IB novembre 2019

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NOVEMBRE/DICEMBRE 2019

ANNO 48 - N. 284

INDUSTRIE

Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 MBPA NORD OVEST - n. 6/2019 - IP - ISSN 0390-0541

DELLE

B O T T L I N G

BEVANDE

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CHIRIOTTI

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convegni

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convegni

Imballaggi di plastica ed economia circolare

Riutilizzare, riciclare, rigenerare sono concetti chiave dell’economia circolare, che mira idealmente ad azzerare gli sprechi. Come si pone la plastica in questo scenario? Quali sono le problematiche da considerare quando si tratta di coniugare gli obiettivi dell’economia circolare con gli aspetti di sicurezza al

contatto con gli alimenti? Abbiamo raccolto le risposte a questi quesiti e molti spunti di riflessione al simposio organizzato da CSI presso la propria sede di Bollate (Mi), a cui sono intervenuti gli esperti dello stesso Centro di certificazione e analisi e di alcune aziende produttrici.

Un momento del seminario sull’economia circolare organizzato da CSI presso la propria sede di Bollate (Mi).

Premesse e nuovi obiettivi Come tutti sappiamo, oggi il dito è puntato contro le plastiche, e i dati parlano chiaro: l’80% dei rifiuti raccolti sulle spiagge è costituito da plastica, buona parte della quale derivante dal packaging. Eppure la questione dei rifiuti da imballaggio non è nuova, basti pensare che dagli anni ’90 il legislatore comunitario si occupa di prevenzione, riutilizzo, recupero e riciclo di imballaggi dopo il fine vita (Direttiva 94/62/ CE). La normativa UE sui rifiuti di imballaggio si fonda sui princìpi di “chi inquina paga” (PPP, Polluter Pays Principle) e Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Sono previsti contributi a carico di produttori e utilizzatori per sostenere i costi dovuti al fine vita dei rifiuti di imballaggio, diversificati a seconda della tipologia di materiale e, nel caso specifico degli imballaggi di plastica, in funzione della riciclabilità. Entro il 5 luglio 2020 dovrà es-

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macchine strumenti

Cavagnino & Gatti: gli appuntamenti di novembre Cavagnino & Gatti partecipa a importanti fiere di settore, occasione per presentare le più recenti innovazioni apportate alle macchine etichettatrici. Dal 12 al 14 novembre, è al BrauBeviale di Norimberga dove è

esposta una CG-TL-5-3XPSP-MPSFG, etichettatrice con stazioni autoadesive dal design rinnovato e compatto: il quadro elettrico è integrato al basamento e il pannello touch screen di comando è posizionato su braccio pivotante. Inoltre,

vi sarà una CG-84CR-1-6-3, etichettatrice con stazioni a colla dedicata a bottiglie di birra, rinnovata e migliorata per poter soddisfare al meglio la richiesta di etichettaggi innovativi e di qualità. Cavagnino & Gatti è poi presente al Simei di Milano, dal 19 al 22 novembre. In questa occasione, sono esposte etichettatrici molto differenti tra loro in termini di prestazioni e possibilità: a partire da una CG-80-5-3XPSP per produzioni di 3.000 bottiglie/ora, passando per una CG-CLR-6-3XPSP-SFGMP-CF da 6.000 bottiglie/ora, dal design rinnovato con quadro elettrico integrato e pannello touch screen su braccio pivotante, fino ad una CG-BL-12-4XPSP-SFGD-MPCF da 10.000 bottiglie/ora completa di orientamento ottico e slitte pneumatiche per la regolazione rapida delle stazioni adesive in funzione del diametro della bottiglia. BrauBeviale e Simei sono anche l’occasione per presentare il nuovo sito internet (www.cavagni noegatti.com) completamente rinnovato e arricchito di contenuti e informazioni. Etichettatrice con 3 stazioni autoadesive con orientamento a inseguimento ottico (Cavagnino & Gatti).

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a necessità specifiche. Dispone di batteria removibile in grado di assicurare operatività per un intero turno di lavoro o addirittura per tutto il giorno (grazie alla batteria hot swap opzionale), è testato per cadute da 1,2 m ed è certificato con rating IP65 per la resistenza a polvere e acqua; può, inoltre, lavorare in un range di temperatura tra i -10° e i +50°C e in ambienti con umidità elevata. Il lettore barcode integrato è fondamentale per abbattere i tempi di controllo e gli errori di registrazione in fase di utilizzo delle materie prime in produzione.

Un tablet Toughbook FZ-A2 Panasonic in dotazione in produzione alla San Benedetto.

Elettropompe e filtri in acciaio inox ad alte prestazioni Qualità importante delle elettropompe serie Rapid e Rapid Sanitaria di Bruno Wolhfarth è la grande versatilità: possono travasare indifferentemente sia prodotti molto densi e viscosi che prodotti liquidi e quindi sono impiegate sia in fase di produzione che di pulizia e lavaggio. Inoltre, grazie alle giranti ad alette flessibili, possono invertire il senso di marcia. L’attenzione di Bruno Wolhfarth alle richieste dei propri clienti e ai mutamenti nei processi di produ-

zione ha portato a fondere la sapienza della lavorazione meccanica con le recenti applicazioni tecnologiche. Molte ditte che impiegano le elettropompe Wolhfarth hanno anche esigenze di filtrazione per sgrossare, brillantare o chiarificare prodotti come essenze, sciroppi, liquori, bevande ed integratori alimentari e già da molti anni apprezzano i filtri dell’azienda. I filtri serie Farminox e Labinox con la loro caratteristica forma rotonda non han-

Filtro serie Labinox (Bruno Wolhfarth).

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no guarnizioni e per questo sono molto apprezzati in campo alimentare e farmaceutico. Lavorano con cartoni filtranti adatti a diversi gradi di filtrazione: grossolana, chiarificante e fine.


prodotti

Appius in cinque edizioni tutte da collezionare Appius (il cui nome è radice storica e romana del nome Appiano) è il sogno che il winemaker Hans Terzer ha realizzato per la prima volta nel 2010, dopo anni di sperimentazione con i vini bianchi della Linea Sanct Valentin: creare con le migliori uve, provenienti da vecchi vigneti con resa minima, un vino superbo capace di rispecchiare fedelmente il millesimo. Presentata nel 2014, la prima limitatissima edizione di Appius ha aperto un nuovo capitolo nella produzione d’eccellenza della Cantina: a oggi sono cinque le Cuvée realizzate da Hans Terzer, una collezione di “opere” uniche, anche nel design, in procinto di arricchirsi della sesta edizione. Dalla prima alla quinta edizione, la “formula” è rimasta la stessa, con delle variazioni (nelle proporzioni delle singole varietà di uve, determinate a seconda dell’annata) che rendono l’incontro con questo grande vino un’esperienza sempre unica. Appius si compone di diversi vigneti storici del Comune di Appiano. Nella prima Cuvée la varietà principale è lo Chardonnay (che rimarrà predominante in tutte le edizioni, tranne che in Appius 2011 in cui si combinano in percentuali eguali Sauvignon

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Blanc, Chardonnay e Pinot Grigio), il resto è ripatito tra Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon. Appius 2015 è così composto: Chardonnay (55%), Pinot grigio (20%), Pinot bianco (15%) e Sauvignon (10%). Dal luminoso giallo paglierino con brillanti riflessi verdognoli, Appius 2015 colpisce per l’intensa ricchezza di profumi, in primis i frutti tropicali, come ananas, mango, kiwi e banana, e in seconda fascia

L’etichetta Appius 2015 permette una libera interpretazione.

frutti a polpa bianca (mela, pera, melone, albicocca e pesca), lievi toni agrumati e discrete fragranze tostate e di tabacco. Il gusto è compatto e masticabile, combinato ad una bevanda fresca e vivace. Il palato equilibrato e rotondo, in cui non mancano toni a carattere balsamico di menta e resine alpine, introduce ad un finale lungo e intenso. L’Appius viene fatto fermentare e affinare principalmente in piccole botti di legno. Dopo 12 mesi di affinamento nel legno, viene travasato in tini di acciaio dove matura per quasi tre anni sulle fecce fini. Per un prodotto così pregiato, i creativi della Life Circus di Bolzano hanno ideato una bottiglia moderna e minimalista in linea con la filosofia della cantina: forma raffinata della bottiglia, vetro scuro (a simboleggiare l‘invisibilità della sostanza all’occhio e l’importanza dei sensi) e serigrafia dorata come etichetta. La cui simbologia, seppur con un proprio significato, rimane volutamente aperta alla libera interpretazione dei collezionisti. Le Cuvée, prodotte in numero limitato, riportano tutte la firma di Hans Terzer, segno del profondo legame che questa creazione ha con il suo autore.


mercati consumi

Vino italiano verso record surplus commerciale L’Italia del vino italiano si appresta quest’anno a superare per la prima volta i 6 miliardi di euro di saldo di una bilancia commerciale strutturalmente attiva, sebbene nel primo semestre la crescita (+3,3%, a circa 3 miliardi di euro) sia meno vigorosa rispetto al passato e il prezzo medio registri un calo significativo, specie nell’area Ue. Volano le vendite nei Paesi terzi oggetto di trattati di libero scambio (Giappone, Canada, Corea del Sud), mentre l’incremento negli Usa è inferiore rispetto alla media del mercato e in Cina si affacciano gli sparkling, unica tipologia segnalata in crescita nel Dragone. È quanto emerge dall’aggiornamento sul mercato del vino dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha analizzato i dati se-

La top ten delle importazioni di vino dall’Italia a confronto con quelle da tutto il mondo.

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mercati consumi

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Export vino: superati per la prima volta 3 miliardi di euro nel primo semestre Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, in termini di valore, le esportazioni hanno segno positivo per i due principali mercati di destinazione USA (+1,9%, per un valore di oltre 736 milioni di euro) e Germania (+3,7% per 514 milioni di euro), mentre mostrano un calo per i due Paesi successivi Regno Unito (-1,9%, 342 milioni di euro) e Svizzera (-0,8%, 186 milioni di euro). Confermano trend particolarmente buoni, la Francia (+9,3%, per un valore che sfiora i 100 milioni di euro) – che aveva già fatto registrare un +10,1% sull’export totale annuo nel 2018 – i Paesi Bassi (+14,2%) e il Giappone (+15,0%), che recupera così lo stallo mostrato nel 2018 e supera i 91 milioni di euro. Fra i grandi mercati extra europei, la Cina continua a coprire una fetta dell’export ridotta (2,1%), ma con un buon trend (+4,9%) nei primi sei mesi del 2019, mentre sembra più consistente la crescita nel mercato russo (+14,7%). Fra gli altri mercati di destinazione, si sottolineano trend importanti in Polonia (+20,7%) e Corea del Sud (+14,6%) – che confermano la crescita mostrata già nel 2018 rispettivamente pari a +23,3% e +14,6% – in Repubblica Ceca (+20,2%), Spagna (+17,1%) e Ucraina (+17,4%). Il 60% dell’export vinicolo italiano in valore è destinato in Europa (+3,3%), il 31% in America (+1,4%), il 7,7% in Asia (+8,0%).

Volumi In termini di quantità si registra una crescita del +8,8% del totale export vinicolo made in Italy nei primi sei mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo 2018. La crescita in quantità è da registrare soprattutto in Europa (+11,2%) e in Asia (+19,5%), mentre in America si ha una leggera flessione nei volumi esportati (-0,8%) a fronte di un aumento in termini di valore (+1,4%), segno che in queste piazze si è riusciti ad affermare un prezzo più alto del prodotto esportato.

Regioni In crescita l’export per le prime quattro regioni italiane per export vinicolo – Veneto (+3,6%), Piemonte (+4,9%), Toscana (+4,3%) e Trentino-Alto Adige (+2,4%) – che insieme sfiorano i 2,3 miliardi di euro di esportazioni nei primi sei mesi dell’anno, pari al 76,1% del totale italiano. Sopra i 100 milioni di export anche Emilia Romagna e Lombardia che registrano entrambe un leggero calo (-0,7%) rispetto al primo semestre 2018.

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notizie dal mondo

In crescita la fiera indiana di riferimento per l’industria Anutec, International Foodtec India, e PackEx India si sono svolte, ancora una volta, contemporaneamente, rafforzando la loro posizIone di evento leader per i fornitori dell’industria alimentare e delle bevande nella regione dell’Associazione sud-asiatica per la cooperazione regionale (SAARC). Rispetto all’edizione precedente, gli espositori sono aumentati dell’8% raggiungendo i 470 e i visitatori hanno superato quota 10.000 (10.465). Entrambe le fiere si propongono come una grande piattaforma per la presentazione delle ultime innovazioni tecnologiche per i settori delle bevande e dell’alimentare oltre al farmaceutico.

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Soddisfazione hanno espresso sia gli espositori che i visitatori riconoscendo il valore aggiunto offerto dall’organizzazione internazionale: i primi hanno sottolineato l’aumento della qualità dei visitatori e hanno

manifestato l’interesse a prenotare uno spazio più grande per la prossima edizione; i secondi hanno apprezzato la varietà di soluzioni tecnologiche esposte rispondenti alle loro necessità. La prossima edizione si svolgerà dal 23 al 25 settembre 2020 presso il Bombay Exhibition Centre di Mumbay in compresenza con Anutec Ingredients India e Food Logistics India.

Accordo tecnologico Il Gruppo Arol – punto di riferimento nella progettazione e produzione di sistemi di capsulatura – ha annunciato l’accordo tecnologico con Antares Vision – leader nelle tecnologie per la tracciatura, l’ispezione visiva e la gestione intelligente dei dati nelle linee di confe-

zionamento – che ha rilevato la società FT System. Con questo accordo, Arol potrà accelerare investimenti e acquisizioni focalizzati nel settore strategico delle chiusure di contenitori, nonché aumentare l’integrazione dei sistemi di ispezione e controllo nelle proprie macchine, grazie alla forte sinergia con Antares Vision. FT System, specialista di sistemi di ispezione e controllo non distruttivi, sia in linea che in laboratorio, continuerà, infatti, la collaborazione tecnica che ha caratterizzato i dieci anni trascorsi nel Gruppo Arol, da cui sono nati sistemi estremamente integrati, a monte e a valle delle capsulatrici Arol, e innovazioni assolute nei controlli completamente automatizzati in linea, come il Robo-QCS. La ricerca e l’implementazione del progetto, presentato due anni fa da AROL e FT System, denomi-


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