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Scarpantibus

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Flavio Archeologo

Flavio Archeologo

Fagiolino curiosone perlustrando lo stanzone delle scarpe lui trovò e di corsa le provò.

Eran belle, grandi tanto, da ginnastica, uno schianto!

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Fagiolino le indossò e il piedino vi infilò a danzare lui provò e un volteggio accennò ma nel camminare lesto inciampò tosto nel cesto e la piroetta sua finì poi cadendo proprio lì.

Al nido

Un bel giorno Fagiolino andò al nido, (piccolino!) per lasciare le sottane e le beghe quotidiane indeciso all’inizio, come ogni novizio, se lasciare la sua mamma per un’altra nuova fiamma.

Poi al nido che sorpresa !!!

Quanti bimbi, quanti giochi tanti sopraffini cuochi pappa buona da mangiare la sdraietta per dormire i divieti da abolire,

Topolino di campagna

Dondola il campo di grano al sole del melograno.

Trovi fiori nelle aiuole dolci delizie campagnole colori, ciliegie, mirtilli insieme a tanti grilli nei prati marzolini per grandi e piccini.

Farfalle variopinte che sembrano dipinte, uccellini e cinguettii nell’ora degli addii.

Volpi, scoiattoli, donnole, come nelle tue favole,

Fiocco di neve Un fiocchetto birichino che dal cielo un dì calava si posò sopra il nasino di Flavio che passava.

Ma il calore del nasino fece sciogliere il fiocchetto e rimase un sol puntino sulla punta del nasetto.

Ritornò fiocco di neve e ai fratelli raccontò quell’ avventura breve che in viaggio gli toccò.

Piccolo borgo

Era solo una piccolo borgo semplice, quasi in letargo, immerso nel verde della natura dove si viveva di agricoltura.

Poca gente vi abitava vita tranquilla solo sognava, poche cose possedeva, ma un cuor grande aveva.

Senza fasti, lusso e ori, tra fatica, sudore e dolori, nonostante tribolazioni e lutti un gran sorriso avevan per tutti.

Una stretta di mano uno sguardo più umano pronti ad aiutarsi ad ogni ora erano quelli i valori di allora.

Lì non c’era inquinamento né conservanti, né cemento lì regnava sol la natura bella, unica e pura.

Tutti liberi a giocare nella piazza e nei vicoli sapevamo dove andare senza trovar pericoli.

In quel borgo io son nata li ho giocato, son cresciuta poi da grande son partita, non l’ho mai dimenticato !

Che mistero la vita!! Gira gira la vita, e non è mai finita… sulle punta delle dita, sulla bacchetta del mago delle belle fiabe pago.

Una porta si apre nella stanza proibita. Se girare la chiave rende la vita soave apre i pensieri segreti e toglie tutti i divieti prenditi pure la libertà e ritrova la tua felicità.

Prima carta d’identità.

Cosa mai ora accadrà ?!

Prepara la strada sicura per la tua vita futura, segui un cammino leale, non abbatterti mai e se cadi rialzati, sai, ma non mollare maaaaiii

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