Chiesa Insieme - Maggio 2017

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N. 5 - MAGGIO 2017 - ANNO XXXV - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n° 660 del 7/03/1983

IL SANTUARIO DELLA SPOGLIAZIONE


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Chiesa Insieme maggio 2017

Editoriale

SOMMARIO

LA PAROLA DEL VESCOVO

Editoriale del vescovo

Un prete, una mamma - pag. 2

Focus

Un prete, una mamma

Veglia pasquale - pag. 3

Santuario della Spogliazione Lettera di papa Francesco - pag. 4-5 Programma Eventi - pag.6 - 7

Formazione

Incontro CRESU - pag. 9

Parrocchie

Bastia/San Rufino - pag.10

News

Reliquie dei coniugi Martin IL cordoglio per il cardinal Nicora Spirito di Assisi pag. 11

Appuntamenti

maggio/giugno 2017 - pag.12

Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marco Fortebracci Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : ufficiostampa@diocesiassisi.it Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50%

Abbonamento: Ordinario Euro 15,00 sostenitore Euro 20,00 - Servirsi preferibilmente del c.c.p. n°13999065 intestato a: Curia Diocesana Amministrazione Chiesa Insieme 06081 Assisi Stampa: Tipografia Metastasio

Ad ascoltarlo, don Otello Migliosi, in

un’intervista di venti anni fa, la festa della mamma, da lui ideata, era, in qualche modo, la festa per la “sua” mamma. Era morta quando egli aveva cinque anni, ma quei lineamenti gli erano rimasti impressi e soprattutto gli si era inciso nell’animo un senso religioso della maternità di cui si sarebbe fatto apostolo. In realtà è proprio questo senso “religioso” che caratterizza l’iniziativa di don Otello, parroco a Tordibetto di Assisi. Com’egli stesso afferma, la festa della mamma non fu un parto solitario della sua fervida mente. Altri, all’estero, ci avevano pensato. E in Italia, nello stesso 1957, anche a Milano e Genova, del tutto indipendentemente, altri l’avevano varata. Ma altrove – egli commenta – la cosa assunse subito un’aria consumistica. A Tordibetto egli ne fece un obiettivo pastorale. La cosa potrebbe stupire. Nell’immaginario comune le iniziative ecclesiali che hanno a che fare con la maternità si concentrano soprattutto sulla Madre di Cristo. Quale senso poteva avere una festa dedicata, tout court, alla mamma, dunque a tutte le mamme? Don Otello aveva visto lontano. Già i suoi occhi, sessant’anni fa, vedevano i prodromi della crisi della famiglia. Già allora l’attacco alla famiglia aveva un carattere inquietante. Oggi siamo alla deriva. E come egli dice, far festa alla mamma, era per lui chiamare in gioco l’intera famiglia. La mamma è la mamma! Intorno a lei la famiglia si ricompone. E la famiglia non è un qualcosa di marginale. È fondamento e nucleo della società, altrettanto della Chiesa. Si comprende così come a Tordibetto don Otello organizzasse la festa della mamma – e non mancò anche una statua che la

rappresentava quasi come una catechesi sulla famiglia. Oggi è lo stesso volto di Dio ad aver recuperato la dimensione del femminile e della maternità. Dio – si è detto autorevolmente – è Padre e Madre. La Bibbia stessa lo suggerisce, pur nella realtà dei simboli, che evocano un infinito sempre più alto della nostra percezione. L’Italia accolse l’input di don Otello. A Tordibetto di Assisi il legittimo orgoglio dei pionieri. Ma la commemorazione, dalla Città del Poverello, si fa anche sfida. Vivere questa festa nei suoi connotati più interiori, al di dentro o al di là di un contesto religioso, stride acutamente con un processo di disgregazione che attacca profondamente il tessuto familiare. Eppure il grido della natura, voce di quello di Dio, invoca ancora il dono della maternità. E il comandamento di Dio è fermo, ed anche completo, su tutto l’arco della genitorialità: onora il padre e la madre. Occorre tornare alla limpidezza del disegno di Dio. Sull’onda del sentimento filiale-materno – alfabeto dell’essere umano – si potranno meglio discernere le grandi questioni di bioetica che si agitano oggi nelle coscienze e nei parlamenti, da quelle veicolate dall’inaccettabile ideologia gender a quelle che perorano oscuri mercati di uteri e quant’altro, per scippare alla natura quanto di più bello, più salutare, più tenero, essa possegga. Ma se Dio, volendo farsi uno di noi, scelse di incarnarsi nel grembo di una Madre, non è sufficiente a farci capire? Da una piccola frazione di Assisi il sessantesimo anniversario della festa della mamma si fa appello e auspicio. + Domenico, vescovo


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Focus

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Durante la veglia pasquale a San Rufino il vescovo annuncia il messaggio del Papa

La gioia della luce e della Risurrezione Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI – Celebrata la veglia pasquale alle 22.30 nella Notte Santa di sabato 15 aprile nella cattedrale di San Rufino presieduta dal vescovo della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino e concelebrata dal parroco e priore della cattedrale don Cesare Provenzi. Gioia ed esultanza per il Cristo Risorto che dà senso alla nostra vita, alla nostra fede. Simboleggiato dal cero Pasquale nella liturgia della Luce, ricordiamo che Egli solo è l’alfa e l’omega, il principio e la fine di tutto; solo attingendo la luce da Lui, come nel rito dell’accensione delle candele, possiamo illuminare la notte della nostra storia e cantare “Gloria a Dio nell’alto dei cieli” al suono delle campane che irrompono nel grande Silenzio finora contemplato, perché: “È Risorto il mio Signore, e vive Cristo mia speranza e mi precede…” proprio lì dove temo di andare, dove temo la sofferenza o la pienezza dell’amore. Una veglia ricca di simboli che c’invitano alla gioia, al memoriale dei mirabilia Dei, dei prodigi compiuti nella storia della salvezza per il popolo d’Israele dal Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, come ci ricordavano il canto dell’ Exultet e la Liturgia della Parola, invitandoci a gioire per le

meraviglie compiute ancora oggi nella nostra vita personale, nella vita della Chiesa come nella vita di Alexandre Karim. Alexandre che vive in Francia, ma ha intrecciato una profonda amicizia con la comunità assisana, in questa notte santa, con il Battesimo, la Confermazione e la Comunione, dall’Islam è stato innestato nell’albero della vita e della grazia di Dio, diventando nostro fratello e figlio della Chiesa. All’omelia il presule ha poi ricordato un grande omaggio che Papa Francesco ha voluto ancora fare alla serafica civitas: un documento inviato in occasione della imminente istituzione della chiesa di Santa Maria Maggiore a Santuario della Spoliazione, perché

lì in piazza del Vescovado, ricordava monsignor Sorrentino, Francesco per essere libero e tutto di Gesù si è spogliato di tutto davanti al vescovo Guido alla presenza di un padre Pietro di Bernardone fremente d’ira. Francesco aveva capito che solo Gesù era il suo tesoro. Il Papa nel documento ricorda che in quella Sala della Spoliazione, dove lui stesso nella sua visita ad Assisi ha parlato ai poveri e ha invitato la Chiesa a spogliarsi della sua mondanità, il gesto di Francesco è segno di un mondo che non è ancora secondo Dio, che dobbiamo imparare la logica di Gesù: spogliarsi di ogni bene come Francesco. Infine il Santo Padre rivolge un appello: non aver paura di proporre ai giovani gli ideali del Vangelo, non lasciandoli soli, ma affiancandoli e camminando con loro. L’istituzione del Santuario della Spogliazione ci ricorda che dobbiamo ripartire con zelo e slancio dalle origini, dal fervore iniziale della Chiesa nascente senza paura seguendo l’esempio di San Francesco. Il documento integrale è sul sito della diocesi e diramato attraverso i media e i canali informativi di internet, a tutti è affidato il compito di diffonderlo. La liturgia è stata animata dal coro degli scout e dei giovani della parrocchia. A conclusione lo scambio di auguri tra spumante e colomba pasquale e un grazie al parroco don Cesare Provenzi che con la comunità delle suore Francescane Immacolatine ha curato in tutti i dettagli il cammino quaresimale e gli eventi della Settimana Santa. 3


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Santuario della Spogliazione

Papa Francesco e il Santuario della Spogliazione M

Al Venerato Fratello Mons. Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

i hai informato, caro fratello, di una tua iniziativa, che si lega in modo speciale alla visita che feci ad Assisi il 4 ottobre 2013 quando, nel Vescovado, sostai nella Sala della Spogliazione. Ivi si ricorda il gesto del giovane Francesco, che si spogliò, fino alla nudità, di tutti i beni terreni, per donarsi interamente a Dio e ai fratelli. Per mettere in luce quel singolare episodio, hai voluto erigere, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, antica cattedrale di Assisi, e nei luoghi del Vescovado che furono testimoni dell’evento, il Santuario della Spogliazione. Hai così aggiunto una perla al panorama religioso della “Città serafica”, offrendo alla comunità cristiana e ai pellegrini un’altra grande opportunità, dalla quale si possono giustamente sperare frutti spirituali e pastorali. Sono lieto pertanto di accompagnare con una riflessione e una benedizione l’inaugurazione ufficiale che ne farai il prossimo 20 maggio. Ricordo bene l’emozione della mia prima visita ad Assisi. Avendo scelto, quale ispirazione ideale del mio pontificato, il nome di Francesco, la Sala della Spogliazione mi faceva rivivere con particolare intensità quel momento della vita del Santo. Rinunciando a tutti i beni terreni, egli si svincolava dall’incantesimo del dio-denaro che aveva irretito la sua famiglia, in particolare il padre Pietro di Bernardone. Certamente il giovane convertito non intendeva mancare del dovuto rispetto a suo padre, ma si ricordò che un battezzato deve mettere l’amore per Cristo al di sopra degli affetti più cari. In un dipinto che decora la Sala della Spogliazione è ben visibile lo sguardo contrariato del genitore, che si allontana con il denaro e le vesti del figlio, mentre questi, nudo ma ormai libero, si getta tra le braccia del vescovo Guido. Lo stesso episodio,

nella Basilica Superiore di San Francesco, è ricordato da un affresco di Giotto, che sottolinea lo slancio mistico del giovane ormai proiettato verso il Padre celeste, mentre il vescovo lo copre col suo mantello, ad esprimere l’abbraccio materno della Chiesa. Venendo a visitare la Sala della Spogliazione, ti chiesi di farmi incontrare soprattutto una rappresentanza di poveri. In quella Sala così eloquente essi erano testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell’umanità. Purtroppo, a duemila anni dall’annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte

a un fenomeno di “inequità globale” e di “economia che uccide” (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 52-60). Proprio il giorno precedente il mio arrivo ad Assisi, nelle acque di Lampedusa, si era consumata una grande strage di migranti. Parlando, nel luogo della “spogliazione”, anche con la commozione determinata da quell’evento luttuoso, sentivo tutta la verità di ciò che aveva testimoniato il giovane Francesco: solo quando si avvicinò ai più poveri, al suo tempo rappresentati soprattutto dai malati di lebbra, esercitando verso di loro la misericordia, sperimentò «dolcezza di animo e di corpo» (Testamento, FF 110). Il nuovo Santuario assisano nasce come profezia di una società più giusta e solidale, mentre ricorda alla Chiesa il suo dovere di vivere, sulle orme di Francesco, spogliandosi della mondanità e rivestendosi dei valori del Vangelo. Ribadisco quanto dissi nella Sala della Spogliazione: «Tutti siamo chiamati ad essere poveri, a spogliarci di noi stessi; e per questo dobbiamo imparare a stare con i poveri, condividere con chi è privo del necessario, toccare la carne di Cristo! Il cristiano non è uno che si riempie la bocca coi poveri, no! E’ uno che li incontra, che li guarda negli occhi, che li tocca». Oggi è più che mai necessario che le parole di Cri-


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Santuario della Spogliazione

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penitenza e di rinnovamento. E come potrebbe rinnovarsi, se non guardando al suo “nudo” Signore? Cristo è il modello originario della “spogliazione”, come tu, caro fratello, hai voluto evidenziare, promulgando la tua lettera di istituzione del nuovo Santuario nella solennità del Natale. Nel Bimbo di Betlemme la gloria divina si è come nascosta. Sarà ancor più velata sul Golgota. «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,5-8).

sto caratterizzino il cammino e lo stile della Chiesa. Se in tante regioni del mondo tradizionalmente cristiane si verifica un allontanamento dalla fede, e siamo pertanto chiamati a una nuova evangelizzazione, il segreto della nostra predicazione non sta tanto nella forza delle nostre parole, ma nel fascino della testimonianza, sostenuta dalla grazia. E la condizione è che non disattendiamo le indicazioni che il Maestro diede ai suoi apostoli nel discorso sulla missione, facendo insieme appello alla generosità degli evangelizzatori e alla premura fraterna nei loro confronti: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento» (Mt 10,8-10). Francesco di Assisi lo aveva ben chiaro. Lo aveva assimilato nella meditazione del vangelo, ma soprattutto dalla contemplazione del volto di Cristo nei lebbrosi e nel Crocifisso di San Damiano, dal quale aveva ricevuto il mandato: “Francesco, va’, ripara la mia casa”. Sì, come al tempo di Francesco, la Chiesa ha sempre bisogno di essere “riparata”. Essa infatti è santa nei doni che riceve dall’alto, ma è formata da peccatori, e pertanto è sempre bisognosa di

Dal Natale alla Pasqua, il cammino di Cristo è tutto un mistero di “spogliazione”. L’Onnipotenza, in qualche modo, si eclissa, affinché la gloria del Verbo fatto carne si esprima soprattutto nell’amore e nella misericordia. La spogliazione è un mistero di amore! Essa non dice disprezzo per le realtà del mondo. E come potrebbe? Il mondo viene tutto dalle mani di Dio. Francesco stesso ci invita, nel Cantico di Frate Sole, a cantare e a custodire la bellezza di tutte le creature. La spogliazione ci fa fruire di esse in modo sobrio e solidale, con una gerarchia di valori che mette l’amore al primo posto. Ci si deve spogliare, in sostanza, più che di cose, di sé stessi, mettendo da parte l’egoismo che ci fa arroccare nei nostri interessi e nei nostri beni, impedendoci di scoprire la bellezza dell’altro e la gioia di aprirgli il cuore. Un cammino cristiano autentico non porta alla tristezza, ma alla gioia. In un mondo segnato da tanta «tristezza individualista» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 2), il Santuario della Spogliazione si propone di alimentare nella Chiesa e nella società la gioia evangelica, semplice e solidale. Un aspetto bello del nuovo Santuario è dato dal fatto che, nell’evento della spogliazione di Francesco, emerge anche la figura di un Pastore, il vescovo Guido, che lo aveva probabilmente conosciuto, se non addirittura accompagnato nel suo cammino di conversione, ed ora lo accoglieva nel-

la sua scelta decisiva. È un’immagine di maternità della Chiesa che merita di essere riscoperta, mentre la condizione giovanile, in un quadro generale di crisi della società, pone interrogativi seri che ho voluto mettere a fuoco indicendo un apposito Sinodo. I giovani hanno bisogno di essere accolti, valorizzati e accompagnati. Non bisogna temere di proporre a loro Cristo e gli ideali esigenti del vangelo. Ma occorre per questo mettersi in mezzo a loro e camminare con loro. Il nuovo Santuario acquista così anche il valore di un luogo prezioso dove i giovani possano essere aiutati nel discernimento della loro vocazione. Al tempo stesso gli adulti vi sono chiamati a stringersi in unità di intenti e di sentimenti, perché la Chiesa faccia emergere sempre più il suo carattere di famiglia, e le nuove generazioni si sentano sostenute nel loro cammino. Benedico pertanto di cuore il nuovo Santuario, estendendo la mia benedizione ai pellegrini che lo visiteranno e all’intera comunità diocesana. La Vergine Santa, alla quale il Santuario resta dedicato, faccia sentire tutta la sua materna protezione. 16 aprile 2017, Pasqua di Risurrezione

Francesco


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Santuario della Spogliazione PRO G R A M M A DOMENICA 14 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita per aprire il cuore - ore 8.00 Santuario Lodi mattutine - ore 11.00 Santuario – Messa presieduta dal ministro provinciale dei frati minori cappuccini dell’Umbria p. Matteo SIRO, animata dal coro “Cantori di Assisi” diretto da Gabriella ROSSI - ore 16,30 Basilica di Santa Chiara – Vespri: presiede il vescovo mons. Domenico SORRENTINO con il ministro provinciale dei frati minori Cappuccini dell’Umbria p. Matteo SIRO, il ministro provinciale dei frati minori dell’Umbria p. Claudio DURIGHETTO, il custode del Sacro convento di Assisi p. Mauro GAMBETTI e il ministro provinciale del T.O.R. p. Angelo GENTILE - ore 17,00 Processione con la reliquia del mantello del vescovo Guido dalla Basilica di Santa Chiara al Santuario della Spogliazione - ore 17.30 Santuario – senza nulla di proprio per essere con: “La sfida solidale dell’Istituto Serafico” - ore 18.00 Santuario – Dialogo: “La spogliazione oggi, la provocazione di Papa Francesco” Mons. Matteo Maria ZUPPI, Arcivescovo di Bologna Stefania PROIETTI, Sindaco di Assisi Modera: don Tonio DELL’OLIO, Presidente Pro Civitate Christiana - Ore 21,00 Sala della Spogliazione – Conversazione: “Il mantello del Vescovo Guido: Francesco tra l’ira di Bernardone, mamma Pica e Madre Chiesa”.

LUNEDÌ 15 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita per essere fratello - ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 9.00 Visita scuole dell’infanzia del Comune di Assisi - ore 17.00 Santuario – Messa presieduta dall’ar-civescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato BOCCARDO, concelebrata dal vicario foraneo di Gualdo Tadino don Franco BERRETTINI e dai parroci del vicariato, animata dal coro “Allegre note” diretto da Giulia RINALDI - ore 18.00 Santuario – senza nulla di proprio per essere con i poveri: “Le opere segno della Caritas di Assisi” - ore 18.20 Catechesi: “Essere povero per essere fratello” p. Giulio MICHELINI, Docente Istituto Teologico di Assisi

MARTEDÌ 16 MAGGIO

Senza nulla di proprio... per un’economia alternativa - ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 9.00 Visita scuole primarie del Comune di Assisi - ore 17.00 Santuario – Messa presieduta dal vescovo di

Città di Castello mons. Domenico CANCIAN, concelebrata dal vicario foraneo di Assisi mons. Maurizio SABA e dai parroci del vicariato, animata dal coro “S. Francesco” diretto da p. Giuseppe MAGRINO - ore 18.00 Santuario – senza nulla di proprio per essere con gli emarginati: la testimonianza dell’associazione “Papa Giovanni XXIII” di Assisi - ore 18.20 Tavola rotonda: “La spogliazione oggi. Una sfida di civiltà” Brunello CUCINELLI, Imprenditore Stefano ZAMAGNI, Economista Don Luigi CIOTTI, Fondatore del- l’associazione Libera Modera: Marco TARQUINIO, Direttore Avvenire


Chiesa Insieme

Santuario della Spogliazione MERCOLEDÌ 17 MAGGIO

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VENERDÌ 19 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita di kenosis e libertà

Senza nulla di proprio... una vita per la lode

- ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 9.00 Visita istituti comprensivi del Comune di Assisi - ore 17.00 Santuario – Messa presieduta dal cardinale arcivescovo metropolita di Perugia - Città della Pieve Gualtiero BASSETTI, concelebrata dal vicario foraneo di Santa Maria degli Angeli p. Marco VIANELLI e dai parroci del vicariato, animata dalla “Cappella musicale della Porziuncola” diretta da p. Maurizio VERDE - ore 18.00 Santuario – senza nulla di proprio per prendersi cura: l’impegno della comunità “La Cordata” di Assisi - ore 18.20 Catechesi: “Da Gesù a Francesco, un percorso di kenosis e libertà” don Fabio ROSINI, direttore del Servizio per le Vocazioni del Vicariato di Roma - ore 21.00 Solenne Adorazione Eucaristica animata dalle Comunità Maria Famiglie del Vangelo

- ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 9.00 Visita scuole superiori del Comune di Assisi - ore 17.00 Santuario – Messa presieduta dal vescovo di Gubbio mons. Mario CECCOBELLI, concelebrata dal vicario foraneo di Bastia Umbra don Franco SANTINI e dai parroci del vicariato, animata dal coro “Voci dalla Montagna” diretto da Francesca MENICHELLI - ore 18.00 Santuario – senza nulla di proprio per il recupero di esistenze in difficoltà: l’esperienza dell’associazione “Exodus” - ore 18.20 Presentazione del logo del Santuario della Spogliazione di p. Marko Ivan RUPNIK “Raccontare la spogliazione con l’arte” Antonella PINCIROLI, Grafica e iconografa - Ore 21.00 Santuario – “Un pazzo in piazza” iniziativa animata da p. Mirko MAZZOCATO, Pastorale giovanile diocesi Assisi, con la partecipazione di: P. Alessandro BRUSTENGHI, Tenore Marco MAMMOLI, Cantautore Andrea e Antonia ACUTIS, genitori del servo di Dio Carlo Acutis

SABATO 20 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita per riparare la Chiesa

GIOVEDÌ 18 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita sulle vie della missione - ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 9.00 Visita scuola secondaria di I grado del Comune di Assisi - ore 17.00 Santuario – Messa presieduta dal vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Giuseppe PIEMONTESE, concelebrata dal vicario foraneo di Nocera Umbra don Ferdinando CETORELLI e dai parroci del vicariato, animata dal coro di “Santa Maria Maggiore” diretto dalle suore francescane Alcantarine - ore 18.00 Santuario – senza nulla di proprio la mis-sione mondo: le attività dell’associazione “Ra.Mi.” di Assisi e del progetto “Mato Grosso” - ore 18.20 Tavola rotonda: “La Spogliazione: una sfida globale” Marco BARTOLI, Comunità di S. Egidio Francesca DI MAOLO, Presidente Istituto Serafico Assisi Ernesto OLIVERO, Fondatore Sermig - Arsenale della Pace Torino Modera: Luciano FONTANA, Direttore Corriere della Sera

- ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 18.00 Santuario – Messa di apertura del Santuario della Spogliazione presieduta da mons. Domenico SORRENTINO, concelebrata dai rettori dei santuari della Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, animata dal coro e orchestra della “Cappella musicale di San Rufino” diretta da Lucio SAMBUCO, orga-nista Carlo ABBATE - Ore 21.00 Piazza Vescovado - “Una meravigliosa follia”, rappresentazione in forma scenica tratta dalle Fonti Francescane, a cura dell’Ente Calendimaggio di Assisi Intrattenimento a cura dei Musici delle Parti del Calendimaggio di Assisi e degustazione offerta dalle famiglie della parrocchia nel giardino del Santuario

DOMENICA 21 MAGGIO

Senza nulla di proprio... una vita per condividere - ore 8.00 Santuario – Lodi mattutine - ore 11.00 Santuario – Messa presieduta dal Card. Pietro PAROLIN, Segretario di Stato di Sua Santità, animata dal coro “Commedia Harmonica” diretto da Umberto RINALDI - ore 13.00 Pranzo con i poveri presso la casa di accoglienza “Domus Laetitiae” dei frati minori Cappuccini - ore 15.00 Santuario - Conversazione: “La spogliazione di Francesco da Giotto a Sermei e il pensiero di Papa Francesco” di Vittorio SGARBI introduce: mons. Vittorio PERI, Vicario episcopale per la Cultura - ore 21.00 Piazza del Comune – Musical “Forza venite gente” di Michele PAULICELLI (in caso di maltempo lo spettacolo avrà luogo presso il teatro della Pro Civitate Christiana)


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Teleriscaldamento di Assisi:

Entro inizio Stagione termica 2017/2018 i nuovi allacci alla rete di teleriscaldamento Ad Assisi è stato realizzato -fra il 2008 ed il 2009- un impianto di teleriscaldamento così ripartito: 1) una centrale di produzione, localizzata nella zona industriale di Santa Maria degli Angeli, a ridosso della superstrada, che è il punto in cui il calore prodotto viene trasmesso all’acqua. 2) una rete di distribuzione sotterranea, che trasporta l’acqua calda dalla centrale agli edifici da riscaldare, della lunghezza di circa 13 km, che attraversa parte del territorio di Santa Maria degli Angeli, per arrivare ad Assisi alta 3) i punti di consegna al cliente finale, cioè le sottostazioni di scambio termico, che sostituiscono le caldaie tradizionali e permettono lo scambio di calore tra l’acqua della rete di distribuzione e l’acqua dell’impianto interno agli edifici. Una volta trasferito il calore, l’acqua ritorna alla centrale di produzione per essere nuovamente riscaldata e ridistribuita. Alea Heat & Power Srl, società del Gruppo Elettra Investimenti SpA, che ha la titolarità e la gestione della centrale di produzione e della rete di teleriscaldamento, sta concludendo la fase di allacci di nuove utenze alla rete esistente. La campagna dei nuovi allacci è al momento nel vivo della sua realizzazione. Alea Heat & Power conta di terminarla entro l’inizio della prossima stagione termica 2017-2018. La campagna è partita nel 2016 e ha riguardato principalmente utenze di medie/grandi dimensioni, per un totale di nuova energia termica erogata pari a circa 4.000.000 kWh/anno Alla fine della campagna si prevede di attestarsi su un prelievo annuo medio dalla rete pari a circa 12.000.000 kWh/anno, tale da generare un rendimento complessivo della rete (rapporto fra energia prodotta ed energia consumata) accettabile per gli standard di settore, rispetto alle reali potenzialità della rete. Fra le varie utenze allacciate e di prossima connessione, oltre ad Hotel e attività terziarie, ci sono numerosi istituti ed enti ecclesiastici di vario tipo, che hanno colto le opportunità derivanti dal teleriscaldamento. Fra tutti, va menzionato il Sacro Convento. Oltre ad essere il simbolo di Assisi, si tratta di una utenza “energivora” molto importante, ove si prevede il consumo di circa 1.000.000 kWh termici dalla rete di teleriscaldamento. I lavori per la connessione alla rete di teleriscaldamento (interamente a carico di Alea Heat & Power) sono terminati alla fine del mese di Aprile. Oltre i vantaggi ambientali e di sicurezza (il sistema va a sostituire le caldaie tradizionali), le utenze allacciate (e che si allacceranno) al teleriscaldamento di Assisi possono beneficiare di risparmi economici in bolletta (sconti) rispetto alla fornitura tradizionale da gas metano. A tali risparmi sono poi da aggiungersi i costi che si risparmiano per la gestione e manutenzione delle caldaie. I lavori di allaccio per le nuove utenze sono a totale carico della società Alea Heat & Power. Per Informazioni e contatti: Alea Heat & Power Srl, Via Aldo Moro, 33 - S. Maria degli Angeli (PG) Tel. 075/8043667 – 393/9112027


Chiesa Insieme

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Formazione

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Promosso, ma si può dare di più Incontro della CRESU mette a fuoco la condizione giovanile oggi Ombretta Sonno

ASSISI - Promossa ma potrebbe fare di più: come la generazione mobile guarda alla scuola, allo studio e al lavoro è la tematica dell’Incontro organizzato dalla Commissione regionale per l’Educazione della CEU (Conferenza Episcopale Umbra), presieduta da mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo della nostra Diocesi, tenutosi venerdì 7 aprile presso l’Hotel Cenacolo a Santa Maria degli Angeli in Assisi. Relatrice è stata la professoressa Paola Bignardi, pedagogista, già presidente nazionale Azione Cattolica (dal 1999 al 2005) e coordinatrice del rapporto Giovani 2016 dell’Istituto Toniolo “La condizione giovanile in Italia” (Il Mulino, 2016). La professoressa Annarita Caponera, coordinatrice della Cresu, ha esordito affermando come la finalità di questo incontro sia quella di continuare la riflessione avviata lo scorso anno e che aveva un duplice tema: il primo, che scaturiva dall’Enciclica di papa Francesco ‘Laudato si’, il rispetto del Creato inteso in senso religioso come ambiente creato da Dio, luogo dove l’uomo e la donna possano vivere la propria vocazione in armonia con Dio e con tutte le creature; il secondo, nell’anno Santo della Misericordia, volto ad elaborare percorsi di riconciliazione, di pace, di amicizia e di fraternità aperti ai credenti di tutte le religioni e ai non credenti. Monsignor Sorrentino ha sottolineato come sia importante effettuare una riflessione sui giovani. “Capire i giovani di oggi - ha affermato – vuol dire mettersi nell’atteggiamento migliore per comprendere dove va la realtà, cosa ci compete, cosa possiamo fare. Si può avere con i giovani un rapporto amicale, senza rinunciare ad essere educatori. Certamente non metterci in cattedra, ma stare accanto a loro”. Paola Bignardi ha presentato i punti focali del Rapporto Giovani 2016 dell’Istituto Toniolo, condotto su un campione di persone di età compresa tra i 18 e i 29 anni. La famiglia, gli studi, il futuro, l’atteggiamento verso la società, la politica: questi i temi principali del Rapporto che, ogni

anno, in base all’attualità, si arricchisce di tanti altri argomenti. L’obiettivo è stato quello di prendere coscienza delle problematiche dei giovani, di vedere come realizzano i loro progetti, come cambia la loro vita, quale è il loro atteggiamento nei confronti della famiglia, della scuola, delle istituzioni, quale il loro interesse verso tematiche che riguardano l’attualità e soprattutto il rapporto con la rete. Una particolare attenzione è stata data al ruolo della scuola; essa dà fiducia ai giovani, ma può fare di più. Al Nord sono il 12% i giovani, dai 18 ai 24 anni, che non hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado e al Sud d’Italia si arriva al 19%, mentre in Europa la media è del 11%. Un altro dato, purtroppo in controtendenza, è la percentuale del 24% in Italia contro il 38% dei giovani che in Europa hanno ottenuto il diploma. Oltre a questo, ci sono poi i giovani che hanno abbandonato la scuola senza aver conseguito un titolo di studio. Il ruolo della scuola e della forma-

zione, comunque, resta sempre molto importante per un giovane; rappresenta uno dei capisaldi da cui non si può prescindere. Un aspetto interessante che emerge, a proposito della scelta della scuola secondaria di secondo grado, è che nei giovani prevale la motivazione personale e la qualità dell’istituto. “Senza dubbio, la scuola è sempre stata un tema fondamentale per il mondo giovanile, perché ci si rende conto che essa concorre alla struttura della formazione stessa della persona. Secondo il Rapporto – continua la Bignardi – per i ragazzi la scuola è l’istituto verso il quale mostrano la maggior fiducia, insieme alle Forze dell’Ordine. Questa costituisce anche un’occasione per costruirsi una formazione personale, per accrescere abilità e competenze, anche se si ha meno fiducia che tale formazione procuri una migliore possibilità di lavoro, ma rappresenti comunque, un fattore importante di cui si conserva un buon ricordo”. 3


Chiesa Insieme 10 maggio 2017

Parrocchie

bastia umbra Tanta partecipazione per la festa di san Marco con l’arrivo delle reliquie dei coniugi Martin

La comunità si ritrova intorno al suo patrono Ombretta Sonno

BASTIA UMBRA – La parrocchia di San Marco evangelista ha celebrato il proprio Santo patrono, con una festa che ha visto una sentita e grande partecipazione dei fedeli, che ha pienamente soddisfatto i sacerdoti: il parroco, don Francesco Santini, e il suo collaboratore, don Marco Armillei. L’evento è diventato l’occasione concreta per un’esperienza spirituale ed umana che ha riunito la comunità, sotto il segno del Santo sia come modello di vita, sia come intercessore nella crescita di ciascuno nella fede. La festa patronale è stata scandita da un nutrito programma: il triduo di riflessione e di preghiera (22 – 24 aprile); la messa vespertina e l’adorazione eucaristica nella chiesa di San Marco. Nella giornata di 25 aprile, solennità di San Marco, alle 11 è stata celebrata la Messa solenne, presieduta dall’arcivescovo, monsignor Domenico Sorrentino, alla presenza del parroco don Francesco Santini, di don Marco Armillei e degli altri sacerdoti di Bastia, alla quale ha preso parte una numerosa folla di persone. Di seguito, sono state accolte, presso il tendone del circolo XXV aprile, le reliquie dei santi coniugi Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, poi portate in processione nella chiesa

di San Marco. La comunità ha potuto vivere un momento di riflessione intorno alle spoglie dei santi coniugi Martin. Alle 20,30, si è svolta la

san rufino

Benedizione dei cibi una tradizione ancora viva ASSISI - Sempre partecipata la tradizionale benedizione dei cibi pasquali del sabato Santo, da parte di don Cesare Provenzi, nella parrocchia di San Rufino dove si sono ritrovate tante famiglie per compiere questo gesto consuetudinario di devozione per l’arrivo della Pasqua. 3

processione, momento in cui le reliquie sono state condotte dalla chiesa di San Marco a quella di Sant’Anna delle monache Benedettine. Mercoledì 26 aprile, le Reliquie sono state accolte anche nella chiesa di San Michele Arcangelo in Bastia Umbra. Don Francesco Santini, interpellato, ha sottolineato: “Questa festa è un’occasione per raccogliere l’intera comunità intorno al proprio patrono, che per noi è un Evangelista, fondamento della nostra fede, che attraverso il Vangelo ha trasmesso la Fede in Cristo Gesù, morto e risorto, per la nostra salvezza”. 3


Chiesa Insieme

maggio 2017

News

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I genitori di santa Teresina di Lisieux, esempio da seguire

In diocesi le reliquie dei santi coniugi Martin

ASSISI – Una grande accoglienza seguita da momenti molto toccanti hanno caratterizzato il pellegrinaggio delle reliquie dei santi coniugi Martin, genitori di Santa Teresina di Lisieux, arrivati in diocesi martedì 25 aprile. Dopo l’accoglienza nella sala della Spogliazione è seguito il trasferimento nella parrocchia di San Marco a Bastia Umbra. Poi in processione fino alle Benedettine e infine il trasferimento nella chiesa di San Michele. Giovedì mattina 27 aprile le reliquie dei santi coniugi Martin sono arrivate nella Chiesa Nuova di Assisi. Ad accoglierle il vescovo Sorrentino, il sindaco Proietti e i bambini delle scuole. Venerdì 28 aprile sempre nella Chiesa Nuova dopo la santa messa l’urna è stata portata in processione al Santuario della Spogliazione (chiesa di Santa Maria Maggiore) dove ad accoglierla c’erano altre clas-

si della scuola primaria S. Antonio. Sabato 29 aprile alle ore 7,30si sono svolte le lodi mattutine, alle ore 17 i vespri e adorazione eucaristica e alle ore 18,30 la santa messa che è stata celebrata dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Domenica 30 aprile l’urna è ripartita dopo le lodi del mattino.

A Taiwan soffia lo spirito di Assisi

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Il cordoglio del vescovo per la morte del cardinal Attilio Nicora ASSISI - Desidero raccomandare alla preghiera di tutta la comunità diocesana, ed in particolare delle comunità francescane che servono le due Basiliche Papali di San Francesco e Santa Maria degli Angeli e dei pellegrini che le frequentano, l’anima del Card. Attilio Nicora, che ieri ha lasciato questa terra per il cielo. Molti dei fedeli della diocesi forse non lo hanno mai incontrato o conosciuto. Abbiamo tuttavia, anche come diocesi, un debito di affetto verso di lui. La sua personalità è nota per le benemerenze acquisite a servizio della Chiesa italiana e della Santa Sede. Ma per la nostra Chiesa particolare, egli è stato importante soprattutto nella sua qualità di Legato Pontificio per le due Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli. Come è noto in forza del Motu Proprio Totius Orbis (9 novembre 2005) di Benedetto XVI, esse sono state ricondotte alla giurisdizione del vescovo diocesano, partecipando così

pienamente al nostro cammino pastorale. Pur in questo nuovo assetto unitario, il Motu Proprio prevede che un Cardinale Legato sia dato alle due Basiliche, con una funzione morale di testimonianza e di promozione dei particolari vincoli che legano le due Basiliche alla Santa Sede. Questa missione è stata svolta finora dal compianto Cardinale, con il quale, lungo questi anni, ho potuto intrattenere rapporti di amicizia cordiale e reciproca stima. Ha svolto questo compito con la competenza e la sensibilità che lo caratterizzavano, esprimendo una capacità di presenza discreta e signorile, che è stata di vivo incoraggiamento al cammino di unificazione pastorale che il Motu Proprio di Benedetto XVI si riprometteva. Dobbiamo pertanto al card. Nicora molta gratitudine, per aver accompagnato questo processo ecclesiale e pastorale. Il Signore lo accolga nella sua pace. La comunità diocesana lo ricordi con fervida preghiera.

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ASSISI – Anche Assisi presente al 1° simposio buddhista-cristiano che si è tenuto a Taiwan dal 24 al 29 aprile sul tema: “La risposta al dolore e la crisi ambientale”. In rappresentanza della città serafica ha partecipato padre Egidio Canil, religioso francescano delegato per lo Spirito di Assisi. “La settimana a Taiwan – rende noto padre Canil - si è conclusa ricca di incontri, di straordinarie esperienze, di dialoghi profondi e di amicizie con tanti monaci e qualche monaca buddisti, provenienti da diversi paesi asiatici: oltre a Taiwan, Cina, Giappone, Corea, Filippine, Tailandia, Italia, Germania, Stati Uniti, ecc. Dopo i due giorni di sosta nella comunità dei Saveriani, durante i quali ho potuto incontrare l’arcivescovo Emerito di Taipei – prosegue il francescano - , è seguita la partecipazione allo straordinario simposio buddista cristiano. Sono stati 4 giorni di fraternità, di amicizia e di confronto fra cristiani e buddisti: monaci e laici. Due i temi su cui ci si è confrontati. Il dolore e l’ambiente. Molto interessanti le relazioni e le esperienze.

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Chiesa Insieme 12 maggio 2017

APPUNTAMENTI - maggio / giugno 2017 16 Mar - 5.a di Pasqua

Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 6

17 Mer - 5.a di Pasqua

Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 6

18 Gio - 5.a di Pasqua

Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 7

19 Ven - 5.a di Pasqua

- Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 7 - Incontro dei giovani - ore 20.45 Santuario della Spogliazione

20 Sab - 5.a di Pasqua

Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 7

21 Dom - 6.a Domenica di Pasqua

Eventi inaugurazione Santuario della Spogliazione vedi programma a pag. 7

22 Lun - 6.a di Pasqua 23 Mar - 6.a di Pasqua 24 Mer - 6.a di Pasqua 25 Gio - 6.a di Pasqua 26 Ven - 6.a di Pasqua

Incontro dei giovani - ore 20.45 Santuario della Spogliazione

27 Sab - 6.a di Pasqua 28 Dom - ASCENSIONE DEL SIGNORE 29 Lun - 7.a di Pasqua 30 Mar - 7.a di Pasqua 31 Mer - 7.a di Pasqua GIUGNO 1 Gio - 7.a di Pasqua 2 Ven - 7.a di Pasqua 3 Sab - 7.a di Pasqua

Veglia di Pentecoste e conferimento dei Ministeri istitutiti ore 21.00 Cattedrale di san Rufino

4 Dom - PENTECOSTE 5 Lun - 9.a Tempo Ordinario 6 Mar - 9.a Tempo Ordinario 7 Mer - 9.a Tempo Ordinario 8 Gio - 9.a Tempo Ordinario 9 Ven - 9.a Tempo Ordinario 10 Sab - 9.a Tempo Ordinario 11 Dom - SANTISSIMA TRINITA' 12 Lun - 10.a Tempo Ordinario 13 Mar - 10.a Tempo Ordinario 14 Mer - 10.a Tempo Ordinario 15 Gio - 10.a Tempo Ordinario 16 Ven - 10.a Tempo Ordinario 17 Sab - 10.a Tempo Ordinario 18 Dom - SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO 19 Lun - 11.a Tempo Ordinario 20 Mar - 11.a Tempo Ordinario 21 Mer - 11.a Tempo Ordinario

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