03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-23
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-23
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 23
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
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6566
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27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
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6566
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27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
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6566
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27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
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6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
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6566
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27-SET-2020 Estratto da pag. 1-28
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 17-17
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 17-17
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 8-8
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 8-8
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 19
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-33
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-33
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 19
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 19
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 17
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 11
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 11
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
04-OTT-2020 Estratto da pag. 48
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
04-OTT-2020 Estratto da pag. 48
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
04-OTT-2020 Estratto da pag. 48
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
04-OTT-2020 Estratto da pag. 3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
30-SET-2020 Estratto da pag. 30
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
30-SET-2020 Estratto da pag. 30
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 6
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 6
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 8
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 8
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 14
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 14
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-8
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 15
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 15
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 12
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 12
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 5
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 4-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 4-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-5
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-5
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-5
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 18
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 18
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 22
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 22
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-4
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 38
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 38
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 38
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 42
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 42
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
08-OTT-2020 Estratto da pag. 42
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 33
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 15
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 15
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-11
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-11
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-12
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-12
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-32
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-6
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-6
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 13
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 44
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
02-OTT-2020 Estratto da pag. 44
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
6566
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-9
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 10
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 15
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 3
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 6
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-19
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 1-7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 7
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO
3043
a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione
03-OTT-2020 Estratto da pag. 7
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03-OTT-2020 Estratto da pag. 38
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VENEZIA E MESTRE
Corriere del Veneto Sabato 3 Ottobre 2020
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VE
Comunali
Portogruaro, caccia all’ultimo voto
Tra domani e lunedì (fino alle 15) il ballottaggio per scegliere il sindaco. L’incognita degli accordi e dell’affluenza
PORTOGRUARO L’attesa è finita, dalle 7 di domani mattina alle 15 di lunedì i portogruaresi torneranno ai seggi per decidere chi sarà il loro nuovo sindaco (anche perche Maria Teresa Senatore non ha passato l’esame elettorale). Il primo turno non ha consegnato un vincitore rinviando il tutto di due settimane e ponendo l’uno contro l’altro Stefano Santandrea (medico di base, sostenuto da una coalizione passata da 5 a 7 liste dopo l’apparentamento con le due civiche di Graziano Padovese) e Florio Favero, architetto, che
potrà contare su dieci simboli tra cui, accanto a quello della Lega, hanno trovato spazio Forza Italia e Fratelli d’Italia che al primo turno si erano schierati con il sindaco uscente Senatore. La situazione è incerta: due settimane fa Santandrea ha
Gli appelli finali Salvini e Zaia per Favero, Santandrea ha battuto il territorio soprattutto le frazioni
raccolto complessivamente 4.955 preferenze, il 37 per cento del totale. A trainare la coalizione è stato il Partito democratico con 2.043 voti seguito dalle due civiche Per Stefano Santandrea sindaco e Città per l’uomo che insieme ne hanno collezionate 1.349 preferenze (a chiudere Articolo Uno con 328 voti). Le due civiche che sostenevano la candidatura di Padovese, Città del Lemene e 7 frazioni in Comune, hanno invece messo insieme poco meno del 4,5 per cento. Per Favero si sono espressi invece 4.090 porto-
gruaresi, il 30,5 per cento: più della metà delle preferenze sono arrivate dalla Lega che, con il 18,5%, ha confermato le attese sfruttando il traino di Luca Zaia alle Regionali e diventando il primo partito. Le civiche Forza Portogruaro, Toffolo, Rambuschi, Destra Lemene e Portogruaro futura hanno aggiunto al totale 1.571 voti. Domani e lunedì, però, Favero potrà contare anche sul (potenziale) pesante pacchetto di voti portato dalle quattro liste schierate al primo turno con Senatore. Parliamo di 3.459 preferenze di
cui oltre la metà raccolte dal bollino bianco contenente il nome di Senatore. Ma al ballottaggio si riparte da zero e basta un solo voto in più dell’avversario per diventare sindaco. In queste due settimane Santandrea ha battuto il territorio palmo a pal-
Le preferenze I due candidati divisi solo da meno di 900 voti, ma ci sono i 3500 di Senatore da spartire
mo, concentrandosi in particolare sulle frazioni e tentando così di recuperare il terreno perso negli undici giorni di quarantena scontati per aver incontrato Arturo Lorenzoni (il candidato presidente alle elezioni regionali del centrosinistra) , risultato poi positivo al Covid. Favero, invece, ha radunato gli elettori della propria area politica in piazza contando prima sull’appoggio di Matteo Salvini e poi su quello del governatore Luca Zaia. A. R. T. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE INTERVISTE I DUE SFIDANTI
Favero, la gara elettorale è alle battute finali. Come l’ha vissuta? «È stata molto impegnativa ma abbiamo fatto un grande lavoro dal punto di vista della comunicazione. Siamo stati sempre propositivi, cercando di concentrarci piuttosto sui temi». Senatore lascia la poltrona di sindaco dopo cinque anni non facili, in cui il centrodestra si è spaccato in due. Lei è convinto che riuscirà a fare meglio? «Tutti lasciano delle criticità, è inevitabile. Così come è chiaro che chi viene dopo è chiamato a fare meglio di chi lo ha preceduto. Per farlo bisogna affrontare tema per tema, analiz-
Centrodesta Florio Favero, l’uomo scelto dalla Lega
Favero: «Uniti e forti ma in giunta non ci saranno due sindaci»
zarlo e risolverlo con un atteggiamen- mo degli ideali. La stessa cosa, piuttoto positivo. Anche nelle grandi azien- sto, non l’ha fatta il centrosinistra apde è così, quando si cambia ammini- parentandosi con Graziano Padovese stratore delegato». che cinque anni fa aveva sostenuto Nel centrodestra vi siete presentati Maria Teresa Senatore ed è stato condivisi al primo turno, molti sostengo- sigliere comunale di Forza Italia». no che, con un unico candidato, avreLuca Zaia e Matteo Salvini sono veste potuto vincere già due settimane nuti di persona a Portogruaro a sostefa. nere la sua candidatura. È convinto che il loro appoggio «Non capisco quepossa fare la differensta differenza di za? sguardo tra noi e il «Tutto serve e ancentrosinistra. Quanche il sostegno da vido fanno loro le primarie è una dimostra- la di voti al primo turno di Favero. cino di figure istituzionali come quelle di zione di democrazia e Si è apparentato con il sindaco Zaia e Salvini contripoi lo stesso non vale uscente Senatore che al primo buirà. Tuttavia sono per noi. Chi mi ha so- turno aveva il 25,8% convinto che le elestenuto voleva un cenzioni amministrative trodestra unito e per questo ha chiesto al proprio elettorato siano vinte dai programmi e dalle perdi scegliere il suo rappresentante. E lo sone». Nonostante questo, gli indecisi se hanno fatto. Poi qualcuno ha fatto altre scelte. Domani però, se dovessimo recarsi alle urne o meno non manchevincere, non potrà esserci spazio per ranno. Cosa dice loro? «C’è un allineamento astrale partiSenatore nella giunta perché non si possono avere due sindaci. L’apparen- colare. Al Parlamento europeo è stata tamento rappresenta un importante eletta Rossana Conte, portogruarese. passo in avanti per la costruzione di Alla Camera Ketty Fogliani, portogruarese. In Consiglio regionale Riccardo uno schieramento compatto». C’è chi sostiene però che un’even- Barbisan, anche lui portogruarese. tuale vostra maggioranza sarebbe Manca solo che si allinei il pianeta del fragile. Comune: così potremo migliorare l’in«Non è così. Abbiamo chiuso un ap- tero Veneto Orientale». parentamento con un’altra coalizione Andrea Rossi Tonon di centrodestra. Con cui condividia© RIPRODUZIONE RISERVATA
30,5%
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Futuro C’è un allineamento astrale dal parlamento europeo alla Regione: manca solo che ci sia il sindaco leghista
Santandrea, la campagna elettorale per le amministrative di Portogruaro è stata accesa e non sono mancati gli scontri. Come la definirebbe? «Stancante e atipica, soprattutto per effetto del Covid che mi ha coinvolto direttamente. Ho saltato 11 degli ultimi 15 giorni ma gli 80 candidati della coalizione hanno supplito alla mia assenza. Noi abbiamo solo attaccato la “fusione a freddo” , come la definisco, tra due compagini che da un anno e fino a domenica non si sono parlate». Il centrodestra ricompattato la preoccupa? «È chiaro che se guardiamo i numeri del primo turno sembriamo Davide
Centrosinistra Stefano Santandrea ha il supporto dei dem
Santandrea: «Noi governeremo ascoltando la città»
contro Golia. Ma la gente che si infor- cipare, cosa che in questi cinque anni ma ha colto e capito i meccanismi che non è stata consentita, né sui grandi hanno guidato quell’apparentamento temi né su quelli più banali. E poi abe che non porterà frutti alla città. Per biamo assistito a un’inerzia amminiquesto mi preoccupa di più da cittadi- strativa che ha peggiorato alcuni prono avere eventualmente una maggio- blemi, come quello della viabilità a ranza spaccata a metà, perché se do- nord o il degrado. Ho visto solo realizvesse essere eletto Favero le due coali- zare qualche lavoretto dell’ultima ora zioni si spartirebbero equamente 10 con affidamenti diretti. Ci vorranno seggi». tempo e pazienza per Dopo cinque anni di sistemare le cose ma amministrazione Senoi vogliamo farlo natore, come giudica con tavoli tematici la risposta ottenuta che coinvolgano i didai cittadini? retti interessati». la percentuale di preferenze «Buona, se conside- conquistate al primo turno. Quali vantaggi doriamo che alcuni son- Santandrea si è apparentato con vrebbe portare l’apdaggi ci davano sotto le liste di Padovese (4,4%) parentamento che al 30%. Abbiamo regiavete chiuso con Grastrato il 20% in più di ziano Padovese? preferenze rispetto al centrosinistra al«I programmi delle due coalizioni le regionali. Sono soddisfatto». sono vicini su molti temi. Entrambi voMa la Lega è cresciuta gliamo lavorare per la città, le due liste «Merito dell’effetto Zaia e della no- collegate a Padovese sono composte torietà di Salvini. Ma il voto alle ammi- da persone preparate, che vivono e lanistrative è più legato al rapporto con vorano sul territorio e in particolare la persona, è per questo che ho cercato nelle frazioni quindi rappresentano di sganciarmi dai partiti e direi di es- un occhio privilegiato su queste aree». serci riuscito. Tanto che ieri abbiamo Cosa dice a chi sta pensando di stachiuso la campagna elettorale con un re a casa domenica e lunedì? concerto e l’intervento di giovani rap«Che si fa politica anche scegliendo presentanti della coalizione». il proprio sindaco. Si dice la propria, Che città ha lasciato il sindaco Sena- altrimenti poi non ci si può lamentare tore? se le cose vanno male». «Una città desiderosa di essere A.R.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA ascoltata. C’è voglia di parlare, di parte-
37%
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Avversari Se vincono loro avremo una maggioranza sempre spaccata a metà. Non si sono parlati per un anno intero
10 TV
TREVISO
Sabato 3 Ottobre 2020 Corriere del Veneto
Comunali
Castelfranco tra veleni e alleanze: si vota Domani e lunedì riaprono le urne. Il centrosinistra raccoglie i voti delle altre liste ma la Lega parte in vantaggio
Al primo turno hanno votato 18.595 persone. Circa due su cinque sono rimasti a casa, gli aventi diritto sono infatti 30.559. Stefano Marcon (centrodestra) ha raccolto quasi metà dei consensi, il resto se lo sono spartiti i quattro avversari, con Sebastiano Sartoretto (centrosinistra) capace di ottenere il voto da un castellano su quattro. Sta dentro questi numeri il ballottaggio che si celebrerà domani e lunedì nella Città di Giorgione. Marcon punta a farsi rivotare, Sartoretto a conquistare tutti quelli che al primo turno non erano con il leghista. Gli altri non staranno a guardare, il gioco delle alleanze sarà fondamentale. Al primo turno Marcon aveCASTELFRANCO
va ottenuto 8.486 voti, pari al 47,38% mentre Sartoretto si era fermato a 4.489 consensi (il 25,06%). Staccati gli altri tre competitor: Maria Gomierato a 3.141 voti (il 17,54%), Lorenzo Zurlo a 1.210 (6,76%), circa il doppio dei voti di Cristian Bernardi (585 consensi, 3,27%). Dopo qualche giorno di riflessione, il M5S ha deciso di sostenere il candidato dem. Anche Gomierato ha garantito il proprio appoggio a Sartoretto, ma tra i suoi sostenitori in molti sono di centrodestra. La lista dei giovani di Zurlo potrebbe dunque essere l’ago della bilancia: loro si sono limitati a chiedere attenzione per il verde, senza schierarsi apertamente con uno o con l’altro candidato. Se non
altro, dopo il voto il clima in città potrà rasserenarsi. Al netto del confronto sui temi (l’ospedale è stato al centro di scontri furiosi, il governatore Zaia è dovuto venire quattro volte in città per spiegare le proprie politiche e Claudio Beltramello si è pure incatenato davanti all’ingresso), c’è stato davvero tanto veleno. La frattura personale tra i due ballottanti è stata causata da Marcon, che ha rivelato che Sartoretto era stato infettato dal Covid. Quello che poi si è rivelato un falso positivo ha tenuto banco per giorni, con corollario di denunce. Anche negli altri partiti le tensioni non sono mancate. Emblematico il balletto dentro Fra-
telli d’Italia per il sostegno a Marcon, imposto dalla segretaria nazionale e inviso ai tesserati della prima ora. Pure il M5S ha vissuto il suo trauma: la decisione del direttivo politico di eliminare il capolista Andrea Bambace per via di un procedimento penale tra famigliari. In mezzo ci sono stati mille altri conflitti, con il Pd inferocito per l’arrivo dei big nazionali (Matteo Salvini è stato due volte a Castelfranco). «Hanno oscurato il confronto diretto tra i due candidati», hanno ripetuto più volte. Ma questo era il passato. Ora si vota, lunedì Castelfranco avrà il suo sindaco. Mauro Pigozzo © RIPRODUZIONE RISERVATA
I DUE CANDIDATI MARCON E SARTORETTO Tutti continuano a ripetere che il ballottaggio è una partita che inizia zero a zero. Ma dopo cinque anni di mandato, in un Comune storicamente di centrodestra, nel pieno dell’ondata verde scatenata da Luca Zaia e con quasi il 50% dei voti al primo turno più di qualcuno della sua lista è ottimista. «Ma la vera battaglia deve ancora iniziare», mette le mani avanti Stefano Marcon. «Per questo ripeto a tutti: andate a votare, chiedete a chi mi ha votato al primo turno di ritornare». Il tema più divisivo è stato l’Ospedale. Perché i castellani dovrebbero fidarsi delle schede regionali? «La Regione ha scelto la via delle specializzazioni. Con lo Iov, a Castelfranco, tocca l’oncologia, saremo punto di riferimento nazionale. Arriveranno fondi per la ricerca e attrezzature. È vero, perdiamo Ortopedia. Ma le oncoCASTELFRANCO
Sindaco uscente Stefano Marcon ha sfiorato il 50% al primo turno
«Il centrosinistra esagera e danneggia la nostra immagine»
logie daranno anche servizi generali- ta. Serviranno degli accorgimenti in sti, andiamo verso il meglio» corso d’opera, ma questa è la direzioIl centrosinistra però non la pensa ne». così. Può darci qualche numero? Lei è anche presidente della Pro«Avremo 365 persone in più che ver- vincia, si occupa di scuole per tutta la ranno a lavorare qui da noi. I posti letto Marca. Com’è la situazione a Castelpasseranno da 300 a 395 e i primariati franco? da 20 a 22. Lato investimenti, entro il 5 «Abbiamo investito quattro milioni novembre sarà prondi euro per messe a to il progetto per il norma energetiche e bunker di radioteraantisismiche, ampliapia, vale 7,3 milioni. to l’Agrario e portato il Sono già stati stanziaMaffioli nella zona delti 8,2 milioni per l’ac- Marcon l’ex ingresso dell’ospeceleratore di radiote- La sanità castellana sta dale. In questa fase di rapia di ultima geneemergenza tutti hanno andando verso il meglio trovato il loro spazio: razione». Dalla sanità allo grazie all’aumento dei le elementari di Villasport. Come cambie- posti letto e dei primari razzo nella struttura rà l’area attorno al polivalente, Bella VePalazzetto dello nezia usa la sua paleSport? stra». «Abbiamo stanziato 320 mila euro Anche la viabilità in tangenziale è per un progetto definitivo che realizze- al centro del dibattito. Progetti? remo a stralci nei prossimi cinque an«Presto realizzeremo le due rotatoni. Per primo, riqualificheremo l’im- rie da Barbesin e su Bella Venezia, senpianto natatorio con una piscina da ot- za dimenticare quella tra la 102 e via to corsie e 25 metri. Poi vogliamo por- Aurelia, di fronte all’Agrario Sartor». tare il Palazzetto a 1.200 posti, Oggi è l’ultimo giorno di campagna trasformare in parcheggi l’area dei elettorale. Come è stato il rapporto campi da calcetto, che finiranno nella con Sartoretto? zona dove ora c’è la pista di atletica». «Non voglio più dire niente, quando E sulla pedonalizzazione di Piazza parlo esplodono polemiche. Ma di cerGiorgione che prospettive avete? to sull’ospedale hanno esagerato, danVogliamo fare un test per chiudere il neggiando l’immagine del nostro noquadrante verso il Borsa e contestual- socomio. Questo clima d’odio deve fimente creeremo un senso unico. Re- nire». cupereremo i parcheggi nella zona Ma.Pi. della stazione dei bus, che sarà sposta© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Chi è ● Stefano Marcon, classe 1968, è alla guida del Comune dal 2010, prima come vicesindaco e poi come sindaco . È anche presidente della Provincia di Treviso ● La sua candidatura è sostenuta dalla Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ● Al primo turno ha ottenuto il 47,38% dei voti
CASTELFRANCO Si è scelto il compito di conquistare la città di Giorgione con la casacca del centrosinistra addosso. Una sfida ambiziosa: l’ultimo a riuscirci è stato Bruno Marchetti, era il 1996. Al primo turno ha ottenuto il 25% dei consensi, ma è sicuro di poter ribaltare la situazione, forte dell’appoggio degli altri candidati sconfitti. «Rappresentiamo il cambiamento, la nostra città merita di meglio del governo leghista», ripete ad ogni comizio Sebastiano Sartoretto, che ieri ha anche incassato l’appoggio pubblico di Roberto Speranza, ministro della Sanità. Partiamo appunto dall’ospedale: perché sostenete che rischia di venir distrutto dalla Lega? «Si era detto che la parte generalista sarebbe stata toccata solo dopo l’insediamento dello Iov. Invece ci hanno rubato 111 posti letto, hanno smantella-
Lo sfidante Sebastiano Sartoretto ha raccolto i voti degli altri candidati
«LaLegasmantella l’ospedale,c’èchi èmortoperquesto»
to nove reparti della nostra Usl per tra- decideremo con uno studio di fattibilisferirli allo Iov. Di radioterapia se ne tà, risolvendo così una impasse che parla dal 2009, ma non si è ancora vi- dura da decenni. Troveremo la solusta. L’Università di Padova è sicura che zione per non danneggiare le attività lo Iov tornerà lì appena finiranno i la- commerciali. Vogliamo che chi abita vori alla loro Cittadella. Quindi sì: stan- nelle frazioni possa arrivare in centro no distruggendo l’ospedale senza otte- senz’auto, usando solo i bus urbani nere nulla in cambio». che già funzionano in altre città». Può fare qualche Meno auto, meno esempio concreto su inquinamento. Sul cosa sta accadendo al fronte ambientale, nosocomio? come opererete? «E’ capitato che un «Oggi a Castelfrananziano si sia rivolto al Sartoretto co il consumo del pronto soccorso per Hanno tolto 9 reparti suolo è arrivato al una frattura del femo26%, era al 21% prima re. Dopo due ore di at- e lo Iov non resterà da che dell’era leghista. tesa lo hanno trasferito noi, l’università ha detto La media veneta è in ambulanza a Monte- che tornerà a Padova dell’11,87%: oltre il belluna perché l’orto20% di consumo del pedia è chiusa. Duranterritorio equivale a te il trasporto l’anziano è andato in fi- danni ambientali, e li abbiamo visti brillazione atriale e pochi giorni dopo con le recenti esondazioni. Ho sposato è morto. Ciò demotiva i medici e dan- molte delle istanze verdi di Zurlo anneggia i pazienti». che per questo motivo». Spostando l’attenzione sull’area del Il verde, probabilmente, è stato uno Palazzetto, avete una visione diversa dei pochi punti di accordo in questa rispetto ai progetti di Marcon? campagna elettorale. Ora che è finita, «Sono dieci anni che la zona è in sta- cosa si sente di dire su Marcon? «Ha iniziato male, buttandola sul to di abbandono. La pista di atletica va tenuta e, anzi, valorizzata dalla pedana personale: risponderà nelle sedi più del salto in lungo a quella per l’alto. La opportune per la vicenda del Covid. piscina non può diventare un parco ac- Dopo anni di malgoverno, adesso Caquatico, deve essere dedicata allo stelfranco merita persone migliori: sport. Il Palasport sarà un contenitore l’appoggio che abbiamo avuto dagli altri candidati dimostra che il nostro è il per gare ed eventi». Vicino c’è Piazza Giorgione, siete fa- progetto giusto». vorevoli alla pedonalizzazione? Ma.Pi «Entro il primo anno di mandato © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Chi è ● Sebastiano Sartoretto, classe 1956, è titolare di uno studio legale a Castelfranco e di professione è avvocato ● E’ stato scelto come candidato del centrosinistra e al primo turno ha ottenuto il 25% dei consensi con le liste «Sartoretto sindaco Castelfranco Merita», «Democrarici per Castelfranco» e «Castelfranco Civica».
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Primo Piano
Sabato 3 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
Il protocollo Covid SINTOMI COVID 19 Almeno uno tra:
Se hai almeno uno tra questi sintomi In caso di febbre o sintomi COVID-19, non andare a scuola e contattare il Pediatra o il Medico di Medicina Generale che valuterà se effettuare un tampone
NON ANDARE A SCUOLA! Febbre Sintomi Vomito Diarrea superiore respiratori acuti (episodi (tre o più a 37.5 °C come tosse ripetuti scariche con (anche e rinite con accompagnati feci semiliquide in assenza difficoltà da malessere) o liquide) di altri sintomi) respiratoria
Perdita del gusto*
Perdita dell’olfatto*
Mal di testa intenso
NB
Se la febbre o i sintomi dovessero presentarsi a scuola, l’alunno sarà posto in isolamento in una stanza dedicata e saranno avvisati i genitori per essere riportato a casa. Sarà necessario contattare il Medico curante
NON PRECLUDONO LA FREQUENZA SCOLASTICA
Raffreddore, non accompagnato da febbre e/o altri sintomi Altri sintomi come mal di testa lieve, dolori mestruali, ecc.
*in assenza di raffreddore
Fonte: Regione Veneto
La lotta al Covid
Come funziona 1 6
LA NOVITÀ VENEZIA Lo chiameremo Tampone Baby. Oppure Stecco Corto. Anche se l’immagine più realistica l’ha resa il governatore Luca Zaia: «È come mettersi le dita nel naso. Non si fa, soprattutto in tempi di Covid non si deve fare, ma si capisce che non fa male, che non è invasivo, che è una cosa che ai più piccoli non dà fastidio». Stiamo parlando di tamponi per accertare la positività al coronavirus e finora ce n’erano di due tipi: quello classico, detto molecolare, che contempla uno stecco infilato in gola e in entrambe le narici, con tempi di processazione di almeno uno, due giorni; e quello rapido, antigenico, con risposta in pochi minuti, con lo stesso stecco lungo da infilare solo nelle narici per almeno dieci centimetri di profondità. Non fa male, ma è fastidioso. Ed ecco che adesso il Veneto lancia un altro test rapido antigenico: il Tampone Baby che ha lo stesso stecco degli altri due, solo che non serve infilarlo nelle narici troppo a fondo, bastano un paio di centimetri. Appunto, come mettersi le dita nel naso. Il “papà” dello Stecco Corto è Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia di Treviso e coordinatore dei 14 centri di Microbiologia del Veneto, che partendo dall’invenzione di una start-up americana ha presentato questo nuovo macchinario, peraltro già approvato dalla Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. E lo sviluppo di questa macchinetta, come ha fatto ieri il presidente della Regione in diretta televisiva e social, è l’autosomministrazione: Zaia ha preso lo stecco, se l’è infilato nel naso, quindi l’ha passato alla dottoressa Santoro dello staff di Rigoli che, con un microchip, ha processato la provetta. Tempo dieci minuti, con sottofondo musicale che un po’ richiamava le sirene dell’acqua alta a Venezia, ed è arrivato il responso: negativo, Zaia non ha il coronavirus. «Un sistema assolutamente in-
Ecco il Tampone Baby, veloce e «non invasivo» sarà usato per gli alunni `Esame a scuola, esito in pochi minuti Lo “stecco corto” parte dal Veneto Zaia: «Come mettersi le dita nel naso» Mascherine, nessun obbligo all’aperto `
1.000
500
euro di costo della macchina per analizzare i nuovi tamponi
novativo», ha spiegato Rigoli. «Veloce e non invasivo», ha aggiunto Zaia, specificando che «il Veneto è l’unica Regione ad averlo». Come sarà impiegato? Prima di tutto nelle scuole per le analisi nelle classi lì dove si verificassero casi di positività. Poi nei Pronto Soccorso. E in futuro, con una App che “dialoghi” con le Ulss per comunicare i dati, per l’autosomministrazione. Il costo della macchinetta è di circa mille euro «ma con l’utilizzo dei device - ha detto Rigoli - questa cifra viene abbattuta».
L’ORDINANZA Dopo aver mostrato la nuova frontiera dei tamponi rapidi - ma è atteso il test della saliva - Zaia ha annunciato una nuova ordinanza che agisce su più fronti. Uno riguarda proprio i tamponi rapidi che vengono messi a disposizione dei medici e dei pediatri di libera scelta (inizialmente 50 a testa) da “utilizzare a loro discrezione durante l’attività ambulatoriale o domiciliare, a favore della
MEDICO Roberto Rigoli
PROVATO IN DIRETTA DAL GOVERNATORE RIGOLI IL “PADRE” DEL NUOVO TEST IN FUTURO UNA APP CHE “PARLI” CON L’ULSS
Le migliaia di test rapidi che il Veneto ha in magazzino
popolazione assistita”. A proposito di test rapidi, il Veneto ne ha 500mila in magazzino: «Penso che siamo gli unici ad averli - ha detto il governatore - Siamo stati i primi a chiederli al ministero, spiegando che “per noi funzionano”. Per fortuna che dicevano che non funzionavano, adesso li utilizzano tutti». La parte centrale dell’ordinanza, come riferiamo a pagina 3, riguarda le misure di prevenzione connesse alla ripresa delle attività scolastiche in presenza e le misure per il rientro a scuola a seguito di malattia, messe a punto dalla responsabile della Prevenzione della Regione Veneto. E infine una parte riguardante gli eventi sportivi in presenza di pubblico (di qui riferiamo nell’articolo qui sotto) visto che la precedente ordinanza scade oggi.
LE MASCHERINE Per il resto, il Veneto non ha nessuna intenzione di seguire le Regioni, come il Lazio, che hanno introdotto l’obbligo della masche-
rina all’aperto. Un conto è la particolarità del Comelico, altro è un obbligo generalizzato. «Ad oggi ha detto Zaia - non ho previsto l’obbligo della mascherina all’aperto, ma non escludo che si possa passare ad una fase successiva, dipenderà dai dati. In ogni caso, non è necessaria un’ordinanza per usare la mascherina, insisto nel chiedere ai veneti di utilizzarla sempre, come del resto faccio io». E ha elogiato i veneti per il comportamento sin qui tenuto: «Meriterebbero il premio Nobel». Il governatore si è detto invece scettico sulla proroga dello stato di emergenza a tutto gennaio 2021: «Questa vicenda si può gestire senza tutte queste proroghe dello stato di emergenza, ma dando poteri alle Regioni che hanno dimostrato di essere efficienti, anche perché lo stato di emergenza lascia tanti poteri a delle persone e non al Parlamento. Una riflessione sulla durata e su cosa prevede lo stato di emergenza credo vada fatta». Intanto da lunedì riprenderanno tutte le mattine le riunioni del coordinamento nazionale della Protezione civile: «Sarò di nuovo impegnato in videoconferenza, sono l’unico a non aver mancato a una riunione». Alda Vanzan
VENEZIA L’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riguarda anche le partite di calcio e tutte le manifestazioni sportive dei cam-
GLI SPETTATORI DEVONO PRENOTARE IL POSTO STADI E PALAZZETTI DIVISI IN BLOCCHI: PER OGNUNO CAPIENZA MASSIMA DEL 25%
pionati. Non è una novità perché c’era già stata una ordinanza al riguardo, che però scade oggi. Adesso il provvedimento è rinnovato, ma solo per un’altra settimana e cioè da oggi al 12 ottobre. Significa che sono salve le partite di oggi, di domani e del prossimo fine settimana. Ci sono però delle novità.
IL TESTO Ecco cosa dice l’ordinanza di Zaia: “Fino al 12 ottobre 2020 compreso, è autorizzato lo svolgimento delle partite dei campionati nazionali previste dai calendari federali nel periodo predetto, alla presenza di pubblico nel limite massimo di 1000 spettato-
ri in impianti all’aperto e 700 in impianti al chiuso. Il personale di servizio è escluso dal computo ed è soggetto alle disposizioni sulla protezione dell’ambiente di lavoro”. E ancora: “La presenza di pubblico negli eventi sportivi diversi da quelli di cui al punto precedente non può superare il limite massimo di n. 1000 all’aperto e 700 al chiuso, fermo il rispetto delle altre disposizioni di cui all’ordinanza n. 84/2020”.
LE REGOLE Allegata all’ordinanza ci sono delle linee guida per la partecipazione del pubblico agli eventi ed alle competizioni sportive. Prima regola: la prenotazione. “Può
essere consentita la partecipazione del pubblico esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva e nominale del posto a sedere ai singoli spettatori; non è pertanto consentita la fruizione di spazi da cui assistere in piedi all’evento sportivo”. Seconda regola: i blocchi. “Il numero massimo di spettatori recitano le linee guida - è determinato nella misura del 25% della capienza autorizzata per l’impianto dalla Commissione provinciale o locale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e dalle vigenti normative in tema di prevenzione incendi. Al fine di
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1 Luca Zaia si sottopone al test 2 Il campione viene esaminato 3 Sul tablet compare l’esito
Il bollettino
Tst, più di 3 milioni Sei morti in 24 ore
`VENEZIA
garantire le misure di distanziamento interpersonale e permettere la gestione delle presenze nei limiti consentiti, l’impianto può essere suddiviso in blocchi funzionali: ciascun blocco può essere occupato per il 25% della sua capienza massima e comunque nel rispetto del limite di 1.000 spettatori all’aperto e di 200 spettatori al chiuso. Il blocco funzionale è definito come una tribuna (o una parte di tribuna) di posti a sedere che abbia un accesso/uscita totalmente separato ed indipendente e che possa usufruire in via esclusiva dei servizi accessori quali ad esempio guardaroba e servizi igienici”. (al.va.)
Tra tamponi classici e test rapidi il Veneto ha quasi raggiunto quota 3 milioni: 1.933.088 tamponi e 1.410.000 test rapidi. Il bollettino di ieri sera dava il seguente aggiornamento: il totale dei casi con tampone positivo è salito a 28.187, cioè 236 casi in più rispetto al giorno prima. Le persone in Veneto attualmente positive sono 4.043, ottanta in più nelle ventiquattr’ore. Solo i ricoveri in terapia intensiva sono calatio, da 24 a 20 in una giornata, ma va detto che ci sono stati 6 morti, per un totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria di 2.192 vittime. Perché i picchi di casi positivi? «Talvolta i dati vengono caricati in ritardo ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia - Poi ci sono focolai familiari, casi particolari come il Comelico o i cantieri navali. Il termometro non è rappresentato dai casi positivi anche perché abbiamo fatto quasi 3 milioni di test, ma dalla situazione negli ospedali». A ieri mattina su 4.027 positivi, 176 erano sintomatici, pari al 4,37%. Intanto a Spresiano (Treviso) il sindaco Marco Della Pietra ha disposto l’obbligatorietà della mascherina in centro al paese, anche all’aperto, durante la sagra. (al.va.)
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Salvi i campionati, ma solo fino al 12 ottobre LO SPORT
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III
Primo Piano IL FOCOLAIO SANTO STEFANO Altre tre classi chiuse ed altre diciotto positività al Covid-19 riferite al focolaio del Comelico. I 18 infetti sono quasi la metà dei nuovi casi positivi scoperti nelle ultime 24 ore. Il focolaio del Comelico non si spegne: rappresenta con 100 casi la metà dei contagiati in provincia. Dopo alcuni giorni con dati confortanti, ieri il bollettino dell’Usl Dolomiti e gli aggiornamenti scolastici, arrivati direttamente dai sindaci, indicano che la situazione necessita ancora della massima attenzione. E per la prima volta dall’inizio del focolaio l’allarme raggiunge anche San Nicolò Comelico, pur con un unico caso “di importazione” da Santo Stefano. Ieri per una bimba trovata positiva è scattato il protocollo scuola nell’asilo di San Nicolò: fino al 5 ottobre resterà chiusa l’unica sezione della scuola d’infanzia, dove si effettua la settimana corta. Niente lezioni alle medie di Santo Stefano, né in una classe delle elementari di San Pietro.
Sabato 3 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
Comelico senza pace chiuse altre tre classi Protocollo scattato per un alunno infetto `A San Pietro riapre a breve l’asilo alle medie, elementari e scuola d’infanzia ma sarà “sigillata” la seconda primaria `
I SINDACI «È stata riscontrata la positività di un’alunna proveniente da Santo Stefano – racconta Giancarlo Ianese, primo cittadino di San Nicolò –. Finora il nostro territorio comunale è stato Covid free. Abbiamo avuto un caso positivo ma di altro comune, ora tra l’altro già negativizzato». Anche il collega di Santo Stefano, Oscar Meneghetti, conferma la chiusura della scuola secondaria di primo grado dove è stato riscontrato un caso positivo. «Al momento è chiusa – afferma – non essendo operative le nuove disposizioni relative al test rapido, volute dal presidente della Regione, Luca Zaia. Di certo non si può andare avanti così: per lunedì bisogna risolvere la questione».
RIAPERTURA IN VISTA A San Pietro il sospiro di sollievo espresso per la riapertura, a breve, di una sezione dell’asilo di Presenaio che era stato chiuso dopo una maestra risultata positiva (si stanno attendendo le ultime refertazioni), si accompagna, purtroppo, alla necessità
E PER LA PRIMA VOLTA L’ALLARME RAGGIUNGE ANCHE SAN NICOLÒ MA CON UN CASO DI “IMPORTAZIONE” DA SANTO STEFANO
CHIUSO per 14 giorni l’asilo di Presenaio a San Pietro. Anche quello di Campolongo a Santo Stefano resterà chiuso per un periodo
di chiudere la classe seconda delle elementari. «Tutti sono stati posti in quarantena – conferma il vicesindaco, con delega all’istruzione, Dennis Zambelli Sopalù –. La scuola sta attendendo le indicazioni dell’Usl Dolomiti, anche in considerazione che alcuni alunni hanno già effettuato i tamponi in precedenza. Stiamo spingendo, in particolare con il Dipartimento di prevenzione, affinché nel giro di un paio di giorni possano essere disponibili anche da noi i test rapidi».
IL PRESSING Dal Comelico, quindi, è partito il pressing perché quanto prima nelle locali scuole, che stanno pagando un tributo altissimo, in termini di quarantena, in queste prime tre settimane d’anno scolastico, si ricorra ai test antigenici rapidi come strumento di prevenzione in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di Covid-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da Sars-Cov2, diversamente dai test molecolari per i cui risultati l’intervallo di tempo utile risulta più ampio. L’avvicinarsi dell’inverno non potrà che aumentare la frequenza di episodi febbrili e sintomi similcovid19 nella popolazione scolastica. La possibilità di utilizzare test rapidi nelle sedi scolastiche dovrebbe consentire di tenere meglio sotto controllo la situazione. L’obiettivo è ridurre i rischi di focolai, grazie ad una veloce individuazione dei casi, con un altrettanto isolamento e tracciamento dei contatti; facilitare la decisione di applicare o meno misure di quarantena in tempi brevi, per alunni e personale scolastico, con un risparmio notevole di risorse; evitare un sovraccarico del laboratorio.
I CONTROLLI
La prevenzione
«Situazione in evoluzione: la studieremo con i test ai contatti» I 18 positivi in Comelico e i 43 totali non spaventano il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Sandro Cinquetti che spiega: «Vengono a maturazione positività, che ci aspettavamo: nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti che erano in quarantena, come contatti di caso. Hanno fatto il tampone ed è risultato positivo. Ma tutto questo va messo nel conto di un focolaio importante. C’è da sottolineare che gran parte di queste persone sono asintomatiche. E anche che abbiamo già maturato qualche
guarigione. Ma resta un focolaio che, nei tre comuni, non è lontano dalle 100 positivi». Cinquetti parla di una situazione «in evoluzione che studieremo attentamente domani e domenica ai tamponi a Tai per gestire tutta questa ampia serie di contatti di caso». «È una fase evolutiva impegnativa - prosegue considerato che il laboratorio è sotto pressione. La cosa positiva è che non cambia nulla per i provvedimenti contumaciali, perchè queste persone, che erano già a casa, passano semplicemente da
quarantena come contatti a essere isolati perché positivi». Anche le tre nuove emergenze nelle scuole non preoccupano: il direttore Cinquetti sta studiando il nuovo protocollo con le regole diramate dalla regione che consente dalle medie in su «di poter prendere decisioni in po’ diverse rispetto alla quarantena». «Le vediamo, le studiamo - conclude - ma spingono verso il tampone rapido che ci consente di dare risposte rapide e di non bloccare totalmente il lavoro per un’unica positività». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Intanto c’è massima attenzione da parte delle forze dell’ordine con controlli sull’osservanza da parte dei cittadini dei tre comuni-focolaio (Santo Stefano, San Pietro e Comelico Superiore) delle regole scattate per 15 giorni come l’obbligo di mascherina all’aperto e la chiusura dei bar alle 22. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PRESSING SUL DIPARTIMENTO PER RENDERE DISPONIBILI VELOCEMENTE I TEST RAPIDI
Il Rotary club solidale con l’Albania aiuti sanitari ma anche formazione LA SOLIDARIETA’ BELLUNO Da profugo dall’oltremare a membro del Governo albanese. In circa trent’anni così è cambiata l’esistenza di Albert Nikolla: «Voi bellunesi mi avete accolto, da voi ho imparato la concretezza dell’azione che cerco di trasmettere anche nel mio Ministero a Tirana». Si è presentato così ieri alla stampa, nella sede dell’Abm, il neo ministro della sanità e degli affari sociali d’Albania, che molti bellunesi e feltrini ricorderanno di certo quando, arrivato a Pez negli anni 90 quale “perpetuo” nella canonica di don Fabio Cassol, sarebbe stato poi il fondatore di “Alba azione di Gioia”, il primo sodalizio di immigrati in provincia di Belluno, e gestore degli sportelli di “Informaimmigrati” di Alpago, Belluno e Feltre all’inizio degli anni 2000. In seguito si è diplomato e plurilaureato in Italia (atenei di Ro-
ma e Firenze) in scienze religiose, bioetica e antropologia ed è stato infine direttore della Caritas nazionale albanese dal 2007 al 2017.
ROTARY BELLUNO L’occasione è stata data dall’incontro con i dirigenti del Rotary Club Belluno per la presentazione di progetti a sostegno dell’emergenza Covid-19 e per concordare nuove collaborazioni fra Italia e Albania in campo sociale, sanitario, della formazione e umanitario. Ha sostenuto la presidente del club bellunese Maria Chiara Santin: «Stiamo studiando assieme, an-
LA PRESIDENTE CHIARA SANTIN: «STIAMO VALUTANDO TUTTA UNA SERIE DI INIZIATIVE ANCHE CON L’ANA»
che con il coinvolgimento di altri soggetti - ad esempio l’Associazione Nazionale Alpini - la possibilità di scambi di personale qualificato, attrezzature, materiali sanitari e corsi di formazione al fine di sopperire agli attuali nostri deficit in tali campi. Si pensi solo che in Veneto oggi abbiamo una carenza di 1.500 infermieri per affrontare al meglio non solo l’attuale emergenza sanitaria, ma anche guardando agli orizzonti post Covid-19». Pertanto non solo personale sanitario specializzato e formato proveniente dall’Albania, ma anche riutilizzo nel Paese delle Aquile di attrezzature mediche dismesse da parte di nostri laboratori: è soltanto un esempio. Rimarcava il vice ministro Nikolla: «La pandemia non è il nemico di una sola realtà sociale, è il nemico comune di tutti noi, perciò dobbiamo affrontare questa emergenza in un’ottica europea che comprenda, allo stesso tempo, condivisione di saperi, capa-
cità di azione e solidarietà a 360 gradi». A tal proposito egli ha anche rammentato che l’Albania sta per avviare l’iter procedurale per entrare nell’Unione Europea, perciò la collaborazione avviata con il Rotary Belluno potrà aiutare a favorirne l’ingresso. Si è ancora in una fase di studio, di individuazione di linee comuni di azione e di monitoraggio di quali siano le reali necessità dei due Paesi, ha ribadito la dottoressa Santin, perciò questo è il momento del lancio dell’idea progettuale che nei prossimi mesi dovrà trovare soluzioni concrete. Il vice ministro Nikolla è convinto della bontà dell’iniziativa che non sarebbe nata se egli stesso non avesse avuto una formazione culturale e accademica tutta italiana, caratteristica che non smette di ricordare e riconoscere quale ricordo di anni intensi durante i quali ha potuto allacciare saldi rapporti di amicizia e reciproca stima. Tutto ciò gli è valso, da parte del presidente
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ROTARY CLUB La presentazione del progetto con l’Albania
Abm Oscar De Bona, la consegna del distintivo dell’Associazione di via Cavour e del simbolico passaporto del Museo interattivo delle migrazioni di via Cavour. «Ringrazio il presidente De Bona che stimo molto - ha
concluso Nikolla -, già prima mi sentivo uno di voi. Ora mi sento ancora di più un bellunese a pieno titolo». Un ministro albanese… bellunese! Dino Bridda © RIPRODUZIONE RISERVATA
VIII
Venezia
Sabato 3 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
Simone Venturini: «La Regione? Il mio futuro è con Brugnaro»
Pensa che sia stata una frattura con la popolazione di Venezia dopo le elezioni? «Per quanto riguarda il riconoscimento globale a Brugnaro sindaco è stata una promozione a pieni voti. A Venezia i dati confermano che le zone della città più ricche di patrimonio abitativo residenziale il sindaco non è stato maltrattato dal voto veneziano. Altre zone hanno confermato la loro tendenza al centrosinistra e a liste con candidature provenienti soprattutto dalla città storica. C’è anche una certa insoddisfazione da parte di alcune persone che forse speravano nella soluzione di certi problemi: residenzialità ed esodo, offerta commerciale scadente, eccesso di turismo e grandi navi sono tutti temi la cui soluzione è però in capo a enti, organi o apparati di natura nazionale».
L’assessore 33enne: «Io successore di Luigi? Non sgomito E il mio “salto” con Zaia era solo una voce, resto in Comune» `
ve e adesso pare si ritenga più utile che io resti qui a portare avanti le istanze di Venezia e del territorio».
IL PERSONAGGIO VENEZIA Il sindaco Luigi Brugnaro dice spesso che il futuro è dei giovani e tra i giovani protagonisti della passata e della futura amministrazione c’è Simone Venturini, arrivato dal mondo cattolico e diventato uno dei suoi principali e fedeli collaboratori.
Simone Venturini, sembrava che il suo ingresso in Regione fosse cosa fatta. Si parlava anche di uno “scambio” con la Regione che avrebbe portato in giunta a Venezia Gianluca Forcolin, l’ex vice di Zaia. Poi cos’è cambiato? «Di questa cosa ne ho letto anch’io sulla stampa, ma non ho mai avuto alcun contatto. Ho sempre detto che sono a disposizione della città e del progetto del sindaco, nel posto in cui sarei stato più utile. Non ho però mai sgomitato per andare altro-
RIELETTO Simone Venturini
«LA SOLUZIONE DEI GRANDI TEMI DEL CENTRO STORICO E’ NELLE MANI DI ALTRE ISTITUZIONI, NON SOLO DEL COMUNE»
È entrato in giunta per la prima volta a 27 anni, c’è chi parla di lei come un possibile successore di Brugnaro tra 5 anni. «Nessuna ambizione così a lungo termine. Le sfide più grandi sono da qui ai prossimi mesi e l’ambizione massima a cui aspiro è riuscire a fare bene nell’incarico che il sindaco deciderà di darmi e superare positivamente queste difficili sfide immediate. Oggi non ho alcuna tessera politica in tasca e se fossi stato più opportunista avrei preso qualche anno fa la tessera di un partito in crescita e magari sarei altrove. Ma ho puntato sulla coerenza senza sbandare verso aree estreme». E cosa pensa della possibilità che l’esperienza veneziana possa essere esportata?
SUCCESSIONE Brugnaro con Venturini, secondo molti il suo erede
«L’esperienza Brugnaro mostra che nel Paese c’è gente che vuole trovare la ai problemi e non parlare per slogan. Penso che sia da stimolo, perché altre forze civiche liberali, del mondo produttivo, del terzo settore eccetera che non hanno più voce in capitolo potrebbero trovare una rappresentanza. Per chi, come me, non si riconosce nelle forze rappresentate in Parlamento è scontato riconoscersi nei progetti di Brugnaro e Zaia. Entrambi hanno intercettato un mondo orfano dei partiti e di rappresentanza nazionale».
Un tempo era il più giovane in Consiglio, ora ce ne sono tanti. «Siamo contenti perché siamo riusciti a candidare e far eleggere moltissimi giovani, alcuni alla prima esperienza in Municipalità, che si stanno preparando a rappresentare una buona classe dirigente per il futuro e sono pronti a raccogliere le sfide che la città metterà loro davanti. Una nuova generazione che si è fatta entusiasmare da questa esperienza civica e si sta adoperando per portarla avanti nei quartieri e nei territori».
Strategie’ «I problemi di Venezia possono essere risolti solo con l’apporto nazionale di darci poteri particolari. In assenza di questi, i sindaci non hanno i poteri per risolvere questi problemi. Capisco quindi che il cittadino non possa essere contento del fatto che su alcuni temi ci sia stata una soluzione parziale o non ci sia stata una soluzione. Ma forse sarebbe ora di smettere di fare come i capponi di Renzo, beccandosi mentre ci si avvia a fare una brutta fine, e andare a chiedere ad alta voce certe cose. Mettiamo da parte l’acrimonia e l‘opposizione distruttiva per dire insieme al Governo che Venezia non si salva con i poteri dei normali comuni. Finora si è preferito delegittimare il sindaco in carica e non mi pare che la scelta abbia premiato. Stiamo entrando in una stagione brutta, abbiamo davanti sfide enormi: sanità, scuole, trasporti, turismo lavoro e serve spirito di grande unità e responsabilità». Michele Fullin © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sindaco alle prese con la “questione veneziana” E spunta il nome di Crovato LA POLITICA VENEZIA Oltre alla questione femminile, cioè quante donne in Giunta e di quale lista o partito, l’amministrazione che si insedierà a breve dovrà fare i conti anche con una certa dose di malcontento nella città storica. Qui, infatti, la coalizione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro, non ha sfondato e l’avversario portabandiera del centrosinistra Pier Paolo Baretta ha sfiorato la maggioranza assoluta. Poi, nel suo sfogo post elezione, culminato nell’invettiva contro chi non lo ha votato e nelle successive reazioni è diventato abbastanza evidente che ci sia una frattura da rimarginare o almeno un rapporto da ricostruire con una parte della città storica che in qualche modo ha sfogato la sua insoddisfazione dando il voto non solo a Baretta ma anche a liste come Terra e Acqua con Marco Gasparinetti, che a Venezia hanno sfiorato il 10 per cento. In questo momento, nella dialettica della coalizione si sente forte l’esigenza di risolvere questa situazione, possibilmente colmando quel vuoto di rappresentanza che nella compagine del Consiglio comunale si sente. Ci sono ben pochi consiglieri che risiedono a Venezia e ancora meno saranno quelli che affiancheranno in Giunta il sindaco. Si starebbe cercando una figura in grado di ricucire, di di-
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COMUNE La sede di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan
mostrare che i problemi della città sono compresi anche a livello di governo, ma in questo momento questa non si trova. Ci sarebbero tra i consiglieri persone come Giovanni Giusto, che però non entusiasma la gran parte degli “scontenti”, tra gli altri residenti potrebbero esserci anche Paolo Romor e Alessandro Scarpa, ma per le loro espe-
C’È LA NECESSITÀ CHE LA CITTÀ STORICA SIA RAPPRESENTATA PER RICUCIRE LA FRATTURA ELETTORALE
rienze e origini (prosindaco del Lido e delegato alle isole) non sono comunque considerati tali dalla gente. Un nome su cui il sindaco avrebbe potuto contare sarebbe stato quello di Maurizio Crovato, che però non è stato eletto per un pugno di voti e non può subentrare in Consiglio neppure dopo che due o tre tra gli eletti saranno chiamati in giunta. Difficile anche pensare a un incarico da esterno, dal momento che si scontenterebbero in un colpo solo moltissimi aspiranti assessori e delegati. Una soluzione, però, bisogna trovarla. M.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA
XI
Castelfranco
VOLATA FINALE Il candidato del centrodestra parte in vantaggio: al primo turno ha raggiunto il 47% dei consensi, il centrosinistra il 25
Sabato 3 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
treviso@gazzettino.it
CASTELFRANCO Centrodestra contro centrosinistra, lunedì si saprà chi sarà il prossimo sindaco tra Stefano Marcon e Sebastiano Sartoretto. A decidere chi governerà la città per il prossimo quinquennio saranno domani e lunedì 30.559 residenti, 15.765 dei quali sono donne, che voteranno nei 32 seggi allestiti nelle scuole del territorio, in casa di riposo e in quello speciale nell’ospedale San Giacomo. Degli aventi diritto al voto, alle urne nel primo turno del 20 e 21 settembre sono andati poco più della metà, 18.595 e, tra le preoccupazioni dei candidati in questo ballottaggio c’è proprio l’astensionismo.
POLI OPPOSTI Entrambi hanno in più occasioni, anche durante l’ultimo confronto organizzato da Il Gazzettino nel plateatico del Bistro San Giustino, invitato i cittadini ad andare alle urne. In questi mesi, entrambi i candidati, da un lato Stefano Marcon sindaco uscente per il centrodestra e dall’altro Sebastiano Sartoretto capogruppo uscente del Partito democratico per il centrosini-
32 I SEGGI APERTI DOMENICA DALLE 7 ALLE 23 E LUNEDI’ FINO ALLE 15: «ANDATA A VOTARE»
La città al ballottaggio il nemico è l’astensione `Appello bipartisan alla partecipazione Domani e lunedì 30mila elettori chiamati alla scelta del nuovo sindaco dei due contendenti Marcon e Sartoretto `
stra, si sono dati da fare per far conoscere ai cittadini il proprio programma e le proprie idee. Entrambi i programmi sono stati formulati sulla base del confronto con squadre formate da un mix di esperienze, tutte diverse, nuovi volti per lo scenario po-
litico, giovani e membri del volontariato. Ma anche dal confronto diretto con i cittadini. Ed è a loro che ora i due candidati lanciano l’ultimo appello. «Il 4 e 5 ottobre chiedo di votarmi per dare continuità all’amministrazione, abbiamo raggiunto degli
SFIDA PER IL MUNICIPIO Domani e lunedì l’ultimo atto della battaglia elettorale tra Sartoretto e Marcon
Postazioni per abbracci alla casa di riposo Sartor CASTELFRANCO CASTELFRANCO Un angolo dedicato agli abbracci in casa di riposo. In un periodo delicato come questo, cadenzato dal Covid 19 e dalle misure di contenimento, anche i gesti semplici come lo stringersi in un abbraccio assumono un significato nuovo e prezioso. E lo assumono ancor di più quando a riceverlo sono gli anziani che in questi mesi hanno sofferto la lontananza dai propri cari per motivi di sicurezza rimanendo chiusi nelle case di riposo.
LE POSTAZIONI Nel salone delle rose del centro servizi alla persona Domenico Sartor saranno allestite delle postazioni dove gli ospiti potranno abbracciare in totale sicurezza i loro cari. Si chiamano postazioni “emozioni dell’abbraccio” e permetteranno un vero e proprio avvicinamento e contatto fisico tra ospiti e famigliari attraverso un’apposita protezione in plastica che garantirà la sicurezza del momento permettendo però al contempo, grazie a dei prolungamenti dove poter infilare le braccia, ai due di stringersi forte. Un progetto guidato dal motto: «L’abbraccio non unisce solo due corpi, ma due cuori e due menti, creando e rafforzando le relazioni e l’intimità, donando amore, calore e protezione». E più che mai agli anziani in questo periodo sono mancati proprio gli abbracci e il contatto
obiettivi e ne vogliamo raggiungere altri – afferma Marcon –. Su di me i castellani possono contare, con Castelfranco sempre nel cuore. Perché Castelfranco è la città che ami, che io amo e che tutti noi amiamo». Se per Marcon, Castelfranco è da amare,
IN SICUREZZA I contatti sono stati quasi messi al bando durante l’emergenza Covid - 19. Al centro servizio Sartor di Castelfranco sono state allestite delle postazioni che permetteranno finalmente agli ospiti di poter abbracciare i propri familairi
LE VISITE «In questi mesi difficili di lotta al coronavirus siamo riusciti a realizzare oltre 1.000 visite in piena sicurezza, all’aperto e distanziati. Ora però, con l’arrivo della stagione invernale, abbiamo voluto studiare in anticipo una soluzione interna e così andremo a rivoluzionare il Salone delle Rose – spiegano il presidente Maurizio Trento e la direttrice Elisabetta Barbato – In questo modo, aumenteremo il numero di visite giornaliero possibile e soprattutto andremo a speri-
LA CAMPAGNA I 15 giorni che sono seguiti al voto di fine settembre, hanno dato la possibilità ai due candidati di incontrare nuovamente i cittadini, confrontarsi con loro e anche chiarire loro alcune cose relative al programma. Gli approcci sul confronto con i cittadini sono stati molto diversi tra di loro. Stefano Marcon ha optato per dei caffè e degli aperitivi nei bar simbolo di frazioni e quartieri. Mentre Sebastiano Sartoretto ha puntato ad una forma più green per incontrare i cittadini attraverso un flash mob in sella ad una bicicletta attraverso alcuni luoghi caldi del territorio, dalla Berco di Borgo Padova fino a Bella Venezia. A sostenere le candidature di entrambi sono arrivati i messaggi dei big dei partiti. Per Marcon sono arrivati in città, due volte il leader del carroccio Matteo Salvini e, quattro, il governatore Luca Zaia che ha girato anche le frazioni di Treville e Salvatronda. Per Sartoretto proprio ieri sono arrivati dei messaggi di sostegno da parte dell’onorevole Roberto Speranza e dell’europarlamentare Alessandra Moretti. Al ballottaggio Marcon si presenta sostenuto dal centrodestra come al primo turno con Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Marcon sindaco mentre Sartoretto, oltre alla coalizione di Castelfranco Merita, ha ottenuto l’appoggio di Maria Gomierato (civica) e Cristian Bernardi (M5S). Lucia Russo
LA STRUTTURA che ospita le primarie di Casacorba Albaredo e Cavasagra
VEDELAGO Un nuovo servizio per le famiglie nella zona sud del comune. Da lunedì prossimo sarà attivo il trasporto scolastico per il nuovo plesso scolastico unico situato a Casacorba, struttura nuova di zecca inaugurata il 14 settembre. Già 40 famiglie hanno richiesto il servizio di trasporto per il proprio figlio. L’amministrazione comunale ha deciso di avviare il nuovo servizio con l’impiego di 2 pullman, uno per la parte est di Cavasagra, ed uno per la parte ovest di Albaredo. Una scelta legata alla necessità di rispettare le normative anti-Covid19 e finalizzata a garantire il distanziamento durante i tragitti percorsi dai mezzi.
L’IMPEGNO DEL COMUNE con i propri cari.
per Sartoretto e il centrosinistra è una città che merita. «Domenica e lunedì abbiamo una grande opportunità: aprire una stagione di cambiamento per Castelfranco – afferma Sartoretto -. È un’occasione che non va sprecata perché c’è tanto da fare nei prossimi anni. Dobbiamo potenziare le politiche a sostegno di chi si trova in difficoltà, dobbiamo salvare il nostro Ospedale che è vittima delle scelte scellerate dell’amministrazione uscente, dobbiamo ridare decoro al centro e alle nostre frazioni che devono essere considerate per quello che sono: le porte di accesso alla città. Castelfranco deve tornare ad essere quella città che grandi castellani come Domenico Sartor e Tina Anselmi ci hanno lasciato in eredità: una città che guardi al futuro con coraggio e ambizione, in cui ognuno si senta orgoglioso di vivere. Domenica e lunedì andiamo a votare. Votiamo non per un ritorno al passato, ma per il
futuro della città, per dare ai nostri figli e ai nostri nipoti una città migliore di come è oggi».
mentare le “Emozioni dell’abbraccio. Gli ospiti hanno bisogno di contatto fisico coi famigliari per il proprio benessere e così abbiamo studiato varie soluzioni, ispirandoci anche all’estero, e abbiamo pensato di predisporre due postazioni separate da una parete di telo elastico sicuro ma flessibile. La serenità e la qualità della vita dei nostri ospiti è fondamentale, speriamo così di poter fare un nuovo piccolo passo verso la normalità». Il progetto è stato approvato anche dal dipartimento di prevenzione dell’Usl. (l.rus) © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Nonostante le notevoli complicazioni da gestire quest’anno per assicurare lo svolgimento delle attività scolastiche all’insegna della sicurezza – spiega il sindaco Cristina Andreatta - non abbiamo voluto venir meno ad un impegno che
IL SERVIZIO PER LA PRIMA VOLTA ANCHE NELLA ZONA SUD CON L’IMPIEGO DI DUE PULLMAN
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Nuovo polo scolastico scuolabus garantito per tutte le famiglie ci eravamo assunti con le famiglie che hanno deciso di iscrivere i propri figli al nuovo plesso unico che riunisce le classi primarie di Casacorba, Albaredo e Cavasagra. Il servizio, esternalizzato, si svolgerà con fermate di raccolta puntuali, casa per casa di ciascun bambino e vedrà un considerevole sostegno da parte del Comune che sostiene il 65% della tariffa. L’auspicio è che questo servizio sia utilizzato da un maggior numero di utenti visto che i bambini che frequentano la scuola Vedelago Sud sono 235. Avevamo promesso l’apertura della scuola nel 2020 e l’impegno è stato portato a termine così come per il servizio trasporto». Ogni famiglia per il trasporto scolastico spenderà 280 euro per l’intero anno scolastico andata e ritorno (suddiviso in 3 rate), 140 euro invece
in caso di scelta di corsa singola (solo andata o solo ritorno).
IL PLESSO Il nuovo plesso scolastico unico è stato realizzato in tempi record, in meno di 2 anni, per un costo complessivo di 4.736.740 euro di cui 1.374.400 di finanziamento del Miur. L’edificio si sviluppa su 2 piani ed ospita 16 aule per la didattica, di cui una per il sostegno, 5 aule speciali (4 per attività di interciclo ed 1 per attività parascolastiche) oltre ad una biblioteca, una sala insegnanti, 2 uffici e un locale per personale ATA. Per iscrizioni al trasporto rivolgersi all’ufficio Istruzione e Trasporti del Comune di Vedelago 0423/702850 o inviare mail a istruzione@vedelago.gov.it Daniele Quarello © RIPRODUZIONE RISERVATA
REGIONE ATTUALITÀ
Corriere del Veneto Sabato 3 Ottobre 2020
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Un’immagine delle nuvole che si addensano cariche di pioggia sopra la Val Belluna 2
La forte mareggiata di ieri davanti alle spiagge di Jesolo 3
Un volontario della Protezione civile, impegnata nel controllo dei fiumi e pronta a intervenire in caso di emergenza 4
Il tavolo della Prefettura di Belluno che ha deciso la chiusura delle scuole in 18 comuni della provincia
Paura per il maltempo scuole chiuse a Belluno
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Dichiarata«l’allertarossa» perDolomitiePedemontana Vietatoavvicinarsiaifiumi, prontelesquadredivolontari
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I chilometri orari delle raffiche di vento che si prevede colpiranno il Bellunese nelle prossime giornate
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I centimetri di pioggia attesi sulla pedemontana veronese per il fine settimana, attenzione massima sui fiumi
di Pierfrancesco Carcassi Da giovedì sono tutti pronti. E oggi, dopo che l’allarme meteo lanciato dalla Regione si è concretizzato, prima con l’addensarsi di nuvole scure in tutto il Veneto nel pomeriggio di ieri, poi, in serata, con i primi rovesci, gli uomini della protezione civile e delle forze dell’ordine delle aree in «allerta rossa» si preparano al peggio. E’ il giorno in cui i tecnici si attendono il culmine dell’ondata di maltempo nelle zone delle Dolomiti e della pedemontana. Nella stessa situazione anche Liguria e Lombardia. «Speriamo non piova come prevedono», ha auspicato il presidente della Regione Luca Zaia, nel comunicare l’emergenza. Sulla pedemontana veronese potrebbero abbattersi fino a cento millimetri di pioggia tra le giornate di sabato e domenica. Annullata per la piena dell’Adige la maratona di ka-
PADOVA
yak Adigemarathon, in programma il 4 ottobre. L’impatto maggiore si attende nel Bellunese: già ieri mattina il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha emesso un’ordinanza che vieta alla popolazione di avvicinarsi a fiumi e corsi d’acqua, e di stare in zone soggette a frane e smottamenti. Interdetti gli accessi al Piave e le zone più basse del piano stradale, a rischio allagamento, come garage e seminterrati. A complicare le cose potrebbe esserci la furia del vento, con raffiche oltre i 100 chilometri orari. Il primo cittadino ha invitato ad assicurare strutture e lamiere che rischierebbero di essere sollevate dalle raffiche e danneggiare persone o cose. Ieri pomeriggio la Prefettura bellunese ha organizzato un vertice assieme alle forze dell’ordine e ai sindaci, con l’assessore regionale alla protezione civile Giampaolo Bottacin in videoconferenza. Il livello dell’emergenza è stato tale da
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chiudere le scuole in 18 Comuni della zona rossa per la giornata di oggi - tra cui il capoluogo - nella parte più bassa della provincia. «I fenomeni più intensi sono attesi attorno a mezzogiorno, l’ora in cui i ragazzi escono dalle scuole», ha motivato il presidente della provincia Roberto Padrin. Cancellati eventi sportivi e feste nel fine settimana. Protezione civile sul «chi vive» anche nell’altro punto critico delle prossime ore, la Pedemontana, fino a ieri senza emergenze immediate. Le piogge abbondanti previste oggi non colgono impreparato il centro di Vicenza: il Comune ha disposto pulizie e verifiche straordinarie di caditoie e aree di cantiere; da ieri sono pronte due squadre di volontari per eventuali criticità improvvise. «Sorvegliati speciali» i bacini dell’Agno, del Chiampo, dell’Astico, del Muson dei Sassi e del Monticano. L’altro fronte è sul litorale. Oggi il soffio del vento di Scirocco potrebbe dare origine a forti mareggiate e a onde di due o tre metri. A Venezia il Centro maree del Comune ha previsto un picco di 135 centimetri di marea alle 12. Si prospetta l’alzata del Mose, al debutto con condizioni avverse. Il meteo è sotto controllo costante sin dalle prime ore del mattino. Già nel tardo pomeriggio le condizioni dovrebbero migliorare. L’allerta cessa nelle prime ore di domenica notte.
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Sabato 3 Ottobre 2020 Corriere del Veneto
VE
L’emergenza Le misure di Michela Nicolussi Moro
Da oggi i medici delle Unità speciali per la continuità assistenziale (Usca), attivate per fronteggiare l’emergenza coronavirus, potranno entrare a scuola e sottoporre a test rapido compagni di classe, insegnanti e operatori venuti a contatto con un alunno contagiato dal Covid-19.
VENEZIA
coronavirus
Nuovi test rapidi a scuola «E li faremo in classe»
1,1 Rt
Prova sul campo Il presidente della Regione Luca Zaia prova il nuovo test rapido, meno invasivo del tampone classico
ri ritenuti contatti stretti. Se non si trovano altri casi, il resto degli alunni continua a seguire le lezioni in classe, ma osservando misure di prevenzione che saranno potenziate a scuola, in famiglia e nella vita sociale. Dovranno indossare la mascherina anche seduti al posto e non solo se si spostano, non potranno partecipare ad attività come la ginnastica, la mensa, i laboratori insieme ad altre classi e faranno la ricreazione in momenti diversi rispetto al resto
dell’istituto. A casa, per i 14 giorni successivi alla diagnosi di positività del loro compagno, dovranno segnalare all’Usl o al proprio medico la comparsa di sintomi sospetti e ogni giorno si misureranno la temperatura, a scuola o in famiglia, che sarà registrata dal docente di riferimento. Eviteranno di frequentare palestre, piscine, feste o altri luoghi di assembramento. Dopo 5-7 giorni, al massimo entro 10, si sottoporranno a un secondo tampone.
Le procedure
All’asilo e in prima elementare, cioè per la fascia 0-6 anni, funziona così: se c’è un bimbo positivo al Covid-19, vengono testati tutti i compagni di classe, che insieme a lui dovranno comunque osservare la quarantena. E lo stesso vale per insegnanti o altri operatori scolastici a stretto contatto con il minore contagiato. Dalla seconda elementare alle superiori invece la situazione sarà valutata dal referente Covid presente in ogni scuola e in ogni Usl. Si parte comunque con il tampone in aula a compagni, docenti e operato-
«Se però nella stessa classe troviamo anche solo un altro positivo, scatta la quarantena per tutti — avverte Francesca Russo, a capo della Direzione regionale Prevenzione —. Per quanto riguarda la riammissione post malattia, se non si tratta di Covid-19 basta la giustificazione, altrimenti sono necessari l’attestazione del proprio dottore o il referto del test negativo».
Test rapido
Le Usca inizieranno con i tam-
poni rapidi (quelli solo nel naso), per poi passare a un nuovo tipo mini-invasivo al momento già in dotazione all’Usl Polesana, messo a gara per milioni di pezzi da Azienda Zero e ieri testato da Zaia (esito negativo). Si tratta di un tamponcino da roteare brevemente nelle narici, non da inserire per 12 centimetri nella cavità nasale, come il tampone molecolare. Il campione prelevato viene inserito in una provetta e il contenuto analizzato da un apparecchio che ne dà l’esito in dieci minuti. Il kit, al debutto in Italia, si userà anche al Pronto Soccorso e sui pazienti in terapia anticoagulante, in più si pensa all’auto-somministrazione.
Mascherina e partite
L’ordinanza «al momento non prevede la reintroduzione dell’obbligo della mascherina all’aperto, non escluso in una fase successiva», e conferma per le gare sportive un massimo di mille spettatori all’aperto e di 700 al chiuso. Quanto però all’autorizzazione di una partita a rischio, Zaia adotterà un provvedimento ad hoc, senza generalizzare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENEZIA L’altra grande rivoluzione introdotta dall’ultima ordinanza di Luca Zaia è la distribuzione dei tamponi rapidi ai medici di famiglia (sono 3200 in Veneto) e ai pediatri di libera scelta (550) che vogliano aderire al programma di screening. Le Usl garantiscono una disponibilità iniziale di 50 test antigenici rapidi a camice bianco, riaggiornabile in relazione al numero di assistiti e all’evoluzione del quadro epidemiologico. I dottori potranno utilizzarli in ambulatorio o al domicilio del paziente e in caso di esito positivo lo registreranno nel sistema informativo regionale e lo comunicheranno al Servizio d’Igiene di riferimento, per il tampone di conferma e i provvedimenti conseguenti. «Inizieremo a distribuire i test rapidi ai medici di base e ai pediatri di libera scelta lunedì, in via sperimentale, e in una settimana andremo a regime — annuncia Zaia
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È l’indice del contagio da Covid-19 nel Veneto, che resta immutato dalla scorsa settimana
senza, senza andare in isolamento fiduciario per 14 giorni. Vale anche per insegnanti e operatori scolastici considerati contatti stretti». L’ultimo screening ha evidenziato, in 171 scuole, 187 allievi positivi al Covid-19, lo 0,03% sul totale di 707.814. Altri 1.965 sono in quarantena, come 211 tra professori e altre figure. «Tutti i soggetti positivi presentano sintomi lievi o sono asintomatici», recita il report regionale. Le altre due novità contenute nell’ordinanza riguardano l’introduzione a scuola di un test rapido antigenico autorizzato dal ministero della Salute e molto meno invasivo del tampone classico e l’abolizione dell’autocertificazione per il rientro in classe in caso di contagio. È stata sostituita dal certificato del medico di famiglia o del pediatra di libera scelta oppure dal referto negativo del tampone finale.
Tamponi pure ai medici di base Influenza, servono più vaccini
Vial’autocerticazione.Zaia:«Mascherineall’aperto?Perorano»
L’ordinanza
Lo dispone una nuova ordinanza firmata ieri dal governatore Luca Zaia, in vigore dalla mezzanotte e fino a nuovo provvedimento. «La situazione si evolve e noi dobbiamo aggiornare i nostri protocolli operativi — spiega Zaia —. Le nuove linee guida, uniche in Italia, prevedono che i genitori degli alunni compilino un modulo per autorizzare l’ingresso in aula delle Usca. Così, in caso di necessità, eviteranno di sobbarcarsi il trasporto dei figli in ambulatorio, dato che i punti di accesso rapido delle Usl registrano code di due o tre chilometri. Mutuiamo un po’ i vecchi piani di prevenzione e le campagne vaccinali di una volta ma introducendo un’altra misura, importante per la continuità didattica: se i compagni di classe dello studente contagiato risultano negativi al tampone, possono continuare a seguire le lezioni in pre-
Sperimentazione
UDINE FIERE > 3-11 ottobre 2020
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—. Così agevoliamo il lavoro del Sistema pubblico e i cittadini. Spero che gli interessati aderiscano all’iniziativa in modo massiccio, anche se so già che non tutti li vogliono». E poi c’è il fronte «caldo» delle farmacie, ancora sprovviste di vaccini anti-influenzali. Secondo quanto concordato in Conferenza delle Regioni, a loro andrà l’1,5% delle dosi comprate da ogni governatore. Per il Veneto, che ha ne acquistate 1.360.000, significa dividerne 20.400 tra 1525 farmacie, contro le 68.100 distribuite l’anno scorso. Ieri l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha incontrato i vertici di Federfarma, per risolvere il problema. Intanto dice: «Cercheremo di alzare la percentuale, ma prima dobbiamo capire dove trovare altri vaccini, perché in Italia non ce ne sono più. Il 7 ottobre se ne parlerà in Commissione Salute, a Roma. Governo e Agenzia italiana del farmaco si sono impegnati a reperire forniture all’estero (si parla di Cina e America, ndr). Potrebbero arrivare a novembre, ma la campagna inizia tra 12 e 13 ottobre, siamo un po’ preoccupati». M.N.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo Piano
Sabato 3 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
Vertice Conte - Marchi per riaprire il Canova: «Lavoratori in difficoltà» Il Comune incontrerà la Save. Il sindaco: «Piccole imprese in difficoltà». Ma l’opposizione attacca: «Si perde solo tempo» `
IL CONFRONTO TREVISO La prossima settimana in municipio il sindaco Mario Conte incontrerà il presidente di Save, Enrico Marchi, per discutere del futuro dell’aeroporto. Di riapertura per ora non si parla, tuttavia Conte intende aprire un tavolo di confronto per puntare ad una progressiva riattivazione dello scalo. «C’è un’area di piccoli imprenditori che sta pagando un prezzo carissimo a causa della chiusura –spiega Conte– lavoratori che non vedono la luce in fondo al tunnel. Dobbiamo dare una risposta a queste persone. La chiusura era inevitabile. Ma è giusto pensare al futuro. Questa amministrazione è stata sempre favorevole ed ha spinto affinché vi fosse uno sviluppo dell’aeroporto. Ora siamo vicini a quel mondo imprenditoriale che deve essere ascoltato e sostenuto».
LE CRITICHE
L’AEROPORTO La facciata e l’ingresso dello scalo aeroportuale Antonio Canova di Treviso, chiuso dalla scorsa primavera a causa del dilagare della pandemia e ancora lontano dal pieno riavvio
Di proposte concrete per ora non ce ne sono. Tuttavia non mancano le critiche all’amministrazione comunale su questa partita. «Chiusura del Canova: sono questi gli “ottimi rapporti” tra amministrazione e Save? –chiede Gigi Calesso di
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Coalizione Civica per Treviso– questi “ottimi rapporti” sono del tutto inesistenti, non hanno effetti su Save visto che la società aeroportuale non ha nessuna intenzione di aderire alle richieste del Comune, esattamente come non ha mai fatto nulla perché il Canova diventi lo strumento, che attualmente non è, di attrazione turistica per la Marca. In questo momento una parziale riapertura risponderebbe alle esigenze dei lavoratori e degli operatori economici della zona senza pesare eccessivamente sui residenti. Questa situazione, inoltre, dimostra l’assoluta inutilità della partecipazione del Comune al capitale di AerTre, la società controllata da Save che ufficialmente gestisce il Canova la cui guida reale, però, è saldamente nelle mani della capogruppo». Sulla stessa linea il consigliere comunale Stefano Pelloni del PD. «La volontà di
IL RIAVVIO A PRIMAVERA 2021 SEMBRA DESTINATO A SLITTARE PELLONI: «SITUAZIONE DRAMMATICA, INTERVENGA ZAIA»
tenere chiuso è solo di Save, non c’entrano nulla le decisioni politiche –spiega– l’emergenza vera è quella del lavoro. Ci sono oltre 300 lavoratori da tutelare, oltre la scadenza della cassa integrazione. Su questa cosa Conte è stato inesistente e imbarazzante. A questo punto si prenda a cuore la cosa Zaia, che ha il 76% di consensi. Si assuma la responsabilità di andare a parlare con Marchi e trovi una soluzione».
L’EMERGENZA Chiuso a causa dell’emergenza Covid, lo scalo trevigiano rimane tuttora un aeroporto fantasma. Sono 200 i dipendenti di AerTre (controllata di Save) che gestisce l’aeroporto Canova. Ci sono poi altri 500 lavoratori stagionali. L’indotto vale qualche altro centinaio di posti di lavori, tra piccole imprese, lavoratori autonomi, artigiani e commercianti. La cassa integrazione per i dipendenti diretti arriva fino a marzo 2021, prorogabile per un altro anno. La riapertura dello scalo era stata inizialmente fissata per la primavera. Ma il protrarsi dell’emergenza e le informazioni trapelate in questi giorni fanno pensare ad uno slittamento in avanti di parecchio tempo. Daniele Quarello © RIPRODUZIONE RISERVATA