Ricettario - Popopo Pomodori

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i ricettari di

popopo

POMODORI

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indice COTOLETTE DI POLLO FARCITE CON POMODORI E FETA RISOTTO FILANTE POMODORO MOZZARELLA E BASILICO CONSERVA DI POMODORO FATTA IN CASA GAZPACHO POMODORI RIPIENI DI RISO POMODORINI APPASSITI LINGUINE CON MAZZANCOLLE E POMODORINI


COTOLETTE DI POLLO CON POMODORINI E FETA

4 fette di petto di pollo 3 uova 3 pomodori tondi 100 gr di feta greco q.b. origano q.b. pangrattato q.b. sale, pepe, olio evo q.b. olio per friggere

Prendete le fettine di petto di pollo e battetele leggermente, io lo faccio fare dal mio macellaio che adoro. In un piatto fondo battete le uova con un pizzico di sale e una macinata di pepe. Preparate un piatto piano con abbondante pangrattato. Procedete con la preparazione delle cotolette passando le fettine nell’uovo battuto e poi nel pangrattato battendole leggermente per farlo ben aderire. Ripetete questa operazione per fare la seconda panatura. Tagliate i pomodori in quattro parti poi eliminate i semini interni e tagliateli a cubettini. Metteteli in una ciotola con origano, sale, pepe e un filo l’olio e teneteli da parte. Sbriciolate la feta con le mani. Mettete abbondante olio per friggere in un tegame e portate l’olio a temperatura. Procedete con la frittura delle cotolette panate girandole quando avranno raggiunto una bella colorazione. Tenete il fuoco medio e abbassatelo se vedete che prendono colore subito, se la fiamma è troppo alta rischiate di bruciare l’esterno e di lasciare cruda la carne all’interno. Una volta cotte le fettine passatele su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Tamponatele per bene e salatele da ambo i lati. Disponetele in un piatto e condite la superficie con la dadolata condita di pomodori e la feta sbriciolata. Ultimate con una spolverizzata di origano e servite ben calde.

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RISOTTO FILANTE POMODORO MOZZARELLA E BASILICO

350gr di riso vialone nano 1 cipolla 1/2 bicchiere di vino bianco 1 bicchieri di passata di pomodoro 2 mozzarelle 10 foglie di basilico 1 peperoncino q.b. olio evo q.b. sale e pepe q.b. acqua Per prima cosa sminuzzate finemente la cipolla bianca, e mettetela in un tegame con un filo d’olio a soffriggere dolcemente. Trascorsi 5 minuti a fuoco basso aggiungete il riso e fatelo tostare un paio di minuti a fiamma media quindi sfumate con il vino bianco e lasciate che evapori tutto l’alcol. Irrorate il riso con un paio di mestoli di acqua calda, io per comodità uso il bollitore, poi prendete la passata di pomodoro e diluitela con un mestolo di acqua bollente in modo che non sia troppo fredda quando la aggiungerete al risotto, non dovete abbassare drasticamente la temperatura del riso. Aggiungete ora la passata di pomodoro e continuate la cottura del riso aggiungendo acqua calda, regolate di sale e pepe. Da una parte tagliate la mozzarella a dadini piccolini e lavate le foglie di basilico. Quando il riso sarà cotto spegnete il fuoco e aggiungete il basilico spezzettato con le mani e la mozzarella e girate energicamente in modo che i mini cubetti di mozzarella si sciolgano. Coprite con un tagliere di legno e lasciate riposare il risotto per un paio di minuti quindi servitelo! Bello, buono e soprattutto filante!

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CONSERVA DI POMODORO FATTA IN CASA

1 Kg di pomodori da sugo ben maturi 1 cipolla rossa q.b. sale q.b. basilico Vasetti per conserve con tappo Per cominciare prendete dei barattoli per conserve e lavateli per bene. Se i coperchi sono vecchi sostituiteli con dei coperchi nuovi questo perché con l’utilizzo le guarnizioni presenti possono deteriorarsi compromettendo così la conservazione corretta della salsa di pomodoro. La preparazione è davvero semplicissima e bastano pochi ingredienti. Pulite la cipolla e tagliatela a tocchetti, lavate bene i pomodori e tagliateli in più pezzi grossolanamente. Mettete il tutto in una pentola, regolate con una prima presa di sale e coprite. Fate bollire i pomodori per almeno un’ora e mezza a fiamma bassa. Passate i pomodori cotti nel passaverdure oppure frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Potete scegliere se fare una passata corposa oppure una passata vellutata frullando molto di più. A questo punto rimettete la pentola sul fuoco e fate cuocere la passata per almeno mezz’ora. Ricordate che è meglio far bollire per più tempo i pomodori all’inizio che dopo averli passati. Fate ridurre la conserva fino ad ottenere la corposità desiderata quindi spegnete il fuoco e solo ora potete aggiungere il basilico spezzettato così manterrà tutto il suo profumo. Con l’aiuto di un mestolo e di un imbuto riempite i barattoli ben lavati e asciugati. Riempiteli lasciando uno spazio di 2 - 3 cm libero. Riempiteli quando la passata è ancora bollente poi chiudete con il tappo e rovesciate i barattoli a testa in giù. Il calore della passata creerà una pressione interna che farà chiudere ermeticamente i barattoli e così eviterete di metterli a bollire in una pentola piena d’acqua come si faceva una volta. Lasciateli girati per una notte e al mattino controllate il tappo, premetelo per controllare che sia chiuso per bene e poi riponete la passata in un armadietto al buio per conservarla.

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GAZPACHO

Tagliate i pomodori a metà e privateli dei semi. Tagliateli a pezzi grossolani e pulite le restanti verdure e tagliatele anch’esse a pezzettoni. Mettete tutte le verdure nel bicchiere del mixer, aggiungete il pane a pezzi, l’aglio e frullate tutto. Dopo qualche minuto condite con un goccio di olio evo e dell’aceto di vino bianco, sale e pepe assaggiando per vedere se abbiamo raggiunto l’acidità desiderata. Diciamo che potrebbero bastare 3 cucchiai di aceto di vino bianco. Lasciate riposare il gazpacho ben frullato per almeno un paio di ore in frigorifero prima di servire. Servite in un piatto o in bicchiere aggiungendo a piacere del ghiaccio per renderlo ancora più fresco o dei dadini di cetriolo, peperone e pomodoro. Volendo potete anche tagliare delle coste di sedano o altre verdure.

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700 gr di pomodori maturi 2 cetrioli 2 peperoni rossi (o uno giallo e uno rosso) 1 cipolla rossa 1 spicchio d’aglio 100gr di pane raffermo q.b. olio evo q.b. aceto di vino bianco q.b. sale e pepe


POMODORI RIPIENI DI RISO

8 pomodori tondi 8 cucchiai di riso 1 cucchiaio di prezzemolo tritato 1 cucchiaio di basilico tritato 1 spicchio di aglio 1 manciata di parmigiano q.b. sale e pepe q.b. olio evo Lavate per bene i pomodori e poi tagliate la calotta superiore. Svuotate i pomodori facendo attenzione a far colare succo e polpa in un apposito colino per filtrare il succo in una ciotola. Svuotateli tutti e salateli leggermente all’interno. Scolate poi bene il succo dal colino e nella ciotola aggiungete il prezzemolo, basilico, sale e pepe, un filo d’olio e lo spicchio d’aglio tagliato a metà. Aggiungete ora il riso e lasciate riposare il tutto per almeno mezz’ora. Meglio se lasciate riposare tutto per un’ora così il riso assorbirà parte del succo con gli odori. Trascorso il tempo togliete l’aglio e aggiungete una manciata di parmigiano, girate bene e cominciate a riempire i pomodori. Riempite i pomodori con un cucchiaio di riso e poi con parte del succo così il riso cuocerà. Una volta riempiti tutti i pomodori copriteli con la calotta e metteteli su una teglia da forno leggermente unta. Accendete il forno a 180° e infornate i pomodori a forno ben caldo ventilato per un’ora circa. Sfornateli e serviteli caldi, vanno benissimo anche per un pranzo freddo! Provate!

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POMODORINI APPASSITI

q.b. pomodorini q.b. timo fresco q.b. zucchero q.b. sale q.b. olio evo

La potremmo definire una ricetta QB visto che l’elenco degli ingredienti non presenta pesi e misure. Facciamo a occhio, sentiamoci liberi per una volta di decidere noi quanto zucchero o sale mettere sui nostri pomodorini. Realizzare questi pomodorini appassiti è molto semplice, si devono tagliare a metà i pomodorini e disporli su una placca da forno sulla quale avrete steso un foglio di carta da forno. Mettete i pomodorini in fila indiana come bravi scolaretti e cominciate a condirli con lo zucchero, spruzzatene un pochetto, non troppo mi raccomando, su ogni pomodorino e lo stesso vale per il sale e il timo. Prima di infornare un filo di olio evo e il gioco è quasi fatto, dovranno andare in forno per un’ora, anche un’ora e un quarto a 100°. Molto lentamente diventeranno appassiti fuori ma succosi e dolci all’interno. Sono ottimi come contorno o come guarnizione di bruschette, crostini o insalate di pasta.

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Pulite le mazzancolle da crude togliendo il carapace la testa e la coda. Tenete da parte una mazzancolla intera per ogni invitato, servirà come guarnizione del piatto. Tritate lo scalogno sottilmente e mettetelo a rosolare in una padella con un filo di olio evo. Quando lo scalogno sarà imbiondito aggiungete le mazzancolle, tutte, sia quelle sgusciate che quelle intere e fatele cuocere massimo un minuto poi sfumate con il brandy e lasciate che l’alcol evapori. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete i pomodorini tagliati a metà se sono di piccola dimensione o in quattro spicchi se sono più grandi. Spadellate velocemente così da lasciare i pomodorini interi e non spappolati. Spegnete e tuffate le linguine ben scolate.

LINGUINE CON MAZZANCOLLE E POMODORINI 400 gr di mazzancolle 400 gr di linguine 30 poodorini 1 spruzzata di brandy 1 scalogno q.b. olio evo q.b. sale e pepe q.b. prezzemolo tritato

Terminate il piatto aggiungendo la mazzancolla intera.

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SOLANUM LYCOPERSICUM Il frutto maturo è invece ricco di principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, ed è comunemente utilizzato a scopi alimentari, in insalata o come ingrediente nella preparazione di salse e piatti cotti, come la pizza. Il succo o le centrifughe di pomodoro, assunti come bevanda rendono disponibile all’organismo una quantità significativa di licopene, un antiossidante che si ritiene possa svolgere una certa funzione protettiva rispetto al rischio di tumori alla prostata. Il succo di pomodoro costituisce anche, con l’aggiunta di vodka, tabasco, limone, sale e pepe, la base di un cocktail solitamente servito come aperitivo e noto come Bloody Mary (viene talora chiamata Virgin Mary la versione analcolica dello stesso cocktail, che si riduce a succo di pomodoro condito come sopra). Il pomodoro è nativo della zona dell’America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell’America Settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro divenne parte integrante della cucina azteca. Alcuni affermarono che il pomodoro aveva proprietà afrodisiache, sarebbe questo il motivo per cui i francesi anticamente lo definivano pomme d’amour, “pomo d’amore”. Questa radice è presente anche in Italia: in certi paesi dell’interno della Sicilia, è indicato anche con il nome di pùma-d’amùri (pomo dell’amore). Si dice che dopo la sua introduzione in Europa Sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla regina Elisabetta, battezzandola con il nome di apples of love (pomo d’amore). La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo. Arriva in Italia nel 1596 ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli nel sud del paese, si ha il viraggio del suo colore dall’originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all’attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi.

DA WIKIPEDIA: http://it.wikipedia.org/wiki/Pomodoro

Ricettario n.2 Chezuppa! popopo Pomodori www.chezuppa.it - info@chezuppa.it Foto di copertina © Konstiantyn - Fotolia.com Foto delle ricette © Chezuppa.it



Una produzione

© Chezuppa! www.chezuppa.it www.facebook.com/chezuppa Giugno 2012


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