Chiesa Insieme Aprile 2018

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N. 4 - APRILE 2018 - ANNO XXXVI - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n° 660 del 7/03/1983

COME AGLI INIZI ... PER RIPARTIRE!


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Editoriale

Chiesa Insieme aprile 2018

SOMMARIO

LA PAROLA DEL VESCOVO

Editoriale del vescovo

Come agli inizi ... per ripartire pag. 2

COME AGLI INIZI... ...PER RIPARTIRE!

Primo piano

Cresime a Gualdo Tadino pag. 3

Eventi Pasquali

pag. 4-5

Focus

Pellegrinaggio in Terra Santa

pag.6

Sovvenire

Tempo di condivisione pag.8

Firma dell’8x1000

pag.9

Parrocchie

San Rufino / S.M.Arcangelo

pag.10

News

Una catechesi su don Milani e i giovan Convegno alla Cittadella pag.11

Appuntamenti

aprile/maggio 2018

pag.12

Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marco Fortebracci - Antonella Porzi Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : ufficiostampa@diocesiassisi.it Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50%

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rofeti di sventura o sociologi realisti preconizzano da tempo l’anno zero del cristianesimo in Europa. Gli indici di tale declino in Italia sono forse ancora abbastanza remoti. In altri Paesi sono molto più marcati. Indubbiamente, se si osserva la scarsa frequenza domenicale, la crisi della famiglia, il calo delle vocazioni, la condizione giovanile sempre più refrattaria alle proposte di fede, e cose simili, non c’è molto da rallegrarsi. La nostra cristianità bimillenaria accusa una fatica storica inedita. Un destino irreversibile? Sarà, il cristianesimo, fagocitato da una società ridiventata pagana, come a suo tempo lo fu il paganesimo dall’annuncio del vangelo? C’è chi, da qualche tempo, mi consiglia di non insistere su questo interrogativo. Il solo menzionarlo - mi si dice - potrebbe avere un effetto deprimente. È un po’ come se stessimo arrivando perdenti agli ultimi minuti di una partita: l’allenatore deve trasmettere ai giocatori la forza di un ultimo goal. A partita conclusa si potrà anche ripensare a quanto non è andato. Io la penso diversamente. Se il cristianesimo di tradizione declina, è certo motivo di rammarico, ma anche occasione storica di rinnovamento. L’anno zero a cui la statistica sembra votarci mi fa pensare all’anno zero da cui tutto è partito, quando una esplosione di vita fece rotolare la pietra del sepolcro e

irradiò sul mondo la luce del Risorto. Il cristianesimo ha in sé l’energia del Risorto, e dunque la forza permanente della risurrezione. Non ci sono statistiche che tengano, quando Gesù entra in campo. Tutto ricomincia, quando l’effusione dello Spirito torna a darci il brivido della Pentecoste. Quello che sta accadendo all’antica cristianità europea è una drastica potatura, destinata a far cadere tante fronde e rami secchi, perché l’albero della fede possa conoscere lo splendore di una nuova primavera. Ma bisogna che all’energia divina corrisponda la nostra “sinergia” umana. È ora di rimettere mano seriamente al vangelo. È ora di ripartire. Per questo, dopo anni in cui ci siamo dati, con il Sinodo diocesano, un progetto di rinnovamento delle parrocchie, con la seconda visita pastorale ormai alle porte (la indirò il giorno di san Rufino) ci dovremo dare un nuovo slancio missionario. Desidero che questa seconda visita si caratterizzi come una grande missione, che riporti dappertutto l’annuncio cristiano e metta insieme le persone intorno al vangelo. Dobbiamo guardare, come modello, alla prima comunità cristiana. I tempi solo Dio li conosce, ma li possiamo forse accelerare con la nostra corrispondenza. Vieni Spirito Santo, rinnova la faccia della terra! + Domenico, vescovo

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Primo piano

Chiesa Insieme

aprile 2018

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La parrocchia di san Benedetto a Gualdo Tadino in festa per il sacramento della confermazione

É il tempo di un cristianesimo maturo: il vescovo cresima 28 ragazzi Matteo Renga

GUALDO TADINO – Un cielo luminoso ha fatto da cornice alla splendida celebrazione di lunedì 2 aprile 2018 alle 10 presso la Concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino, presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino. Du-

rante la santa messa è stato conferito il sacramento della Confermazione a 28 ragazzi e ragazze, che ogni settimana frequentato l’oratorio “Don Bosco”, rendendolo un luogo pieno di vita. I ragazzi, aiutati dai sacerdoti, dai catechisti dell’Azione Cattolica e dai capi Scout, si sono preparati con impegno per vivere in maniera consapevole il sacramento della Cresima, il quale è stato approfondito, in modo particolare sabato 24 marzo e domenica 25 marzo, in un ritiro, dove i ragazzi hanno incontrato alcune persone che portano la bellezza della vita cristiana in diversi ambiti: la carità, la vita consacrata,

il matrimonio. Il vescovo Domenico, durante la celebrazione, ha ricordato come il sacramento della Cresima è da una parte un momento importante per i ragazzi che lo ricevono, ma dall’altra serve anche ai genitori, ai padrini e alle madrine, per riscoprire e rivalutare l’impegno cristiano di ciascuno. Infatti, al termine della celebrazione, il vescovo ha lasciato un dono ad ogni famiglia: la preghiera di consacrazione delle comunità Maria Famiglie del Vangelo. “Se volete fare un bel regalo hai vostri figli – ha aggiunto – recitate questa preghiera ogni giorno insieme a loro”..

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Chiesa Insieme aprile 2018

Primo piano

Passione, morte e risurrezione di Gesù nel

Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI – Sono state molto intense e partecipate le celebrazioni che, a partire dalla domenica delle Palme, hanno caratterizzato il periodo pasquale nella diocesi di Assisi-Nocera Umbra-

Gualdo Tadino. Durante la celebrazione della domenica delle Palme si è osannato al Figlio di David, al Re della gloria, agitando le palme benedette segno di conciliazione e di professione della fede agli esordi della Passione del Re-servo che entra in Gerusalemme cavalcando un asino. La santa messa crismale di mercoledì 28 marzo è stata presieduta sempre dal vescovo Sorrentino e concelebrata da molti sacerdoti diocesani. Durante l’omelia il vescovo ha rimandato ancora ad un afflato dello Spirito che “abbracci la Chiesa tutta nei suoi diversi membri e che faccia dei sacerdoti diocesani e religiosi un unico presbiterio. Quell’oggi proclamato da Gesù nella sinagoga come ci ricorda la liturgia della Parola è un oggi reale, attuale e non solo circoscritto a un tempo storico; è l’oggi suggellato dallo Spirito, che viene a noi nell’olio del sacro crisma che ancora oggi sarà benedetto”. È seguita la benedizione degli oli santi e il rinnovo delle promesse sacerdotali da tutto il presbiterio unito al suo pastore. Giovedì Santo è iniziato il triduo pasquale per rivivere il memoriale dell’epilogo terreno di un Dio “pazzo d’amore per l’uomo” che decide di rimanere sempre con lui in un “pezzo di pane”, cibo di vita eterna con l’istituzione dell’Eucaristia nella sua ultima cena su questa terra; che ha “ardentemente desiderato di mangiare la Pasqua con noi”, con i suoi, cingendosi del grembiule per lavare i nostri piedi come un Dio-potente fattosi servo nel rito della lavanda dei piedi; che ha voluto perpetuare in eterno a nostra salvezza il suo sacerdozio, ordinando i primi sacerdoti: i dodici apostoli, colonne della Chiesa. Non c’era altro, né un oltre, né un di più che si potesse chiedere come segno del suo amore a un Dio-incarnato.

Queste le tre fondamentali azioni liturgiche della santa messa in Coena Domini presieduta dal vescovo Sorrentino e concelebrata dal parroco don Cesare Provenzi nella cattedrale di San Rufino: il memoriale dell’istituzione dell’Eucaristia, il mandato ai sacerdoti, la lavanda dei piedi. Numerosi i presenti. A conclusione della messa la reposizione del Santissimo Sacramento e la deposizione del Crocifisso, ricordo della Passione del Signore e della laude trecentesca della “Scavigliazione” per concludere con l’adorazione comunitaria nella cappella del Santissimo.


Primo piano

cuore di Assisi

Il venerdì Santo è iniziato in cattedrale con la celebrazione dell’Ufficio delle letture e delle lodi mattutine presieduta dal vescovo Sorrentino e seguita dalla processione di Gesù morto per le vie di Assisi, conclusasi nella Basilica di San Francesco. Dopo la celebrazione della Passione del Signore presieduta dal vescovo, l’adorazione della Croce, con la comunione all’assemblea, la preghiera universale per l’unità dei credenti e la colletta per la Terra Santa, tutto il popolo si è mosso in processione verso la Basilica di San Francesco con la statua della Madonna Addolorata

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aprile 2018

dalla cattedrale di San Rufino a cercare con lei nel buio della notte, delle strade che vanno illuminandosi con la fede di Maria: il Figlio Crocifisso, per ritornare in cattedrale con il Cristo morto e la Madonna Addolorata. “È Risorto il mio Signore, vive Cristo mia speranza”, speranza esplosa nella veglia pasquale della notte santa presieduta dal vescovo a San Rufino. La gioia del Risorto ha pervaso il cuore dell’assemblea ancora numerosa, attenta, devotamente partecipe. Esplode la vita sulla morte, la speranza certa anche della nostra resurrezione: nella liturgia della luce dove al cero pasquale simbolo del Cristo risorto ciascuno ha attinto la luce necessaria alle sue tenebre; nella liturgia del battesimo con la quale la nostra grande famiglia della Chiesa ha allargato le sue braccia per accogliere nel suo grembo tre catecumeni; nella benedizione dell’acqua; nel rito dell’aspersione dell’assemblea, nella liturgia della Parola che con le letture appropriate ha ripercorso in breve la storia della nostra salvezza; nei canti gioiosi e risuonanti di entusiasmo giovanile; nel canto dell’Exultet che con le parole di sant’Agostino fa nuove tutte le cose e ci fa guardare con occhi nuovi e propositivi anche il peccato: “felice colpa che meritasti un tale Redentore che dal sepolcro è risorto glorioso e vincitore” perché: “questa è ancora la notte, in cui tutti i credenti in Cristo Risorto sono strappati dalle tenebre del peccato e della morte”. Alla santa messa della mattina di Pasqua in una cattedrale ancora gremita il parroco don Cesare Provenzi ha ricordato che “le lacrime di Maria di Magdala davanti al sepolcro vuoto sono le nostre lacrime quando sediamo davanti alla nostra vita vuota e piena di morte senza Dio. Ma queste lacrime di lutto devono trasformarsi oggi nel Risorto in lacrime di grazia, di gioia; il giardino della morte, come quello della nostra vita, in giardino della vita, perché il Risorto ancora ci affianca. Ciò è possibile se fai spazio alla pace nel tuo cuore, nella tua vita, nelle tue relazioni; è in cerca di questa pace che tanti pellegrini sono qui in Assisi città della pace. Sia pace oggi intorno alle nostre tavole imbandite e condivise con la famiglia e gli amici, è possibile se l’ospite per eccellenza alla nostra tavola è lui il Cristo Risorto che trapassa le nostre porte chiuse”.

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Nocera Umbra

MESSA DI PASQUA NELLA CONCATTEDRALE NOCERA UMBRA. - Come ogni anno, la presenza del vescovo ci accompagna nelle celebrazioni annuali piu significative. Anche quest’anno monsignor Domenico Sorrentino ci ha aiutato a vivere con solennità la Pasqua del Signore. Il tratto esortativo dell’omelia è stato davvero eloquente e significativo per tutta l’assemblea presente alla s Messa. L’argomento centrale è stato: vivere e conoscere la forza del Risorto. Il Vescovo ha sottolineato la sproporzione tra la povertà e l’inadeguatezza degli apostoli testimoni della tomba vuota e la forza del risorto che con la discesa dello Spirito Santo, ha permesso di annunciare a tutto il mondo la fede in Gesu Salvatore. Parole davvero coinvolgenti ci ha lasciato Monsignor Domenico, andando dritto al cuore dell’esperienza dell’incontro con Gesù Risorto. Se oggi soffriamo per una identità cristiana pallida e scolorita, siamo altresì chiamati ad approfondire tale incontro come momento sorgivo e rinnovatore della identità cristiana nel tempo attuale. Il Risorto che appare aglii Apostoli trasformando la loro mestizia in gioia è il primo passo di una chiesa Nascente che ci convoca in una condivisione familiare spirituale. Questo è in segno così attuale anche per i nostri tempi. Questo è anche il cammino post-sinodale della nostra chiesa diocesana. 3 Don Ferdinando Cetorelli


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Focus

Nel cuore della cristianità: pellegrini della Antonella Porzi

ASSISI - È stato un pellegrinaggio all’insegna della preghiera e della fraternità quello vissuto, nei luoghi sacri della Terra Santa, dalla delegazione di Assisi guidata dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino e dal cancelliere diocesano suor Alessandra Rusca. Tra i tanti momenti trascorsi nel corso della settimana dal 12 al 19 marzo, c’è stata, nella mattinata di lunedì, la celebrazione della santa messa presieduta dal vescovo al Santuario del monte Carmelo, eretto in memoria di Elia. Martedì in mattinata i pellegrini hanno visitato la città di Nazareth, in particolare la basilica dell’Annunciazione che sorge sull’antica planimetria della Chiesa crociata, costruita dopo il 1170. L’edificio è stato disegnato per racchiudere e proteggere le scoperte degli scavi archeologici che si possono vedere nella Chiesa Inferiore. È seguita la visita al museo francescano, alla chiesa di San Giuseppe e alla sua grotta, che a partire dal XVII secolo è stata identificata come la bottega di Giuseppe ed infine alla sinagoga e alla Fontana della Vergine. Nel pomeriggio il gruppo ha raggiunto il monte Tabor, la cui perfetta forma conica ha contribuito a creare la

fama di monte sacro. Nel 348 fu Cirillo di Gerusalemme a identificare tale monte come il luogo dell’episodio della trasfigurazione di Gesù. Dallo stesso è possibile ammirare un meraviglioso panorama sul monte Hermon e sui Corni di Hattin. Terminata la catechesi che il vescovo Sorrentino ha tenuto sul monte Tabor sulla trasfigurazione di Gesù secondo il brano dell’evangelista Luca il gruppo ha raggiunto Caana. Mercoledì in mattinata, la delegazione assisana ha raggiunto il fiume Banyas, affluente del fiume Giordano, per il rinnovo delle promesse battesimali. Tra i vari momenti di preghiera ci sono state anche la catechesi tenuta dal vescovo Sorrentino e le riflessioni con molteplici spunti spirituali di padre Giuseppe Battistelli, commissario di Terra Santa per l’Umbria ofm. Dopo la visita al monte delle Beatitudini, nel pomeriggio è seguita la visita a Tabgha, area identificata dai pellegrini come legata all’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mc 6,30) e del Primato di Pietro (Gv 21). La giornata si è conclusa con la visita alla città di Cafarnao. Nella mattinata di giovedì i fedeli hanno raggiunto la Sama-

ria dove hanno fatto sosta nella chiesa ortodossa di Nablus, che conserva nella cripta il pozzo di Giacobbe. Nel pomeriggio dopo la visita nei luoghi di Sebastia, il gruppo si è recato nella città di Betlemme dove ha visitato la Basilica della Natività,


Focus

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diocesi alla scoperta della Terra Santa le grotte di San Girolamo e dei Santi Innocenti. Venerdì dopo la visita al monastero di San Giorgio in Kozibah, situato sul versante roccioso del deserto di Giuda i fedeli si sono recati nel deserto dove hanno incontrato i beduini raggiungendo poi la città di Gerico ed in particolare il monte delle Tentazioni. Qui dopo aver partecipato alla catechesi tenuta dal vescovo Sorrentino, hanno salutato la fraternità composta dai diversi ordini francescani, incontrata sul posto. Nel pomeriggio sono seguite le visite all’Herodium, sito archeologico dove Erode si fece edificare un lussuoso palazzo per esserci sepolto, a Betania e alla tomba di Lazzaro.

Sabato i pellegrini hanno raggiunto Gerusalemme, in particolare la località Betfage, sul Monte degli Ulivi per ricordare l’ingresso messianico di Gesù. Successivamente hanno visitato i santuari sul Monte degli Ulivi, la chiesa del Pater Noster, sorta sui resti della Basilica costantiniana di Eleona e il Dominus Flevet. Nel pomeriggio sono seguite le visita al Cenacolo, alla sala dell’ultima cena di Gesù; alla chiesa di San Pietro in Gallicantu; alla Basilica del Getzemani. Monsignor Sorrentino, lunedì 19 marzo, giorno in cui ricorre l’anniversario della sua ordinazione episcopale ha celebrato ad Emmaus la santa messa, con la partecipazione di tutti i pellegrini.

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Sovvenire

Tempo di condivisione, tempo d’impegno Eduardo D’Amico*

ASSISI – Nel recente corso di formazione regionale diretto ai referenti parrocchiali del Sovvenire, tenutosi ad Assisi lo scorso 4 febbraio 2018 alla presenza del vescovo delegato dell’Umbria monsignor Paolo Giulietti, del Responsabile nazionale della formazione Stefano Maria Gàsseri e del commissario regionale per l’Umbria diacono Giovanni Lolli, è stata data la notizia ufficiale che le offerte liberali per il Sostentamento dei sacerdoti nella nostra regione umbra sono passati da 83.233 del 2016 a 85.990 del 2017 con un incremento annuo del 3,3%. Questo dato, decisamente confortante, attesta la maggiore partecipazione e responsabilità dei fedeli della nostra regione verso la propria Chiesa, in particolare verso i sacerdoti tutti, invertendo un trend negativo di discesa che aveva caratterizzato gli ultimi anni. Vale la pena di notare che la Diocesi di Assisi è stata la più generosa avendo offerto ai sacerdoti, in proporzione agli abitanti, la percentuale più alta fra tutte le otto diocesi umbre. Tra le motivazioni dell’aumento delle Offerte liberali (si ricorda che esse sono deducibili dalla dichiarazione dei reddi-

ti) sono stati messi in evidenza: i progetti di carità attuati nelle nostre diocesi e il lavoro di formazione e informazione dei fedeli svolto dagli incaricati diocesani. Per i progetti di formazione, dopo il convegno diocesano del novembre del 24 novembre 2017, svoltosi alla presenza dei vescovi Sorrentino e Giulietti, si sta predisponendo una programmazione che nel tempo coinvolgerà i Consigli Pastorali e quelli degli Affari economici delle cinque vicarie foranee della diocesi, le aggregazioni laicali, gli uffici della Curia e varie parrocchie. Fondamentale al tal fine sarà la collaborazione dei sacerdoti e dei fedeli laici impegnati. La revisione del Concordato (1984) ha fortemente modificato le forme del Sostegno economico alla Chiesa cattolica e l’ innovazione più grande è stata

quella di intervenire sul modo di pensare dei fedeli, promuovendo la responsabilità di essi alla vita della comunità con un atto di donazione partecipata e responsabile, cioè con la firma. Il sostegno economico alla Chiesa cattolica rende, inoltre, maggiormente possibile l’attività missionaria di evangelizzazione sul nostro territorio. Il rapporto tra Vangelo e povertà non viene cambiato dal “nuovo corso” di una Chiesa che chiede un contributo economico perché ciò che interessa è l’utilizzo di esso come strumento di sostentamento, giustizia, fraternità e carità. Il sostegno dei credenti diventa promozione umana. I fedeli che rientrano nelle due grandi categorie fiscali CU E UNICO possono quindi riempire il riquadro “scelta per la destinazione dell’ 8xmille dell’ IRPEF” in ciò compiendo un gesto di partecipazione consapevole, possibilmente con gioia e con animo grato riconoscendo grande valore alle tante attività di servizio compiute dalla nostra Chiesa nei campi: missionario (anche nel terzo mondo), di pastorale (battesimi, matrimoni, prime comunioni e cresime, celebrazioni eucaristiche ecc.), di costruzione e restauro dei luoghi di culto, di Sostegno economico al clero e, soprattutto, nel campo della Carità che, di fatto, è divenuto un sostegno al popolo laddove lo Stato non arriva. Da una statistica recente (2016) è emerso che la Chiesa cattolica ha svolto servizi nel nostro Paese verso gli italiani per un importo di cinquemilioniottocentosessantaduemila (euro 5.862.000,00) con un risparmio effettivo per lo Stato italiano di ben 12. 278.000 euro (dodicimilioniduecento settantottomila). I soldi vengono, quindi, spesi bene e hanno un grande beneficio sociale! 3 *Incaricato diocesano del Sovvenire


Sovvenire

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Un vademecum su come dare il proprio contributo alla Chiesa Cattolica

Firma anche tu l’8x1000 su CU e Unico ASSISI - Il periodo della Quaresima,

dal punto di vista fiscale, è caratterizzato dalla possibilità per i fedeli di rendersi più partecipativi al Sostegno economico della Chiesa cattolica apponendo la propria firma, ossia donando (ma senza esborsi economici). La scelta sulla destinazione alla Chiesa cattolica si riferisce ad una quota dell’intero gettito dell’ IRPEF e non all’ Irpef personale. La firma si appone in una delle caselle degli appositi spazi predisposti su tutti i modelli delle dichiarazioni dei redditi. Esaminiamo in particolare: 1. CU (ex CUD) essi riguardano i contribuenti che hanno solo redditi a) di pensione e b) di lavoro dipendente (e assimilati). Secondo le disposizioni del provvedimento dell’ Agenzia delle Entrate prot. 10729 del 15/01/2018, l’ INPS rende disponibile a) ai pensionati la Certificazione Unica 2018 relativa ai redditi del 2017. Il modello è necessario per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Per ottenerlo occorre accedere con le proprie credenziali (SPID o codice fiscale e PIN o CNS) al servizio online all’uopo dedicato. Il servizio consente di visualizzare, scaricare e stampare il modello CU 2018. Per i pensionati la CU è accessibile anche tramite il servizio Cedolino della pensione. Le certificazioni relative agli anni precedenti possono essere consultate e scaricate, invece, tramite il servizio Fascicolo Previdenziale del cittadino. Si ricorda che è possibile scaricare il CU anche

presso gli sportelli fiscali del Caf Acli. B) Per i dipendenti, invece il CU viene fornito dal proprio datore di lavoro con consegna brevi manu. Per maggiori informazioni ci si può recare presso il Patronato Acli di Assisi sito in via S. Paolo, 21 oppure si può contattare il numero 075/816768. 2. UNICO sono obbligati a utilizzare il modello Redditi Persone fisiche i contribuenti che nell’anno precedente (cioè, quello oggetto di dichiarazione) hanno posseduto redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730; inoltre, sono obbligati i contribuenti che nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia, i soggetti che devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap,

Modello 770 e, infine, i contribuenti che devono presentare la dichiarazione per conto di persone decedute. Mentre per il modello “Unico” è quasi sempre il commercialista che inoltra, su richiesta del contribuente, la dichiarazione contenente la designazione della scelta per la Chiesa Cattolica (quest’ anno entro il 30 ottobre secondo le nuove disposizioni), per il CU, invece, bisogna che sia lo stesso contribuente pensionato a scaricare dall’ INPS, come sopra detto, il proprio modello e provvedere alla firma nello spazio riservato alla destinazione alla Chiesa cattolica dell’ 8XMILLE inoltrando il foglio tramite Caf Acli o posta. Questa recente novità procedurale, come è noto, ha di fatto impedito a molti contribuenti, soprattutto anziani, di fare la propria scelta come per il passato, e ciò ha determinato nel concreto un gettito per la Chiesa molto inferiore a quello degli anni precedenti. Per quanto possibile, i parroci dovrebbero, quindi, mettere su delle equipe di giovani volontari che, avendo in mano la scheda del CU per la destinazione dell’ 8XMILLE (della quale si possono fare le fotocopie) aiutano i fedeli pensionati a riempire il foglio che, si precisa, non contiene dati personali del patrimonio del contribuente ma solo dati anagrafici e lo spazio per apporre la firma. A completamento, il contribuente CU e UNICO può anche firmare lo spazio del 5XMILLE destinandolo sempre alla Chiesa cattolica non essendovi incompatibilità fra le due scelte.

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Chiesa Insieme 10 aprile 2018

Parrocchie

san rufino Pellegrinaggio organizzato dal priore della cattedrale don Cesare Provenzi

Percorsi quaresimali umbri: sui passi di Santa Chiara da Montefalco Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - Ritorna sempre più attesa e vivamente partecipata l’iniziativa della cattedrale di San Rufino “Percorsi umbri sui passi dei santi” che si è attuata come ogni anno nel tempo di Quaresima grazie al parroco don Cesare Provenzi. Domenica 4 marzo partenza da piazza Matteotti per una rappresentanza dell’unità pastorale San Rufino-Viole, ma anche di altre località assisane, che si è recata presso il monastero di Santa Chiara da Montefalco la cui vicenda terrena ben nota al popolo umbro ha dato sempre più nuove suggestioni e inviti alla crescita spirituale, al desiderio di redenzione, all’anelito verso la carità in questo tempo di Quaresima e in prossimità delle 24 ore della misericordia indette da Papa Francesco. Guidato da una suora agostiniana alla visita del monastero a partire dagli affreschi presenti nella cappella della parte più antica, il gruppo è stato introdotto ad una

conoscenza profonda socio-culturale e teologica del percorso esistenziale mistico della santa; per poi passare al chiostro e vederne il segno nei famosi alberi himalajani. Nella Chiesa attuale del monastero di santa Chiara ci si è poi soffermati in preghiera di fronte al corpo incorrotto della Santa e alle sue reliquie. Ad accoglierci l’abadessa della comunità delle clarisse cappuccine che custodiscono il monastero che ha raccontato la grazia che il Signore concesse alla loro abbadessa Madre Maria Teresa di Gesù di ascoltare un sacerdote

che ebbe da Dio il permesso di lasciarsi sentire presente in questo monastero, d’intrecciare un dialogo con lei rivelando la sua storia di prete che scontava 40 anni in purgatorio per aver disperso beni ecclesiali. Giunse a fare offerte alla grata interna del monastero, chiedendo preghiere e sacrifici per la sua liberazione. L’ anima del sacerdote venne 28 volte, portò 300 lire (10 per volta, a volte 20) cioè una somma riguardevole per quei tempi, finché venne ad annunciare giubilante la sua liberazione dalle fiamme del Purgatorio. In ricordo di ciò, nella parte del parlatorio interno, dove quel sacerdote aveva consegnato i soldi, fu istituita nel 1924 una “cappella del Suffragio per le anime del Purgatorio, soprattutto per quelle dei sacerdoti”, con approvazione della Santa Sede. Madre M. Teresa di Gesù è sepolta in monastero, nella Cappella del Suffragio. Qui si è concluso il breve pellegrinaggio con la celebrazione dei Vespri e l’adorazione eucaristica. 3

Bastia Umbra

Esercizi spirituali a san Michele Arcangelo ASSISI - Non avevamo mai partecipato ad esercizi spirituali così come li ha programmati Don Maurizio Saba per gli operatori pastorali della Parrocchia San Michele di Bastia e per altri volontari. Cinque giorni, con orario da VERA QUARESIMA: dalle 19 alle 22, da lunedì 12 a venerdì 16 marzo. Sono state ore di una intensità non comune, iniziate con la Celebrazione Eucaristica e seguitate con l’esposizione e l’adorazione del Santissimo. Questi momenti venivano sistematicamente interrotti da letture da meditare, invocazioni proposte dal Sacerdote e partecipate dai fedeli, omelie del Parroco e, a turno, di Don Girolamo Giovannini e Don Francesco Angelini. “Misericordia io voglio” è il titolo riassuntivo di ogni serata di esercizi, ma con sottotitolo specifico per ogni serata: lunedì “Misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore”; martedì “Gesù rivela con gesti e parole il Pa-

dre misericordioso”; mercoledì “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”; giovedì e anche venerdì “La Chiesa sacramento della misericordia”. L’ultima sera, dopo il rituale programmato, si è aggiunta anche la Via Crucis svoltasi nella stessa parrocchiale con la partecipazione delle quattro confraternite. Al termine il Parroco Don Maurizio ha donato a tutti i presenti la Misericordina di Papa Francesco,

per la recita della Coroncina, secondo quanto Gesù rivelò a Santa Faustina Kowalska, che si presenta come una medicina di “59 granelli intracordiali” per la concessione di tutto quello che a Lui verrà chiesto. Le anime che la reciteranno secondo le istruzioni impartite avranno la precedenza nella Misericordia di Nostro Signore. 3 Rino Casula


News

Chiesa Insieme

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suor Maria Rosaria e la catechesi su “Don Milani e i poveri: l’abbraccio che sa di francescano”

“I giovani hanno ferite che appaiono più insanabili di quelle dei lebbrosi di Francesco” Antonella Porzi

ASSISI – “Don Milani e i poveri: l’abbraccio che sa di francescano”. È il tema della catechesi tenuta da suor Maria Rosaria Sorce, suora francescana Immacolatina e insegnante di religione, martedì 20 marzo nel Santuario della Spogliazione durante l’appuntamento mensile in ricordo della sua apertura. “La scuola di Barbiana è iniziata con sei alunni, sei contadini destinati a pulire le pecore”. Ha detto suor Maria Rosaria all’inizio dell’incontro, durante il quale ha parlato degli alunni come dei suoi ‘poveri’ per raccontare e mettere a confronto l’esperienza vissuta da don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana. “Ad Assisi – ha spiegato – ho trovato i miei ‘poveri’. Quando parlo degli alunni, come dei miei poveri, parlo dei poveri secondo l’accezione di don Milani per il quale essi non sono tali perché sono nati così. Alla scuola di Barbiana non esiste l’espressione ‘non sei fatto per la scuola’. Guardando i giovani – ha proseguito – dei quali conosco le fatiche, le precarietà, i disagi e le confidenze ri-

conosco che tante volte sono ferite che appaiono più insanabili di quelle dei lebbrosi di Francesco. Li ho definiti così perché hanno bisogno anche loro oggi del dominio della parola, della cultura, del linguaggio della comunicazione per trovare delle motivazioni forti. In que-

sto mi sembrano tanto vicini alla situazione della scuola di Barbiana. I poveri nella concezione di don Milani diventano ricchi per eccellenza. Ho scelto di parlare attraverso i miei alunni per renderli protagonisti e raccontarvi questa esperienza ‘milaniana’”. Durante l’incontro suor Maria Rosaria ha letto alcune frasi tratte dai libri di don Milani e mostrato una piccola rappresentazione dell’abbraccio di Francesco ai lebbrosi, realizzato dai suoi alunni per far ricordare dal vivo, dai giovani, l’abbraccio di Francesco ai poveri e la realizzazione che i ragazzi hanno fatto della scuola di Barbiana. Suor Maria Rosaria ha anche descritto alcuni stralci della vita del presbitero e della sua famiglia.3

Dal 28 aprile al 1 maggio alla Cittadella c’è il 40° seminario sulla comunicazione della coppia

“L’amore travolgente utopia della vita”

40 ° Seminario La comunicazione nella coppia

L’amore, travolgente utopia della vita ... le travi della nostra casa sono i cedri (ct 1,17)

ASSISI - “L’Amore travolgente utopia della vita”. E’ questo il titolo del 40° seminario della comunicazione della coppia in programma alla Cittadella dal 28 aprile al 1° maggio. “Ci affacciamo alla sponda di un mare aperto e non certamente tranquillo- scrive il gruppo convegni Cittadella nella presentazione dell’evento - ma non perdiamo la fiducia di poter dialogare anche con i naviganti che si allontanano dalle rotte più tradizionali e intraprendono quelle inedite, spesso cariche di interrogativi e forse anche di turbamenti d’animo. Il titolo che proponiamo, non vuole essere un inno all’ottimismo ingenuo, quasi un sogno da novelli don Chisciotte, ma una determinazione a prendere sul serio il grande tema dell’amore che probabilmente è travolgente, appassionante e resistente, come le

travi dei cedri, profetizzati dal Cantico dei Cantici, qualora riesca a connettersi con l’utopia della vita”. Il seminario vedrà la partecipazione di: Rosella De Leonibus, psicologa e psicoterapeuta; Emanuele Filograna, dottore di ricerca; Vito Mancuso, teologo e scrittore; Lilia Sebastiani, teologa morale; Giangabriele Sasso, chitarrista classico; Beppe Sivelli, psicologo clinico. Testimonianze dei coniugi: Sandra Bernasconi e Gimmi Pugliesi, Primetta Bertolozzi e Mauro Lucchesi, Piera Damaso e Paolo Scappucci. Per partecipare basta consultare il sito internet della Cittadella ( http://www.cittadella.org/), oppure contattare direttamente la Pro Civitate Christiana al numero: 075- 813231 o via mail: ospitalita@cittadella.org 3


Chiesa Insieme 12 aprile 2018

APPUNTAMENTI - marzo / aprile 2018 15 – Domenica - 3.a di Pasqua

94a Giornata per l’Università Cattolica (colletta obbligatoria)

16 – Lunedì – 3.a di Pasqua

Collegio dei Consultori ore 10.00

17 – Martedì – 3.a di Pasqua 18 – Mercoledì – 3.a di Pasqua 19 – Giovedì – 3.a di Pasqua 20 – Venerdì – 3.a di Pasqua

Lectio divina dei giovani - ore 20.45 Santuario della Spogliazione

21 – Sabato – 3.a di Pasqua 22 – Domenica – 4.a di Pasqua

- 55a Giornata di preghiera per le vocazioni (colletta obbligatoria per le vocazioni diocesane) - Ritiro animatori CMFV Domus Laetitiae

23 – Lunedì – 4.a di Pasqua 24 – Martedì – 4.a di Pasqua . 25 – Mercoledì – 4.a di Pasqua 26 – Giovedì – 4.a di Pasqua 27 – Venerdì – 4.a di Pasqua

Consiglio Pastorale Diocesano ore 21.00

28 – Sabato – 4.a di Pasqua 29 – Domenica – 5.a di Pasqua 30 – Lunedì – 5.a di Pasqua

Ore 19.00 Foligno SIFT Conclusione

MAGGIO 1 – Martedì – 5.a di Pasqua 2 – Mercoledì – 5.a di Pasqua 3 – Giovedì – 5.a di Pasqua

VII° incontro mensile dei diaconi e dei preti ore 9.00

4 – Venerdì – 5.a di Pasqua 5 – Sabato – 5.a di Pasqua 6 – Domenica – 6.a di Pasqua 7 – Lunedì – 6.a di Pasqua 8 – Martedì – 6.a di Pasqua 9 – Mercoledì – 6.a di Pasqua

C0nsiglio Affari economici diocesano ore 16.00

10 – Giovedì – 6.a di Pasqua 11 – Venerdì – 6.a di Pasqua 12 – Sabato – 6.a di Pasqua 13 – Domenica – ASCENSIONE 14 Lunedì – 7.a di Pasqua

Consiglio Episcopale ore 9.30

15 – Martedì – 7.a di Pasqua

IL TUO ABBONAMENTO AL MENSILE CHIESA INSIEME È SCADUTO? ECCO COME RINNOVARLO SUBITO!

c/c postale n. 13999065 intestato a : Curia Diocesana - Amministrazione Chiesa Insieme

€ 20.00 (venti)


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