N. 10 - NOVEMBRE 2015 - ANNO XXXIII - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n째 660 del 7/03/1983
UNA PORTA ED UN ATRIO
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Chiesa Insieme
NOVEMBRE 2015
Editoriale LA PAROLA DEL VESCOVO
IL CAMMINO DELLA MISERICORDIA
L’anno giubilare è imminente. Con SOMMARIO
Editoriale Anno
del vescovo
giubilare
- pag. 2
Primo Piano Incontro mensile del clero - pag. 3 Lo Spiirito di Assisi pag. 4
Formazione Incontro
con i dirigenti scolastici
- pag.6
Progetti Caritas
diocesana
pag. 7
Vita Consacrata
Ordo Virginum - pag. 8
Famiglie
le
Il
del vangelo
Incontro degli animatori CMFV a cannara- pag.9
cammino verso cracovia
Dalle San Rufino / Veglia
Iniziative - pag.10
parrocchie
missionaria
- pag. 11
Appuntamenti
novembre
/
dicembra
2015 - pag.12
Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marina Rosati Marco Fortebracci Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : ufficiostampa@diocesiassisi.it Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50%
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l’apertura della Porta Santa a Roma, si apriranno tante altre Porte. Nella nostra diocesi tre: in Cattedrale e nelle due Basiliche Papali di San Francesco e Santa Maria degli Angeli. Queste ultime due a servizio prevalente dei pellegrini. La Diocesi convergerà alla Porta della Cattedrale. Ma questa è una Porta “allargata”: avrà un atrio simbolico. La cattedrale di San Rufino si impone per la bellezza della sua facciata e della sua piazza, in un complesso architettonico suggestivo. L’atrio simbolico che le si aggiungerà nell’Anno della Misericordia avrà il suo centro all’Istituto Serafico. Il mio caro predecessore, monsignor Goretti, amava parlare del Serafico come della sua seconda cattedrale. E’, in effetti, la cattedrale dell’amore. Qui, sulle orme di San Ludovico da Casoria, si accolgono esistenze provate ma piene di vita e di gioia: i nostri ragazzi disabili, ai quali deve andare tutta la nostra premura, facendo del loro istituto una vera famiglia in cui non si offre solo un’assistenza medica, ma relazioni di amore. In un tempo che emargina sempre di più la sofferenza, considerata un peso per la società e non produttiva per l’economia, il vangelo ci obbliga a dare
una testimonianza chiara sul valore della vita, specie quella più fragile, della famiglia, della solidarietà. Una società si costruisce a partire dai più deboli. E’ qui la sfida di una democrazia partecipativa e solidale. A questo ci invita la dottrina sociale della Chiesa, che proprio al Serafico viene illustrata nella Scuola di formazione sociale e politica. A questo ci porta anche la preghiera, quando è autentica e nutrita di vangelo. Per questo ho desiderato porre al Serafico l’adorazione eucaristica permanente, caratterizzandola col programma a noi lasciato da papa Francesco: contemplare Cristo nell’Ostia santa e “ascoltarne” le piaghe nei sofferenti. Il Serafico ci offre una speciale opportunità di misericordia. Certo, gli spazi della carità sono tanti, e nessuno dev’essere trascurato. Ma considero il Serafico un simbolo e un luogo privilegiato. Non lo dimentichiamo: la misericordia va ottenuta da Dio ma dev’essere anche testimoniata ai fratelli. Anno della misericordia fa rima con “opere di misericordia”. Per questo la “Porta Santa” della Cattedrale avrà al Serafico il suo “Atrio”: dall’atrio si entra, verso l’atrio si esce. Otteniamo misericordia facendola: in entrata e in uscita. San Francesco cominciò con la “misericordia” verso i lebbrosi il suo cammino di santità. Vi aspetto in tanti per questa bella esperienza. Buon Anno Santo a tutti! + Domenico, vescovo
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Primo piano L’ ecologia
nel pensiero della
C hiesa ,
presentata da
S tefania
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proietti all ’ incontro del clero
Laudato si’ ... Per una casa comune
ASSISI - E’ stato dedicato all’enciclica Laudato Si’ l’incontro mensile del clero diocesano con il vescovo, tenutosi a Gualdo Tadino presso il santuario della Madonna del Divino Amore. A parlarne con i numerosi sacerdoti intervenuti, in rappresentanza di tutte le parrocchie della diocesi, è stata, per la prima volta, una donna laica e madre di famiglia. Stefania Proietti è professore di sistemi per l’energia e l’ambiente all’Università Marconi di Roma, vicedirettore della Commissione diocesana della Pastorale sociale e custodia del creato, componente del gruppo di studio Custodia del Creato della CEI, da cui è stata delegata come responsabile per i temi ambientali presso il Consiglio delle Conferenze dei vescovi d’Europa (CCEE). La relazione della docente ha affrontato il tema: “Magistero, dottrina sociale ed ecologia: una lettura alla luce dell’enciclica Laudato Si’” con particolare attenzione ai pontefici che, attenti scrutatori dei segni dei tempi, ne hanno additato l’importanza come questione antropologica e sociale. Partendo da Giovanni XXIII, sono stati
analizzati pensiero e scritti di Paolo VI, che si riferì alla problematica ecologica come «conseguenza drammatica» dell’attività incontrollata dell’essere umano, per arrivare alla particolare attenzione di Giovanni Paolo II per la crisi ambientale, dalle sue cause alle soluzioni individuate nell’«ecologia umana» e nell’adozione di «nuovi stili di vita» nell’enciclica Centesimus Annus, intravedendo nitidamente, fra i fattori che danneggiano gli equilibri dell’ambiente, anche «i conflitti armati ed una corsa sfrenata alla crescita economica». Il pensiero di Benedetto XVI è stato esaminato a partire dalla Caritas in veritate, sottolineando il suo invito a «correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente» ed evidenziando come «il degrado della natura è strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana». Dopo un excursus sulle attività della Chiesa italiana per la custodia del creato in cui la CEI ma anche tante diocesi (ne sono stati portati alcuni esempi) sono impegnate da anni, la relazione ha affrontato, con uno sguardo d’insieme, l’enciclica Laudato Si’, sottolineando alcuni temi: i cambiamenti climatici, il legame tra le guerre, la crisi ambientale, le nuove forme di schiavitù e le migrazioni, la sfida culturale ed educativa, l’importanza delle buone pratiche. “Non è un’enciclica verde” ha affermato Stefania Proietti “bensì un potente documento antropologico e sociale, di portata dirompente, come è stato percepito anche in molti ambienti tradizionalmente lontani dalla Chiesa. Vi è anche una sfida teologica e pastorale volta ad inserire spunti di azioni concrete e nuovi stili di vita nella spiritualità quotidiana, familiare, parrocchiale e comunitaria”. La relatrice ha concluso citando il libro del Vescovo e il n. 243 dell’enciclica: “Camminiamo cantando senza perdere mai speranza e gioia nella certezza che Dio non ci abbandona e la solidarietà globale che sgorga dal mistero della Trinità ci condurrà al momento in cui ogni creatura, luminosamente trasformata, occuperà il suo posto e avrà qualcosa da offrire
ai poveri definitivamente liberati”. Oltre a questo incontro con il clero sono in programma altre iniziative sulle questioni ambientali; in particolare la diocesi sarà presente alla conferenza delle Nazioni Unite COP 21 di Parigi con la relazione della stessa Stefania Proietti che parteciperà in qualità di ricercatrice sulla mitigazione dei cambiamenti climatici sostenendo l’appello presentato in Vaticano da cardinali, patriarchi e vescovi.3
ENCICLICA DEL PAPA INIZIATIVE AD ASSISI
Assisi, fulcro di iniziative sulla Laudato Sì, ha visto la partecipazione del vescovo monsignor Domenico Sorrentino all’incontro tenutosi all’hotel Cenacolo lo scorso 26 ottobre, promosso dall’associazione “Lavoro e libertà”, incentrato sui temi dell’enciclica. All’incontro hanno partecipato l’onorevole Stefano Fassina ed altri relatori del mondo accademico ed associativo. In armonia con il pensiero di San Francesco e con quanto espresso da papa Francesco nella Laudato Si’ - ha sottolineato il vescovo - riteniamo che il tema della cura della casa comune possa avvicinare le donne e gli uomini di buona volontà nel confrontarsi, dialogando anche da angolazioni diverse ma avendo a cuore il raggiungimento di obiettivi comuni imprescindibili, quali la custodia dell’uomo, della vita, del creato”. 3
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C r i s i t a n i , E b re i
e
i n occ a s i o ne de l
29°
Primo piano
Mussulmani
i n d i a l ogo e in pre ghi era
a n n i v e r s a r i o d e l lo
S pirito
di
A ssisi
I figli di Abramo insieme per la pace Padre Egidio Canil
ASSISI - Lo “Spirito di Assisi” ha soffiato ancora una volta sulla città che ha dato i natali a san Francesco! Due le giornate dedicate anche quest’anno alla commemorazione dell’evento del 1986, vero spartiacque nella storia delle relazioni fra le religioni e dell’impegno dei credenti a pregare per la pace. Sono stati due giorni intensi di incontro, di dialogo, di preghiera per la pace durante i quali si è proseguito il cammino di amicizia e di reciproca conoscenza fra ebrei, cristiani, di diverse denominazioni, e musulmani. L’iniziativa era promossa, anche quest’anno, dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dalle Famiglie francescane, dall’Istituto Teologico di Assisi, dal Movimento dei focolari, dalla Pro Civitate Cristiana, dalla Comunità di Bose, dall’Opera casa Papa Giovanni, in collaborazione con la città di Assisi. Le due giornate si sono caratterizzate per due diverse impostazioni. La prima, il 27 ottobre, dedicata alla preghiera e alle invocazioni delle re-
ligioni abramitiche per la pace. Due i momenti: quello interreligioso, nel pomeriggio, nella sala Frate Elia del Sacro Convento, dove hanno innalzato speciali invocazioni a Dio per la pace gli ebrei: una preghiera presieduta dal rabbino di Firenze Joseph Levi. Per i cristiani la preghiera è stata presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino; la preghiera musulmana è stata presieduta da due Iman: Abdel Qader di Perugia e Nader Akkad di Trieste. Significativa la presenza di un folto gruppo di giovani musulmani provenienti da Perugia e la presenza di una ventina di membri della Fraternità Pellegrina Contemplativa che cammina sulle orme di Charles de Foucauld. E il momento della preghiera ecumenica, svoltasi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Cattolici, ortodossi, anglicani e valdesi si sono riuniti per chiedere a Dio la pace per gli uomini. La seconda giornata, il 28 ottobre, è stata dedicata alla riflessione e al dialogo teologico a tre voci: quella ebraica, quella cristiana e quella musulmana. Dopo i saluti iniziali recati dal custode del Sacro Convento, padre
Mauro Gambetti, dal sindaco di Assisi, Antonio Lunghi, e dal preside dell’Istituto Teologico, don Romano Piccinelli, ha preso la parola, in qualità di moderatore, il vescovo Sorrentino. Il tema affrontato quest’anno era complesso e di grande attualità: “La pace ferita. Travisamento di Dio, sfiguramento dell’uomo. L’alternativa della misericordia”. Ebrei, cristiani e musulmani ancora una volta si sono ritrovati per confrontarsi e per riflettere su quale contributo, ognuna delle tre fedi abramitiche, poteva offrire per il conseguimento della pace fra gli uomini. Il primo ad intervenire è stato Vittorio Robiati Bendaud, in qualità di coordinatore delle attività culturali della Fondazione ebraica Maimonide. Ha esordito con l’affermare che tutta la Bibbia è intrisa di bontà, pace, misericordia, ma anche di violenze, di guerre e di peccato. La pace potrà essere raggiunta dall’uomo quando si conformerà agli insegnamenti di Dio che resta sempre come modello ispiratore e principio sommo di bene, di giustizia e di pace. È seguito l’intervento della teologa musulmana Shahrzad Houshmand Zaden, docente alla Pontificia Università Gregoriana. Ha affermato che anche per l’Islam l’uomo viene sfigurato e la pace viene ferita quando l’uomo
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Primo piano
si crea una immagine distorta di Dio. Dio infatti non può che essere il bene sommo, la pienezza dell’amore e della misericordia. Quindi attorno a sé non può che emanare e volere pace, bontà e giustizia per gli uomini. La riflessione cristiana è stata portata da Francesco Testaferri, docente stabile ordinario di teologia fondamentale all’Istituto teologico. Ha precisato che Dio non può che irradiare pace e misericordia attorno a sé; ma la pace non
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potrà esserci sulla terra fino a quando l’uomo non cambierà la sua idea su Dio. La pace non ci sarà sulla terra finché l’uomo dirà solo le sue parole e non quelle di Dio. Le centinaia di persone presenti alle due giornate sono state concordi nell’affermare di aver vissuto momenti di vera fraternità, di amicizia e che la concordia e la pace fra i credenti di fedi diverse non solo sono possibili ma necessarie! Un’esperienza che ha fatto dire al rabbino di Firenze Joseph Levi: “Ora siamo chiamati a dare testimonianza al mondo di questa amicizia vissuta in questi giorni! Perché non andiamo insieme per le strade di Israele, della Palestina, della Siria a dire a tutti: Basta guerre! Vivere in pace è possibile! Un duplice appuntamento l’anno prossimo, nel 30esimo anniversario dello “Spirito di Assisi”. Due gli eventi previsti: la preghiera ecumenica e interreligiosa il 27 ottobre 2016. E soprattutto il grande incontro interreligioso in collaborazione fra la Comunità di Sant’Egidio, la diocesi di Assisi, le Famiglie francescane e altri movimenti ecclesiali che si vivrà ad Assisi dal 18 al 20 settembre 2016.
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Formazione
Tradizionale incontro tra i dirigenti scolastici e il vescovo Sorrentino nella sala della spogliazione
Insieme per migliorare la crescita dei giovani Anna Maria Bettuzzi
ASSISI - Il 15 ottobre si è tenuto nella sala della Spogliazione il nuovo incontro tra monsignor Domenico Sorrentino e i dirigenti degli Istituti statali della diocesi. Presente la coordinatrice, prof. Bianca Maria Tagliaferri e la commissione che opera con l’Ufficio scuola, si è riflettuto nello stile consueto di questi convegni, improntati a grande cordialità e rispetto delle diverse professionalità, tese alla ricerca di un impegno comune cui sta a cuore la crescita umana, culturale e spirituale dei nostri ragazzi. E’ stata donata ai dirigenti e collaboratori una copia dell’enciclica “Laudato si’” di papa Francesco con l’illuminante introduzione di Enzo Bianchi. Si sono così avviati riflessione e dialogo sull’importanza di una pubblicazione straordinaria che tratta l’argomento, oggi capitale, della “cura della casa comune”. Molto approfondita la riflessione introduttiva di monsignor vescovo sul piano antropologico, educativo e biblico. L’enciclica, che chiama tutti al dialogo, non solo i credenti cattolici, ha un enorme valore oggettivo per diversi aspetti, e può essere adottata nelle scuole in vista di un impegno interdisciplinare, anche da parte di docenti che non esprimano una fede religiosa, ha sottolineato monsignor Sorrentino. Può essere proposta dove ci si voglia esercitare a scuola di dia-
logo, da prospettive diverse. Consapevolezza della realtà e responsabilità sono fondamenti del processo educativo cui tutti siamo chiamati. Il concetto e la valenza di “cura della casa comune” indica un percorso umano di crescita personale e comunitaria decisivo per la formazione di personalità adulte, attente ai propri bisogni, come ai bisogni dell’altro. Monsignore ha evidenziato anche la grande delicatezza del Santo Padre nell’inserire “in punta di piedi” la riflessione biblica ed evangelica, essendo la Lettera rivolta a tutti, credenti e non credenti, ed anche a fedeli di altre religioni. Ha poi donato la sua ultima pubblicazione, “Laudato si’. Dal Cantico di frate Sole all’Enciclica di Papa Francesco”, che riflette con profondità sulle tematiche indicate. 3
INSIEME PER EDUCARE: Lettera aperta al mondo della scuola Il 4 ottobre, festa di San Francesco, anche quest’anno i vescovi umbri, insieme alla commissione regionale per l’educazione (CRE) il cui presidente delegato è monsignor Sorrentino, hanno inviato una lettera al mondo della scuola in Umbria, in cui esprimono gli auguri più cordiali per tutta la comunità educante. Essi propongono due pensieri: uno, riferito al grande dono del Giubileo della Misericordia; l’altro, a quel secondo grande dono di Papa Francesco, l’enciclica “Laudato si’”. Riferendosi al Giubileo, così i vescovi affermano: “La misericordia è il cuore stesso del messaggio cristiano ed ha il suo “volto” in Gesù. Egli è la rivelazione piena del Dio–Amore”. E monsignor Sorrentino propone questo interrogativo: “Come i nostri ambienti possono essere sempre più luoghi di pace e di concordia, di incontro, di solidarietà?”. La lettera cita poi uno dei tanti passaggi significativi dell’enciclica: “Credo che Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di un’ecologia integrale, vissuta con gioia ed autenticità” (LS 10). Il vescovo osserva che “la scuola è in prima linea per educare ad un nuovo e più autentico rapporto uomo-ambiente” ed invita a “mettere al centro una visione della Creazione che abbia al vertice Dio - Creatore e, poi subito, la persona umana”. “Ecologia umana, della vita, della famiglia, delle relazioni: tutte dimensioni per costruire l’unica ‘oikos’, la ‘casa comune’ degli esseri creati”. 3
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Progetti
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Benedizione e taglio del nastro per il laboratorio sartoriale di Gualdo Tadino
La Caritas diocesana dalla parte delle donne
Alberto Cecconi
GUALDO TADINO - Un appuntamento gioioso, una festa l’inaugurazione della bottega nata dal progetto “Punti e spunti”. C’erano tante persone, anche di nazionalità e fedi diverse, a gremire i locali di viale don Bosco, 6. Tra queste il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, i delegati della Caritas nazionale don Andrea La Regina e diocesana suor Elisa Carta, la presidente del Cvs, Paola Scoppolini, il sindaco Massimiliano Presciutti. Dopo il taglio del nastro e la lettura del brano evangelico delle “nozze di Cana”, il vescovo Sorrentino ha commentato la Scrittura, evidenziando la centralità della famiglia nella vita cristiana; ha detto che l’opera inaugurata “è anche un evento per la città: noi portiamo la nostra piccola acqua. E’ bello che ci sia una donna col velo: ci sentiamo una famiglia. Dobbiamo buttare alle spalle la sfiducia, dare
una spinta di entusiasmo, perché, se il cuore si apre, insieme ce la possiamo fare; e l’acqua, con Gesù, diventa vino”. Suor Elisa, citando un bambino: “Gesù mi ha detto che siamo tutti figli suoi”, “La natura l’ha fatta per tutti gli uomini”, ha affermato che “qui c’è in embrione la famiglia dei figli di Dio”. Don Andrea, ricordato che il sostegno di Caritas italiana è stato possibile con l’utilizzo del dono dell’8 per mille dell’irpef, ha aggiunto: “Tutto nasce dal dono. Quest’opera è segno dell’amore di Dio, testimonia un modo diverso di concepire il lavoro, non come profitto, ma come strumento di realizzazione di una persona. E’ un segno che dà gioia”; ed ha invitato a fuggire il consumismo ed al riuso delle cose. Da tutti sono venute parole di ringraziamento alla Caritas (ha finanziato per il 90%) ed alle tante persone che hanno operato per la realizzazione della bottega. Se ne è fatta portavoce la presidente del Cvs, Paola Scoppolini, che ha
citato anche la collaborazione attiva con la cooperativa “Con Francesco” ed espresso auspici perché “questo progetto possa ampliarsi”. La nuova bottega, ora aperta al pubblico, verrà gestita da Naoual, una signora originaria della Tunisia: ha seguito, insieme ad altre donne italiane e straniere, un percorso di formazione di 110 ore sotto la guida di “docenti” volontarie che hanno insegnato le tecniche per compiere piccoli lavori di riparazione sartoriale. In più ci sarà anche un nuovo, utile servizio per i gualdesi. La Caritas, si è attivata poi, per un’altra iniziativa che prevede la raccolta fondi a fini benefici attraverso l’allestimento dei mercatini di Natale in due parrocchie: per il ponte dell’Immacolata lo stand con piccoli lavori artigianali sarà presente a San Pietro in Assisi; mentre nel week end successivo l’esposizione sarà a san Giuseppe Artigiano in Gualdo Tadino. 3
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Vita consacrata
Messa di ringraziamento in occasione del secondo anniversario della consacrazione
L’Ordo virginum preghiera e impegno attivo molti anni desiderava consacrarsi in un particolare vincolo alla diocesi di Assisi. L’auspicio è che tutto ciò costituisca il fiorire anche nella nostra diocesi di questa forma di vita, tanto antica eppure ancora tanto profetica.
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la testimonianza
“UNA VITA DA CONSACRATA”
Alessandra Grazioli
ASSISI - Mercoledì 7 ottobre, con una feriale e sobria Eucarestia celebrata da monsignor Domenico Sorrentino nella sua cappella privata, tre delle appartenenti all’Ordo virginum della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino hanno ringraziato il Signore per il secondo anniversario della loro consecratio. E’ una ricorrenza annuale che condividono, significativamente, con la Comunità delle Carmelitane Messaggere dello Spirito Santo intitolata proprio alla Beata Vergine del Rosario, che con il vescovo condivide i ritmi della vita e della liturgia quotidiana. Sono infatti il rapporto diretto e personale con il vescovo e l’ordinarietà della vita e del lavoro nel mondo i caratteri qualificanti dell’Ordo virginum, la più antica forma di consacrazione femminile nella Chiesa. Attualmente, dopo la promulgazione nel 1970 del rito rinnovato e l’inserimento nel CIC 1983 del can. 604, che lo riconosce come una forma individuale di vita consacrata, conta migliaia di consacrate nel mondo, di cui circa 500 in Italia in più di 100 diocesi, tra le quali 5 dell’Umbria. Monsignor Sergio Goretti mostrò subito attenzione alla possibilità di istituire questa forma di consacrazione individuale: accolse fin dal 1987 il proposito di una donna che, basandosi sul can. 604, ha operato a lungo in una parrocchia della diocesi ed ancora vive alle porte di Assisi; da lì a pochi anni, emise anche un decreto
che apriva a donne desiderose di vivere questa forma di vita la possibilità di farlo nella nostra diocesi. Infine monsignor Domenico Sorrentino ha definitivamente istituito l’Ordo virginum diocesano nel 2013, consacrando nella cattedrale di San Rufino tre donne che, se pur in modalità diverse e personali, testimoniano in comunione tra loro l’appartenenza a questa Chiesa locale. Esprimono il loro servizio alla diocesi anche attraverso le loro attività lavorative, che svolgono in particolare nel mondo della scuola e delle istituzioni diocesane, e talvolta anche diocesano-regionali, che si occupano della formazione teologico - religiosa e della pastorale scolastica. Al di là dell’ambito professionale, collaborano nella pastorale parrocchiale e diocesana, curando tra l’altro, insieme con altre redattrici, le lectio settimanali per le Famiglie del Vangelo. Il 16 agosto 2014, con una solenne celebrazione nella chiesa di Santa Maria Maggiore, monsignor Sorrentino ha accolto nell’Ordo virginum diocesano anche un’altra donna, che da
Da tempo ero consacrata in forma privata al Signore, ma il mio desiderio era entrare a far parte dell’Ordo virginum. La mia permanenza frequente ad Assisi mi ha dato la possibilità di manifestare questo mio desiderio al vescovo di questa Chiesa locale, che ha dato vita nella sua diocesi all’Ordo virginum. Sua Eccellenza lo ha accolto e mi ha consacrato il 16 agosto del 2014 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla la presenza di tanti fedeli. Per questo gli sono molto grata. Così emettendo i miei tre voti sono entrata a far parte dell’Ordo virginum. Vivo la mia consacrazione con serio impegno, alimentandola tutti i giorni con la preghiera che più amo fare: l’adorazione eucaristica, la partecipazione alla santa messa, la preghiera della liturgia delle ore. Vivo la dimensione missionaria della mia consacrazione come insegnante della scuola media, educando i miei alunni ai valori essenziali della vita, attraverso il contatto con i bambini ed i genitori. Vivo la mia consacrazione anche nel gruppo dei docenti, offrendo la mia testimonianza di persona consacrata. Rinnovo il mio grazie a Sua Eccellenza il vescovo monsignor Domenico Sorrentino”.
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Famiglie del Vangelo
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Formazione e metodologia durante il primo incontro per l’avvio del nuovo anno pastorale
Gli animatori delle CMFV si confrontano
ASSISI - Nel pomeriggio di sabato 24 ottobre si è tenuto il primo incontro di questo anno pastorale degli animatori CMFV presso il centro Pastorale di Santa Maria degli Angeli. Dopo un momento di accoglienza la preghiera dell’Ora media con l’intervento del vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino che, commentando Gv 1,3550, ha ricordato agli animatori presenti come Gesù ha incontrato i suoi primi discepoli attraverso un gioco di sguardi e cuore e non su una parola, invitandoli a fare direttamente esperienza di sé: “Venite e vedrete. Quello che deve annunciare non è chissà quale dottrina, ma il suo mistero, la sua Persona, quello che deve proporre è l’esperienza di Lui. La formazione, anche quella intellettuale, serve nella dimensione essenziale”. Motivo di questa riunione è stata la formazione sugli
aspetti contenutistici e metodologici del cammino però al tempo stesso è già esperienza di famiglia, momento di apprendimento di questa logica e tecnica di Gesù: è dentro l’incontro che avviene anche la comprensione e mano a mano si cammina insieme. Quindi negli incontri di comunità innanzitutto Gesù al centro, fare spazio a Lui sia nel rapporto personale che comunitario, poi la relazione da curare il più possibile: bella, premurosa, affettuosa, accogliente perché attraverso tutti questi aggettivi passa lo Spirito Santo e quindi se non c’è questo non c’è formazione o cammino che tenga. Dopo di che grande abbandono alla grazia del Signore, ricordando che siamo solo servi inutili, siamo dentro a qualcosa che ci supera, e quindi quel poco che facciamo viene ampliamente da Lui completato. A seguire l’intervento della professoressa Simona Segoloni che
ha accompagnato i presenti a riflettere sulle relazioni che si intrecciano intorno a Gesù, le relazioni che animano la comunità cristiana e quindi la chiesa, che sono trasformate dall’incontro che ognuno ha fatto di Lui. In particolare, partendo dal cap. 18 di Matteo, si è soffermata sulla “Correzione reciproca e il perdono fraterno; sul farsi carico e prendersi cura”. Dopo il suo intervento tutti gli animatori hanno potuto condividere la loro esperienza all’interno della comunità di appartenenza ed esporre le proprie perplessità o chiedere chiarimenti alla relatrice. Ad un breve intermezzo conviviale è poi seguito l’intervento di padre Mario Macrì che ha dato indicazioni, in base all’esperienza fin qui fatta, sul metodo, chiarendo diversi punti sulla struttura del cammino e sui ruoli degli animatori e dei parroci che sono sostanzialmente diversi. I primi devono essere laici, mentre i secondi si devono occupare soprattutto della progettualità delle piccole comunità (CMFV) all’interno delle parrocchie. E’ stata infine consegnata una chiavetta USB con le dieci video catechesi, sul catechismo della Chiesa cattolica, che monsignor Sorrentino ha personalmente preparato. Sono da considerarsi come formazione destinata sia alle piccole comunità, che a tutti coloro che vorranno intervenire ai momenti organizzati dai parroci. 3 Équipe per il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità
In molti alla serata organizzata in parrocchia alla presenza di monsignor Sorrentino
Presentato a Cannara il progetto delle CMFV CANNARA - Il nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha presentato il progetto delle comunità “Maria famiglie del Vangelo” nel salone parrocchiale di Cannara. Erano presenti all’incontro anche il parroco don Francesco Fongo, il vice don Eduardo e diverse persone della parrocchia. Ricordato come si riunivano le prime comunità cristiane insieme a Gesù ed agli apostoli, il vescovo ha illustrato come poter maturare un metodo nuovo di evangelizzazione sia
nelle famiglie, che nelle parrocchie. E’ seguita la proiezione di un video e poi le belle testimonianze di Angela e Benedetta Maria, membri del direttivo delle Cmfv; diverse persone sono quindi intervenute, dimostrando grande interesse per questo progetto del Signore. “E’ stata una serata di grande semina – ha commentato uno dei presenti - e lo Spirito di Dio farà il resto”. 3 Fabrizio Cerasa
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Iniziative
Tanta gioia a Bastia tra i giovani in vista della prossima GMG
In cammino verso Cracovia
Suor Maria Rosaria Sorce
BASTIA UMBRA - Il 25 ottobre a Bastia Umbria presso il prefabbricato della parrocchia di San Michele si è tenuta una giornata all’insegna della convivialità, del gioco, della riflessione, della testimonianza, del canto e della danza, dal respiro giovane della speranza, dal profumo fragrante dell’entusiasmo giovanile in tutte le sue sfumature, per dire non solo a parole, ma sperimentandolo con una miriade di intrecci e di emozioni relazioni amicali: “E’ bello stare insieme, nel cuore della misericordia dell’unico Padre”. Una giornata di lancio della prossima GMG a Cracovia, che avrà come tema portante la misericordia, a tutti i giovani della diocesi di Assisi, presenti numerosi, organizzata dall’equipe di Pastorale giovanile. Il ritrovo con un vivace momento di accoglienza, poi i primi passi verso la GMG di Craco-
via presentata attraverso video, riflessioni e testimonianze commentate da Fra Mirko e momenti suggestivi intervallati dalle canzoni di Marco Mammoli, autore dell’inno Emmanuele, e Laura e la presentazione del nuovo inno della prossima GMG a Cracovia. Interessante il messaggio di don Emanuele che invitava i giovani a valorizzare la propria vita come vocazione, come dono prezioso, ricordando che la più alta testimonianza è la loro presenza, efficace e ridondante di vissuti cari, vincoli antichi e sempre nuovi di amicizia. Significativa e incisiva la testimonianza del seminarista Matteo Renga sulla sua esperienza alle GMG di Madrid e Rio: “La GMG è un evento ecclesiale, dello Spirito, ma non solo, è la possibilità di sperimentare la dolcezza dell’accoglienza, dell’itineranza, dell’imprevisto, della gioia, della condivisione con un numero infinito di giovani, di cogliere la ricchezza delle tante modalità di vi-
vere la fede nei diversi Paesi. Non è certo la GMG in maniera assoluta – ha sottolineato Matteo - a tracciare la tua vita, ma è un punto forte di partenza per scoprire il progetto che ha Dio su di te. I momenti della GMG sono ricchi della misericordia che Dio ti ha preparato”. Dopo il pranzo al sacco tutti in piazza per partecipare a giochi di squadra organizzati e guidati dal gruppo scout di Bastia. A conclusione la santa messa presieduta dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra, GualdoTadino monsignor Domenico Sorrentino durante la quale sono stati consegnati i ganci-invito alla GMG. Il vescovo ha ricordato che la Parola ascoltata è “un inno alla gioia che più si addice alla vostra età. Nella prima lettura, infatti, l’esperienza brutta della deportazione del popolo d’Israele, equivale oggi all’esodo dei migranti e dei loro barconi affondati nel Mediterraneo; un popolo triste che ha appeso le sue cetre ai salici e non riesce più a cantare finché il re li lascia andare e il popolo si mette in marcia, timoroso del futuro come i giovani di oggi per la crisi, la mancanza di lavoro etc., ma il Signore dice al suo popolo allora e oggi a noi, di non disperare perchè Lui sarà per te la carta vincente. Così nel Vangelo la guarigione del cieco che gridava a lui, bloccato nel buio e in difficoltà, è per noi l’esempio che nei momenti di buio dobbiamo gridare a Gesù”.
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san rufino
Parrocchie
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Celebrata la solennità della dedicazione della cattedrale; il vescovo: è la chiesa madre di Assisi
Aspettando l’apertura della Porta santa “non tanto una cattedrale costituita di pietre, quanto una chiesa le cui pietre spirituali siamo ciascuno di noi; infatti, la chiesa materiale ci ricorda una chiesa fatta carne, la carne di Cristo che riceviamo nell’Eucaristia”. Poi il vescovo Sorrentino ringraziando don Cesare per il suo operato in cattedrale ha auspicato che quest’anno sia ancora più impegnativo, ricordando l’apertura della porta santa in occasione del Giubileo: “Ve ne saranno altre due a San Francesco e alla Porziuncola, ma certamente la cattedrale è la chiesa-madre di Assisi. Auspichiamo che l’evento porti infinite grazie, benedizioni e sia sorgente di Misericordia”.3 Suor Maria Rosaria Sorce
ASSISI – Giovedì 22 ottobre alle 18 nella solennità della dedicazione della cattedrale di San Rufino monsignor Domenico Sorrentino vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino ha presieduto in cattedrale
la santa messa solenne concelebrata dal vescovo Joseph in visita ad Assisi dall’America e dai canonici della cattedrale, dal vicario generale don Maurizio Saba, dal priore e parroco della cattedrale don Cesare Provenzi e da alcuni religiosi. All’omelia il presule ha ricordato che in occasione di tale solennità si celebra
Intensi momenti di preghiera e testimonianza alla veglia missionaria diocesana organizzata dal CMD
Nel mondo per diffondere e vivere il Vangelo missionaria in Perù ed in Bangladesh, evidenziando le povertà e le prospettive e come ora si parli giustamente di “missio inter gentes”. Ha presieduto il nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Bei momenti vissuti da tutti, con la consapevolezza che Gesù Cristo dà a tutti i battezzati il mandato missionario di diffondere e testimoniare il Vangelo.3 Alberto Cecconi
ASSISI – La cappella del SS Sacramento della cattedrale di San Rufino venerdì era piena di gente che ha partecipato alla veglia missionaria diocesana organizzata dal Cmd, il Centro missionario diocesano, in collaborazione con l’Ufficio liturgico, il
Vicariato foraneo di Assisi e la Parrocchia. Momenti intensi di preghiera di fronte al SS Sacramento esposto, con la recita del rosario e la bella testimonianza arrivata da don Giovanni Gnaldi, sacerdote di Città di Castello, che ha riferito della sua esperienza
Chiesa Insieme 12 NOVEMBRE 2015
APPUNTAMENTI - ottobre / novembre 2015 15 - Domenica 33.a Tempo Ordinario 16 - Lunedì 33.a Tempo Ordinario 17 - Martedì 33.a Tempo Ordinario 18 - Mercoledì Dedic. Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo (mf) 19 - Giovedì 33.a Tempo Ordinario
Incontro mensile del clero presso il Santuario di Salmata - Ore 9.00. Consiglio Affari Economici diocesano alle ore 17.00 in Curia
20 - Venerdì 33.a Tempo Ordinario 21 - Sabato 33.a Tempo Ordinario 22 - Domenica CRISTO RE DELL'UNIVERSO
Ordinazione diaconale di Enrico Tromba presso la cattedrale di San Rufino.
23 - Lunedì 34.a Tempo Ordinario 24 - Martedì 34.a Tempo Ordinario 25 - Mercoledì 34.a Tempo Ordinario 26 - Giovedì 34.a Tempo Ordinario 27 - Venerdì 34.a Tempo Ordinario 28 - Sabato 34.a Tempo Ordinario 29 - Domenica 1.a Domenica di Avvento 30 - Lunedì S. Andrea apostolo (f)
DICEMBRE 1 - Martedì 1.a di Avvento 2 - Mercoledì 1.a di Avvento 3 - Giovedì 1.a di Avvento 4 - Venerdì 1.a di Avvento 5 - Sabato 1.a di Avvento 6 - Domenica 2.a Domenica di Avvento 7 - Lunedì 2.a di Avvento 8 - Martedì IMMACOLATA CONCEZIONE B.V. MARIA (s)
Inaugurazione Giubileo della Misericordia
9 - Mercoledì 2.a di Avvento
Consiglio Episcopale in curia
10 - Giovedì 2.a di Avvento
Incontro mensile del clero presso il Monastero di San Giuseppe in Assisi - Ore 9.00.
11 - Venerdì 2.a di Avvento 12 - Sabato 2.a di Avvento 13 - Domenica 3.a Domenica di Avvento
Apertura Porta Santa in diocesi. Ore 15.30 “Atrio della Misericordia” presso il Serafico. Alle 16.00 apertura della Porta Santa nella cattedrale di San Rufino.
14 - Lunedì 3.a di Avvento 15 - Martedì 3.a di Avvento
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