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L’acqua preziosa

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Scarpantibus

Scarpantibus

Scende a gocce giù dal cielo, sia col caldo che col gelo, grigio bianco o tutto nero, svelta bagna ogni sentiero.

Non si ferma mai a guardare: scorre, poi diventa mare.

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Se la terra arsa implora, giunge rapida lei allora.

Qualche volta si nasconde, nella nebbia si confonde e diventa un gran pasticcio se si forma neve e ghiaccio, se si cela giorno e sera situazione proprio nera.

Ma ritorna, non c’è verso, spinge via l’azzurro terso. Forma fiumi e torrenti da la vita e gli alimenti.

E piccina, grossa o piena, lei s’insinua in ogni vena, sazia ovunque gli animali, li disseta, tutti uguali.

È dell’uomo una compagna

quando beve o il viso bagna.

Contro il fuoco è un aiuto, non scordare il suo tributo.

Appartiene ad ogni gente, non sprecarla adolescente.

L’acqua è un bene divino, trasforma tutto in giardino, non scordarlo mai, bambino…!!

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