Tarì. ICE invited around 50 foreign operators from distribution composing a high level delegation. Selected among retailers, importers and chain shops, they come from markets that can be interesting for the jewellery Made in South, markets such as Spain, Serbia, Albania, Croatia, Tunisia, Morocco, Southen Korea, Japan and China on which there is a special focus. Attended by Trade Analyst of ICE offices in the involved countries, the delegates will be received at the Capodichino airport, on 27th, and hosted at Grand Hotel Oriente in Naples. The following 2 days will be dedicated to B2B meetings and visits to the production laboratories, instead the third day the operators can visit the exhibition Tarì in Mostra, with 480 exhibitors members of Consortium and 100 external exhibitors. They are expected to be around 22.000 visitors at Marcianise, at Centro Orafo Tarì, from April 29th to May 2nd. The program will also include networking moments to introduce the beauty of the area, signifying the deep link between the ornament and the territory where it is imagined. •
57
IMPEGNO per lo sport
DUE ECCELLENZE DI TERRA DI LAVORO A BRACCETTO PER UN EVENTO INTERNAZIONALE di Lucio Bernardo La sala d’onore del Centro Orafo Tarì, concessa dal presidente Vincenzo Giannotti, lo scorso 29 febbraio ha ospitato la presentazione della Coppa Europa di spada femminile, che si è svolta il successivo 5 marzo a Caserta al Palazzetto dello Sport di viale Medaglie d’Oro. Il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti - è stato sponsor della manifestazione per la quale è stata coniata dal giovane allievo della Scuola di Design Antonio Rea uno splendido medaglione nelle varie versioni in oro, argento e bronzo - nel saluto iniziale ha evidenziato l’interesse del centro orafo, sicuramente una eccellenza del territorio, a fiancheggiare un’altra eccellenza del territorio, quella dello sport, che con i suoi successi promuove la buona immagine di Terra di Lavoro. Alla Coppa Europa di spada femminile ha partecipato il top dei team continentali: Steaua Bucarest (Romania) che si è poi aggiudicata l’edizione 2016 battendo in finale il Moskow Fencing Club (Russia), Levallois Club d’escrime (Francia), Valladolid Club d’esgrima (Spagna), G.S. Esercito, A.S. Pro Vercelli, G.S. Aeronautica (Italia), Linköpings Fäktklubb (Svezia), Harrogate Fencing Club (Inghilterra) e Societé d’Escrime de Bâle (Svizzera). Nel corso della presentazione, alla quale hanno partecipato il delegato Coni Michele De Simone con di Matteo Autuori vice-
58
presidente regionale del Coni e presidente regionale della Federscherma, gli organizzatori della Coppa Europa hanno ribadito l’importanza della manifestazione. “La nostra società ha cinquantacinque anni ed è tra le veterane della provincia di Caserta sia per storia che per risultati” ha dichiarato il presidente del Gruppo Sportivo “Pietro Giannone” Giustino De Sire e dopo di lui il consigliere nazionale della Federscherma Gigi Campofreda. “Lavoriamo attraverso lo sport per il territorio e gli eventi che promuoviamo servano anche a rafforzare l’immagine di Terra di Lavoro dal punto di vista delle capacità ricettive e di ospitalità, contribuendo così anche a migliorare gli effetti economici derivati al turismo attraverso i grandi eventi sportivi”. Fra gli intervenuti anche l’olimpionico Sandro Cuomo, commissario tecnico della nazionale femminile di spada, che ha fatto la storia della Coppa Europa, ricordando come la scelta di Caserta sia stata apprezzata a livello internazionale per l’efficienza organizzativa e la inimitabile ospitalità. Ha concluso gli interventi il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti che, nel ricordare come quest’anno capiti il ventennale della fondazione del Centro Orafo, avvenuta nel 1996, ha presentato le caratteristiche delle splendide medaglie che premieranno le squadre meglio classificate e che rappresenteranno il segno distintivo della Coppa Europa a Caserta anche per le future edizioni. •
59
Commitment to sport Two leaders from Terra di Lavoro, hand in hand for an international event. The room of honor of the Centro Orafo Tarì, provided by President Vincenzo Giannotti, hosted the presentation of the European Cup of Femal Fencing on February 29th. The event took place on March 5th in Caserta at the Palazzetto dello Sport , in viale Medaglie d’Oro. Tarì President Vincenzo Giannotti was the sponsor of the event for which a young student of the Design School, Antonio Rea created a splendid medallion in three different versions, in gold, silver and bronze. During the opening greeting, the Goldsmith Center’s interest in supporting sport, another excellence in the area that promotes a positive image of Terra di Lavoro, was pointed out. Top continental teams took part in the European Cup of Female Fencing: Steaua Bucarest (Romania) won the final match in 2016 defeating Moskow Fencing Club (Russia), Levallois Club d’escrime (France), Valladolid Club d’esgrima (Spain), G.S. Esercito, A.S. Pro Vercelli, G.S. Aeronautica (Italy), Linköpings Fäktklubb (Swizzerland), Harrogate Fencing Club (England) and Societé d’Escrime de Bâle (Swizzerland). In attendance at the presentation were Coni’s delegate Michele De Simone with Matteo Autuori regional vice president of Coni and
60
regional President of Federscherma. The European Cup’s organizers reiterated the importance of the event. “Our society is fifty-five years old and it’s a veteran in the province of Caserta for both history and results” declared Giustino De Sire the president of the sporting club. ‘Pietro Giannone’ and the national councilor of Federscherma, Gigi Campofreda, said “We use sport to enhance the territory and the events we promote are useful to reinforce the image of Terra di Lavoro concerning its receptive capacities and hospitality, as well as the economic effects that come from the tourism during big sport events”. Among those present was also Sandro Cuomo, olympic champion, head coach of the National Female Fencing team, and a protagonist of European Cup history, who recalled how the choice of Caserta was internationally appreciated thanks to the great organization and the unique hospitality. The speeches concluded with President Giannotti explaining that this year the twentieth anniversary of the foundation of the Goldsmith Center will be celebrated. He also introduced the splendid features of the medals that will be the prizes for the most qualified teams and will serve as the distinctive design of the European Cup in Caserta also for the future editions. •
61
1
2
1 - Di Aucella i cuori nelle sfumature del corallo. 2 - Un piccolo cuore in oro intarsiato per sentirsi sempre amati e coccolati, un classico ricercato di mycharm. 3 - Lettere scintillanti per la donna di una vita, GL Gioielli propone il ciondolo dell’amore. 4 - Dalle forme morbide i cuori di Mamyjo by Capriccio. 5 - Alexia gioca con le lunghezze per una linea di gioielli che racconta un amore senza misura.
3
4
5
62
63
1
2
4
6
64
3
5 1 - Sono di Pace gli anelli tempestati di luccicanti pietre di colore con brillante centrale. 2 - Perle e pietre di colore impreziosiscono le geometrie di Dotea. 3 - Creatività è la parola d’ordine de Le Carose in un mood tutto Parisienne. 4 - Un classico intramontabile rivisitato da Armonie. 5 - Idee di Lusso eleganza senza tempo, in uno sfavillio di colori. 6 - Vigorita, un doppio giro di brillanti fa da cornice ad un incantevole blu zaffiro. 7 - Parure di rara eleganza quella di Cierre smeraldi e brillanti.
7
65
1
2
4
3
5
1 - Un classico intramontabile di Marea. 2 - Per tutte le mamme un Chiama Angeli in ed. limitata by Roberto Giannotti. 3 - JadÏ l’eleganza della perla su un fascione tempestato di luce. 4 - Un intrigante intreccio di brillanti e smeraldi Fantasie. 5 - Punta sul total light Emotion 6 - Oroverde, un bracciale dal design minimalista e creativo al tempo stesso 7 - Un pensiero per l’uomo da Medagliafoto con gli anelli dedicati agli stemmi araldici.
6
66
7
67
1
4
6
68
2
3
1 - Di Napoletano il pendente a goccia in rosa con pietre nere. 2 - Raffinato il circle mood di Kadhora. 3 - Di Crusado la croce in oro rosa tempestata di brillantini. 4 - Un amore scintillante si racconta nel ciondolo di Casale. 5 - Ăˆ di Giannotti Diffusione l’elegante fascia in oro. 6 - Idea Coral, mistero e sensualitĂ le caratteristiche di questo bracciale in corallo. 7 - Rovian una affascinante combinazione di opposti. 8 - P&G un classico rivisitato, la croce con brillanti.
7
5
8
69
3
1
2
5
70
1 - Futuria by Urigold, linee contemporanee per il bracciale in cuoio e charm. 2 - Gioca con il colore Serein in questo anello creativo anche nella forma. 3 - G&J bracciale con croce, un evergreen. 4 - Design&color è il mood di Rudy gioielli. 5 - Gioioso e sobrio al tempo stesso, Dalù incanta l’estate. 6 - Tortora, scompone il tempo in un ciondolo da indossare su un look classico o divertente. 7 - Goyatè simboli di mare e racconti d’estate nella nuova linea di gioielli 2016.
4
6
7
71
Il Tarì,
modello di business nel mondo di Floriana Marino
Visita ufficiale al Tarì del Fondo di Private Equity Shenzhen Huatou Investment Co. Ltd. per lo sviluppo del Nansha European Jewelry Innovation Center, nella importante free trade zone di Guangzhou in Cina. Un incontro dinamico, ricco di scambi di opportunità di collaborazione tra Il Tarì e il partner cinese. Molti i temi comuni affrontati, da sviluppare già dai prossimi mesi, a partire dall’ambito della Formazione e della divulgazione della cultura del gioiello, pilastro del Tarì e della sua Scuola. Presenti il presidente di Huatou mr Chengwen Zheng, Francoise Izaute nel ruolo di advisor, il presidente del Tarì Vincenzo Giannotti e il consiglio di amministrazione del Centro orafo. A Dubai l’esperienza Tarì diventa collettiva. La partecipazione del Tarì a Vicenza oro Dubai, dal 13 al 17 aprile, coniuga la istituzionale presenza del Centro orafo con la innovativa opportunità di business offerta ad un gruppo di aziende di gioielleria: Gianni Pace Gioielli, Fratelli Dinacci, Roberto Giannotti e Rudy. Una presenza collettiva che sperimenta una sinergia organizzativa e logistica già molto apprezzata, e richiesta da un numero interessante di aziende anche per analoghe iniziative future. In questo modo il Tarì - sottolinea il presidente Giannotti - specializza ulteriormente le proprie competenze interne, e genera un modello organizzativo innovativo ed efficace, soprattutto per lo sviluppo di attività sui mercati esteri più giovani. •
Il Tarì as a business model for the whole world
Il Tarì officially visited the Private Equity Shenzen Huatou Investment Co. Ltd for the development of the Nanshan European Jewelry Innovation Center, in the important free trade zone of Guangzhou, China. The meeting was dynamic and many business opportunities concerning the partnership between Il Tarì and the Chinese counterpart arose. Several matters were discussed and are going to be reiterated next month, starting from the Professional Trading field and the disclosure of the jewel culture, central pillars of Il Tarì center and its school. The meeting was held by the
72
Huatou President, Chengwen Zheng, Françoise Izaute as Advisor, the President of the Tarì Mr. Vincenzo Giannotti, and the administrative committee of the jewelry center. The Tarì experience becomes collective in Dubai The participation of Il Tarì to the Vicenza Oro Exhibition in Dubai, from April13th to 17th, connects the institutional presence of the center with the innovative business opportunity provided by a group of jewelry companies: Gianni Pace Gioielli, Fratelli Dinacci, Roberto Giannotti e Rudy. This massive presence will test the already appreciated organizational and logistical synergy, a fundamental feature for any future initiative. In this way – as highlighted by President Giannotti - Il Tarì is refining its skills and is giving life to a new and effective organizational model, concerning the development of several activities on younger foreign markets. •
73
MATRIMONIO&GIOIELLI
Una lunga storia d’amore di Valeria D’Esposito jewelry blogger di pizzocipriaebouquet.com
Quando si parla di qualcosa che dura per sempre il pensiero corre subito all’oro e al diamante. Non sorprende quindi che proprio in occasione del matrimonio, il nobile metallo e il re delle gemme costituiscano i simboli più rappresentativi, segni d’amore eterno che accompagneranno tutti i giorni della vita dei futuri sposi. L’anello di fidanzamento è il primo vero passo verso il matrimonio. Rappresenta la forza di un sentimento che non potrà mai venire scalfito, né dal tempo né dalle avversità. Proprio in occasione di fidanzamenti celebri sono stati donati i diamanti più preziosi in assoluto che la storia ricordi. Tra i più famosi e iconici quello ricevuto da Liz Taylor e quello della principessa Grace, fino ad arrivare ai più recenti, ma non meno importanti, tra cui ricordiamo quelli di Jennifer Aniston, Victoria Beckham, Beyoncé, Angelina Jolie, Blake Lively, Eva Longoria. Ma anello di fidanzamento non è sempre sinonimo di anello con diamante. In tanti ricorderanno ad esempio che il Principe William come promessa d’amore regalò alla bella Kate un anello con zaffiro blu e diamanti, appartenuto a Lady Diana. Le pietre di colore e i gioielli vintage sono anch’essi molto adatti e apprezzati. Lì dove non ci fossero monili di famiglia da tra-
74
mandare, lo sposo potrà optare per una tra le tante proposte dei brand produttori, oppure acquistare la pietra preferita e poi dare incarico ad un bravo artigiano di realizzare la montatura perfetta, con tutte le personalizzazioni che si desiderano. Ma quale pietra scegliere? Ogni gemma ha una simbologia importante che aggiunge valore all’anello. Il rubino ad esempio, rappresenta devozione e rispetto, lo smeraldo speranza, lo zaffiro equivale ad imperituro amore e, infine, il brillante esprime vincolo d’ amore eterno. La pietra prescelta darà vita ad un anello elaborato o ad un tradizionale solitario, mentre chi predilige un anello con più pietre, potrà scegliere un trilogy o una veretta, nella versione da cinque pietre, da sette pietre, oppure ancora con pietre incastonate lungo tutta la circonferenza. “Qualcosa di regalato, qualcosa di prestato, qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di blu”… Anche queste antiche usanze forniscono buoni pretesti per fare un regalo alla futura sposa, che può tradursi in un gioiello da indossare durante la cerimonia oppure durante il ricevimento. Quali sono i gioielli da indossare nel giorno del si? La sposa in quel giorno deve splendere di “luce propria”, evi-
75
tando il più possibile di adornarsi di monili troppo vistosi. Per tale motivo, durante la cerimonia l’unico gioiello consentito per le mani è la fede nuziale. Un’eccezione è prevista nel caso in cui la suocera le avesse donato un antico anello di famiglia, regalo che ha lo scopo simbolico di segnalare a tutti che la nuora entra “di diritto” a far parte della nuova famiglia. Per quanto riguarda gli orecchini e il girocollo invece, non ci sono particolari raccomandazioni, se non quella di mantenersi sobrie e in accordo con i decori dell’abito nuziale. Molte spose scelgono di indossare solo un piccolo punto luce sul décolleté, oppure lasciano il collo nudo per dare maggiore risalto a degli orecchini importanti. Per una questione di superstizione, le perle non vanno assolutamente donate alla futura sposa, e per lo stesso motivo durante la cerimonia non dovrebbero essere indossate neanche dalle mamme degli sposi, mentre per le invitate il galateo non prevede restrizioni. È anche vero però, che un bel paio di orecchini con perle aggiunge eleganza ad ogni acconciatura, ed è particolarmente adatto alle spose meno giovani. Dopo la cerimonia, oltre la fede si potrà indossare in aggiunta anche l’anello di fidanzamento.
76
Per lo scambio degli anelli, invece, molte coppie preferiscono le tradizionali fedi classiche, nei modelli comfort, francesina, italiana o a fascia. Tuttavia per chi desiderasse un modello più originale, diversi marchi propongono fedi con un piccolo diamante incastonato, in platino, oppure in vari colori dell’oro da scegliere tra bianco, rosa, giallo, verde. Le lavorazioni meno classiche di solito si riferiscono alla finitura dell’oro, che può essere martellata, smerigliata, satinata o irregolare. Per chi desiderasse il platino, sarebbe opportuno tenere conto che, benché si tratti di un metallo più prezioso dell’oro, esso ha una maggiore elasticità, e quindi più facilmente nel tempo andrà soggetto a segni di usura. Cosa regalare ai testimoni? Fare un regalo personalizzato ai testimoni é grande dimostrazione di affetto e di stima. Anche in questo caso un gioiello sarà simbolo di gratitudine che durerà in eterno. Di solito chi punta al classico sceglie gemelli o portachiavi per gli uomini e orecchini o bracciale per le donne. Un’idea in più, per chi ama il retro style, potrebbe essere quella di utilizzare il cammeo come tema wedding, per gli allestimenti, i segnaposto, per le bomboniere. Si può aggiungere un cammeo al nastro del bouquet come dettaglio prezioso o per ricordare una persona cara. •
77
Marriage and Jewels: a long-lasting romance
By Valeria d’ Esposito, jewelry blogger for pizzocipriaebouquet.com When you think about long-lasting things suddenly your mind runs to the gold and diamonds. Then it’s not surprising that on the occasion of the marriage the noble metal and the king of precious gems are the most representative symbols, as signs of that eternal love that will be forever part of wife and husband’s lives.The engagement ring is the very first step towards the marriage. It represents the strength of a feeling that could be never scratched: neither by the time nor adversities. It is on the occasion of the most famous engagements that the most precious diamonds in the history have been given. Among the most famous, the one received by Liz Taylor and the Princess Grace, till the last but not least ones as the ring of Jennifer Aniston, Victoria Beckham, Beyoncé, Angelina Jolie, Blake Lively and Eva Longoria. But engagement ring is not always a synonymous of diamond ring. We can remember, for example, that Prince Williams gave to the be-
78
autiful Kate a ring with blue sapphire and diamonds, belonged to Lady Diana. Colored Gems and vintage jewels are very adapt and appreciated too. Where there is no family jewels to hand down the groom should opt for one of the brands several proposals, or choose the favourite stone and ask to a good artisan to realize the perfect setting, with all the wished personalizations. But how to choice the stone? Each gem has an important symbolism that adds value to the ring itself. Ruby, for example, represents devotion and respect, the emerald represents hope, the sapphire represents eternal love and, at the end, the diamond expresses an eternal love bond. The chosen gem will give life to an elaborate ring or to a traditional solitaire, while who prefers a ring with more stones will choose a trilogy or an eternity ring, with 5 or 7 stones, or the version with all the stones set all around the circumference. “Something given, something borrowed, something old, something new, something blue”… Also these traditional uses represents all good opportunities to do a gift to the future bride than can be a jewel to wear during the ceremony or during the wedding. What are the jewels to wear on the “yes day”? On that day the bride has to shine by her own light, avoiding too much flashy items. That’s why the only one jewel allowed during the wedding is the wedding ring. The exception could occur in the case the mother-in-law gives to the bride an old family ring; a gift meaning that her daughter-in-law has now the right to become part of the family. Regarding the earrings and necklaces there are no particular recommendations, they just need to be sober and coordinate to the dress ornaments. The most part of the brides uses just a light point necklace, but others leave the neck free, maybe in order to give more emphasis to an important pair of earrings. As a matter of superstition, it is forbidden to give pearls to the bride and also the mothers of the couple must not wear them. For the invited women, instead, there are no particular etiquette rules. It’s anyway to say that a nice pairs of pearls earrings can add value to an elegant hairstyle and are specially suggested to the less young brides. After the wedding, it will be possible to wear also the engagement ring, beyond the wedding one. Regarding the moment of the wedding rings’exchange, the most part of people prefers the traditional wedding rings’ models: comfort, French, Italian or band. For those who prefer a more original model, some brands propose wedding rings with little diamond set, in platinum, or in several shades of gold: white, pink, yellow, green. Less classical manufacturing refers to the gold finishing: hammered, frosted, satinized or irregular. For those couples who prefer platinum, it is important to say that it is more precious than the gold but, being more elastic, could present usury signs during the years. What to give to the man and maid of honor? Giving a personalized gift to the man and maid of honor means love and respect. In this case too, a jewel will symbolize the long-lasting gratitude. People use to choose cufflinks or key chains for the men and earrings or necklaces for the women. An extra idea, for the ones who love the retro-style, is to use thw cameos as wedding theme, for the settings, for the place cards, for the party favors. A Cameos could be also added to embellish the bouquet or to remember a dear person. •
79
80
81
Tarì Bijoux il lato easy del gioiello di Valeria D’Esposito jewelry blogger di pizzocipriaebouquet.com
Dal 12 al 14 marzo si è tenuta la quinta edizione del Tarì Bijoux, l’appuntamento annuale del Centro Orafo Il Tarì dedicato agli accessori easy to wear. Un vero trionfo del Made in Italy d’autore, rappresentato in modo magistrale dalle tante aziende campane che si sono aggiunte alle 400 stabilmente insediate nel Centro Orafo di Marcianise, ma non solo. Incisiva è stata anche la partecipazione di distributori, case produttrici e realtà artigiane provenienti dalla Sicilia, dalla Toscana e da altre regioni d’Italia. Tra gli accessori in mostra, la ricerca stilistica ancora una volta ha evidenziato il connubio imprescindibile tra tradizione e innovazione, indispensabile per creare nuove interpretazioni del bijoux e per aggiungere valore al Made in Italy d’eccellenza, mentre la sezione Giovani Designer e l’area tendenze hanno arricchito lo spazio espositivo con tante fresche novità. La giornata di domenica ha visto protagoniste la madrina del Tarì, Jo Squillo con il suo staff di TV Moda, e una squadra di modelle
82
che hanno dato vita ad una serie di passerelle, sfoggiando le creazioni dei brand presenti in fiera. Resine, argento e leghe metalliche come bronzo e titanio, pietre semi preziose e cristalli multi color sono stati i grandi interpreti della kermesse, ma non solo: oltre ai bijoux veri e propri ampio spazio é stato dato anche ad accessori moda come foulards, borse e sandali. La manifestazione ha offerto una panoramica ad ampio spettro sui trend attuali e futuri, e un focus sul Made in Italy creato ad arte attraverso il bijoux contemporaneo, l’accessorio classico, e il dettaglio tradizionale rivisitato. Bijoux leggeri, facili da indossare, poco impegnativi ma che assicurano il giusto tocco quotidiano di glamour e di classe, di cui nessuna donna può fare a meno. Tra le proposte più gettonate hanno trovato posto orecchini e bracciali strutturati e accessori con frasi incise, molto apprezzati da un pubblico amante del gioiello come amuleto di carattere motivazionale.
83
Largo spazio è stato dedicato inoltre alle bamboline stilizzate, da indossare come pendenti colorati e spiritosi in ogni occasione, e alle piccole sculture in resina dal design ricercato, splendidi pezzi classici rivisitati. Un trend quest’ultimo, che permette a tanti artigiani di esprimersi al meglio creando pezzi dal grande valore artistico e culturale. Non è mancata inoltre l’alta bigiotteria classica, le catene di varia foggia arricchite di charms e pendenti dagli smalti multi color, gli emblemi religiosi e interessanti proposte in ebano e in conchiglia sardonica. L’orologio con cinturino sartoriale, i sandali gioiello con cofanetto da viaggio, le borse in pellame di alta qualità e altri accessori moda hanno arricchito ulteriormente l’esposizione con glamour ed eleganza. Con 68 espositori e 400 aziende insediate, Il Tarì Bijoux continua ad offrire una panoramica sempre più ampia sui trend e sulle novità di settore registrando un incremento di visitatori che nel corso dei 3 giorni ha sfiorato le 18.000 presenze complessive. La manifestazione inoltre, è stata affiancata dall’inaugurazione del nuovo sito web dedicato al mondo del gioiello creativo, che raccoglie tutte le notizie e le informazioni utili. Prossimo obiettivo è l’edizione di Tarì Mondo Prezioso, che avrà luogo dal 29 aprile al 2 maggio. A partire da quella data inoltre, inizieranno le celebrazioni del ventennale del Centro, con una serie di iniziative ed eventi. •
84
85
Tarì Bijoux, the easy side of jewels
By Valeria D’Esposito, Jewelry Blogger for pizzocipriaebouquet.com
The 5th edition of the Tarì Bioux, the annual appointment of the jewelry center Il Tarì dedicated to items “easy to wear”, took place from March,12 to 14. It was a real triumph for the Made In Italy, represented in a masterful way both by the several companies from the Campania region that showcased and the 400 companies which are permanently set inside the TARI center of Marcianise. Distributors, factories, and craftsmanship in general, from Sicily, Tuscany and other Italian regions, participated providing a very incisive contribution to the exhibition. The stylistic research made among all the items shown in the fair highlighted the inescapable union between tradition and innovation, which is essential to create always new interpretations of bijoux and to add value to the Made in Italy. On the other hand the “Young Designer” and the “Trend” sections have enriched the exhibition with lots of lively innovations. Protagonists of Sunday were Jo Squillo, with her TV MODA staff, and a models team, that flaunted all the creations made by the participating brands, in order to give life to several stunning catwalks. The greatest interpreters of the fair were resins, silvers and metallic alloys like bronze and titanium, precious and semi-precious stones and multicolor crystals, but not only: in addition to them, wide space was given to fashion accessories like scarves, bags and sandals. The event focused on current and future trends and in particular on the Made in Italy, through contemporary bijoux, classical items and the revisited traditional details.
86
Simple bijoux, easy to wear and not demanding, that ensure a daily dose of glamour and style which no women can give up. Earrings, bracelets and accessories with engravings, which are appreciated by the audience that loves the idea of jewels as motivational amulets, found a good place among the most popular proposals. A wide space was also dedicated to the little stylized dolls, to be worn in any situation as colored and funny pendants, and to the little resin sculptures with their refined design, real example of classical pieces completely revisited in a new interpretation. The last one represents also an important occasion for artisans to best express their ideas, creating pieces with strong artistic and cultural value. Anyway the classical high costume jewelry could not be absent; several chains embellished by charms and enameled pendants, religious emblems and interesting ebony jewels or sardonic shell proposals. The exhibition was also enriched in a glamorous and elegant way by watches with fashion straps, jeweled sandals with a comfortable travel box, high quality leather bags and other several fashion items. Thanks to its 68 exhibitors and 400 stable companies, Il Tarì offers a wide overview over trends and newness of this sector and reveals a growth in the number of visitors: 18.ooo presences in 3 days. Furthermore, the event saw the birth of the new website dedicated to creative jewels, that gathers all the news and any useful information. The next goal now is Tarì Precious World edition, that will take place from April 29th to May 2nd. Moreover, this appointmentwill be the start of the celebrations of the twenty-year anniversary of the Center, with several other events and initiatives to come. •
87
88
L’ECCELLENZA di sempre
NUOVI PIANI E TECNOLOGIE: IL TARÌ DESIGN SCHOOL CHE VERRÀ
Prima di un bel monile, di un gioiello, di un accessorio ricercato ci sono metallo, pietre, perle; e per quanto siano preziosi i materiali impiegati, nulla vale quanto la creatività umana, l’abilità manifatturiera, i know how che da un che di inanimato sanno trarre un prodotto che emoziona chi lo indossa, o anche solo lo vede. Un settore, quello orafo, che conta oggi in Italia oltre ottomila imprese con 30mila addetti e quasi 7 miliardi di fatturato, affonda le sue radici e abilità tecniche in quel fausto Cinquecento che diede al nostro paese il Rinascimento. A contendersi con quella toscana la primogenitura tra le scuole locali è proprio quella napoletana, con Vincenzo Giura capofila. Non può essere dunque considerato un mero caso se proprio a Napoli è nata in età contemporanea quella che si pone tra le realtà d’eccellenza del made in Italy d’alta gamma. Sin dai primi anni novanta Tads (Tarì Design School) forma orafi gioiellieri, designer, gemmologi e orologiai della nuova generazione, affiancando alla profonda conoscenza della materia e alla maestria artigiana del corpo docente le più innovative tecniche e strumentazioni di assoluta avanguardia. Pochi però sanno che - sebbene ne porti il nome - Tads è nato
prima del Centro Orafo il Tarì come lo conosciamo oggi. Fu infatti grazie alla lungimirante intuizione dei soci fondatori del futuro Centro Orafo, la cui volontà era quella di formare risorse da assorbire poi nelle proprie aziende e laboratori, che la Scuola vide la luce già nel 1991, ospitata a Napoli. Oggi presiede la scuola Giuseppe Casillo che succede a Vincenzo Giannotti attuale Presidente del centro orafo. Dal 1996, con la piena operatività del Centro, la Scuola di Formazione si è sposta nella sua sede naturale, all’interno del Consorzio, dove tuttora accoglie annualmente circa 150 allievi nelle diverse discipline. La maggior parte sono italiani - provenienti da tutta la regione e da molte altre province del Paese - ma la Scuola si sta progressivamente aprendo a importanti e ambiziosi programmi d’internazionalizzazione. È già pienamente attivo il progetto di scambio che per due anni scolastici - fino a giugno 2017 - vedrà la presenza nei corsi di 25 studenti provenienti dal Sud Africa; e molto altro si prepara a livello di iniziative transnazionali o partecipazione a expo ed eventi in diversi paesi del pianeta, come è accaduto alle Fiere di Tokio, Honk Kong e Dubai, mettendo in mostra le abilità dei
89
90
nostri Docenti ed Allievi. “Tra le mura amiche del Tarì o in missione alle più remote latitudini” spiega il Presidente Giuseppe Casillo, “ il nostro obiettivo principale rimane quello di scoprire e formare talenti, un compito che la scuola persegue da oltre venticinque anni. Sono ormai centinaia gli studenti usciti da qui con una professione e la possibilità di mettere a frutto un proprio talento che, se lasciato grezzo, sarebbe stato come un diamante sepolto sotto tonnellate di carbone. Al contrario, la tradizione orafa ereditata dai grandi maestri della scuola napoletana e trasmessa di generazione in generazione fino ai giorni nostri, è la vera forza del Tads, veicolo per esportare know how e talento ben oltre i confini della regione o del Paese.” “A giocare in favore della nostra Scuola” prosegue il Presidente “è inoltre il fitto e ormai consolidato network di conoscenze e collegamenti al tessuto imprenditoriale italiano ed internazionale. Grazie ad esso, diviene più semplice per i nostri allievi accedere in prospettiva lavorativa ad altri poli d’eccellenza, come può essere ad esempio Milano per il Design o il Fashion, o esportare il made in Italy di nuova generazione - ancorché fondato su antichi saperi - verso i più ambiti palcoscenici del luxury internazionali, come Dubai o Hong Kong, dove la manifattura italiana è ancora considerata un assoluto must. In
tal senso sono anche da intendersi le numerose iniziative internazionali di recente attivate, quali il già citato Jewellery and Watchmaking Program realizzato in collaborazione con il Governo del Sudafrica o i percorsi formativi in lingua recentemente attivati, che puntano ad attrarre e formare anche i miglior talenti d’oltre confine”. “Tads, tuttavia, non si ferma qui” conclude Casillo “e all’ internazionalizzazione dell’offerta formativa affianca investimenti importanti in tecnologie didattiche (come le stampanti 3D che hanno rivoluzionato la prototipazione) o - rivolte all’esterno - le numerose attività volte a rivitalizzare le linee estetiche e di comunicazione della scuola, e a spingere la nostra vision a interagire - su tutte le piattaforme possibili - con i suoi fruitori ultimi, i ragazzi e le loro famiglie. Il prossimo passo, infine, sarà in una direzione finora inesplorata: tramite partnership istituzionali con autorevoli soggetti operanti nel campo della formazione d’impresa, attiveremo a breve percorsi di studio che creeranno nuovi manager dell’impresa orafa. Management, marketing ed economia saranno solo alcuni degli aspetti che il nuovo artigiano orafo imparerà ad affrontare e dominare, per poter essere attore competitivo del mercato prossimo venturo”. •
91
Excellent as always, new plans and technology: The Tarì Design School to be. Before becoming a piece of jewellery, a desired accessory, there is metal, stones, pearls, and even if they are precious, nothing is as precious as human creativity, in his the ability to transform an inanimate object into a product that can excite the wearer or whoever sees it. The field of goldsmithing in Italy is occupied by eight thousand businesses with thirty thousand workers with revenue of almost seven million euro, whose roots and technical abilities date back to the propitious medieval ages, giving birth to the Renaissance. The main competitor of the Tuscan goldsmith school is the Neapolitan one with Vincenzo Giura. It cannot be considered, therefore, a mere coincidence that Naples is positioned in the realm of excellence of high quality in made in Italy in this contemporary age. Since the early 1990’s, Tads (Tarì Design School) has been educating goldsmith jewelers, designers, gemologists and watchmakers of the latest generation supported by profound knowledge of the subjects through the craftsmanship of the teaching staff and the most innovative techniques and avant-garde instruments. Although it is known that Tads preceded The Goldsmith Center Il Tarì, it was the visionary intuition of its founding partners, whom desired to create absorbable resources for their companies and laboratories, which allowed for the foundation of the school in 1991. Vincenzo Giannotti, current president of the Goldsmith Center Il Tarì, preceded Giuseppe Casillo as the president of Tads. Since 1996, having full practicality in the Center, Tads has been situated within the Consortium, where it hosts annually approximately 150 students within the various disciplines. The students are mostly Italian from all over the region and many from others, however the school is progressively expanding with ambitious and important international programs. The two year scholastic project, underway until 2017, is hosting 25 south African students. Many more international initiatives will be seen as well as the participation at Expo and other fairs in Tokio, Hong Kong and Dubai, exposing the talents of our teachers and students. “Between the friendly walls of Tarì”, President Giuseppe Casillo explains, “our main goal is still that of discovering and training new talents, a task that the school has been pursuing for twenty-five years. Almost one hundred students have left the school with a profession and the possibility to make the most of their own talent; had it been left coarse, it would have been like a diamond buried under tons of coal. On the contrary, the goldsmith tradition inherited from the great masters of the Neapolitan school and handed in from one generation to the next till nowadays, is the true strength of TADS, which is a vehicle to export know how and talent way beyond the boundaries of the region or of the country.” “Playing in our school’s favor”, continues the President, “we have the thick and strengthened network of acquaintances and links to both the Italian and the international business world. Thanks to this, accessing other poles of excellence becomes easier for our students, in terms of a working perspective. Milan, for example, is a pole of excellence for Design and Fashion. Also, exporting the new generation made in Italy – even though it is rooted into old knowledge – to the most craved stages of international luxury, like Dubai or Hong Kong, is easier. There, the Italian manufacture is still considered an absolute must. In this sense, the numerous international initiatives recently activated are to intend; for example, the already mentioned “Jewellery and Watchmaking Program”, realized in collaboration with the Government of South Africa, or the training programs in English recently activated, that aim at attracting and training also the best talents from over the border”.
92
“Tads, nevertheless, doesn’t stop here” Casillo concludes “to the internationalization of the educational offer, it adds important investments in didactic technologies (like the 3D printers that have revolutionized prototyping) or – oriented outside – the numerous activities aimed at reinvigorating the aesthetic and communicative lines of the school, and to push our vision to interact – on all possible platforms – with their latest users: young people and their families. Finally, the next step will be moved in a direction unexplored till today: through institutional partnership with influential subjects that operate in the field of business education, we will soon activate educational paths that will create new managers of the goldsmith business. Management, marketing and economy will be only some of the aspects that the new goldsmith artisan will learn to face and dominate, in order to be competitive on the market of the future”. •
CORSI 2016
ph. +39 0823 517550 - formazione@tari.it
• DESIGN DEL GIOIELLO • ARTE ORAFA • RHINOCEROS 5.0 • OROLOGERIA • INCASTONATURA • GEMMOLOGIA
93
94
ME TAL LIZZA TO D’ORO: LUCE E COLORE! di Won Do Kyung Presidente MINOSS
L’oro è uno dei simboli dello status sociale e le sue tonalità sono stupende e preziose. L’oro in passato era utilizzato come simbolo di ricchezza e potere nelle più prestigiose cariche gerarchiche. Al contrario, nella società moderna l’oro è diventato un materiale più accessibile, anche alla massa. Gli uomini per molto tempo hanno idealizzato questo metallo prezioso come la risorsa per una vita migliore. Al giorno d’oggi lo sviluppo della scienza e tecnologia, le implicazioni con arte e design, le contaminazioni estetiche, hanno facilitato l’utilizzo dell’oro nella vita quotidiana, massimizzando la platea che lo utilizza. Tale approccio ha determinato la creazione di gioielli, stili e indossati, in linea con le tendenze moda che uniscono una visione fu-
turistica alla salda e irrinunciabile tradizione e cultura del gioiello. L’oro è entrato sempre più nelle nostre vite e nella nostra quotidianità ed è proprio per questo che oggigiorno molte collezioni di moda propongono questo materiale, come elemento di punta. L’Oriente attribuisce agli oggetti in oro, un potere sconosciuto ed è per questo che si crede che indossare oggetti o vestiti dorati, sia sinonimo di una potente forza psico-fisica. Quindi? Ecco perché in Oriente sono molti i casi di campagne marketing di successo che hanno sfruttato il potere del richiamo di questo metallo. Nella moda attuale è forte il sentimento che induce le persone a disfarsi del vecchio per rinascere e cambiare mantenendo l’elemento base ma modificandone luce e colori. Con le moderne tecnologie ormai è possibile produrre leghe diverse che possano donare all’oro sfumature nuove e originali.
95
96
Tali leghe possono essere prodotte grazie a metalli quali; argento, rame, zinco, palladio, nichel, etc. Ogni materiale può avere caratteristiche differenti come ad esempio, oro opaco o oro lucido liscio oppure, grazie a tecniche di placcatura, possiamo dar vita a reazioni chimiche che producono oro giallo, oro rosa, oro nero, oro viola, oro verde. Il colore dell’oro ha la particolarità di variare la sua sfumatura quando entra in contatto con la luce palesando l’influenza degli altri materiali. Nei nostri giorni l’oro metallizzato è un colore molto popolare che può essere usato in tutta la moda, dai vestiti ai gioielli, dagli accessori alle scarpe e specialmente se unito al colore nero da vita ad uno stile chic ed elegante, energico e sempre al passo con i tempi. I colori piatti possono diventare più frizzanti e vitali accostando elementi brillanti o dettagli originali come le squame di pesce. Anche le fantasie colorate come l’aurora boreale o le galassie e i pianeti donano originalità a colori altrimenti troppo monocromatici. Nel mondo della moda varie forme e colori possono trasmettere emozioni e sentimenti plasmandoli in materiali preziosi, proprio come l’oro. •
Metallic gold: sparkle and color
Gold has always been one of the distinguishing symbols for social class and its shades are stunning and precious. In the past it was used as symbol of prosperity and power, especially in the highest hierarchical positions. However, today Gold is a more affordable material for the mass too. For a long time people have thought of this precious metal as a resource for a better life. But today, thanks to the development of science and technology, thanks to the involvement of design and art and thanks to aesthetic influences, Gold is part of everybody’s lives. This approach determines the creation of new jewels and styles according to the fashion trends that link a completely new vision of jewels with the old, stable and undeniable tradition. Gold has become increasingly a more important part of our lives, and this is why today fashion collections recommend this material as a leading element. The Eastern world confers to the golden objects a mysterious power. This is why it is thought that wearing golden accessories or golden clothes means having a powerful mental and physical strength. And so? This explains why lots of eastern marketing campaigns continue using the ideal power of this precious metal. Today fashion convinces people to throw away the old things in order to be reborn and change themselves, not by changing the main element, but only adding sparkle and color to it. Thanks to the new technologies, it is possible to produce new alloys that can always give gold new and original shades. These alloys are produced thanks to metals as: silver, copper, zinc, palladium, nickel, etc. Each of these materials has proper and different features like opal or shiny gold and thanks to some metal plating techniques we can give birth to chemical reactions that produce yellow, pink, black, violet and green Gold. Gold has the peculiarity to change color if shown under the light of the sun which gives it a more harmonious aspect and also reveals the presence of the other materials that make Gold a more luxurious material itself. Nowadays, metallic gold is a popular color and is also used in every sector of the fashion field, from clothes to jewels, from accessories to shoes, especially in association with the black color, which makes the style very chic and smart, dynamic and at pace with the times. Flat colors become more dynamic thanks to the mix with sparkling elements and original items like fish scales. Some colored patterns too, like aurora borealis or galaxies or planets, give extravagance and different tones to monochromatic accessories. In the fashion field the variety of colors and styles can infuse emotions and feelings, and they can also transform emotions in precious materials, just like gold. •
97
98
99
100
101
102
The King of
RED
di Andrea Zullino Responsabile dei Metodi Avanzati di Analisi. Istituto Gemmologico Italiano.
Una gemma per pochi. Affermazione consistente e contestualizzabile sotto il profilo commerciale, didattico e analitico. Il corindone varietà rubino qualità gemma detiene una serie di peculiarità che lo posizionano ai vertici delle scale di rarità, valore economico e complessità di identificazione. “The King of Red”, quattro parole che meglio non possono descrivere i primati di questa gemma affascinante, insidiosa e tanto ricercata nei mercati internazionali. Dal punto di vista gemmologico è un materiale non banale da gestire. Il primo crocevia importante è l’identificazione del materiale naturale e di quello sintetico. Oggi in circolazione è possibile trovare ingenti quantità di rubino sintetico ottenuto mediante diverse tecniche di accrescimento: Verneuil, Czochralski, idroter-
male e da fondente. Una volta identificata la natura del materiale è necessario verificare la presenza di eventuali trattamenti (che possono essere effettuati sia sul rubino naturale che sul rubino sintetico). Apriamo una piccola parentesi: quasi la totalità (oltre il 98%) dei rubini in commercio hanno subito uno o più processi di trattamento al fine di migliorarne il colore e/o la trasparenza. Tuttavia esistono diverse tipologie di trattamento, alcune di esse commercialmente accettate (a patto di essere palesate) come ad esempio il normale “heating”, altre molto invasive come il “Glass Filling”. Il rubino naturale non trattato rappresenta l’apoteosi della rarità… tradotto in soldoni? A seconda della qualità, della provenienza e della caratura il suo valore non è calcolabile, offerta più
103
alta vince! Le ultime aste lo dimostrano: a Ginevra nel maggio 2015 Sotheby’s batte il “Sunrise Ruby” (rubino birmano di 25.59 ct non trattato) all’imbarazzante cifra di 30 milioni di dollari. Dal punto di vista analitico i laboratori di tutto il mondo giocano un ruolo primario nella classificazione del rubino, che inevitabilmente si ripercuote sui mercati e sul valore finale della gemma. A riguardo si potrebbe aprire un vasto capitolo, che richiederebbe una lunga ed articolata argomentazione. Quanto è pesante l’influenza dei laboratori sui mercati? A mio modesto avviso molto, talvolta troppo e cerco di spiegare il perché. Parliamo della provenienza geografica. Nei tempi che furono (anni ’60-‘70) esistevano due localit\à dove il rubino qualità gemma veniva estratto: Thailandia e Myanmar (ex Birmania). Il materiale, a seconda delle due origini, mostra caratteristiche distintive importanti che dipendono dalla differente tipologia di genesi dei cristalli (magmatica in un caso e metamorfica nell’altro). Detto in tutta franchezza distinguere un Burma da un Siam per un analista esperto non è questo scoglio insormontabile. Oggi le cose sono ben differenti rispetto al passato. Dove si estrae attualmente il rubino? Bene… Mozambico, Madagascar, Tanzania, Kenya, Malawi, Nigeria, Afghanistan, Pakistan, Cambogia, Cina, India, Laos, Nepal, Sri Lanka, Tajikistan, Vietnam, Myanmar eccetera eccetera. Non difficile intuire che la situazione è andata complicandosi negli anni in termini di casistiche possibili sull’origine geografica del rubino tanto che, talvolta, anche portando allo stremo le più sofisticate strumentazioni, non è possibile stabilirne l’origine certa (in quei casi, non così rari come si fa credere, la più saggia delle scelte è quella di astenersi dal giudizio). La medesima incertezza la si riscontra nella fantomatica classificazione sistematica e universale del “Pigeon Blood” (ritenuta la colorazione rossa di maggior prestigio della gemma). Provenienza e colore incidono pesantemente sul valore del rubino, un giudizio piuttosto che l’altro ne fa schizzare o sprofondare il valore. Con questo non voglio minimamente insinuare che il ruolo dei labora- tori sia inutile, tutt’altro, è importantissimo. A patto però che la certificazione si mantenga lontana da tutto ciò che non è rigore, scienza, ripetibilità del dato e imparzialità di giudizio. Ad ognuno il suo mestiere. L’Istituto Gemmologico Italiano (IGI), fondato a Milano nel 1973, è tra i più autorevoli organismi attivi nel campo dell’analisi gemmologica, della formazione professionale, della ricerca e della promozione culturale (tramite editoria specializzata, conferenze, collaborazioni con associazioni di settore e media). Ente senza fini di lucro con centinaia di Soci in tutta Italia, IGI aderisce a Confindustria
104
Federorafi e, a livello internazionale, a CIBJO (Confédération International de la Bijouterie, Joaillerie, Orfèvrerie des Diamants, Perles et Pierres). In qualità di socio fondatore di FEEG (Federation of European Education in Gemmology), è l’unico ente in Italia autorizzato al rilascio del diploma di “European gemmologist”. Nel 2013 l’Istituto Gemmologico Italiano ha stipulato un’esclusiva convenzione con la Corte Arbitrale Europea (Centre Européen d’Arbitrage et de Médiation - CEAM), che ha portato alla costituzione di una Sezione di Gemmologia e Preziosi all’interno della Corte stessa. Oltre che nella storica sede milanese, IGI opera a Roma, Valenza Po, Marcianise (Tarì) e Catania. •
The king of red
Dr. Andrea Zullino Advanced Analysis Methods Manager IGI Italian Gemmology Institute A gem is only for a chosen few. A significant affirmation under the commercial, didactic and analytic profile. Corundum, a ruby variety, of gem quality, holds several peculiarities which position it on the top of the classification for rarity, economic value and identification complexity. “The king of red” describes this fascinating gem’s records, insidiousness and value in the international markets. It is not an easily managed material, from a gemological point of view. The first important step is the identification of natural or synthetic material. Nowadays a great quantity of synthetic rubies is circulating all over the world and it is made by several growth techniques: Verneuil, Czochralski and hydrothermal. Once you have identified the nature of the material you will also need to verify the presence of possible treatments, that can be carried out on both natural and synthetic rubies . Almost all (89%) rubies have been subjected to one or more treatments in order to improve color or transparency. Several treatments can be used, some of them are accepted by commerce , but need to be revealed, like for example “heating”. Others are more invasive like “Glass Filling”. The natural untreated ruby represents the apotheosis of reality… Its value is priceless, and so will win the highest offer! Just as confirmed in the latest auction: at the Sotheby’s on May 2015, in Geneva, the “Sunrise Ruby” (the Burmese ruby, 25.59 carats untreated) was sold for 30 million dollars. Laboratories all over the world play an important role in ruby classification, which reflects on the market and on the final value of the gem, inevitably. A conspicuous chapter should be opened on this matter, with a long
105
and well-structured argumentation. How do laboratories influence the market? In my opinion, there is too much influence, and let me explain why. Let’s talk about the geographical origin: in 60-70’s two places where the ruby could be extracted existed: Thailand and Myanmar. The material shows different features depending on its origin (the crystals genesis is magmatic in one case and metamorphic in the other). But it should be said that it is not difficult for an expert analyst to distinguish a Burma from a Siam. Today things have changed. Where can rubies be extracted? Well…Mozambique, Madagascar, Tanzania, Kenya, Nigeria, Afghanistan, Pakistan, Cambodia, China, India, Laos, Nepal, Sri Lanka, Tagikistan, Vietnam, Myanmar, etc. It is important to add that sometimes it is difficult to establish the proper origin of the ruby (in this case the wisest decision is to refrain from judgment). The same type of uncertainty occurs in the classification of the “Pigeon Blood” (the most prestigious red coloration of the gem). Origin and coloration influence the value of the ruby, which does not mean
106
that laboratories are not important, on the contrary they are very important. But the certification should not concern, coloration and influence. Ehas its own job. The IGI (Italian Gemmology Institute), established in 1973 in Milan, is one of the most influential organisms active on the gemological analysis field, for professional trading, research and cultural promotion through the skilled publishing house, conferences, association partnerships and media. IGI is a non-profit organism with hundreds of partners all over the country, it is joined by Confindustria Federorafi and CIBJO (Conféderation International de la Bijouterie, Joaillerie, Orfèvrerie des Diamants, Perles et Pierres). As partner of the FEEG (Federation of European Education in Gemmology), it is the only Italian organism that can release the “European gemmologist” degree. In 2013 IGI stipulated an agreement with the Centre Européenne d’Arbitrage et de Médiation (CEAM). IGI is active not only in Milan but Rome, Valenza, Marcianise (Tarì) and Catania. •
107
Non molti ci avrebbero scommesso. Il progetto, nato da una visione strategica di un piccolissimo gruppo di imprenditori napoletani, aveva richiesto moltissimi mesi per la messa a punto: una volta che fu definito e che furono superati tutti gli ostacoli, si trattava di tradurlo in concreto. Finalmente, nel 1996 la cittadella orafa di Marcianise apriva i battenti, suscitando interesse e ammirazione. Sotto molti aspetti la generale impressione per le aziende e le istituzioni che nei mesi immediatamente successivi all’apertura furono invitati o richiesero espressamente di conoscere la struttura de Il Tarì, fu quella di visitare il futuro dell’oreficeria, un futuro che veniva prospettato in un’area sicuramente non delle più facili. L’oreficeria napoletana non era certo inferiore, come creatività a manualità, a quella di altri distretti italiani, ma al Tarì era nato qualcosa in grado di valorizzarla. L’imprenditoria orafa italiana si è trovata di fronte a un esempio di efficienza strutturale e organizzativa che non teneva conto esclusivamente delle contingenti esigenze commerciali ma metteva le basi per la crescita e lo sviluppo della professione orafa e si poneva come modello destinato ad affermarsi nel tempo. In questi vent’anni il Centro Orafo campano ha saputo tenere ferme le proprie posizioni e lo spirito di aggregazione dal quale era nato. Anche nel corso di una recentissima visita abbiamo avuto la medesima impressione di efficienza organizzativa degli inizi. Particolarmente apprezzabile l’impegno che, attraverso la Fondazione Il Tarì, è stato dedicato alla formazione nel campo del design, della ricerca, dell’innovazione. Così come lo è la capacità di creare e mantenere lo spirito di gruppo pur nel rispetto e nella valorizzazione delle individualità. Un aspetto, questo, a cui noi di Federpreziosi Confcommercio siamo particolarmente sensibili in quanto rispecchia potenzialmente quello che riteniamo essere la capacità che le associazioni di categoria devono avere e che perseguiamo con forza: fare di tante singole voci un coro che le armonizzi e ne aumenti il vigore. Il comparto orafo italiano sta affrontando seriamente un percorso di “saggia” integrazione nell’ottica di realizzazione di quelle tanto invocate sinergie, che a volte stentano a trovare un’effettiva realizzazione. Ricordiamo la frase che veniva spesso riportata nella comunicazione del Tarì “Uniti si vince!” e che si tende a considerare pura retorica. Se in effetti suona come una dichiarazione fin troppo abusata, riteniamo che gli operatori del comparto – dai produttori, ai grossisti, ai banchi metalli, ai dettaglianti, alle organizzazioni fieristiche – abbiano avuto riscontro di quanto corrisponda a realtà, considerando gli importanti risultati ottenuti in vari campi a livello dei rapporti con il Governo, risultati che creano tutti i presupposti per consolidare ogni forma di possibile collaborazione senza più remore e particolarismi. • Giuseppe Aquilino, Presidente Federpreziosi Confcommercio Steven Tranquilli, Direttore Federpreziosi Confcommercio
108
A Real Challenge
They were not many who would have bet on it. The project, realized out of the strategic vision of a very small group of Neapolitan
businessmen, required many months of finalization. Having defined and passed all the obstacles, it was necessary to make
it real. Finally, in 1996 the small Goldsmith Center of Marcianise opened its doors, causing general admiration and interest. For several aspects, during the months following the opening, the
general impression of those companies and institutions who were
invited or explicitly required to visit the Tarì was a visit to the future
of jewellery, a future that was presented in one of the least simple
areas. Neapolitan jewellery surely was not inferior in comparison to other Italian districts , both in creativity and manual skills, but at Tarì there was an added value given.
The Italian gold business faced an example of structural and
organizational efficiency that cared
not only for commercial needs but
also
inspires
growth
and
development of the gold profession and makes itself a model intending on being established in time.
During these twenty years The Gold
Center in Campania has kept its
intentions and the same initial spirit
of aggregation. Also during a recent
visit, we had the same impression of organizational efficiency. Especially
appreciated is the care provided to
training
concerning
design,
research, and innovation, through the Foundation Il Tarì.
The ability to create and keep a spirit
of aggregation while respecting and giving value to individuality
is very much appreciated. This is
an aspect especially dear to us of
Federpreziosi Confcommercio since it reflects potentially what we consider should be an ability of trade associations and that
we deeply regard, transforming many single voices into one choir harmonizing and increasing their energy.
The Italian gold branch is seriously facing a path of “wise” integration of all those synergies that sometimes finds realization difficult.
We ecall the phrase that was often reported by Tarì’s communication
“United we win!” , which is often considered simple rhetoric. If it really sounds like an overused declaration, we can consider that
the operators in this branch- from producers, to wholesalers, to the metal bench, to retailers, to trade show organizations - have
confirmed that it is real , taking into consideration the important results obtained in different fields concerning the relationships
with the Government, results that create all the needed premises
to reinforce any kind of possible cooperation without any further hesitation. •
Giuseppe Aquilino, President of Federpreziosi Confcommercio Steven Tranquilli, Director of Federpreziosi Confcommercio
109
110
111
112