IA settembre 2019

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anno 58 - n. 604 settembre 2019

CON IL PATROCINIO DI

INDUSTRIE

Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 8/2019 - IP - ISSN 0019-901X

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RUBRICHE

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Convegni - Imballaggi di plastica & economia circolare (R. Contato) Fiere - Iffa, altre novità per l’industria della carne. Parte II - Soluzioni complete per taglio e confezionamento di prodotti carnei - Impianti industriali a microonde - Porzionatrice di bistecche con osso - Pressa per carne - Cuocitori - Tunnel ad aria calda multi-livello - Produzione di articoli arrotolati - Trattamento termico e raffreddamento in un unico modulo - Flottatore fisico-chimico ad aria disciolta Sistema di porzionatura adattivo - Trattamento ad alte pressioni - Metal detector - Pompa a vuoto senza olio

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Macchine accessori - Un pulito mai visto - Sfere portanti senza lubrificazione per il trasporto di carichi delicati - Riconoscimento SSICA per il sistema di ispezione di Eagle - Dosatori-mescolatori continui per liquidi e solidi - Generatori di azoto per il confezionamento alimentare

36 42 50 52

Fine linea - Le migliori soluzioni per il confezionamento orizzontale in flow pack - Per la digitalizzazione della supply chain Elettronica automazione - Sempre più partecipata la fiera dell’automazione di Parma - Il visto in fiera - Nuova app per l’assistenza Analisi controllo - Misurazione della temperatura al cuore del prodotto - Sistema di monitoraggio tattile Imballaggi confezioni - Alla ricerca di soluzioni pratiche per materiali sicuri a contatto con gli alimenti - Pellicole alimentari in PVC per meno sprechi e maggiore sostenibilità - Soluzioni per il confezionamento delle mozzarelle - L’Istituto Italiano Imballaggio ha un nuovo direttore - Il futuro del packaging in carta discusso a Lubiana - Un packaging ispirato al guscio d’uovo per la massima freschezza - Capsule ad apertura facilitata

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ARTICOLI 5. Caratterizzazione merceologica dello zafferano dell’Aquila DOP C.E. Marroccella - A. De Simone

CONTENTS 5 . Merceological characterization of L’Aquila DOP saffron C.E. Marroccella - A. De Simone

Prodotti - Pesti freschi di verdure - Alternativa allo yogurt dall’avena - Merluzzo con gustose impanature di cereali e semi - Cacao per la colazione tutto naturale Nuove bevande e yogurt senza latte - Pasta e sugo freschi pronti in 5 minuti - Bruschette sfiziose - Galbanino senza lattosio - Non spezie, ma “sfumature sensoriali” - Nuovo look per il gelato Häagen-Dazs

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Sicurezza alimentare - Studio Ue sulle differenze di composizione dei prodotti alimentari - La blockchain a garanzia della sicurezza alimentare, ma è ancora poco diffusa - Regolamentazione europea, metodi e strumenti analitici per i residui di antiparassitari negli alimenti - Rilevamento di un componente di origine murina nella carne

78 80

Leggi - Ancora modifiche sui residui di antiparassitari sugli alimenti - Controlli ufficiali sugli alimenti di origine animale Mercati consumi - Rallentano in Italia i prodotti free from - Le basi della fiducia in un grande marchio - I prezzi alimentari si mantengono bassi, ma non mancano le incertezze

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100 106 112

SETTEMBRE 2019 anno 58 - n. 604

Notizie dal mondo - Il premio EcoTrophelia all’Its Tech&Food di Parma - Bosch vende la divisione Packaging Technology - Nuova sede per Multivac Italia - La nuova strategia del Consorzio per rilanciare il Prosciutto di Parma DOP - Laboratorio Nimax accreditato per la taratura e i controlli metrologici - Grande successo della Parma Summer School di Università ed Efsa - Buona partecipazione all’incontro italiano delle commodity agro-alimentari - L’italiana AMB acquista l’inglese TDX - Partnership fra Nürnberg Messe e la greca Forum - Il nuovo percorso formativo per l’innovazione nel packaging - Forte crescita nei macchinari tedeschi per l’industria - Ricavi in crescita e investimenti significativi per Froneri - Incremento a doppia cifra per IDB Group - Icam sempre più sostenibile - Alcedo entra nel settore dei piatti pronti freschi con l’acquisizione di Eurochef Agenda - Nasce a Rimini Beer&Food Attraction - La filiera della carne in scena a Milano - Tutto pronto per Anutec India - Frodi alimentari: nuovi metodi di analisi per la profilazione degli alimenti - 3° Forum internazionale sul riciclaggio - Il settore della carne protagonista ad Alimentaria - A Berlino idee e opportunità innovative per il mondo della frutta - Calendario AITA - La pagina del Presidente - Prossime attività - Il vapore è alla base - La Blockchain Agroalimentare Almaviva a supporto del Made in Italy - Soci sostenitori

Le aziende

DEPARTMENTS  14 CONFERENCE  18 EXHIBITION (IFFA)  30 MACHINES  36 DOWNSTREAM  42 AUTOMATION  50 ANALYSIS  52 PACKAGING  64 PRODUCTS  72 FOOD SAFETY  78 LAWS  80 MARKETING  88 NEWS 100 AGENDA 106 AITA 112 COMPANIES’ ADDRESS


Mensile - ISSN 0019-901X September 2019 Year 58 n. 604

Chiriotti Editori srl

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zafferano

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Caratterizzazione merceologica dello zafferano dell’Aquila DOP

Merceological characterization of L’Aquila DOP saffron

• PAROLE CHIAVE zafferano, crocina, picrocrocina, safranale Crocus sativus L. • KEYWORDS picrocrocin, crocin, safranal, Crocus sativus L.

• RIASSUNTO

Sono stati analizzati, con Spettrofotometria UV-VIS, 377 campioni di Zafferano dell’Aquila DOP prodotto nel periodo 2010-2017. Le prove chimiche effettuate sono state: crocina, picrocrocina e safranale responsabili, rispettivamente, del potere colorante, amaricante e dell’aroma. Questi parametri chimici sono stati combinati tra loro in una variabile Z che definisce le caratteristiche di tipicità dello Zafferano dell’Aquila DOP. I risultati ottenuti, insieme a quelli precedentemente pubblicati (Marroccella E.C. e coll., 2010) relativi al 2005-2009, sono stati elaborati, con il test, confronti a priori. I risultati, confermati dalla cluster analisi, individuano tre gruppi omogenei di produzione: il primo è rappresentato dagli anni 2006 e 2008, caratterizzati dalla prevalenza della componente aromatica, il secondo dagli anni che vanno dal 2015 al 2017 in cui prevale la componente cromatica mentre, nei rimanenti otto anni, si registra un valore della variabile Z che non differisce significativamente negli anni. Questi dati confermano la corretta e costante applicazione del disciplinare di produzione e la capacità da parte degli operatori dello Zafferano dell’Aquila DOP di immettere sul mercato un prodotto con caratteristiche chimiche costanti, così come richiesto dal mercato.

• SUMMARY 377 samples of L’Aquila DOP saffron produced in the period 2010-2017 were analyzed. The chemical tests carried out were: crocin, pricrocrocin and safranal, respectively responsible for colour, bitterness and aroma. These chemical parameters were combined into a Z variable that defines L’Aquila DOP saffron typical characteristics. The obtained results, together with those previously published (Marroccella E.C. et al., 2010) regarding to 2005-2009, have been elaborated with the a-priori comparison tests. The results, confirmed by the cluster analysis, identify three homogeneous groups of production: the first, referred to the years 2006 and 2008, is characterized by the aromatic component prevalence, the second by the period 2015-2017 in which the chromatic component prevails, while the remaining eight years show a Z variable value not significantly different over the years.

C.E. Marroccella* - A. De Simone Agenzia per lo Sviluppo, Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Aquila - Via degli Opifici 1, Zona Industriale di Bazzano 67010 L’Aquila *email: carmine.marroccella@ agenziaperlosviluppo.aq.camcom.it

industrie alimentari

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Introduzione Lo Zafferano dell’Aquila DOP (Abruzzo) è stato iscritto nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite con Reg. (CE) N. 205/2005 della Commissione. È commercializzato in filamenti o in polvere, si presenta di colore rosso rubino e odore intenso e persistente con leggero sentore di fumo dovuto alla tecnica di essiccazione. I filamenti presentano una limitata colorazione gialla nella parte inferiore dello stimma vicino all’ovulo del fiore riconducibile alla tecnica di sfioritura. La zona di produzione dello “Zafferano dell’Aquila” comprende il territorio in provincia dell’Aquila dei comuni di Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo. La produzione si ottiene dalla coltivazione del Crocus sativus L. ad un’altitudine compresa tra i 350 e 1.000 metri sul livello del mare. I terreni, sottoposti a rotazione quinquennale, sono arati ad una profondità di 30 cm e fertilizzati con concime organico. Sulla superficie del terreno sono preparate le aiuole sulle quali sono aperti da 2 a 4 solchi alla distanza di 20-25 cm che ospiteranno la nuova piantagione. I bulbi sono raccolti nella prima metà di agosto, sottoposti a cernita e reimpiantati nel nuovo terreno nella seconda metà di agosto, La quantità di bulbi da piantare è di 7-10 tonnellate per ettaro. Durante la fioritura, che ha inizio nel mese di ottobre e si protrae fino alla fine di novembre, i fiori

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sono raccolti manualmente e sottoposti all’operazione di sfioritura, che consiste nella separazione degli stimmi dai petali e dal resto del fiore. Successivamente gli stimmi sono posti su setacci metallici ed essiccati sulla brace di quercia o mandorlo (Foto 1). Il raggiungimento dell’essiccazione ideale è dato dalla rottura tra le dita degli stimmi. La fase di essiccazione è fondamentale perché si sviluppi l’aroma (Tamma-

1, 2003; ISO 3632 -2, 2003). L’obiettivo del presente lavoro è quello di continuare lo studio, iniziato in precedenza da Marroccella E.C e coll. (2010), sulle caratteristiche chimiche dello Zafferano dell’Aquila DOP attraverso l’analisi della crocina, picrocrocina e safranale sui campioni raccolti nel periodo 2010 -2017. Lo studio delle componenti chimiche, in un periodo temporale così ampio, permetterà di definire meglio le caratteristiche merceologiche dello Zafferano dell’Aquila DOP e contemporaneamente valorizzare le sue peculiarità cromatiche ed aromatiche al fine di differenziarlo da altre produzioni nazionali ed internazionali.

Materiali e metodi Campioni

Foto 1.

ro e Di Francesco, 1978; Massimini, 1980; Piccioli, 1932). I principali componenti chimici dello zafferano sono la crocina, responsabile del colore, il glucoside picrocrocina responsabile del potere amaricante e il safranale, principale componente dell’aroma. Il safranale si sviluppa dalla picrocrocina a seguito dell’azione combinata del riscaldamento e dell’attività enzimatica, che porta alla scissione della picrocrocina con rilascio di D-glucosio e safranale. (Amelotti e Mannino, 1977; Corradi e Micheli, 1979a, b; ISO 3632-

Sono stati campionati, dal 2010 al 2017, trecentosettantasette campioni di Zafferano dell’Aquila DOP. I campioni sono stati sottoposti alle seguenti prove: crocina, picrocrocina e safranale come descritto da Corradi e coll. (1979b) ed eseguite in accordo alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018.

Colore e potere amaricante Le analisi della crocina e della picrocrocina, responsabili del colore e del sapore amaricante dello zafferano, sono state effettuate misurando l’assorbanza spettrofotometrica dell’estratto acquoso dei campioni. Ciascun campione di zafferano è stato macinato in mortaio di porcellana e successivamente setacciato. Sono stati pesati 0,100 g di polvere di zafferano e trasfe-


zafferano

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Tabella 1 - Statistiche descrittive dei campioni di Zafferano dell’Aquila DOP dal 2010 al 2013. Anno di produzione

Parametri statistici

Safranale (u.a.)1

Errore standard

2010

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

5,003 0,123 5,170 0,560 0,748 3,000 6,410 0,920 -0,913 0,388 1,078 0,759

14,760 0,238 14,800 2,097 1,448 11,480 18,010 1,960 -0,113 0,388 -0,007 0,759

0,655 0,014 0,680 0,007 0,086 0,400 0,800 0,105 -1,044 0,388 0,931 0,759

1,074 0,021 1,060 0,017 0,130 0,841 1,439 0,130 0,849 0,388 1,036 0,759

37

2011

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

5,497 0,109 5,480 0,612 0,783 4,272 8,420 0,980 1,135 0,333 2,651 0,656

14,868 0,200 15,289 2,047 1,431 10,563 16,758 1,344 -1,305 0,333 1,273 0,656

0,687 0,010 0,694 0,005 0,071 0,529 0,841 0,102 -0,171 0,333 -0,415 0,656

0,995 0,015 1,017 0,012 0,109 0,715 1,201 0,152 -0,623 0,333 -0,048 0,656

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2012

Media 5,189 0,105 Mediana 5,292 Varianza 0,648 Deviazione standard 0,805 Minimo 3,694 Massimo 7,072 Distanza Interquartile 1,152 Asimmetria 0,087 0,311 Curtosi -0,533 0,613

15,427 0,219 15,757 2,836 1,684 11,089 18,306 2,118 -0,653 0,311 0,071 0,613

0,682 0,012 0,695 0,009 0,092 0,382 0,840 0,132 -0,655 0,311 0,483 0,613

1,078 0,017 1,041 0,018 0,134 0,825 1,392 0,142 0,626 0,311 0,119 0,613

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2013

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

15,127 0,285 15,330 3,003 1,733 10,034 17,426 2,549 -0,956 0,388 0,892 0,759

0,663 0,013 0,671 0,006 0,078 0,527 0,813 0,127 -0,211 0,88 -0,857 0,759

1,053 0,027 1,033 0,026 0,163 0,672 1,474 0,189 0,197 0,388 0,653 0,759

37

5,319 0,149 5,401 0,824 0,908 3,258 8,598 1,151 0,815 0,388 3,854 0,759

Crocina (u.a.)1

Errore standard

DEpic (u.a.)1

Errore standard

Z (u.a.)1

Errore Numero standard di campioni

Safranale (u.a.): E318 × 4.0; Crocina (u.a.): E44010/000 × 7.305; ΔEpic (u.a.): (E257-E297); Z (u.a.): (E440/(ΔEpic+E318)

1

riti in beuta con tappo smerigliato da 250 mL a cui sono stati addizionati 200 mL di acqua deionizzata, il campione è stato lasciato per tre ore al buio e agitato ogni ora. Il campione è stato quindi filtrato su filtro di acetato di cellulosa (0,45 µm) e a 20 mL della soluzione filtra-

ta sono stati aggiunti 80 mL di acqua deionizzata. Il campione finale è stato letto allo spettrofotometro, nel range 210-550 nm, in cuvette di quarzo da 1 cm e utilizzando acqua deionizzata come bianco. Sono state registrate le estinzioni a 257 nm (E257), 297 nm (E297) e

440 nm (E440). I dati sono stati calcolati come di seguito riportato ed espressi come unità arbitrarie (u.a.): E44010/000: estinzione dell’estratto acquoso 1-10,000 Livello di Crocina: E44010/000 x 7.305 ΔEpic: E25710/000 - E29710/000

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Aroma Il safranale, responsabile dell’aroma dello zafferano, è stato determinato misurando l’assorbanza spettrofotometrica dei campioni distillati. Ciascun campione di zafferano è stato macinato in mortaio di

porcellana e successivamente setacciato; 0,100 g di polvere di zafferano e 20 mL di una soluzione acquosa di idrossido di bario al 3% (p/v) sono stati trasferiti in provettoni di vetro da distillazione. Il campione è stato distillato in corrente di vapore fino a raccogliere 200 mL di distilla-

Tabella 2 - Statistiche descrittive dei campioni di Zafferano dell’Aquila DOP dal 2014 al 2017. Anno Parametri Safranale Errore Crocina Errore DEpic di produzione statistici (u.a.)1 standard (u.a.)1 standard (u.a.)1

to. L’analisi spettrofotometrica è stata effettuata leggendo l’estinzione a 318 nm (E318). Come per la crocina i livelli di safranale sono stati espressi in unità arbitrarie (u.a.) e calcolati come di seguito riportato: E318 x 4

Errore standard

Z (u.a.)1

Errore Numero standard di campioni

2014

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

5,369 0.094 5,535 0,492 0,701 3,407 6,817 1,076 0,249 0,319 -0,084 0,628

14,687 0,231 15,061 2,995 1,731 9,014 17,752 2,385 -0,779 0,319 1,171 0,628

0,671 0,011 0,675 0,007 0,085 0,388 0,837 0,095 -0,663 0,319 1,416 0,628

1,005 0,018 0,989 0,017 0,131 0,738 1,400 0,186 0,408 0,319 0,411 0,628

56

2015

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

5,375 0,090 5,505 0,428 0,655 3,701 6,844 0,768 -0,467 0,327 -0,170 0,644

16,388 0,255 16,300 3,442 1,855 9,708 20,616 1,764 -0,870 0,327 3,636 0,644

0,736 0,011 0,734 0,006 0,077 0,506 0,935 0,063 -0,396 0,327 2,363 0,644

1,083 0,016 1,059 0,013 0,013 0,077 1,372 0,149 -0,006 0,327 0,199 0,644

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2016

Media 4,945 0,096 Mediana 4,777 Varianza 0,440 Deviazione standard 0,663 Minimo 3,212 Massimo 6,554 Distanza Interquartile 0,832 Asimmetria 0,252 0,343 Curtosi 0,302 0,674

15,994 0,237 16,320 2,694 1,641 10,527 18,131 1,846 -1,438 0,343 2,204 0,674

0,694 0,013 0,719 0,008 0,089 0,406 0,817 0,083 -1,518 0,343 2,222 0,674

1,141 0,015 1,143 0,011 0,105 0,895 1,356 0,139 -0,012 0,343 -0,237 0,674

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2017

Media Mediana Varianza Deviazione standard Minimo Massimo Distanza Interquartile Asimmetria Curtosi

16,575 0,330 16,172 3,923 1,981 11,044 21,195 1,939 0,247 0,393 1,300 0,768

0,716 0,017 0,708 0,010 0,099 0,531 0,971 0,101 0,404 0,393 0,536 0,768

1,185 0,026 1,171 0,024 0,154 0,846 1,755 0,153 1,074 0,393 4,608 0,768

36

4,861 0,120 4,848 0,517 0,719 3,001 6,504 0,725 -0,020 0,393 0,804 0,768

Safranale (u,a.): E318 × 4.0; Crocina (u.a.): E44010/000 × 7.305; DEpic (u.a.): (E257-E297); Z (u.a.): (E440/(ΔEpic+E318)

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zafferano

La variabile Z La variabile Z è stata calcolata usando la relazione tra la componente del colore, crocina (lettura dell’estinzione a 440 nm; E440; u.a.), e la somma delle componenti dell’amaricante, picrocrocina (calcolato come E257-E297; ΔEpic; u.a.), e dell’aroma, safranale (lettura dell’estinzione a 318 nm; E318; u.a.) Z (u.a.) = (E440/(ΔEpic+E318)

Analisi statistica I risultati ottenuti sono stati elaborati usando il software SPSS (versione 15.0, 2006) per Windows.

Risultati e discussione Lo scopo del presente studio è stato quello di determinare le caratteristiche chimiche rappresentate da crocina, picrocrocina e safranale, di campioni di Zafferano dell’Aquila DOP prelevati dal 2010 al 2017. La variabile Z è stata individuata per esprimere l’equilibrio

(a)

tra le componenti chimiche che insieme definiscono le specifiche caratteristiche di colore, potere amaricante ed aroma tipiche dello Zafferano dell’Aquila DOP. I risultati ottenuti dall’analisi descrittiva dei campioni di zafferano nel periodo studiato sono riportati nella Tab. 1 e Tab 2. Per ogni variabile e per ogni anno di produzione sono stati realizzati i grafici relativi alla distribuzione delle frequenze e il Q-Q plot per lo studio della normalità. Nella Fig. 1 è riportato, come esempio, la distribuzione delle frequenze (Fig. 1A) e il Q-Q plot (Fig.1B) corrispondenti alla concentrazione di safranale dello Zafferano dell’Aquila DOP prodotto nell’anno 2012. La Fig. 2 mostra il diagramma Box-Plot dei principali componenti chimici che caratterizzano lo Zafferano dell’Aquila DOP prodotto nel periodo 2010-2017. Per lo studio della distribuzione normale dei dati è stato adottato il test di Shapiro-Wilk (Tab. 3). A fini commerciali, il mercato richiede che le caratteristiche merceologiche dello Zafferano dell’Aquila DOP siano omogenee all’interno dello stesso anno di produzione e tra i vari anni. L’omogeneità dei campioni di Zaffera-

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no dell’Aquila DOP all’interno dello stesso anno di produzione è stata valutata utilizzando il test di Levene (Tab. 4). Dai risultati ottenuti risulta che il safranale mostra la più bassa variabilità nell’anno 2015, mentre la maggiore variabilità è registrata nel 2013. La crocina nell’anno 2011 registra la più bassa varianza, mentre il 2017 è l’anno in cui si registra la più alta variabilità. Il potere amaricante (ΔEpicr) presenta nel 2017 la più alta variabilità, mentre nel 2011 si registra la variabilità più bassa. Inoltre, la variabile Z, che sintetizza l’equilibrio tra le principali componenti chimiche dello Zafferano dell’Aquila DOP, ha la variabilità più bassa nell’anno 2016, mentre nel 2013 registra la variabilità maggiore. Dai risultati riportati nella Tab. 1 e Tab. 2 risulta che l’anno 2017 è quello con la maggiore variabilità del colore (3,923) e del potere amaricante ΔEpicr (0,010), come confermato dall’alta varianza della variabile Z (0,024) dell’anno 2017. I campioni di zafferano più omogenei dal punto di vista dell’equilibrio tra le componenti chimiche (variabile Z) sono quelli dell’anno 2016 che hanno una varianza pari a 0,011. Confrontando la varian-

(b)

Fig. 1 – Distribuzione delle frequenze della concentrazione di safranale (u.a) dello Zafferano dell’Aquila 2012 (A) e relativo Q-Q plot (B).

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(a)

(b)

(c)

(d)

Fig. 2 – Box-plot delle concentrazioni (u.a.) di safranale (A), crocina (B) ΔEpicr e della variabile Z (D).

za massima e minima dei parametri chimici dei campioni sottoposti a prova nel periodo 2005-2009 (Marroccella C.E. e coll., 2010) con quelli calcolati nel periodo 2010-

2017 si evidenzia un andamento crescente della varianza, fatta eccezione per la varianza massima della crocina che diminuisce passando da 4,122 (2006) a 3,923

Tabella 3 - Test di Shapiro-Wilk dei campioni di Zafferano dell’Aquila DOP dal 2010 al 2017. Anno

Numero di campioni

Safranale

Crocina

DEpic

Z variabile

Significatività (P)

0,976 0,000 0,042 0,031 0,039 0,000 0,000 0,020

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

37 51 59 37 56 53 48 37

0,043 0,007 0,658 0,010 0,560 0,127 0,288 0,507

(a=0,05)

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0,010 0,823 0,049 0,237 0,136 0,004 0,000 0,304

0,096 0,088 0,034 0,894 0,705 0,642 0,840 0,006

(2017). Dai risultati del test di Levene si evidenzia l’omogeneità dei campioni di zafferano sottoposti a prova riferiti al medesimo anno di produzione al contrario di quanto ottenuto nel periodo 2005-2009 in cui l’omogeneità della varianza è significativa solo per il ΔEpicr. I risultati complessivi ottenuti nel periodo 2010-2017 evidenziano un miglioramento rispetto al periodo 2005-2009 riconducibile ad una più omogenea applicazione da parte dei produttori delle tecniche agronomiche e di essicazione dello zafferano stabilite dal disciplinare di produzione. Per evidenziare differenze statisticamente significative tra le medie delle variabili chimiche dello Zafferano dell’Aquila DOP prodotto nel periodo 2010-2017, è stata effettuata l’analisi dell’ANOVA non parametri-


zafferano

Tabella 4 - Test di Levene. Parametri

Safranale

Crocina

Test di Levene df1 df2 Significatività (P)

0,693 7 369 0,678

0,571 7 369 0,779

0,982 7 369 0,444

Safranale

Crocina

ΔEpic

Z variabile

29,40 7 0,000

63,38 7 0,000

33,32 7 0,000

66,74 7 0,000

DEpic

Z variabile 0,974 7 369 0,450

(a=0,05)

Tabella 5 - Test di Kruskal-Wallis. Parametri Chi^2 df Significatività (P) (a=0,05)

ca, usando il test di Kruskal-Wallis (Tab. 5). Dai risultati ottenuti risulta che le medie delle variabili analizzate differiscono in modo statisticamente significativo negli anni. Al fine di ottenere maggiori informazioni sulle differenze tra le me-

die delle variabili chimiche è stato effettuato un test di confronto a priori con varianza uguale. I risultati sono riportati nella Tab. 6. La concentrazione media di safranale aumenta dal 2010 (5,003) al 2011 (5,497) per diminuire nel

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2012 (5,189) e rimanere costante negli anni successivi, fino al 2015 (5,375), mentre diminuisce nel 2016 (4,945) e nel 2017 (4,861) a concentrazioni che non differiscono in modo significativo da quelle registrate nel 2010. La concentrazione media di crocina nel periodo che va dal 2010 (14,760) al 2014 (14,687) non differisce in modo significativo, mentre aumenta nell’anno 2015 (16,388), per rimanere costante negli anni successivi. Il ΔEpicr segue un andamento, in parte, analogo a quello registrato per la crocina; infatti è costante nel periodo che va dal 2010 (0,655) al 2014 (0,671) mentre, successivamente, mostra un andamento alterno, aumentando nel 2015 (0,736), per diminuire nel 2016 (0,694) e rimanere costante nel 2017 (0,716). La variabile Z ha un andamento alterno dal 2010 al 2013 per diminuire significativamente nel 2014 e aumentare negli anni successivi fino al 2017. Allo scopo di individuare gruppi omogenei di zafferano tra le diverse produzioni annuali si è effettua-

Tabella 6 - Test confronto a priori. 2010 2011 2015 2017 2014 2015 2010 2016 2014 2010 2012 vs vs vs vs vs vs vs vs vs vs vs 2011 2012 2016 2010 2015 2017 2014 2017 2017 2012 2015 Safranale 0,002 0,032 0,004 0,420 - - - - -

-

0,188

Crocina - - - - 0,000 0,609 0,839 - - 0,061 DEpicr 0,078 - 0,025 - 0,000 - 0,358 0,124 - - Variabile Z - - - - - - 0,008 - 0,000 - (a=0,05)

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secondo gruppo è costituito dagli anni di produzione che vanno dal 2015 al 2017; in questo triennio si registrano le concentrazioni di crocina e picrocrocina più alte; il terzo gruppo, più numeroso, comprende gli anni di produzione 2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014, che si distinguono per un equilibrio costante fra la componente cromatica e la somma della componente aromatica e amaricante, evidenze confermate dalla ridotta variazione della variabile Z (ΔZ=0,082). Fig. 3 – Andamento della media della variabile Z dal 2005 al 2017.

ta la cluster analisi della media delle variabili di safranale, crocina e ΔEpicr, calcolate nel periodo 20102017 e nel periodo 2005-2009 (E. Marroccella C e coll., 2010) (Fig. 3, Fig. 4). Il livello di aggregazione scelto è pari a un quinto della distanza massima tra i gruppi. Dal dendrogramma si individuano tre

gruppi; il primo comprende gli anni di produzione 2006 e 2008 che si caratterizzano per gli alti valori di safranale e bassi valori di crocina, dati che trovano conferma dai bassi valori di Z; in particolare l’anno 2008 registra la concentrazione media di safranale più alta dell’intero periodo studiato (5,916); il

Metodo di raggruppamento: Ward Distanza euclide a quadratica Fig. 4 – Dendogramma ottenuto dalle variabili safranale, crocina e ΔEpicr dei campioni di zafferano o prodotti dal 2005 al 2017.

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Conclusioni Con la cluster analisi sono stati individuati tre gruppi omogenei di Zafferano dell’Aquila DOP: il primo caratterizzato dalla prevalenza della componente aromatica sulla componente cromatica, il secondo in cui prevale l’aroma sul colore, mentre nel terzo gruppo nessuna delle tre componenti chimiche prevale sulle altre. Quest’ultimo dato mette in risalto che in un ampio intervallo di tempo sia stato prodotto zafferano con caratteristiche omogenee. Questo dato è riconducibile alla corretta e costante applicazione del disciplinare di produzione e, in particolare, della fase di tostatura che, nel processo di trasformazione, rappresenta la fase più critica, perché di difficile standardizzazione e dal quale dipende fortemente la possibilità di immettere sul mercato un prodotto con caratteristiche chimiche costanti. Negli ultimi anni si è registrato un aumento del numero di produttori di zafferano DOP, molti dei quali alla prima esperienza produttiva, fermo restando un significativo nucleo di produttori storici in tutto il periodo di produzione dello Zafferano dell’Aquila DOP. I va-


zafferano

lori dei parametri chimici relativi ai campioni di zafferano in filamenti sono ampiamente al di sopra dei limiti minimi di concentrazione definiti nel disciplinare di produzione. Pertanto si apre la possibilità, in futuro, di modificare i limiti, aumentandoli, affinché possano rispecchiare maggiormente le caratteristiche merceologiche dello zafferano prodotto, tutelare lo Zafferano dell’Aquila DOP da produzioni esterne al territorio di produzione e offrire al consumatore una spezia che si contraddistingua dalle altre per l’elevata concentrazione delle componenti chimiche. Il rigoroso rispetto delle tecniche di lavorazione, frutto delle antiche tradizioni, tramandate di generazione in generazione, è l’obiettivo da perseguire per continuare a produrre lo Zafferano dell’Aquila DOP con caratteristiche particolari, conferite dal peculiare rapporto tra i principali componenti crocina, safranale e picrocrocina che lo hanno reso apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.

Ringraziamenti Questo lavoro è dedicato alla memoria della sig.ra Giovannina Sarra già Presidente della Cooperativa Altopiano dei Navelli. Si ringrazia il sig. Roberto Fiore per il ruolo di coordinamento dei rapporti con i produttori di zafferano, il sig. Sidoni Marcello per la collaborazione nella raccolta dei dati e la dott.ssa Fiocco e dott.ssa Pascetta per la collaborazione nella revisione dell’articolo.

Bibliografia - Amelotti G., Mannino S., “Contributo analitico all’apprezzamento merceologico dello zafferano”, Riv. Soc. Ital. Sc. Alim., 1, 17, 1977. - Corradi C., Micheli G., “Caratteristiche generali dello zafferano”, Boll. Chim. Farm. 118, 537-552, 1979a. - Corradi C., Micheli G., “Determinazione spettrofotometrica del potere colorante, amaricante ed odoroso dello zaffe-

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rano”, Boll. Chim. Farm., 118, 553-562, 1979b. - Decreto del Governo, 2 dicembre 2003: Protezione transitoria accordata a livello nazionale a denominazione “Zafferano dell’Aquila” per la quale è stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione come denominazione di origine protetta. - Marroccella C.E., De Simone A., Soliani L., “The colour, bitterness and aroma of l’Aquila DOP saffron”, La Rivista di Scienza dell’Alimentazione - The Journal of Food Science and Nutrition, 4, 9-16, 2010. - Massimi G., “Le condizioni climatiche dello zafferano aquilano”, Riv. Merceolog., 19, 357, 1980. - Norma ISO 3632:2003 Saffron (Crocus sativus Linnaeus) Part. 1 Specification. - Norma ISO 3632:2003 Saffron (Crocus sativus Linnaeus) Part. 2 Test methods. - Piccioli, G. “La Coltura dello Zafferano ne L’Aquila degli Abruzzi”, Ed. Francesco Cellamare, 1932. - Tammaro F., Di Francesco L., “Lo Zafferano dell’Aquila”, Istituto di Tecnica e Propaganda Agraria, Roma,1978. - UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018. General requirements for the competence of testing and calibration laboratories. Milan. Italy.

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Imballaggi di plastica & economia circolare

Riutilizzare, riciclare, rigenerare sono concetti chiave dell’economia circolare, che mira idealmente ad azzerare gli sprechi. Come si pone la plastica in questo scenario? Quali sono le problematiche da considerare quando si tratta di coniugare gli obiettivi dell’economia circolare con gli aspetti di sicurezza al

contatto con gli alimenti? Abbiamo raccolto le risposte a questi quesiti e molti spunti di riflessione al simposio recentemente organizzato da CSI presso la propria sede di Bollate (Milano), a cui sono intervenuti gli esperti dello stesso Centro di certificazione e analisi e di alcune aziende produttrici.

Un momento del seminario sull’economia circolare organizzato da CSI presso la propria sede di Bollate (Mi).

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Premesse e nuovi obiettivi Come tutti sappiamo, oggi il dito è puntato contro le plastiche, e i dati parlano chiaro: l’80% dei rifiuti raccolti sulle spiagge è costituito da plastica, buona parte della quale derivante dal packaging. Eppure la questione dei rifiuti da imballaggio non è nuova, basti pensare che dagli anni ’90 il legislatore comunitario si occupa di prevenzione, riutilizzo, recupero e riciclo di imballaggi dopo il fine vita (Direttiva 94/62/ CE). La normativa UE sui rifiuti di imballaggio si fonda sui princìpi di “chi inquina paga” (PPP, Polluter Pays Principle) e Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Sono previsti contributi a carico di produttori e utilizzatori per sostenere i costi dovuti al fine vita dei rifiuti di imballaggio, diversificati a seconda della tipologia di materiale e, nel caso specifico degli imballaggi di plastica, in funzione della riciclabilità. Entro il 5 luglio 2020 dovrà es-


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sere recepita una nuova direttiva, la 852/2018/UE, che incentiva ulteriormente gli imballaggi riutilizzabili e quelli biodegradabili compostabili, alza gli obiettivi minimi di riciclo (vedi tabella) e chiarisce alcune definizioni ambigue.

Plastiche monouso al bando Tra le nuove norme del cosiddetto “pacchetto economia circolare”, ha fatto molto discutere la direttiva UE 2019/904, che dal 2021 vieta l’uso di articoli in plastica monouso, quali stoviglie di plastica usa-e-getta (piatti, posate, cannucce), contenitori per alimenti e bevande in polistirolo espanso, “cotton fioc”. Dalla stessa data saranno inoltre vietati gli oggetti di plastica oxo-degradabile, cioè realizzati con appositi additivi che provocano lo sminuzzamento del manufatto in piccoli frammenti una volta rilasciato nell’ambiente. Il provvedimento fissa, inoltre, l’obiettivo di raccolta delle bottiglie di plastica di almeno il 90%, da raggiungere entro il 2029. In più, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

% riciclo fissate % riciclo fissate da % riciclo fissate da % riciclo dalla dir. 94/62/CE dir. UE 2018/852 dir. UE 2018/852 dati CONAI 2017 entro 2025 entro 2030 Totale 55-80 Plastica 22,5 Legno Metalli ferrosi 50 Alluminio Vetro 60 Carta e cartone 60

cifica i requisiti degli imballaggi riutilizzabili. La EN 13431 stabilisce i criteri per cui un imballaggio può essere ritenuto idoneo per il recupero energetico (“termovalorizzazione”). La EN 13430 riguarda invece la riciclabilità: per essere riciclabile l’imballaggio deve avere specifici requisiti di composizione e lavorazione e deve essere idoneo alla tecnologia di riciclo disponibile. Occorre, inoltre, tenere conto delle emissioni nell’ambiente causate dal riciclo del prodotto.

Criteri per gli imballaggi sostenibili I produttori hanno a disposizione delle norme tecniche che indicano come ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. La EN 13428 specifica come fare prevenzione attraverso la riduzione alla fonte: ridurre il peso della confezione, evitare l’over-packaging, ottimizzare l’ingombro. Il tutto (specifica la norma) senza compromettere le prestazioni e la sicurezza dell’imballaggio. La EN 13429 spe-

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L’80% dei rifiuti raccolti sulle spiagge è costituito da plastica.

65 50 25 70 50 70 75

70 55 30 80 60 75 85

67,5 43,4 60,1 75,3 63,4 72,8 79,8

Già in fase di progettazione bisogna considerare gli aspetti significativi per il riciclo: composizione, possibilità di separare i componenti. In tutti i casi, non deve mai venire meno la sicurezza d’uso.

Riciclo meccanico e sicurezza “food contact” Migliorare la qualità e la competitività della plastica di riciclo è tra gli obiettivi di “Una Strategia Europea per la plastica nell’era dell’economia circolare”, documento della Commissione Europea uscito a gennaio 2018. Bisogna porre in primo piano la sicurezza chimica dei materiali riciclati, considerando il possibile problema di contaminazioni da uso improprio dei contenitori e da presenza di materiali estranei. In campioni di plastica riciclata destinata al contatto con gli alimenti sono stati ritrovati, ad esempio, ritardanti di fiamma bromurati probabilmente derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il Regolamento 282/2008 sui materiali e oggetti di plastica riciclata destinati al contatto con gli alimenti prevede che si effettui un challenge test per dimostrare l’efficacia del processo di riciclo nell’eliminazione dei contaminanti chimici. Per chi non lo sapes-

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se, il challenge test si svolge introducendo nel processo determinate sostanze (rappresentative di possibili contaminazioni chimiche) in quantità nota e nel misurare a valle i quantitativi residui. Interessante è l’esperienza di ILPA, che ha inserito nella propria offerta vaschette per alimenti costituite fino al 100% di r-PET proveniente da bottiglie postconsumo, con un attento controllo del processo di riciclo (“Superclean”) a monte.

Riciclo organico È la decomposizione biologica (“compostaggio”) dei rifiuti attraverso un processo aerobico controllato al termine del quale si ottiene terriccio fertile, acqua, anidride carbonica e calore. La norma EN 13432 definisce i requisiti degli imballaggi compostabili: com-

Bottiglia di acqua Nestlè Pure Life, realizzata al 100% con plastica riciclata.

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posizione chimica, disintegrabilità del manufatto durante il processo, assenza di effetti ecotossici del compost derivante. Innanzitutto il materiale deve essere biodegradabile, ossia attaccabile da microorganismi. “Sono stati messi a punto test precisi per stabilire se un manufatto è biodegradabile nei vari ambienti (compostaggio industriale o domestico, suolo, acqua marina…), per verificare la sua disintegrabilità in compost e se il compost risultante non è ecotossico (si valutano composizione chimica, caratteristiche fisiche e capacità di crescita di piante). Ogni manufatto va valutato singolarmente, ogni componente va considerato. Va anche considerato lo spessore e, se ad esempio il manufatto è un multistrato multimateriale o presenta metallizzazioni, ci sono particolari regole per i materiali già certificati. Aziende come la Coim, con la sua divisione Novacote, stanno sviluppando adesivi compostabili.

Riciclo chimico Una opzione che si sta sempre più facendo avanti negli ultimi anni è quella del riciclo chimico delle plastiche, ossia la loro decomposizione fino ad arrivare al monomero di partenza, da reintrodurre nel processo produttivo. Al convegno è stata portata la testimonianza di LyondellBasell che, in partnership con Karlsruhe Institute of Technology (KIT, Germania), sta mettendo a punto un processo per il riciclo molecolare dei polimeri. Proposto come via parallela al riciclo meccanico, che da solo non riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi di riciclaggio fissati dalla normativa europea, il riciclo chimico permetterebbe di gestire materiali plastici multistrato e ibridi.

Imballaggi riutilizzabili Il riutilizzo è una delle possibili strade per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. Ma quali sono le considerazioni da fare relativamente alla sicurezza “food con-

Scaglie di PET riciclato (fonte Alpla).

tact”? Il polimero subisce ripetuti contatti con gli alimenti, stress termici ed elettromagnetici (se viene utilizzato nel forno a microonde), sollecitazioni meccaniche, ecc. Queste condizioni possono portare a un maggiore rilascio di monomeri e altri componenti dal materiale di imballaggio, come è stato osservato con il BPA nei biberon di policarbonato (che infatti sono stati vietati) e di formaldeide dagli articoli di melammina. Per la normativa europea gli imballaggi di plastica riutilizzabili sono “articoli ad uso ripetuto”, accomunabili a posate, contenitori per la conservazione casalinga di alimenti, elettrodomestici e macchine alimentari. I test di migrazione per la valutazione della conformità degli articoli a uso ripetuto devono prevedere 3 “attacchi” successivi con i simulanti (sostanze che simulano il contatto con gli alimenti). Diverse tipologie di plastica possono però comportarsi in maniera differente e bisogna tenerne conto. A livello UE è in fase di elaborazione un documento guida per


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adattare l’approccio di valutazione del rischio agli oggetti ad uso ripetuto, in particolare quelli di plastica.

Le bioplastiche Mentre per le plastiche tradizionali corrono tempi difficili, le bioplastiche stanno vivendo (più o meno meritatamente a seconda dei casi) un momento di gloria nell’opinione pubblica. Bisogna in primo luogo chiarire cosa si intende con questo termine. Le bioplastiche sono materiali polimerici che possono derivare da fonti rinnovabili (“biobased”) e/o sono biodegradabili. Ecco alcuni esempi: polimeri a base di cellulosa estratti direttamente dalle piante (“biobased” e biodegradabili), PLA derivante da polimerizzazione di lattide (“biobased”

e biodegradabile), poliidrossialcanoati sintetizzati da batteri (“biobased” o no a seconda del tipo di substrato di crescita microbica scelto, in ogni caso biodegradabili), polietilene e polipropilene sintetizzati a partire da monomeri ottenuti per fermentazione batterica di zuccheri (“biobased” ma non biodegradabili). Sono stati sviluppati anche additivi “bio”, fra cui acidi grassi da oli alimentari e gusci di semi di girasole, autorizzati dalla normativa europea per le plastiche a contatto con gli alimenti. Come le plastiche convenzionali, le bioplastiche “food contact” devono rispettare requisiti di composizione, criteri sensoriali, limiti di migrazione globale e specifica e attuare la valutazione del rischio per i NIAS, cioè le sostanze non intenzionalmente aggiunte (contaminanti di processo, impurità, compo-

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Biobottle, bottiglia compostabile in PLA per l’acqua Sant’Anna.

sti di neoformazione). E, soprattutto, devono essere tecnicamente adatte a diventare imballaggi per alimenti, cosa che l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del packaging, seppure nobile, non deve mai e poi mai mettere in secondo piano. Rossella Contato

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Altre novità per l’industria della carne Parte II Soluzioni complete per taglio e confezionamento di prodotti carnei In occasione di Iffa 2019, Multivac ha presentato ai visitatori del settore industriale, artigianale e del commercio soluzioni complete per la lavorazione ed il confezionamento di carni e salumi. I concetti per la produzione di soluzioni di confezionamento sostenibili e il tema della digitalizzazione sono stati tra i punti focali della fiera, presentati accanto all’ampia gamma dei prodotti per l’etichettatura ed il controllo qualità. A Francoforte sono state presentate soluzioni complete e all’avanguardia per il taglio ed il confezionamento di carni e salumi su diverse linee completamente automatizzate, con particolare attenzione al trasferimento ottimale e delicato dei prodotti porzionati nella cavità della confezione, con uni-

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tà integrate per la marcatura, l’ispezione, l’allineamento ed il confezionamento nelle scatole. Elevati livelli d’interesse sono poi stati suscitati dalle soluzioni di confezionamento sostenibili, illustrate attraverso diversi concetti che contribuiscono a ridurre il consumo dei materiali nella produzione delle confezioni e per la realizzazione di confezioni che soddisfano gli attuali requisiti in materia di riciclabilità. Un esempio è rappresentato dalla gamma di prodotti Multivac PaperBoard, costituita da un’ampia varietà di materiali per la produzione di confezioni MAP e sottovuoto skin con termoformatrici e termosaldatrici. Fra queste spicca la tecnologia MultiFresh per la produzione di confezioni sottovuoto skin su una termoformatrice ed una ter-

Confezione skin realizzata con la tecnologia MultiFresh (Multivac).

mosaldatrice compatte, quest’ultima equipaggiata anche con un sistema di etichettatura per l’applicazione di etichette promozionali sulla confezione. È stata inoltre presentata un’ampia gamma di prodotti nel settore dell’etichettatura e del controllo qualità. I principali prodotti esposti erano i sistemi di stampa diretta e soluzioni per l’etichettatura di una vasta gamma di confezioni, che Multivac ha identificato con il marchio Full Wrap Labelling. In uno stand aggiuntivo in fiera, la società ha esposto inoltre una vasta selezione di macchine a campana compatte ideali per le aziende artigianali.


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Impianti industriali a microonde I sistemi industriali a microonde di AMTek, proposti ad Iffa dalla polacca Weindich, si caratterizzano per il design e la struttura flessibile che li rende idonei all’uso in qualunque applicazione che richieda le microonde. Ad esempio, nel caso di sistemi in batch il tempo tipico di scongelamento di un blocco da 20 kg da -18° a -2°C è di 50-60 secondi, con risultati molto diversi a seconda del prodotto, ma in ogni caso arrivando ad una temperatura massima di -2°C. Gli impianti per il trattamento di sostanze liquide consentono il riscaldamento rapido, efficiente e uniforme di prodotti di diversa con-

Impianto industriale a microonde (AMTek).

sistenza, dagli oli vegetali alle salse, dalle zuppe alle puree, dove i sistemi di controllo a PLC consentono di definire i profili di riscaldamento desiderati per raggiungere i risultati ottimali, eliminando le bruciature in superficie, riducendo i tempi di processo del 66% rispetto ai bollitori convenzionali e riducendo gli scarti dovuti al surriscaldamento grazie al trattamento uniforme.

I sistemi utilizzati per l’essiccazione e la cottura, invece, sono costruiti in acciaio inox 304 e disponibili con doppio nastro, e infine quelli di scongelamento garantiscono un controllo preciso del processo, migliori qualità e sicurezza alimentare, riduzione drastica o eliminazione totale dei contaminanti e sono dotati di software multi-lingua.

Porzionatrice di bistecche con osso Marelec ha presentato la porzionatrice intelligente di bistecche con l’osso Portio B, costituita da un coltello con una porzione di lama liscia per il pezzo di carne ed una a lama dentata per la porzione di osso, da un cilindro verticale che preme il prodotto intero, da un nastro a spuntoni e da una pinza per fissarne la posizione durante il taglio. Il nastro di alimentazione, invece, è suddiviso in due sezioni per consentire la deposizione dei pezzi di carne pesanti in quella esterna senza interferire con quello precedente già scansionato all’interno della macchina. Per questa funzione si utilizzano tre telecamere/laser con angolazione di 120° fra l’una e l’altra, in modo da coprire a 360° la forma irregolare dei prodotti con osso, per garantire la massima precisione.

Porzionatrice di bistecche con osso Portio B (Marelec).

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Pressa per carne Le presse per carne presentate da Dantech UK promettono standard di progettazione, funzionamento e sicurezza all’avanguardia grazie alla tecnologia “Pressing to a Pressure” che massimizza il rendimento con un minimo giveaway. La pressatura tridimensionale sviluppata dall’azione meccanica bidimensionale sul coperchio e le pareti dello stampo produce ogni volta un prodotto dalla forma perfetta con ritmi fino a 10 cicli/minuto su tagli di pancetta e bistecche. Altre caratteristiche di rilievo sono la robusta costruzione in acciaio inossidabile, la centralina idraulica a 2 stadi, con riscaldamento e raffreddamento integrati, l’ampio pannello di controllo touchscreen della Allen-Bradley, il design a fronte aperto per la massima efficacia di lavaggio ad alta pressione e la facilità di accesso per assistenza e manutenzione, il trattamento di prodotti sia corti che lunghi senza dover cambiare gli stampi grazie all’elevata sensibilità alla pressione da esercitare ed il loro delicato trattamento che si traduce in meno increspature e pieghe della carne. Il montaggio e smontaggio degli stampi richiede solo tre minuti.

Pressa per carne (Dantech UK).

tale con raschiatori resistenti alla temperatura permette di cucinare in modo molto uniforme prodotti come riso, pasta, zuppe e salse senza farli bruciare. Inoltre, i moduli MBK permettono di effettuare tutte le fasi di lavorazione nella preparazione di un piatto con lo stesso cuocitore, ad esempio riscaldare il burro o l’olio, rosolare la carne, friggere le verdure, aggiungere erbe, spezie e liquidi per cuocere o, eventualmente inspessire. Questi cuocitori possono anche essere usati come wok, una tendenza molto diffusa oggi per la prepa-

razione di patti saporiti dall’aspetto fresco e appena cucinato. Fra le preparazioni possibili figurano la frittura di carne macinata, pancetta a dadini e carne per kebab, la preparazione di frittate di uova, la cottura di verdure, salse, zuppe e composte, carni varie stufate e o arrosto. I cuocitori MBK, completi di coperchio e unità di controllo PLC a touch-screen con 40 programmi, sono disponibili in tre diverse versioni, con parete singola e doppia, riscaldamento a vapore, elettrico o con olio termico e con capacità che vanno da 500 a 1.200 litri.

Cuocitori I cuocitori MBK proposti dalla belga Gernal associano tutte le qualità di un cuocitore tradizionale alla funzione di agitazione e ribaltamento, il che rende queste macchine multifunzionali e adatte a diversi tipi di cottura, ad esempio per friggere e arrostire carne e verdure grazie a temperature fino a 240°C, mentre l’agitatore orizzon-

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Cuocitore MBK (Gernal).



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Tunnel ad aria calda multi-livello Della tedesca Schomaker ricordiamo il sistema di cottura SNS a circolazione d’aria calda, con trasportatori su 3 o 5 livelli, ideale per prodotti come hamburger, polpette di carne o vegetali, spiedini, cordon bleu o cotolette impanate, con la possibilità di immissione di vapore per evitare la perdita di peso. Disponibile in diversi modelli e con sistema di riscaldamento a vapore, a trasferimento d’olio o elettrico a seconda delle esigenze produt-

Tunnel di aria calda multi-livello SNS (Schomaker).

tive, si caratterizza per i bassi consumi energetici, la cottura lenta con aria a bassa velocità, la semplice in-

tegrazione nelle linee preesistenti e il raggiungimento omogeneo della temperatura desiderata.

Produzione di articoli arrotolati La svizzera Tech for Food ha proposto Roll it, macchina adatta alla realizzazione di prodotti arrotolati semplici, come fette di salame, prosciutto o formaggio, farciti con solidi, ad esempio fette di pancetta avvolte su wurstel, rotoli fetta su fetta, una di salume, l’altra di formaggio, o fette di salumi, salmone o tortilla con ripieni cremosi di formaggio o di carne tipo ragù, ecc. Questa unità può essere agevolmente inserita in una linea con a monte un’affettatrice, come il modello 305 UB della Weber, il sistema di trasporto Move it della stessa Tech for Food o una riempitrice Vemag. La Roll it lavora con una velocità del nastro fino a 1 m/min e arriva a produttività fino a 50, 100 o 200 rotoli/min a seconda che lavori su 1, 2 o 4 corsie.

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Macchina Roll it per prodotti arrotolati farciti (Tech for Food).


Le soluzioni Interroll per l’industria alimentare Portiamo igiene, affidabilità e risparmio energetico al vostro servizio. Da 60 anni forniamo rulli, motori e convogliatori per la lavorazione e l’imballaggio dei prodotti alimentari. E oggi con Interroll Lifetime Service, i tuoi macchinari saranno sempre al top. Contattaci per saperne di più.

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Trattamento termico e raffreddamento in un unico modulo Airmaster IC InterCooler della tedesca Reich è un’unità ibrida multifunzionale che si caratterizza per la capacità di realizzare sia i trattamenti termici che di raffreddamento intensivo in una singola unità. Le sezioni calde e fredde non sono più separate, in alternativa ai sistemi complessi in cui il carrello viene trasportato mediante catene o barre di scorri-

mento direttamente nel segmento di raffreddamento collegato dopo il trattamento termico, per cui, rispetto a questi, richiede minore manutenzione. Questo modulo garantisce un trattamento ideale sotto il profilo microbiologico poiché il prodotto rimane nella camera di trattamento fino a che non raggiunge la temperatura di confezionamento.

Unità ibrida di trattamento termico e raffreddamento Airmaster IC InterCooler (Reich).

Flottatore fisico-chimico ad aria disciolta Tecnoalimenta è presente sul mercato da molti anni e ha specializzato la propria attività nella commercializzazione e produzione di impianti, attrezzature ed articoli per l’industria alimentare nel settore della macellazione e della lavorazione della carne. Per quanto riguarda i sistemi di depurazione, Acquaflot è il flottatore fisico-chimico ad aria disciolta basato sulla pressione differenziata e sulla solubilità dell’aria nell’acqua proporzionale alla sua pressione. Utilizzabile nelle industrie lattiero-casearie, di macellazione e lavorazione di carni, salumi e grassi, ittiche, catering, conserviere, enologiche, dolciarie e di produzione delle bevande, può essere applicato come impianto di pre-trattamento a monte dell’impianto biologico per rimuovere oli e grassi difficilmente biodegradabili e solidi sospesi, con rendimento fino al 98% e quindi frazioni del COD anche superiori al 70-80%, oppure come impianto di tratta-

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Il flottatore Acquaflot (Tecnoalimenta).

mento terziario o di chiarificazione a valle dell’impianto biologico, per rimuovere nella fase liquida anche i fiocchi di fango più leggeri che spesso non vengono trattenuti dai

decantatori secondari. Altri impieghi sono in qualità di ispessitore di fanghi o di separatore solido-liquido in impianti di processo, ad esempio nell’industria delle carni.


Vaschette termoformate per confezionamento in flowpack e stretch Vaschette incollate a singola o doppia parete Piatti termoformati Sottopizza e sottotorta Astucci

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Sistema di porzionatura adattivo JBT (John Bean Technologies) ha presentato il sistema di porzionatura adattivo DSI Adaptive 3D che associa il taglio a getto d’acqua verticale con un’affettatura orizzontale intelligente per ottenere porzioni tridimensionali. Il software di ottimizzazione del valore combinato con la porzionatura tridimensionale consente al sistema di adattarsi alle variazioni delle dimensioni del prodotto in entrata. Grazie alla sinergia di questi tre elementi si realizza un sistema automatizzato che porta la tecnologia di porzionatura a nuovi livelli di

Sistema di porzionatura adattivo DSI Adaptive 3D (JBT).

funzionalità e versatilità migliorando le specifiche di prodotto, ottimizzando il risultato con l’affettatura orizzontale solo laddove necessario, ottenendo risultati più omo-

genei, generando un maggior numero di pezzi con membrana competa ed eliminando quelli con membrana parziale e producendo pozioni di carcassa laterali di valore.

Trattamento ad alte pressioni Hiperbaric è un’azienda di produzione industriale giovane e innovativa, dedicata esclusivamente alla tecnologia di elaborazione ad alta pressione, un metodo non termico in cui gli alimenti, nel loro imballaggio finale flessibile, vengono introdotti in un recipiente di acciaio e sottoposti ad elevati livelli di pressione idrostatica (300-600 MPa/43,500-87,000 psi) ottenuti con acqua. Pressioni sopra 400 MPa/ 58.000 psi, a temperature di refrigerazione (+4-10°C) o ambiente disattivano la flora indesiderata (batteri, virus, muffe, lieviti e parassiti) presente nel prodotto, aumentando la sua vita utile e garantendone la sicurezza. I prodotti a base di carne e i loro derivati pronti per il consumo sono stati i principali beneficiari di que-

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sta tecnologia negli ultimi anni. La tecnologia HPP consente di aumentare la vita utile del prodotto mantenendo la sua freschezza, la sua qualità sensoriale e nutrizionale e postulandosi come un’alternativa efficace ai conservanti e agli additivi artificiali per garantire la sicurezza alimentare. Prosciutto affettato, tagli di pollo o tacchino, piatti pronti per il consumo immediato o anche pezzi di prosciutto completi, sono solo alcuni degli esempi di prodotti trasformati ad alta pressione che si possono trovare oggi sul mercato. Grazie alla lavorazione della carne ad alta pressione si ottiene una maggiore durata di conservazione senza influenzarne il gusto e i nutrienti; si elimina la necessità di aggiungere conservanti grazie all’e-

liminazione della flora vegetativa patogena e alterante insieme all’impossibilità di una successiva contaminazione incrociata poiché si tratta di un processo di post-confezionamento; si aprono possibilità di esportazione dei prodotti ed espansione del business verso i Paesi di maggiore domanda come USA e Giappone; inoltre, si garantisce la protezione del marchio. L’elaborazione ad alta pressione è un intervento convalidato e testato per l’eliminazione di Listeria, E. coli e Salmonella ed è ideale per il confezionamento, sia sottovuoto che in atmosfera modificata, di prodotti ad alto rischio di contaminazione come fette, strisce o dadi e nello sviluppo di prodotti innovativi, sicuri e funzionali, ad esempio a basso contenuto di sale o con Omega 3.


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Metal detector Fortress Technology ha presentato il metal detector Interceptor DF, che sfrutta il funzionamento simultaneo su più frequenze per elaborare in modo efficace la trasmissione e la ricezione di più frequenze in modo continuo su un ampio spettro. Questo modello è stato sviluppato con una tecnologia a campo divergente, risultando il primo rivelatore di metalli al mondo ad utilizzare più direzioni di campo, il che migliora notevolmente il rilevamento di contaminanti ultrasottili. Fra le applicazioni tipiche figurano prodotti dolciari, tavolette di cioccolato, prodotti da forno, carni e prodotti confezionati e barrette nutrizionali.

Pompa a vuoto senza olio In seguito all’aumento della richiesta da parte di produttori e consumatori in merito a qualità, conservazione ed efficienza delle risorse nei processi alimentari e nel confezionamento, soprattutto nel settore della carne e del pesce, Leybold ha presentato la nuova serie di pompe per vuoto di nuova concezione Novadry, a vite senza olio, che assicura una maggiore sicurezza ed efficienza. Il funzionamento a secco assicura i criteri di igiene e previene le contaminazioni causate dall’olio contenuto nelle pompe tradizionali in applicazioni come il tumbling, il riempimento, il confezionamento sottovuoto e la termoformatura. Un ulteriore vantaggio

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Metal detector Interceptor DF (Fortress Technology).

delle pompe per vuoto senza olio è il basso costo di mantenimento grazie alla minore manutenzione per cui sono meno frequenti i cambi di consumabili. Oltre al principio della vite a secco, Leybold ha trasferito alla Novadry componenti e principi collaudati di altre serie di pompe, tra cui la struttura portante e la trasmissione a cinghia che ne sincronizza i rotori. Anche il raffreddamento ad aria anziché ad acqua riduce i costi operativi semplificando l’installazione e la messa in funzione. La Novadry si distingue per la lunga durata e la robustezza e garantisce il raggiungimento delle prestazioni su tutto il range di pressione per l’intero ciclo di vita, per cui risulta ideale in applicazioni sempli-

Pompa a vuoto senza olio Novadry (Leybold).

ci, che emettono poca umidità, come il confezionamento di prodotti freddi ma anche per i processi più impegnativi con grandi quantità di vapore acqueo, ad esempio nei pasti caldi con temperature fino a 95°C che devono essere raffreddati rapidamente mediante raffreddamento evaporativo. Oltre alla miscela aria/vapore proveniente dal processo, la pompa per vuoto con vite a secco Novadry gestisce al meglio anche la contaminazione prevista all’interno del flusso di gas, ad esempio acidi organici, spezie o aceto.


Approved Event


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macchine accessori

Un pulito mai visto Se l’igiene e la sicurezza alimentare sulla tua linea di lavorazione o trasporto sono temi importanti per te, ti invitiamo a scoprire la nuova soluzione Ammeraal Beltech per il settore Alimentare: Soliflex PRO. Soliflex PRO è il nastro omogeneo ad ingranamento positivo che ha stabilito nuovi standard in tema di igiene e sicurezza; dispone di un sistema autocentrante che ne riduce la manutenzione e l’usura nel tempo. In accordo con il concetto di sicurezza e igiene (“SAFE & CLEAN”) di Ammeraal Beltech, sia Soliflex PRO mini che Soliflex PRO

(più largo) sono conformi agli standard Food Grade: EC, EU e FDA; sono funzionanti con un sistema a basso consumo energetico e, se progettati in modo adeguato, consentono le procedure di C.I.P. (Cleaning in Place) e C.I.M. (Cleaning In Motion). Inoltre, i nastri Soliflex PRO e PRO mini di Ammeraal Beltech si abbinano perfettamente con l’innovativo UltraScraper, un raschiatore antimicrobico e rilevabile al metal-detector, di efficacia superiore in termini di pulizia grazie al labbro morbido di cui è dotato che garantisce una perfetta pulizia del nastro con il minimo impatto sulla durata dello stesso.

Sfere portanti senza lubrificazione per il trasporto di carichi delicati Per il trasporto di carichi delicati o pesanti con tavole a sfere portanti, fra cui prodotti alimentari, Igus presenta le nuove sfere in polimero xirodur B180 ad alte prestazioni che garantiscono un trasporto scorrevole anche in caso di carichi elevati. Disponibili nelle medesime dimensioni di quelle metalliche, queste sfere in plastica sono –

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a differenze di queste ultime – esenti da lubrificazione e quindi da manutenzione. Con questa soluzione in plastica autolubrificante, si può evitare di sporcare o contaminare la merce trasportata con il grasso. Grazie a una sfera in plastica, l’utilizzo dei nuovi rulli è particolarmente idoneo quando occorre trasportare merci delicate senza se-

gnarle o consumare le loro superfici. Un ulteriore vantaggio rispetto al metallo è che le sfere portanti si possono utilizzare in qualsiasi posizione, orizzontale, verticale o rovesciata. Grazie alla nuova configurazione dell’alloggiamento interno, le sfere portanti in polimero possono reggere carichi fino a cinque volte maggiori rispetto alle prece-


macchine accessori

denti versioni. Al momento le sfere portanti sono disponibili in tre dimensioni e in base alla grandezza reggono un carico assiale da 150 a 500 N. Grazie al loro materiale sono particolarmente resistenti all’abrasione, hanno una lunga durata d’esercizio e proprietà di isolamento elettrico. Per montare queste sfere basta inserirle nell’alloggiamento. Se l’utente ha la necessità di fissare ulteriormente questi rulli sferici, Igus offre un anello di fissaggio per una tenuta extra sicura. È possibile, su richiesta, comporre sistemi personalizzati completamente amagnetici (senza metallo), usando sfere di vetro all’interno dell’alloggiamento.

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Le nuove sfere portanti in polimero garantiscono il trasporto sicuro di merci delicate come gli alimenti (Igus).

Riconoscimento SSICA per il sistema di ispezione di Eagle A seguito di una valutazione indipendente il sistema di ispezione a raggi X FA3 di Eagle ha ottenuto il riconoscimento della Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari (Ssica) di Parma in qualità di sistema in grado di rilevare in modo affidabile la presenza di corpi estranei negli alimenti, di fornire dati accurati sul rapporto di contenuto grasso/magro e di ottenere risultati attendibili grazie alla calibrazione dinamica per una più precisa gestione del prodotto. Ssica, inoltre, ha convalidato la capacità di analisi del grasso della serie FA3 e ha confermato che il sistema è uno strumento fondamentale per il monitoraggio e il controllo dei fornitori e per l’ottimizzazione dei costi di produzione. La macchina vanta un grado di accuratezza superiore a +/-1% di

grasso sui campioni di carne analizzati e la ripetibilità dei risultati ottenuti con più letture su uno stesso campione. L’ente indipendente ha concluso che questa forma di analisi del contenuto di grassi è un metodo più accurato e obiettivo rispetto alle tecniche e agli strumenti tradizionali, compresa la valutazione visiva, con l’ulteriore vantaggio di fornire informazioni in tempo reale. Inoltre, è sta-

ta apprezzata l’avanzata capacità di ispezione della macchina, che può rilevare corpi estranei metallici di dimensioni fino a 1 millimetro e frammenti ossei fino a 3 millimetri.

Il sistema di ispezione a raggi X FA3 (Eagle).

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Dosatori-mescolatori continui per liquidi e solidi Il dosatore-mescolatore continuo, serie MDC-A progettato e realizzato dalla Tecno 3, è utilizzato nel processo di produzione del cioccolato, delle creme e dei semi-lavorati per gelateria e pasticceria, per dosare e miscelare in modo omogeneo tra di loro ingredienti liquidi e solidi previsti nelle ricette. L’impianto è costituito da un contenitore a culla, in cui è sistemato un agitatore orizzontale con la duplice funzione di mescolare e traslare il prodotto. Gli ingredienti sono dosati contemporaneamente ed in continuo con grande accuratezza, secondo le loro caratteristiche fisiche, con opportuni sistemi basati su celle di carico o su contatori volumetrici di precisione. Entrano nella zona posteriore della vasca, la percorrono in tutta la sua lunghezza miscelandosi a fondo, sino ad arrivare all’uscita posizionata nella parte alta anteriore. Il prodotto esce per tracimazione ed è inviato alla successiva fase di lavorazione. Le ricette possono essere impostate e memorizzate su pannello operatore touch-screen. La loro gestione e il corretto dosaggio degli ingredienti sono controllati da PLC, che gestisce anche tutti gli altri parametri, quali la temperatura della vasca, la velocità ed il senso di rotazione del mescolatore, il livello del prodotto, ecc. Costruito interamente in acciaio inox Aisi 304, il dosatore-mescolatore continuo occupa uno spazio ridotto, è accessibile all’operatore ed esplica una mescolazione molto efficace. L’agitatore interno può essere agevolmente rimosso nel cambio di ricetta, qualora si voglia effettuare una pulizia radicale.

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Dosatore-mescolatore continuo, serie MDC-A (Tecno 3).

A differenza degli impianti tradizionali a batch, con cariche talvolta di notevoli entità per ogni unità produttiva, il dosatore-mescolatore continuo della Tecno 3 permette di gestire quantità ridotte di miscela ed un rapido cambio di ricetta. Può essere realizzato come unità autonoma, da inserire in diverse posi-

zioni sulle linee produttive, grazie al basamento dotato di ruote che consente un facile spostamento. Nella preparazione di semilavorati, confezionati in recipienti di differenti capacità (da 0,3 a 25,0 kg), il dosatore-mescolatore viene fornito completo di dispositivo elettronico di dosaggio e pesatura.

Generatori di azoto per il confezionamento alimentare Da sempre la soluzione migliore per proteggere le qualità organolettiche dei cibi e delle bevande è insufflare in bottiglie, confezioni, capsule e altri contenitori alimentari l’azoto, il gas inerte più abbondante in atmosfera. L’azoto è infatti un gas inodore, incolore, non in grado di sostenere la vita e, utilizzato in sostituzione dell’ossigeno,

previene l’ossidazione che provoca l’irrancidimento dei grassi, le alterazioni del colore e dell’aroma degli alimenti. Per molti anni il rifornimento di azoto è avvenuto tramite bombole derivate dalla produzione di gas per via criogenica, quindi agendo sulle diverse temperature di ebollizione dei gas presenti in atmosfera. Da


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alcuni anni si sono consolidate tecnologie che permettono la produzione autonoma di azoto, con conseguente riduzione dei costi operativi e notevoli risparmi per le aziende. Fra queste la tecnologia PSA (Pressure Swing Adsorption), basata su setacci molecolari al carbonio. I generatori di azoto Atlas Copco NGP e NGP+, basati su tecnologia PSA, sono studiati per far convergere elevata purezza di azoto e produttività a basso costo, sia per le grandi, sia per le piccole portate. I sistemi NGP garantiscono disponibilità continua eliminando il rischio di interruzioni della produzione dovute a carenza di fornitura di azoto. I generatori NGP+, consigliati per applicazioni che richiedono purezze elevate fino al 99,999%, sono equipaggiati di serie con la strumentazione necessaria al funzionamento automatico. Il controllore elettronico permette di ottimizzare l’aria in ingresso in funzione della richiesta di azoto e di impostare una soglia di purezza minima sotto la quale l’azoto prodotto non viene immesso in rete, ma espulso al fine di non inquinare il processo. I prodotti Atlas Copco per la produzione dell’aria compressa e per il trattamento dell’aria si contraddistinguono per efficienza e tecnologia, e le sue soluzioni per l’auto-generazione di gas consentono di ottenere un risparmio economico fino all’80% rispetto alle bombole ed una maggiore affidabilità di produzione attraverso il monitoraggio continuo dei parametri anche da remoto. Tutto questo viene realizzato lavorando sulle applicazioni dei partner e sviluppando progetti ad hoc, lavorando spalla a spalla per una comune e proficua crescita.

PROCESSING

PACKAGING

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LABELLING

END-OF-LINE

LOGISTICS

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SAFETY

INGREDIENTS

Generatore di azoto per il confezionamento alimentare (Atlas Copco).



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Le migliori soluzioni per il confezionamento orizzontale in flow pack Tecno Pack è sinonimo di innovazione tecnologica, affidabilità e serietà, in grado di offrire soluzioni sempre al vertice del settore degli impianti e delle confezionatrici orizzontali flow pack. È un’azienda leader nel settore food che può vantare referenze, sia a livello nazionale che mondiale, fra le più importanti industrie; infatti, marchi come Bauli, Nestlé, Barilla, Doria, E. Mauri, Baldi carni, Buitoni e tanti altri, affidano il confezionamento in flow pack dei loro prodotti a macchinari ed impianti Tecno Pack.

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Due linee tecnologiche dedicate sono state sviluppate per soddisfare altrettanti settori particolarmente bisognosi di peculiarità

quali l’alta sanificabilità, la grande flessibilità nel cambio formato e l’affidabilità in ogni condizione operativa. Per il comparto lattiero caseario ed i salumifici per il confezionamento quindi dei formaggi sia porzionati che interi e dei salumi in ogni formato troviamo la serie FP 025 SUPER EVO adatta, nelle varie versioni ed allestimenti, a lavorare in atmosfera controllata permettendo così di aumentare la shelf life dei prodotti e favorendone quindi la commercializzazione anche a lungo raggio.


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Per gli ambienti ostili dove vengono invece trattate le mozzarelle e le “paste molli” è stata concepita la serie FP 020 full inox SUPER EVO dove si potrà apprezzare l’integrale sanificabilità del macchinario sempre unitamente a tutti i vantaggi derivati dall’elettronica di ultima generazione e dall’ormai noto “user friendly” che da sempre contraddistingue la semplicità d’uso e l’intuitività dell’interfaccia operatore touch screen delle con-

fezionatrici Tecno Pack, lo stesso è integralmente concepito e sviluppato in azienda con il target di rendere sempre possibile il corretto uso anche a personale non altamente specializzato. I salumifici ed i caseifici e tutto il processo di lavorazione della carne e del latte avranno anch’essi a disposizione l’enorme flessibilità ed affidabilità della serie FP 027BB INOX anche in questo caso per garantire, oltre che una busta sempre

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perfetta ed a tenuta stagna in Atmosfera Controllata, una lunga vita agli insaccati ed ai formaggi ed una perfetta fragranza all’utilizzatore finale. Completano la nostra offerta tecnologica le grandi potenzialità di asservimento automatico delle nostre confezionatrici, dal caricamento dei prodotti, fino ad arrivare al fine linea; anche in forma modulare e step by step, in tal senso lo staff Tecno Pack è sempre disponibile a valutare, di concerto con la propria utenza, le proposte più idonee per portare il giusto grado di automazione richiesto; fino ad arrivare a soluzioni integralmente automatiche ed integrate come l’impianto integralmente automatico per il confezionamento primario, secondario, terziario di Hamburger surgelati di recente fornito alla Baldi Carni di Jesi (AN). Tecno Pack sarà presente al Cibus Tec 2019 di Parma, in programma dal 22 al 25 ottobre (Pad. 2 Corsia C Stand 032) a completa disposizione di tutti gli operatori del settore, dal piccolo caseificio alla grande industria di trasformazione, certa di fornire sempre una soluzione tecnica costantemente al vertice, un vero vestito su misura rispetto ad ogni esigenza di packaging industriale della piccola, media e grande industria alimentare.

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Per la digitalizzazione della supply chain

Nell’attuale era digitale, gli operatori industriali sono chiamati a garantire una maggiore trasparenza della supply chain per permettere richiami più rapidi, gestire i problemi di diversione e contraffazione dei prodotti, ma anche incrementare la redditività attraverso una migliore gestione delle scorte. Esiste inoltre una crescente volontà di creare rapporti più stretti

traverso una maggiore efficienza delle linee di produzione, una riduzione degli sprechi e un maggiore livello di conformità ma anche per proteggere e promuovere il loro brand. Consapevole che le priorità variano da un’azienda all’altra, le sei soluzioni tecnologiche oggi disponibili possono essere utilizzate singolarmente o combinate tra loro:

con i consumatori attraverso i canali di marketing digitale supportati da imballaggi personalizzati con codici speciali. Per soddisfare queste diverse esigenze in modo più semplice ed economico Markem-Imaje lancia sei soluzioni di Packaging Intelligence scalabili, end-to-end e perfettamente integrate, allo scopo di ottimizzare la redditività at-

Product Tracking: crea un’impronta digitale unica e aggrega i dati allo scopo di garantire una completa tracciabilità dei prodotti a livello di singolo prodotto, di imballaggi secondari e pallet, offrendo affidabilità e sicurezza a distributori, rivenditori e utilizzatori finali. Questa soluzione non solo facilita i richiami, ma identifica anche la diversione dei prodotti sui

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mercati di destinazione e contribuisce a dimostrare la contraffazione. Promotional Coding: permette di sfruttare più facilmente gli imballaggi per creare campagne promozionali digitali senza interruzioni. Elimina la necessità di costosi strumenti di controllo in tempo reale che limitano le campagne a poche linee o richiedono materiale prestampato. I codici unici sono stampati su richiesta, anche a cadenze produttive elevate. Line & Data Management: migliora l’accuratezza dei dati e l’efficienza delle linee di produzione, permettendo l’elaborazione manuale e automatizzata di dati e informazioni senza interruzioni, incluse tutte le operazioni di marcatura e codifica, compresa l’integrazione completa con sistemi terzi come ERP (Enterprise Resource Planning) e MES (Manufacturing Execution Systems). Pallet Tracking: permette la completa tracciabilità dei pallet attraverso l’applicazione automatica di etichette conformi, contenenti dati in tempo reale, senza alcun impatto sulle cadenze di produzione. Migliora la tracciabilità e la conformità ai requisiti della supply chain e della distribuzione, minimizzando i rischi di sanzioni amministrative e di resi. Coding Integrity: riduce le rilavorazioni e gli scarti identificando gli errori di codifica dei prodotti in tempo reale per trattare i problemi all’origine, prima che troppi prodotti siano codificati erroneamente. Packaging Integrity: evita gli sprechi dovuti agli errori nella selezione



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dei materiali degli imballaggi prestampati, verificando che i codici siano stampati sul materiale con l’orientamento corretto. Le soluzioni si basano sul sistema di gestione delle informazioni leader del mercato, CoLOS, di comprovata efficacia nella riduzione degli scarti di produzione, grazie al miglioramento dell’efficienza e della tracciabilità, con

oltre 17.000 unità installate nel mondo. Markem-Imaje ha introdotto contemporaneamente diverse soluzioni finanziarie, affinché il maggior numero di aziende possa implementare le soluzioni di Packaging Intelligence senza utilizzare necessariamente il proprio capitale. Oltre all’acquisto diretto, è possibile noleggiare le soluzioni o adottar-

le sottoscrivendo un abbonamento mensile o trimestrale. A completamento di queste soluzioni tecnologiche Markem-Imaje ha creato un team per supportare i clienti nella selezione, integrazione e implementazione ottimale della soluzione adatta ai loro ambienti e alle loro esigenze attuali e future, al passo con l’evoluzione degli obiettivi nel tempo.

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industrie alimentari

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elettronica automazione

Sempre più partecipata la fiera dell’automazione di Parma Sull’onda della trasformazione digitale degli ultimi anni si è chiusa con il nuovo record di 41.528 visitatori (+18%) ed 854 espositori (+6%) la nona edizione di SPS Italia, la manifestazione dedicata ad automazione, digitale, robotica, meccatronica e formazione svoltasi a Par-

ma a fine maggio, che ha raccontato con demo funzionanti il tema dell’integrazione e cooperazione tra tecnologie e competenze. I visitatori sono stati sorpresi da robot collaborativi e cooperativi, da macchine connesse e dalle potenzialità delle tecnologie digi-

tali per il miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza. Un percorso fortemente apprezzato per la capacità di raccontare temi difficili in un modo semplice e non banale, con le voci dei più importanti fornitori ed esperti di tecnologie, ma anche attraverso un dibattito sulle competenze e sul loro ruolo nella fabbrica di domani, supportato dalle principali academy e istituti di formazione. SPS Italia torna a Parma dal 26 al 28 maggio 2020.

Il visto in fiera

Lo stand di B&R alla manifestazione di Parma.

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B&R ha presentato, in anteprima nazionale, tutte le novità che permettono di soddisfare le esigenze della manifattura intelligente: qualità garantita e una produzione dinamica e personalizzata, efficiente e sostenibile, attraverso la costruzione di macchine automati-


elettronica automazione

che connesse, flessibili, dalle elevate prestazioni e operabili in maniera sicura attraverso interfacce moderne, e soprattutto rendendole adattive. Ogni nuovo tassello che si aggiunge all’ecosistema integrato B&R apre nuove possibilità e sblocca ulteriori livelli prestazionali per i costruttori di macchine e la manifattura italiani. Sotto i riflettori quest’anno a Parma c’erano le tecnologie per realizzare macchine adattive e massimizzare la competitività in produzione. Il sistema di visione B&R – integrato ovviamente, così come tutte le parti in movimento della macchina – rende semplice per i costruttori di macchine garantire qualità e produttività sempre più elevate. Numerose postazioni dimostrative permetteranno di comprendere come la gestione di sensori e illuminatori integrati e controllati nell’unico ambiente di sviluppo della macchina permetta di realizzare facilmente e rapidamente applicazioni di visione con prestazioni inedite, senza essere esperti. I sistemi di trasporto di ultima generazione, anch’essi integrati, dove i carrelli indipendenti corrono lungo le linee produttive sincronizzandosi con le altre parti in movimento, reagendo in modo intelligente e portando a una produzione ottimizzata e personalizzata, a tempi e costi da produzione di massa. Una demo speciale ha mostrato le potenzialità in produzione di una soluzione collaborativa tra sistemi trak, robot e uomo. All’interno dell’area SPS dedicata alla Robotica e Meccatronica è stato esposto uno di questi sistemi di trasporto intelligenti anche in versione “gemello digitale”, con una demo interattiva di realtà virtuale dove, direttamente dalla realtà si-

mulata – con visore e joystick – era possibile non soltanto vedere cosa accade, ma definire i setpoint per le variabili di sistema e simulare il ciclo produttivo reale. E quando tutto è integrato le informazioni sono disponibili per tutti gli attori della catena produttiva che possono utilizzarle per apprendere e migliorare. Di particolare interesse l’Asset performance Monitor, la prima app B&R basata sulla

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verso migliori prestazioni tecnologiche dei sistemi di movimentazione dei materiali senza accumulo, Interroll Italia ha presentato la nuova DC Platform, una potente piattaforma tecnologica con la quale è possibile realizzare sistemi ad alte prestazioni personalizzati, integrabili in modo coerente e trasparente nel mondo dei dati delle moderne applicazioni Industria 4.0, quali il monitoraggio nelle stazioni di con-

Interroll ha partecipato a SPS Italia.

piattaforma cloud ABB Ability, che permette di osservare in ogni momento cosa succede sulle macchine, ovunque esse siano installate nel mondo, e di intervenire all’occorrenza in modo tempestivo, fornendo all’industria livelli inediti di servizio e assistenza. Per gli utenti finali l’app è inoltre un modo pratico e immediato per osservare, comprendere i processi e intraprendere azioni migliorative perseguendo sempre la massima competitività. Per soddisfare le nuove esigenze del mercato del motion attra-

trollo, la manutenzione predittiva o altre funzioni. Il componente principe della DC Platform è il nuovo RollerDrive EC5000 a tre livelli di potenza che aumenta la flessibilità nella potenza di uscita meccanica. I rulli motorizzati sono disponibili nelle versioni da 20 W, 35 W e 50 W, che soddisfano le più diverse esigenze di trasporto, dalle merci leggere fino a quelle pesanti. Per supportare la realizzazione di soluzioni per il trasporto di merci pesanti, il nuovo RollerDrive non solo è disponi-

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bile con potenza da 50 W, ma anche in diametro da 60 mm anziché 50 mm. Inoltre sono disponibili i ben noti formati “IP66” e “Deep Freeze”, che consentono l’impiego della soluzione dove è necessario pulire con intensi getti d’acqua o dove le merci devono essere trasportate in ambienti fino a -30°C. Oltre all’interfaccia analogica, l’EC5000 è disponibile anche con interfaccia Bus basata sullo standard CANOpen. Ciò consente, per la prima volta, che moderni impianti di trasporto offrano grande e agevole accesso ai dati. Così, in connessione con il MultiControl, multiprotocollo di Interroll (PROFINET, EtherNet/IP e EtherCat), sarà possibile visualizzare una moltitudine di informazioni e funzionalità tramite il PLC o una piattaforma Web. Un esempio è l’indicazione di informazioni generali sullo stato operativo corrente o sul carico dei singoli azionamenti nel tempo. Simultaneamente, con i controller si visualizzeranno da ogni singolo azionamento una moltitudine di informazioni dettagliate, quali precise condizioni di guasto, coppia o temperatura. Al contempo, l’interfaccia Bus del nuovo RollerDrive EC5000 consente la realizzazione di funzioni di comando del tutto inedite, come quelle richieste in automazione. Inoltre, non solo l’accelerazione, la velocità e la frenatura delle merci trasportate sull’impianto possono essere influenzate in modo ancora più preciso, ma la merce può essere posizionata millimetricamente sulla linea di trasporto — un prerequisito per l’interazione continua delle soluzioni di trasporto con robot o bracci di presa automatizzati. Di Interroll ricordiamo anche l’innovativa piattaforma modulare per il trasporto motorizzato di pal-

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let, la Modular Pallet Conveyor Platform (MPP), con una portata standard di 50 kg. Si tratta di un trasportatore di pallet particolarmente versatile che si contraddistingue per la struttura altamente flessibile e modulare. Inoltre, insieme al collaudato sistema di stoccaggio dinamico Pallet & Carton Flow, la nuova piattaforma per il trasporto pallet di Interroll rappresenta la base ideale per realizzare soluzioni di ogni tipo di trasporto e stoccaggio di pallet e di movimentazione in magazzino. Rispetto al sistema di stoccaggio dinamico, dove i bancali vengono bufferizzati in strutture di stoccaggio intermedie su binari inclinati mediante gravità, la nuova MPP rappresenta un sistema per il trasporto motorizzato dei pallet. A seconda dello scenario applicativo, l’azionamento avviene tramite motoriduttori o mototamburi (Pallet Drive), per cui è possibile realizzare anche linee di trasporto prive di accumulo. In base alla conformazione della linea di trasporto e alla scelta dei moduli, si possono trasportare pallet di peso fino a 1.200 chilogrammi a una velocità massima di 0,5 metri al secondo. Il funzionamento ineccepibile degli elementi è garantito in una forbice di temperatura tra i -28° e +40°C, così da consentire l’utilizzo dell’MPP anche in aree di surgelazione. A seconda del controller impiegato è possibile, ad esempio, dimensionare l’impianto per pesi differenti, farlo funzionare a velocità variabile o integrare funzioni di posizionamento. Bonfiglioli, continuamente alla ricerca di soluzioni industriali per il controllo del movimento che riescano a coniugare competitività, alte prestazioni di controllo ed elevata efficienza energetica, ha sviluppato nei propri centri di ricer-

ca un Power Drive System basato sull’accoppiamento dei motori sincroni a riluttanza serie BSR con gli azionamenti elettrici serie Active Cube, dotati di controllo vettoriale sensorless dedicato. A questo è abbinabile l’ampia offerta dei suoi riduttori industriali. La soluzione è disponibile in due pacchetti ottimizzati, rispettivamente, per la compattezza e per la riduzione dei costi di esercizio, con livelli di efficienza molto elevati (classe IE4 per il motore e classe IES2 per il Power Drive System, secondo la nuova norma Ecodesign EN 61800-9-2).

Azionamento elettrico serie Active Cube (Bonfiglioli).

Rispetto a soluzioni motore-azionamento non pienamente integrate, il Power Drive System Bonfiglioli consente di minimizzare il consumo energetico in ogni punto di lavoro, grazie alla completa caratterizzazione matematica del motore a bordo inverter (motor digital twin) che garantisce anche una configurazione semplice ed affidabile del sistema. La piena integrazione del pacchetto e l’ampia varietà di strategie di controllo disponibili a livello software determinano inoltre im-


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portanti vantaggi nelle prestazioni ottenibili: accuratezza nel controllo di velocità sensorless, stabilità nel controllo di coppia, erogazione di coppia elevata anche a velocità ridotta o nulla, ottime caratteristiche di sovraccarico. Nel complesso, una soluzione ideale per un ampio spettro di applicazioni industriali, pienamente integrabile nella Fabbrica 4.0 grazie alla connettività digitale avanzata a bordo azionamento e alle piattaforme IOT Bonfiglioli, qui presentate proprio in combinazione con questo Power Drive System. In occasione di SPS 2019, Mitsubishi Electric ha presentato soluzioni di robotica in ottica Industria 4.0 dedicate ad alcuni mercati strategici, fra cui il Food & Beverage. L’uso di soluzioni avanzate di automazione industriale in questo settore porta ad un incremento di produttività e di qualità del prodotto finito. Oggi la sfida relativa all’integrazione delle linee e la loro totale trasparenza con i livelli manageriali richiede il supporto di aziende capaci di sviluppare soluzioni adeguate alle specifiche esigenze applicative. Mitsubishi Electric propone una gamma completa di proposte e ad un know-how di primo livello, con una serie di soluzioni basate su sistemi scalabili – dalla piattaforma di automazione compatta iQ-F fino alla più potente piattaforma iQ-R. Entrambe le soluzioni integrano sistemi di Motion Control con diverse connessioni, come il motion bus SSCNET III/H in fibra ottica ad alte prestazioni e totalmente immune ai disturbi elettrici ed il protocollo CC-Link IE Field da 1 Gbyte, per il controllo totale sia degli assi che di altri dispositivi remoti. Asem, che ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 40 anni di attivi-

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La piattaforma iQ-R (Mitsubishi Electric).

tà ed è oggi una delle aziende emergenti nel mercato europeo dei sistemi e soluzioni digitali per l’automazione industriale, ha presentato la piattaforma UNIQO HMI, basata su un framework multipiattaforma che

Asem ha presentato la piattaforma UNIQO HMI.

utilizza tecnologie cross platform, con il quale è perciò possibile sviluppare applicazioni trasversali su sistemi operativi Windows e Linux, e potenzialmente anche sui sistemi operativi mobile Android e iOS, instal-


elettronica automazione

labili su hardware X86 e ARM based, garantendo sempre le massime prestazioni. UNIQO HMI supporta integralmente la specifica dello standard OPC UA, ed è per questo che è stata definita una piattaforma “Full OPC UA”, con la quale è possibile realizzare architetture client/ server dinamiche, in cui i sistemi di HMI si alternano nel ruolo di produttori e consumatori delle più svariate tipologie di informazioni. Infatti, con UNIQO HMI l’OPC UA può essere utilizzato per l’acquisizione di dati dal campo, per lo scambio orizzontale di informazioni tra macchina e macchina, per l’interfacciamento verso i sistemi MES/ERP di gestione aziendale e per l’interfacciamento al cloud. In un sistema con UNIQO HMI si possono condividere non solo i dati ma anche le funzionalità dell’applicazione permettendo ad un client OPC UA esterno di interagire attivamente con tutte le funzionalità del progetto, quali, ad esempio, la configurazione degli utenti, le ricette o addirittura le risorse grafiche delle schermate. I progetti UNIQO HMI sono totalmente dinamici in quanto tutto ciò che è possibile fare a design time con l’ambiente di sviluppo denominato “Q Studio” è possibile farlo anche a Runtime attraverso comandi predefiniti e/o attraverso logiche applicative scritte in C#. L’ambiente di progettazione “Q Studio” supporta anche una funzionalità cosiddetta “connessa”, con la quale è possibile collegarsi ad un HMI in esecuzione, scaricare il progetto ed apportare modifiche in modalità “live”, senza fermare l’esecuzione dell’HMI. Le modifiche apportate al progetto vengono immediatamente attualizzate, senza necessità di fermare o riavviare l’esecuzione del progetto, e salvate con un sofisticato meccanismo che permette in ogni momento di tornare alle condizioni precedenti in assoluta sicurez-

za. Con UNIQO HMI è possibile realizzare interfacce “responsive” con strumenti innovativi di progettazione grafica che sfruttano il concetto di “contenitore”, che permette di disporre automaticamente gli oggetti in esso contenuti, in righe, colonne, matrici, anche con il completo supporto delle gestualità delle interfacce multi-touch. In UNIQO HMI, tutto ciò che viene progettato assume le caratteristiche di un oggetto, con evidenti vantaggi di modularità e riutilizzabilità delle applicazioni sviluppate secondo questi criteri. Turck Banner Italia, tra i principali produttori di sensoristica, interfacce, sistemi bus e sicurezza, ha presentato a Parma il nuovissimo laser di misura a triangolazione Q5X, un potente sensore per la risoluzione dei problemi in un dispositivo dal formato rettangolare a standard industriale. Al top di gamma tra i migliori sensori di triangolazione laser della migliore qualità offre una portata da 9,5 cm a 2 m, è facile da usare e fornisce un rilevamento affidabile degli oggetti più impegnativi. Il nuovo sensore Turck Banner, studiato per misurare sia la distanza che l’intensità della luce per risolvere le applicazioni più impegnative, presenta rilevanti vantaggi in termini di affidabilità e precisione nel rilevamento e nella misurazione degli oggetti, che siano questi scuri, chiari, riflettenti o dal packaging multicolore, su ogni tipo di sfondo, da quelli più scuri a quelli lucidi ed altamente riflettenti. L’indicatore luminoso di uscita e il feedback di distanza in tempo reale consentono una semplice configurazione e conseguente risoluzione dei problemi, mentre l’interfaccia utente è molto intuitiva grazie agli stessi comandi, impostazioni e display degli altri prodotti laser Turck Banner.

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Il connettore è ruotabile e inclinabile a 270 gradi per soddisfare una varietà di vincoli di montaggio. Il grado di protezione IP67 garantisce prestazioni affidabili anche in ambienti umidi. La serie Q5X è programmabile tramite interfaccia utente integrata, apprendimento

Laser di misura a triangolazione Q5X (Turk Banner).

remoto, IO-Link o display del sensore remoto accessorio RSD (Remote Sensor Display) che consente la programmazione e il monitoraggio a distanza. I nuovi sensori Turck Banner sono particolarmente adatti ad ambienti di produzione complessi e ad alta produttività quali lo stampaggio, l’automotive o il food & beverage. Rockwell Automation ha presentato le soluzioni nate dalla collaborazione con PTC a seguito dell’accordo siglato in giugno e le possibilità offerte dalle tecnologie di Emulate 3D dopo la sua recente acquisizione che, associate a quelle di Rockwell Automation e di altri partner presenti in stand, rendono realtà i principi della digitalizzazione. Concepito come spazio aperto per favorire l’accesso ai visitatori e

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il networking, lo stand presentava una serie di isole tematiche che, oltre a fornire una panoramica completa, hanno permesso di toccare con mano le soluzioni tecnologiche più avanzate attraverso una straordinaria e coinvolgente experience. Eaton – azienda leader a livello globale nella gestione dell’energia, ha presentato la propria offerta completa relativa alle soluzioni di automazione pensate per guidare la trasformazione digitale in campo automation e della gestione dell’energia e favorire l’implementazione del paradigma dell’Industry 4.0. Fra queste, le più recenti soluzioni IIoT – in grado di offrire manutenzione predittiva, teleassistenza semplificata e ottimizzazione della produzione grazie all’analisi di dati e performance, nonché garantire flessibilità, sicurezza e risparmio di energia, costi e risorse – progettate per supportare i costruttori di macchine nel loro processo di trasformazione verso la digitalizzazione delle fabbriche. Ricordiamo a titolo di esempio il nuovo easyE4 – lo smart relè di nuova generazione che si distingue per caratteristiche uniche nel suo genere tra cui espandibilità locale fino a 11 moduli (188 I/O) che consente estrema versalità, connessione NET fino a 9 dispositivi easyE4, Web-Server integrato e Fast Ethernet on board e software con 4 linguaggi di programmazione: LD, FBD, EDP e ST, mentre i nuovi relè di misura e monitoraggio EMR6 sono progettati per coprire un’ampia gamma di applicazioni nel settore delle apparecchiature di comando elettriche e sono in grado di espandere e rinnovare il portfolio esistente. A questi si aggiungono la nuova generazione di comando e protezione motore Rapid Link 5.0 e soluzioni di azionamento decentralizzate per l’industria 4.0.

industrie alimentari

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Nuova app per l’assistenza Specialista delle tecnologie di azionamento, Nord Drivesystems in Italia Nord Motoriduttori - presenta l’app Nordcon e la corrispondente chiavetta Bluetooth “Nordac Access BT”, una soluzione mobile di messa in servizio e assistenza nata per gestire in modo efficiente direttamente sul sito qualunque tecnologia di azionamento Nord attraverso la diagnosi, l’analisi, il monitoraggio e la parametrizzazione. In questo modo la messa in servizio viene velocizzata, la manutenzione è semplificata ed è possibile rimediare più velocemente ai guasti, riducendo di conseguenza i tempi di interruzione ed i costi. La visualizzazione basata su cruscotto è utile per il monitoraggio degli azionamenti e la diagnosi dei guasti. Grazie alla funzione di aiuto e al rapido accesso ai parametri, la parametrizzazione degli azionamenti risulta semplice e facile. Inoltre, l’app ha altre caratteristiche pratiche, come la funzione di backup e recupero per la semplice gestione dei parametri dell’azionamento e una funzione oscilloscopio configurabile singolarmente per l’analisi

dell’azionamento. Tutorial video e la possibilità di un contatto diretto con il Supporto Nord assistono ulteriormente gli utenti nel loro lavoro. La Nordac Access BT opera come un ponte fra il sistema di azionamento e l’app. La chiavetta si connette al software tramite Bluetooth ed è usata direttamente sull’inverter. Gli utenti hanno quindi un accesso pratico ai dati dell’azionamento e mantengono il controllo totale dell’accesso. La chiavetta può essere utilizzata anche senza l’app, per esempio per memorizzare i dati dei parametri. Se l’inverter si danneggia o l’azionamento deve essere sostituito, è possibile caricare facilmente i parametri originali dalla chiavetta. È possibile anche il trasferimento dei parametri fra un azionamento e un PC. L’app Nordcon e la Nordac Access BT sono disponibili per tutta l’elettronica di azionamento Nord e possono quindi essere utilizzati sia con gli inverter decentralizzati, sia con le soluzioni per armadi di controllo e con i moduli opzionali. L’app è disponibile per i sistemi operativi iOS e Android nell’App Store o in Google Play.

Uso stand-alone della chiavetta Bluetooth Nordac Access BT per i parametri di funzionamento (Nord Motoriduttori).



analisi controllo

Misurazione della temperatura al cuore del prodotto Econorma ha introdotto nella propria produzione una tipologia di sonde di temperatura con punta in acciaio inox per la misurazione in tempo reale, wireless o con data logger, da introdurre nel cuore del prodotto, e ideale per il monitoraggio dei trattamenti di pastorizzazione. La sonda può essere collegata ai Data Logger serie FT-90/USB, oppure ad un sistema wireless FT-105/RF-mini-PT1.

Quest’ultimo sistema di monitoraggio via radio visualizza in tempo reale sia la temperatura che il grafico con l’andamento della pastorizzazione/sterilizzazione, oppure la cottura del prodotto, con possibilità di stampa e certificazione del lotto di produzione. Il modulo radio con il sensore della temperatura infilato nel prodotto alimentare, in una pastorizzazione su tunnel, percorre tutto il tragitto all’inter-

Sonda di temperatura con punta in acciaio inox con Data Logger serie FT-90/USB (Econorma).

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no di una barriera termica in inox ed invia i dati ad un ricevitore collegato al PC. Il vantaggio di seguire l’andamento della temperatura in tempo reale garantisce la possibilità di ottimizzare il processo, mentre il software dà la possibilità di correggere, con un offset di calibrazione, i valori di temperatura rilevati, operazione molto utile per le calibrazioni periodiche SIT delle sonde. Il programma consente di analizzare successivamente le variazioni del valore “F0” , ”U.P.” e dell’effetto letale “L” del processo, permettendo di individuare così il momento in cui il prodotto ha raggiunto la temperatura di pastorizzazione senza eccedere oltre nel tempo, aumentando ed ottimizzando così la qualità della produzione. Nel caso si usi il Data Logger FT-90-USB, il file che viene salvato con il software di base può essere ripreso Off-Line dal programma FT-Graph-2 che elabora i dati e dà la possibilità di visualizzare e stampare i grafici mostrando l’andamento del trattamento termico e dei relativi valori di F0 ed effetto letale L.


analisi controllo

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Sistema di monitoraggio tattile Hygiena, una società del portafoglio Warburg Pincus specializzata in soluzioni rapide di rilevamento, monitoraggio e identificazione microbica, ha lanciato il nuovo sistema di monitoraggio tattile EnSure Touch, un sistema di monitoraggio di nuova generazione che raccoglie, analizza e riporta i dati di diversi test di qualità, come ATP, microrganismi ed enzimi, fornendo le informazioni necessarie alla revisione e alla gestione dei rischi. EnSure Touch offre la chimica superiore, la sensibilità e l’affidabilità dei prodotti Hygiena, accanto a un design innovativo e aggiornamenti di funzionalità tra cui il Touch screen reattivo da 5 pollici che funziona anche indossando i guanti, l’interfaccia utente riprogettata

Il nuovo sistema di monitoraggio tattile EnSure (Hygiena).

che funziona come uno smartphone e si configura per adattarsi ad ogni impianto o rete di impianti, la funzionalità Wi-Fi e la tecnologia di sincronizzazione wireless per il trasferimento sicuro dei dati verso un nuovo software basato su cloud e la raccolta e archiviazione di dati analitici importanti, come numero della camera, nome della linea,

prodotti impiegati per la pulizia e altro. EnSure Touch è stato progettato per gli utenti. Incorporando le funzionalità chiave e le opzioni di personalizzazione, è facilmente configurabile per la produzione di alimenti e bevande, l’assistenza sanitaria, i servizi di ristorazione, l’ospitalità e molte altre applicazioni.

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imballaggi confezioni

Alla ricerca di soluzioni pratiche per materiali sicuri a contatto con gli alimenti Quest’anno, le disposizioni dell’UE sui materiali a contatto con gli alimenti sono state sottoposte a revisione e in questo ambito la Commissione, che ha istituito una serie di gruppi di interesse scientifico a tale scopo, effettuerà una serie di consultazioni. L’Akademie Fresenius tedesca ha organizzato il giugno scorso una conferenza internazionale a Düsseldorf per discutere lo stato dell’arte e stabilire un ruolino di marcia per il prossimo futuro, ottenendo il sostegno di numerosi esperti del settore scientifico, dell’industria alimentare, nonché della Commissione europea, dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA e delle autorità di monitoraggio degli alimenti e di valutazione degli alimenti. In particolare, Konrad Grob del Laboratorio cantonale di Zurigo ha presentato un parere estremamente critico in merito alle disposizioni europee sui materiali a contatto con gli alimenti (MCA) attualmen-

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te in fase di revisione, che considera semplicemente “non realizzabili”. Ad esempio, solo una minima parte dei materiali a contatto alimentare attualmente in uso è effettivamente coperta dalla legislazione europea. Inoltre, i controlli ufficiali sono diretti solo a pochi composti, ben noti, ed è impossibile includere impurità e prodotti di reazione. Oltre alle inadeguate disposizioni di legge, le autorità mancano anche delle risorse, che consentono loro di effettuare poco più che controlli casuali.

Grob ha preso in esame l’iniziativa della Commissione europea di esaminare l’efficacia del quadro giuridico sui materiali e imballaggi a contatto alimentare (MCA), un progetto che ha avuto origine negli anni ’70 e ha suddiviso gli MCA in 17 tipologie diverse portando alla creazione di una regolamentazione specifica per ciascuna, che comprende un elenco di materie prime autorizzate e linee guida per i test di migrazione. Tuttavia, negli ultimi 40 anni, solo una piccola parte di questi è stata effettivamente adottata. Le risorse ufficiali sono insufficienti per soddisfare questi progetti. Ecco perché esiste un divario così ampio tra i requisiti generali di sicurezza relativi al MCA e la realtà: quasi nessuno degli MCA attualmente sul mercato è conforme alle esigenze di sicurezza imposte alle sostanze in migrazione. I produttori devono esaminare la sicurezza di tutte le sostanze che possono migrare per le qua-


imballaggi confezioni

li non esiste attualmente alcuna regolamentazione specifica (vale a dire la stragrande maggioranza). La legislazione, quindi, deve essere adattata di conseguenza: la priorità non dovrebbe più essere autorizzare nuove sostanze (circa 10 all’anno), ma far sì che i produttori testino le decine di migliaia di sostanze, che possono migrare negli alimenti, contenute negli MCA già sul mercato. Le autorità ufficiali di controllo hanno la responsabilità di garantire che i produttori effettuino questa autovalutazione e la legislazione deve sostenerla assicurando che le richieste siano chiare (fornite dall’EFSA), facilitando controlli efficienti e rafforzando l’armonizzazione in tutta Europa. Oggi gli organismi ufficiali di controllo degli alimenti mancano in larga misura delle competenze necessarie a verificare le valutazioni tossicologiche. Questi controlli devono essere sostenuti dall’EFSA e le cause (ovviamente quelle più frequenti) di reclamo devono essere armonizzate. Infine, ci deve essere un approccio armonizzato per determinare come gestire gli MCA non conformi (ad esempio utilizzando piani di lavoro come misura transitoria). La legislazione, quindi, deve spostare l’attenzione dalla valutazione pre-commercializzazione delle sostanze all’esame di quelle già presenti sul mercato. Dopotutto, sarà possibile applicare i requisiti di sicurezza per MCA solo se questi sono fortemente sostenuti dai produttori di imballaggi e dall’industria alimentare. Quest’ultima vuole utilizzare MCA che hanno dimostrato di essere sicuri, ma deve poter ricorrere a valutazioni affidabili. Questo è solo uno dei motivi per cui Konrad Grob si è battuto per mantenere un elenco di materiali conformi e considerati sicuri, che darebbe ai produttori più

attenti e rigorosi sul tema un vantaggio competitivo. Grob ha invitato l’industria ad intensificare i suoi sforzi di autovalutazione su tutte le sostanze potenzialmente soggette a migrazione non ancora approvate, mentre il lavoro delle autorità dovrebbe concentrarsi sul controllo che esse vengano adottate e sul fornire ai produttori assistenza e supporto.

Nuova guida dell’UE sui requisiti per l’analisi e la segnalazione degli oli minerali Numerosi contributi e discussioni alla conferenza dell’Akademie Fresenius sono stati dedicati all’analisi e alla lotta contro i residui di oli minerali, una delle principali sfide che i produttori di imballaggi alimentari hanno dovuto affrontare negli ultimi anni. Gli idrocarburi degli oli minerali (MOSH = idrocarburi saturi degli oli minerali e MOAH = idrocarburi aromatici degli oli minerali) possono penetrare negli ali-

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menti dai materiali di imballaggio costituiti da carta riciclata contenente, ad esempio, l’inchiostro di stampa. L’organismo assorbe facilmente MOSH e MOAH per via alimentare e queste sostanze si accumulano poi nel grasso corporeo e negli organi, come la milza e il fegato. Le autorità di monitoraggio, il mondo scientifico e la politica sono stati coinvolti su questo tema e ora sono sul tavolo numerose opinioni scientifiche, soluzioni e risultati di gruppi specializzati. All’inizio del 2019, il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea ha pubblicato le sue “Linee guida sul campionamento, l’analisi e la comunicazione dei dati per il monitoraggio degli idrocarburi di oli minerali negli alimenti e nei materiali a contatto con essi”. Stefanka Bratinova del CCR ha presentato alla conferenza questo documento di orientamento, che offre una panoramica sui vantaggi e gli svantaggi dei diversi approcci analitici disponibili per la determinazione di MOSH / MOAH e stabilisce i requisiti minimi di prestazione per un

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metodo analitico idoneo. Inoltre, le linee guida definiscono i requisiti di campionamento e segnalazione.

Livelli di riferimento per gli idrocarburi di oli minerali negli alimenti Nel maggio 2019, il gruppo di lavoro degli Stati federali sulla protezione dei consumatori correlata alla salute (LAV) e la Federazione tedesca per la legislazione e la scienza alimentare (BLL) hanno pubblicato i loro “livelli di riferimento per gli idrocarburi negli oli minerali” nell’ambito di un progetto comune. Rüdiger Helling, un chimico alimentare che lavora per il Ministero degli affari sociali e della protezione dei consumatori della Sassonia, considera questo progetto come un nuovo modello di collaborazione fra l’industria e le autorità che si occupano di sicurezza alimentare. Questi livelli di riferimento condivisi hanno lo scopo di aiutare le autorità di monitoraggio e chi testa i prodotti a valutare se venga utilizzato un solido approccio professionale per valutare i risultati per i singoli prodotti – sia dal punto di vista del prodotto che del processo specifico. Questi livelli di riferimento si sono desunti da oltre 10.000 record di dati anonimi e individuali. Le linee guida del JRC fungevano da base di riferimento metodica per l’esame analitico del rispetto di questi livelli di riferimento. Attualmente, il gruppo di lavoro degli Stati federali sta raccogliendo più dati. Una volta che questi sono stati valutati, i livelli di riferimento devono essere estesi per includere più gruppi di prodotti.

industrie alimentari

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Necessarie ulteriori ricerche sulle microplastiche Non solo i residui di olio minerale presentano grandi sfide per i produttori di imballaggi e l’industria alimentare, ma anche quelli di microplastiche, di cui l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l’Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR) hanno analizzato l’assorbimento attraverso gli alimenti. Alfonso Lampen del BfR ha presentato i risultati. Sebbene oggi sia possibile dimostrare che le microplastiche possono raggiungere la catena alimentare, il mondo scientifico non ne sa ancora abbastanza sull’assorbimento attraverso la nutrizione, la biodisponibilità e i

meccanismi tossicologici coinvolti, per cui è fondamentale condurre ulteriori ricerche sulla caratterizzazione dei materiali, il rilevamento e l’assorbimento cellulare. I primi test effettuati dal BfR – sia con colture di cellule epiteliali intestinali umane che con prove su animali – hanno dimostrato che sebbene le particelle di plastica fino a circa 4 μm di diametro possano essere assorbite dalle cellule epiteliali intestinali, le prove su animali hanno dimostrato che nonostante la somministrazione di un

numero molto elevato di particelle di plastica di dimensioni comprese tra 1 e 10 μm, pochissime si potevano ritrovare, isolate, nelle cellule epiteliali intestinali esaminate. I test finora effettuati dal BfR sull’assorbimento orale di microparticelle utilizzando vari modelli non hanno mostrato alcun segno di danni al tessuto intestinale.

Plastiche alternative ecocompatibili con un enorme potenziale Le microplastiche negli alimenti e le grandi quantità di rifiuti di plastica provenienti da prodotti e imballaggi usa e getta stanno accendendo l’interesse dei consumatori e dell’industria verso soluzioni alternative. Di conseguenza, gli imballaggi di plastica prodotti almeno in parte a partire da materie prime rinnovabili (biobased) si trovano ora al centro dell’attenzione. Il consulente per l’innovazione Harald Käb della società di consulenza Narocon ha fornito una panoramica dello sviluppo e della commercializzazione di questo tipo di materiali di imballaggio. Nonostante una quota di mercato di appena lo 0,5% in Europa, Harald Käb ritiene che questi materiali abbiano un notevole potenziale economico ed ecologico ed ha affermato che, a parte il risparmio di CO2, i polimeri biobased offrono anche funzionalità specifiche, sebbene la legislazione dell’UE sia rimasta indietro rispetto allo sviluppo. Käb ha anche affermato che numerose domande sono ancora in attesa di risposta e che mancano incentivi per produrre e applicare tali materiali.



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Pellicole alimentari in PVC per meno sprechi e maggiore sostenibilità Secondo stime recenti, i rifiuti alimentari nell’Europa dei 28 ammontano a circa 88 milioni di tonnellate/anno, il 20% del cibo totale prodotto. L’imballaggio svolge un ruolo cruciale nel contenere e proteggere il cibo lungo la catena di approvvigionamento fino al consumatore finale, riducendo gli sprechi alimentari nelle fasi di trasporto e stoccaggio. I film estensibili in PVC, in particolare, rappresentano una scelta sostenibile per l’imballaggio di alimenti freschi, non solo per le loro prestazioni tecniche, funzionali e ambientali, ma in generale perché contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale del cibo stesso, prolungandone la vita utile e riducendone al minimo lo spreco, soprattutto a livello di consumatori e di rivendita dove si verificano le principali perdite nei Paesi più avanzati. Un’Analisi del Ciclo di Vita delle pellicole in PVC prodotte dalle aziende associate a Vinyl Films & Sheets Europe (VFSE), realizzata nel 2018 dalla società di consulenza indipendente Life Cycle Engineering (LCE), evidenzia i benefici forniti dai film estensibili in PVC in termini di spreco alimentare evitato e ridotto impatto ambientale. Lo studio dimostra, ad esempio, che l’impatto ambientale relativo al GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale) associato alla produzione di imballaggi (film in PVC e vaschetta in EPS) e al loro smaltimento a fine vita è minimo rispetto all’impatto del cibo confezionato. Considerazioni simili possono essere fatte anche per il consumo

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di energia e acqua. In altre parole, la pellicola alimentare in PVC consente di risparmiare molte più risorse di quante ne consumi. Confrontando i film estensibili in PVC con le alternative esistenti, lo studio LCA conferma che, nonostante proprietà fisiche leggermente diverse, sia i film plastici alternativi che quelli in PVC sono in grado di fornire una protezione efficace e affidabile. Inoltre, mentre il GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale – potenziale contributo al cambiamento climatico dovuto alla quantità di gas serra rilasciata dai processi della catena produttiva) è sostanzialmente allineato per entrambi i tipi di film, i consumi di risorse fossili e CED (Fabbisogno Energetico Complessivo – energia diretta e indiretta consumata lungo la catena produttiva) sono inferiori per il PVC. Si aggiunga che uno dei principali vantaggi dei film in PVC è l’ele-

vata permeabilità al vapore acqueo rispetto alle alternative esistenti. Questa caratteristica è particolarmente importante nell’imballaggio di prodotti freschi come verdure o carne. Una ridotta permeabilità al vapore, infatti, può portare alla formazione di condensa che favorisce la proliferazione di batteri e microrganismi, oltre ad alterare il prodotto da un punto di vista qualitativo e sensoriale. Infine, la riconosciuta eccellente lavorabilità dei film trasparenti in PVC utilizzati nell’industria alimentare o dalla grande distribuzione genera ulteriori benefici in termini di minore manutenzione dei macchinari, minori consumo e spreco di materiali, e uso efficiente di risorse naturali. Attraverso la loro partecipazione a VinylPlus – il programma decennale di sostenibilità dell’industria europea del PVC – i membri di VFSE stanno contribuendo atti-



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vamente a migliorare la sostenibilità della filiera del PVC. In termini di riduzione dell’impatto ambientale delle materie prime – che secondo lo studio LCA rappresenta oltre l’80% dell’impatto totale dei film estensibili in PVC – gli obiettivi dell’Impegno Volontario VinylPlus includono la riduzione del 20% nel consumo di energia per la produzione di PVC resina entro il 2020 e lo sviluppo della metodologia ASF (Impronta di Sostenibilità degli Additivi) per valutare l’uso sostenibile degli additivi. Inoltre, i membri di VFSE non utilizzano sostanze ad alto rischio (SVHC) della “candidate list” del REACH e sono impegnati a miglio-

rare costantemente l’impatto ambientale delle formulazioni. Le pellicole alimentari in PVC sono completamente riciclabili: oltre il 90% dei rifiuti generati nel processo produttivo viene riciclato internamente o esternamente. Poiché il riciclo di film estensibili post-uso è attualmente più difficile a causa delle carenze nei sistemi di raccolta e della possibile contaminazione da residui di alimenti, i membri di VFSE contribuiscono agli schemi di raccolta e riciclo di VinylPlus con l’obiettivo di riciclare 800.000 tonnellate/anno di PVC entro il 2020, nonché a studi e ricerche per flussi di rifiuti in PVC difficili da collettare e/o riciclare.

tori sono realizzati interamente con materiale plastico (PP) di prima scelta che garantisce la qualità degli imballi stessi. Imprescindibile è il pratico manico basculante: questo elemento, presente in entrambi i modelli, ne facilita la movimentazione rendendo i contenitori pratici e maneggevoli. Per entrambi i formati sono disponibili sia il coperchio con chiusura a pressione, sia la versione per termosaldatura, indispensabile per

Contenitori per mozzarelle MU2000 e MU4700M3 (ISI Plast).

Soluzioni per il confezionamento delle mozzarelle ISI Food – divisione prodotti di ISI Plast dedicata ai contenitori in plastica per alimenti – propone sul mercato molteplici soluzioni per il corretto confezionamento delle mozzarelle che consentono di mantenere a lungo inalterati i sapori e la freschezza dei prodotti.

MU2000 (per il confezionamento di 1 kg di mozzarelle) e MU4700M3 (per il confezionamento di ca. 2 kg di mozzarelle) rappresentano due valide soluzioni per il trasporto e la vendita diretta al pubblico di questi prodotti caseari. Entrambi i conteni-

L’ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO HA UN NUOVO DIRETTORE Francesco Legrenzi – uno dei principali esperti italiani di legislazione sul tema packaging, food contact material e di diritto alimentare – è il nuovo direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio, eletto a luglio dal Consiglio Direttivo su proposta della presidente Anna Paola Cavanna. In forze all’Istituto da fine anni ’80 e già titolare dell’ufficio legale e responsabile del programma di training e formazione, Legrenzi è stato nominato anche Amministratore Delegato della controllata Packaging Meeting Srl.

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un corretto confezionamento e una successiva conservazione del prodotto. Lo speciale sigillo posizionato sulla fascia superiore dell’imballo garantisce l’inviolabilità alla prima apertura, mentre la struttura troncoconica, oltre a conferire al packaging una forma lineare e moderna, ha un risvolto prettamente pratico: questi contenitori per mozzarelle possono essere impilati facilmente sia a vuoto (per un’ottimizzazione degli spazi a magazzino), sia a pieno (per un’accattivante esposizione a scaffale). Un ulteriore vantaggio è la possibilità di personalizzare MU2000 e MU4700M3 attraverso la tecnologia IML.


SERIE 3

Diverse esigenze, una squadra vincente Diverse tipologie di materiali e componenti di elevata qualità, possibilità di impiegare tenute meccaniche speciali, ampiezza delle performance garantite. Queste peculiarità confermano EBARA azienda leader nella produzione e commercializzazione di elettropompe e sistemi di pompaggio nei più importanti settori applicativi, quali l’Industria e il Building Service. Una gamma completa che coniuga le diverse esigenze. Soluzioni innovative, affidabili, efficienti per operare in modo vincente anche nelle condizioni più difficili e gravose.

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Il futuro del packaging in carta discusso a Lubiana In occasione del congresso annuale dell’Eurosac – la federazione europea dei produttori di sacchi di carta a grande contenuto – che si è svolto lo scorso maggio a Lubiana, avente per tema “Dare forma al futuro del packaging”, più di 100 partecipanti hanno illustrato la visione dell’UE della bio-economia, dei recenti sviluppi nell’industria europea dei sacchi di carta e di carta kraft, degli sviluppi delle diverse bio-barriere e di come integrare i megatrend nell’industria del packaging. Con un leggero rialzo dell’1,2% delle forniture, nel 2018 l’industria europea dei sacchi di carta ha registrato uno sviluppo stabile, e in un’epoca di cambiamenti è fondamentale riuscire a soddisfare le esigenze delle future richieste del mercato, specialmente per quanto riguarda l’offerta delle varie funzioni barriera, assicurando allo stesso tempo la sostenibilità e la riciclabilità. Fra gli interventi, Krassimira Kazashka, direttrice dell’International Confederation of Paper and Board Converters in Europe (CITPA) ha sottolineato come l’imballaggio di carta, essendo un prodotto ricavato dalle foreste, abbia un grande vantaggio in un quadro di mutamenti climatici, poiché le foreste sono una delle chiavi per ridurre le emissioni. La relatrice ha inoltre fornito una panoramica globale sulle aree, sulle strategie e sulle politiche prioritarie dell’Unione europea in materia di bio-economia e di come possono influenzare l’industria del packaging di carta. Inoltre, il discorso di apertura sui megatrend ha offerto spunti su come affrontare le tendenze globali dei consumato-

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ri nei modelli di marketing e di corporate business per strutturare in modo positivo il futuro dell’industria del packaging. Per quanto riguarda l’approccio circolare dell’industria, uno dei target definiti è quello di produrre sacchi di carta realizzati al 100% con materiali naturali seppur con le stesse funzioni dei sacchi con barriere di polietilene (PE) – ad esempio, protezione del prodotto da migrazione, acqua (vapore), luce, ossigeno, aromi e grasso. Diverse aziende hanno presentato al pubblico i loro sviluppi innovativi di materiali e tecnologie barriera altamente funzionali, ma allo stesso tempo biodegradabili e facili da riciclare. A margine dell’incontro si è tenuta la cerimonia del Grand Prix Award di quest’anno, che ha premiato le invenzioni più interessanti del comparto industriale del 2018. L’Oro è stato assegnato a Smith

Anderson per la sua borsa carrier in carta «secure-seal» riutilizzabile, riciclabile e biodegradabile. È stata sviluppata per una grande catena di fast-food per contrastare il frequente furto non rilevato di piccole parti dei pasti consegnati in servizio di food delivery. Un’apposita patch sotto alla struttura principale della maniglia di carta viene dotata di nastro biadesivo per fissare tra loro i lati della borsa. Alla consegna il cliente può verificare facilmente se il sigillo è stato rotto, anche se ciò non causa la rottura della borsa o della parte attorno alle maniglie. Segezha si è aggiudicata l’Argento per il suo nuovissimo sacco industriale per miscele secche realizzato con la sua innovativa carta SKE i4. Soddisfa le crescenti richieste di mercato di sacchi eco-friendly ad alte prestazioni. Il basso peso e la durabilità del sacco consentono ai clienti di abbassare i costi del materiale e della logistica, eventuali danni nella supply chain e, inoltre, riduce le emissioni di CO2 durante il trasporto. Al Grand Prix Award, Dy-pack si è aggiudicata ben due premi: all’a-

La cerimonia di premiazione del Grand Prix Award al congresso annuale dell’Eurosac.



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zienda tedesca, infatti, è andato sia il Bronzo che il Premio del pubblico per Vardy, il rivestimento barriera ad alta efficienza all’interno dello strato esterno del sacco, che offre un’eccellente protezione dal vapore acqueo. Vardy non è solo un’alternativa a basso impatto ambientale al film PE, ma è anche adatta al contatto diretto con il cibo, consente un facile riciclaggio nel flusso della carta da macero ed è compostabile in conformità alla norma DIN 13432. Oltre a ciò, il concorrente del Grand Prix Mondi ha presentato

una nuova piattaforma per semplificare i processi commerciali: myMondi è l’unica piattaforma clienti digitale all-in-one al mondo dedicata ai sacchi di carta. La piattaforma offre numerose funzioni e informazioni con pochi clic, come report di magazzino, cronologia degli ordini e panoramica dello stato, panoramica e filtraggio fatture, certificati, specifiche prodotto dettagliate. Utilizzo e navigazione sono semplici, è disponibile 24 ore su 24 e offre ai clienti una trasparenza completa sui propri prodotti e ordini, sempre e ovunque.

Capsule ad apertura facilitata Orbit Closure è una chiusura in metallo rivoluzionaria pluripremiata progettata da Crown per essere universalmente facile da aprire e migliorare la praticità per i consumatori di tutte le età. Si compone di due parti: un elemento centrale flottante sigillato sottovuoto sul barattolo e un anello esterno che garantisce l’ulteriore protezione del

Un packaging ispirato al guscio d’uovo per la massima freschezza Ispirandosi alla naturale protezione del guscio dell’uovo Arcadia ha creato Ovtene, l’innovativo imballo alimentare costituito da una base di carbonato di calcio che protegge la freschezza dei prodotti conservati in frigo. Si tratta di un

Sacchetti in Ovtene (Arcadia).

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monomateriale riciclabile nella plastica al 100%, dalla forte resistenza meccanica, facile da manipolare e che mantiene inalterata la propria forma durante tutto il suo impiego. Aderendo al prodotto come una seconda pelle, lo protegge lasciandolo respirare e aumenta considerevolmente i tempi di conservazione in frigorifero dei prodotti freschi da banco. Disponibile in svariati supporti, tutti studiati per le principali esigenze di imballaggio di prodotti freschi da banco, al classico Ovtene Bianco affianca Ovtene Rosa, che a tutta la qualità tipica di questo materiale aggiunge un ancor maggiore filtro alla luce, per una protezione totale. Ovtene è disponibile in fogli, bobine, sacchetti e nella pratica soluzione salva-fetta con ali laterali per mantenere gli affettati soffici come appena tagliati.

prodotto e funge da dispositivo di apertura e richiusura. Questo design rivoluzionario riduce significativamente la forza necessaria all’apertura e migliora la praticità per i consumatori di tutte le età. Un altro vantaggio è la facilità di adozione di questo sistema di chiusura senza necessità di apportare modifiche significative alle capsulatrici esistenti e di modificare il collo dei vasi in vetro utilizzati. Orbit vanta numerose referenze di prestigiosi marchi in tutta Europa per un’ampia gamma di mercati e applicazioni, fra cui Cidacos, produttore spagnolo di conserve vegetali che, con questa scelta, dimostra particolare attenzione al pubblico degli ultrasessantenni e, in generale, di tutti coloro che hanno problemi di forza o manualità.


SICUREZZA ALIMENTARE

EFFI OPE

EFFICIENZA OPERATIVA

ESTEN DEL SHELF

EFFICIENZA OPERATIVA

ESTENSIONE DELLA SHELF LIFE

BRA BUIL

ESTENSIONE DELLA SHELF LIFE

BRAND BUILDING

SICUREZZA ALIMENTARE

SICUREZZA ALIMENTARE

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I VOSTRI PROFITTI A PROVA DI PERDITE Un produttore di carne ha bisogno di confezioni resistenti per proteggere i propri prodotti ma sempre più innovative per una migliore produttività. Ecco Cryovac® OptiDure™di Sealed Air. Questo sacco multistrato di nuova generazione è estremamente resistente anche a spessori ridotti. L’ottima saldabilità migliora la produttività, riduce lo scarto e consente una maggiore automazione. Cryovac OptiDure assicura che il vostro prodotto arrivi integro alla sua destinazione. Scoprite come il sacco Cryovac OptiDure può aiutarvi ad aumentare l’efficienza operativa e la produttività: sealedair.com/optidure.

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EFFICIENZA OPERATIVA


prodotti

Pesti freschi di verdure In occasione dell’ultima edizione del salone Macfrut Sipo si è aggiudicata la Medaglia d’Argento del concorso per l’innovazione con la nuova linea dei pesti freschi di verdure. Si tratta di salse innovative e versatili, non cotte e non trasformate, realizzate con le verdure di Sipo e preparate senza olio di palma, coloranti, conservanti, aromi e additivi. Sono ideali da consumare come condimento per crostini, pizza e focacce, pasta, risotti, torte salate, grigliate e per molte altre pre-

parazioni in cucina. Realizzata con la collaborazione della chef Carla Casali, la linea dei pesti freschi è formata da 6 referenze: sedano, zucca gialla, scarola e carciofi, finocchio, radicchio e funghi, cavolo nero. Nel formato in vaschetta PET da 150 grammi, i pesti freschi di verdure hanno una shelf-life di 30 giorni alla temperatura del banco refrigerato o del frigorifero di casa. Per la distribuzione Horeca e Ristorazione Commerciale è previsto anche un maxi formato da 1,5 kg.

La linea duo Pesti freschi di verdure di Sipo.

Alternativa allo yogurt dall’avena Sojasun, azienda leader nella produzione e commercializzazione di prodotti vegetali di alta qualità, amplia la sua offerta di alternative vegetali allo yogurt con la prima linea sul mercato a base avena con veri pezzi di frutta: Sojasun Avena Frutti Rossi e Sojasun Avena Agrumi. Dal sapore delicato e cremoso, ricchi di proteine, naturalmente senza lattosio e a ridotto contenuto calorico, i nuovi gusti mixano perfettamente la frutta con la base di crema

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di avena, oggi un cereale molto utilizzato da tutti coloro che sono attenti al benessere e che amano variare la propria dieta quotidiana. L’avena, infatti, è il cereale più ricco di proteine (12,6-14,9%), acidi grassi essenziali, come l’acido linoleico e le fibre solubili. La nuova proposta è pensata per coloro che desiderano concedersi una pausa fresca, gustosa e leggera, oltre che altamente saziante.

L’alternativa allo yogurt Avena Agrumi di Sojasun.


prodotti

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Merluzzo con gustose impanature di cereali e semi Findus lancia le nuove Croccole “Le Artigianali”, fatte con 100% filetti di Merluzzo avvolti in una speciale panatura rustica in cui il classico pangrattato lascia il posto ai cereali e al lievito madre, alla quinoa e ai semi, ingredienti che gli italiani dimostrano di apprezzare sempre di più. Una passione testimoniata dall’andamento dei consumi: nell’ultimo anno crescono infatti prodotti a base di quinoa (+23,7%), integrali (+10,3%) e farro (+10%) come pure l’attenzione ai cibi con fibre (+6,2%)*. I filetti di merluzzo, da pesca sostenibile e certificata MSC, sono

sfilettati ancora freschi e surgelati a bordo per garantire la massima qualità, e con queste nuove ricette si affiancano alle Croccole e alle Croccole agli Spinaci, prodotti già amati da milioni di famiglie italiane. Le Croccole “Le Artigianali” ai Cereali sono avvolte in una panatura a base di lievito madre, fiocchi di farro e orzo integrale, un insieme che richiama i sapori delle vecchie tradizioni. La variante ai Semi è invece realizzata con una panatura integrale con semi di zucca, semi di girasole e quinoa, un gioco di consistenze in cui il pangrattato inte-

grale si unisce alla croccantezza dei semi. Le nuove Croccole “Le Artigianali” sono perfette al forno e prepararle è semplice: basta disporle ancora surgelate in una teglia con della carta da forno e cuocere – in forno preriscaldato a 220°C – per 21 minuti.

Cacao per la colazione tutto naturale Per iniziare la giornata facendo bene a se stessi e al pianeta, Nesquik, marchio di Nestlé, lancia in Italia Nesquik All Natural, un prodotto che si distingue per una ricetta semplificata, con soli 5 ingredienti 100% naturali, cacao sostenibile dall’Africa Occidentale, certificato UTZ, e per il confezionamento in un sacchetto di carta riciclabile. La nuova formulazione di Nesquik All Natural prevede una maggiore percentuale di cacao rispetto a Nesquik Opti-Start. Nesquik All Natural, inoltre, ha meno zucchero rispetto al prodotto classico, e utilizza zucchero di canna grezzo invece dello zucchero bianco. Il nuovo pack di Nesquik All Natural è realizzato in carta rivestita, un materiale riciclabile nella carta e ottenuto da fonti sostenibili, certificate dal Forest Stewardship Coun-

cil (FSC). I sacchetti sono stati testati per garantire le migliori condizioni di qualità di Nesquik in tutte le fasi, dall’imballaggio alla conservazione in casa.

Il nuovo Nesquik All Natural Nestlé.

Nesquik All Natural rientra pienamente nell’ambito del programma internazionale Nestlé for Healthier Kids, lanciato a maggio 2018, che si pone l’obiettivo di aiutare 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano entro il 2030. Con questa iniziativa Nestlé sta accelerando la trasformazione del suo portafoglio globale di prodotti alimentari e bevande, con l’obiettivo di offrire scelte sempre migliori in termini di qualità, di risposta ai bisogni nutrizionali e di supporto in ogni fase della vita dei bambini. Allo stesso tempo, Nesquik All Natural, attraverso la certificazione della filiera del cacao e il nuovo packaging in carta riciclabile, rappresenta una tappa significativa nel percorso di sostenibilità intrapreso dall’azienda che si impegna a rendere i packaging dei propri prodotti riciclabili o riutilizzabili al 100% entro il 2025.

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Nuove bevande e yogurt senza latte Per rispondere alle esigenze dei consumatori che amano coniugare la “natura vegetale” con la varietà degli ingredienti e la gratificazione di un gusto appagante, Granarolo presenta due nuove gamme che ampliano l’offerta di prodotti a marchio Granarolo 100% Vegetale. La gamma Granarolo 100% Vegetale Riso Mix offre una bevanda vegetale a base di riso, con una ricca concentrazione di frutta e verdura (senza zucchero aggiunto), nelle referenze fragola, amarena, carota nera, barbabietola e arancia, pesca, zucca, carota, albicocca. La visual identity della linea è stata sviluppata in coerenza con il

mood delle bevande ma distinguendosi per la vivacità del visual e dei colori, che danno una specifica personalità al brand Risomix nell’ambito dello scaffale di categoria. La nuova gamma Granarolo 100% Vegetale fatto con Avena, invece, consolida l’offerta delle alternative vegetali allo yogurt, con un prodotto ricco di fibre e con solo aromi naturali, nei gusti vaniglia, frutti di bosco e pesca e mandorla. La nuova confezione è in family feeling con l’offerta Granarolo yogurt vegetali a base di soia e a base di cocco. Il design trasferisce la naturalità del colore giallo caldo che evo-

La nuova gamma 100% Vegetale Riso Mix di Granarolo.

ca i cereali, ma domina la ricchezza gustativa con il caratteristico visual che combina il prodotto finito a un gioco dinamico degli ingredienti ripresi dall’alto.

Pasta e sugo freschi pronti in 5 minuti Il Pastificio Rana, da sempre attento sia alle esigenze degli amanti della pasta che all’evoluzione degli stili di vita, presenta Chef in Micro, un nuovo primo piatto pensato per una generazione dinamica, abituata a un ritmo di vita sempre più veloce, ma continuamente alla ricerca di qualità e gusto. Chef in Micro è una vera e propria rivoluzione nel mondo dei piatti pronti, che, con il solo ausilio del forno a microonde, consente di preparare un goloso piatto di pasta fresca in 5 minuti, con un risultato eccezionale e gustoso, senza bisogno di acqua, pentole, padelle, scolapasta, e senza compromessi in termini di qualità, selezione degli ingredienti, varietà e gusto. Pasta e sugo di Chef in Micro sono confezionati separatamente, elemento fondamentale per garan-

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tire la massima qualità del risultato finale, preservando la consistenza della pasta e del sugo fino al momento di cottura e consumo.

La linea Chef in Micro è disponibile in quattro appetitose ricette per tutti i gusti: Orecchiette con pomodoro datterino e mozzarella,

La nuova linea Chef in Micro di pasta e sugo freschi pronti in 5 minuti di Rana.



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una ricetta tradizionale, dalle note fresche e saporite. La mozzarella a cubetti, da aggiungere solo a fine cottura, regala un tocco di gusto in più, creando un delizioso contrasto di freschezza con il calore della pasta appena fatta; Riccioli con salsa di robiola, salmone e zucchine: la preziosità del salmone, unita alla leggerezza delle zucchine, crea un’armonia raffinata per chi non vuole rinunciare a un tocco gourmet anche in pausa pranzo; Trec-

ce con pomodoro e verdure croccanti, in cui l’elegante semplicità del pomodoro esalta la consistenza sorprendente delle verdurine in pezzi, per una proposta tutta dedicata all’orto; Fusilli con crema di zucca e mandorle tostate, per un’armonia di sapori delicati e una sinfonia di consistenze, che combina la vellutata crema con la zucca in pezzi, sublimandola con le lamelle di mandorle croccanti da aggiungere dopo la cottura.

Bruschette sfiziose La bruschetta, piatto povero tipico della cucina del nostro Paese, è stato riscoperto ultimamente nelle versioni gourmet anche grazie alle quattro nuove referenze proposte dalla F.lli Polli, che portano in tavola ricettazioni genuine e sfiziose ideali per insaporire l’aperitivo, il brunch e anche lo spuntino più gustoso. La “Bruschetta rustica di Pomodori secchi” è la scelta giusta per chi è alla ricerca di un sapore semplice ma deciso. La consistenza corposa e il tocco vivace di questa salsa la rendono il condimento ideale da accompagnare a fette di pane caldo e fragrante. La “Bruschetta rustica di Olive Peranzana” è invece realizzata con le pregiate olive Peranzana, in una proposta che si caratterizza per il gusto intenso ed equilibrato. Ottima da gustare in purezza, si abbina perfettamente anche a formaggi e salumi. Appetitosa e raffinata, la “Crema ai carciofi” si caratterizza invece per una consistenza delicata. È ottima per la preparazione di tramezzini, piccoli panini e per dare un tocco raffinato al finger food.

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La “Bruschetta rustica di Olive Peranzana” di F.lli Polli.

Infine, il “Paté di olive nere con pomodori” è una salsa dal profumo intenso e dal sapore avvolgente ottenuta da una miscela delle migliori olive. Ottimo in abbinamento a formaggi, salumi e verdure, è ideale per insaporire tartine, crostini e tutte le pietanze con un tocco stuzzicante e originale.

Galbanino senza lattosio In linea con il trend degli ultimi 4 anni dei consumi di formaggi senza lattosio delle famiglie italiane, con volumi raddoppiati e in continua crescita, Galbani ha lanciato il nuovo Galbanino con tutto il gusto dell’originale, fatto solo con latte 100% Italiano ma con meno dello 0,01% di lattosio. Il buon formaggio dolce e versatile che da sempre stimola la fantasia in cucina degli Italiani diventando protagonista di tanti piatti, dai più elaborati ai più semplici, si aggiunge alla gamma dei senza lattosio di Galbani, che comprende la Certosa, il Mascarpone Santa Lucia, la Ricottina Santa Lucia e la Mozzarella Santa Lucia. La scelta di introdurre il Galbanino nel mercato del senza lattosio testimonia la volontà di rispondere alle esigenze del consumatore contemporaneo che, a causa di intolleranza o alla ricerca di un prodotto leggero ma gustoso, predilige questa tipologia di alimenti. Galbani è leader con circa 1.200 tonnellate di formaggi senza lattosio venduti nel 2018 e una quota di mercato a volume pari al 13%. Negli anni la linea Galbani senza lattosio ha raggiunto oltre 2,9 milioni di famiglie italiane grazie ad una gamma ricca e completa.

Il nuovo Galbanino senza lattosio di Galbani.


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Non spezie, ma “sfumature sensoriali” In occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di attività Italpepe presenta Tasting Rainbow, un nuovo concetto di spezie, di esporle nel punto vendita e di utilizzarle in cucina, considerandole non più una semplice commodity, ma “un piccolo lusso” che tutti possono permettersi” per creare versioni ricercate e personali dei piatti di tutti i giorni. L’azienda guidata dalla famiglia Vitaletti, che in questo importante traguardo ha inaugurato presso la sede aziendale di Roma l’archivio storico aziendale, ha investito nel progetto Tasting Rainbow con l’intento di diventare l’azien-

da leader per innovazione del comparto spezie e aromi. Per farlo, Italpepe ha instaurato importanti collaborazioni con centri di ricerca, influencer del mercato dell’alta cucina, professionisti del settore e con l’Accademia di Niko Romito. Tutte le spezie sono state selezionate e studiate una ad una dallo Chef Davide Mazza che, insieme all’ufficio marketing, ha creato un nuovo scaffale che dialoga con il consumatore, offrendogli suggerimenti di utilizzo e informazioni sulle sue proprietà organolettiche.

NUOVO LOOK PER IL GELATO HÄAGEN-DAZS Häagen-Dazs ha adottato nell’estate un nuovo look vibrante e contemporaneo: packaging personalizzati per ogni gusto frutto del processo creativo di 13 designer internazionali. Una nuova estetica, completamente rinnovata, studiata per creare un legame emozionale ancora più forte con il target dei millennial e parlare ai trend setter già a partire dall’aspetto estetico. Otto sono le creazioni disponibili in Italia, tutte realizzate con un processo creativo partito dall’esperienza sensoriale del singolo gusto, trasformata poi in mood board e tag cloud e, infine, nel disegno dedicato alle sensazioni gustative che il gelato ha suscitato negli artisti. Ricordiamo anche la nuova ricetta Häagen-Dazs proposta per l’estate: Brownie Macchiato. L’unione delle sue quattro materie prime principali – panna fresca, latte, zucchero e tuorli d’uovo – con il caffè e il brownie ha dato vita a un gelato dal gusto corposo e irresistibile e una texture morbida e vellutata, rivolto a chi cerca quotidianamente prodotti creativi, realizzati in modo naturale e di grande qualità.

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Una delle referenze della gamma di spezie Tasting Rainbow di Italpepe.


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Studio Ue sulle differenze di composizione dei prodotti alimentari Secondo la normativa dell’UE, le attività di marketing che promuovano un bene come identico a un bene commercializzato in un altro Stato membro nonostante una composizione o caratteristiche sensibilmente diverse che non possono essere giustificate da motivi legittimi e obiettivi possono ingannare, in modo illecito e sleale, i consumatori. Su questo tema la Commissione europea ha recentemente pubblicato i risultati di una campagna di prova paneuropea sui prodotti alimentari da cui emerge che alcuni prodotti, pur avendo una diversa composizione, recano un marchio identico o simile.

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Lo studio basato sull’analisi di prodotti alimentari secondo una stessa metodologia in tutta l’UE, condotto dal Centro comune di ricerca (JRC, il servizio interno della Commissione europea per la scienza e la conoscenza) su 1.400 prodotti alimentari in 19 paesi (Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria) ha messo in luce che il 9% dei prodotti messi a confronto differiva per composizione sebbene la parte anteriore della confezione fosse identica. Per un altro 22% dei prodotti, per i quali sono state ri-

levate differenze di composizione, la parte anteriore della confezione era simile. Lo studio non ha messo in evidenza un modello geografico coerente. In base alla nuova metodologia messa a punto, le autorità nazionali competenti saranno ora in grado di effettuare caso per caso l’analisi necessaria a individuare le pratiche ingannevoli vietate dal diritto dei consumatori dell’UE. Pur trattandosi di un campione non rappresentativo della grande varietà di prodotti alimentari disponibili sul mercato dell’UE, dall’analisi è emerso che nella maggioranza dei casi la composizione dei prodotti coincideva con il modo in cui erano presentati: per il 23% dei prodotti quanto indicato sulla parte anteriore della confezione e la composizione coincidevano, mentre per il 27% dei prodotti a una diversa composizione corrispondeva una diversa parte anteriore della confezione. Inoltre, il 9% dei prodotti presentati come identici nei diversi paesi dell’UE aveva una composizione diversa: tali prodotti presentavano una parte anteriore della confezione identica ma una composizione differente, mentre un altro 22% dei prodotti presentati in modo simile aveva una composizione differente: tali prodotti presentavano una parte anteriore della confezione simile ma una composizione differente.


sicurezza alimentare

Infine, non è stato rilevato alcun modello geografico coerente per quanto riguarda l’uso di imballaggi identici o simili per prodotti con una composizione differente, e le differenze di composizione rilevate nei prodotti analizzati non implicano necessariamente una differenza di qualità. Da quando il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha affrontato il problema delle differenze di qualità dei prodotti nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2017 la Commissione europea

ha promosso diverse iniziative, chiarendo i casi in cui le differenze di qualità dei prodotti costituiscono una pratica ingannevole grazie al “new deal” per i consumatori su cui è stato di recente trovato un accordo; stabilendo una metodologia comune per l’analisi dei prodotti alimentari; pubblicando una serie di orientamenti per assistere le autorità nazionali nell’applicazione del diritto dei consumatori e del diritto alimentare dell’UE; destinando oltre 4,5 milioni di euro alla risoluzione del problema e analizzando

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i prodotti secondo una stessa metodologia in tutta l’UE, per meglio comprendere il fenomeno delle differenze di qualità dei prodotti. La Commissione europea ha quindi pubblicato un nuovo invito a presentare proposte, con una dotazione di bilancio complessiva di 1,26 milioni di euro, per rafforzare la capacità delle organizzazioni dei consumatori di analizzare i prodotti e individuare pratiche potenzialmente ingannevoli. Il termine per la presentazione delle domande scade il 6 novembre 2019.

La blockchain a garanzia della sicurezza alimentare, ma è ancora poco diffusa Dall’indagine “Il futuro della sicurezza alimentare: quale il prossimo passo?” condotta da DNV GL e GFSI emerge che aziende del Food & Beverage percepiscono l’importanza delle nuove tecnologie digitali per la sicurezza alimentare, ma non hanno ancora compreso del tutto come applicare a questo scopo soluzioni come la blockchain. Lo studio, che ha coinvolto oltre 1.600 professionisti del settore in tutto il mondo, ha infatti evidenziato che soltanto un’azienda su dieci utilizza già oggi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza alimentare; da qui a tre anni si prevede che il rapporto salga a quasi 4 su 10. Fra le tecnologie digitali di ultima generazione, le più diffuse risultano essere sensori e beacon (44% oggi, 56% fra tre anni) seguiti dalla blockchain (15% oggi, 40% fra tre anni). La limitata chiarezza sul tema, tuttavia, si ripercuote sulle decisioni d’investimento: più di un quarto delle aziende intervistate dichiara di non sapere quanto in-

vestirà in soluzioni digitali nei prossimi 12-18 mesi, mentre il 14% risponde che non effettuerà alcun investimento. A intuire il valore della blockchain sono soprattutto le aziende asiatiche, il 57% delle quali prevede di utilizzare questa tecnologia entro tre anni, una percentuale significativamente più alta che nelle altre regioni. Fra gli altri temi emersi dall’indagine, si segnala che le principali motivazioni che spingono a implementare la sicurezza alimentare sono la salvaguardia della salute dei consumatori (88%), seguita da leggi e normative (69%) e dalle esigenze/richieste dei consumatori (60%). I benefici commerciali ottengono invece un punteggio più basso (30%), a suggerire che la sicurezza alimentare sia percepita più come un prerequisito che come un differenziale competitivo. I rischi operativi (76%), come le contaminazioni, sono percepiti come la minaccia più evidente, se-

guiti dai rischi associati alla mancanza di una cultura della sicurezza alimentare (30%) e alla conformità con le normative (28%). I timori per i rischi operativi sono particolarmente sentiti in Europa (82%) rispetto alle altre regioni. Una netta maggioranza di aziende vede la certificazione come un requisito per fare business (79%) mentre, più di metà (53%) la vede anche come un modo per migliorare ulteriormente la sicurezza alimentare.

industrie alimentari

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Regolamentazione europea, metodi e strumenti analitici per i residui di antiparassitari negli alimenti La decima conferenza internazionale “Residui di antiparassitari negli alimenti”, ospitata dall’Akademie Fresenius di Dortmund a fine giugno, ha fornito una panoramica sugli ultimi metodi e strumenti per la determinazione dei residui di pesticidi negli alimenti, mentre autorità ed esperti internazionali provenienti dal settore analitico e industriale hanno discusso le attuali questioni normative e di controllo. Luc Peeters dell’Associazione europea degli agricoltori e delle cooperative agricole, il Copa-Cogeca (Bruxelles), ha offerto uno sguardo critico sul regolamento europeo sui pesticidi (CE) n. 1107/2009 che, a suo parere, ha influenzato negativamente la competitività dell’agricoltura europea perché ha revocato l’autorizzazione per le singole sostanze attive senza predisporre alternative adeguate, il che avrebbe comportato costi più elevati per gli agricoltori. Peeters ha anche manifestato preoccupazione sui risultati dei programmi di rivalutazione consecutivi per la regolamentazione dei prodotti fitosanitari, soprattutto riguardo al fatto che le alternative a disposizione degli agricoltori verrebbero ulteriormente ristrette e che la loro capacità di combattere efficacemente parassiti e malattie possa essere messa a repentaglio. I programmi di valutazione non considerano l’impatto negativo a livello di azienda agricola, per cui si è insistito sul fatto che la disponibilità di strumenti adeguati, meccanici, chimici o biologici, rappresenta un elemento chiave per una corretta protezione delle colture (Integrated Pest Management, IPM).

industrie alimentari

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Sempre secondo Peeters, gli agricoltori stanno affrontando crescenti obblighi per l’utilizzo di tecniche alternative di controllo dei parassiti non chimiche, nonostante si abbiano informazioni insufficienti su come applicarle. Inoltre, i requisiti normativi e i processi di auto-

rizzazione per i nuovi pesticidi biologici (biocontrols) sono così prolissi che non possono ancora essere considerati un’alternativa praticabile. Una legislazione incoerente – ad esempio, per fertilizzanti e pesticidi – complica ulteriormente le attività.

Il regolamento UE (CE) n. 396/2005 non è ancora concreto Magnus Jezussek, dell’Autorità bavarese per la salute e la sicurezza alimentare, ha offerto uno sguardo critico sul regolamento (CE) n. 396/2005 relativo ai livelli massimi di residui negli alimenti e nei mangimi che ha armonizzato gli LMR in tutta Europa, affermando che sebbene esso definisca un quadro legale, le informazioni le-

galmente vincolanti – ad esempio i fattori di elaborazione per miscele e prodotti compositi – non erano ancora disponibili undici anni dopo l’entrata in vigore del regolamento. L’allegato previsto di questo regolamento non conteneva ancora i fattori specifici di elaborazione, diluizione, concentrazione e miscelazione.


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Raccomandazioni per l’utilizzo di fattori di elaborazione per combinazioni specifiche pesticidi-matrice Fino a quando è sul tavolo un regolamento corrispondente, legalmente vincolante, Jezussek raccomanda l’utilizzo di un documento di sintesi della Società Chimica tedesca per l’orientamento. Questo documento raccomanda l’utilizzo del fattore di elaborazione per una specifica combinazione fra pesticidi e matrice ai fini della valutazione. Tale fattore di elaborazione era più adatto di un fattore generalizzato (ad esempio il fattore di essiccazione) in quanto ha anche preso in considerazione gli effetti del trattamento sulla sostanza. Questo documento di sintesi afferma che se sono disponibili diversi fat-

tori di elaborazione per la specifica combinazione di pesticidi e matrice (media o mediana di più valori in-

dividuali), la media, risp. mediana, è il valore a cui i produttori alimentari dovrebbero fare riferimento, nella misura in cui gli studi sui quali ci si basa sono stati giudicati accettabili e dove i valori sono desunti ​​da banche dati comparabili.

Valutazione dell’esposizione dei pesticidi mediante biomonitoraggio umano Hans Mol del Centro di ricerca per la sicurezza alimentare di Wageningen ha presentato gli ultimi studi sulla valutazione dell’esposizione ai pesticidi attraverso il biomonitoraggio umano, vale a dire l’analisi di matrici biologiche per biomarcatori di contaminanti per la quale il materiale biologico d’elezione è l’urina. Secondo Mol il bio-

monitoraggio si sta consolidando come metodo per valutare l’esposizione ai pesticidi. Sono stati rilevati più biomarcatori di pesticidi nelle urine che ne dimostrano la fattibilità, ma che sono necessarie ulteriori indagini sulle relazioni quantitative delle concentrazioni urinarie di biomarcatori e sull’assunzione di pesticidi con la dieta.

Rilevamento di un componente di origine murina nella carne Il problema della carne adulterata è diventato uno dei maggiori problemi di sicurezza alimentare nel mondo, dove esistono dati sull’uso di carni di volpe, procione, visone, topo e altro ancora a scopo fraudolento. Nonostante questo tipo di carni sia commestibile in alcune regioni, esse sono potenzialmente pericolose per la salute umana poiché facilmente veicolano batteri, virus e sostanze nocive. Il danno da carne di topo è quello che spaventa di più, per cui è urgente sviluppare un metodo rapido, accurato e semplice per identificare efficacemente la carne di topo. In questo studio, pubblicato sul Journal of AOAC Interna-

industrie alimentari

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tional. 102, (3): 872-877, 2019, è stato sviluppato un nuovo metodo di amplificazione isotermica basato sul gene RNA ribosomiale 16S del DNA mitocondriale del topo, allo scopo di migliorare l’amplificazione isotermica ciclo-mediata (LAMP), separando i forward inner primer e i backward inner primer, riducendo notevolmente l’amplificazione non specifica del metodo e riuscendo ad ottenere un set di primer migliori. Il sistema sviluppato ha consentito l’individuazione efficace e specifica della presenza di carne di topo a concentrazioni dello 0,5% in una miscela di carne. Il migliore rapporto fra i primer (F3: F2: F1: RF) era 1: 2: 2: 8 e la concentra-

zione ottimale del DNA template di 0,35 ng/ muL. In conclusione, questo test ha una grande specificità e sensibilità per la rilevazione della carne di topo e potrebbe fornire risultati positivi specifici entro un’ora.


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Ancora modifiche sui residui di antiparassitari sugli alimenti La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 165 del 21 giugno scorso riporta il Regolamento (UE) 2019/1015 della Commissione del 20 giugno 2019 che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di aminopiralid, captano, ciazofamid, flutianil, kresoxim-metile, lambda-cialotrina, mandipropamide, piraclostrobin, spiromesifen, spirotetrammato, teflubenzurone e tetraconazolo in o su determinati prodotti. Il nuovo regolamento prende le mosse dalle domande di autorizzazione per tali sostanze e dalle valutazioni e i pareri motivati emessi dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare che ne sono discesi. In base ai pareri motivati e alle conclusioni dell’Autorità e tenendo conto dei fattori pertinenti alla materia in esame, le opportune modifiche degli LMR sono conformi alle prescrizioni dell’articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 396/2005, che è stato modificato di conseguenza. Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi.

industrie alimentari

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*** Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 185 dell’11 luglio è stato pubblicato il REGOLAMENTO (UE) 2019/1176 DELLA COMMISSIONE del 10 luglio 2019 che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di estere metilico dell’acido 2,5-diclorobenzoico, mandipropamide e profoxidim in o su determinati prodotti. […] La Commissione ha consultato i laboratori di riferimento dell’Unione europea per i residui

di antiparassitari circa la necessità di adeguare alcuni limiti di determinazione. Per quanto riguarda varie sostanze, tali laboratori sono giunti alla conclusione che, per alcuni prodotti (fra cui quelli oggetti del presente regolamento), l’evoluzione tecnica richiede la fissazione di limiti specifici di determinazione. […] Tenuto conto dei pareri motivati dell’Autorità e dei fattori pertinenti alla materia in esame, le opportune modifiche degli LMR sono conformi alle prescrizioni dell’articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 396/2005. Il regolamento (CE) n. 396/2005, nella versione antecedente le modifiche introdotte dal presente regolamento, continua ad applicarsi ai prodotti ottenuti nell’Unione o importati nell’Unione prima del 31 gennaio 2020.

CONTROLLI UFFICIALI SUGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 180 del 4 luglio riporta il Regolamento di esecuzione (Ue) 2019/1139 della Commissione del 3 luglio 2019 che modifica il regolamento (CE) n. 2074/2005 per quanto riguarda i controlli ufficiali sugli alimenti di origine animale relativamente ai requisiti concernenti le informazioni sulla catena alimentare e i prodotti della pesca e al riferimento ai metodi di analisi riconosciuti per le biotossine marine e ai metodi di prova relativi al latte crudo e al latte vaccino trattato termicamente. Dato che il regolamento (UE) 2017/625 si applica a decorrere dal 14 dicembre 2019, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dalla stessa data. Per la consultazione del regolamento di esecuzione rimandiamo all’indirizzo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.L_.2019. 180.01.0012.01.ITA&toc=OJ:L:2019:180:TOC



mercati consumi

Rallentano in Italia i prodotti free from

L’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen 1 Italy, che ha rilevato le performance di vendita nel 2018 di 64.800 prodotti alimentari di largo consumo venduti in Italia, rivela che nel 2018, per la prima volta da anni, i prodotti “free from” perdono smalto, con un rallentamento delle vendite (+0,1% contro il +2,3% del 2017). Per dare un’idea, quelli che evidenziano in etichetta uno dei 14 claim rilevati che comunicano l’assenza di un componente sono quasi 12 mila, ossia il 18,4% dell’assortimento di supermercati e ipermercati, e generano un fatturato di 6,8 miliardi di euro (pari al 27% del totale alimentare rilevato). Nel corso degli ultimi 12 mesi sembra, quindi, che si sia andata esaurendo la spinta espansiva dei “prodotti senza”, probabilmente a causa della staticità dell’offerta, rimasta sostanzialmente invariata. In realtà, l’analisi più approfondita condotta dall’Osservatorio Immagino fa emergere uno scenario più dinamico, con due fenomeni opposti che si compensano tra loro, dando come risultato una “somma zero”. Il primo è un trend positivo: si registra ancora un aumento della domanda per i prodotti “senza zuccheri aggiunti” (+5,4% di vendite), con “pochi zuccheri” (+5,1%), “senza glutammato” (+4,8%), “senza additivi” (+3,6%) e con “poche calorie” (+2,5%). A questa spinta espansiva si contrappone il calo dei prodotti accompagnati dai claim più tradizionali del “free from” (in particolare “senza conservanti”, “senza coloranti” e “senza grassi idrogenati”). Quindi, il mondo dei free from si presenta sostanzialmente fermo per le scelte dei produttori di abbandonare claim ormai maturi o con poco appealing e di qualificare i loro prodotti sottolineando componenti più positive e più aderenti alle nuove preferenze dei consumatori. Che il mondo dei free from sia un cantiere con tanti lavori in corso lo si evince anche dal monitoraggio svolto dall’Osservatorio Immagino sui 14 principali claim di quest’area. Il più importante in termini di incidenza sull’assortimento e sul sell-out resta senza conservanti, che accomuna il 6,5% dei

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mercati consumi

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prodotti alimentari analizzati e genera il 10,5% delle vendite totali del food. Ma sembra ormai maturo, tanto da aver chiuso il 2018 con un calo del -4,0% delle vendite, dovuto sia alla piattezza della domanda, ma soprattutto alla contrazione dell’offerta di prodotti accompagnati dal claim senza conservanti (-3,2%), in particolare nel mondo dei formaggi freschi industriali, delle mozzarelle, degli yogurt, dei freschi dolci e dei primi piatti pronti. La scelta di pensionare alcuni claim spiega anche il calo di altre indicazioni del mondo free from: “pochi grassi” (-1,5% di sell-out), meno usato in particolare in biscotti per l’infanzia, frollini e merendine, e senza grassi idrogenati (-7,9%), sempre meno presente sulle confezioni di merendine e biscotti per l’infanzia. Perde posizioni anche senza coloranti (-5,8%) sia perché meno presente sui pack (in particolare in biscotti per l’infanzia, formaggi dolci alla frutta, preparati per primi piatti e yogurt) sia per il calo delle rotazioni di alcuni prodotti che riportano ancora questo claim. Un altro fenomeno che si va attenuando è quello del “senza olio di palma”: sebbene il 2018 si sia chiuso con un trend positivo delle vendite (+3,8% rispetto al 2017), sembra che la spinta evidenziata nei 12 mesi precedenti si stia esaurendo. Le categorie dove il “senza olio di palma” ha colto i migliori risultati di crescita l’anno scorso sono state biscotti, merendine e pasticceria. Ai claim che rallentano e si ridimensionano si affiancano quelli che vanno più veloci e si affermano, a conferma del dinamismo dell’universo del free from. I segnali più positivi arrivano dai claim che riguardano il taglio degli zuccheri, trainati sia dalla crescita della domanda che dall’aumento dell’offerta. Continua l’espansione dei claim “pochi zuccheri” (+5,1% la crescita delle vendite tra 2017 e 2018) e “senza zuccheri aggiunti” (+5,4%) che sono entrati in molte nuove categorie del largo consumo: dalle cole alle bevande base frutta, dalle merendine alle confetture, dal latte allo yogurt greco, dalle bevande piatte ai sostitutivi del latte, fino ai cereali e alla frutta essiccata o sgusciata. In questo ampio paniere di prodotti anche il claim “poche calorie” ha fatto registrare una crescita dell’offerta. E questo si è ripercosso sulle vendite, cresciute del +2,5% in un anno, in particolare nelle acque aromatizzate, negli energy drink, nelle birre analcoliche, nelle cole e negli spuntini farciti. Altra tendenza di consumo in crescita nel mondo del free from è il “senza additivi”: nel 2018 sono stati 1.251 i prodotti del paniere dell’Osservatorio Immagino a riportarlo in etichetta e il loro giro d’affari è cresciuto del +3,6% rispetto al 2017. Una performance che si deve sia alla crescita del +1,3% dell’offerta (in particolare trainata da salumi affettati, preparati per brodo, ricotta, mozzarelle, piatti pronti freschi e surgelati, sia a un aumento della domanda (+2,3%). Da segnalare anche il “senza glutammato”, le cui vendite sono avanzate del +4,8% rispetto al 2017. Infine, Osservatorio Immagino segnala alcuni fenomeni emergenti, con un’incidenza commerciale ancora bassa ma in crescita rapida, come il “senza antibiotici”.

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Le basi della fiducia in un grande marchio La nuova indagine “Food that talks” realizzata dall’Healthy Marketing Team di Healthy Marketing Insights, in collaborazione con un gruppo di studenti dell’Università svedese di Lund del Master in Analisi culturale applicata, identifica le tre tensioni globali con le quali tutti i marchi devono confrontarsi per conquistare la fiducia dei consumatori di domani. Come può un piccolo marchio dirompente come lo svedese Oatly, operante nel settore lattiero-caseario, mantenere i suoi valori e la fiducia dei consumatori man mano che diventa un grande marchio globale? Oppure, come può una grossa società operante sul mercato di massa mantenere il valore dei piccoli marchi acquisiti continuando a mantenere la lealtà del pubblico?

Sembra che l’opinione generale sia che i piccoli marchi sono affidabili perché sono locali ed etici, mentre i grandi marchi globali ed egoisti. Ma è vero che non ci si può fidare di questi ultimi e che quando i piccoli marchi diventano grandi perderanno automaticamente la fiducia degli acquirenti?

I tre fattori da tenere d’occhio Globale contro locale Se i consumatori preferiscono le marche locali, allora bisogna fare il punto sull’essere globali. Se vogliamo che i marchi globali portino piacere, divertimento e praticità, devono anche dimostrarci che prendono sul serio la sostenibilità e la loro impronta globale. Siamo motivati ​​dai benefici che ci apportano cibo e bevande, ma sarà il modo in cui viene gestita la loro impronta ecologica globale che ci spingerà ad acquistarli o meno. Come nel caso di Oatly, un’azienda può diventare globale perché porta un messaggio “politico” globalmente rilevante sulla sostenibilità del latte vaccino. Fast Food contro Slow Food Mentre stili di vita sempre più frenetici rendono difficile per molti consumare i pasti da seduti, i consumatori desiderano mangiare in uno stile slow sano e buono per il corpo e l’anima. Pertanto, i Fast Food devono adeguarsi a questo trend, proponendo prodotti caratterizzati dalla “bontà” e non solo dalla praticità, come ad esempio i frullati che rappresentano un buon compromesso fra uno snack buono e pratico da consumare in movimento. Etico contro “egoista” Oggi la maggior parte dei consumatori dichiara di rifiutarsi di acquistare prodotti che ritiene contrari ai propri valori personali, ma è anche vero che cede poi sul terreno dell’appagamento, per farsi una coccola e sentirsi bene per un istante. Questa tensione tra una scelta etica e una definibile come “egoista” è la scommessa da gestire per i marchi, quando bisogna scegliere se porsi fra i “virtuosi” o i “peccatori”.

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I prezzi alimentari si mantengono bassi, ma non mancano le incertezze La relazione annuale curata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) recentemente presentata a Roma illustra le prospettive per i prossimi 10 anni per i mercati delle materie prime agricole e ittiche a livello nazionale, regionale e globale, evidenziando come la domanda mondiale di prodotti agricoli sia destinata a crescere del 15% in questo arco temporale, mentre è prevista una più rapida crescita della produttività agricola, il che farà sì che i prezzi delle principali materie prime – al netto dell’inflazione – rimangano invariati o al di sotto dei livelli attuali. Nella prefazione del rapporto, il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva e il Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurría hanno dichiarato che “l’agricoltura globale si è evoluta in un settore molto diversificato, con attività che vanno dalle piccole fattorie di sussistenza alle grandi multinazionali”. Oltre a fornire alimenti, hanno aggiunto, oggi gli agricoltori “sono importanti custodi dell’ambiente naturale e sono diventati produttori di energie rinnovabili”. Il rapporto prevede che maggiori rendimenti ed una maggiore intensità di produzione, sospinti dall’innovazione tecnologica, por-

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teranno a una maggiore produzione anche se l’uso di terreni agricoli rimarrà sostanzialmente costante a livello globale. Nel frattempo si prevede che nel prossimo decennio le emissioni dirette di gas a effetto serra del settore agricolo cresceranno di circa lo 0,5% annuo, al di sotto dello 0,7% degli ultimi 10 anni e al di sotto del previsto tasso di crescita della produzione – il che indica la diminuzione dell’intensità di carbonio. Al contempo si delineano nuove incertezze, che vanno ad aggiungersi ai consueti rischi per l’agricoltura. Tra esse troviamo sconvolgimenti causati da tensioni commerciali, diffusione di malattie animali e delle piante, la crescente resistenza antimicrobica, risposte normative a nuove tecniche di miglioramento delle piante ed eventi climatici sempre più estremi. Le incertezze includono inoltre l’evoluzione delle preferenze alimentari alla luce di problemi di salute e sostenibilità e contromisure da adottare a livello globale per gli allarmanti trend dell’obesità.

Aumentano popolazione e urbanizzazione e cambiano gli stili di vita Nel corso del periodo preso in esame si prevede che il consumo di cereali per uso alimentare aumenterà in tutto il mondo di circa 150 milioni di tonnellate (+13%), di cui riso e grano rappresentano la porzione principa-


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le. Il fattore più importante a sostegno della crescita prevista per l’uso alimentare dei prodotti di base è la crescita della popolazione, che dovrebbe aumentare più velocemente nell’Africa subsahariana e nell’Asia meridionale. “Nelle regioni più bisognose è purtroppo prevista una lenta crescita dei redditi e di conseguenza solo piccoli miglioramenti dello stato nutrizionale”, ha segnalato Máximo Torero, Direttore Generale Aggiunto per lo Sviluppo Economico e Sociale della FAO. “I risultati indicano un calo generale della sottoalimentazione ma, con gli attuali tassi di miglioramento, saremmo ben lontani dal raggiungere l’obiettivo Fame Zero entro il 2030”. Ken Ash, Responsabile dell’OCSE per il commercio e l’agricoltura, ha aggiunto che le prospettive affermano in modo assolutamente inequivocabile che il commercio è fondamentale per la sicurezza alimentare globale e che le aree con una rapida crescita della popolazione non sono necessariamente quelle in cui è possibile incrementare in modo sostenibile la produzione alimentare, quindi è fondamentale che tutti i governi supportino mercati agroalimentari accessibili, trasparenti e prevedibili. Il rapporto rileva che il consumo di zucchero e olio vegetale è destinato a salire, il che riflette l’attuale trend a favore di cibi pronti e maggiormente processati, in particolare in molti Paesi in rapida urbanizzazione e a basso e medio reddito. Nel frattempo i timori per la salute e il benessere spingeranno probabilmente molti Paesi a reddito più alto a ridurre il consumo di carne rossa e a passare dagli oli vegetali al burro. Inoltre si prevede che la domanda di colture foraggere supererà la crescita della produzione animale nei Paesi in cui il settore zootecnico sta evolvendo da sistemi di produzione tradizionali ad una produzione di stampo commerciale, mentre l’uso di materie prime agricole per la produzione di biocarburanti dovrebbe crescere soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Il commercio di materie prime agricole e ittiche dovrebbe espandersi nel prossimo decennio di circa l’1,3% all’anno, più lentamente rispetto al decennio scorso (media del 3,3%), poiché si prevede un rallentamento globale nella crescita della domanda di importazioni. Per le esportazioni si prevede che l’America Latina e l’Europa aumenteranno le vendite sui mercati esteri.

Focus sull’America Latina La pubblicazione di quest’anno contiene un capitolo speciale sull’America Latina e sui Caraibi, un’area che rappresenta il 14% della produzione globale e il 23% delle esportazioni mondiali di prodotti agricoli e ittici – quota che dovrebbe salire al 25% entro il 2028. Nonostante la notevole crescita, quest’area affronta sfide persistenti in termini di sicurezza alimentare, in quanto molte famiglie non possono permettersi gli alimenti di cui hanno bisogno. L’area è inoltre afflitta da crescenti sfide per le risorse naturali. Garantire un percorso più sostenibile e inclusivo per la futura crescita agricola dipenderà dagli sviluppi nei settori della nutrizione, della tutela sociale e ambientale e del supporto ai mezzi di sostentamento. In quest’area esistono “forti opportunità di crescita” per produrre frutta e verdura di alto valore, che offrono migliori opportunità per i piccoli proprietari e diete più sane per la popolazione. Secondo il rapporto, strategie mirate potrebbero aiutare agricoltori e consumatori a sfruttare queste opportunità, tutelando al tempo stesso le risorse naturali dell’area.

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notizie dal mondo

Il premio EcoTrophelia all’Its Tech&Food di Parma L’Istituto Tecnico Superiore Tech&Food di Parma ha conquistato il primo premio alla XI edizione di EcoTrophelia Italia, il prestigioso concorso organizzato da Federalimentare nato dall’idea di limitare l’impatto ambientale dei processi di produzione a favore del riciclo dei sottoprodotti industriali. Diventata negli anni un appuntamento di forte richiamo per gli studenti dell’ultimo anno di Università che vogliono proporre nuove idee e soluzioni originali al mondo dell’industria alimentare, la competizione ha visto

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negli anni il coinvolgimento di 13 Università, 4 ITS, oltre 60 squadre e più di 250 studenti fortemente motivati. Il concorso, che ancora una volta ha beneficiato dell’autorevole collaborazione del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e del prestigioso patrocinio scientifico di ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile –, nella sua fase finale ha visto in gara sette squadre che hanno presentato una gamma di prodotti fra i più innovativi proposti

negli ultimi anni, attentamente vagliati da un panel di esperti giurati selezionati dal mondo delle istituzioni, della nutrizione, della ricerca in campo alimentare e, ovviamente, dell’impresa, che hanno voluto premiare quelli più rispondenti ai criteri di innovazione ed eco-sostenibilità. I ragazzi dell’ITS Tech&Food hanno presentato: Spigo Bite – barretta composta da farine ricche di proteine e ad alto contenuto di fibre (integrale di tipo 1, avena, grano saraceno e semi di lino), con crema all’alga spirulina, ingrediente dalle proprietà benefiche ottenuto con metodologie altamente eco-sostenibili, e crema di mandorle con copertura di cioccolato fondente; Tomjams – confettura di pomodori biologici, dolcificata con estratto di ceci e addensata con pectina da bucce di pomodoro, e Gelly Candy – caramella e base di frutta e verdura fresca con inserimento di microcapsule di estratto di melagrana dalle proprietà funzionali sulla superficie, ideale per un attimo di intenso gusto e benessere. Il primo premio è stato conquistato dalla squadra che ha presentato Spigo Bite. Oltre a ricevere un premio in denaro (€ 3.000), i ragazzi vincitori dovranno ora affinare il prodotto per presentarsi alla finale internazionale Ecotrophelia Europe


notizie dal mondo

2019 che si svolgerà alla Fiera Anuga di Colonia ad ottobre e rappresentare l’Italia in una competizione che vedrà schierati tutti i Paesi dell’Unione Europea. Sebastiano Porretta, Responsabile del Dipartimento di Consumer Science della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) di Parma, nonché docente e referente scientifico per la realizzazione dei prodotti presentati in questa occasione, sottolinea come «questo successo rappresenti un concreto riconoscimento dell’alto grado di innovazione offerto dal programma formativo dell’ITS Tech&Food. In particolare, lo sviluppo di questi tre prodotti ha permesso agli studenti di beneficiare della forte sinergia creatasi fra il centro di ricerca e l’ITS e di confrontarsi con l’intera filiera che va dall’ideazione di un nuovo prodotto alla sua realizzazione, passando per la scelta degli ingredienti in base a caratteristiche specifiche, per arrivare a tutte le fasi della produzione e alla creazione del brand e dell’immagine del prodotto stesso. Si tratta di un risultato di grande prestigio – prosegue Porretta – che conferma la Fondazione ITS Tech&Food quale polo di eccellenza, nato nel cuore della Food Valley grazie alla virtuosa e lungimirante partnership tra imprese del settore, istituzioni, scuole, università, enti di formazione e di ricerca del nostro territorio.» Per Egidio Amoretti, Presidente della Fondazione ITS Tech&Food, il premio rappresenta un riconoscimento importante per l’Istituto, che forma tecnici altamente specializzati, arricchiti anche da esperienze concrete di stage all’estero, con immediate prospettive occupazionali nei settori strategici del tessuto produttivo locale.

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Bosch vende la divisione Packaging Technology È stato stilato a luglio un accordo che prevede la vendita della divisione Macchine da imballaggio di Bosch, con sede a Waiblingen, in Germania, a un nuovo soggetto gestito da CVC Capital Partners (CVC), lasciando invariate la società madre e le sue unità farmaceutiche e alimentari. Con sede in Lussemburgo, CVC è una delle principa-

li società di private equity e consulenza sugli investimenti, con 24 uffici in Europa, Asia e Stati Uniti, che attualmente gestisce attività per oltre 75 miliardi di dollari. Le parti hanno firmato un accordo per il trasferimento dell’intera attività della divisione e dei suoi 6.100 associati in 15 Paesi e l’operazione dovrebbe concludersi entro fine anno.

Nuova sede per Multivac Italia Multivac – uno dei produttori leader a livello mondiale di soluzioni di confezionamento, lavorazione, porzionatura, etichettatura, ispezione e automazione per prodotti alimentari di ogni tipo – ha recentemente concluso il processo di ristrutturazione e rinnovamento della sede italiana a Corsico (MI) mirato ad offrire ai propri clienti un servizio di assistenza sempre più puntuale e completo. All’interno di una nuova palazzina dedicata ai servizi

tecnici è disponibile uno showroom con le macchine più rappresentative a completa disposizione per eventi, dimostrazioni, test di confezionamento – anche di materiali – e porzionatura e corsi di addestramento per i clienti – operatori e manutentori – ed il personale interno. Grazie alla presenza di una porzionatrice TVI e di un abbattitore per la corretta regolazione della temperatura dei prodotti prima della porzionatura, presso la sede di Corsico

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possono essere riprodotte le condizioni ottimali per effettuare test di porzionatura e confezionamento alle medesime condizioni riscontrabili nei reparti produttivi e testare direttamente i prodotti dei clienti, mentre una moderna e completa cucina consentirà loro di assaggiare quelli appena confezionati in sottovuoto con particolari film realizzati per la cottura in forno tradizionale o microonde. Nel nuovo edificio è stata allestita anche un’area moderna ed equipaggiata per le revisioni, le modifiche, gli allungamenti e i retrofit delle macchine ed è in funzione un reparto per la teflonatura delle piastre di saldatura e formatura delle confezionatrici, anche di altri costruttori, un servizio particolarmente apprezzato per la sua qualità e per i rapidi tempi di consegna. La ristrutturazione ha coinvolto anche il personale dedicato all’Assistenza Tecnica, con una nuova squadra formata da esperti, di cui ben la metà provenienti da aziende produttrici del settore alimentare, manutentori interni, specialisti di macchine confezionatrici, ma anche di processo (porzionatrici ed affettatrici) dislocati sul territorio per offrire tempi di reazione ed intervento ancora più rapidi ed efficienti. Il processo di ristrutturazione è stato realizzato con un’attenzione speciale alla sostenibilità, sia per quanto riguarda la scelta dei materiali che dell’utilizzo delle risorse: ne è un esempio tangibile il nuovo impianto fotovoltaico e l’impegno del Gruppo Multivac rivolto all’utilizzo di materiali realizzati con fibre naturali e completamente riciclabili come Multivac PaperBoard, una gamma di materiali di confezionamento studiati e realizzati in collaborazione con i principali produttori leader di mercato utilizzabili su termoformatrici e termosaldatrici.

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La nuova strategia del Consorzio per rilanciare il Prosciutto di Parma DOP Dopo la bufera che ha sconvolto l’ente di certificazione del Prosciutto di Parma IPQ (Istituto Parma qualità) e che ha impedito la marchiatura dei nuovi prosciutti per le gravi irregolarità riscontrate, il Consorzio e i suoi produttori hanno ridefinito la strategia per rilanciare il comparto e migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma DOP a tutela del prodotto stesso e dei consumatori. Quattro i pilastri su cui si fonda il piano: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione. Così, dopo vent’anni di collaborazione con l’IPQ, il Consorzio volta pagina e affida a CSQA Certificazioni il sistema di certificazione e controlli della DOP Prosciutto di Parma. CSQA è un ente leader del settore, di comprovata esperienza e

professionalità, in grado di assicurare assoluta terzietà e imparzialità, ponendo fine alle criticità emerse recentemente all’interno del sistema di certificazione e sul possibile conflitto di interessi. Le ampie ed indiscusse competenze del nuovo organismo – sia nel comparto DOP IGP che nelle certificazioni in ambito volontario – stimoleranno inoltre il settore a definire strategie di rafforzamento della denominazione anche attraverso lo sviluppo di iniziative sui temi di maggiore attualità: ambiente, benessere animale, sostenibilità. Dopo un lungo lavoro di preparazione durato diversi mesi, il Consorzio ha formalmente avviato anche l’iter di modifica del Disciplinare che prevede nei prossimi giorni la consultazione di tutta la filiera produttiva. Le modifiche riguarderanno tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della mate-


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ria prima – tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche – fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura del prosciutto, modalità di vendita, prodotto pre-affettato, ecc.

Ma non solo. Al fine di rafforzare ulteriormente il sistema di prevenzione delle frodi e garantire al consumatore un prodotto più sicuro, il nuovo Disciplinare conterrà anche specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.

Laboratorio Nimax accreditato per la taratura e i controlli metrologici Nimax, leader nei settori di codifica e marcatura, ispezione e controllo e labelling che pone da sempre l’efficienza delle linee di produzione dei propri clienti al centro della propria mission aziendale, ha ottenuto dal Comitato Settoriale per i laboratori di taratura di Accredia l’accreditamento, in conformità alla UNI EN ISO/IEC 17025, del proprio Laboratorio Metrologico, che diventa il Centro Accre-

ditato di Taratura in Italia LAT N. 282. La volontà di risolvere problematiche e di anticipare le richieste creando sempre nuovi servizi che realizzino valore per i clienti ha portato Nimax a ottenere nel 2017 da Unioncamere l’abilitazione ad operare come laboratorio di verificazione periodica. Questo ha permesso a molti clienti, vecchi e nuovi, di accedere ad un servizio che assicura il

corretto funzionamento del proprio strumento e quindi l’immissione sul mercato di prodotti che rispettano la normativa sui preconfezionati. L’offerta di servizi oggi è ulteriormente arricchita dalla possibilità di assicurare alle aziende un servizio di taratura delle selezionatrici ponderali e delle peso-pezzatrici, come richiesto dalla norma EN ISO 9001. Una puntuale verifica della taratura consente di mantenere monitorata l’efficienza dei propri sistemi, evitando che risultino non conformi durante la Verifica Periodica con conseguente interruzione dell’attività in attesa del ripristino. Gli obiettivi del laboratorio, e più in generale di Nimax, sono quelli di supportare le aziende che vogliono assicurare la qualità dei propri prodotti, alimentari e non, tramite l’utilizzo di selezionatrici ponderali, metal detector e sistemi raggi X per garantirne la sicurezza e con i sistemi di marcatura per renderne semplice la tracciabilità.

GRANDE SUCCESSO DELLA PARMA SUMMER SCHOOL DI UNIVERSITÀ ED EFSA Si è chiusa con grande successo la quarta edizione della Parma Summer School, l’evento che a giugno ha portato nella città emiliana oltre 150 studiosi dell’ambito food per discutere di “Risk-benefit in food safety and nutrition”. Organizzata dall’Università di Parma, dalla Scuola di studi superiori in alimenti e nutrizione dell’Ateneo, e dall’EFSA (European Food Safety Authority), con la collaborazione dell’Università Cattolica di Piacenza, della Technical University of Denmark, della National Food Agency svedese, dell’Università di Barcellona e dell’Istituto Superiore di Sanità, la Summer School si è concentrata quest’anno sull’idea che la valutazione rischi-benefici costituisca un valido approccio di tipo olistico in grado di offrire una stima dell’impatto complessivo del cibo sulla salute, e per comporre i differenti filoni di ricerca nel campo della sicurezza alimentare e della nutrizione. La comunicazione a un vasto pubblico

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dei rischi e benefici legati all’assunzione di cibo è inoltre diventata di importanza cruciale e deve fare i conti con i “miti” che influenzano il modo in cui i consumatori percepiscono le informazioni veicolate dalla comunità scientifica. La Scuola, diretta da Pietro Cozzini, docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Ateneo, offre l’opportunità a giovani ricercatori, studenti di dottorato e laureandi di ampliare le proprie conoscenze su diverse tematiche connesse alle tematiche del food ascoltando, direttamente dalla voce di alcuni dei maggiori esperti del settore, i più recenti sviluppi in ambito teorico e casi studio di successo. Fra le iniziative di questa quarta edizione anche un incontro divulgativo sulla sicurezza alimentare aperto alla cittadinanza: un “City Talk” di Alberto Mantovani, dell’Istituto Superiore di Sanità, sul tema “Sicurezza alimentare: principi, conquiste ottenute e sfide per il futuro”.


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Buona partecipazione all’incontro italiano delle commodity agro-alimentari La seconda edizione di CeMI Commodities Exchange Milano, borsa internazionale dedicata a produzione, trasformazione, commercializzazione e controllo delle commodity agroalimentari svoltasi lo scorso giugno nel capoluogo lombardo, si è conclusa con oltre 600 presenze, italiane ed internazionali, provenienti da Nord Europa, Germania, Francia ed Est Europa, confermandosi come l’incontro di riferimento in Italia per gli operatori delle commodity per poter consolidare sinergie, business e intensificare rapporti a livello internazionale. E si lavora già alla prossima edizione, con la consapevolezza che i nuovi contenuti, i convegni e la nuova area del bio confermano la bontà dei suggerimenti ricevuti

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quest’anno. Interesse e partecipazione da parte di operatori e non solo al convegno di apertura dedicato alla sicurezza alimentare: “La sicurezza alimentare nella filiera delle agro commodity e la gestione dei rischi commerciali”. Fra gli interventi, il Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio ha sottolineato: “L’industria alimentare nel nostro Paese è in crescita, in controtendenza rispetto all’economia italiana. Stiamo denunciando il sistema delle fake news, che sono un danno per il Paese e per il settore. Non dobbiamo dimenticare l’impatto che l’export ha per il mercato italiano, in particolare nel settore dell’agroalimentare, un segmento che non ha conosciuto crisi ed ha continuato a crescere. Sul tema

della qualità e del rischio, dobbiamo continuare a puntare sul rapporto con il consumatore e sulla trasparenza, chiave di successo per il settore e il Paese.” L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi ha invece ricordato che “Il Made in Italy agroalimentare può vincere le sfide sui mercati internazionali se punta sulla sicurezza alimentare e sulla qualità dei prodotti, due elementi fortemente distintivi del nostro sistema produttivo. È importante ragionare su questo aspetto e agire in maniera globale per garantire redditività alle aziende e diffondere le nostre eccellenze. La Regione Lombardia è disposta a fare squadra con le imprese e con le altre istituzioni chiamate a intervenire a tutti i livelli”. Anna Roscio, Responsabile Prodotti e Servizi Imprese Direzione Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “L’iniziativa di oggi conferma il nostro supporto al settore agroalimentare per il quale nel 2018 abbiamo erogato 2 miliardi di euro. Forti della nostra presenza territoriale con circa 500 filiali green e 300 gestori dedicati al comparto con l’obiettivo di accompagnare le imprese in un percorso di crescita, abbiamo ideato il Programma Filiere, una forma di “fare banca” innovativa che valorizza a tutto tondo l’appartenenza alla filiera. Siamo a supporto delle imprese del settore che intendono abbracciare gli investimenti in economia circolare grazie ad un plafond di finanziamenti per 5 miliardi di euro”. In chiusura si è svolto il seminario organizzato da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) intitolato “La filiera cereali BIO – L’iter per la certificazione: normativa e sistema di controllo”.


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L’italiana AMB acquista l’inglese TDX L’italiana AMB (San Daniele del Friuli, Udine), tra le prime aziende in Europa per la produzione di film plastici rigidi e flessibili, ha acquisito la TDX (Europe) di Newcastle, leader sul mercato inglese per la progettazione e prototipazione evoluta di imballaggi in PET e RPET (polietilene tereftalato riciclato e non). La combinazione di progettazione e prototipazione personalizzata, tecnologia di stampa water-based priva di solventi ed esperienza di mezzo secolo nella produzione di imbal-

laggi alimentari sicuri e sostenibili permetterà alle due aziende di creare un’offerta per il food packaging completa e con un referente unico. Per AMB questa operazione ne sostiene la crescita europea permettendole di essere ancora più vicina ai clienti nel Nord Europa, mentre per TDX la partnership consentirà l’espansione sul mercato. Le due realtà internazionali mettono così le basi per la nascita di un colosso del mercato con l’obiettivo di sviluppare e realizzare soluzio-

ni in plastica per un packaging alimentare sicuro per l’uomo e sostenibile per l’ambiente nell’ottica di un’economia circolare. AMB e TDX avranno 4 sedi in tutta Europa – tra le quali il quartier generale AMB a San Daniele e il nuovo stabilimento di Amaro (Udine) inaugurato nel 2017 – e una rete produttiva e logistica internazionale che supera i 430 dipendenti. Insieme le due aziende raggiungono un fatturato di oltre 150 milioni di euro.

Partnership fra Nürnberg Messe e la greca Forum È stata annunciata in occasione di una conferenza stampa ad Atene la partnership strategica stilata tra l’ente fieristico Nürnberg Messe e Forum SA, la più grande società greca organizzatrice di esposizioni, che diventa la filiale estera più grande della dinamica società tedesca. Dalla sua fondazione nel 1988, Forum ha fatto molta strada fino a diventare il maggiore organizzatore di fiere internazionali in Grecia, con il 23% del mercato interno, e attualmente vanta un portafoglio che comprende 8 tra i più importanti eventi internazionali che si svolgono in Grecia (Horeca, Food Expo, Oenotelia, Xenia, Artoza, Foodtech, Athens Coffee Festival e Bio Festival) ai quali partecipano oltre 4.000 espositori, mentre sono circa 350.000 i visitatori professionali, nazionali e da tutto il mondo. Il fatturato nel 2019 è previsto in 17,5 milioni di euro. Il Gruppo Nürnberg Messe ha invece un portafoglio che copre circa 120 fiere nazionali e in-

ternazionali, mostre e congressi, di cui i più noti sono: Biofach, Brau Beviale, Fachpack e Chillventa; impiega oltre 1.000 persone in 11 nazioni del mondo, tra cui Germania, Brasile, Cina, India, Italia, Austria, Stati Uniti e Grecia, ed ha una rete di agenzie di rappresentanza attive in oltre 119 Paesi, oltre a 15 filiali e partecipazioni. Oltre 35.000 espositori partecipano alle sue fiere, mentre sono circa 1,5 milioni i visitatori. Nel 2018, il fatturato del

Nürnberg Messe Group è stato pari a 315,1 milioni di euro. Grazie a questa operazione si creeranno nuove prospettive e opportunità per l’economia greca, e in particolare per il settore fieristico che, secondo una recente indagine dovrebbe ulteriormente crescere ad un tasso medio annuo dell’8,5% fino all’anno prossimo, facendo del Paese mediterraneo un polo espositivo importante per i Balcani e l’Europa sudorientale.

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Il nuovo percorso formativo per l’innovazione nel packaging L’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano da ottobre 2019 arricchisce l’offerta formativa postgraduate con un Corso di Formazione Avanzata che per la prima volta affronta il mondo del packaging dal punto vista dell’innovazione, facendo leva sulla componente di ricerca nella progettazione per innovare pur restando competitivi dal punto di vista economico. Un percorso formativo che fa riferimento alle aree graphic e product design, ma che intercetta anche le esigenze dei professionisti del commerciale, del marketing e della produzione. A rendere possibile l’attivazione del Corso di Formazione Avanzata Innovation in Packaging Design – Prodotti, Mercati e Tecnologie è – oltre al know how formativo di IED – la partnership con Marca by BolognaFiere – private Label Conference and Exhibition, unica manifestazione italiana interamente dedicata alla marca commerciale, che ospita ogni anno le insegne più importanti della Distribuzione Moderna Organizzata e una ricchissima selezione di copacker internazionali. Il Corso Innovation in Packaging Design della durata di cinque mesi – coordinato da Fabio Bignardi, Direttore Generale di DOC Design – punta dunque ad offrire a chi opera o vuole operare all’interno del settore del packaging un aggiornamento che consenta di portare innovazione nel settore, di avere una visione chiara della filiera del packaging e dei suoi attori, di apprendere la metodologia per gestir-

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ne il processo di progettazione, di acquisire strumenti di design thinking e competenze di branding, di comprendere le metodologie di applicazione dalle grafiche agli imbal-

laggi e, infine, di avere una panoramica dello sviluppo di materiali e tecnologie e di tutte le tematiche legate alla sostenibilità etica e ambientale.

Forte crescita nei macchinari tedeschi per l’industria I dati diffusi dalla VDMA, l’Associazione nazionale tedesca che riunisce oltre 3.200 costruttori di macchine e impianti perlopiù di medie dimensioni, evidenziano che la produzione di macchinari per il processo e il confezionamento alimentare è aumentata dell’8%, per un valore appena inferiore a 15,2 miliardi di euro nel 2018, il che non rappresenta solo un dato record, ma anche il tasso di crescita più alto nell’attuale decennio. L’industria delle macchine per l’imballaggio è cresciuta complessivamente dell’8%, arrivando a 7,1 miliardi di euro, mentre il segmento “Altre macchine per l’imballaggio” è aumentato di quasi il 12% raggiungendo i 4,9 miliardi di euro, e quello dei macchinari per il con-

fezionamento delle bevande ha visto un incremento dell’1% per un valore di 2,2 miliardi di euro, poco al di sopra del livello dell’anno precedente. Per quanto riguarda le macchine per la lavorazione degli alimenti, i tassi di crescita nelle singole sottozone variano leggermente, ma tutti sono positivi: la produzione di macchinari per la lavorazione della carne è cresciuta del 7,6%, arrivando a 1,2 miliardi di euro; quella di macchine per prodotti da forno è aumentata del 9%, fermandosi a quota 667 milioni di €, mentre i produttori di macchine per prodotti dolciari hanno registrato una crescita del 16% raggiungendo i 360 milioni di euro e la produzione di macchine per be-


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vande ha registrato un +7%, per un valore di 552 milioni di €.

Buone le esportazioni e il clima degli investimenti in Germania Nel 2018, le esportazioni di macchine per il confezionamento e l’imballaggio alimentare sono aumentate del 6,1%, arrivando a oltre 9 miliardi di euro. Le spedizioni verso la regione di vendita più importante del settore, l’UE-28, sono aumentate del 9% e anche la domanda dagli Stati Uniti – il maggiore mercato estero – è rimasta elevata. Le esportazioni verso la Cina e la Russia hanno mostrato tassi di crescita a due cifre, ma impulsi positivi sono stati registrati anche da molti altri mercati, tra cui Brasile, Giappone, Repubblica di Corea e India. Anche il mercato interno ha continuato a rappresentare un importante pilastro del positivo sviluppo del business nel 2018. In alcuni settori alimentari sono stati fatti ingenti investimenti per espandere la capacità e accelerare i progetti di modernizzazione. Inoltre, la carenza di personale negli impianti di trasformazione ha portato ad ulteriori investimenti in macchinari e attrezzature.

Incertezza per l’anno in corso In generale, le prospettive per il settore delle macchine per l’industria alimentare e l’imballaggio sono buone, dal momento che il settore continua a beneficiare della crescente domanda globale di alimenti e bevande trasformati e confezionati e di prodotti farmaceutici. Tuttavia, sullo sfondo della crescita eccezionalmente forte dello scorso anno, è probabile che nel 2019 si verifichi un rallentamento, con un incremento di almeno il 2%.

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Ricavi in crescita e investimenti significativi per Froneri

Il produttore internazionale di gelati Froneri ha chiuso il 2018 con un bilancio positivo: una crescita del fatturato del 3,6% che lo porta a 2,6 miliardi di euro (2017: 2,5 miliardi di euro), dove i ricavi attribuibili ai marchi più prestigiosi, dai classici Nestlé a quelli Motta, a Mövenpick rilanciato in Germania, sono aumentati del 17,9% grazie a investimenti di marketing e promozionali di successo e quelli dovuti ai prodotti a marchio del distributore del 13,7%, complici le calde giornate estive del secondo trimestre 2018. La società inoltre ha spinto l’acceleratore su innovazione e capacità produttiva, con investimenti di 193,7 milioni di euro, contro i 105,4 dell’anno precedente. L’aumento della produttività è stata resa possibile grazie all’ado-

zione delle più moderne tecnologie disponibili sul mercato internazionale nelle 12 nuove linee installate. Per la crescita a livello internazionale hanno contribuito il lancio dei marchi principali in nuovi mercati, che ha ad esempio portato i gelati Mondelēz in 17 Paesi, l’ampia diffusione in Regno Unito e Spagna e l’integrazione, in gran parte completa, successiva all’attività di fusioni, che garantisce prodotti di alta qualità e processi replicabili ovunque. I risultati positivi proseguono nel 2019, con il lancio dei gelati a marchio Nuii supportato da campagne pubblicitarie internazionali, l’ulteriore ottimizzazione del business e una serie di importanti sviluppi strategici fra cui l’acquisizione della neozelandese Tip Top.

INCREMENTO A DOPPIA CIFRA PER IDB GROUP Industria Dolciaria Borsari ha chiuso il bilancio d’esercizio 2018 con 47 milioni di euro e un incremento dell’11,43% rispetto all’anno precedente, confermandosi leader nel segmento premium dei lievitati da ricorrenza. Gli ottimi risultati sono il frutto delle migliori performance nel mercato estero (29,44%) e della recente integrazione dello storico marchio piemontese, la Torinese, realtà dolciaria che ha consacrato il gruppo tenutario delle più importanti ricette regionali italiane nella produzione dei lievitati da ricorrenza. Con circa 15.000 ordini all’attivo, il 90% dei quali solo in Italia, anche il mercato interno si è confermato abbondantemente positivo al di sopra dei dati divulgati da Unione Italiana Food, ex Aidepi, che indica un trend in crescita di circa 2 punti percentuali all’anno, come mercato del panettone. Questi numeri testimoniano una visione consapevole dei diversi mercati, una capacità di reazione, una gestione attenta del servizio al cliente e l’efficacia di attività promozionali e di comunicazione, a cui si unisce il potenziamento delle performance di tutti i marchi del gruppo: Tommaso Muzzi, Borsari, Antica Pasticceria Muzzi, Giovanni Cova & C, Scar Pier, Bedetti, Golfetti e la new entry La Torinese.

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Icam sempre più sostenibile Icam, azienda lecchese di riferimento in Italia per la lavorazione e la commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao da oltre 70 anni, ha recentemente pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità che mette nero su bianco l’impegno e la responsabilità verso le persone, la filiera, la comunità in cui opera, i consumatori di tutto il mondo e tutto il pianeta e stabilisce gli obiettivi per il prossimo futuro, come la riduzione dei consumi idrici entro il 2020 e quella della percentuale di materiale non riciclato per il confezionamento delle tavolette di cioccolato, accanto all’ulteriore aumento della quota di cacao da approvvigionamento diretto. L’azienda, da tre generazioni in mano alle famiglie Agostoni e Vanini, si distingue per il controllo dell’intera filiera produttiva, dalla piantagione fino al prodotto finito, per tutte e tre le principali linee di prodotto (industria, private label e marchio proprio) e per uno stabilimento produttivo (a Orsenigo, Como) all’avanguardia, dotato delle più moderne tecnologie proprie dell’industria 4.0. Fra le priorità di Icam in materia di sostenibilità la messa a punto di soluzioni di confezionamento che consentano di raggiungere il 100% di packaging riciclabile, ma con la garanzia della corretta conservazione. Accanto all’uso dell’allumino per le tavolette, riciclabile all’infinito, si pensa alla sgrammatura degli astucci e all’impiego di materiali biodegradabili e compostabili ottimizzati. L’attenzione all’ambiente di Icam si concretizza anche nella scelta di un impianto di trigenerazione alimentato a metano che consente un’autonomia nell’approvvigiona-

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mento energetico dell’80%, mentre per quanto riguarda la gestione dell’acqua, grazie ad un sistema a circuito chiuso per il sistema di raffreddamento installato nel nuovo stabilimento, è stato possibile ridurre di oltre il 90% i consumi idrici annui.

Alcedo entra nel settore dei piatti pronti freschi con l’acquisizione di Eurochef Alcedo SGR, uno dei principali operatori nel private equity in Italia, ha recentemente acquisito, attraverso il Fondo Alcedo IV, il 68% di Eurochef Italia Srl (“Eurochef”), azienda attiva nella produzione a marchio proprio (“Lo chef a casa”) e conto-terzi di piatti pronti attraverso un’ampia offerta di prodotto che copre i primi piatti, i piatti a base di carne e pesce, i condimenti, i contorni-verdure e i dessert. La società, con sede a Sommacampagna (Verona), è nata nel 1998 e si è specializzata nella produzione e commercializzazione di piatti pronti e pastorizzati di gastronomia fresca e si è affermata negli anni come partner per le principali catene della GDO, affiancando nel corso del tempo alla linea tradizionale anche le linee vegana e biologica e distinguendosi sul mercato per l’utilizzo di ingredienti naturali di prima qualità. Tutti i prodotti sono pastorizzati e tutte le fasi di produzione sono gestite internamente per garantire elevati standard qualitativi in uno

stabilimento di circa 10.000 m2, dotato di impianti produttivi all’avanguardia. Negli anni l’azienda si è evoluta diversificando la produzione, i canali di vendita e sviluppando alcuni marchi propri da affiancare ai prodotti unbranded per i banchi gastronomia, registrando un’importante crescita dei ricavi e della marginalità. Per il 2019 è previsto un fatturato di oltre 19 milioni di euro. I soci erano alla ricerca di un partner finanziario in grado di accompagnarli nel percorso di crescita di Eurochef, ed hanno identificato in Alcedo il partner ideale per guidare l’azienda e rafforzare la struttura in un’ottica di sviluppo in Italia ed all’estero anche tramite acquisizioni. Con questa operazione Alcedo intende accelerare il percorso di crescita ed internazionalizzazione di Eurochef, anche tramite aggregazioni in un settore che è ancora molto frammentato ma esprime grandi eccellenze.


LA QUALITÀ PASSA ANCHE DAI CONTROLLI SUGLI ALIMENTI

sicurezza ALIMENTARE I controlli sugli alimenti di origine non animale

Carlo Donati, Carlo Brera, Francesca Galluccio Veronika Jezsó, Francesco Montanari 90 pag. Rilegato (2017) € 45.00 App per iPad € 17,99 ISBN: 978-88-96027-35-6

La sicurezza alimentare accompagna da sempre la storia dell’umanità, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Basti pensare che fin dai tempi più antichi i nostri antenati si sono posti il problema della conservazione degli alimenti che riuscivano a procurarsi, inventando metodi che spesso sono arrivati fino ai nostri giorni. Analogamente, dai tempi più remoti, si è fatto strada il concetto di igiene, non solo personale, ma anche alimentare: di conseguenza, si è creato gradualmente un corpus di normative mirate a standardizzare i comportamenti, a ridurre i rischi potenziali degli alimenti, a stabilire controlli ufficiali ed eventuali sanzioni. È, infatti, noto che un’alimentazione contenente cibi contaminati può costituire un importante problema di salute pubblica, non solo con effetti acuti anche gravi, ma anche con effetti a lungo termine. Si pensi, da un lato, alle tossinfezioni alimentari oppure alle micotossicosi acute, e dall’altro alle patologie croniche derivanti dall’ingestione ripetuta di alimenti contenenti micotossine, pesticidi o diossine. Questo Manuale si rivolge agli operatori dediti al controllo degli alimenti di origine non animale e, in particolare, si prefigge alcuni obiettivi: 1) illustrare la normativa ed i vari livelli di controllo prescritti dall’Unione Europea; 2) fornire le basi biologiche e giuridiche della necessità di svolgere questi controlli; 3) definire le diverse modalità di controllo ufficiale, fornendo istruzioni pratiche sull’esecuzione di un campionamento in diverse circostanze e per diverse matrici alimentari. Lo scopo principale è quello di fornire un aiuto a chi intraprende l’attività pratica di ispezione, per avere un ragguaglio rapido sulla normativa e informazioni sulle modalità operative fondamentali.

DATI PER LA SPEDIZIONE nome ditta/ente via città prov. tel. fax e-mail

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Ai sensi dell’Art 11 della Legge 675/96 ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento ed alla comunicazione degli stessi firma

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Nasce a Rimini Beer&Food Attraction

Per la sua 6ª edizione Beer Attraction diventa Beer&Food Attraction e dà appuntamento alla Fiera di Rimini dal 15 al 18 febbraio 2020 con una nuova identità, sottolineata dal nuovo payoff, “the eating out experience show”, che rimarca l’unicità di un evento capace di unire l’intera filiera delle esperienze del mangiare ‘fuoricasa’ e di attirare sempre di più gli operatori di tutto il food service. La manifestazione di Italian Exhibition Group allarga il core business, che mantiene al centro l’universo della birra di qualità, dalle artigianali – confermata la pluriennale e proficua collaborazione con Unionbirrai – alle specialità birrarie, ma che si estende con decisione anche ai soft drink e agli spirits. Gli operatori professionali avranno così un panorama completo e unico del settore, spaziando dalla più completa offerta nazionale e internazionale di birre e beverage, all’universo Food per l’Horeca: dalle specialità regionali al mondo dei surgelati, dalle ultime tecnologie del food delivery agli arredamenti dei locali più cool. In questo contesto anche la ormai consolidata e spettacolare presenza della Federazione Italiana Cuochi, con una novità importante in via di definizione: un grande evento dedicato allo street food, che metterà alla prova i grandi cuochi provenienti da tutta Italia sul cibo di strada, sempre più un must per l’universo del ‘fuori casa’.

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A Beer&Food Attraction sarà rappresentata l’intera filiera, grazie anche alla contemporaneità con BB Tech Expo, la fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande, che ripropone la formula vincente di “fiera nella fiera” capace di mettere in relazione tutti i produttori di bevande con le aziende di materie prime, tecnologie processing e packaging. Confermatissima, dopo il grande risultato della ‘prima’ riminese dell’anno scorso, anche la contemporaneità con l’In-

ternational Horeca Meeting di Italgrob, dedicato al ‘fuoricasa’ italiano. Ancora una volta tutti gli attori della filiera avranno l’occasione di ampliare il loro business, aggiornarsi e fare il punto della situazione su un settore dove il Made in Italy svolge un ruolo da leader. Anche l’edizione 2020 si rivolge esclusivamente agli operatori professionali della filiera, la sola giornata di sabato 15 febbraio sarà aperta al mondo dei foodies e beer lovers.

La filiera della carne in scena a Milano Dal 4 al 7 maggio 2021 Fiera Milano ospiterà la terza edizione di Meat-Tech, appuntamento internazionale per gli operatori del settore della lavorazione delle carni, salumi e piatti pronti, con quattro giorni dedicati a lavorazione, trasformazione e confezionamento e un’esposizione di linee complete, soluzioni intelligenti e flessibili, ingredienti e materiali in grado di adattarsi a tutte le esigenze, nel pieno rispetto degli standard di sicurezza, igiene e tracciabilità dei prodotti. Archiviata l’edizione 2018 che ha visto, con Ipack-Ima, oltre 74.000 visitatori di cui il 25% este-

ri, la nuova edizione si preannuncia ricca nei contenuti con un’offerta ancora più completa, che comprende le più avanzate tecnologie di processing e packaging ma anche aromi, spezie ed ingredienti per insaccati e piatti pronti. Le aree speciali “Meat+ Cold Chain Solutions” e “Meat&More” daranno inoltre adeguato spazio alle soluzioni in camera bianca e per la catena del freddo, particolarmente importanti per operatori orientati a prodotti innovativi in linea con i nuovi stili di consumo. Nuovi spazi a soluzioni complete per prodotti complessi, ricettati e food specialties, oltre a pro-


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dotti ready-to-eat, quali pre-affettati, snack e gastronomia pronta. La crescita d’interesse verso produzioni “free-from”, referenze premium e monoporzioni, con l’utilizzo di soluzioni skin-pack e imballaggi provenienti da fonti riciclabili, impone una crescente attenzione ai temi dell’economia circolare che richiedono una supply chain sempre più sostenibile. È in fase di definizione un articolato programma di iniziative promozionali all’estero per presentare alla Community le novità di una fiera che, grazie alla forte sinergia con Ipack-Ima, società che ne è l’organizzatore, è in grado di offrire nuove idee e spunti per stimolare la crescita dei propri espositori e visitatori. Uno degli obiettivi della prossima edizione di Meat-Tech è infatti il consolidamento del processo di internazionalizzazione già avviato con successo nel 2018 con particolare riferimento agli operatori in visita. Con questo focus di sviluppo il salone intende rispondere all’esigenza dell’industria di identificarsi in un momento di incontro e di confronto qualificato e con un posizionamento adeguato in ambito internazionale. La prossima edizione di Meat-Tech potrà infine contare sulle più ampie sinergie offerte dal contesto di The Innovation Alliance, che riunisce le cinque anime dell’eccellenza fieristica italiana: oltre a Meat-Tech e Ipack-Ima, Plast, Intralogistica Italia e Print4All fanno parte di questo progetto unico dedicato alla meccanica strumentale. Dalla lavorazione delle materie plastiche, alle tecnologie di processing e packaging, dalla stampa commerciale e industriale alla personalizzazione grafica di imballaggi ed etichette, fino alla movimentazione industriale e alla gestione della supply chain.

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Tutto pronto per Anutec India È tutto pronto per Anutec-International FoodTec India & PackEx India, che si svolgerà dal 13 al 15 settembre 2019 al Pragati Maidan di Nuova Delhi, dimostrando con il tutto esaurito degli spazi espositivi la necessità che nel subcontinente indiano ci sia un “doppio evento” di riferimento per il mondo delle tecnologie alimentari e di confezionamento: sei i padiglioni occupati (8, 9, 10, 11, 12 e 12A) da oltre 500 espositori che daranno vita a più di 250 “demo” di prodotti e tecnologie. Numerose le collettive nazionali (fra cui Cina, Francia, Italia, Olanda, Turchia) che saranno nella megalopoli indiana a illustrare i propri prodotti agli oltre 10mila operatori attesi. L’India è indubbiamente il cuore di un mercato estremamente interessante, caratterizzato da una stabilità politica che di fatto accompagna la continua crescita economica; un trend che vede sempre più for-

te la volontà di agevolare l’ingresso nel mercato degli operatori stranieri, investitori che possano contribuire all’indispensabile sviluppo di tutte le tecniche agroalimentari, dalla coltivazione alla trasformazione fino allo stoccaggio. Il governo nazionale ha scelto il claim “Make in India”, una bandiera della lotta a favore di una filiera dove esistono ancora molte inefficienze, con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2022 il fatturato del food&beverage, soprattutto nei comparti dei vari processi di trasformazione e di confezionamento/conservazione. L’evento, organizzato da Kölnmesse YA Tradefair Pvt Ltd., la filiale indiana di Kölnmesse GmbH, porterà a Nuova Delhi i più grandi gruppi e le migliori imprese nazionali, che avranno l’opportunità di confrontarsi con espositori da tutto il mondo, in rappresentanza di circa il 50% del totale dell’offerta che sarà possibile incontrare in fiera.

Frodi alimentari: nuovi metodi di analisi per la profilazione degli alimenti Le “frodi alimentari”, vale a dire le truffe e la contraffazione che riguardano il cibo, rappresentano una delle maggiori sfide che l’industria alimentare di oggi deve affrontare alla luce di filiere sempre più globali e di metodi di elaborazione sempre più complessi. L’Accademia tedesca Fresenius organizza, il 24 e 25 ottobre prossimi, a Francoforte, una conferenza internazionale per discutere di questi temi e

dei meccanismi di difesa per la protezione contro la frode alimentare lungo tutta la catena di approvvigionamento. In questa sede ci si occuperà delle iniziative governative e dei progetti recentemente portati a termine e in corso, fra cui uno scambio sulle minacce all’autenticità e su come queste possano essere mitigate. Saranno discussi nuovi metodi di analisi messi a punto da

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utilizzare sia in laboratorio che lungo le linee di produzione, nonché esempi settoriali; verranno quindi fornite relazioni su questi temi dai rappresentanti della Rete europea contro la frode alimentare, dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (CCR), dalle autorità di controllo negli Stati membri europei, dai laboratori di prova e da multinazionali come Nestlé, General Mills e illycaffè. Il programma include i vantaggi dell’utilizzo della spettrometria a risonanza magnetica nuclea-

re (NMR) per dimostrare l’autenticità del cibo, nonché l’implementazione di nuovi dispositivi di rilevamento mobili. I rappresentanti delle aziende alimentati riferiranno sulla loro esperienza pratica con i test di autenticazione rapida per il caffè e sull’identificazione delle specie animali utilizzate nei prodotti a base di carne. Inoltre, gli esperti discuteranno quali misure giuridiche possono prendere i singoli Stati dell’UE e l’UE nel suo complesso per combattere l’aumento delle frodi alimentari.

3° Forum internazionale sul riciclaggio Si terrà dal 26 al 28 novembre 2019, a Wiesbaden, in Germania, la terza edizione dell’International Recycling Forum, evento incentrato sulle attuali tendenze e strategie riguardo alle plastiche e all’economia circolare organizzato da RIGK GmbH in collaborazione con l’Associazione europea di riciclaggio e recupero delle materie plastiche (EPRO). Dopo il successo dei precedenti appuntamenti del 2015 e

2017, le presentazioni di quest’anno si concentreranno sulla progettazione ispirata al riciclaggio, alle applicazioni di rigranulato di plastica, alla raccolta e il riciclaggio delle plastiche utilizzate in agricoltura, alle tecnologie di riciclaggio innovative, al riciclaggio chimico e ai sistemi EPR. Alla conferenza si affiancherà una parte espositiva che fornirà ulteriori informazioni sul settore.

Il settore della carne protagonista ad Alimentaria L’industria spagnola della carne si sta consolidando come potenza internazionale: secondo i dati di ICEX, nel 2018 ha esportato in tutto il mondo 2,35 milioni di tonnellate di prodotti per un valore di 5,976 milioni di euro, con un saldo commerciale sempre più positi-

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vo (528%) e una crescita in volume del 2,5%, nonostante la stagnazione delle vendite rispetto al 2017. Il comparto nel suo insieme comprende quasi 3.000 aziende e rappresenta il 2,2% del PIL nazionale, ponendosi come il quarto settore industriale e il primo in ambi-

A BERLINO IDEE E OPPORTUNITÀ INNOVATIVE PER IL MONDO DELLA FRUTTA Dal 5 al 7 febbraio 2020 tornerà a Berlino Fruit Logistica, Salone leader per il commercio ortofrutticolo fresco che continuerà a rappresentare l’occasione per fruttuosi contatti diretti con potenziali nuovi clienti provenienti da tutto il mondo, proponendo soluzioni nell’ambito di sistemi di packaging innovativi e sostenibili volti a ridurre gli sprechi alimentari, gli ultimi ritrovati tecnologici e prodotti ineccepibili sotto il profilo dell’eco sostenibilità. Quasi 80.000 visitatori provenienti da 135 Paesi hanno partecipato all’ultima edizione e, a fronte di una domanda internazionale di prodotti ortofrutticoli freschi in costante crescita, Fruit Logistica 2020 è destinata ad essere la piattaforma più appropriata per quelle aziende che mirano a trarre vantaggio da una tale opportunità di crescita, specialmente in Europa. Nonostante la considerevole crescita registrata in Cina, India e negli Stati Uniti, i sei principali mercati europei – vale a dire Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Russia e Belgio – svolgono tuttora un ruolo predominante nella top ten mondiale dei Paesi importatori di frutta. Anche per quanto riguarda il settore degli ortaggi, le prospettive di crescita in Europa risultano essere nel frattempo considerevoli, motivate prevalentemente dalle propensioni dei consumatori, soprattutto in termini di salute e convenience.


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to alimentare in Spagna, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione MAPA. In questo quadro Intercarn, il salone dedicato a prodotti carnei e derivati all’interno di Alimentaria, la fiera internazionale dell’alimentazione in programma a Barcellona dal 20 al 23 aprile 2020, promette di essere la sezione più grande, con una superficie espositiva netta di circa 17.000 m2 e l’offerta di 600 aziende.

Il salone, a cui è prevista la partecipazione della Federazione dell’industria della carne spagnola (FECIC nelle sue iniziali spagnole), della Meat Business Association (ANAFRIC) e dell’Organizzazione spagnola agroalimentare del maiale bianco (INTERPORC), oltreché delle principali associazioni nazionali di pertinenza, è l’unico evento in Europa a presentare l’intera gamma del comparto e a creare contemporaneamente sinergie con il resto dei settori in mostra ad Alimentaria, in

Organizzato da

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particolare, Restaurama, il salone dedicato all’industria della ristorazione. All’edizione 2020 è previsto un aumento significativo della partecipazione di aziende straniere, in un’ottica di sempre maggiore internazionalizzazione della manifestazione. In particolare dovrebbero tornare con padiglioni nazionali Germania e Romania, e si sta lavorando per la partecipazione degli Stati Uniti e dei principali Paesi produttori di carne in America Latina.

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L’evento verticale di riferimento Tecnologie • Soluzioni applicate • Formazione ✔ Sistemi di controllo (DCS, PLC, PC industriali) ✔ Strumentazione industriale di misura e controllo ✔ Interfacciamento HMI ✔ Sensoristica ✔ Quadri e regolatori ✔ Software per l’industria

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calendario IN ITALIA 22-25 OTTOBRE 2019 - CibusTec - Salone int. dell’industria alimentare - Parma - www.cibustec.it 23-24 OTTOBRE 2019 - Save - Mostra-convegno su automazione, strumentazione, sensori - Verona - www.exposave.com 16-19 NOVEMBRE 2019 - Foodnova - Salone int. dei nuovi alimenti - Rimini - www.foodnova.eu 18-22 GENNAIO 2020 - Sigep - Salone int. di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè - Rimini - www.sigep.it 29 GENNAIO-1° FEBBRAIO 2020 - Fieragricola - Salone int. dell’agricoltura e della zootecnia - Verona - www.fieragricola.it 15-18 FEBBRAIO 2020 - Beer&Food Attraction - Salone int. della birra e alimenti - Rimini - www.beerattraction.it 1-3 APRILE 2020 - B/Open - Salone int. del biologico - Verona www.b-opentrade.com 17-19 APRILE 2020 - Pharmintec-Cosmofarma-Nuce - Salone int. della farmaceutica e nutricosmetica - Bologna - www. cosmofarma.com 19-22 APRILE 2020 - Vinitaly - Salone int. del vino - Verona www.vinitaly.com 5-7 MAGGIO 2020 - Macfrut - Salone int. dell’ortofrutta - Rimini - www.macfrut.com 11-14 MAGGIO 2020 - Cibus - Salone int. dell’alimentazione Parma - www.cibus.it 4-7 MAGGIO 2021 - Ipack-ima - Salone int. imballaggio e confezionamento - Milano - www.ipackima.com 4-7 MAGGIO 2021 - The innovation Alliance - Salone int. per la meccanica alimentare - Milano - www.theinnovationalliance.it 4-7 MAGGIO 2021 - Meat Tech - Salone int. della carne e dei piatti pronti - Milano - www.ipackima.com/it/pages/meattech 17-20 MAGGIO 2021 - TuttoFood - Salone int. dell’alimentazione - Milano - www.tuttofood.it

ALL’ESTERO 21-24 SETTEMBRE 2019 - Südback - Salone della panificazione e pasticceria – Stoccarda (Germania) - www.messe-stuttgart.de 24-26 SETTEMBRE 2019 - FachPack - Salone europeo dell’imballaggio - Norimberga (Germania) - www.fachpack.de 24-27 SETTEMBRE 2019 - WorldFood Moscow - Salone mondiale dell’alimentazione - Mosca (Russia) - www.world-food.ru/en-gb 5-9 OTTOBRE 2019 - Anuga - Salone int. dell’alimentazione Colonia (Germania) - www.anuga.com 8-11 OTTOBRE 2019 - Process Expo - Salone int. dell’industria alimentare - Chicago (USA) - www.myprocessexpo.com 20-22 OTTOBRE 2019 - Natexpo - Salone int. del biologico Parigi (Francia) - www.natexpo.com 23-26 OTTOBRE 2019 - E-Pack Tech - Salone int. dell’imballaggio - Shangai (Cina) - www.fieramilano.it/e-pack-tech 29-31 OTTOBRE 2019 - Gulfood Manufacturing - Salone int. dell’industria alimentare - Dubai (Emirati Arabi) - www. gulfoodmanufacturing.com

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In rosso, le manifestazioni alle quali potete trovare le nostre riviste in distribuzione 12-14 NOVEMBRE 2019 - EFFoSt - Conv. int. sulla scienza e tecnologia degli alimenti - Rotterdam (Olanda) - www. effostconference.com 25-28 NOVEMBRE 2019 - Swop (Shanghai World of Packaging) - Salone int. dell’imballaggio - Shanghai (Cina) - www.swop-online. com/en 28-29 NOVEMBRE 2019 - Convegno int. sulla scienza degli alimenti - Kuala Lumpur (Malesia) - www.foodtech.madridge.com 3-4 DICEMBRE 2019 - Conferenza europea sulle bioplastiche - Berlino (Germania) - www.european-bioplastics.org/events/ eubp-conference 3-5 DICEMBRE 2019 - Food ingredients Europe - Salone int. degli ingredienti alimentari - Parigi (Francia) - www.figlobal.com/ fieurope 9-11 DICEMBRE 2019 - Pacprocess MEA - Salone int. dell’imballaggio - Cairo (Egitto) - www.pacprocess-mea.com 11-14 GENNAIO 2020 - Europain - Salone int. dei prodotti da forno, pasticceria e cioccolato - Parigi (Francia) - www.europain. com 2-5 FEBBRAIO 2020 - ISM+ProSweets - Salone int. dell’industria dolciaria - Colonia (Germania) - www.prosweets.com 5-7 FEBBRAIO 2020 - Fruit Logistica - Salone mondiale dell’ortofrutta - Berlino (Germania) - www.fruitlogistica.it 16-20 FEBBRAIO 2020 - Gulfood - Salone dei prodotti alimentari - Dubai (Emirati Arabi) - www.gulfood.com 10-12 MARZO 2020 - CFIA - Salone int. dell’industria alimentare - Rennes (Francia) - cfiaexpo.com 26-29 MARZO 2020 - Ibaktech - Salone int. dell’industria dei prodotti da forno e dolciari - Istanbul (Turchia) - www.ibaktech. com 20-23 APRILE 2020 - Alimentaria - Salone int. dell’alimentazione - Barcellona (Spagna) - www.alimentaria.com 7-13 MAGGIO 2020 - Interpack - Salone mondiale dell’imballaggio - Düsseldorf (Germania) - www.interpack.com 26-28 MAGGIO 2020 - Anutec Brazil - Salone int. dell’industria alimentare - Curitiba (Brasile) - www.anutecbrazil.com.br/en 26-30 MAGGIO 2020 - Thaifex-Anuga Asia - Bangkok (Thailandia) - Salone int. Food & beverage e della ristorazione - www.thaifexanuga.com/en 17-20 GIUGNO 2020 - ProPak Asia - Salone int. dell’imballaggio - Bangkok (Thailandia) - www.propakasia.com 12-15 LUGLIO 2020 - IFT - Mostra convegno dei tecnologi alimentari - Chicago (Usa) - www.ift.org 6-9 OTTOBRE 2020 - Alimentaria FoodTech - Salone int. dell’industria alimentare - Barcellona (Spagna) - www. alimentariafoodtech.com 13-16 OTTOBRE 2020 - China brew & beverage - Salone int. per l’industria della birra e bevande - Shangai (Cina) - www.chinabrewbeverage.com 18-22 OTTOBRE 2020 - Sial - Salone int. dell’alimentazione Parigi (Francia) - www.sialparis.com 23-26 NOVEMBRE 2020 - All4Pack - Salone int. dell’imballaggio - Parigi (Francia) - www.all4pack.com 23-26 MARZO 2021 - Anuga FoodTec - Salone int. dell’industria alimentare - Colonia (Germania) - www.anugafoodtec.com


Incontra i fornitori di rilievo

3-5 Dicembre 2019 Villepinte Parc des Expositions Parigi, Francia

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One side: facciamo l’appello I Bronzi di Riace sono stati realizzati: a) in marmo; b) in legno; c) in bronzo. Questa domanda e altre molto più tecniche (ad esempio, qual è il pensiero che caratterizza Abus Silente?) fanno regolarmente parte dei questionari dei concorsi pubblici italiani. Ma dietro al giochino si nasconde una realtà ben più grave: 10mila ricorsi negli ultimi 5 anni, la presunta violazione dell’anonimato, le domande scorrette, le buste semi-trasparenti, sono alcune delle cause. Il sistema è fragile, le procedure incerte e i cavilli per appellarsi al giudice e tentare la sorte sono del tutto sovrapponibili alle istanze di chi pensa che i suoi interessi siano stati lesi da una procedura poco trasparente. Al punto che è nata una macchina dei ricorsi in serie assai remunerativa: delle simil class action che partono subito dopo la pubblicazione del bando o lo svolgimento della prova: il trucco infatti sta nell’intervenire tempestivamente. Alcuni legali specializzati ne patrocinano oltre 500 l’anno che a 2000 € circa per le cause individuali, molto meno per quelle collettive, permettono di generare business in una professione fortemente in crisi.

The other side: i colloqui di lavoro nel privato

La pagina del Presidente di Sebastiano Porretta

Hai rifatto il letto stamattina? Forse proprio stamattina che dovevo correre qui a fare questo test di personalità per sperare in un colloquio di lavoro, no ecco non mi ha sfiorato proprio l’idea. Però di solito lo faccio. Ecco, adesso mi diranno che sono sciatto, che quindi non mi so organizzare e che per rifare il letto avrei dovuto pensare a puntare la sveglia dieci minuti prima di quanto non abbia fatto. Bene, allora dico di sì, l’ho fatto. È tra le mie abitudini di ogni inizio giornata, cascasse il mondo. Lo faccio sempre e comunque, anche quando sono agitato e vado di fretta come stamattina. Commento: il classico candidato “quadrato”, rigido, poco flessibile e non in grado di adattarsi all’evento al di fuori della sua routine quotidiana. Quali sono i suoi punti di debolezza? Sono una persona molto precisa, perfezionista e non smetto di lavorare finché non ho raggiunto il mio obiettivo. Questo a volte può essere un disturbo per gli altri. Commento: le faremo sapere. Qual è la tua zuppa preferita? Innanzitutto mi chiedo perché mi abbiano chiesto di una zuppa e non in generale di un “piatto”: lasagne, spaghetti, arrosto, grigliata insomma cose normali. Zuppa, minestrina, brodino di solito le mangio quando non sto bene. Oppure in pieno inverno tanto per scaldarmi ma non tutti i giorni, no. Che vorrà dire? C’è chi invece le divora sempre soprattutto se di legumi e cereali vari. Sicuramente tiene alla linea e alla salute, la zuppa sazia ma senza riempire, mens sana in corpore sano. Forse mi chiedono della zuppa per capire il mio carattere anche dal colore: la zucca è arancione e sono solare, il minestrone è verde e sono equilibrato. Commento: le faremo sapere Quali sono le cose che più non sopporti nella vita? Non sopporto gli ambienti lavorativi poco stimolanti, la gelosia tra i colleghi, gli arrivisti perché io invece sono per la collaborazione, lo spirito di squadra e la sana competizione. Commento: le faremo sapere. Mi dica sette cose che può fare con questa penna Giuro fino a sei saprei rispondere, ma è la settima opzione che mi mette in forte crisi. No comment.


aita

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Prossime attività Vi presentiamo di seguito le prossime attività in programma.

I convegni (gratuiti) presso CremonaFiere Qualyservices 23 ottobre 2019 ore 14,30 Sala Monteverdi

- Approccio innovativo per la scelta di starter: dall’attività acidificante alla produzione di metaboliti Elena Bancalari, Università degli Studi di Parma - Disinfezione delle acque di processo tramite tecnologia UV Lorenzo Gomarasca, Xylem Water Solutions Italia

I nuovi sistemi di certificazione della qualità - Il ruolo di ACCREDIA a supporto delle attività di vigilanza del mercato Mariagrazia Lanzanova, Accredia - La nuova versione (5) dello standard FSSC 22000 Isabella d’Adda, Certiquality - Lo standard Global Gap per un’agricoltura sicura e sostenibile anche in Italia Marcello Micheli, SAI Global Italia - Sostenibilità certificata Maria Chiara Ferrarese, CSQA - Le certificazioni per filiere animali responsabili Simona Contardi, Kiwa Cermet - Agricoltura 4.0: digitai transformation e certificazioni Simona Gullace, Agroqualità Milk.it 24 ottobre 2019, ore 9,30 Milk Village 5° Convegno Nazionale sul mondo del latte - La funzionalità del latte: attualità e prospettive Ivano De Noni, Università degli Studi di Milano - Le più recenti innovazioni tecnologiche nella stalla (ricetta elettronica e gestione elettronica dei trattamenti sanitari) che influenzeranno la qualità del latte Mario Facchi, consigliere Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito, Sivar - Il mercato del latte e derivati, equilibri attuali e prospettive future. Daniele Rama, direttore SMEA, Alta scuola di management ed economia agro-alimentare, Università Cattolica PC

Meat.it 25 ottobre 2019, ore 10 Sala Guarneri del Gesù Aggiornamenti sul mondo della carne trasformata - Igiene, contaminazione e qualità dei salumi: prevenzione e attuali tecniche produttive Giuseppe Comi, Università degli Studi di Udine - Le attuali frodi sui salumi: igiene, qualità, dop, igp? Gaetano Liuzzo, ASL Modena - L’attività ispettiva e i riscontri istituzionali: quali frodi nel settore dei prodotti a base carne? Lucia De Castelli, Ist. Sperimentale zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta - I più comuni reati contestati sui prodotti a base carne trasformata Afro Ambanelli, Avvocato in Parma - Contaminanti chimici (metalli e farmaci) nella carne Marco Meschiari, Neotron SpA, Modena

Per accedere gratuitamente alla manifestazione è indispensabile procedere alla pre-registrazione entro il 22 ottobre 2019 al sito www.fierezootecnichecr.it/coupon

Su www.aita-nazionale.it si potranno scaricare i biglietti gratuiti per l’accesso.

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Il vapore è alla base Gran parte di quello che mangiamo, indossiamo e che vediamo intorno a noi nella vita di tutti i giorni viene prodotto con il vapore, un fluido tecnologico pulito, sicuro ed estremamente versatile. Gli impianti a vapore sono progettati secondo i criteri di efficienza ed eco-sostenibilità più avanzati, garantiscono le migliori soluzioni di risparmio energetico e consentono la razionalizzazione di costi, consumi e produttività. La mission Spirax Sarco è garantire ai clienti un business sostenibile con evidenti benefici economici, tecnologici ed ambientali, mettendo a loro disposizione la professionalità e il know-how di Spirax Sarco nell’uso efficiente del vapore e dell’energia termica. L’impegno e le proposte dell’azienda si estendono ad un ampio spettro di attività che vanno dallo studio di fattibilità alla progettazione, dalla costruzione all’installazione, dall’assistenza all’avviamento fino alla manutenzione ordinaria e straordinaria con estensione di garanzia. La storia di Spirax Sarco ha inizio nel 1888 quando due intraprendenti imprenditori di nome Sanders e Reh-

ders (Sanders, Rehders & Co. = Sarco) cominciarono a vendere i primi scaricatori di condensa a Londra. Oggi Spirax Sarco srl è l’azienda italiana di Spirax Sarco Engineering pIc, un gruppo multinazionale di ingegneria industriale, quotato al London Stock Exchange dal 1959, specializzato nella progettazione, realizzazione e fornitura di soluzioni complete per la gestione del vapore e dell’energia termica. La sede e l’unità produttiva principale di Spirax Sarco Italia sono a Nova Milanese (MB) mentre una seconda unità produttiva è ubicata a Cernusco sul Naviglio (MI). L’organizzazione tecnico-commerciale è distribuita in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Sono molto pochi i prodotti alimentari che arrivano al consumatore senza aver subito un trattamento a base di vapore pulito, il cui impiego, insieme all’utilizzo di apparecchiature che controllano e/o eliminano il rischio di contaminazione, è il miglior sistema per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto alimentare finale. Spirax Sarco attraverso i suoi servizi e prodotti è il partner specializza-

to per supportare il cliente nella migliore scelta sulle tecnologie, i processi di produzione e l’utilizzo del vapore pulito, nel rispetto delle norme e best practice di igiene e sicurezza vigenti (EHEDG, BRC, IFS, EC1935,…). In un’epoca in cui l’economia sostenibile e la sensibilità per l’ambiente sono diventate priorità irrinunciabili, la qualità dei prodotti/servizi Spirax Sarco e il continuo investimento nella ricerca e nell’innovazione sono la miglior garanzia per mantenere quella posizione di leadership che da tanti anni il mercato le riconosce.

Scheda di Associazione Anno 2019 Cognome.............................................. Nome................................................ Ente o Società................................................................................................. Settore merceologico di attività........................................................................ Indirizzo presso il quale desidera ricevere la rivista e le comunicazioni AITA Abitazione

Ufficio

Via..................................................................................... N° civico.............. Cap................. Città........................................................... Prov.....................

Autorizzo l'utilizzo dei miei dati personali ai sensi della legge 31/12/96 N. 675 per l'esercizio delle attività dell'Associazione e per il raggiungimento delle finalità previste dallo Statuto.

Data.............................................. Firma........................................................ Socio Sostenitore € 600,00 Socio Professional Member € 120,00 Socio Ordinario € 100,00 Socio Neolaureato o Dottorando € 50,00 (Anno di Laurea.....) Socio Studente € 30,00

Tel......................................................... Fax.................................................... E-mail...................................................................................................................

Riservato alla segreteria

Ricevuta N°............................................ Data.............................................................. La quota può essere inviata mediante: Sede di .................................................. Pagamento con............................................. 1. assegno circolare o bancario intestato AITA Prossima - Milano 2. bonifico sul c.c. N°B.ca 000011226171 B.ca Intesa San Paolo Ag. 20, Milano - CAB 09498 ABI 03069 Socio Nuovo Rinnovo IT76H0306909606100000119660 cod. iban: IT89A0306909498000011226171 3. vaglia postale 4. carta di credito ....................................n°....................................... scadenza.................................... nome del titolare.............................................. firma........................................ industrie alimentari - lviii 5(2019) - settembre Segreteria: Via Luigi Mangiagalli, - 20133 Milano - Tel 02 2365506 Fax 02 2365015 - E-Mail: aita-nazionale@aita-nazionale.it - http://www.aita-nazionale.it - Codice Fiscale: 80192570150 - Partita IVA: 05896220158


aita

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La Blockchain Agroalimentare Almaviva a supporto del Made in Italy Fornire informazioni certe e certificate ai consumatori è oggi obiettivo primario del comparto agroalimentare e volano insostituibile alla valorizzazione del made in Italy. L’affermazione sui mercati internazionali delle eccellenze italiane viene ostacolata dalla contraffazione e dal cosiddetto “italian sounding”. In tale contesto l’innovazione digitale e, nello specifico, la tecnologia Blockchain – garanzia di sicurezza delle informazioni, immodificabilità e condivisione – giocano un ruolo fondamentale. La mission La mission di Almaviva è creare piattaforme per la tracciabilità integrando Blockchain eterogenee e aggregando informazioni pubbliche (dati di Mipaaft, Mef, Inps, Consorzi di tutela, Organismi di certificazione e controllo…) e private (delle Aziende produttrici, Gdo…). Ciò garantisce la massima trasparenza a difesa di Made in Italy, produttori e consumatori. La filiera trasparente Almaviva propone un ecosistema in grado di fornire una visione a 360 gradi della filiera produttiva con la possibilità di realizzare servi-

zi a valore aggiunto a supporto della garanzia di originalità e provenienza del prodotto. Le aziende vogliono rendere noti gli sforzi fatti per perseguire la “qualità totale” e considerano importante la partecipazione a un progetto nazionale, sponsorizzato e divulgato dallo Stato italiano. Diversi i vantaggi per le imprese agricole e agroindustriali che attraverso le Blockchain eterogenee possono gestire la supply chain di filiera e il presidio dei mercati nonché l’accesso a sistemi di certificazione delle produzioni e di identità dei prodotti. Il caso Enology Dal settore vitivinicolo è partita la piattaforma di tracciabilità che Almaviva ha realizzato come partner tecnologico del SIAN Sistema Informativo Agricolo Nazionale. A differenza di altri prodotti immessi sul mercato, unisce le informazioni del MIPAAFT e dell’AGEA e quelle dei registri dematerializzati delle aziende produttrici di vino, delle dichiarazioni vitivinicole annuali, del Fa-

scicolo Aziendale. La soluzione permette di valorizzare la storia dell’etichetta ma anche di condividere informazioni di rilievo eno-informativo ed eno-turistico. Un bollino hi tech per ogni eccellenza La piattaforma per la tracciabilità Almaviva è indipendente dalla tecnologia (RFID, NFC) e replicabile in altri settori agricoli, specie nelle produzioni di qualità rappresentative del Made in Italy che più spesso subiscono tentativi di contraffazione (olio EVO, aceto balsamico, mozzarella di bufala, pecorino DOP, Agnello DOP sardo). Peraltro il recentissimo D.L. 29 marzo 2019, n. 27, prevede la registrazione telematica a supporto della tracciatura dei prodotti lattiero-caseari. L’ultimo progetto Almaviva è in fase di realizzazione con il Consorzio di tutela Arance rosse di Sicilia IGP che ha la necessità di supportare le proprie aziende nella tracciabilità e georeferenziazione dei prodotti esportati.

industrie alimentari

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110 SOCI SOSTENITORI

ACETAIA GIUSEPPE CREMONINI

CAVANNA S.P.A.

CSI S.P.A.

Via Foschiero 1142

Via Matteotti 104 - 28077 Prato Sesia (NO)

Viale Lombardia 20 - 20021 Bollate (MI)

41057 Spilamberto (MO)

Tel. 0163 829111

Tel. 02 38330.1

Tel. 059 7474030

CERTIQUALITY

DANISCO ITALY S.P.A.

ADEA SRL

Via G. Giardino 4 - 20123 Milano

Via Piero Gobetti 2/C

Via Baden Powell 5 - 21052 Busto Arsizio

Tel. 02 806917.1

20063 Cernusco s/Naviglio (MI)

CFT S.P.A.

DI LEO S.P.A.

AIR LIQUIDE ITALIA

Via Paradigna 94/a - 43122 Parma

ZI Jesce, ss 271 km 51,260

SERVICE S.R.L.

Tel. 0521 277111

75100 Matera

Tel. 0331 341949

Via Calabria 31 - 20158 Milano Tel. 02 40261

CHIMAB S.P.A.

Via C. Colombo 34 AGROQUALITÀ

35011 Campodarsego (PD)

Viale C. Pavese 305 - 00144 Roma

Tel. 049 9201496

Tel. 02 92629912

Tel. 0835 330486 DIESSECHEM S.R.L. Via Meucci 61/B - 20128 Milano Tel. 02 26305484 ECOLAB S.R.L.

Tel. 06 54228675 ALMAVIVA

Via di Casal Boccone 118 - 00137 Roma Tel. 06 39931 BAIOCCO S.R.L.

Via I Maggio 81 - 20049 Concorezzo (MB) Tel. 039 6042263 - Fax 039 647918

CHIRIOTTI EDITORI S.R.L.

Via Trento 26 - 20871 Vimercate (MB)

Viale Rimembranza 60

Tel. 039 60501

10064 Pinerolo (TO) - Tel. 0121 393127

EIGENMANN & VERONELLI

CHR. HANSEN ITALIA S.P.A.

Via della Mosa 6

Via Quintino Sella 3/A 43126 Parma - Tel. 0521 497211 CHRISTEYNS

BAULI S.P.A.

Via Verdi 31 - 37060 Castel d’Azzano (VR) Tel. 045 8288311 BARENTZ SERVICE S.P.A. Via privata Goito 8 20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. 02 99050404

FOOD HYGIENE Srl

EPTA NORD

Via Padova, 58 - 35026 Conselve (PD) Tel. 049 9500766

Via Aldo Moro, 30

FASINTERNATIONAL S.R.L.

20060 Pessano con Bornago (MI)

Via Selvanesco 75/77 - 20142 Milano

Tel. 02 99765220

Tel. 02 3491751

COMAX EUROPE S.R.L.

Via Lodovico Settala 3 - 20124 Milano (MI) Tel. 02 29511173

CARE FOOD S.R.L.

CONSORZIO CASALASCO DEL POMODORO

Via U. Foscolo 8/a - 20081 Abbiategrasso (MI)

Strada Provinciale 32

Tel. 02 94608677

26036 Rivarolo del Re (CR) Tel. 0375 536211

CAREMOLI SPA

20017 Rho (MI) - Tel. 02 93539.1

FAVERO ANTONIO S.R.L. Via Gramogne 60-63 - 35127 Padova Tel. 049 644855 GALBUSERA Spa Via Marconi 20 20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 6056333

Via E. Majorana 10 -

CSQA CERTIFICAZIONI S.R.L.

G. MARIANI & C. S.P.A.

20834 Nova Milanese (MB)

Via S. Gaetano 74 - 36016 Thiene (VI)

Via Badia 20 - 25060 Cellatica (BS)

Tel. 0362 364567

Tel. 0445 313011

Tel. 030 316112

industrie alimentari

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aita

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GNT ITALIA S.R.L.

NEOTRON S.R.L. -

SEALED AIR SRL

Via Pier Carlo Cadoppi 4

ANALISI CHIMICHE

Via Trento 7 -

42100 Reggio Emilia

E ASSISTENZE TECNICHE

20017 Passirana di Rho (MI) - Tel. 02 93321

Tel. 0522 271026

Stradello Aggazzotti 104 - 41100 Modena

GRUPPO MAURIZI SRL

Tel. 059 461711

Sicurezza Alimentare,

OPTIMA S.R.L.

Ambientale e sul Lavoro Via della Fotografia 91 - Roma Tel. 06 7840919 HI-FOOD S.P.A. Parco Area delle Scienze (Campus Università) pad. 27 43124 Parma - Tel. 0521 1686611 IBERCHEM ITALIA S.R.L.

Via del Commercio 2 20832 Desio (MB) - Tel. 0362 331568 INTERNATIONAL FLAVORS & FRAGRANCES I.F.F. ITALIA S.R.L. Via F.lli Cervi 13 - 20090 Trezzano S/N (MI) Tel. 02 484721 KIWA-CERMET ITALIA

Via Cadriano 23

Via Gaggio 72 47832 Casarola S. Clemente (RN) Tel. 0541 859411 ORDINE TECNOLOGI ALIMENTARI SICILIA E SARDEGNA

Via S. Sofia 98 95123 Catania Tel. 095 7580201 PARMALAT S.P.A. Via Grassi 22/26 43044 Collecchio (PR) Tel. 0521 8081 - Fax 0521 808322 PRODOTTI GIANNI SRL Via Quintiliano 30 - 20138 Milano Tel. 02 5097220

40057 Cadriano - Granarolo E. (BO)

PURATOS ITALIA S.P.A.

Tel. 051 764811

Via Lumière Fratelli 37/A

L’ENOTECNICA SRL Divisione Fast Ingredients Strada Canelli, 63 14049 Nizza Monferrato (AT) Tel. 0141 721686 METRO ITALIA CASH & CARRY SPA

SHIMADZU ITALIA SRL

Via G.B. Cassinis 7 20139 Milano - Tel. 02 57409690 SISTAL SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI c/o Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università degli Studi della Tuscia Via S. Camillo de Lellis - 01100 Viterbo Tel. 0761 357494 SOGEGROSS S.p.A.

Lungotorrente Secca 3/A 16163 GENOVA Tel. 010 8335.1 SOREMARTEC ITALIA S.R.L. Piazza Ferrero 1 - 12051 Alba (CN) Tel. 0173 3131 SPIRAX SARCO

Via per Cinisello 18 20834 Nova M.se (MI) - Tel. 0362 49171

43122 Parma (PR)

STILSANO

Tel. 0521 16021

Via Vanvitelli 1/A 30016 Jesolo (VE)

R-BIOPHARM ITALIA Via Morandi 10 20077 Melegnano Tel. 02 98233330

TESTO SPA Via F.lli Rosselli 3/2 20019 Settimo M.se (MI) Tel. 02/335191

Via XXV Aprile 25

RI.FRA. srl

20097 S. Donato M.se (MI)

C/da Misilla 259, Marsala (TP)

Via Stazione 16 - 20040 Usmate (MI)

Tel. 02 51712373

Tel. 0923 756020

Tel. 039 628811

MOFIN S.R.L.

SAI Global Italia Srl

XYLEM S.R.L.

Via P. Custodi 12 - 28100 Novara

C.so Montevecchio 38 - 10129 Torino

Via G. Rossini 1/a

Tel. 0321 36396

Tel. 011 5165700

20020 Lainate (MI) - Tel. 02 9003581

VELP SCIENTIFICA S.R.L.

industrie alimentari

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Indice inserzionisti AB Energy - Orzinuovi www.gruppoab.it.................................... nov. ABM - Vignate www.abmnastri.com............................... ott. ABtech Expo - Rimini www.abtechexpo.it................................... 29 Aerzen Italia - Milano www.aerzen.com..................................... giu. Alba&Teknoservice - Villafranca Padovana www.albaequipment.it........................... giu. Ammeraal Beltech - Minerbio www.ammeraalbeltech.com.................... 77 Anutec - New Delhi (IND) www.anutecindia.com............................ apr. Arcoplastica - Andezeno www.arcoplastica.it................................... 55 Arol - Canelli www.arol.com ........................................... 41 Asia Fruit Logistica - Hong Kong (CHN) www.asiafruitlogistica.com ........ lug./ago. B&R Automazione - Passirana www.br-automation.com....................... giu. Bondani - Noceto www.bondani.it................................... cop. 4 Brambati - Codevilla www.brambati.it............................ lug./ago. Bühler - Segrate www.buhlergroup.com......................... mag. Ceia - Viciomaggio www.ceia.net.............................................. 49 Chiriotti Editori - Pinerolo www.chiriottieditori.it................................. 99 Cibustec - Parma www.cibustec.com.................................... 34 Cmp - Saluzzo www.cmp-plast.it...................................... ott. Colombo - Oggiono www.colombopietro.it.............................. 61 Comek - Castiglione delle S. www.comek.it....................................... cop. 1 Corno Pallets - Saluzzo www.cornopallets.it . ............................. dic. Delfin - Settimo T.se www.delfinvacuums.com . ...................... 67 Dolzan - Galliera Veneta www.dolzan.com................................... mag.

Ebara Pumps Europe - Gambellara www.ebaraeurope.com............................ 59 Elmiti - Avigliana www.elmiti.com........................................... 2 Emirates-Skycargo - Dubai (UAE) www.skycargo.com/emiratesfresh.... cop. 2 Enercon Industries Aylesburybucks (GB) www.enercon-industries.it ..................... 27 Eurofins Chemical Control - Cuneo www.eurofins.it................................... cop. 3 Fi Europe - Paris (F) www.fi-europe.eu................................... 105 Firex - Sedico www.firex.it ............................................ gen. Fispal Tecnologia São Paulo (BR) www.fispaltecnologia.com.br................ dic. Fives Syleps - Lonate Pozzolo www.syleps.com........................................ 87 FoodExecutive.com www.foodexecutive.it.............................. 93 Fristam Pumpen - Amburgo (D) www.fristam.de........................................ giu. Fruit Logistica - Berlin (D) www.fruitlogistica.de.............................. dic. Fuchs Lubrificanti Buttigliera d’Asti www.fuchslubrificanti.it.........................feb. Geartec - Legnano www.geartec.it . ........................................ 17 Gulfood Manufacturing Dubai (UAE) www.gulfoodmanufacturing.com. lug./ago. Ibie - Las Vegas (USA) www.ibie2019.com................................ gen. Igus - Robbiate www.igus.it............................................... giu. Ing. A. Rossi - Parma www.ingarossi.com................................. ott. Interroll - Rho www.interroll.it.......................................... 23 Ishida Europe - Birmingham (GB) www.ishidaeurope.com............................ 33 Isi Plast - Correggio www.isifood.com . ................................. nov.

AMB - www.ambpackaging.com.......................... 95 Ammeraal Beltech www.ammeraalbeltech.com.............................. 30 AMTek - www.4amtek.com................................... 19 Arcadia - www.ovtene.it........................................ 62 Asem - www.asem.it............................................... 46 Atlas Copco - www.atlascopco.it......................... 32 B&R - www.br-automation.com........................... 42 Bonfiglioli - www.bonfiglioli.com......................... 44 Bosch - www.bosch.com........................................ 89 Crown - www.crowncork.com.............................. 62 Dantech UK - www.dantechuk.com.................... 20 Eagle - in Italia: Parmacontrols www.parmacontrols.it......................................... 31 Eaton - www.eaton.com/it/it-it.html.................. 48 Econorma - www.econorma.com......................... 50 Fortress Technology - in Italia: Packital www.packital.it..................................................... 28

industrie alimentari

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Italo Danioni - Milano www.danioni.it .......................................... 85 Italvibras - Fiorano Modenese www.italvibras.it.........................................51 Itech Italia - Lainate www.itech.eu....................................lug./ago. Klüber Lubrification Italia - S. Giuliano M.se www.klueber.com........................... lug./ago. Konica Minolta - Cinisello B. www.konicaminolta.eu . ........................ dic. Lawer - Cossato www.lawerunica.com............................. apr. Lic Packaging - Verolanuova www.licpackaging.com............................. 25 LMD - Lissone www.lamiaditta.eu.............................. 35-39 Mapei - Milano www.mapei.it.............................................. 21 Marking Products - Settimo T.se www.marking.it........................................ ott. MCM Massa - Pianezza www.mcmmassa.it ................................... 57 MCT Alimentare - San Donato Milanese www.mctalimentare.com/milano........ mar. Megadyne - Mathi www.megadynegroup.com................... nov. Microwave Technology - Modena www.microwave.it...................................feb. Minebea Intec Italy - Nova M.se www.minebea-intec.com....................... dic. Mix - Cavezzo www.mixitaly.com................................. mag. Montenegro - Brugherio www.montenegrosrl.it.............................. 40 Multivac - Corsico www.multivac.com...................................... 1 Nimax - Bologna www.nimax.it.............................................. 75 Opessi - Milano www.opessi.it......................................... mag. ParmaControls - Parma www.parmacontrols.it............................ giu. Perten Instruments Italia - Roma www.perten.it ......................................... giu. Pomati - Codogno www.pomati.it......................................... nov.

Gernal - www.gernal.be......................................... 20 Hiperbaric - www.hiperbaric.com........................ 26 Hygiena - www.hygiena.com................................ 51 Icam - www.icamcioccolato.it............................... 98 Igus - www.igus.it.................................................... 30 Interroll - www.interroll.it...................................... 43 ISI Plast - www.isiplast.com.................................. 58 John Bean Technologies - www.jbtc.com.......... 26 Lazzari Equipment www.lazzariequipment.com.............................. 19 Leybold - www.leybold.com.................................. 28 Marelec - in Italia: Lazzari Equipment www.lazzariequipment.com.............................. 19 Markem-Imaje www.markem-imaje.it......................................... 38 Mitsubishi Electric it.mitsubishielectric.com..................................... 46 Multivac - www.multivac.com........................18-89

Powtech - Norimberga (D) www.powtech.de.................................... mar. ProFood Tech - Chicago (USA) www.profoodtech.com.......................... nov. Prosweets - Köln (D) www.prosweets.com.............................. dic. R-Biopharm - Melegnano www.r-biopharm.com .......................... nov. Radis - Ravenna www.radis.it............................................. nov. Rondo - Schio www.rondo-online.com............................69 Sarp - Castelfranco Veneto www.sarp.it . ........................................... nov. Save - Verona www.exposave.com............................... 103 Sealed Air - Passirana di Rho www.sealedair.com................................... 63 Selmi - Santa Vittoria D’Alba www.selmi-group.it................................... 79 Sigep - Rimini www.sigep.it............................................ nov. Sirec - Colorno www.sirec.it................................................ 83 Sollich - Bad Salzuflen (D) www.sollich.com............................ lug./ago. SPS IPC Drives - Parma www.spsitalia.it....................................... mar. Sulzer - Casalecchio di Reno www.sulzer.com....................................... dic. Tecnafood Villavara di Bomporto www.tecnafood.com.............................. nov. Tecno 3 - Corneliano www.tecno-3.it .............................. lug./ago. Ulma Packaging Gragnano Trebbiense www.ulmapackaging.it........................... giu. Urschel - Castagnole delle Lanze www.urschel.com...................................... 91 Wirfly - Alonte www.wirfly.com......................................... 71 Wolhfarth - Sordio www.wolhfarth.it....................................... 45 Xylem Solutions Italia - Lainate www.xylemsolutions.com/it................. ott.

Aziende citate

Nimax - www.nimax.it............................................ 92 Nord Drivesystems - in Italia: Nord Motoriduttori - www.nord.com.............. 48 Nord Motoriduttori - www.nord.com................. 48 Packital - www.packital.it...................................... 28 Parmacontrols - www.parmacontrols.it.............. 31 Reich - www.reich-germany.de............................ 24 Rockwell Automation www.rockwellautomation.com......................... 47 Schomaker www.schomaker-tec.de...................................... 22 Tech for Food - www.roll-it.swiss........................ 22 Tecno 3 - www.tecno-3.it...................................... 32 Tecno Pack - www.tecnopackspa.it..................... 36 Tecnoalimenta - www.tecnoalimenta.it.............. 24 Turck Banner - www.turckbanner.it.................... 47


EUROFINS CHEMICAL CONTROL un centro di ricerca e analisi al servizio delle aziende del settore alimentare. Fondato nel 1979, è entrato a far parte del GRUPPO EUROFINS nel 2006 PRINCIPALI RICERCHE E SERVIZI DI ANALISI • Aspetti nutrizionali e Studi di Shelf-life (stabilità dei prodotti nel tempo) • Analisi degli additivi e di parametri qualitativi e caratteristici • Analisi dei residui di contaminanti (fitofarmaci, micotossine, metalli pesanti, PCB, diossine, residui di medicinali veterinari, ormoni, IPA, contaminanti di processo, ecc.) • Analisi Microbiologiche e Filth test (determinazione impurità solide e ricerca cause infestazione) • Analisi allergeni (ELISA, PCR, analisi chimiche) • Analisi OGM e identificazione specie/varietà mediante analisi del DNA • Analisi sugli imballaggi alimentari (food packaging) • Studi di messa a punto di nuovi metodi e/o indici analitici • Autenticità degli alimenti mediante analisi isotopica, metodi di screening e analisi del DNA • Test analitico-sensoriali (FREE-WAY) CONSULENZE PRINCIPALI • Assistenza nella messa a punto di nuovi prodotti e/o processi produttivi • Assistenza nella soluzione di problemi di processo che influiscono sulla Qualità e/o sulla Sicurezza alimentare

dei prodotti • Assistenza nella validazione di nuovi impianti produttivi • Attività di consulenza in materia di etichettatura e assistenza tecnico-legislativa • Assistenza nelle controversie con fornitori, clienti o laboratori ufficiali di revisione PRINCIPALI AUTORIZZAZIONI, CERTIFICAZIONI E RICONOSCIMENTI • LABORATORIO ACCREDITATO ACCREDIA n° 0490 in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 per l’esecuzione delle prove, il cui elenco è pubblicato sul sito www.accredia.it • REGIONE PIEMONTE: Laboratorio abilitato (n. di registrazione 14) ad effettuare prove analitiche relative all’autocontrollo • MINISTERO DELLA SANITA’ GIAPPONESE: Riconoscimento del laboratorio ad eseguire analisi su prodotti e bevande destinate all’esportazione (Laboratorio N. 216) • Iscrizione nell’elenco dei laboratori consigliati dall’AIC per la determinazione del glutine negli alimenti • LABORATORIO CERTIFICATO QS per controllo di residui in frutta, verdura, patate • ALTRI RICONOSCIMENTI/AUTORIZZAZIONI: sono indicati sul sito www.eurofins.it.


PELARE, AFFETTARE, SPREMERE, CUOCERE, PASTORIZZARE, RIEMPIRE E CONFEZIONARE. E A VALLE? To peel, slice, squeeze, cook, pasteurize, fill, and package. But downstream?

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