Chiesa Insieme settembre 2014

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N. 7 SETTEMBRE 2014 - ANNO XXXII - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n째 660 del 7/03/1983

E ORA ... CAMMINIAMO INSIEME


Chiesa Insieme

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SETTEMBRE 2014

Editoriale

SOMMARIO Chiesa Caritas, Ass.

Festa

Focus

le nuove povertà

Primo

piano

Consultorio - pag.4-5

Solennità

di

San Rufino - pag.6- 7

Sinodo

diocesano

Celebrazioni

Santa Chiara- pag.8 Nocera Umbra - pag. 9 di

Solennità&Iniziative alla

Porziuncola - pag.10 - pag. -11

di preghiera per l’Iraq

Anniversari Raccolta

Restaurata

- pag. 3

e

dell’Assunta a

Veglia

- pag. 2

come famiglia

Festa

Famiglie e consacrazioni

L’esperienza Congregazione

del

Vangelo

- pag. 12-13

Dalle

parrocchie

- pag.14 Trex - pag. 15

fondi per le campane

la maestà a

del

Costa

Casimiri

di

Formazione

di

Gualdo - pag. 16

Vita

delle suore del

Concerto

diocesana

Giglio - pag. 17

Cultura

di frate

LA PAROLA DEL VESCOVO

del vescovo

Familia

pro

Il Perdono

Cambi

Editoriale

Alessandro - pag. 18

CHIESA COME FAMIGLIA

Ho

dato questo titolo a un libro che esce ai primi di settembre per i tipi della Cittadella. E’ anche, grosso modo, il tema affidato al card. Kasper il 4 settembre all’assemblea diocesana. Di famiglia poi in senso stretto, a livello di Chiesa universale, si occuperà il Sinodo dei vescovi. Ad essa dobbiamo dare un’attenzione speciale nel nostro Sinodo diocesano. Ho voluto scrivere questo libro per mettere a fuoco uno dei punti più critici della pastorale, ma anche una delle sue più grandi opportunità. Ritengo infatti che due siano i principali fattori di crisi: la crisi del pensiero (non si sa più che cosa pensare: il “relativismo” la fa da padrone, potenziato da internet) e la crisi delle relazioni (siamo sempre più soli, non soltanto per il venir meno della famiglia, ma anche per la

mobilità sociale, per i problemi del lavoro ecc.). Nella “tenaglia” micidiale di queste due criticità (che si influenzano reciprocamente) tutta la vita cristiana è messa alla prova e la pastorale arranca. Che fare? In questo libro offro qualche suggestione. Argomentata e documentata, tra analisi sociale, Bibbia e Magistero. Vi è illustrato il progetto delle piccole comunità per il rinnovamento della parrocchia. Il Sinodo ci aiuterà a riflettere ampiamente su questa problematica e, dunque, non è qui il caso di approfondire. Dico solo che, in questo grande orizzonte di crisi, mi sembra si delinei sempre di più una nuova primavera dell’annuncio cristiano e della comunità ecclesiale. Il modello: la Chiesa delle origini, “un cuor solo e un’anima sola”. Niente paura, dunque. Apriamo il cuore allo Spirito di Dio! + Domenico, vescovo

Breviario

nelle parrocchie e

IMU/TASI - pag. 19

Appuntamenti Settembre/Ottobre - pag.20 Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marina Rosati Marco Fortebracci Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : ufficiostampa@diocesiassisi.it Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50%

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Chiesa Insieme

Intervista

SETTEMBRE 2014

Focus al direttore uscente della

Caritas

diocesana padre

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Vi t t o r i o Vi o l a

Povertà, un’emergenza che ci tocca da vicino “ Si va dalle situazioni croniche alla più stringente perdita del lavoro a causa della crisi” Marina Rosati

ASSISI – Dopo sei anni passati alla direzione della Caritas diocesana, padre Vittorio Viola nominato nuovo custode della Porziuncola lascia questo organismo pastorale che opera in sinergia con la Fondazione diocesana di religione Santi Rufino e Rinaldo arricchito da un bagaglio di esperienze che solo il contatto con gli ultimi può dare. Un bagaglio di valori e di amore che la carità porta con sé e che aumenta venendo a contatto con le tante, diverse, pesanti povertà che anche nella nostra diocesi si possono contare. Chi erano e chi sono i nostri poveri? “Ci sono situazioni di povertà che potremmo dire ‘croniche’ ma ci sono nuove forme di povertà legate alla crisi economica che è anche crisi di valori: i nuovi volti delle dipendenze (penso ad esempio a quella del gioco d’azzardo, nella nostra piccola Umbria si arriva a punte di giocate di più di 3 milioni di euro al giorno!), la perdita del lavoro senza la speranza di poterlo ritrovare, le crisi familiari, la solitudine degli anziani, gli immigrati sopravvissuti al deserto e al mare ma che non riescono a superare l’ostacolo di un permesso di soggiorno”. Quali sono le esigenze più stringenti e i bisogni a cui la struttura non riesce a dare risposte? “La prima esigenza che continuamente incontriamo, spesso con toni veramente drammatici, è quella del lavoro. La nostra diocesi – penso al Gualdese con la crisi della Merloni, ma non solo – è stata in questi anni particolarmente messa alla prova. La mancanza del lavoro oltre ad esporre le famiglie ad una situazione economica sempre più precaria, porta con sé la perdita della dignità, la difficoltà nelle relazioni sia sociali sia familiari. Dobbiamo, però, intenderci su che cosa vuol dire dare risposte. Se per risposte intendiamo soluzioni capaci di risolvere crescenti situazioni di povertà, dovrei dire che non abbiamo alcuna risposta. La risposta che invece abbiamo è quella di una accoglienza che ascolta, di una parola di speranza, di un gesto concreto, anche piccolo, che pur non essendo

risolutivo, può comunque dare un respiro per affrontare la vita, di un aiuto ad individuare le priorità dei bisogni, di una capacità di mettere in rete le diverse possibilità di aiuto. La Caritas non è primariamente una struttura alla quale delegare l’attenzione per i poveri: la sua finalità prevalente è educativa, vuole animare la comunità cristiana a vivere il precetto dell’amore attraverso gesti concreti che appartengono a tutta la comunità e non ad un piccolo gruppo di “esperti”. Ci sono dei numeri che possono farci capire le dimensioni del fenomeno povertà? “In Umbria ci sono oltre 36mila famiglie povere. Un dato allarmante che emerge dal V rapporto sulle povertà in Umbria redatto dall’Aur (Agenzia Umbria ricerche) e dall’Osservatorio sulle povertà in Umbria (organismo costituito nel 1995 dalla Regione e dalla Conferenza Episcopale in Umbria). Il dato è pari al 9% delle famiglie della regione, di queste circa 6.300 versano in uno stato di estrema gravità mentre altre 19mila sono appena al di sopra della soglia di povertà. Questo esito è stato ottenuto calcolando la spesa per i consumi, ma se invece si considera il reddito familiare disponibile, gli umbri a rischio povertà sono circa 109 mila, un dato che porta l’Umbria al terzo posto fra le regioni del centro nord

più a rischio. Alla povertà data dalla diseguaglianza sociale di situazioni ormai croniche, note e monitorate dall’osservatorio da oltre vent’anni, si è aggiunta quella data dalla crisi economica attuale: sono molte le famiglie del ceto medio e medio basso che sono regredite andando a modificare il profilo sociale della regione. A subire maggiormente il peso della crisi sono state le famiglie giovani e quelle più numerose, specialmente se con figli. Un tenore di vita che è crollato non senza difficoltà rispetto magari alle famiglie di anziani che hanno subito minori ripercussioni, poiché dipendendo da redditi mediamente più bassi sono riuscite a mantenere un livello di spesa più moderato con minori difficoltà. Le occupazioni precarie, molto diffuse in Umbria, non hanno svolto la funzione di avviamento al lavoro, piuttosto hanno creato uno stile di vita dominato dalla precarietà. Quasi il 10% delle famiglie umbre ha un componente in difficoltà”. In questi anni c’è stata una maggiore attenzione per il problema povertà anche da parte dei vescovi con la creazione del fondo di solidarietà, ci sono altre iniziative in programma? “Il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre è stata una iniziativa che ha portato frutti sia come metodo di lavoro (penso, ad esempio; alla collaborazione con le Acli) sia come possibilità di interventi (quasi 3 milioni di euro, cono una spesa di gestione del Fondo inesistente). Si sta valutando come poter rilanciare questo strumento, anche riprendendo l’ispirazione iniziale che pensava il Fondo non solo come una raccolta di denaro ma come una possibilità di vivere la solidarietà con chi è più colpito dalla crisi rivedendo i propri stili di vita”. Crede che il problema povertà sia affrontato con l’urgenza che merita? Eventualmente chi dovrebbe manifestare più attenzione? “Se nel povero incontriamo Cristo è chiaro che l’attenzione della comunità cristiana è sempre urgente e sempre in qualche modo inadeguata. Nessuno può non sentirsi interpellato. Papa Francesco con la sua visita in Assisi ce lo ha insegnato”. 3


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SETTEMBRE 2014

Primo piano

A Palazzo d’Assisi l’associazione pro familia, il consultorio e la scuola per consulenti sono ormai

UN’ECCELLENZA PER MIGLIORARE Maria Alessandra Grazioli

ASSISI - “Sono andata un anno dallo psicologo, ma in casa ho ancora le stesse difficoltà. Vorrei iscrivermi alla Scuola per consulenti di Palazzo: ne hai sentito parlare? Mi potrà aiutare?”. La risposta a quest’ipotetica domanda dovrebbe essere un deciso “sì”. La nostra diocesi “nasconde” in effetti un vero servizio di eccellenza nell’ambito del sostegno alle persone, alle coppie e alle famiglie in difficoltà. L’associazione Pro Familia di Palazzo di Assisi, nata negli anni ‘80 con lo scopo di promuovere, difendere e sostenere la famiglia, ha ben presto focalizzato l’esigenza di poter contare su operatori qualificati, capaci di supportare le situazioni di sofferenza psicologica e relazionale di tante famiglie.

Negli anni l’associazione ha collaborato con i servizi sociali per interventi in favore di minori; con le scuole per uno sportello di ascolto offerto agli adolescenti; con il Movimento per la Vita a servizio di donne in gravidanza con problemi economici e psicologici. I suoi interventi si sono infine concentrati sulla consulenza di persone e nuclei in difficoltà. Per formare adeguatamente gli operatori coinvolti in tale servizio, è sorta, all’interno della stessa Associazione, la Scuola Italiana di Formazione per Consulenti Familiari (S.I.CO.F.). Le centinaia di persone che già l’hanno frequentata testimoniano di averne tratto grande beneficio in termini di benessere personale, familiare e relazionale. La Scuola stessa, infatti, già durante il periodo di frequenza, risulta il primo aiuto diretto al singolo, alla coppia e alla famiglia. I consulenti

Dal 1995 una mano tesa verso tutti Il consultorio La Famiglia, attivo dal 1995 per iniziativa dell’Associazione Pro Familia di Palazzo di Assisi, è socio dell’UCIPEM (Unione consultori italiani prematrimoniali e matrimoniali). Le consulenze sono gratuite e chiunque ne può fare richiesta contattando, per un appuntamento, la segreteria, che individuerà un consulente disponibile. L’associazione Pro Familia gestisce anche la Scuola italiana di formazione per consulenti familiari e operatori consultoriali in collaborazione con il Centro La Famiglia di Roma,

diretto da padre Luciano Cupia. La Scuola si avvale in particolare dell’approccio dell’analisi transazionale e della psicologia umanistica. Le iscrizioni sono a numero chiuso, 18 unità al massimo, e si possono effettuare anch’esse presso la segreteria, ai seguenti contatti ed orari: Consultorio La Famiglia – viale Michelangelo 37 - Palazzo di Assisi (PG) - Tel. fax . 075/8038197. Orario di apertura della segreteria del Consultorio e della Scuola: martedì ore 10-12; giovedì ore 16-18 3

abilitati, uomini e donne, sono attualmente 28 e provengono da quasi tutte le diocesi umbre. Grazie al loro servizio totalmente gratuito, nello spirito del volontariato e della testimonianza cristiana, si è potuta realizzare una professionale e continuativa attività consultoriale. Il Consultorio La Famiglia di Palazzo offre gratuitamente consulenze di ogni tipo, senza distinzione di persone, razza, cultura, credo o condizione socio-economica. Ne è segno la plu-


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Primo piano

SETTEMBRE 2014

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un punto di riferimento per la comunita’ diocesana e non solo, aumentano le attivita’ e gli utenti

RELAZIONI E RAPPORTI DI COPPIA ralità di provenienza anche di quanti si rivolgono al Consultorio: da Assisi, Foligno, Gubbio, OrvietoTodi, Perugia, Spoleto, Terni, Umbertide. Negli ultimi anni l’attività ha registrato una crescente richiesta di aiuto non solo da parte di uomini e di donne, ma anche di minori o adolescenti in situazione di disagio. Dal 2011 al 2013 sono state offerte dalle 15 alle 9 consulenze all’anno a coppie in difficoltà, dalle 6 alle 14 a uomini, dalle 7 alle 23 a donne, dalle 4 alle 7 a minori; inoltre sono stati seguiti casi di consulenza genitoriale, familiare, legale o legati ai servizi sociali. Il servizio di consulenza tocca i problemi della comunicazione e delle relazioni, ma anche quelli personali, come la percezione di sé e la difficoltà di

accogliersi. I consulenti affiancano le persone nel superamento di blocchi, in crisi e lacerazioni interiori, in difficoltà di tipo etico, legale, sessuale o generativo. La consulenza familiare affronta i problemi della coppia, i motivi che rendono intollerabile la convivenza o hanno causato la separazione; riattivando la comunicazione, può produrre un indiretto effetto positivo anche sugli ex-partner, che possono riscoprire le proprie risorse e veder diminuire la propria rabbia e sofferenza. L’intervento del consulente, però, non si rivolge solo alla coppia separata o in via di separazione, ma alla coppia in generale così come alla famiglia: promuovendo una genitorialità responsabile e accompagnando la scelta di adottare un figlio; sostenendo i neogenitori e

delineando il ruolo di genitore; facilitando la comunicazione interpersonale e il rapporto genitori-figli. La consulenza pone al centro la persona, che può così riconoscersi attraverso il rapporto con il consulente. Questi, nell’ascolto empatico, può dare significato alla crisi, aiutando l’altro a individuare i propri punti di debolezza e di forza e a spostarsi dalle autodifese alle motivazioni che lo spingono a relazioni positive. La consulenza ha come unico farmaco la relazione. Di qualunque tipo sia, essa parte dalla necessità di conoscere se stessi: il genitore con un problema col figlio adolescente affronterà anzitutto le proprie difficoltà, imparando a conoscersi e mettersi in discussione; chi vive difficoltà di coppia, potrà dare spazio ai propri sentimenti, emozioni e pensieri per saper rileggere le proprie esperienze e riscoprire l’altro. La consulenza è insomma il mezzo per raggiungere la necessaria serenità per assumere la piena responsabilità delle proprie scelte. 3

Tre anni di preparazione su di sè e con gli altri “L’essere consulente familiare non si può apprendere da nessun libro: è qualcosa che si conquista faticosamente attraverso un lavoro su di sé... Ed è precisamente in questo che la nostra scuola si caratterizza” (da Appunti di teoria della S.I.Co.F.). Il consulente familiare aiuta persone, coppie, nuclei familiari a mobilitare le risorse per la soluzione dei problemi relazionali. Agisce rispettando le convinzioni etiche delle persone e favorendone la maturazione che le renda capaci di scelte autonome responsabili. La formazione necessaria per prestare servizio di consulenza nel Consultorio è strutturata in 3 anni: nei primi 2 si lavora su di sé in training group e maratone,

intensi seminari residenziali. Il terzo si apprendono le tecniche di consulenza, in tirocinio con un lavoro di gruppo; sono poi richiesti lo studio di testi qualificati, gli esami e una tesi finale. La scuola si distingue per la professionalità e l’incidenza sulla vita degli stessi allievi, chiamati a lavorare in profondità anzitutto su di sé. 3


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SETTEMBRE 2014

Sinodo diocesano

UNA CHIESA GIOIOSA E MISSIONARIA La diocesi celebra il santo patrono e apre ufficialmente il sinodo, messaggio e benedizione del Papa Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI – “San Rufino convoca la terra assisana ad attingere dal suo martirio la forza gioiosa dell’annuncio di Cristo: via, verità e vita. Il nostro patrono c’interroga sul nostro essere Chiesa che più che mai, oggi, deve uscire e farsi prossima alle fragilità dei nostri fratelli. E’ tempo di Sinodo, camminiamo insieme, Papa Francesco c’invita a essere Chiesa in uscita verso le periferie”. Nelle parole del vescovo della diocesi monsignor Domenico Sorrentino il senso di questa festa, dell’intensità, della passione, delle emozioni tinte dalla dolcezza della devozione e dall’essenzialità virile della fede, dalla luce del Cristo e della sua Chiesa trionfante, che inondano con la loro fragrante essenza la città, rendendola spazio vitale della comunione dei santi, incenso gradito a Dio nel sacrificio della sera, icona del gesto gratuito di Maria che versò profumo ai piedi del Signore, che di lì a poco nella sua Passione sarebbe divenuto in pienezza il Corpo mistico di Cristo, la Chiesa. E’ un sentirsi ecclesia indispensabile, visibile e tangibile, solenne, negli eventi che celebrano San Rufino, inaugurando il nuovo anno pastorale e la fase celebrativa del Sinodo: la veglia

in cattedrale, mentre i cuori assaporano ancora le dolcezze della festa di Santa Chiara; la processione per le vie della città, con la banda di Rivotorto, sostando nella basilica omonima e in piazza del Comune per l’accorata benedizione del presule alla città; il concerto del coro della Cappella musicale di San Rufino e Assisincanto Chorus diretto da don Giuseppe Biselli, organista Carlo Abbati; la festa conclusiva in piazza con i fuochi d’artificio, omaggio al santo patrono da parte del Comune. “E’ la fede, semplicemente la fede dei nostri martiri che ha costruito quanto noi oggi celebriamo e viviamo ad Assisi”, confermava all’omelia della Santa Messa vespertina il parroco della cattedrale don Cesare Provenzi, che con Antonio Borgo hanno curato con stile e decoro nei più piccoli dettagli la bellezza liturgica delle celebrazioni. E’ un ristorarsi e lasciarsi corroborare dal sangue e dalla testimonianza dei martiri e dei santi che hanno scalfito e fatto scaturire dalle pietre della città un amore gratuito che non conosce confini, sorvolando le mura, con il trionfo del Regno di Dio nei cuori di coloro che qui giungono da ogni parte del mondo. Durante la veglia, infatti, una


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Sinodo diocesano

SETTEMBRE 2014

SULLE ORME DI SAN RUFINO

rappresentanza abruzzese della basilica dei Santi Rufino e Cesidio, figlio del vescovo Rufino, accompagnata dal parroco don Giuseppe Grossi, in gemellaggio da alcuni anni con la cattedrale, ha offerto un cero pasquale che illuminerà la loro basilica nella prossima Pasqua. Festa di San Rufino: un evento di cielo e di terra, un ponte tra la chiesa pellegrina sulla terra e la chiesa trionfante; un ritrovarsi insieme al patrono per i luoghi comuni dove siamo chiamati a vivere la coerenza alla fede professata per costruire il Bene Comune, per sentire la gioia di esserci. Nel cuore: propositi, speranze, proposte e progetti per la celebrazione del Sinodo, proclamata dal vescovo con la lettura del decreto, effettuata dal cancelliere don Salvatore Rugolo e la consegna dei registri dei lavori di preparazione sinora svolti da parte dei parroci delle diverse parrocchie con i rispettivi segretari. A conclusione della Santa messa, la lettura dell’augurio e della benedizione, inviata alla Diocesi, da Papa Francesco per “una rinnovata adesione a Cristo per un fecondo slancio missionario al servizio della nuova evangelizzazione, con un attenzione speciale per le periferie esistenziali” e

la consegna ai parroci di una biografia sul vescovo monsignor Nicolini, curata dal professor Francesco Santucci. “E’ bello per noi essere qui… “, ma il cammino sinodale ci esorta: “Alzati e cammina…” la fede e il sangue dei martiri segneranno i tuoi passi. Buon cammino sinodale a tutti! 3

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Chiesa Insieme

SETTEMBRE 2014

Celebrazioni

L’esempio di Chiara per vincere con la fede le sfide di un mondo in crisi G rande

partecipazione alla festa della

S anta ,

presente anche il cardinale

G iuseppe B ertello

Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - Chiara, una luce che rischiara, un cuore di sposa, sorella e madre al quale il popolo assisano, legato da vincoli indissolubili, ricorre da secoli per attingere forza e saggezza nel custodire lo spirito di Assisi che deve connotare la serafica civitas. Lo testimonia la numerosa e calda partecipazione di assisani e pellegrini da ogni parte del mondo che anche quest’anno l’11 agosto hanno gremito le strade della città e la basilica per vivere i momenti celebrativi in suo onore: il corteo civile che da piazza del Comune si è portato alla basilica per la solenne celebrazione eucaristica delle 11 presieduta dal cardinale Giuseppe Bertello, concelebrata dai vescovi monsignor Domenico Sorrentino, mosignor Marcello Bartolucci, da numerosi sacerdoti, presbiteri e religiosi, animata dai Cantori di Assisi; l’omaggio floreale del vescovo e del sindaco alle clarisse; l’offerta dei ceri dalla giunta comunale, suggellata dal suono unico delle clarine; il saluto conclusivo del ministro provinciale dei Minori, Padre Claudio Durighetto; la celebrazione dei vespri e della santa messa alle 17,30 presieduta dal vescovo di Assisi. Il segreto di Chiara e della forza prorompente del suo “messaggio che corre veloce e punta diritto al cuore” è stato efficacemente tratteggiato nella singolarità della sua esperienza mistica attraverso l’icona del tralcio e della vite e dell’amore sponsale, suggeriti dalla liturgia della Parola. Il cardinale Bertello ha identificato in Chiara l’icona dell’accoglienza, della solidarietà, della figliolanza con il Padre nel Figlio in “quel suo essere conca vuota come Maria all’Annunciazione per riempirsi dei doni di Dio e divenire l’appassionata Sposa del Cristo Crocifisso, riscoprendo quell’essere tralcio legato alla vite nel Cristo, attraverso l’Eucaristia, mistero di fronte al quale Chiara ‘tremava tutta ed effondeva copiose lacrime’. Monsignor Sorrentino all’omelia ha disegnato l’iter mistico che Chiara sui passi di Francesco ha percorso. Le

tre tappe dell’unione sponsale, dell’iniziativa di Dio: il momento della seduzione, Dio ci ama al punto che per averci solo per sé, ci seduce, Chiara si sentì sedotta dal Signore e volle vivere solo per lui; l’illuminazione, sedotta da Dio, fu illuminata dalla sua luce e si sentì tenebra, vaso di creta lacerato e lasciò che la luce di Dio penetrasse nei meandri del suo cuore; innamorata, illuminata da Dio, si lasciò amare. Un amore che le sue sorelle clarisse con la vita claustrale testimoniano ancora oggi nell’esigenza di chiudersi nel cuore di Cristo. Un messaggio forte, ha ricordato il presule “che dice al nostro mondo frammentato, in crisi, egoista, di ripartire dalla solidarietà, dall’accoglienza, dalla fede come esperienza personale, chiusi nel cuore di Dio come Chiara e le sue clarisse, pur fecondi e impegnati nelle attività e nell’apostolato, nutrendosi dell’Eucaristia” che, come affermava Giovanni Paolo II, lo ricordava il cardinale “fornisce forza interiore e il progetto, un modo di essere che passa al cristiano e dal cristiano s’irradia nella società e nella cultura”. 3


Chiesa Insieme

SETTEMBRE 2014

Celebrazioni

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Apertura straordinaria dell’urna del patrono di Nocera San Rinaldo In

occasione della

S olennità

dell ’A ssunta i fedeli hanno venerato il loro protettore

che si è svolta la sera prima. Al termine della celebrazione il vescovo si è intrattenuto con la gente che ha voluto salutarlo con tanto calore e affetto e poi, insieme ai sacerdoti, si è recato in Episcopio per un fraterno conviviale.

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Marina Rosati

NOCERA UMBRA – Grande partecipazione a Nocera Umbra il 15 agosto alla celebrazione eucaristica in occasione dell’Assunta a cui la concattedrale della diocesi è dedicata. La santa messa è stata presieduta dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino ed insieme a lui hanno concelebrato don Ferdinando Cetorelli, parroco-priore e padre

Taddeo, superiore dei frati messaggeri dello Spirito Santo. Come ogni anno la celebrazione ha visto la presenza di moltissimi fedeli e delle autorità locali e in più è stata caratterizzata dall’apertura straordinaria dell’urna di San Rinaldo. Eccezionalmente i nocerini hanno così potuto venerare il corpo del santo. La festa del 15 è stata preceduta da un triduo di preghiera e da una processione per le vie della città

Il vescovo ha visitato anche “Casa Benedetta” portando il suo saluto ai 40 ospiti SPIRITUALITA’ E CONDIVISIONE PER LA FESTA DI SANT’ANNA A SIGILLO SIGILLO - Sigillo ha vissuto una bella festa della patrona Sant’Anna. Tantissima gente ha partecipato alle iniziative proposte dal giovane, zelante ed apprezzato parroco don Ferdinando Dell’Aquila e dai suoi bravi collaboratori. Il momento clou si è avuto sabato 26 luglio, con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domeni-

co Sorrentino, nel corso della quale è stato amministrato il sacramento della Confermazione a 16 ragazzi e ad 1 adulto. Il vescovo per l’occasione, ha anche visitato “Casa Benedetta", ha incontrato le 40 persone che vi sono ospitate, il personale che lavora stabilmente nella struttura, diversi volontari: è stato un momento di saluto gioioso per tutti. Il presule ha espresso grande soddisfazione per il clima fraterno e la qualità del servizio svolto dagli operatori. Dopo “l’agape fraterna" alla quale hanno partecipato oltre al vescovo e al sindaco Riccardo Coletti, anche diversi sacerdoti dell’unità pastorale e della vicaria e gli operatori pastorali della parrocchia, tanta gente ha apprezzato lo spettacolo pirotecnico serale. Il giorno successivo, la domenica

sera, c’è stata inoltre la bella iniziativa chiamata “Una canzone per casa Benedetta", uno spettacolo gestito da cantanti e musicisti sigillani che si sono esibiti nel piazzale antistante la casa: c’erano le autorità, tra cui il vicario generale della diocesi, monsignor Maurizio Saba, il sindaco e gli anziani: applausi calorosi per tutti. Al termine è stato anche presentato un filmato sulla storia di Casa Benedetta, dalle origini sino all’attuale gestione da parte dell’Istituto Serafico di Assisi. 3 Alberto Cecconi


Chiesa Insieme 10 SETTEMBRE 2014

Solennità&Iniziative

Perdono, l’indulgenza un dono di misericordia Migliaia

di pellegrini alla

Valentina Di Maggio

ASSISI - “In un mondo dove la crisi economica e la guerra ostacolano fortemente l’azione del bene c’è in realtà un grande desiderio da parte di tutti di giustizia morale, di ripresa e di misericordia. Il Perdono diventa una luce di speranza che si accende nelle tenebre. Si vive in Porziuncola l’invito alla gioia, all’annuncio”. L’auspicio forte e accorato è arrivato dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo

Tadino monsignor Domenico Sorrentino che sabato 2 agosto ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione della festa del Perdono di Santa Maria degli Angeli. Facendo riferimento alle difficoltà economiche e sociali che imperversano in un mondo “non proprio bello caratterizzato da una finanza iniqua e irresponsabile, dalla perdita dell’etica e del senso della famiglia e dallo spargimento di sangue innocente in tante parti del mondo” da Assisi è partito un messaggio di speranza rivolto alle migliaia di pellegrini presenti che si sono ritrovati a pregare anche per la Terra Santa, così come voluto dal vescovo e dalla comunità dei frati minori. “Nel vangelo secondo Luca – ha detto Sorrentino nell’omelia - l’angelo dice a Maria: ‘Nulla è impossibile a Dio’. La Porziuncola è oggi per noi come quella casa poverella dove l’angelo Gabriele annuncia a Maria la nascita di Gesù, è quel grembo in cui la luce impatta sulle tenebre dell’umanità. France-

Porziuncola

anche per la pace in

sco ha costruito la Porziuncola quale luogo del Vangelo della misericordia, concedendo un perdono che è anche guarigione dei residui delle pene che ci rendono incapaci di prendere il volo della santità. L’indulgenza è un sovrabbondante dono di misericordia. La riconciliazione con se stessi e con Dio non può dimenticare gli orrori della guerra”. Per questo il vescovo, sottolineando “l’inferno a cui assistiamo nella Striscia di Gaza dove imperversano sangue e macerie prodotte dall’odio” ha invitato tutti a mettersi accanto a “questi nostri fratelli. La via della preghiera non può essere abbandonata ed oggi più che mai si rivela la via da percorrere insieme per un mondo di pace”. Forte il monito di Sorrentino nei confronti di quei paesi che “producono armi per un gruzzolo di denari e che portano distruzione e morte in altre parti del mondo”. Ed ecco allora ancora più forte l’invito a seguire la strada indicata da Papa Francesco: la strada della preghiera. “Il Vangelo – ha continuato Sorrentino - ci

Te r r a S a n t a

insegna il valore della preghiera che va seguita da tanti e che va praticata con costanza. Siamo noi a gridare misericordia! Fa che la pace regni nei nostri cuori, in Terra Santa e nel mondo”. La festa del Perdono di Assisi è così il momento per intensificare la richiesta di misericordia e sono davvero tanti quelli che, in questa due giorni, si sono prima messi in fila per ricevere prima la confessione e poi si sono ritrovati a pregare davanti alla Porziuncola per chiedere l’indulgenza plenaria e la pace in Terra Santa. 3


Chiesa Insieme

Solennità&Iniziative

SETTEMBRE 2014

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U n a p reghiera per l’Iraq i nvo c ando lo Spir ito di Assisi In molti, il 15 agosto, alla veglia nella Basilica Inferiore di San Francesco Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - Il cuore dell’uomo è fatto per amare ed essere amato e scopre nel mistero del dolore innocente che scandalizza, turba, sconcerta, la sua più grande risorsa: la solidarietà compassionevole con chi soffre, la capacità della condivisione e della corresponsabilità delle sofferenze dei suoi simili che sono perseguitati e oppressi, la forza di scoprire i suoi limiti ed egoismi, di alzare lo sguardo in Alto e diventare preghiera. E’ quanto si percepiva alla veglia di preghiera del 15 agosto alle 21 nella Basilica Inferiore voluta dal vescovo della Diocesi di Assisi monsignor Domenico Sorrentino e proposta dalla Cei in risposta all’accorato appello del Santo Padre Francesco per “i nostri fratelli perseguitati, cacciati via, che devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera. Carissimi fratelli e sorelle tanto perseguitati sono con voi nella fede in Colui che ha vinto il male”. In molti abbiamo pregato nel silenzio più eloquente delle parole, in ascolto del Cristo Incarnato e fatto uomo nell’Eucaristia, supplicando, chi solo può rendere possibile l’impossibile. Il presule ha esortato, infatti, “a credere fortemente nel valore della preghiera, che implica una conversione del cuore

e un cambiamento della cultura, per una visione di pace e di solidarietà

senza confini. Ci si sente umiliati e turbati per il fatto che si sia costretti a ricorrere alle armi per difendere innocenti ed inermi. Chiediamo una grande alleanza, aperta, dichiarata e operosa tra i cristiani e il mondo islamico più consapevole dei propri autentici valori religiosi. Alla Regina della Pace, Vergine fatta Chiesa, con le parole di San Francesco, uomo di pace, che la volle patrona dell’Ordine, chiediamo d’intercedere perché nei Paesi devastati da varie forme di conflitti e dove i cristiani sono perseguitati a causa della loro fede, la forza dello Spirito di Dio riporti alla ragione chi è irriducibile, faccia cadere le armi dalle mani dei violenti e ridoni fiducia a chi è tentato di cedere allo sconforto”! 3


Chiesa Insieme 12 SETTEMBRE 2014

Famiglie del Vangelo

CAMMINARE INSIEME SECONDO LA PAROLA

Momenti di intensità per le comunità della parrocchia di san Marco di Bastia e Torchiagina ASSISI – Due momenti importanti hanno segnato il cammino delle Comunità Maria famiglie del Vangelo. Nella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, le quattro Comunità Maria famiglie del Vangelo della parrocchia di San Marco hanno fatto la loro Consacrazione alla presenza del nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino e di padre Luca Paraventi. La nutrita rappresentanza parrocchiale è stata accompagnata dal parroco, don Francesco Santini, dal viceparroco padre Romano Bugaj insieme alle religiose suor Lissy e suor Dolly. Le quattro Comunità si trovano con cadenza quindicinale attorno alla Parola di Dio, per scoprire cosa il Vangelo dice alla vita di ciascuno. Alcuni animatori laici hanno testimoniato come questo cammino parrocchiale non sia un impegno per le famiglie, ma accanto alle famiglie, perché non sono loro che hanno fatto

qualcosa per la comunità ma è stato il camminare gli uni vicino agli altri, che ha permesso loro di scoprire cosa il Signore gli stava insegnando e donando. Durante gli incontri, che si svolgono nelle case dei membri delle famiglie, i vari componenti condividono parte della loro vita; in questo contesto si legge e prega tutti insieme il Vangelo vivendo momenti di fraternità, condividendo insieme difficoltà, crisi di coppia, fatiche con i figli, malattie e il dolore della perdita di una persona cara. Anche per i consacrati la possibilità di condividere “momenti di famiglia” aiuta moltissimo a non perdere le coordinate della “vita normale”, fatta di gioie, dolori, fatiche, di piccoli gesti quotidiani. Per tutti, sposati e non, la vicinanza dei sacerdoti e delle suore

UN GIORNO SPECIALE PER I FEDELI DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI

L’IMPEGNO A VIVERE CONFORMATI A GESU’

ASSISI - Il 31 luglio, vigilia della festa del Perdono, è stato un giorno speciale per un gruppo di fedeli di Santa Maria degli Angeli i quali, dopo aver fatto un percorso di preparazione e di discernimento con padre Luca Paraventi, hanno tanto desiderato consacrarsi come famiglia del Vangelo: progetto di rinnovamento delle parrocchie che monsignor Domenico Sorrentino propone ormai da tre anni alla nostra diocesi. La nuova comunità si è costituita ufficialmente con la celebrazione eucaristica presieduta alle 8,30 in Porziuncola, da padre Luca, vicario parrochiale di Santa Maria degli Angeli; questa famiglia sarà dedicata alla memoria di padre Fabrizio, caro e indimenticato custode della Porziuncola che recentemente è salito alla casa del Padre. Un grande grazie da parte di tutti i componenti è rivolto soprattutto al Signore che per Sua bontà ha voluto questa comunità che si prega attorno alla Parola, dono per la Chiesa. Dal profondo del cuore la famiglia nutre la viva speranza di poter essere con quel poco che ha, umile strumento di pace e di bene nei posti di lavoro, nelle proprie case, in parrocchia e là dove la Provvidenza chiamerà ogni giorno ad operare. E’ bello poter dire “Va bene Signore, capiremo ciò che vuoi”! E per capire è necessario accettare ed impegnarsi a vivere nell’umiltà e nella verità. Un abbraccio a padre Luca con profonda gratitudine ed un ricordo nella preghiera. 3

ASSISI - Monsignor Domenico Sorrentino nel giorno della consacrazione, che ha reso famiglie spirituali le due comunità di Santa Maria degli Angeli, ha aperto i cuori dei presenti con una riflessione sull’Amore di Dio che è Padre e ci vuole tutti fratelli, che ci ha mandato Suo Figlio come Maestro, modello e via per la salvezza, chiarendo in modo inequivocabile quanto in famiglia come nella Chiesa e sopratutto nel mondo ci sia la necessità e l’urgenza di accogliere, vivere e diffondere questo amore. La consacrazione delle due Comunità Maria famiglie del Vangelo, una delle quali che aderisce al “Movimento per la vita”, è avvenuta domenica pomeriggio 15 giugno. Le due Comunità si sono incontrate a Santa Maria degli Angeli nella saletta OFS dove hanno ascoltato e condiviso le riflessioni del vescovo per poi recarsi in Porziuncola, accompagnati anche da padre Luca che ha guidato le due Comunità in tutti gli incontri del seminario introduttivo. A ognuno è stato fatto dono di una pergamena con la preghiera di consacrazione, testo col quale le CMFV impegnano la loro vita: ci si consacra come “famiglia”, prendendo l’impegno dell’amore reciproco proprio per aiutarsi a vivere conformati a Gesù, come si dice in un passaggio della preghiera: “Vivere l’uno per l’altro, perché Tu viva tutto in ciascuno di noi”. 3

Simonetta Martinelli

Lucia Di Maio


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Famiglie del Vangelo Bigie francescane, è servita a ricordare che, anche nelle frenesie di tutti i giorni il Signore c’è, è presente, e ci vuole bene. Camminare con le Famiglie nella Vita buona del Vangelo: “Non l’autonomia, ma l’io – tu – noi - Dio”. L’altro momento di grande intensità si è vissuto domenica 6 luglio in occasione del primo anniversario della consacrazione della Comunità Maria famiglie del Vangelo di Torchiagina. Il parroco don Giuseppe Tarantino ha invitato tutti a riflettere. “La comunità è l’occasione per tutti noi per crescere nelle fede, nell’amore fraterno, nella testimonianza concreta e mettere in pratica la parola di Dio”. Domenica, nella cappella di Santa Chiara, presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, abbiamo vissuto un momento intenso di preghiera e ringraziamento e trascorso la serata insieme pieni di gioia ed entusiasmo, con la certezza che siamo sulla giusta strada. 3 Comunità Maria Famiglie del Vangelo Parrocchia San Marco Parrocchia di Torchiagina

CONSACRAZIONE SOLENNE IL 28 LUGLIO PER LA RAPPRESENTANZA DI CASACASTALDA VALFABBRICA - Il 28 luglio ha segnato un momento importante del percorso della Comunità Famiglie del Vangelo, formatasi durante quest’ultimo anno, nella parrocchia di Casacastalda. Alla presenza di padre Luca Paraventi, si è svolta la Consacrazione della rappresentanza parrocchiale accompagnata dal parroco don Raniero Menghini, con la testimonianza di Cinzia Masciotti, che ha portato il contributo della sua esperienza. Il percorso formativo si è svolto con cadenza quindicinale presso la parrocchia e nella casa di una famiglia che avendo difficoltà di spostamento, è stata agevolata dagli altri membri che si sono prodigati per allegerirne l’impegno. In un clima gioviale di scambio delle esperienze materiali e spirituali, i membri delle famiglie hanno scoperto un diverso approccio alla Parola di Dio, che viene ringraziato per il dono ricevuto e per aver consentito di approfondire il significato sempre attuale della sua Parola, constatando come l’insegnamento a cui ci se è potuti accostare, costituisce

un vero arricchimento dello spirito. Questi incontri hanno un significato profondo anche per i religiosi: hanno avuto la possibilità di riflettere sui commenti e le esperienze di chi si trova tutti i giorni a confrontarsi con i problemi reali e le difficoltà dell’impegno familiare e sociale. Per tutti, continuare a tenere questi incontri, sarà l’occasione per rinsaldare la fede e per crescere nella testimonianza concreta del Vangelo a servizio della comunità parrocchiale. Il parroco e padre Luca sono stati ringraziati per la possibilità offerta e l’aiuto ricevuto in questi mesi trascorsi insieme, con l’augurio di poter contare su di loro anche in futuro. Per una serie di circostanze sfavorevoli, non è stata possibile la presenza del nostro vescovo, ma la

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GRAZIE PADRE LUCA PER CIO’ CHE HAI FATTO PER NOI

Ciao Padre Luca le “Famiglie del Vangelo” della diocesi salutano con affetto colui che ha reso concreto questo progetto del nostro vescovo monsignor Domenico Sorrentino. Padre Luca, trasmettendo a tutti noi l’entusiasmo del nostro incontro con Gesù, è stato l’amico, il fratello, l’anima di tutte le “famiglie”, che grazie al suo impegno e alla sua passione, hanno trovato la grazia della “Consacrazione”. Altri incarichi lo portano lontano dalla nostra diocesi, ma non lontano dai nostri cuori, la sua “semplicità”, il suo amore per tutti noi, rimarrà e sarà per noi stimolo per continuare nel nostro cammino. Grazie padre Luca per tutto quello che hai “costruito” per le nuove “famiglie”, per tutto il tempo che ci hai dedicato, per tutte le tue corse serali da una parrocchia all’altra per incontrarci, per aver fatto crescere in noi la gioia di stare insieme e di poterci incontrare ed amare intorno alla Parola di Dio. Ti auguriamo, per il tuo nuovo incarico, un cammino pieno di luce e di grazia. 3 Comunità Maria famiglie del Vangelo

sua benedizione è stata solo rimandata. Comunque a lui va un ringraziamento particolare per aver indicato e voluto questa nuova realtà che arricchisce le parrocchie della diocesi. 3


Chiesa Insieme 14 SETTEMBRE 2014

Dalle Parrocchie

A S a n Rufino tor neranno a s u o nare le campane

Grazie alla raccolta fondi tra i fedeli, a settembre l’impianto sarà di nuovo attivo Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - Le campane hanno un ruolo fondamentale nella vita cristiana, sono un sacramentale e non a caso hanno segnato la conversione del cuore di tanti risvegliando il senso della sacralità della vita, della presenza di un Assoluto, un Dio che ci chiama nella sua casa, che si fa sentire anche se lo pensi lontano nei momenti gioiosi e tristi della tua esistenza, che ti chiama al perdono e alla misericordia. Il sensum fidei del popolo riconosce questo valore, gli anziani se ti raccontano la loro storia a un certo punto del racconto ti diranno sempre: “… ricordo che quando suonavano le campane… “. Se a San Rufino non vibrano più i tocchi delle campane e non si odono ormai da un po’ di tempo nell’aere assisano, non così i battiti del cuore dei parrocchiani, i battiti della loro solidarietà generosa con la quale hanno immediatamente risposto all’appello rivolto dal parroco don Cesare Provenzi durante la messa domenicale di qualche setti-

mana fa. Un appello molto apprezzato per il suo tono dignitoso, sobrio ed anche umilmente filiale: “Sapete che non ho chiesto mai nulla, ci sono state diverse spese e cose fatte e questo è un imprevisto che non avevo messo in conto e non posso farcela da solo, ma sono anche rattristato di sentire le campane altrui e non più le nostre, ho bisogno del vostro aiuto. L’impianto è partito, chiedo a ciascuno un aiuto, senza nessun obbligo di cifra, ognuno

dia ciò che può; mi costa chiedere, ma non ce la posso fare, ho bisogno di una mano”. Alla fine della messa già le prime offerte! Come mai? Ecco qualche commento! “Don Cesare ha dato sempre e non ha mai chiesto niente, ora bisogna che l’aiutiamo noi, ognuno, anche poco”; “Siamo in tanti, basta poco ciascuno e ce la faremo”; “E’ stato bello il suo appello… veramente è stato sempre generoso, lo saremo anche noi con lui, siamo una famiglia, no. Ora bisogna aiutarlo noi, come lui ha aiutato sempre e aiuta tutti, sempre disponibile”. E così, qualche domenica fa don Cesare annuncia: “C’è stata una grande risposta, generosa e affettuosa che mi ha davvero positivamente sorpreso, sono commosso, per settembre le campane torneranno a farsi sentire. Un grazie a tutti, è la dimostrazione che siamo famiglia in cammino e che questo della solidarietà e della condivisione, del mettersi insieme è lo stile dei cristiani che ci aiuta ad affrontare anche la crisi, senza più paure”. 3

Visita al centro di Bovalino a Reggio Calabria LA FRATERNITA’ OFS DI CANNARA IN MISSIONE CANNARA - Nel mese di maggio scorso, i nostri assistenti conventuali fra Nicola Solente e fra Martin Hofer hanno proposto alla fraternità O.f.s. di Cannara di far visita, nella Locride, al “Centro padre Pino Puglisi, il buon Samaritano” a Bosco Sant’Ippolito, presso Bovalino, in provincia di Reggio Calabria. Ciò dopo che suor Carolina Iavazzo (la responsabile) aveva partecipato ad un incontro in parrocchia a Cannara per far conoscere le realtà sociali della Calabria. In questo centro opera suor Carolina, che è stata stretta collaboratrice del beato Pino Pugliesi (ucciso dai mafiosi) nel quartiere Brancaccio a Palermo; lì la suora è affiancata dalle consorelle suor Francesca Polimeni e Marianna Naimo, oltre che da laici. L’O.f.s. di Cannara ha accolto l'invito ed il 10 luglio fra Nicola Solente, fra Charles Baldacchino, insieme ad Elvira Matteucci, Elvira Agostini, Laura Rossetti e Vienna Belli, accompagnati dalla preghiera di tutta la fraternità, sono partiti per il centro di Bovalino. L’operato di suor Carolina e delle sue collaboratrici è grande: accoglie una quarantina di bambini ed adolescenti per il recupero scolastico, c’è un laboratorio; e soprattutto ci sono l’edu-

cazione alla legalità, alla solidarietà, all’onestà, alla fede. “Abbiamo conosciuto - riferiscono i visitatori di Cannara - una suor Carolina forte, determinata e coraggiosa, una persona semplice e dolce e sopratutto sempre sorridente ed attenta a qualsiasi bisogno. La nostra esperienza è stata fortissima già dalla prima sera, quando abbiamo alloggiato in una casa confiscata, abbiamo visto il degrado ambientale, la mancanza di contatto sul territorio ed ascoltato con commozione la testimonianza di una signora che viveva la condizione di vedova, gambizzata per non aver pagato il pizzo. Il degrado socio-culturale che si vede in televisione sembra impossibile, invece esiste ed è reale. Grazie a suor Carolina e a tante altre persone, che operano nel silenzio, potremo cambiare la coscienza di chi vuole male al proprio territorio”. 3 Fraternità O.f.s. di Cannara


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Dalle Parrocchie

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Dopo anni di precarietà recuperata la piccola edicola di Costa di Trex Restaurata in tempo

record l’edicola dove sono sepolti i resti di molti defunti della frazione

ASSISI – Dopo anni di interventi per scongiurare il crollo la Maestà di Costa di Trex dove sono sepolti i resti di molti defunti della frazione è tornata a splendere. Grazie a un lascito di don Oliviero Centi, parroco della montagna negli anni ’44-54 e al contributo della Pro loco di Costa di Trex la chiesola, così la chiamano i residenti della zona, è stata ristrutturata in tempo record. L’iter burocratico e i permessi erano già tutti ok e in poco più di due settimane la ditta di costruzioni Lunghi ha effettuato i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione esterna del piccolo edificio di culto. Così domenica 10 agosto alla fine della celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Domenico

Sorrentino si è proceduto alla benedizione della chiesola per la gioia dei residenti, del parroco padre Giuseppe Egizio che è stato il vero promotore dell’iniziativa di restauro e del fratello di don Oliviero, Angelo Centi. Si passa ora alla seconda fase dei lavori che comporterà la sistemazione degli affreschi. Si tratta di affreschi risalenti ai primi anni del 1600 - afferma il Professor Elvio Lunghi che ha fatto un primo screening nel corso dell’intervento di ristrutturazione condotto dalla restauratrice Christiane Zscheesche - mai studiati e analizzati sinora; dipinti probabilmente da Vincenzo Giorgetti, pittore attivo ad Assisi dal 1583 al 1640 riconoscibile in diverse opere commissionate da confraternite in Assisi nella stessa epo-

ca, ad esempio quelle del monastero di santa Caterina. Vincenzo Giorgetti, padre del più noto Giacomo (entrambi hanno lavorato molto col Sermei), era legato alla montagna assisana in quanto possedeva terreni in località Costa di Trex già di proprietà paterna e che lo stesso lasciò in eredità alla figlia Chiara. Tutta da approfondire quindi la storia di questo bene storico-artistico che sarà oggetto di ulteriori lavori di restauro degli affreschi sempre a cura del sodalizio Parrocchia-Proloco Costa di Trex. 3

A don Stefano Bastianelli il “Beato Marzio 2014” istituito dalla confraternita UN PREMIO PER L’INSTANCABILE OPERA ASPOSTOLICA GUALDO TADINO - “La Confraternita del Beato Marzio di Pieve di Compresseto ha conferito a don Stefano Bastianelli il premio Beato Marzio dell’anno 2014 per i suoi trent’ anni di fedele e instancabile opera apostolica prestata nelle parrocchie di Pieve di Compresseto e Poggio S. Ercolano”. E’ questa la motivazione ufficiale, con la quale domenica 27 luglio è stato consegnato il massimo riconoscimento del paese all’amato parroco. La cerimonia si è svolta nella chiesa del paese, in occasione della festa di Santo Marzio: quest’anno il maltempo ha sconsigliato di raggiungere la sede stori-

ca dell’eremo sulla montagna gualdese, luogo bello e suggestivo. Don Stefano, 71 anni, originario di Sigillo, sacerdote dal 1969, già vicerettore del seminario di Nocera Umbra, ex parroco di Villa Postignano ed ex cappellano dell’ospedale nocerino, dal 1984 è titolare della parrocchia di Pieve e dal 1986 di quella di Poggio Sant’Ercolano. La targa gli è stata consegnata dal priore Francesco Farabi, alla presenza dei confratelli e dei fedeli. Complimenti all’amico don Stefano, per un riconoscimento davvero strameritato! 3 Alberto Cecconi


Chiesa Insieme 16 SETTEMBRE 2014

Formazione

Dai banchi di scuola alle prove della vita

Tante importanti esperienze per i giovani del “Casimiri” di Gualdo dopo la presentazione del progetto Policoro Eleonora Luzi

GUALDO TADINO - Il 15 ottobre 2013 nell’aula magna dell’Ipc annesso all’Istituto “R. Casimiri” di Gualdo Tadino, c’è stato un incontro per la presentazione del progetto Policoro, insieme all’animatrice di comunità Valentina di Maggio, la professoressa Suor Maria Rosaria Sorce, alcuni alunni e docenti dell’Istituto Marco Polo di Santa Maria degli Angeli. Dall’esperienza condivisa sono nate diverse idee e attività che gli alunni della scuola hanno realizzato durante lo scorso e l’attuale anno scolastico: lezioni di etica ed economia tenute da fra Dario Garioni, economo dei frati minori di Santa Maria degli Angeli, visite alla Banca etica di Perugia, indagini fatte dai nostri alunni sul territorio gualdese rispetto a crisi lavorativa e aspettative dei giovani, studio e formazione sul commercio equo e solidale secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa, lezioni sul rispetto della natura e sulle energie rinnovabili, “Nuovi stili di vita: percorsi capaci di futuro” con l’ingegnere Stefania Proietti, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente. Nell’anno scolastico 2013-14 le attività del progetto Policoro hanno aumentato e favorito la sensibilità degli alunni dei tre indirizzi del “Casimiri” (liceo, geometri e professionale per i servizi commerciali) a tal punto da aderire al progetto Javarì, presentato da fra Paolo Maria Braghini, missionario in Amazzonia e dai Ra.Mi. di Assisi. Così alunni e do-

centi dell’Istituto hanno realizzato dei laboratori pomeridiani presso i locali dell’oratorio dei Salesiani a Gualdo, producendo oggetti di legno, di pittura e in cucito che sono stati venduti ai mercatini di Natale e Pasqua davanti alle principali Chiese della città. Il ricavato è stato totalmente devoluto al centro missionario di Assisi per l’Amazzonia. Per conoscere la vita e la cultura degli Indios gli alunni hanno visitato il MuMa di Assisi e incontrato missionari sia laici che religiosi. Ci sono stati momenti di preghiera assieme al vescovo monsignor Domenico Sorrentino, come, ad esempio, durante la veglia giovanile per il Beato Angelo a Gualdo. A questi momenti hanno

partecipato alunni di varie professioni religiose (cristiani, ortodossi e musulmani) grazie al principio di solidarietà e allo spirito missionario che ha permesso ai nostri alunni di condividere momenti di gioia, di fatica e di amicizia indimenticabili. I ragazzi si sono resi disponibili anche di domenica e durante le vacanze allestendo le bancarelle e sistemando tutto il materiale da vendere. Con questa esperienza si sono sentiti missionari e anche stimolati a donare di più: due alunne del III liceo linguistico, Alessandra e Lisa, sono andate con i Ra.Mi. lo scorso luglio in Croazia (Gornja Bistra), a fare servizio in un ospedale pediatrico dove hanno detto di aver lasciato il cuore! 3


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Vita diocesana

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St o r1702i aC di una piccola adunanza N G ata nel

la

ongregazione delle suore del

ASSISI – La Congregazione delle Suore francescane missionarie di Assisi (conosciuta anche come “Suore del Giglio”) è nata in Assisi nel 1702 per opera di padre Giuseppe Antonio Marcheselli, frate minore conventuale, e di Angela M. del Giglio, terziaria francescana, del Terz’Ordine della Basilica di San Francesco in Assisi. In un’epoca nella quale il Terz’Ordine Francescano aveva perso la sua freschezza originale, Marcheselli propone alle sue figlie l’altissimo ideale che sta al cuore della vita cristiana: la santità, cioè la partecipazione alla Vita di Dio, la conformazione a Lui nell’amore. Il progetto dei due fondatori è quello di un ritorno non solo alle origini della vita francescana, ma anche a quelle della Chiesa primitiva. La prima comunità, fin dagli inizi, assume i valori evangelici, come via per tendere alla santità. Una santità alla sequela di Cristo povero e crocifisso, che si costruisce nella vita quotidiana disponendo il cuore all’azione di Dio attraverso i mezzi propri della grande spiritualità cristiana e francescana: in fraternità e povertà; in penitenza e conversione, nell’umiltà di riconoscere il proprio peccato, nella custodia e purificazione del cuore, attraverso la vigilanza, la lotta alle passioni, il di-

iglio ha varcato i confini nazionali

Il progetto dei due Fondatori è quello di un ritorno non solo alle origini della vita francescana, ma anche a quelle della Chiesa primitiva giuno; l’osservanza dei comandamenti; l’ascolto della Parola di Dio; i sacramenti; l’orazione continua, il lavoro, al servizio dei poveri, nell’esercizio delle opere di misericordia, espressione del comandamento dell’amore, a cominciare dalla comunità. Oggi, in continuità con le origini, ci impegniamo a compiere ogni servizio nella minorità, semplicità e letizia francescana. Ci occupiamo dell’ospitalità, del sostegno a famiglie bisognose, ai malati, ai lebbrosi, ai disabili, agli anziani, dell’educazione dei bambini, della pastorale giovanile e familiare, con

inserimenti semplici tra la gente, soprattutto tra i più poveri, per condividerne le gioie e le fatiche, sostenendo la donna, in particolare nei luoghi di emarginazione sociale. Ci dedichiamo a tutto questo col desiderio di incarnare oggi, nelle varie culture, l’essenziale del Vangelo, cioè la sequela di Cristo povero e crocifisso, con l’impegno a lasciarci sempre più conformare a Lui nell’amore. I primi 200 anni di vita della “Piccola Adunanza” si svolgono in Assisi, dove le suore vivono con grande fede e determinazione la loro ricerca di Dio, attraverso un’intensa vita spirituale, e si dedicano in modo particolare all’educazione delle donne, attraverso la scuola per ragazze istituita dalla fondatrice. Dal 1902 l’Istituto comincia a diffondersi in varie parti del mondo e in diverse regioni d’Italia. Attualmente siamo presenti nei seguenti Paesi: Italia (1702), Romania (1919), Giappone (1958), Brasile (1959), Zambia (1960), Croazia (1961), Usa (1961), Corea (1980), Kenya (1990), Filippine (1996), Cina (2002), Russia (2003), Indonesia (2004), Repubblica Moldova (2006), Messico (2010), Malawi (2010), Argentina (2011), Germania (2011), Cuba (2012), Vietnam (2013). 3


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Cultura Frate Alessandro canta per l’Iraq

Insieme al trio Laudar Vollio concerto di beneficenza sulla Salvezza di Gesù dall’incarnazione alla resurrezione

di intensa preghiera. Molti degli attenti spettatori hanno seguito in diretta il concerto mentre gli altri lo hanno potuto fare attraverso il maxi schermo allestito all’esterno. Quasi totalmente comprensibili la laudi proposte che sono il frutto di una ricerca storica che il trio, nato circa un anno fa, sta facendo. Si tratta di testi che appartengono al patrimonio religioso e culturale dell’Umbria e della Toscana e che il trio propone con grande partecipazione. Grandi applausi e stand ovation alla fine per il trio che ha concesso il bis proponendo un canto a Santa Chiara, in occasione della ricorrenza del giorno prima. La Pro loco di Costa di Trex ha voluto devolvere il ricavato raccolto al termine dell’esecuzione per i primi interventi che la Cei individuerà in Iraq. 3

Stefania Proietti

ASSISI - Intensa, suggestiva, piacevole e solenne. Si potrebbe definire con questi quattro aggettivi l’esecuzione canora e musicale di frate Alessandro Brustenghi con il trio Laudar Vollio che, nella solennità di San Rufino, nella chiesa parrocchiale di Costa di Trex in occasione del XXVIII Raduno degli amici de montagna, ha proposto un percorso artistico sulla salvezza di Gesù dall’Incarnazione alla Resurrezione a scopi benefici. Attraverso l’esecuzione di laudi medioevali, intervallate dalla lettura di brani sacri, frate Alessandro voce e organo portativo, insieme ai confratelli Davide Pietro Boldrini alla chitarra e Marco Savioli, al violino, hanno fatto vivere un momento

Brillante percorso musicale della Commedia Harmonica e laboratorio sul liuto

Il chiostro del Museo di San Rufino: un’armonia di suoni ed emozioni ASSISI - E’ da qualche anno che il bellissimo chiostro del museo diocesano di San Rufino è stato valorizzato e posto all’attenzione e ammirazione di assisani e pellegrini grazie al desiderio del priore della cattedrale don Cesare Provenzi di renderlo spazio di memoria, storia e cultura, suggestivo luogo d’incontro d’itinerari spirituali e musicali. Quest’anno, diverse le iniziative a tale scopo. In particolare sabato 16 agosto alle 21 l’Insieme vocale Commedia Harmonica, composta da 16 cantori di Assisi, costituita da 8 anni con l’intento di dare al canto il fine sociale di essere fra loro in armonia reciproca, ha presentato un suggestivo e singolare itinerario musicale di canto e spiritualità. I commenti del maestro cantore Umberto Rinaldi e le esecuzioni di brani di diverso genere di canto: liturgico, angelicano, popolare, d’autore e invocativo, hanno espresso le diverse modalità e disposizioni dell’anima che invoca Dio, che trasforma in preghiera, in canto e musica, in dolce armonia

gli stati d’animo della sua esistenza. Una serata raffinata, soffusa dalle luci del chiostro, che come ogni luogo storico e spirituale di Assisi, vuole ancora cantare nel tempo e nello spazio la sua straordinaria bellezza e il suo irresistibile fascino storico, artistico e religioso! Numerosa la partecipazione e fortemente grata, come hanno dimostrato gli applausi a conclusione del concerto al maestro Umberto, ai suoi cantori e al promotore dell’iniziativa il priore della cattedrale don Cesare Provenzi. Lunedì 18 agosto alle 17.30 è continuato l’itinerario con una singolare esperienza: “Dall’Immagine al suono. Il Liuto, storia e tecniche dello strumento”, a cura dell’Anonima Frottolisti (V. Cipriani, M. Dragoni, L. Piccioni), un laboratorio di liuterana per assistere alle fasi di lavorazione questo strumento, per ascoltarne la musica e ripercorrere la storia del liuto nella musica e nella storia e tradizione di Assisi. 3 Suor Maria Rosaria Sorce


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Breviario

Cambi nelle var ie parrocchiedella diocesi ASSISI – Cambi e avvicendamenti negli incarichi, uffici e comunità parrocchiali della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino a seguito del congresso capitolare della Provincia Serafica di San Francesco Ofm. Con una nota ufficiale il ministro provinciale dei frati minori padre Claudio Durighetto, ha comunicato al vescovo monsignor Domenico Sorrentino gli avvicendamenti e gli spostamenti deliberati. Tra le novità più importanti si segnala la nomina di padre Vittorio Viola quale custode della Porziuncola, in sostituzione di padre Fabrizio Migliasso prematuramente deceduto, e maestro delle celebrazioni in Basilica. Sempre padre Vittorio è stato nominato vicario episcopale per la Basilica di Santa Maria degli Angeli e gli altri santuari della Provincia serafica Ofm di Assisi. Al convento di Santa Chiara di Assisi, che torna ad essere Casa indipendente, arriva padre Giancarlo Rosati in sostituzione di padre Viola. Nella fraternità, poi, oltre a padre Alberto Spiccalunto, sarà inserito frate Iuri Cavallero. Alla Chiesa Nuova resta la stessa fraternità con la sola aggiunta di padre Mario Macrì. All’Ere-

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Nuova for mulazione per il matr imonio

mo delle Carceri padre Massimiliano Michielan diventa guardiano al posto di padre Ambrogio Lamperti. Il convento di San Damiano sarà guidato dal guardiano padre Rosario Gugliotta in sostituzione di padre Eugenio Landrini. Per quanto riguarda il convento della Porziuncola, oltre a padre Vittorio, resta padre Maurizio Verde in qualità di vicario conventuale, padre Saul Tambini sarà pro vicario conventuale e padre Massimo Lelli, prefetto per la Sacrestia. Cambi anche nell’Unità pastorale di Santa Maria degli Angeli con le parrocchie di Tordandrea, Castelnuovo e Costano dove il vicario parrocchiale padre Luca Paraventi, trasferito a Terni, lascia il posto a padre Mirko Mazzocato. Insieme a lui è stato nominato anche padre Stefano Albanesi in sostituzione di padre Massimiliano Polito. A Tordandrea ci sarà padre Claudio Peraro. Padre Davide Pietro Boldrini è stato nominato parroco a Castelnuovo in sostituzione di padre Michele Ardò. A Costano arriva padre Fulvio Festa in sostituzione di padre Salvio Maria De Santis destina-

I M U e TA S I , ultimi adempimenti ASSISI – Con decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, pubblicato in G.U. n.153 il giorno 4 luglio 2014, è stato approvato il modello di dichiarazione IMU e TASI per gli enti non commerciali, valido quindi anche per le parrocchie e gli altri enti ecclesiastici. Il modello dovrà essere predisposto per tutti gli immobili della parrocchia, siano essi soggetti, o meno, al pagamento delle imposte suddette. La scadenza per la presentazione del modello presso gli uffici comunali è il 30 settembre 2014; scopo delle dichiarazioni è quello di motivare, per ogni singolo immobile, il pagamento, o l’esenzione, effettuati negli anni 2012 e 2013; le dichiarazioni stesse avranno inoltre valenza per gli anni avvenire, salvo i casi in cui sia cambiata la modalità di gestione del bene,

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passando da una gestione che consentiva l’esenzione ad una che impone il pagamento delle imposte, o viceversa; in questi casi andrà effettuata ulteriore dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo all’avvenuto cambiamento. La predisposizione dei modelli di dichiarazione avverrà a cura degli uffici di curia; è tuttavia necessario che le parrocchie comunichino alcuni dati essenziali per capire se l’immobile è soggetto, o meno, al pagamento delle imposte; a tale scopo è stata predisposta una scheda, scaricabile dalla sezione documenti del sito www.diocesiassisi.it, che dovrà essere compilata per ogni singolo immobile di proprietà delle parrocchie e riconsegnata, anche a mezzo email, all’ufficio tecnico diocesano. 3

ASSISI – Nuova formulazione dell’articolo 147 che riguarda i doveri verso i figli che i coniugi si assumono in sede di matrimonio. In una nota il Servizio Stato civile comunica che: nella celebrazione dei matrimoni religiosi di competenza, dovranno leggere, ai nubendi, come di consueto i tre articoli previsti dal codice civile e precisamente l’articolo 143 e 144 che nel loro testo non hanno subito variazioni alcune. Il nuovo contenuto normativo dell’articolo 147 del codice civile, in vigore dal 7 febbraio 2014 è stato riformulato (dall’articolo 3 del D.Lgs n. 154 del 28-12-2013) secondo la nuova versione qui di seguito riportata: Articolo 147 – Doveri verso i figli: “Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere materialmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, secondo quanto previsto dall’articolo 315bis”. L’articolo 315-bis del codice civile (Diritti e doveri del figlio) dispone: “Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni e delle sue aspirazioni. Il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti. Il figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, ha diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano. Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa”. 3

RICONOSCIMENTO DEI FIGLI NATURALI ASSISI – In una nota la segreteria generale della Conferenza episcopale italiana comunica ai confratelli che in riferimento “al riconoscimento dei figli naturali” (in base all’entrata in vigore della legge 10 dicembre 2012, n. 219 e del decreto legislativo 28 dicembre 2013 n. 154) sono state eliminate dall’ordinamento civile le residue distinzioni tra figli legittimi e figli naturali, affermando il principio dell’unicità dello stato giuridico dei figli, a prescindere dal fatto di essere nati in costanza o meno di matrimonio. I materiali sono disponibili nel Roberto Gubbiotti sito: www.chiesacattolica.it/giuridico. 3


Chiesa Insieme 20 SETTEMBRE 2014

APPUNTAMENTI settembre-ottobre

2014

15 - Lunedì - 24.a Tempo Ordinario - B.V. Maria Addolorata (m) - [P] 16 - Martedì - 24.a Tempo Ordinario - Ss. Cornelio e Cipriano (m) - [IV] 17 - Mercoledì - 24.a Tempo Ordinario - S. Roberto Bellarmino (mf) - [IV]

Laboratori per Corso di aggiornamento IRC dalle ore 15.00 alle 17.00 presso la sede dell’Istituto Teologico di Assisi.

18 - Giovedì - S. Sofia martire - [IV]

Laboratori per Corso di aggiornamento IRC dalle ore 15.00 alle 17.00 presso la sede dell’Istituto Teologico di Assisi.

19 - Venerdì - S. Gennaro (mf) - [IV] 20 - Sabato - 24.a Tempo Ordinario - Ss. Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang.

Chiostro Museo diocesano di San Rufino Concerto voci bianche della Repubblica Ceca alle ore 21.00

21 - Domenica - 25.a Tempo Ordinario - S. MATTEO (f) - [I]

CONSEGNA DEL PIANO PASTORALE alle 16.30 nella cattedrale di San Rufino da parte del vescovo monsignor Sorrentino. Presentazione del libro del prof. Santucci su mons. Nicolini.

22 - Lunedì - 25.a Tempo Ordinario - S. Maurizio martire, Silvano, Tazio - [I] 23 - Martedì - 25.a Tempo Ordinario - S. Pio da Pietrelcina (m) - [I] 24 - Mercoledì - 25.a Tempo Ordinario - S. Pacifico da Sanseverino Marche - [I] 25 - Giovedì - 25.a - S. Aurelia, Sergio - [I] 26 - Venerdì - 25.a Tempo Ordinario - Ss. Cosma e Damiano (mf) - [I] 27 - Sabato - 25.a Tempo Ordinario - S. Vincenzo de' Paoli (m) - [I]

Laboratorio di esecuzione musicale alle ore 17.30 presso il Museo diocesano: “Dall’immagine al suono, il salterio”.

28 - Domenica - 26.a Tempo Ordinario - S. Venceslao (mf); S. Lorenzo Ruiz

San Francesco Patrono d’italia da 75 anni - Concerto a Santa Maria degli Angeli alle ore 21.00.

29 - Lunedì - 26.a Tempo Ordinario - Ss. Arcangeli MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE 30 - Martedì - 26.a Tempo Ordinario - S. Girolamo (m) - [II] OTTOBRE 1 - Mercoledì - 26.a Tempo Ordinario - S. Teresa di Gesù Bambino (m) - [II] 2 - Giovedì - 26.a Tempo Ordinario - Ss. Angeli Custodi (m) - [P] 3 - Venerdì - 26.a Tempo Ordinario - S. Gerardo abate - [II]

Santa Maria degli Angeli: Celebrazione del Transito di San Francesco

4 - Sabato - 26.a Tempo Ordinario - S. FRANCESCO D'ASSISI patrono d'Italia (f) - [P]

Assisi - Solennità di San Francesco

5 - Domenica - 27.a Tempo Ordinario - S. Placido martire - [III] 6 - Lunedì - 27.a Tempo Ordinario - S. Bruno (mf) - [III]

- Inizio Della Scuola Interdiocesana di Formazione teologica - Foligno - Inizio della Scuola della parola nel Vicariato di S. Maria degli Angeli, ore 21.00

7 - Martedì - B.V. Maria del Rosario (m) III]

Inizio della Scuola della parola nel Vicariato di Assisi, ore 21.00

8 - Mercoledì - 27.a Tempo Ordinario - S. Pelagia, Brigida, Ivano - [III]

- Inizio della Scuola della parola nel Vicariato di Bastia Umbra ore 21.00 - Inizio della Scuola della parola nel Vicariato di Gualdo-Fossato-Sigillo, ore 21.00 - Inizio della Scuola della parola nel Vicariato di Nocera Umbra, ore 21.00

9 - Giovedì - 27.a - Ss. Dionigi e compagni (mf); S. Giovanni Leonardi (mf) 10 - Venerdì - 27.a Tempo Ordinario - S. Daniele vescovo missionario - [III] 11 - Sabato - 27.a Tempo Ordinario - S. Firmino vescovo, Emanuela - [III] 12 - Domenica - 28.a Tempo Ordinario - S. Serafino da Montegranaro - [IV] 13 - Lunedì - 28.a - S. Edoardo re - [IV] 14 - Martedì - S. Callisto I (mf) - [IV] 15 - Mercoledì - 28.a Tempo Ordinario - S. Teresa di Gesù (m) - [IV]


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