Chiesa Insieme ottobre 2015

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N. 9 - OTTOBRE 2015 - ANNO XXXIII - MENSILE Autorizzazione Trib. Perugia n° 660 del 7/03/1983

SINODALITÀ, AVANTI TUTTA!


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Chiesa Insieme

OTTOBRE 2015

Editoriale

SOMMARIO Maschio

Editoriale

del vescovo

e femmina li creò

- pag. 2

Primo Piano Consegna

del piano pastorale

Assemblea

- pag. 3

diocesana

Famiglie

del

pag. 4

Vangelo

Al via la nuova fase delle CMFV - pag.6 CMFV di Bettona / Veglia di preghiera pag. 7

Vita Comunità Dalla

consacrata

pellegrina

parte dei malati di curore

pag. 8

Caritas - pag. 9

Formazione Corso di studi cristiani - pag.10 Iniziative

Lo Spirito

di

Assisi - pag.11

Dalle San

parrocchie

Sigillo / Cannara - pag. 12 Pellegrino di Gualdo tadino - pag. 13

Campi

scuola

Azione

cattolica

Progetti - pag.14 Cultura

Camminare

lodando

Dio - pag.15

Appuntamenti

ottobre

/

novembre

LA PAROLA DEL VESCOVO

2015 - pag.16

MASCHIO E FEMMINA LI CREÒ

Il libro della Genesi parla chiaro: “Dio

creò l’uomo a sua immagine… Maschio e femmina li creò” (Gn 1,27). Gesù “rilancia” proprio questo brano a proposito del matrimonio e del suo carattere indissolubile: “Non separi l’uomo ciò che Dio ha unito” (Mc 10,9). L’ideologia del “gender”, che fa della differenza sessuale un fatto di cultura e di libera scelta, a dispetto del dato biologico, sta suscitando discussioni e reazioni. E non a caso. Ne va della condizione umana, della famiglia, del futuro. Noi cristiani non possiamo tacere. E non, come qualcuno sospetta, perché siamo contro l’uguaglianza, ma proprio perché siamo per una vera uguaglianza. Uguaglianza non è massificare, ma assicurare dignità a tutti e a ciascuno. Le differenze non sono da temere: sono la ricchezza posta da Dio nella creazione, nell’umanità, nella stessa Chiesa. Pensare di combattere la discriminazione eliminando la differenza è pura illusione. Nessuna ideologia, e nessuna legge, potranno cancellare la natura delle cose. Anche papa Francesco lo ha ribadito

nella Laudato si’: “non è sano un atteggiamento che pretenda di cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa”. (LS 155). Sono pertanto ammirato dell’iniziativa che tante persone e famiglie stanno prendendo – in maniera laica, trasversale, e dunque al di là di ogni recinto confessionale - , per evitare che questa ideologia prenda piede nella legislazione, nella cultura, nella scuola, con pretese omologanti e totalitarie, tese a mettere la museruola a chi la pensa diversamente. Agli ideologi e promotori dell’ideologia gender non neghiamo la parola, ma respingiamo la loro crescente pretesa di toglierla a noi. Nella foga dialettica comunque non dovremo mai dimenticare che il modo cristiano di chiedere la parola non ha nulla a che vedere con il fanatismo, la demonizzazione dell’avversario, il rifiuto del dialogo. Dobbiamo coniugare fermezza e rispetto. La verità deve farsi strada con la sua intima luce e sempre accompagnata da tanto amore. Chi non la pensa come noi, deve sentire che siamo i primi a volergli bene, e parliamo proprio perché gli vogliamo bene. Anche per questo non ci stiamo ad essere tacitati, ci costasse il martirio. + Domenico, vescovo

Notiziario della diocesi di Assisi - Nocera U. - Gualdo T. Direttore responsabile: Vittorio Peri In redazione: Marina Rosati Marco Fortebracci Redazione e amministrazione: P.zza Vescovado, 3 06081 Assisi (Pg) Tel. (075) 81.24.83fax: (075) 819.88.05 E-Mail : ufficiostampa@diocesiassisi.it Autorizzazione Tribunale di Perugia n° 660 del 7-03-1983 / sped. in abbonamento postale 50%

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Chiesa Insieme

Primo piano Il

vescovo

S orrentino

OTTOBRE 2015

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consegna il piano pastorale e traccia le linee guida per la diocesi

È tempo di camminare insieme Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - Domenica 20 settembre presso la cattedrale di San Rufino è stata celebrata la messa solenne presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino e concelebrata dal vicario generale don Maurizio Saba, dal parroco don Cesare Provenzi, presbiteri religiosi e diocesani, autorità civili anche di altre realtà umbre ed ecclesiastiche presenti il numeroso popolo di Dio. Una celebrazione particolarmente significativa in quanto apre il nuovo anno pastorale e durante la quale è stato consegnato dal vescovo ai rispettivi parroci il piano pastorale, messo a disposizione anche dei fedeli. All’omelia il presule ha riassunto le coordinate entro le quali si muoverà il nostro anno post-sinodale per passare dal sinodo alla “sinodalità” “l’evento celebrativo, infatti, a nulla sarebbe servito, se non producesse una conversione: una conversione spirituale e pastorale. Se la parola ‘sinodo’ significa camminare insieme, la sinodalità è l’attitudine permanente a camminare per quell’unica via che è Gesù e il suo vangelo, in comunione con la Chiesa particolare e universale, mettendo insieme i doni delle nostre diversità, tutte da apprezzare e sviluppare, ma anche tutte da coordinare e mettere in sintonia”. Poi monsignor Sorrentino ha evidenziato che i temi speciali di quest’anno sono desunti delle indicazioni pastorali offerte da papa Fran-

cesco a tutta la Chiesa nell’Evangelii gaudium e in modo speciale il tema della misericordia, da ricevere e da testimoniare, nell’anno giubilare che sta per cominciare. Particolare attenzione sarà rivolta anche al tema della custodia del Creato come casa comune, secondo il dettato dell’enciclica Laudato si’, che ci coinvolge anche per il particolare accento francescano con cui il Papa lo ha voluto trattare, valorizzando il Cantico di frate Sole come motivo dominante della sua enciclica. Temi solo in apparenza distanti, e che invece si intrecciano profondamente. Temi importanti per tutta la Chiesa, ma in modo particolare per questa nostra Chiesa, dato che il primo, il tema della misericordia, si incontra con lo speciale dono ottenuto da san Francesco con l’indulgenza della Porziuncola, di cui in questo anno pastorale celebreremo l’VIII centenario. “Papa Francesco – ha sottolineato il presule - con il suo stile evangelico e

immediato, non ci ha fatto sconti. Ci ha detto, e quasi intimato, di aprire le porte delle nostre parrocchie, dei nostri monasteri e conventi, delle nostre comunità, delle nostre famiglie, vincendo esitazioni, egoismi e paure. Naturalmente è un’operazione da fare con ogni senso di responsabilità e senza improvvisazioni. Per questo la Caritas diocesana sta operando per verificare le disponibilità e mediare opportunamente le richieste e i bisogni. Io mi auguro che la nostra Chiesa la Chiesa di Francesco, uomo povero e dei poveri risponda a questo appello con una generosità esemplare, mentre riascoltiamo le parole di Gesù come un grande invito ad aprire il cuore ai fratelli: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato»”. 3


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Due

Chiesa Insieme

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Primo piano

g i o r n i d i a s s e m b l e a p e r p a r l a r e d e l p r o s s i m o a n n o g i u b i l a r e e d e l l ’ u l t i m a

Misericordia e Laudato si’, la che proprio quando sente il dolore dell’abbandono e della solitudine non perde la sua identità e fedeltà di sposo e con il vestito delle nozze va in cerca dell’amata, riamandola più di prima nonostante la sua infedeltà. E’ la Misericordia che prende il volto del perdono! “Quanto l’uomo - ha evidenziato monsignor Viola, ricordando le parole del Papa nell’Enciclica - ha bisogno di contemplare il mistero della misericordia, fonte di gioia, di serenità e di pace”. E’ questa misericordia che senza ulteriori rimandi, adesso, con le risorse umane e gli strumenti che abbiamo, senza rimandare, deve spingerci, ora, così come siamo poveri Suor Maria Rosaria Sorce

ASSISI - “Dal Sinodo alla sinodalità”, come scatto nuovo di entusiasmo, rinnovato e imminente dello Spirito Santo in un tempo di avvicendamenti nella Diocesi, la chiave di lettura delle intense giornate ricche d’imput e di riflessioni pastorali dell’assemblea diocesana: “La Chiesa oasi di misericordia nella casa comune del mondo” svoltasi nei giorni giovedì 11 e venerdì 12 settembre presso la Domus Pacis di Assisi. Al centro della prima giornata il commento all’Enciclica del Papa Misericordiae

vultus di monsignor Padre Vittorio Viola vescovo di Tortona che, per i molti anni vissuti ad Assisi e per il suo impegno nella Caritas è ormai una presenza familiare. Accorata e commossa la relazione di monsignor Viola che evidenziava l’Amore preveniente e lungimirante del Padre che non si lascia arginare e limitare dai nostri tradimenti, infedeltà; una misericordia che soprattutto non si china sull’uomo in virtù dei suoi meriti. Bella la metafora usata, quale icona della Misericordia divina, dello sposo tradito


Chiesa Insieme

Primo piano enciclica di papa

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Francesco

diocesi s’interroga e strumenti inutili, perché il Signore sa bene come siamo fatti, verso le periferie, le ferite dei più deboli, affinché come ci indica papa Francesco, riti, preghiere, orari, strutture, assumano quella flessibilità necessaria per un’evangelizzazione alla Misericordia a tutto tondo. Poi la parola al vescovo della diocesi di Assisi Nocera-Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino che ha presentato il nuovo vicario per la pastorale Jean Claude e ha voluto chiarire le motivazioni pastorali degli avvicendamenti che stanno verificandosi in

Diocesi, dettati da una visione globale del territorio e delle esigenze delle parrocchie, esortando i numerosi fedeli presenti a collaborare nel rendere meno faticosi i trasferimenti dettati da urgenze che non possono più essere disattese e certamente dal buon senso. Con spirito di comunione sinodale ed ecclesiale il primo giorno della convocazione diocesana si è concluso con la celebrazione solenne dei vespri presieduta dal presule presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli, affidando al Volto della Misericordia tutto quanto è nel cuore di ogni figlio, qualsiasi ministero svolga, di questa particolare Chiesa locale di Assisi. Nella seconda giornata venerdì 12 settembre tema della convocazione diocesana l’Enciclica di Papa Bergoglio Laudato si’.

Sono intervenuti padre Giulio Albanese che ha trattato il tema dell’emergenza immigrazione e don Adriano Sella che si è soffermato sui “nuovi stili di vita”. Gli interventi sono stati moderati da Stefania Proietti. Magistrale nella modalità presentata dai toni accesi, giornalistici e soprattutto dall’afflato caloroso dell’anima di chi parla per la pienezza del cuore e la concretezza del vissuto, la relazione di padre Giulio sulla questione della migrazione e i suoi intrecci con il problema della diseguaglianza e della sproporzione vergognosa e ingiusta delle risorse, degli iniqui sfruttamenti arbitrari del Terzo Mondo da parte dell’Occidente, di uno sviluppo sostenibile che è ancora un sogno da realizzare. Senza remore e con molta chiarezza, certamente frutto della sua esperienza missionaria, padre Giulio ha richiamato tutti alle proprie responsabilità e della politica, delle istituzioni, della Chiesa e della comunità internazionale in merito. Poi la parola a don Adriano Sella che ha presentato la proposta e i successi già raggiunti in diversi settori dai “Nuovi stili di vita”. Dopo una presentazione globale dell’attuale precaria condizione del nostro pianeta Terra, don Adriano cogliendo alcune sfumature della relazione di padre Giulio, ha esposto la necessità di fronteggiare il degrado del nostro pianeta con “nuovi stili di vita” assunti non solo a livello globale ma anche personale, da ciascuno. Stefania Proietti cogliendo le provocazioni di padre Giulio, ha evidenziato l’urgenza di una ecologia integrale, di cui l’Enciclica parla, e la pregnante influenza sullo sviluppo dei popoli dei cambiamenti climatici, sui quali Papa Francesco è intervenuto più volte nelle catechesi e nell’Enciclica. È stato poi il vescovo Sorrentino a tirare le considerazioni conclusive, richiamando l’assemblea a considerare quanto il futuro, secondo le previsioni indicate, diventi un tempo sempre più difficile ma allo stesso tempo una sfida per la Chiesa e la cristianità che richiede di camminare insieme con un progetto valido alla luce della crisi dei

valori che stiamo attraversando, mettendo sempre al centro l’ascolto della Parola. Camminare ascoltando la Parola di Dio, misurandoci con questa Parola che ci rigenera; andando al cuore del Vangelo che è Gesù. Il presule ha richiamato ancora una volta a seguire il “metodo Gesù” da lui indicato più volte e in varie occasioni e al rinnovamento delle parrocchie e della vita pastorale attraverso le Comunità Maria Famiglie del Vangelo. L’anno pastorale non avrà altre direttive che quelle prospettate da Papa Francesco: la misericordia e la carità, impellenti risposte che la Diocesi come tutta la Chiesa devono dare alle emergenti esigenze di accoglienza, misericordia ed evangelizzazione alle quali Papa Francesco continuamente appella la Chiesa universale. Durante l’assemblea è stato proiettato un video su questi temi e sulle opere di carità che già la Diocesi svolge e quelle che intende promuovere. La serata si è conclusa con la celebrazione dei vespri. 3


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Chiesa Insieme

OTTOBRE 2015

Famiglie del Vangelo Ser vizio per il rinnovamento delle parrocchie, al via la nuova fase delle CMFV ASSISI - “Servizio per il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità (Comunità Maria Famiglie del Vangelo)” questo il titolo che monsignor Sorrentino ha dato all’èquipe che si dedica alle “famiglie del Vangelo”. Un équipe che a livello programmatico generale vedrà la presenza dei direttori o vice degli uffici della Caritas, Liturgico, catechistico, Famiglia, del vicario episcopale per la Pastorale, del vicario generale e di mons. Domenico Sorrentino. Comincia una fase nuova, una chiesa che cammina insieme, siamo nella fase post sinodale e tutto l’impegno deve essere profuso nel far crescere l’atteggiamento spirituale della “sinodalità”. Il progetto delle CMFV, come detto più volte, è un progetto che chiama alla “conversione pastorale” sia le parrocchie sia le strutture diocesane, come l’Ufficio catechistico, l’Ufficio liturgico, la Caritas e lo stesso Ufficio per la pastorale della famiglia. È un progetto che mira a integrare la classica pastorale “della” famiglia con una pastorale “di” famiglia, intendendo con ciò la promozione complessiva di un modo “familiare” di essere Chiesa. Integrare e non sostituire la pastorale di famiglia, perché la preparazione propria delle coppie e degli sposi va mantenuta ma immessa in questo contesto di “chiesa familiare”. Le piccole comunità infatti, si propongono come accompagnamento di laici adulti, di coppie e nuclei familiari, che appunto in queste comunità possono trovare una formazione permanente, posta sia prima che dopo il matrimonio e un sostegno costante nel tempo. Esse offrono apporti sui diversi aspetti della pastorale: sono progetto catechistico rivolto in primis agli adulti; promuovono l’impegno degli adulti nella catechesi dei ragazzi, una carità diffusa e capillare e possono essere di supporto nella liturgia. E’ su queste linee che si muoverà il Servizio per il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità (CMFV) consapevole che è ormai necessario che la chiesa si rinnovi completamente in chiesa meno clericale; i sacerdoti sono sempre meno e si ha bisogno di vocazioni. Portando avanti

con entusiasmo il progetto CMFV si riuscirà ad affrontare quella realtà futura che sempre più si prospetta “pagana”. In questo anno Santo della Misericordia che si aprirà l’8 dicembre 2015, i ritiri saranno tutti incentrati su questo tema; in particolare il secondo, fissato nel pomeriggio e serata di domenica 17 Gennaio 2016, 102esima giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, sarà un’opera concreta di misericordia. Si è pensato anche ad un pellegrinaggio, nella giornata di sabato 9 aprile 2016, al Santuario dell’amore misericordioso di Collevalenza. 3 Équipe per il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità

APPUNTAMENTI DIOCESIANI - 8 Novembre 2015 - 17 Gennaio 2016 presso il centro San Michele di Bastia Umbra. - 9 Aprile 2016 pellegrinaggio al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. Due giorni di convivenza il 12 e 13 Giugno 2016.


Chiesa Insieme

Famiglie del Vangelo

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Anche una delegazione di Assisi alla veglia in piazza san Pietro che ha aperto il sinodo

A Roma per pregare per la famiglia

Dopo il discorso del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana sono seguite le parole toccanti di papa Francesco che ha ricordato che ogni famiglia è “sempre una luce, per quanto fioca, nel buio del mondo”. Numerosi gli interventi dei principali movimenti come Matteo Truffelli dell’Azione cattolica, Salvatore Martinez del Rinnovamento dello Spirito Santo, Kiko Arguello del Cammino neocatecumenale. Presente alla veglia di preghiera anche un folto gruppo di fedeli partiti da Assisi per partecipare a questo importante appuntamento. 3 Antonella Porzi

ROMA - Come fortemente voluto da Papa Francesco, mentre a Santa Maria degli Angeli, venerdì 3 ottobre, si stava svolgendo la solenne commemorazione del “Transito” del serafico padre San Francesco d’Assisi, a Piazza San Pietro migliaia di famiglie, associazioni e movimenti ecclesiali hanno pregato insieme al Sommo Pontefice per il Sinodo sulla famiglia che è stato aperto il 4 ottobre e si chiuderà il prossimo 25 ottobre.

Una giornata di spiritualità della parrocchia di santa Maria Assunta

Le CMFV di Bettona al santuario di Loreto

BETTONA – La Famiglia del Vangelo di Bettona continua il suo cammino di fede, un cammino senza pause che sta portando ad una condivisione piena della gioia in Cristo. E’ con questa gioia che mercoledì 9 settembre siamo saliti di buonora

nell’autobus che ci ha portato a Loreto, per manifestare la nostra voglia di stare insieme, incontrando la Madonna. Siamo scesi dall’autobus a Recanati e abbiamo fatto a piedi il tratto di strada che conduce a Loreto per arrivare alla santa messa celebrata in Cattedrale

alle 11. Ad accompagnarci in questo “cammino” è stato don Marco, una presenza costante nella nostra famiglia e nei cuori di ciascuno di noi. Dopo la santa messa, concelebrata da don Marco, siamo rimasti in Cattedrale fino al pomeriggio, condividendo le nostre preghiere e le nostre emozioni. Piena soddisfazione di tutti i componenti la Famiglia, per questa iniziativa, in quanto siamo riusciti ad aggregare al nostro gruppo altri fratelli della nostra parrocchia e della Famiglia di Passaggio. Una giornata da ricordare vissuta nella semplicità di una fede fondata dalla comunione e dall’amore tra noi, una esperienza sicuramente da ripetere.

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Francesco Brenci


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Chiesa Insieme

OTTOBRE 2015

Vita consacrata

Rinnovata l’approvazione avvenuta nel 2011, molte le attività e iniziative svolte

Fraternità pellegrina contemplativa in azione

Margherita Ceschi

ASSISI - In occasione della festa di Maria Assunta, nel giardino della chiesa di Santa Maria Maggiore, la Fraternità pellegrina contemplativa ha ricordato la propria approvazione avvenuta il 15 agosto 2011 poi confermata e resa definitiva il 15 agosto 2014 per mani del vescovo monsignor Domenico Sorrentino. La ricorrenza cade in un giorno molto appropriato che segna l’ultimo pellegrinaggio di Maria dalla terra al cielo. Per la fraternità la

data del 15 agosto sarà sempre un appuntamento importante da ricordare con eterna riconoscenza nei confronti della chiesa di Assisi ed in particolare della parrocchia di Santa Maria Maggiore, luogo della spogliazione di San Francesco. La fraternità che si incontra ad Assisi ogni due mesi circa considera la contemplazione dei misteri gloriosi del Santo rosario una spinta nuova e fiduciosa con Maria nel seguire il Figlio suo Gesù: il Risorto. Tra i quarantacinque componenti la fraternità ci sono celibi, sposati, conNotiziario Della diocesi di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino

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sacrati, genitori di famiglie numerose che provengono da varie parti d’Italia e del mondo come Norvegia, Argentina, Francia, Belgio. Quest’anno come già accaduto dalle colline del monte Subasio, dove spesso la fraternità si incontra, molti membri sono andati in pellegrinaggio in India, Santiago, Val Venosta, Alto Adige, Gubbio, Spello, Sassovivo, Belgio, per l’incontro della fraternità internazionale “Charles de Foucauld”. Tra le attività anche quella di andare, come Maria della Visitazione, a trovare fratelli e sorelle della fraternità che stanno vivendo dei momenti faticosi come lutti, malattia o di gioia per la nascita di un bambino o anche per condividere il vissuto di ciascuno e conoscerne il “Nazareth”. Nella ferialità i pellegrini portano nello “zaino” del cuore la consapevolezza di essere abitati dalla presenza del Signore risvegliando anche in chi incontrano questo dolce compagno di viaggio così fedele, paziente e misericordioso. Come San Francesco cantano: “Altissimo, Onnipotente, Bon Signore, tue so’ le laude la gloria e l’onore”.

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Chiesa Insieme

Caritas

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L’associazione “Dona la vita con il cuore” al centro di accoglienza per la “Domenica del cuore”

Da l l a p a r t e d e i malati cardiovascolar i

Alessandro Laurentini

ASSISI - Domenica 13 settembre per il Centro di accoglienza Caritas di Assisi è stata una giornata particolare: in occasione della “Domenica del cuore” l’associazione “Dona la vita con il cuore” è giunta ad Assisi per svolgere attività ambulatoriale di consultazione visitando e prendendosi cura di tutti coloro che non possono permettersi visite specialistiche dell’apparato cardio-vascolare. Tale associazione, presieduta dal professor Massimo Massetti, primario del dipartimento di Medicina cardiovascolare del Policlinico Gemelli di Roma, costituita da uno staff di specialisti e da volontari, si è messa a disposizione sia degli utenti del Centro stesso e di altri indigenti residenti a Santa Maria nonché della Comunità di Foligno e di passanti che, incuriositi dai banner disposti all’ingresso del cancello, vole-

vano approfittare della professionalità dell’équipe medica. Per l’occasione sono state predisposte nel Centro di accoglienza tre salette. La sala docce all’ingresso del Centro è stata adibita a luogo di accoglienza per le prenotazioni delle visite e l’annotazione di tutte le generalità dei pazienti da parte dei volontari al seguito dello staff medico; la sala riunioni è stata attrezzata con un letto per gli elettrocardiogrammi; la stanza 24 al primo piano del Centro, vuota per l’occasione, è stata scelta per ospitare gli ecocardiogrammi riservati per situa-

zioni più specifiche risultate dall’iniziale elettrocardiogramma. In particolare sono stati visitati sei utenti del Centro di Assisi, quattro della Comunità di Foligno, aiutati dal responsabile Andrea e da Riccardo, due turisti di Catanzaro giunti a piedi da Assisi fino al Centro, un paziente affetto da gravi patologie cardiache, e una signora di Santa Maria degli Angeli! Infine anche un frate francescano con problemi cardiaci non ha voluto lasciarsi sfuggire l’opportunità di un controllo specialistico. In collaborazione con gli specialisti “del cuore” era presente una psicologa per offrire un supporto a coloro che ne avessero manifestato la necessità. Tutti sono rimasti entusiasti e soddisfatti della competenza e professionalità di tutta l’èquipe, primo fra tutti il professor Massetti che, durante l’iniziale briefing di presentazione al quale hanno presenziato anche tutti i membri della Fraternità del Centro presentando la loro concreta testimonianza, ha esposto le finalità dell’Associazione da Lui presieduta nonché il cordiale e fervido ringraziamento per l’ospitalità offerta. Durante le visite è arrivata anche suor Elisa Carta, presidente della Caritas diocesana, che ha potuto ammirare la professionalità e l’amore riservato ai pazienti che l’intero staff coadiuvato dai volontari al loro seguito. Al termine delle visite, protrattesi per l’occasione fino a quasi le 13, tutti sono stati ospiti della mensa del Centro per un cordiale convivio cui ha fatto seguito la foto di rito davanti al Centro, riproponendo una certa successiva collaborazione. 3


Chiesa Insieme 10 OTTOBRE 2015

Formazione

grande partecipazione e interesse al corso di studi cristiani che si è svolto alla

Cittadella

“Noi responsabili dell’immagine di Dio” to il corso cambia soggetto: è l’uomo chiamato in causa perché, come dirà Enzo Bianchi priore di Bose, Dio stesso ha voluto l’uomo come sua unica immagine. Non santini o statue, ma persone umane. Per questa ragione siamo noi responsabili e, per disvelare Dio, l’unico modo è manifestare la nostra umanità di cui Gesù di Nazareth è il riflesso: sì, siamo noi i rappresentanti di Dio in questo mondo. Parlano di testimonianza cristiana nella storia contemporanea lo scrittore Raniero la Valle e il filosofo Roberto Mancini, e nei loro racconti c’è l’esperienza di una ricerca vita-

Anna Portoghese

ASSISI - Un corso di studi breve ma intenso si è svolto alla Cittadella su: “Noi responsabili dell’immagine di Dio, per un mondo più umano”. Le quasi duecento persone partecipanti, provenienti da varie parti d’Italia, si sono interessate alle analisi bibliche, alle relazioni e ai dibattiti che spaziavano dalla teologia alla filosofia, alle scienze, alle religioni orientali, all’attualità, ma soprattutto si sono viste coinvolgere da un richiamo forte all’interiorità, alla bellezza, alla passione-emozione, elementi che disegnavano schizzi di un futuro migliore di quello quotidiano. Noi responsabili dell’immagine di Dio? Quale immagine? Intanto, non è risultata vera la previsione ideologica secondo la quale la secolarizzazione avrebbe fatto scomparire il religioso dal mondo occidentale. Il sociologo Garelli presenta le fasi del fenomeno, contesta la scomparsa con numeri e fatti, e presenta la diversa (e diversificata) situazione. Ebrei e cristiani ricordano i primissimi capitoli della storia d’amore di Dio con l’umanità: Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza”. E la biblista Lidia Maggi spiega la contraffazione seguìta a questa pagina, l’idolatrìa, che non è cosa arcaica ma può annidarsi, sempre risorgente, anche nell’attuale culto dell’io. Come poi nota lo storico Melloni, nell’interpretazione stessa delle Scritture i fedeli travisano il volto di Dio e diventano spesso infedeli. Il che è successo soprattutto nel momento in cui la Chiesa ha incontrato il po-

tere civile assumendone le forme. La divaricazione dall’immagine di Dio qui è stata profonda. Ma la stessa storia ricorda alcune primavere in cui l’immagine di Dio si è fatta riconoscibile nell’amore ai poveri come in Francesco d’Assisi e in papa Francesco, per non andare tanto lontano. E’ impossibile in questo Corso ignorare la lettura stravolgente del Corano (non però da tutti gli islamici) che col fondamentalismo radicale e con le altre sue forme trasforma il Libro sacro in una spada. Mustafa el-Ayoubi, sociologo e giornalista, dà una rilettura geopolitica e geomilitare della galassia del fenomeno organizzato e violento che oggi preoccupa il mondo intero… in nome di Dio. L’analisi si apre a un dialogo serrato, sapientemente moderato dal giornalista Raffaele Luise, tra la professoressa araba Sharazade Hausmand, la teologa cristiana Antonietta Potente e il professor Robiati Bendaud, ebreo della fondazione Maimonide. Le tre religioni monoteiste sono a confronto. Ma a questo pun-

le, di alto costo. Perché Assisi non è solo un’esperienza intellettuale: c’è un filo d’oro che chiama a rispettare, difendere, comunicare Dio in un abbraccio universale, intenso, nuovo. Un’avventura inedita che la storia globalizzata consegna. E il filo d’oro è Cristo “consegnato” nel memoriale eucaristico che il vescovo Domenico Sorrentino celebra coi presenti alla fine, mentre il pensiero già corre alla difesa della dignità dei rifugiati alle nostre porte. Perché non si entra nella verità se non con l’amore. 3


Chiesa Insieme

Iniziative

OTTOBRE 2015

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Nel 2016 l’incontro internazionale per la pace si farà nella città del poverello come nel 1986

Lo Spirito di Assisi tor na a casa

Antonella Porzi

ASSISI – Appuntamento ad Assisi per il trentennale della storica giornata mondiale di preghiera per la pace con la partecipazione dei capi religiosi di tutto il mondo. Il prossimo anno sarà la città del Poverello ad ospitare il mitico incontro voluto da San Giovanni Paolo II avvenuto per la prima volta nel lontano 27 ottobre 1986 nella città di Assisi. L’annuncio è stato dato mercoledì 8 settembre dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino al termine dell’incontro internazionale che quest’anno si è tenuto a Tirana. E l’auspicio, come sottolineato da monsignor Sorrentino è che l’anno prossimo papa Francesco possa partecipare e dare la sua impronta all’icona del-

lo Spirito di Assisi. Grande impulso è stato dato dalla comunità di Sant’Egidio promotrice dell’evento. “Cari fratelli e sorelle ho il privilegio di annunciare che il prossimo incontro internazionale organizzato dalla comunità si svolgerà a settembre 2016 ad Assisi – queste le parole di monsignor Sorrentino – saranno trent’anni dallo storico incontro di preghiera per la pace voluto da San Giovanni Paolo II. Lo Spirito di Assisi per così dire tornerà a casa. Tornerà dopo un lungo cammino in cui grazie all’infaticabile testimonianza della comunità di Sant’Egidio ha seminato nel mondo un incontro di dialogo e preghiera. Si ritufferà nelle sorgenti per attingere nuovo vigore e per essere ancora segno e strumento di pace

in tutte le regioni del mondo. Si misurerà ancora una volta con il Poverello di Assisi San Francesco, ritratto vivente di Cristo testimone e operatore di pace. Saremo nell’anno giubilare della misericordia indetto da Papa Francesco - ha continuato il vescovo - e proprio in questo anno Assisi ricorderà l’ottavo centenario del Perdono della Porziuncola di Assisi. Ci ricorderemo che uno degli ingredienti per costruire la pace è la misericordia che si fa accoglienza e perdono. A nome della chiesa di Assisi e delle famiglie francescane vi do appuntamento ad Assisi e vi saluto cordialmente con il saluto di Francesco ‘Il Signore vi dia pace’. Arrivederci ad Assisi”. 3

Dall’accoglienza dei profughi alla solennità di San Francesco molti i temi affrontati

Il Vicariato di Bastia fa il punto BASTIA UMBRA - Durante l’incontro tenutosi giovedì 24 settembre, nel quale si sono riuniti i parroci, vice-parroci e i diaconi del vicariato di Bastia Umbra, sono stati trattati vari argomenti. La Scuola della Parola e della vita cristiana per il vicariato inizierà il 7 ottobre presso il Centro San Michele di Bastia Umbra e avrà come relatore il vescovo monsignor Domenico Sorrentino; per l’ospitalità ai profughi, così come suggerito da Papa Francesco verranno presentate alcune proposte di accoglienza. L’Ufficio di pastora-

le familiare ha consigliato di organizzare un corso di formazione per gli animatori della pastorale dei nubendi. In riferimento alla novena organizzata per la solennità di San Francesco per il prossimo anno il vicariato chiede di poter partecipare in un unico giorno che cada dopo la festa di San Michele. Per quanto riguarda la frequenza le modalità ed i luoghi degli incontri vicariali è stato suggerito di girare tutte le parrocchie e di seguire come criterio il calendario liturgico. Tra le varie ed eventuali è stata presentata la propo-

sta di ristabilire la festa della chiesa diocesana in ottobre e in quella occasione riconsegnare il nuovo piano pastorale. 3


Chiesa Insieme 12 OTTOBRE 2015

sigillo

Parrocchie

Festeggiato il centenario del miracolo della guarigione di suor Rosaria Quisirino

Maria: una vera carezza di vita

Silvia Bazzucchi

SIGILLO – L’8 settembre è un giorno molto speciale per le monache del monastero agostiniano di Sigillo: in questo giorno, infatti, non si celebra solo la Natività di Maria ma si ricorda, con viva partecipazione, una prodigiosa e istantanea guarigione che coinvolse una delle consorelle, suor Maria Rosaria Quisirino. Poiché il miracolo è avvenuto nel 1915 quest’anno, in occasione del centenario, le monache hanno voluto ricordare lo straordinario evento con una veglia di preghiera che si è tenuta, come ogni anno, dalle 5 alle 6 del mattino e con una santa messa, alle 18, celebrata da don Aldo Mataloni e corredata alla fine da un piccolo rinfresco, offerto dalle monache ai bambini presenti. Durante la celebrazione, infatti, è avvenuta anche la benedizione dei bambini. Particolarmente toccante è stata l’omelia: don Aldo ha sottolineato, infatti, come la natività di Maria sia essa stessa un miracolo (concepita senza peccato originale) e come la sua obbedienza e la sua totale adesione al progetto divino abbiano restituito all’umanità l’alleanza con Dio e la salvezza eterna. Maria è, inoltre, la mamma di tutte le creature e l’intermediatrice per-

fetta per la realizzazione dei miracoli. Come ci viene raccontato nel Vangelo, infatti, è attraverso la preghiera di Maria che Gesù compie il primo miracolo, durante le nozze di Cana, ed è sempre grazie a lei che sono stati operati e continuano ad operarsi miracoli in tutto il mondo: basti pensare a Fatima, a Lourdes, a Medjugorje, a Sigillo. Margherita Quisirino, infatti, era una semplice bambina, nata a Piedimonte d’Alife nel 1883. Avendo perduto entrambi i genitori in tenera età, il 20 settembre del 1888 fu accolta nell’orfanotrofio femminile della Vergi-

ne di Pompei, dove rimase fino all’8 settembre del 1902 quando, dopo aver trovato la sua vocazione, entrò nel monastero agostiniano a Sigillo. Dopo una breve permanenza, si ammalò gravemente di tubercolosi e le sue condizioni divennero gravissime fino alla notte dell’8 settembre 1915. Mentre tutti erano convinti che quelle fossero le sue ultime ore di vita, suor Maria Quisirino sentì una voce femminile, dolcissima e chiarissima che la invitava ad un’ora di preghiera, dalle cinque alle sei del mattino. Suor Maria Rosaria credette a quella voce, recitò le quindici decadi del rosario, le litanie, e la novena alla misericordiosa Regina di Pompei. Al suono delle sei un brivido percorse tutta la sua persona, le forze improvvisamente le ritornarono ed ella non sentì più alcun dolore. Era completamente ed inspiegabilmente guarita. Il ricordo di questo evento prodigioso può solo riempirci il cuore di speranza: Maria non abbandona mai i suoi figli e, anche nel momento dello sconforto totale, essa ci è vicina e ci accarezza con il suo amore e la sua grazia. Affidiamo a Maria i nostri dolori, le nostre paure, i nostri tormenti perché essa possa trasformarli in gioia e perché ci doni l’obbedienza e la carità necessarie per aderire completamente al progetto che Dio ha per ognuno di noi. Non esistono miracoli: esiste l’amore incondizionato e gratuito di Dio per l’umanità. 3


Chiesa Insieme

san pellegrino

Parrocchie

OTTOBRE 2015

13

In molti alle celebrazioni per la tradizionale festa quinquennale ben preparata da monsignor Luigi Merli

In tanti alla Madonna di Monte Camera Alberto Cecconi

SAN PELLEGRINO – Una grandissima partecipazione di fedeli nella bella festa quinquennale della Madonna di Monte Camera. Ben preparata dal parroco monsignor Luigi Merli e dai suoi collaboratori, oltre che dal predicatore padre Giancarlo Berzacola, superiore del santuario della Madonna de La Salette di Salmata, la gente ha partecipato in gran numero alla lunga processione a piedi, prima per raggiungere il santuario prossimo alla vetta montana, poi per scendere in notturna, con le fiaccole che illuminavano il cammino, lungo i tornanti della strada sterrata e scoscesa tra i boschi, portando a spalle la statua della Madonna. Un cammino esemplare, davvero orante, seppur difficoltoso, ma suggestivo e coinvolgente. All’arrivo nel paese c’erano oltre 500 persone. Martedì 8 settembre, nella chiesa parrocchiale gremitissima dai fedeli, con la presenza del sindaco Massimiliano Presciutti e del vice Gloria Sabbatini, oltre che dei Carabinieri, accompagnata dai canti ben eseguiti dalla corale del paese, c’è stata la solenne concelebrazione di 15 sacerdoti del territorio gualdese, assistiti da 4 diaconi. Il vicario generale della diocesi, monsignor Maurizio Saba, che

ha presieduto, ha commentato le sante Scritture ed elogiato la popolazione che venera la Madonna con grande fede. Il parroco monsignor Merli e la presidente del Comitato, Maria Letizia Baldelli Temperelli, hanno ringraziato la gente e quanti hanno collaborato ai diversi livelli per l’ottima riuscita della festa quinquennale. La statua della Madonna di Monte Camera in questi

giorni verrà portata nelle varie zone del territorio parrocchiale; domenica 20 settembre verrà riportata processionalmente nel santuario posto in vetta alla montagna. Una festa che “va in archivio” con la soddisfazione di tutti, anche per le molte e qualificanti iniziative parallele che hanno coinvolto tante persone. E non solo perché si è onorata una tradizione secolare. 3

cannara

I frati francescani cappuccini ospiti della fraternità Ofs in occasione della festa della cipolla

Intenso momento di spiritualità e convi vialità

CANNARA – Una serata speciale, bella e gioiosa, quella vissuta venerdì a Cannara. La fraternità Ofs ha avuto graditissimi ospiti i frati francescani Cappuccini, in occasione della festa della cipolla. L’incontro è avvenuto nella chiesa della Buona morte, di fronte al “Tugurio”, dove San Francesco si raccoglieva in preghiera. Dopo

aver assistito tutti insieme ad un film sulla vita di Francesco e Chiara, i frati hanno animato la serata con canti, balli, testimonianze, letture e commento del Vangelo. Ospite d’onore è stato padre Fulgenzio Monacelli, originario di Grello di Gualdo Tadino, da

oltre 50 anni missionario in Amazzonia. I frati hanno letteralmente contagiato i cannaresi con la loro schietta gioiosità, con l’umiltà e la semplicità trasmesse in maniera epidermica. La serata si è conclusa con un allegro brindisi nella piazzetta centrale del paese, gremita da varie centinaia di persone. 3


Chiesa Insieme 14 OTTOBRE 2015

Progetti

Brillante esperienza a Ussita per l’AC diocesana seguendo la favola di Peter Pan

Giovanissimi dell’Azione cattolica in campo

Michelangelo Matilli

ASSISI - Anche gli ultimi giorni d’agosto vedono l’Azione Cattolica lavorare e impegnarsi per una nuova avventura. Questa volta i protagonisti chiamati a mettersi in viaggio verso Ussita insieme ai propri educatori, sono stati i “giovanissimi” della diocesi. Attraverso un cammino che li ha portati a riflettere giorno per giorno sui vari aspetti della loro vita e sul loro essere parte di un grande progetto, si è chiesto ai ragazzi di mettersi in gioco ancora una volta e di affidarsi alle mani di Dio. Per guidarli in questo percorso, si è

A Fabriano

scelta l’affascinante e sempre attuale favola di Peter Pan, riadattata nel film “Hook - Capitan Uncino”. Si è allora posto ai ragazzi l’interrogativo fondamentale: rimanere “pirati” o riscoprirsi Peter Pan e partire per l’isola che non c’è? In altre parole: rimanere attaccati al proprio io e alle zavorre che ci portano a fondo nella vita quotidiana o scoprirsi dono d’amore per gli altri e approdare nel mondo della Fede? Una volta deciso di levare l’ancora i ragazzi si sono trovati faccia a faccia con la necessità della collaborazione e con l’importanza dell’ “altro” nelle sfide di tutti i giorni; tutto ciò è stato sperimentato grazie all’attività del rafting

un camposcuola diocesano per circa

70

in cui ognuno con il proprio remo è stato parte attiva e responsabile della buona riuscita della regata. E quale infine la meta di questo camposcuola? Chiaramente “La seconda stella a destra”! Prendendo in prestito le parole di Edoardo Bennato. I ragazzi infatti durante i 4 giorni di vita insieme hanno avuto la possibilità, anche attraverso il sacramento della riconciliazione e i vari momenti di preghiera, di ricercare la scintilla d’amore che Dio ha posto in loro e di essere essi stessi chiarore nelle tenebre, portatori della luce di quella stella che guida i nostri passi. La chiusura del camposcuola è come sempre stata affidata alla celebrazione eucaristica e alla parole di don Federico Claure che ha invitato i ragazzi a tornare a casa come testimoni e a non cancellare dal loro cielo e dai loro orizzonti la “seconda stella a destra” ricordando sempre di aderire a quella “pazzia d’amore” che li spinge a regalare la propria vita e il proprio tempo al prossimo.

3

ragazzi tra gli otto e tredici anni

Sulle or me di Noè: “No eding stor y”

FABRIANO - Per l’Azione Cattolica l’estate è da sempre “tempo di campi”. Anche quest’anno il gruppo ACR della nostra diocesi si è mosso numeroso alla volta di un’avventura del tutto particolare, inusuale, originale e intensa: il camposcuola “No_ènding Story”, che ha “preso vita” a Fabriano (località San Cassiano) dal 17 al 23 agosto 2015. Circa 70 ragazzi, tra gli otto e i tredici anni, hanno lasciato per una settimana la loro casa e le loro abitudini per vivere un’esperienza di fede pensata appositamente per loro. I ragazzi sono stati accompagnati da

un’equipe di 18 educatori, provenienti da Petrignano d’Assisi, Gualdo Tadino e Bastia Umbra. Come ogni anno, i ragazzi hanno rivissuto la storia di un personaggio biblico e quest’anno è toccato al patriarca Noè. Disponibile e fiducioso nel seguire le promesse di Dio, Noè si scopre capace di realizzare un’impresa grandiosa, non solo per le dimensioni dell’arca ma perché si trova ad essere protagonista attivo del progetto di salvezza dell’umanità e dell’intera creazione. Per rendere quest’esperienza “a portata di ragazzo” l’equipe ha costru-

ito tutto il camposcuola su di una storia parallela a quella di Noè: la storia di Bastian, il protagonista del film cult degli anni ’80 “La storia infinita” (in lingua originale “Never ending story”). Bastian è un ragazzino che ritrova per caso un libro ambientato nel meraviglioso mondo di Fantàsia. Questo mondo sta per essere inghiottito dal Nulla e ha bisogno di essere salvato. A farlo sarà un eroe di nome Atreyu, il quale capirà che perché Fantàsia possa rinascere è necessario l’aiuto del piccolo Bastian. I ragazzi, come Bastian, si sono scoperti tasselli necessari della storia della salvezza. Anche loro, leggendo e vivendo in prima persona la storia di Atreyu (parallela a quella di Noè), hanno compreso di essere portatori di un piccolo granello di sabbia insostituibile e indispensabile per la creazione di un mondo nuovo, rigenerato dall’amore immenso del Padre. 3 Chiara Lupattelli


Chiesa Insieme

Cultura

OTTOBRE 2015

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Gioia e speranza, antidoti alla crisi ecologica e umana nel nuovo libro di Monsignor sorrentino

Camminare lodando Dio e le sue creature

Stefania Proietti

Presentazione del libro a Valfabbrica

ASSISI - Inquinamento, cambiamenti climatici, rifiuti, cultura dello scarto stanno trasformando la terra in un deposito di immondizia, il degrado ambientale è correlato al dramma umano e genera una inequità planetaria che colpisce soprattutto i più deboli del pianeta, i poveri, coloro che devono ancora nascere. La gioia come strumento per sconfiggere la tentazione del “non c’è nulla da fare” sembra una provocazione. Con coraggio, invece, il vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino ne ha fatto il filo conduttore del suo nuovo libro Laudato si’, dal Cantico di Frate Sole all’enciclica di Papa Francesco (Cittadella Ed., 2015) che rilegge l’Enciclica secondo la “chiave” del Cantico di frate Sole. Uscire verso le periferie esistenziali, abbandonando quella tranquillità artificiale in cui ci sentiamo comodi e al sicuro, reagire allo scandalo della

miseria e del degrado ambientale, etico, sociale, umano, “armati” di gioia e speranza, partendo dal positivo, come fece Francesco, da Assisi, 800 anni fa. Per l’autore questo è l’atteggiamento per intraprendere la coraggiosa rivoluzione culturale che chiede Pontefice la sfida del cristiano di oggi, che non può essere un cristiano da pasticceria, proprio come non lo era Francesco. Il poverello di Assisi però era perdutamente innamorato di Cristo risorto, che dimora nell’intimo di ogni essere : il suo modello ci mostra, attualissimo, quale strumento potente sia il camminare (verso soluzioni buone e possibili, perché non tutto è perduto) lodando Dio, attraverso e con tutte le sue creature. Un accorato invito al Camminiamo cantando! del Papa, a non perdere mai speranza e gioia perchè Dio non ci abbandona e la solidarietà globale che sgorga dal mistero della Trinità ci condurrà al momento in cui

ogni creatura, luminosamente trasformata, occuperà il suo posto e avrà qualcosa da offrire ai poveri definitivamente liberati. Il vescovo di Assisi individua strade concrete, soluzioni che possono partire ancora una volta da Assisi, come 800 anni fa: la lode, la grazie, lo stupore incessante di Francesco possono essere amplificati nel mondo per sconfiggere la cultura di morte che serpeggia nella mancanza di cura per la nostra casa, per i fratelli più deboli, per la vita, grazie anche a quello Spirito di Assisi, lasciato in eredità alla Chiesa da San Giovanni Paolo II. Le Famiglie del Vangelo possono essere una di quelle reti comunitarie con cui il Papa invita a rispondere ai problemi sociali. Il giullare di Dio torna a cantare la sua lode per il nostro tempo e si fa ancora una volta modello e compagno di viaggio: si chiude con questa immagine un testo che rimane nel cuore, che infonde speranza pur leggendo la realtà con occhi sinceri e consapevoli, che risveglia la forza di reagire alla globalizzazionedell’indifferenza prendendo a modello colui che si era fatto povero tra i più poveri, preghiera vivente, uomo del Vangelo alla lettera (sine glossa). 3


Chiesa Insieme 16 OTTOBRE 2015

APPUNTAMENTI - ottobre / novembre 2015 11 - Domenica 28.a Tempo Ordinario 12 - Lunedì 28.a Tempo Ordinario

Scuola interdiocesana di formazione teologica alle ore 19.00.

13 - Martedì 28.a Tempo Ordinario 14 - Mercoledì 28.a Tempo Ordinario 15 - Giovedì 28.a Tempo Ordinario

Incontro mensile del clero presso il convento dei frati cappuccini - Divino Amore Gualdo Tadino. Ore 9.00

16 - Venerdì 28.a Tempo Ordinario 17 - Sabato 28.a Tempo Ordinario 18 - Domenica 29.a Tempo Ordinario

89a Giornata Missionaria (colletta obbligatoria)

19 - Lunedì 29.a Tempo Ordinario 20 - Martedì 29.a Tempo Ordinario 21 - Mercoledì 29.a Tempo Ordinario 22 - Giovedì 29.a Tempo Ordinario 23 - Venerdì 29.a Tempo Ordinario 24 - Sabato 29.a Tempo Ordinario 25 - Domenica 30.a Tempo Ordinario

Pastorale Giovanile diocesana - Giornata diocesana per giovani e giovanissimi a Bastia Umbra (p.zza Mazzini) dalle ore 10.00 alle 18.00. Lancio della GMG 2016 di Cracovia

26 - Lunedì 30.a Tempo Ordinario 27 - Martedì 30.a Tempo Ordinario

Lo Spirito di Assisi - Basilica san Francesco ore 16.30. Ore 21.00 Basilica della Porziuncola

28 - Mercoledì Ss. Simone e Giuda apostoli

Lo Spirito di Assisi: ore 9.00 convegno - Salone papale basilica san Francesco

29 - Giovedì 30.a Tempo Ordinario 30 - Venerdì 30.a Tempo Ordinario 31 - Sabato 30.a Tempo Ordinario NOVEMBRE: 1 - Domenica TUTTI I SANTI (s)

Giornata della santificazione universale

2 - Lunedì Comm. di tutti i fedeli defunti

ore 9:00 Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo al cimitero di Assisi

3 - Martedì 31.a Tempo Ordinario 4 - Mercoledì 31.a Tempo Ordinario 5 - Giovedì 31.a Tempo Ordinario 6 - Venerdì 31.a Tempo Ordinario 7 - Sabato 31.a Tempo Ordinario 8 - Domenica 32.a Tempo Ordinario 9 - Lunedì Dedic. Basilica Lateranense (f) 10 - Martedì 32.a Tempo Ordinario 11 - Mercoledì 32.a Tempo Ordinario 12 - Giovedì 32.a Tempo Ordinario 13 - Venerdì 32.a Tempo Ordinario 14 - Sabato 32.a Tempo Ordinario 15 - Domenica 33.a Tempo Ordinario 16 - Lunedì 33.a Tempo Ordinario 17 - Martedì 33.a Tempo Ordinario 18 - Mercoledì Dedic. Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo (mf) 19 - Giovedì 33.a Tempo Ordinario 20 - Venerdì 33.a Tempo Ordinario

Incontro mensile del clero presso il Santuario di Salmata - Ore 9.00.


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