I' Grillo fiorentino Marzo 2017

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a i p o c ita u t a r g

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periodico gratuito di SPORT ARTE CULTURA Eventi distribuito a firenze, scandicci, sesto f.no, campi b.zio, calenzano

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SCUOLA CALCIO

La Scuola Calcio Alberto Malusci è un progetto serio, partito con umiltà, che nasce dall’esigenza dell’A.S.D. Ponte Rondinella Marzocco di dar vita ad un programma di lavoro di concezione più moderna. L’obiettivo è quello di far vivere a tutti i ragazzi del nostro territorio, di età compresa fra i 6 e i 12 anni, nuove esperienze formative, in un contesto adeguato, dove il benessere del giovane, la sua corretta crescita sportiva e calcistica, ma soprattutto il suo divertimento, sono sempre al centro di ogni attività proposta. Parola chiave del Nuovo Progetto Scuola Calcio è formazione: una crescita costante del bambino, dal punto di vista tecnico, ma anche educativo e comportamentale. Lo sport è infatti una scuola di vita che ha il compito e il dovere di insegnare a ciascuno individuo a socializzare, a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, a rispettare le regole del gioco, sé stessi, i compagni e gli avversari, dentro e fuori dal campo. Consapevole del fatto che tutte le figure che accompagnano i ragazzi nel loro cammino sportivo ed umano ricoprono un ruolo tanto determinante quanto difficile, il Responsabile della Scuola Calcio, Alberto Malusci, ha deciso di avvalersi della collaborazione di uno staff preparato e qualificato, capace di concorrere alla costituzione di un piano di lavoro specifico e personalizzato per ogni giovane atleta. Proprio grazie a questo modo di concepire l’insegnamento del gioco del calcio, che ha portato la società a ricevere anche il prestigioso riconoscimento di Scuola Calcio d’Elite, l’A.C. Chievo Verona ha scelto l’A.S.D. Ponte Rondinella Marzocco per esportare il proprio modello in Toscana; Chievo e Ponte Rondinella hanno modelli di cultura e filosofia sportiva comuni, dove si pone estrema attenzione al benessere del giovane atleta nel suo processo di crescita e maturazione individuale e calcistica. Il concetto di affiliazione tra queste realtà sportive non è limitato solo al rapporto tecnico rivolto al gioco del calcio, ma spazia anche verso altri programmi sociali-aggregativi nell’intento di rappresentare una novità nel panorama nazionale delle sinergie tra società orientate verso i valori di

uno sport “sano”.

per info: ponterondinella@gmail.com 2 | I’grillofiorentino


Quello che state per leggere, è un numero particolare de I’Grillo Fiorentino. Uno Speciale (post) Sanremo che c’è sembrato giusto fare in virtù di quella che è stata la nostra esperienza durante la settimana della 67ª edizione del Festival, della kermesse canora più famosa e importante d’Italia. I’Grillo Fiorentino era presente per seguire la gara, per rendersi conto dell’atmosfera che si respirava per le vie della cittadina ligure, ma soprattutto per raccontare i toscani presenti all’Ariston (e fuori). E di toscani, ce n’erano davvero tanti… Per questo, per una volta, abbiamo accantonato alcune delle rubriche fisse del giornale, per dare spazio al resoconto sanremese. Per condividere il nostro lavoro con tutti i lettori del Grillo, così come abbiamo fatto durante i giorni del Festival dalla Sala Stampa dell’Ariston, dai ristoranti e dalle strade di Sanremo con le nostre dirette Facebook, che avevano lo scopo di informare ma anche di far sorridere e divertire i nostri seguaci. In tanti ci avete scritto ammettendo che vi abbiamo fatto compagnia e questo, per noi, è motivo di orgoglio. Ma oltre allo Speciale (post) Sanremo, troverete nelle pagine del Grillo di marzo: la solita bella esclusiva con una delle ragazze protagoniste della cavalcata vincente della Fiorentina Women’s FC, la pagina culinaria de “L’angolo del gusto”, la rubrica di Carla Cavicchini che ha sempre una storia particolare da raccontare e quella del Benessere, con i consigli della nostra nutrizionista Catia Cecchini. Immancabile, infine – perché a quella proprio non possiamo e non vogliamo rinunciare – è la parte degli eventi, dove tutti possono andare alla scoperta di… “Cosa succede in città”. Non resta che augurare a tutti una buona lettura.

Il Direttore Michela Lanza I’GRILLO FIORENTINO n.16 anno 2 2017 registrazione periodico n. 6 del 23/09/2015 presso il Tribunale di Prato DIRETTORE RESPONSABILE Michela Lanza

EDITORE e PUBBLICITà Chimeralab di Chiara Reggiani Via dell’Agio 14 59100 Prato info@chimeralab.eu

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I’Grillo Fiorentino

Editoriale


speciale (post) sanremO

Un Festival al profumo di Toscana a cura di Michela Lanza

P

asseggiare per le strade di Sanremo, entrare nei locali, nei ristoranti più noti della cittadina ligure e, ancor più, entrare all’interno dell’Ariston in occasione di quella che è stata la 67ª edizione del Festival, ha fatto sì che tutti i toscani si sentissero un po’ a casa. Compresi noi de I’Grillo Fiorentino. Del resto, il triennio sanremese di Carlo Conti, ne ha visti passare di suoi e nostri corregionali sul palco della kermesse canora più famosa del mondo, tra cantanti, cantautori, ospiti e autori di videomessaggi, qualcuno anche da oltreoceano. E chi più ne ha più ne

metta. Per questo era impossibile non avvertire qualcosa di familiare camminando per Sanremo in questi tre anni. Un clima particolarmente amico che ha resto tutti fieri di essere lì. Tutti insieme. Di riconoscersi, salutarsi. E scambiarsi sguardi di consensi. Qualcuno ha definito il triennio sanremese griffato Conti fin troppo toscano, ma gli ascolti gli hanno dato ragione, se è vero (come è vero) che lo share è salito di anno in anno e che il conduttore toscano ha costantemente battuto i numeri di se stesso, senza fare niente di speciale, se non dar vita a qualche sorpren-

dente intuizione (come l’intelligente coinvolgimento di una co-conduttrice come Maria De Filippi) ed essere il solito grande professionista che ormai tutta l’Italia ha imparato a conoscere. Ed apprezzare. Perché non si può chiudere l’edizione con l’eccezionale risultato del 58,4% di share, se non si fosse apprezzati! I numeri non sbagliano, sono quelli che raccontano sempre (sempre) la verità. E allora, se i numeri parlano di “maggioranza toscana” a Sanremo, un motivo ci sarà. Come direbbe Fiorella Mannoia, “Che sia benedetta”… la Toscana.

E allora andiamo a vedere chi sono stati i toscani presenti al Festival in quest’ultima edizione 2017 PROTAGONISTI Carlo Conti (Firenze): direttore artistico nonché conduttore “padrone di casa” sul palco dell’Ariston. Francesco Gabbani (Carrara): cantautore in gara. Vincitore del Festival. E vincitore del premio TIMmusic. Marco Masini (Firenze): cantautore in gara. Classificatosi 13° tra i Campioni. Francesco Guasti (Prato): cantautore. Classificatori 3° tra le Nuove Proposte. Tommaso Pini (Bagno a Ripoli, Fi): cantautore. Eliminato durante la terza serata dalla gara della Sezione Nuove Proposte. Vincitore, però, del premio Sala Stampa “Lucio Dalla” Sezione Nuove Proposte.

Paolo Vallesi (Firenze): cantautore. Si è esibito la sera della finale, cantando in coppia con Amara “Pace”. Rachele Risaliti (Prato): miss Italia. Presente all’Ariston, ha partecipato da Sanremo alla trasmissione “La vita in diretta”.

OSPITI Ubaldo Pantani (Cecina): comico, imitatore, personaggio televisivo. Con le sue imitazioni (da Bob Dylan a Massimo Giletti) ha fatto divertire il pubblico del Festival e del DopoFestival.

DIRETTORI D’ORCHESTRA Diego Calvetti (Castelfiorentino, Fi): direttore d’orchestra per Ermal Meta e Marco Masini.

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VIDEOMESSAGGI Riccardo Fogli (Pontedera, Pi): cantautore. Ha mandato il videomessaggio di “in bocca al lupo” per la finale del Festival a Michele Zarrillo. Gabriel Batistuta (Argentino, ma fiorentino d’adozione): ex calciatore. Ha mandato il videomessaggio di “in bocca al lupo” per la finale del Festival a Marco Masini.

ALTRI TOSCANI A SANREMO Federico Russo (Firenze): conduttore radio-

fonico e televisivo. Ogni sera, dopo il TG e prima del Festival, ha condotto PrimaFestival su Rai Uno. Gianfranco Monti (Firenze): speaker radiofonico, dj, comico, showman. Ogni sera è andato ha condotto “Radio2 Speciale Sanremo”, arricchendo la diretta radiofonica del Festival con interviste e impressioni a caldo di tutti gli artisti in gara.


2015 Carlo Conti (Firenze): direttore artistico e conduttore. Marco Masini (Firenze): Campione in gara, 6° posto. Irene Grandi (Firenze): Campione in gara, 12° posto. Fabrizio Biggio (Firenze): Campione in gara (duetto con Francesco Mandelli): 18° posto. Enrico Nigiotti (Livorno): in gara nelle Nuove Proposte, arrivato in finale. Vittoria Puccini (Firenze): ospite della terza serata, omaggio ad Oriana Fallaci. Elena Sofia Ricci (Firenze): ospite della quarta serata. Gianna Nannini (Siena): ospite della quinta serata. Giorgio Panariello (Firenze): ospite della quinta serata. Diego Calvetti (Castelfiorentino, Fi): direttore d’orchestra per Annalisa e Bianca Atzei. Saverio Lanza (Firenze): direttore d’orchestra per Irene Grandi. Leonardo Pieraccioni (Firenze): videomessaggio di “in bocca al lupo” per Marco Masini. Gianfranco Monti (Firenze): inviato speciale del programma “Rock and Roll Circus” su Rai Radio 2. Nella serata delle cover, omaggio a Francesco Nuti da parte di Marco Masini che ha cantato “Sarà per te”.

2016 Carlo Conti (Firenze): direttore artistico e conduttore. Dolcenera (pugliese di nascita, ma fiorentina d’adozione, visto che vive a Firenze da anni): Campione in gara, 15° posto. Irene Fornaciari (Pietrasanta, Lu): Campione in gara, 16° posto. Francesco Gabbani (Carrara): 1° posto nella sezione Nuove Proposte, più Premio “Emanuele Luttazzi” Sezione Nuove Proposte, più Premio della Critica “Mia Martini” Sezione Nuove Proposte, più Premio miglior testo “Sergio Bardotti” Sezione Nuove Proposte. Riccardo Fogli (Pontedera, Pi): ospite della terza serata con i Pooh. Giorgio Panariello (Firenze): ospite della quinta sera con Pieraccioni. Leonardo Pieraccioni (Firenze): ospite della quinta serata con Panariello. Diego Calvetti (Castelfiorentino, Fi): direttore d’orchestra per Irene Fornaciari, Annalisa e Dear Jack. Gianfranco Monti (Firenze): inviato ancora una volta a Sanremo per Rai Radio 2.

gallery

Ha vinto Carlo Conti! Ecco gli share dei tre anni sanremesi di Conti 2015 1ª serata: 49,34% di share 2ª serata: 41,70% di share 3ª serata: 49,51% di share 4ª serata: 47,82% di share 5ª serata: 54,21% di share Il picco di ascolto è stato alle 1:12 di domenica 15 febbraio 2015 alla proclamazione dei vincitori, con il 73,64% di share. 2016 1ª serata: 49,48% di share 2ª serata: 49,91% di share 3ª serata: 47,88% di share 4ª serata: 47,81% di share 5ª serata: 52,52% di share Il picco di ascolto è stato alle 1:25 di domenica 14 febbraio 2016 alla proclamazione dei vincitori, con il 74% di share. 2017 1ª serata: 50,37% di share 2ª serata: 46,6% di share 3ª serata: 49,7% di share 4ª serata: 47,05% di share 5ª serata: 58,4% di share Il picco di ascolto è stato alle 1:38 di domenica 12 febbraio 2017 alla proclamazione del vincitore, con il 79,53% di share. Ha vinto in tv. Ha vinto la gara degli ascolti. Ma ha vinto quella della beneficienza. Infatti, il conduttore fiorentino ha deciso di devolvere ai terremotati ben 100mila euro: «Ho una fortuna incredibile – ha detto durante la conferenza stampa di chiusura del Festival, quella in cui si traggono bilanci e si fanno i ringraziamenti – ho il dovere di aiutare chi è sfortunato. Questo (ha mostrato il bonifico, ndr) è il netto di quello che ho guadagnato per il Festival, centomila euro alla protezione civile. Non dovete applaudire, questo è normale. È bello quando fai del bene e non lo dici, doverlo dire mi ha fatto perdere un po’ di questa forza, ma dovevo farlo perché all’inizio è mancato un po’ di rispetto». Un gesto nobile e impeccabile. Come impeccabile è stato il Conti “nazionale” nei suoi tre anni sanremesi.

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speciale (post) sanremO

I TOSCANI DELLE EDIZIONI 2015 e 2016


iva s u l c Es o

speciale (POST) SANREMO

francesco gAbbani l l i I’gr “La popolarità non mi dà fastidio” a cura di Michela Lanza ta consecutiva (è la prima volta che chi vince la sezione Nuove Proposte, l’anno dopo vince anche nella sezione Campioni). Sarà stato il ritmo della sua canzone, sarà stato il balletto, sarà stata la presenza anomala e originale di una scimmia che danza sul palco dell’Ariston, fatto sta che nel momento della sua proclamazione,

I

l Re di Sanremo è Francesco Gabbani. Lui che, dopo il successo di un anno fa nella sezione Nuove Proposte con “Amen” (brano che fu anche vincitore del Premio della Critica “Mia Martini” e del Premio “Sergio Bardotti” come miglior testo), ha bissato vincendo – anzi stravincendo – anche nella categoria Campioni al Festival del 2017, conquistando l’Ariston e non solo con il brano “Occidentali’s Karma” (già disco di platino). Giovane, simpatico, coinvolgente – ma soprattutto persona assolutamente piacevole – il cantautore di Carrara non ha avuto rivali ed ha spodestato dal podio perfino alcune delle voci più importanti del panorama della musica italiana, come quella di Fiorella Mannoia, prima del Festival la superfavorita alla vittoria finale. Ma Gabbani con la sua freschezza, la sua allegria, con la sua ironia e il suo volto sorridente, ha colpito. Ha fatto centro per la seconda vol-

SANREMO 2017 - le classifiche Eccoli i vincitori della 67ª edizione del Festival di Sanremo FESTIVAL, SEZIONE CAMPIONI: 1º posto: Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma 2º posto: Fiorella Mannoia con Che sia benedetta 3º posto: Ermal Meta con Vietato morire PREMIO DELLA CRITICA “MIA MARTINI”: 1º posto: Ermal Meta con Vietato morire (con 37 voti) 2º posto: Fiorella Mannoia con Che sia benedetta (con 32 voti) 3º posto: Paola Turci con Fatti bella per te (con 15 voti) PREMIO DELLA SALA STAMPA “LUCIO DALLA”: 1º posto: Fiorella Mannoia con Che sia benedetta (con 37 voti) 2º posto: Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma (con 27 voti) 3º posto: Ermal Meta con Vietato morire (con 24 voti) SERATA DELLE COVER: 1° posto: Ermal Meta con Amata terra mia di Domenico Modugno 2° posto: Paola Turci con Un’emozione da poco di Anna Oxa 3° posto: Marco Masini con Signor tenente di Giorgio Faletti PREMIO AL MIGLIOR TESTO “SERGIO BARDOTTI”: Che sia benedetta di Fiorella Mannoia PREMI PER IL MIGLIOR ARRANGIAMENTO “GIANCARLO BIGAZZI”: Di rose e di spine di Al Bano

Il vincitore del 67° Festival, che si sta preparando per l’Eurovision Song Contest a Kiev, ripercorre il suo straordinario anno, ricordando le canzoni di Sanremo che lo hanno segnato

sul serio. Per essere più leggeri. Ma con cervello. Anche se, come canta Francesco Gabbani, oggi “l’intelligenza è démodé”… Francesco, partiamo dal 2016, dal momento in cui ha vinto Sanremo nella sezione Nuove Proposte a prima della vittoria del Festival di quest’anno: che anno è stato per lei a livello professionale ma anche personale? «È stato un anno importante per due motivi. Il primo dal punto di vista professionale perché, siccome il mio lavoro attualmente è quello di fare il cantautore – sorride – è stato un anno gratificante. Importante. Ho fatto tante cose. E

a Sanremo c’è stata un’esultanza generale. Un’ovazione totale. In platea, ma anche nella Sala Stampa, dove tutti hanno gioito per la vittoria del toscano. Ballando. Cantando. E battendo le mani davanti al maxischermo dove Gabbani, commosso, riceveva il suo premio. Perché alla fine dei conti, nonostante la Mannoia avesse un brano bellissimo e meritevole di successo, il testo di “Occidentali’s Karma” ha fatto centro per la sua apparente banalità che al secondo ascolto diventa profonda riflessione, seppur col sorriso sulle labbra. A volte, nella vita, per dire le cose serve anche quel pizzico di autoironia che non guasta per prendersi meno

PREMIO “LUNEZIA” PER IL VALORE MUSICALLETTERARIO DEL BRANO: Fabrizio Moro con Portami via PREMIO TIMUSIC – IL BRANO PIÙ ASCOLTATO SULLA PIATTAFORMA TIMUSIC: Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani LA CLASSIFICA FINALE COMPLETA DELLA SEZIONE CAMPIONI 1º Francesco Gabbani – Occidentali’s Karma 2º Fiorella Mannoia – Che sia benedetta 3º Ermal Meta – Vietato morire 4º Michele Bravi – Il diario degli errori 5º Paola Turci – Fatti bella per te 6º Sergio Sylvestre – Con te 7º Fabrizio Moro – Portami via 8º Elodie – Tutta colpa mia 9º Bianca Atzei – Ora esisti solo tu 10º Samuel – Vedrai 11º Michele Zarrillo – Mani nelle mani 12º Lodovica Comello – Il cielo non basta 13º Marco Masini – Spostato di un secondo 14º Chiara – Nessun posto è casa mia 15º Alessio Bernabei – Nel mezzo di un applauso 16º Clementino – Ragazzo fuori I CAMPIONI MANDATI AL RIPESCAGGIO Giusy Ferreri – Fa talmente male Ron – L’ottava meraviglia Clementino – Ragazzi fuori Bianca Atzei – Ora esisti solo tu Nesli e Alice Paba – Do retta a te Raige e Giulia Luzi – Togliamoci la voglia GLI ELIMINATI DURANTE LA SERATA DEL RIPESCAGGIO Nesli e Alice Paba – Do retta a te Raige e Giulia Luzi – Togliamoci la voglia

GLI ELIMINATI LA QUARTA SERA E QUINDI ESCLUSI DALLA FINALE Ron – L’ottava meraviglia Al Bano – Di rose e di spine Gigi D’Alessio – La prima stella Giusy Ferreri – Fa talmente male FESTIVAL, SEZIONE NUOVE PROPOSTE: 1º posto: Lele con Ora mai 2º posto: Maldestro con Canzone per Federica 3º posto: Francesco Guasti con Universo 4° posto: Leonardo Lamacchia con Ciò che resta ELIMINATI NELLA SECONDA E TERZA SERATA Marianne Mirage con Le canzoni fanno male Tommaso Pini con Cose che danno ansia Braschi con Nel mare ci sono i coccodrilli Valeria Farinacci con Insieme PREMIO DELLA CRITICA “MIA MARTINI”: Maldestro con Canzone per Federica PREMIO DELLA SALA STAMPA “LUCIO DALLA”: Tommaso Pini con Cose che danno ansia PREMIO “EMANUELE LUZZATI” SEZIONE NUOVE PROPOSTE: Lele con Ora Mai PREMIO “ASSOMUSICA”: Maldestro con Canzone per Federica PREMIO “LUNEZIA” PER IL VALORE MUSICAL-LETTERARIO DEL BRANO: Maldestro con Canzone per Federica


muoversi, ballare e l’energia, con un testo che è, pur sempre ironicamente, spunto per riflettere in maniera un po’ più profonda sulle nostre vite. In particolare questo brano parla del tentativo che facciamo noi occidentali, talvolta oppressi dal consumismo e da un tipo di atteggiamento votato all’apparenza, di ricercare la serenità interiore strizzando l’occhio alle culture orientali. Quindi ci avviciniamo alle filosofie Zen, allo Yoga. E lo facciamo per trovare il nostro equilibrio tra mente e corpo, ma sempre con l’outfit giusto... Quindi ci ritroviamo a praticare cose orientali, mettendole a misura di noi occidentali. E per fare questo, talvolta, risultiamo anche goffi. È un controsenso». C’è molta ironia nel testo, che pone l’attenzione sulla superficialità di un mondo in continua evoluzione, ma che in realtà non si evolve. Come lo descriverebbe in tre aggettivi? «Frizzante, stupefacente e riflessivo». Con gli stessi aggettivi con cui descriverebbe “Amen”… «Praticamente sì».

Il nero e l’arancione: sono questi i colori di “Occidentali’s Karma”… «Quell’immagine rappresenta un po’ questo rapporto tra l’Occidente e il Karma orientale. Non sono solo i due colori a rappresentare questo “confronto”, ma proprio l’immagine di copertina: metà uomo emblematico occidentale d’affari che vive con il cellulare in mano e metà uomo alla ricerca del suo essere monaco tibetano». Quando l’uscita del suo nuovo album? «Sono in fase di conclusione di produzione. Non sono riuscito a prepararlo per il Festival, perché sono stato impegnato negli ultimi mesi del 2016 nella realizzazione della colonna sonora del film “Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi, che tra l’altro è andato molto bene al botteghino lo scorso Natale. Quindi mi sono gettato in questa nuova esperienza che, praticamente, ha ritardato l’uscita dell’album. Ma conto di uscire in primavera… Il titolo? Ci sto ancora pensando, ma non sarà “Occidentali’s Karma”». Torno per un attimo al Festival di Sanremo: ma è vero che chi partecipa, lo fa senza il pensiero assillante di vincere? «Secondo me sì. È normale che ognuno spera di arrivare quantomeno in finale, però lo spirito del Festival più famoso d’Italia è quello di mettere in gioco la propria espressività artistica. È un appuntamento importante per mostrare la propria produzione, la propria espressione. Io ci sono andato con lo spirito di avere una grande opportunità per farmi ascoltare». …E invece è uscito da vincitore… «Eh già. E non me l’aspettavo davvero. Per me era un trionfo già aver avuto la possibilità di condividere quel palco con Fiorella Mannoia. Certo, arrivato fin lì, in un angolino del cuore ci

speravo, ma ripeto, non me l’aspettavo». Una curiosità: qual è la sua canzone preferita del Festival di Sanremo? Delle 67 edizioni del Festival, dico… «Sono state due le canzoni della storia del Festival che mi hanno segnato. Che mi sono rimaste in mente. La prima è una canzone che è stata il mio primo ricordo lucido della consapevolezza che esisteva Sanremo, e cioè il brano “Il Garibaldi innamorato” di Sergio Caputo, del Festival del 1987. Avevo 4 anni e mezzo e quel brano è un ricordo che mi porto dietro con affetto. Ero con mio nonno, in sala, e aspettavo a gloria l’esibizione di Caputo, che tra l’altro arrivò tardissimo. E allora mio nonno mi diceva “Dai, ma andiamo a letto”. E io battevo i pugni “No, voglio vedere Sergio Caputo…”. Ripeto, è il primo ricordo che ho di Sanremo e sono legato a quel pezzo proprio per questo motivo. L’altra canzone che m’è rimasta dentro, anche perché l’ho spesso cantata quando iniziavo a fare le mie prime serate di pianobar e quindi agli inizi della mia gavetta, è “Oggi sono io” di Alex Britti. Un brano fantastico. Universale. Un brano senza tempo, che rimarrà nella storia della musica italiana». Parliamo per un attimo di Francesco, e lasciamo Gabbani da parte. Lei è un toscano vero. Toscano doc. Toscano che ama ancora vivere la sua città, Carrara, e tornarci non appena ha il tempo per farlo. È così? «Sì, è così. E mi piacerebbe farlo più spesso. Devo dire che sono sinceramente affezionato al mio territorio. Alla Toscana in generale e, nella fattispecie, alla zona apuana, che poi è la punta della Regione. Ci sono molto affezionato perché se vogliamo è stata la mia culla, anche dal punto di vista dell’ispirazione, perché sono sempre stato molto attratto da questa varietà, da questo contrasto che c’è tra le Alpi Apuane e il mare che è lì, a distanza di pochi chilometri». Ecco, ma Carrara cos’è per lei oggi? La sua isola felice o più la ricerca di normalità? «Bella domanda! In realtà un po’ tutte e due le cose. Anche se la ricerca della normalità, alla fine, non più di tanto, perché io riesco – e sono molto contento di questa cosa – a non creare mai una distinzione tra Francesco Gabbani artista e cantautore e Francesco Gabbani persona. Riesco ad avere un equilibrio abbastanza coerente tra le due parti. Ma credo che questo sia dovuto soprattutto al fatto che questi riconoscimenti, questo inizio di successo, sono arrivati per me in età abbastanza avanzata. Un’età in cui sei già formato e sai quello che vuoi dalla vita. Quindi il tornare a casa non è una ricerca della mia vita intima, ma semplicemente un riassaporare i miei luoghi, i miei amici, la mia famiglia». A proposito di Carrara… A Firenze c’è un altro carrarese che sta avendo molto successo: si chiama Federico Bernardeschi. Lo conosce? «Premetto che non seguo molto il calcio e che Bernardeschi non lo conosco personalmente, ma sono un fan delle sue gesta. È un’altra “personalità” della mia città». Insomma, pensando a Buffon e ora Bernardeschi nel pallone, e a Gabbani nella musica, si può dire che quando Carrara lancia dei talenti, difficilmente sbaglia? «Sembra di sì…», conclude l’intervista sorridendo Francesco Gabbani, mentre un sole primaverile riscalda la terrazza della sua stanza sanremese, rivolta verso il mare. Lui, intanto, è pronto per partire per l’Eurovision Song Contest, che si terrà a Kiev dal 9 al 13 maggio. E chi lo ferma più?

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speciale (POST) SANREMO

contemporaneamente è stato importante per una soddisfazione personale, come se avesse preso senso, tutto d’un tratto, tutto quello che ho fatto per anni, la passione messa nel fare musica, nel dedicarmi a questo grande amore. È stato un anno fantastico». In un anno la sua vita è completamente cambiata. Stravolta… Ripercorrendo i dodici mesi passati, sempre prima di arrivare al Festival del 2017, mi dice qual è stato il momento più bello e quello, invece, più caotico? «Tutto è riconducibile al Festival dell’anno scorso. Il momento più bello è stato senza dubbio quello in cui sono arrivati i primi riconoscimenti, quindi la vittoria, il Premio della Critica, il Premio “Sergio Bardotti” come miglior testo, e tutti gli attestati di stima ricevuti. Questa cosa, poi, ha coinciso con il momento più caotico in cui mi sono ritrovato (fortunatamente) dopo questi eventi, ovvero ad essere all’interno di quello che viene definito un “frullatore”. Perché poi improvvisamente tutte le persone ti fermano, ti fanno i complimenti. Quindi da una parte è una grande piacevolezza, dall’altra un caos nel quale devi prendere anche un attimo le misure per capire un po’ come funziona». Ecco, ma tutte queste attenzioni ricevute anche dalla gente per strada già l’anno scorso, e amplificate adesso la vittoria di quest’anno, quanto le fanno piacere e dopo quanto diventano fastidio? Cioè la soglia tra il piacere e il fastidio esiste veramente? «Per ora il fastidio non l’ho contemplato. Fa piacere trovare riscontro da parte delle persone. È una cosa che, al di là del narcisismo nel senso che ti pavoneggi di questa cosa, fa piacere perché nei complimenti della gente mi riconosco anche un po’. Cioè prende senso quello che ho fatto fino ad oggi». Dopo la vittoria della passata edizione, è tornato a Sanremo, questa volta dalla porta principale, nella sezione Campioni. Che sensazioni ha avuto, le sue emozioni erano uguali, diverse, maggiori? «L’emozione, se devo fare un’analisi razionale, ragionata e non istintiva, è stata quella di essermi ritrovato sul solito palco della musica italiana insieme a grandi artisti come Fiorella Mannoia, Al Bano, Michele Zarrillo, Marco Masini. Io sono cresciuto ascoltandoli e guardandoli al Festival di Sanremo e pensare di condividere il palco con loro nella solita sezione (quella dei Campioni, ndr) mi ha dato un senso da una parte di piacere, dall’altra di responsabilità». E tra questi artisti, quale seguiva con maggiore attenzione? «Fiorella Mannoia, perché è un’artista, un’interprete che mi ha sempre emozionato». Passiamo ai suoi testi. “Amen”, un brano elettropop, dal sound elettronico contemporaneo che ha fatto e fa tuttora muovere e ballare, e attraverso il quale ha esortato gli italiani ad una riflessione. Ha mandato un messaggio ben preciso, cioè che siamo noi gli artefici del nostro destino e che quindi non dobbiamo aspettare o sperare nel miracolo. Quest’anno sul palco dell’Ariston ha portato “Occidentali’s Karma” brano che è già diventato un altro tormentone e una canzone che fa ballare tutti. Il suo stile rimane il solito e l’obiettivo, questa volta, qual è? Di far riflettere gli italiani su cosa? «“Occidentali’s Karma” continua ad essere la formula con cui mi piace pensare di far musica ad oggi, quindi il fatto che sia già un tormentone come lo è stato “Amen” non può che farmi piacere. L’obiettivo? Unire l’aspetto di divertimento e coinvolgimento emotivo, anche di


speciale (POST) SANREMO

MARCO MASINI

“Fare buon uso del potere delle nostre scelte è il miglior modo per anticipare i tempi ”

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a cura di Michela Lanza

iorentino dentro e fuori, Marco Masini è stato uno dei protagonisti della 67ª edizione del Festival di Sanremo con la sua splendida “Spostato di un secondo”, un brano di qualità diversa, cantabile, ma dalla struttura originale. Il suo è stato sicuramente uno dei pezzi più interessanti dell’ultima kermesse canora, a dispetto del 13° posto con cui ha concluso ingiustamente e anche inaspettatamente la gara. Ma lui, con ormai otto Festival e trent’anni di carriera alle spalle, guarda avanti e, dopo l’uscita del suo ultimo album di inediti “Spostato di un secondo” (arrivato a sei anni di distanza dal precedente album in studio), è quasi pronto per iniziare il suo tour. Un bel tour che partirà il 30 aprile da Montecatini e che lo vedrà girare l’Italia in lungo e in largo. Con un “pit stop” casalingo il 10 maggio all’Obihall. Masini, nonostante il passare degli anni e i cambiamenti, è ancora possibile emozionarsi sul palco del teatro Artiston per un veterano della musica italiana come lei? «Si, come no. Ti emoziona, perché un’emozione è sempre diversa. Altrimenti non sarebbe tale. Quando sali lì sopra, sai che ti puoi raccontare in tre minuti e mezzo, e cerchi di farlo con più concentrazione possibile. E questa è già un’emozione». Questa è la sua ottava partecipazione. Se lei dovessi descrivere con un aggettivo tutte le sue esperienze sanremesi, come le descriverebbe? «Educative». Si può dire che Sanremo l’ha fatta conoscere, crescere e poi? «Cambiare». Ho letto che ha detto: «L’Ariston è come un rigore, se lo sbagli non hai tante possibilità che te ne diano l’altro. Quando sei convinto di avere la canzone giusta vai, è come se sapessi che ti sei procurato quel rigore». Beh, lei ne ha sbagliati pochi, di rigori… «No, in realtà ne ho sbagliati. Ma dovevo anche sbagliarli, per capire dove tirare. Alla fine Sanremo è un’occasione per raccontarsi. La mia metafora, il mio “non sbagliare il rigore” riferito al Festival, vuol dire riuscire ad arrivare ad esprimere il tuo concetto in modo che la gente capisca e lo interpreti come tu lo hai pensato. Questa è la maniera migliore per mettere in rete il rigore. Poi lo vivi anche come una scadenza, affinché tu possa chiudere, mettere

un punto su un lavoro, un progetto che hai iniziato tanti anni prima. E tu possa farlo arrivare senza rimetterlo in discussione. È normale che più cresci, più scollini il percorso della tua vita, e più cominci ad aver paura di aver sbagliato qualcosa. Ma ripeto, deve arrivare il momento in cui si mette un punto e si espone il proprio pensiero». Prima di parlare del brano con il quale ha partecipato quest’anno a Sanremo, vorrei chiederle quale canzone con la quale non ha vinto il Festival, secondo lei, avrebbe meritato maggiore successo in gara. Lei ha vinto

Il cantautore fiorentino, che il 30 aprile partirà col suo nuovo tour, parla delle sue esperienze sanremesi, del suo processo di cambiamento e della Fiorentina con Disperato nel 1990 la sezione Giovani e nel 2004 con l’Uomo Volante tra i Campioni. Delle altre, invece, ce n’è una che avrebbe meritato il primo posto? «No, non credo. Posso dirti che ritengo “Che giorno è” una bella canzone, forse tra le più belle che ho scritto insieme a Camba e Coro, che sono due autori bravissimi che mi hanno regalato questa emozione e l’onore di scrivere con loro. Però, alla fine, anche quel brano ha partecipato a questo mio percorso di cambiamento, un percorso nel quale da qualche anno sto nuotando. È un fiume di onde altissime, ma è anche soddisfacente e gratificante il momento in cui riesci a nuotarci dentro. Quello che sto facendo, è un percorso che non so quando finirà, ma che è iniziato quando è iniziata la mia vita. E sono orgoglioso di poterlo continuare». L’anno scorso non era al Festival fisicamente, ma c’era come autore di un brano che, se lo lasci dire, sapeva di Masini. Bravissima Noemi, ma chi conosce la musica, le parole, il modo di scrivere di Marco Masini, non poteva non chiudere gli occhi e vedere la sua mano dietro a “La borsa di una donna”. Cosa ne pensa? Ci si ritrova? «Non lo so… credo che si possa riconoscere un frammento di vita, ci possa essere un’i-

LE SUE PARTECIPAZIONI A SANREMO Sanremo 1990 – Sezione Novità: 1° classificato con Disperato (canzone che vince anche il Premio della Critica) Sanremo 1991 – Sezione Campioni: 3° classificato con Perché lo fai Sanremo 2000 – Sezione Campioni: 15° classificato con Raccontami di te Sanremo 2004 – Sezione Campioni: 1° classificato con L’uomo volante Sanremo 2005 – Sezione Campioni: 3° classificato con Nel mondo dei sogni Sanremo 2009 – Sezione Artisti: 7° classificato con L’Italia Sanremo 2015 – Sezione Campioni: 6° classificato con Che giorno è Sanremo 2016 – partecipa come autore del brano La borsa di una donna con il quale Noemi si classifica 8ª Sanremo 2017 – Sezione Campioni: 13° classificato con Spostato di un secondo

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dentificazione dell’universo femminile, perché la donna vive dentro la sua borsa, ma non penso che si possa ritrovare me in quella canzone. Anzi, credo che Noemi abbia fatto una bella cosa a cantare il pezzo che ho scritto insieme ad Antonio Iammarino e Marco Adami (anche loro hanno partecipato alla scrittura di quel pezzo), e sono felice per questa cosa. Non posso che essere contento». E allora le chiedo, cosa porta un uomo a parlare così nitidamente e intimamente di un mondo così tanto femminile? E soprattutto come ci riesce? «Tre uomini… – sottolinea –. Molto probabilmente ognuno di noi ha portato il suo modo di vedere la cosa. Molto probabilmente eravamo in sintonia e l’abbiamo un po’ fotografata, “La borsa di una donna”. E siamo felici che lei, Noemi, l’abbia interpretata». “Spostato di un secondo”: qual è il messaggio che manda Masini agli italiani con questo brano, considerato tra i pezzi più interessanti del 67° Festival, a prescindere dall’ingeneroso (e ingiusto)13° posto finale? «Nessun messaggio. Io non mando messaggi, quelli li mando su WhatsApp. È un sogno, un concetto, se vuoi anche un po’ fantasioso, utopico, perché non si può tornare indietro nel tempo. Ma lo si potesse fare, anticipando le nostre azioni – e basterebbe un secondo – avremmo più tempo per ragionare, per pensare. Forse questo concetto è figlio del cambiamento di cui parlavo prima, di un’evoluzione esistenziale, di una ricerca di se stessi in un tempo lontano. La canzone è autobiografica e l’autobiografia credo sia il modo migliore, il trucco più veloce e più semplice per raccontare anche la storia degli altri. Quindi credo che sia un racconto di un desiderio che sia ha quando si arriva ad avere quella consapevolezza che il tempo non torna. Che gli attimi non ritornano. E che certe cose, poi, ci fanno un po’ morire di nostalgia». Quando pensa a come sarebbe stata la sua vita se tutto fosse stato spostato di un secondo, come la vede? Si è dato una risposta? «Certo. La risposta è che è meglio non cambiare le cose. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto, compresi gli errori, compreso qualsiasi tipo di incomprensione che c’è stata per esempio tra me e i miei genitori, tra me e i miei amici. Vado fiero comunque delle decisioni che ho preso nel mio percorso, perché siccome non si può tornare indietro, sono convinto che fare buon uso del potere delle nostre scelte sia la miglior maniera per poter anticipare i tempi. Martin Kole diceva “Nessuno ci fa del male. Siamo noi che ci facciamo del male perché facciamo cattivo uso del grande potere che abbiamo, il potere di scegliere”. Ecco, dobbiamo fare buon uso del potere delle nostre scelte».


LE PRIME DATE DEL TOUR 30 aprile 2017: Montecatini – Teatro Verdi 3 maggio 2017: Ancona – Teatro delle Muse 5 maggio 2017: Roma – Auditorium Parco della Musica – Santa Cecilia 7 maggio 2017: Milano – Linear Ciack 9 maggio 2017: Pescara – Teatro Massimo 10 maggio 2017: Firenze – Obihall 13 maggio 2017: Torino – Teatro Colosseo 14 maggio 2017: Pisa – Teatro Verdi 16 maggio 2017: Lecce Teatro Politeama Greco 20 maggio 2017: Brescia – Palabanco 27 maggio 2017: Padova – Gran Teatro Geox

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a barba da hipster ed il suo stile dandy, quasi ottocentesco, non passano certo inosservati. Quando entra nella stanza dell’albergo di Sanremo dove lo stiamo aspettando, Francesco Guasti, pratese ed in gara al 67° Festival della canzone italiana nella sezione Nuove Proposte, veste un panciotto con un gilet a pois rossi. L’outfit lo definisce già un personaggio. Nato nel 1982, Francesco si avvicina alla musica grazie all’amore per la batteria, ma la sua voce roca e graffiante colpisce il maestro di musica, tanto che lo convince a percorrere il cammino del solista. Le collaborazioni con le rock band locali gli permettono di migliorarsi sia dal punto di vista della spigliatezza sul palco che con le parole: Francesco si scopre buon compositore e autore musicale. La partecipazione al talent The Voice nel 2013, nel team guidato da un altro toscano, Piero Pelù, gli permette di farsi conoscere al grande pubblico e farsi apprezzare anche dalle case discografiche più importanti della penisola. Il suo cruccio ed il suo sogno, però, è rimasto sempre quello di calcare il palco dell’Ariston. Dopo vari tentativi (nel 2014, nel 2015 e nel 2016) dove viene scartato prima di accedere alla fase finale, quest’anno è il suo anno. Con il brano “Universo” ha partecipato alla competizione, classificandosi terzo. Non male come risultato, sia per l’autostima che per la notorietà, aumentata a dismisura dopo quattro anni di penombra post-talent show. Anche se ci ha tenuto a precisare che «The Voice è stato solo un punto di partenza. Mi ha fatto piacere rappresentare la mia Prato e la Toscana in generale a Sanremo. In gara c’era anche Tommaso Pini da Firenze, quindi non ero solo. Siamo stati una bella squadra». Che effetto le ha fatto salire sul palco dell’Ariston? Le ha creato ansia o euforia? «Io sono abituato a suonare nei pub dove in prima fila ci sono sempre mamma, babbo e sorelle. Poi The Voice l’ho fatto a 30 anni, non ero giovanissimo ed avevo già esperienza di live. Il palco dell’Ariston, però, non è un palco come un altro. Ritrovarmi là sopra, in un teatro calcato da grandissimi interpreti italiani e internazionali che hanno fatto la storia della musica è stato un onere. Senza dimenticare poi tutto il lavoro dell’orchestra che ci ha accompagnato. Così tanti elementi si trovano solo qui». Al Festival ha portato il brano “Universo” che ha anticipato l’uscita del disco omonimo. Il termine universo cosa

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Nella serata delle cover ha portato sul palco dell’Ariston una canzone di Giorgio Faletti: “Signor tenente”… «La canzone di Giorgio Faletti, perché per me è un brano geniale. Con Giorgio ho avuto modo di collaborare, di fare alcune cose, ho scoperto il suo coraggio, la sua imprevedibilità, come la si legge nei thriller che ha scritto. Era un uomo di grande forza, che mi ha insegnato tanto e mi ha dato consigli. E tornando a “Signor tenente”, quella la ritengo una canzone estrosa, che però non è stata più ricantata, non è stata più riproposta, non si sente in radio…». Forse neanche apprezzata? «All’inizio no, poi dopo sì, perché ovviamente una canzone geniale, alla fine, viene apprezzata. Ecco, mi sembrava l’occasione giusta, quella di questo Festival, per poterla riproporre. La serata della cover non è un’esibizione. Non devi andare a cantare il pezzo come o meglio dell’originale. Non ce la farai mai, perché l’originale è l’originale. Però è l’occasione per ricordare qualcosa che magari è stato messo un po’ in soffitta, e io l’ho voluto ritirare fuori sfruttando questa occasione». Qual è, per lei, la canzone delle canzoni del Festival di Sanremo? «Ancora di Eduardo De Crescenzo». Dalla musica al calcio. Chiesa, Bernardeschi, Saponara. Il futuro parla italiano in casa viola. Le piace questa italianizzazione della squadra? «A me piacerebbe una Fiorentina fatta di fiorentini. Pensa un po’ come sono avanti. Un giorno forse ci riusciremo. Cioè, chi è di Scandicci non può giocare nella Fiorentina – scherza –. Questo era per dire ovviamente, per estremizzare il concetto di quanto vorrei italianizzarla e addirittura toscanizzarla, la Fiorentina. E a tal proposito, sono contento che Bernardeschi sia toscano. Sono contento che ci sia un figlio d’arte come Federico Chiesa. Sono contento che ci siano tanti italiani, perché a mio parere non si può più andare avanti così, continuare ad andare a pescare lontano dal nostro Paese. È un bene anche per la Nazionale, perché più italiani giocano in serie A e più possibilità abbiamo di essere orgogliosi dell’Italia ai grandi appuntamenti. Poi lo sappiamo, c’è un mercato, ci sono dei bilanci, c’è la variabile stadio che bisogna vedere cosa ci porterà… Ma credo che alla fine, visto e considerato che per lo scudetto la Fiorentina non lotta, avere una squadra di italiani, freschi, giovani, bravi, di talenti da tenere e non da rivendere subito, sarebbe un bel passo avanti». Chiudo con una provocazione che poi diventa una ovvietà: se tutto fosse spostato di un secondo, lei tiferebbe ancora Fiorentina? «Sempre».

Francesco Guasti “Vi racconto il mio Universo” a cura di Chiara Baglioni significa? Parla di lei, del suo mondo, o dello spazio in generale? «Universo parla di me stesso. Tutto ciò che i miei occhi hanno visto, dagli amori ai problemi lavorativi, e che ho racchiuso in un cd. Universo parla della mia generazione: ho 34 anni e come tutti i miei coetanei vivo nel limbo della precarietà». A chi è dedicata questa canzone? «Ai miei genitori. La canzone dice che devi tenere sempre a mente i tuoi sogni e indossare il miglior paio di scarpe per raggiungerli. I sogni sono il succo della vita». Il suo stile rockettaro e graffiante è in contrasto con la classica canzone sanremese o potrebbe essere un vantaggio? «In realtà la canzone che ho portato è più vicina al mio essere musicista, è un brano cantautorale. In macchina con i miei genitori, da piccolo, ascoltavo solo De Gregori e Guccini. C’è stato un tempo in cui pensavo esistessero solo loro due. Quindi mi divertivo a scrivere i miei testi. Poi ho passato la fase rock e punk quando, durante l’adolescenza, facevo tanti live con le band. Rispetto al primo LP del 2015, di cui Pelù è stato produttore, sono cambiato molto: sono maturato, ho cercato suoni diversi e questo si adatta perfettamente alla competizione sanremese che è la più importante e famosa d’Italia». A proposito di Piero Pelù, altro fiorentino doc, cosa le ha detto di “Universo”? «Ci siamo sentiti prima che io partissi per Sanremo, il brano gli piaceva molto soprattutto nel testo. Mi ha fatto l’in bocca al lupo ed è una cosa che a me

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fa sempre molto piacere». Qual è la canzone di Sanremo alla quale è più affezionato? «Ce ne sono tante, ma una canzone che porto nel cuore è “Sarà per te” di Francesco Nuti, perché lui è un artista immenso. Lo scorso anno venne riproposta da Marco Masini nella serata delle cover e io mi emozionai. È un pezzo incredibile e bellissimo». È difficile per un giovane fiorentino farsi ascoltare dai coetanei e farsi conoscere? «Nessuna città italiana è facile. Non è un problema solo di Firenze. Abbiamo purtroppo la cultura delle tribute band, ci fa più comodo e semplice andare a vedere in un locale un musicista che “scimmiotta” Vasco Rossi che un ragazzo che fa musica propria. È una cosa assurda. Sono dell’idea che le cover band dovrebbero esistere solo quando gli originali non ci sono più. Io però mi metto anche nei panni dei gestori dei locali: è più semplice riempire un locale con qualcosa di conosciuto che con qualcuno che ha un pezzo suo e che suona per la prima volta. Siamo un paese per vecchi… Dovrebbe partire dalla nostra classe politica un appoggio maggiore a chi propone il proprio lavoro, perché troppo spesso ci si dimentica che la musica è cultura e lavoro. Se ci sono dei ragazzi che ci stanno leggendo: mi raccomando, quando fate musica fatevi pagare, ma non in pizze e birre!».

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“L’amore per un figlio? È un compromesso con la morte…” a cura di Michela Lanza

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ei suoi occhi scuri e profondi c’è un po’ di tutto. Passione e timidezza, dolcezza e malinconia, ma a tratti anche un pizzico di sofferenza. C’è il vissuto di chi ha sempre raccontato se stesso attraverso la musica. Le sue paure, le sue idee, le sue emozioni. Fabrizio Moro è così. È un cantautore e musicista che attraverso la musica, attraverso i suoi testi ha imparato ad aprirsi agli altri. La musica che in una recente intervista ha definito «terapeutica», perché è la sua compagna di vita da oltre vent’anni, e con la quale riesce ad arrivare sempre dritto al cuore e alla mente del pubblico, che riconosce la sua veracità. Il suo istinto. La bontà di quello che esprime. Le sue canzoni fanno sempre centro (ha all’attivo 8 album in studio, cinque dischi di platino e due d’oro) ed è accaduto anche al 67° Festival di Sanremo, dove Moro è salito sul palco dell’Ariston classificandosi 7° con il brano “Portami via”, una canzone che esprime la voglia di reagire alle difficoltà per amore di una figlia. Per l’amore più grande che un uomo possa avere nella vita. Piace Moro. Piace quello che canta e come lo fa, con quella sensibilità “pizzicata” dalla sua voce graffiante, riconoscibile e inimitabile. Dopo Sanremo, e dopo essere costantemente tra i primi dieci brani più passati dalle radio in questo momento, ecco il suo nuovo album “Pace”, con il quale girerà l’Italia con un tour che farà tappa anche a Firenze. E non potrebbe essere altrimenti visto che proprio nel capoluogo toscano, Moro, ha prodotto i suoi primi tre album. Tra lui e Firenze, dunque, c’è un legame particolare. Non è un caso che I’Grillo, a Sanremo, abbia tifato anche per lui… Nel 2007 il primo posto nella categoria Giovani con “Pensa”. Un successo strepitoso per un brano forte, dedicato alle vittime della mafia, e col quale lei prese il volo. Quanto è cambiato Fabrizio Moro in questi dieci anni, a livello professionale e non? «Sono passati dieci anni ma, se mi guardo

indietro, sembrano molti di più. Sono successe tante cose, ho pubblicato 7 album, ho iniziato a suonare in tutta Italia e dal 2007 ad oggi non mi sono mai fermato. Ci sono stati alti e bassi, sono diventato padre di due bambini… insomma, non mi sono fatto mancare nulla. Dal punto di vista umano ed emotivo, sono cambiate molte cose e tutto ciò si è riflesso ovviamente

Il cantautore romano, professore della Scuola di Amici dal 2015 e reduce dall’ultimo Festival di Sanremo, racconta una parte di se stesso e lancia il suo ultimo album “Pace” sulla mia musica e soprattutto nei miei testi». Nel 2008, invece, salì sul palco dell’Ariston, tra i big, con la canzone “Eppure mi hai cambiato la vita”, classificandosi terzo. Da quell’emozione a quella di quest’ultimo Sanremo quanta differenza c’è stata? «Per certi versi, sono stati due Festival molto simili per me. L’emozione e la paura di salire sul palco dell’Ariston sono state le stesse. Anzi, forse questa volta un po’ di più. Sia nel 2008 sia nel 2017, tante persone aspettavano una sorta di “conferma” da parte mia, soprattutto io mi aspettavo una conferma dal mio percorso e credo sia arrivata, sia con “Eppure mi hai cambiato la vita” che con “ Portami via”. Ora bisognerà scrivere il resto…». Le sue canzoni non sono mai banali, anzi, colpiscono sempre e subito. Quest’anno ha portato all’Ariston il brano “Portami via”. Ho letto che lei lo ha definito come “un brano nato in un momento in cui non vivevo la mia vita al meglio, una richiesta di aiuto”… Conferma che è così? «Sì, l’ho scritto in un momento molto difficile

LE SUE PARTECIPAZIONI A SANREMO Sanremo 2000 – Sezione Nuove Proposte: 13° classificato con Un giorno senza fine Sanremo 2007 – Categoria Giovani: 1° classificato con Pensa (canzone che vince anche il Premio della Critica “Mia Martini”) Sanremo 2008 – Sezione Campioni: 3° classificato Eppure mi hai cambiato la vita Sanremo 2010 – Sezione Artisti: eliminato la 4ª sera con Non è una canzone Sanremo 2012 – partecipa come autore del brano Sono solo parole con il quale Noemi si classifica 3ª Sanremo 2016 – partecipa come autore del brano Finalmente piove con il quale Valerio Scanu si classifica 13° Sanremo 2017 – Sezione Campioni: 7° classificato con Portami via (canzone che vince anche il Premio Lunezia per il valore musical-letteriario del brano)

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della mia vita. Soffro di ipocondria da quando ero piccolo. Ho scritto il testo un giorno in cui faticavo ad uscire di casa… ma poi ho pensato a mia figlia, al fatto che devo proteggere lei prima di proteggere me stesso». Come si può spiegare, se si può spiegare, l’amore di un padre verso una figlia? «Non credo esistano parole per spiegare questo tipo di filo conduttore sentimentale che ti lega ad un figlio. È un po’ come sentirsi a posto con la vita, completarsi attraverso i suoi gesti e le sue parole, è il significato puro della parola amore. È un compromesso con la morte… nel senso che attraverso tuo figlio, vivrai per sempre. Un figlio schiarisce la parte più fragile di te e illumina il tuo percorso attraverso il coraggio che trovi guardandolo». Secondo lei è possibile far percepire agli altri la grandezza di questo amore a parole? «Ero un bambino molto introverso, poi ho scoperto il foglio e la penna, ho imparato a scrivere; poi ho scoperto la chitarra e ho iniziato a mettere i miei pensieri sugli accordi. Senza la musica oggi sarei sicuramente una persona poco socievole, praticamente triste e chiusa in se stessa». A marzo uscirà il suo nuovo album di inediti. S’intitolerà “Pace”. Che disco si dovranno aspettare i suoi fan? «Credo sia l’album più bello e completo che io abbia mai scritto. Lo si dice di ogni lavoro, ma questa volta non sono “di parte”. Sono felice perché finalmente credo di aver trovato il sound giusto per accompagnare i miei versi e i miei versi sono particolarmente istintivi in questo lavoro. Per ora, è perfetto per me… per Fabrizio Moro ovviamente». Cos’è la pace per Fabrizio Moro? «È la sensazione di stare in qualche modo in linea con il mondo e con tutto quello che ti circonda, è il coraggio e la maturità per capire e accettare i tuoi limiti. È tutto quello che voglio, ma che non riesco a trovare. È l’amore della mia vita. È… tante cose». Se dovesse esprimere se stesso con tre aggettivi, come si descriverebbe? «Simpatico, egoista, testardo». Poi partirà anche il suo tour. Passerà da Firenze? «Certo che passerò da Firenze, ho prodotto i miei primi tre album a Settignano, con i miei grandi maestri Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani e per un periodo della mia vita è stata la mia seconda casa. Ho suonato al Viper la prima volta e poi al Teatro Puccini e il pubblico toscano ha sempre risposto bene. Vi voglio bene. Grazie».


ecco il marzo musicale fiorentino

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a cura di Chiara Baglioni

arzo sarà un mese ricco di appuntamenti per tutti gli appassionati di musica. Praticamente, a Firenze, ci sarà un concerto ogni due sere, cosa che non accadeva da un bel po’ di tempo nel circondario fiorentino. Era il mese di febbraio 2015 quando sui palchi della provincia salirono 12 artisti nel giro di 30 giorni, e questo marzo sembra volerlo in quale modo emulare. Cantautorato, rap, rock progressive e musica neomelodica: impossibile rimanere scontenti. Si comincia il 7 marzo all’Obihall nientemeno che con Cristiano De André e le splendide melodie lasciategli in eredità dall’inimitabile padre Fabrizio. La tourneé dal titolo “De André canta De André tour 2017” è un percorso musicale tra le opere del più grande cantautore genovese rivisitate da Cristiano, in modo da renderle uniche, moderne e ancora più poetiche. Sono passati alcuni anni di silenzio da quando i New Trolls, storica band del progressive rock italiano, ha lasciato i propri fan senza niente di nuovo. Nel 2017 è tornato il desiderio di aggiungere un nuovo capitolo alla loro incredibile storia ed è per questo che il 14 marzo si esibiranno al Teatro Puccini con “Notte New Trolls”. Il concerto non sarà una semplice reunion, ma un progetto che riparte dai più grandi successi della band genovese. Alle spalle 50 anni di carriera e la voglia di rimettersi in gioco. Il disco di Platino “Comunisti col Rolex”, in soli due mesi in testa alle classifiche nonostante Sanremo, è stato solo la conferma che il consenso estivo di “Vorrei ma non posto” non era un fuoco di paglia. J-Ax e Fedez cavalcano l’onda del successo grazie anche alla maestria nell’uso dei social network per far breccia nei cuori dei giovanissimi. E i risultati gli danno ragione. Il 15 marzo i due rapper milanesi saranno protagonisti al Mandela Forum di uno show unico e spettacolare nella scenografia. Il concept di sfondo al palco rappresenterà una piramide sociale dove i due artisti balleranno e salteranno durante il concerto. Successo assicurato. Di ben altro stampo è la musica (e soprattutto la voce) di Mario Biondi, il 16 marzo all’Obihall. L’ultimo album “Beyond”, certificato disco d’Oro, arriva dopo ben 6 dischi di Platino in quattro anni. L’artista dall’anima soul, apprezzatissimo anche dalla critica internazionale, si conferma molto amato dal pubblico italiano, tanto che da marzo alla fine di aprile ha fissato ben 19 date nei teatri di tutta Italia con l’imperdibile “Best of Soul Tour”. Il giorno seguente, il 17 marzo, un altro grande interprete salirà sul palco dell’Obi: Brunori Sas. “A casa tutto bene” è l’ultimo disco uscito a gennaio e che ha dato il via al suo tour rinnovato, nel repertorio e nell’allestimento. Accompagnato dalla sua band storica, Brunori offre musica di qualità: atmosfere synth, mandolini, fiati e cori rendono il tutto un po’ incantato. Lo showman italiano più conosciuto del mondo, Renzo Arbore, gira con la sua Orchestra Italiana dagli Stati Uniti alla Cina, ma il 19 marzo farà tappa a Firenze, precisamente al Teatro Verdi,

per una delle sue performance più complete ed emozionanti. È uscito il suo ultimo lavoro “...e pensare che dovevo fare il dentista”, la raccolta di tutte le canzoni (nuove e vecchie) che fanno parte del suo repertorio e che hanno contraddistinto la musica napoletana degli ultimi 40 anni. Arbore, circondato da ben 15 musicisti, è ormai riconosciuto dalla critica come vero e proprio “ambasciatore” della musica italiana nel mondo, ed ogni lavoro che produce diventa una piccola opera musicale. Un altro cantante che non ha certo bisogno di presentazioni è Luciano Ligabue: uno dei pochi rocker italiani che riesce ancora a riempire stadi e palazzetti nel giro di pochi giorni dall’uscita delle date. Il suo ultimo album “Made in Italy”, anticipato in radio dai singoli “G come Giungla” e “Made in Italy”, è disco di platino dopo una sola settimana dall’uscita. Il tour, iniziato il 1° febbraio, ha subito alcune variazioni di date a causa dei problemi alle corde vocali dell’artista. È stato lui stesso ad annunciare ai fan lo slittamento dei concerti di Roma. Rimangono però invariate le due esibizioni fissate a Firenze, al Mandela Forum, il 22 e il 23 marzo. In questo spettacolo troverete un Ligabue diverso: frustrato e annoiato dal suo Paese, il cantautore di Correggio racconta, attraverso un cd, il suo sentimento di emigrazione e voglia di evadere, che subito si acquieta quando rientra a casa e vede la sua famiglia. L’amore, la musica, la famiglia ed il sesso sono il filo conduttore di ogni storia, che Ligabue sa raccontare benissimo ai fan di ogni genere di età. Da gennaio è partito il tour di Roberto Vecchioni, seguito dall’uscita dell’album “Canzoni per i figli”, disco che racchiude i brani molto amati del repertorio del cantautore con il nuovo arrangiamento di Lucio Fabbri. Questo lavoro acustico, semplice e scarno di strumenti musicali (chitarra, violino e pianoforte insieme alla batteria), verrà proposto dal “professore” all’Obihall il 29 marzo. La poesia dei testi e la voce matura del cantautore creeranno una atmosfera magica dalle note classiche. Sull’onda della popolarità datagli da X-Factor, Manuel Agnelli (di cui era feroce giudice) ed i suoi Afterhours si rimettono in moto in giro per l’Italia con il loro “Club Tour 2017”. Il disco “Folfiri o Folfox” è stato giudicato dai critici e dalla stampa come uno dei migliori in assoluto della band: numero 1 in classifica degli album più venduti in Italia della scorsa primavera. Gli Afterhours, una delle migliori rock band italiane in circolazione, saranno il 30 marzo all’Obi per regalare uno show memorabile, sia in acustica che per l’allestimento del palco. Il mese di marzo si conclude con “Apriti cielo”, il concerto di Alessandro Mannarino al Mandela Forum proprio la sera del 31. Il cantautore romano torna con il suo sound trascinante e particolare: uno spettacolo improntato sulla voglia di fuga dell’umanità. Chi fugge fisicamente dalla propria terra, chi fugge da se stesso o dalla propria famiglia per salvarsi la vita. Mannarino invita sempre alla riflessione chi lo ascolta, facendo dei grandi temi come l’immigrazione e la guerra il fulcro della sua sonorità.

FIRENZE Una giornata particolare con Giulio Scarpati e Valeria Solarino dal 1° al 5 marzo 2017 Teatro della Pergola Elvira con Toni Servillo dal 1° al 5 marzo 2017 dal 7 al 12 marzo 2017 Teatro Niccolini Calendar Girls con Angela Finocchiaro e Laura Curino dal 2 al 5 marzo 2017 Teatro Verdi

CONCERTO Il Signore degli Anelli Il ritorno del Re III episodio 10 e 11 marzo 2017 Nelson Mandela Forum CONCERTO Lang Lang 11 marzo 2017 Opera di Firenze CONCERTO Cotton Club Night Special Guest The Sunrise Orchestra 11 marzo 2017 Viper Theatre

Fuga da via Pigafetta con Paolo Hendel 3 e 4 marzo 2017 Teatro Puccini CONCERTO Myung-Whun Chung 4 e 5 marzo 2017 Opera di Firenze BALLETTO Il Lago dei Cigni Balletto di Odessa 6 marzo 2017 Teatro Verdi

CONCERTO Samuele Bersani La fortuna che abbiamo – Tour 2017 12 marzo 2017 Teatro Puccini CONCERTO Macy Gray 2017 European Tour 14 marzo 2017 Obihall

CONCERTO Cristiano De Andrè De Andrè canta De Andrè 7 marzo 2017 Obihall

CONCERTO New Trolls Notte New Trolls 14 marzo 2017 Teatro Puccini

Quello che non ho con Neri Marcorè dal 7 al 12 marzo 2017 Teatro della Pergola

Locandiera B&B con Laura Morante dal 14 al 19 marzo 2017 Teatro della Pergola

I monologhi della vagina 8 marzo 2017 Teatro Puccini

Maledetti Toskani con Marco Messeri dal 14 al 19 marzo 2017 Teatro Niccolini

ORCHESTRA DELLA TOSCANA Ospitalità Filarmonica Arturo Toscanini F. Lanzillotta, direttore M. Costea, violino 8 marzo 2017 Teatro Verdi

CONCERTO J-Ax e Fedez Il Tour 2017 15 marzo 2017 Nelson Mandela Forum

CONCERTO Murray Perahia 9 marzo 2017 Opera di Firenze

Billy Elliot Il Musical Musiche di Elton John dal 10 al 12 marzo 2017 Teatro Verdi

CONCERTO Mario Biondi Best of Soul Tour 16 marzo 2017 Obihall ORCHESTRA DELLA TOSCANA Abel - Hakhnazaryan Y. Abel, direttore N. Hakhnazaryan, violoncello 16 marzo 2017 Teatro Verdi CONCERTO Brunori Sas 17 marzo 2017 Obihall Lillo & Greg The Best of 17 e 18 marzo 2017 Teatro Puccini

cosa succede in città

Un concerto ogni due sere:

teatro e musica


cosa succede in città

ORCHESTRA DELLA TOSCANA Pinocchio bambino di legno Liberamente ispirato al romanzo di Collodi 18 marzo 2017 Teatro Verdi CONCERTO Renzo Arbore Tour 2017 19 marzo 2017 Teatro Verdi Mumble mumble… Attori allo specchio 21 e 22 marzo 2017 Saloncino – Teatro della Pergola Il bugiardo con Geppy Gleijeses e Marianella Bargilli dal 21 al 26 marzo 2017 Teatro Niccolini CONCERTO Ligabue Made in Italy – Tour 2017 22 e 23 marzo 2017 Nelson Mandela Forum OPERA Il flauto magico dal 23 al 29 marzo 2017 Opera di Firenze W Momix Forever Una creazione di Moses Pendleton dal 23 e 28 marzo 2017 Teatro Verdi Ciao con Massimo Ghini dal 23 marzo al 2 aprile 2017 Teatro della Pergola CONCERTO Loreena Mckennitt 27 marzo 2017 Obihall L’allegra vedova con Maddalena Crippa 28 e 29 marzo 2017 Teatro Niccolini CONCERTO Roberto Vecchioni La vita che si ama tour 29 marzo 2017 Obihall CONCERTO Afterhours Club Tour 2017 30 marzo 2017 Obihall CONCERTO Mannarino Apriti Cielo Tour 31 marzo 2017 Nelson Mandela Forum CONCERTO Achille Lauro Ragazzi Madre Live Tour 31 marzo 2017 Viper Theatre SPETTACOLI PER SCUOLE E FAMIGLIE • Il Piave mormorò

12 | I’grillofiorentino

dal 2 al 6 marzo 2017 • Aprite le porte 4 marzo 2017 • Abbassa la tua radio per favore dal 7 al 9 marzo 2017 • Fischia il vento 12 marzo 2017 • OPERA - La scuola de’ golosi dal 19 al 25 marzo 2017 Teatro Goldoni CALENZANO Monologhi dell’atomica 4 e 5 marzo 2017 Teatro Manzoni Io sono Misia con Lucrezia Lante Della Rovere 18 marzo 2017 Teatro Manzoni CAMPI BISENZIO Mazinga Vs Goldrake con Massimo Ceccherini e Alessandro Paci 31 marzo e 1° aprile 2017 Teatrodante Carlo Monni SCANDICCI La boutique del mistero con W. Neri, A. Conti, M. Pettorruso e S. P. Detassis 16 – 18 marzo 2017 Teatro Studio Mila Pieralli Prima della pensione ovvero cospiratori con E. Bucci, M. Sgrosso e E. Vergani 23 – 25 marzo 2017 Teatro Studio Mila Pieralli Per la disponibilità dei biglietti e conoscere l’orario degli spettacoli, consultare i siti internet di riferimento o contattare le biglietterie dei teatri

ARTE FIRENZE Tra Arte e Moda fino al 07 aprile 2017 Museo Ferragamo, Palazzo Spini Feroni Palmiro Meacci: una stagione con il Maestro. La collezione privata del segretario di Annigoni fino al 08 luglio 2017 Villa Bardini www.bardinipeyron.it La Divina Commedia di Venturino Venturi fino al 02 aprile 2017 Villa Bardini www.bardinipeyron.it

Tiepolo. Disegni dall’Album Horne fino al 18 aprile 2017 Museo Horne www.museohorne.it

S PA Z I O PO N TE Come ritrovare se stessi

Con la RIFLESSOLOGIA PLANTARE, stimolando punti precisi del piede, si riequilibrano le funzionalità del corpo e allo stesso tempo si liberano emozioni trattenute.

La TECNICA METAMORFICA lavora su traumi, disagi e paure che ci sono stati trasmessi dai nostri genitori attraverso il concepimento e la gestazione. Con il THETA HEALING la persona viene posta in uno stato di piacevole rilassatezza e accompagnata alla comprensione e al cambiamento. Il REIKI ripristina il naturale fluire dell’energia in tutto il corpo in modo da riattivare ogni centro energetico. Giovanni dal Ponte (1385-1437). Protagonista dell’Umanesimo fino al 12 marzo 2017 Galleria dell’Accademia www.giovannidalponte.it Gustav Klimt Experience fino al 02 aprile 2017 Chiesa di S.Stefano al Ponte www.klimtexperience.com/ Firenze 1966-2016. La bellezza salvata fino al 26 marzo 2017 Palazzo Medici Riccardi toscana.firenze2016.it Astronomia e Fisica a Firenze. Dalla Specola ad Arcetri fino al 19 marzo 2017 Museo della Specola Info:+39 055 2756444 Il Giardino Rifiorito. Il restauro delle cere botaniche del Museo di Storia Naturale di Firenze fino al 15 marzo 2017 Opificio delle Pietre Dure Info:+39 055 210102

Ogni MARTEDÌ e GIOVEDÌ dalle 18 alle 19.30 ci incontriamo in gruppo per fare insieme movimenti e respirazioni sulla base del QI GONG

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Via Firenze n. 7 Calenzano, (Fi) Roberta 334.5771683 Sara 338.1637005 spazioponte7@gmail.com pagina FB: spazioponte

Tesori inesplorati. Le Biblioteche dell’Università di Firenze in mostra fino al 25 giugno 2017 Biblioteca Medicea Laurenziana www.bmlonline.it I Premiati di Villa Romana 2017 fino al 31 marzo 2017 Villa Romana Info:+39 055 221654 www.villaromana.org Expansion of the Universe fino al 23 marzo 2017 Complesso Le Murate www.lemuratepac.it Visioni dal Nord. Pittura estone dalla collezione Enn Kunila, 1910 – 1940 dal 04 marzo al 21 maggio 2017 Museo Novecento Info:+39 055 286132 Il restauro del trittico con la Resurrezione di Lazzaro di Nicolas Froment dal 07 marzo 2017 al 30 aprile 2017 Uffizi - Sala del Camino -

Galleria delle Statue e delle Pitture www.uffizi.it

Plautilla Nelli. Arte e devozione in convento sulle orme di Savonarola dal 09 marzo al 04 giugno 2017 Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture www.uffizi.it Bill Viola. Rinascimento Elettronico dal 10 marzo al 23 luglio 2017 Palazzo Strozzi Info:+39 055 2645155 Maria Lassnig: Woman Power dal 25 marzo 2017 al 25 giugno 2017 Palazzo Pitti, Galleria d’Arte Moderna, Andito degli Angiolini www.gallerieuffizimostre.it


Sabato 4 marzo* ore 10.30- Sala Bambini Il Sabato nel Villaggio delle Fiabe Letture animate per bambini dai 4 ai 6 anni a cura del Centro Iniziative Teatrali Martedì 7 marzo ore 18- Biblioteca Porto Seguro Editore presenta: Tre Autrici a Confronto Caterina Perrone, Tiziana Lari Scatarzi, Anna Maria Olito Mercoledì 8 marzo* ore 17.30 - Sala Polivalente Artemisia Gentileschi: storia di una passione. Letture ed immagini a cura del gruppo “Leggere insieme” Giovedì 9 marzo* ore 21 - Biblioteca “4 - Fame Circus” Rock Tales incontri di musica dal vivo e racconti sulla storia del Rock ore 19.30 “AperiCivica” a cura degli Amici di Civica. Prenotazioni entro il 7 marzo Venerdì 10 marzo* ore 17.30 - Sala Bambini C’era una volta Zio Lupo… Lettura - Narrazione delle Novelle popolari Toscane. Per bambini dai 6 anni, a cura di Michele Neri Sabato 11 marzo* ore 10 - Sala Bambini “Leggere con i 5 sensi” Alla scoperta di giochi stimolanti per allenare i 5 sensi. Laboratorio per bambini 0-12 mesi accompagnati da un adulto, a cura della Dott.ssa Chiara Benelli - Ass. Le Muse *prenotazione obbligatoria* posti limitati*

ore 21 - Sala Polivalente 10.30 - Sala Bambini Billy Elliot Il Sabato nel Villaggio delle Rassegna di film in lingua Fiabe originale, a cura di MargaLetture animate per ret Mower . Segue converbambini dai 4 ai 6 anni a sazione in inglese cura del Centro Iniziative Teatrali Martedì 14 marzo* ore 9.30 - Sala Bambini Lunedì 20 marzo* Ti leggo, ti racconto… ore 17.30 - Sala Polivagiochiamo? lente Ciclo di incontri per la faAspettando Gigi Paoli... scia di età 0-3 anni a cura parliamo del suo libro della Dott.ssa Federica “Il rumore della Pioggia” Vannoni. Giochi di voce, con Elena Andreini e Santiritere, conte e piccoli dra Nistri grandi abbracci sonori Martedì 21 marzo* *Posti limitati- prenotazio- Ore 17 – Sala Bambini ne obbligatoria* Presentazione del libro ore 18 - Biblioteca “Esplora Firenze con Presentazione del libro Dante e i suoi amici” di Luigi Bicchi “Il gioco Guida alla città per bambini dei nomi” a cura della Betti Editore. Mercoledì 15 marzo* Mercoledì 22 marzo* ore 17 - Sala Bambini ore 21 - Sala Polivalente Favole & Merenda Una sera con Manola… La storia di due topini catstorie di donne… storie tivi a cura di Giulia Aiazzi di uomini... Storie di noi - a cura di Maore 21 -18 Sala Polivalente Sabato marzo* nola Nifosì ore 10,30 - Sala Bambini Arte Preistorica - La Il Sabato nel Villaggio delle Fiabe comparsa della scrittura marzo* Letture animate per bambini dai 4Giovedì ai 6 anni23 a cura del Centro dalla logografica, alla Iniziative Teatrali ore 21 - Sala Polivalente sillabica, all’alfabetica. Civichiamo Lunedì 20 marzo* Incontri di -Archeologia a Innocentemente ore 17,30 Sala Polivalente Aspettando Paoli... parliamo del suo libro e di cura di OmarGigi Filippi Il piacere di leggere “Il rumore della Pioggia” con Elena Andreini e Sandra Nistri ascoltare a cura di Marco Giovedì 16 marzo Martedì 21 marzo* Vichi e Lorenzo Degl’Innoore 18 - Sala Polivalente Ore 17 – Sala Bambini - Presentazione del libro Ingresso € 4,00 - Si Flavio Gori:Firenze Portfolio suDante ecenti. “Esplora con i suoi amici” consiglia la prenotazione. Guida alla cittàItalia per bambini a cura della Betti Editore. PhotoVogue Un libro alla scoperta didiFirenze accompagnati Dante, ofOgni sera tè da e pasticcini Mostra fotografica Giotto e Michelangelo con aneddoti curiosi, disegni e fotografie ferti dal Biscottificio Belli. Flavio Gori Mercoledì 22 marzo* Venerdì 24 marzo* Venerdì 17 marzo* ore 21 - Sala Polivalente 17.30 - Sala Bambini Una17.30 sera con Manola… di donne… storie di uoore - Sala Bambinistorieore mini... storie di una noi -Ria cura di Manola Nifosì C’era una volta La bella C’era una volta Tosetta… cottina… Giovedì 23 marzo* Lettura -Innocentemente Narrazione delle ore 21 --Sala polivalente Lettura Narrazione delle - Civichiamo il piacerepopolari di leggere e di ascoltareNovelle a cura dipopolari Marco Vichi e Toscane, Novelle Toscane Lorenzo Degl’Innocenti. Ingresso € 4,00 - Si consiglia la preperofferti bambini dai 6 anni a per bambini daisera 6 anni, notazione. Ogni tè eapasticcini dal Biscottifi cio Belli e la preziosa collaborazione deglicura AmicididiMichele Civica. Neri cura di Michele Neri Gli spettatori dovranno portare una tazza! Ore 21 – Biblioteca ore 21 - Sala Polivalente Venerdì in 24 marzo* Giallo in Biblioteca Cinema ore 17,30 - Biblioteca Sala Bambini Metti alla prova le tue doti Proiezione del film C’era una volta La bella Tosetta… Lettura-Narrazione delle Novelle popolari Toscane, per bambiinvestigative. A cura del “Il sapore del successo” ni dai 6 anni a cura di Michele Neri Centro Iniziative Teatrali Sabato 18 marzo*ore

Ore 21 – Biblioteca - Giallo in Biblioteca Metti alla prova le tue doti investigative, fiuta gli indizi, non lasciarti ingannare, individua il movente e ricostruisci la scena del crimine insieme ai detective più brillanti del mondo!!! cura delmagico Centro Iniziative Teatrali IlA cosmo di BORGO SAN LORENZO

25° Giornate FAI di Primavera 25 26 marzo 2017 vari luoghi di Firenze e Provincia www.giornatefai.it

Leonardo Vinci: Colore e Fantasia: Sabato 25 da marzo * l’Adorazione dei Magi - Giochiamo sculturecon in ceramica ore 10 - Sala Polivalente l’inglese e “A story, a rhime, a game” tele dipinte restaurata Per i bambini dagli 8 ai 10 anni a cura di Margaret Mower dal 28 “Amici marzodial 24 Prenotazione fino consigliata al 26 marzo 2017 e degli Civica” (Barbara settembre 333/75347382017 - amicidicivica@gmail.com) Villa Pecori Giraldi Uffizi, Galleria delle Statue www.mugellotoscana.it 17 - Biblioteca eore delle Pitture Incontro con Maurizio De Giovanni. “l’Ispettore Lojacono www.uffizi.it e il Commissario Ricciardi” direttamente dalla voce del loro CASTELFIORENTINO autore. Elena Andreini e Sandra Nistri intervistano Mostra di fossilil’autore da cui è stata ispirata la fortunata serie “I Bastardi di Pizzofalcone” Facciamo presto! Marche dal 10 al 19 marzo 2017 Oratorio di San Carlo 2016 - 2017: tesori Lunedì 27 marzo* ore 21 - tesori Biblioteca Presentazione del libro di Gigi Paoli www.comune. salvati, da salvare “Il rumore della pioggia” Intervistano l’autore Elena castelfiorentino.fi.it dal 28 marzo al 30 luglio Andreini e Sandra Nistri.2017 Gigi Paoli inaugura un nuovo persoGalleria degli Uffizi, Aula naggio seriale: non un commissario, non un ispettore, non un CERTALDO avvocato, ma un giornalista fiorentino di cronaca giudiziaria Magliabechiana spiritoso, brillante e disincantato. Per Certaldo. Le foto e Info:+39 055 294883 Martedì 28 marzo* ore 9,30 - sala Bambini Ti leggo, ti racconto…giochiamo? Ciclo di incontri per la fascia di età 0-3 anni a cura della Dott.ssa Federica Vannoni. Giochi di voce, tiritere, conte e piccoli grandi abbracci sonori *Posti limitati- prenotazione obbligatoria*

La storia della Signora Trovatutto a cura di Giulia Aiazzi ore 17.30 - Sala Polivalente Camminando conosco la natura… “Dai segreti nascosti dei Monti della Calvana alle sorgenti del Bisenzio, dal Monte Falterona alla scoperta del bramito del cervo”. Presentazione a cura delle guide ambientali dell’Associazione Symbiosis Venerdì 31 marzo ore 21 - Sala Polivalente Cinema in Biblioteca Proiezione del film “Il ponte delle spie” Si raccomanda la massima puntualità. Ad iniziativa iniziata non sarà possibile accedere alla sala. Gli eventi contrassegnati con* sono su prenotazione. Per info: Barbara 333/7534738 amicidicivica@gmail.com Per gli altri eventi l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti Per il programma dettagliato seguici su FB cerca: civica biblioteca di calenzano

Laboratori di Creatività

Per adulti e bambini, a cura de “Gli Amici di CiviCa”

LABORATORIO DI FELTRO* a cura di Federica Martorelli

IL LIBRO TATTILE - SENSORIALE

in 5 incontri di martedì dalle 16,30 alle 19: 14 e 28 marzo / 4, 11 e 18 aprile

LABORATORIO DI PICCOLO CUCITO, a cura di Elena Tutti i mercoledì dalle 9 alle 12

“Per Pasqua mi faccio una gonna”

Porta la stoffa che ti piace e con l’aiuto di Elena potrai realizzarla a partire dal cartamodello. Venerdì 10, 17 e 24 marzo dalle ore 17 alle 19 Prenotazione obbligatoria*

Rassegna di film in lingua originale a cura di Margaret Mower

Per informazioni e iscrizioni: amicidicivica@gmail.com Barbara 333/7534738

Info Point

i martedì dalle ore 17 alle ore 19 gli Amici di Civica gliTutti archivi di Giancarlo FIERE saranno in biblioteca per darti tutte le informazioni di Bartalini ED EVENTI cui hai bisogno! fino al 09 aprile 2017 Palazzo Pretorio FIRENZE comune.certaldo.fi.it A tutta scienza al Museo Galileo EMPOLI • Come orientarsi Una valigia di calici 11 marzo 2017 fino al 16 aprile 2017 • ”Gli strumenti di museodelvetrodiempoli.it Galileo” 12 marzo 2017 TAVARNELLE VAL DI in musica PESA Fino all’•11Riciclami marzo 2017 18 marzo 2017 StillClose MyLeLove Bizzarre storie di Teo, il gatto fino al 19 marzo 2017 Tradi Sogno e Realtà Galileo San Donato in Poggio, Mostra artistica 19 marzo 2017 Palazzo Malaspina di Marco Panchetti www.tavarnellevp.it

16 marzo - 1 aprile 2017 Flavio Gori: Portfolio su PhotoVogue Italia Mostra fotografica di Flavio Gori

cosa succede in città

Via della Conoscenza, 11 - Calenzano Tel.055.8833.421 www.civicaonline.it biblioteca@comune.calenzano.fi.it

Sabato 25 marzo * ore 10 - Sala Polivalente “A story, a rhime, a game” Giochiamo con l’inglese Per i bambini dagli 8 ai 10 anni a cura di Margaret Mower e degli “Amici di Civica” Prenotazione consigliata ore 17 - Biblioteca “l’Ispettore Lojacono e il Commissario Ricciardi” Incontro con Maurizio De Giovanni. Lunedì 27 marzo* ore 21 - Biblioteca Presentazione del libro di Gigi Paoli “Il rumore della pioggia” Intervistano l’autore Elena Andreini e Sandra Nistri. Martedì 28 marzo* ore 9.30 - Sala Bambini Ti leggo, ti racconto… giochiamo? Ciclo di incontri per la fascia di età 0-3 anni a cura della Dott.ssa Federica Vannoni. Giochi di voce, tiritere, conte e piccoli grandi abbracci sonori *Posti limitati- prenotazione obbligatoria* Mercoledì 29 marzo* ore 17 - Sala Bambini Favole & Merenda


cosa succede in città

Esploratori si diventa 25 marzo 2017 • Microscopiche scoperte 26 marzo 2017 Museo Galileo www.museogalileo.it Caccia al Tesoro per le vie di Firenze 18 marzo 2017 Piazza Libertà Info:+39 3337480487 www.legamidarte.it Capodanno Fiorentino corteo storico 25 marzo 2017 Basilica SS.Annunziata Info:+39 055 2616056

Taste. In viaggio con le diversità del gusto dal 11 al 13 marzo 2017 Stazione Leopolda, Parco e Foyer del Teatro dell’Opera Festa di fine inverno 11 marzo 2017 Piazza Ognissanti Info:+39 055 27051 Mercato Manodopera: L’Arte del lavoro fatto a mano

11 e 12 marzo 2017 Piazza SS.Annunziata manodopera-firenze.com Fiera di Oltrarno 12 marzo 2017 Piazza Santo Spirito www.diladdarno.it Fierucolina di San Giuseppe e dei Legnaioli 19 marzo 2017 Piazza Santo Spirito www.lafierucola.org

CALENZANO Voglio vivere così... 11 e 12 marzo 2017 Centro St.Art www.atccalenzano.it

Fiera Quaresimale e del Grillo 19, 26 marzo 2017 Viale Lincoln - Piazzale Kennedy Info:+39 055 3283518

Borsa scambio del giocattolo d’epoca e Concorso Internazionale del Soldatino ‘Frammenti di storia’ 11 12 marzo 2017 Hotel Delta Florence Info:+39 055 882041

Fiera della SS. Annunziata 25 marzo 2017 Piazza SS.Annunziata www.anva.it

CASTELFIORENTINO Street Food & Street Wine dal 24 al 26 marzo 2017 Piazza Gramsci www.streetfood.it

Carmine in Fiera 26 marzo 2017 Piazza del Carmine Info:+39 055 27051

Benvenuto alla Primavera sulla Via Francigena 19 marzo 2017 Ritrovo presso Agriturismo “Brotafalchi”, con successiva escursione di trekking sulla Via Francigena

Ciompi Mensile Antiquariato 26 marzo 2017 Piazza Ghiberti Info:+39 055 3283515 www.comune.fi.it BORGO SAN LORENZO Dalla soffitta alla cantina 26 marzo 2017 Piazza Dante Info:+39 055 84966229

CERTALDO Sagra del tartufo marzuolo dal 10 al 12 marzo 2017 dal 17 al 19 marzo 2017 dal 24 al 26 marzo 2017 Centro Polivalente Info:+39 0571 652440

DICOMANO Mercato del piccolo antiquariato e artigianato 19 marzo 2017 Via Dante Alighieri Piazza Buonamici comune.dicomano.fi.it EMPOLI Il Mercatale 11, 25 marzo 2017 Piazza della Vittoria comune.empoli.fi.it Prodotti e sapori d’Europa dal 31 marzo al 02 aprile 2017 Piazza Matteotti - Piazza Oreste Ristori comune.empoli.fi.it

GREVE IN CHIANTI Sagra delle frittelle di San Giuseppe 18 e 19 marzo 2017 Borgo di Montefioralle comune.greve-in-chianti.fi.it MONTELUPO FIORENTINO Montelupo in fiore 19 marzo 2017 centro storico e Piazza dell’Unione Europea Info:+39 0571 51352

SAN PIERO A SIEVE Mercanzie in Piazza 12 marzo 2017 Piazza Colonna prolocosanpieroasieve.it SCANDICCI La Ciokofabbrica dal 10 al 12 marzo 2017 Via Pascoli comune.scandicci.fi.it Mercatino Regionale Francese dal 17 al 19 marzo 2017 Via Pascoli comune.scandicci.fi.it Vetrina antiquaria. Mercato di oggetti e mobili di antiquariato 26 marzo 2017 Piazza Giacomo Matteotti comune.scandicci.fi.it SCARPERIA Hankook 12th Italy Mugello 18 marzo 2017 Autodromo del Mugello www.mugellocircuit.it SAN CASCIANO IN VAL DI PESA

Carnevale Medievale 26 marzo 2017 strade del centro storico e Piazza della Repubblica


LA VELOCITà

in tutte le sue espressioni

“T

utti in moto” è il tema della mostra presso lo spazio espositivo “Palp”, l’ex Palazzo Pretorio di Pontedera riconvertito in sofisticato spazio artistico, mentre invece proseguendo il discorso lineare, al Museo della Piaggio ci sono i Futuristi. Parliamo pertanto di due mostre altamente interessanti ed interscambiabili che proseguiranno sino al 18 aprile 2017. Per i cultori del genere un tuffo all’indietro per parlare di quel movimento artistico e culturale italiano d’inizio Novecento è obbligatorio: proprio i futuristi entravano nei fasci di Mussolini sostenendo il nazionalismo (patriottismo) e dopo l’interventismo della prima guerra mondiale. Che tipi! Maschilisti e provocatori esploravano però ogni forma d’espressione: dalla pittura alla scultura, alla letteratura, musica, architettura, danza, cinema e persino la gastronomia. La denominazione ufficiale del movimento si deve al poeta Tommaso Marinetti – adorava scrivere di orrido e di grottesco – tramite il “Manifesto” pubblicato sul Figaro di Parigi, di cui una copia ne uscì tuttavia anche in Italia. In rotta con la tradizione, aderi-

vano ai nuovi temi della società meccanizzata ed industriale, tanto che esaltavano il progresso, la velocità, la simultaneità, l’amore pericoloso, l’audacia. Tipi irrequieti, per loro l’arte del passato era mummificata e, idealmente, volevano bruciare musei e biblioteche. Alla poetica futuristica aderirono Papini, Soffici con la rivista Lacerba, e poi ancora Palazzeschi, Govoni, Folgore. Per qest’ultimi tale esperienza fu un momento di una ancor più complessa evoluzione politica ed intellettuale, anche se i risultati artisticamente migliori vennero raggiunti nel campo delle arti figurative con Boccioni, Carrà, Balla, etc. Via pertanto alla sperimentazione scompositoria del colore, del divisionismo e forme di cubismo, tanto che i loro lavori ebbero una enorme influenza sui movimenti artistici europei contemporanei e successivi quali cubismo, dadaismo, surrealismo. Persino il modo di scrivere venne rivoluzionato dicendo no alla sintassi, all’uso dei verbi all’infinito, con abolizione della punteggiatura ed esaltazione dell’analogia. Insomma gente tosta, geniale, forse un po’ esaltata, fatto sta che il loro pensiero influenzò Ungaretti

portando nel nostro paese e non solo un buon fermento culturale, politico, nonché reazionario. I soggetti, pitture ed opere esposte sono da vedere entrambi, sia al Palp, sia al Museo Piaggio ed è interessante notare dalle belle installazioni, che la velocità è meravigliosa ma deve essere ben gestita. Interessante il video con la città che cambia, si adegua... via alle industrie, alla locomozione... Il treno è il mito e quel tram che irrompe nella nebbia scardina tutto, tanto che il movimento ne attua la scomposizione meccanica. Quel pittore, tal Crema, evoca macchinisti e barboni con la presenza amica del “trammino”. Segue poi il piroscafo e le automobili volute appositamente “macchine” dinamiche ed oggetti di consumo. Però è il camion che ruba la scena a tutti diventandone protagonista. Altolà alla “Nuova Balilla” e a quei mutamenti osservatori dei media: la carta stampata. Già, era vergine il periodo dei social! Originale la scultura di quell’aereo dinamico col design “a punta”. Il neorealismo è in pieno boom con le locandine originali de “Il Sorpasso”, “Ladri di biciclette”, “Il Vigile” mentre noti che le moto-

ciclette vengono fatte con la latta e l’aree di scarto degli aerei. Una domanda ti prende appieno quando ti fanno osservare se è la moto che comanda oppure se viene comandata. Nel frattempo si lavora sulle emulsioni fotografiche, sugli scatti sequenziali e scoppia l’aeropittura: le nuvole parlano, ci dicono che il volo è fisico mentre accanto si staglia la grande tela: il trionfo del Tricolore. Il fermento del volo traballante con Baracca è così vivo che “voli”, di testa, di cuore, di mente, più tardi l’aereo raggiunge le grandi metropoli sconfinando verso la pop-art delle “vespe” e dell’aereo. Da segnalare che il significato di tutto questo, porta al concetto di velocità e quindi della moto, Pasolini ne elogia il cuore e la vita che prendono il posto dell’anima. Un momento per soffermarsi sulla forza espressiva della meccanica e poi ancora via alla sperimentazione della foto, quel fotodinamismo le cui tracce le trovi sulle lastre. Appaiono giochi di luce, c’è molta, molta, sperimentazione, tanto che la Cupola di San Pietro è... diremmo distorta! Ma non è sempre stata la Torre di Pisa che giocava sugli equilibri?

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I’grillofiorentino | 15

cosa succede in città

Con gli occhi di... Carla Cavicchini


SPORT • Fiorentina Women’s

TATIANA BONETTI: “Qui per vincere lo scudetto e riprendermi la Nazionale” a cura di Chiara Baglioni

è

considerata la fantasista della squadra, una delle giocatrici con più classe e continuità viste indossare la maglia viola negli ultimi due anni. Tatiana Bonetti, sebbene sia arrivata alla Fiorentina Women’s soltanto questa estate, si è integrata subito negli schemi di mister Sauro Fattori, tant’è che pur giocando esterno alto e variando molto nel fronte d’attacco, è la seconda marcatrice di squadra, subito dietro ad Ilaria Mauro (14 gol segnati dalla Mauro, 13 dalla Bonetti, ndr). Pur avendo soltanto 26 anni (è nata nel 1991 a Vigevano), Tatiana può vantare la vittoria di uno scudetto con l’AGSM Verona nel 2015 e 2 Coppe Italia con il Tavagnacco (2013 e 2014), con il quale debutta anche nella Champions League Women’s. Il mistero che la circonda riguarda più che altro la maglia azzurra: dopo la vittoria dell’Europeo Under19 con la Nazionale italiana, giocando in tutte e cinque le partite della fase finale, non viene con-

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vocata dal 2015 in Nazionale maggiore da mister Cabrini, che non sembra volerla prendere in considerazione per i prossimi Europei d’Olanda. Ma alla Fiorentina sta facendo cose straordinarie e la sua presenza in rosa si nota eccome: piede caldo e precisione, su palla inattiva ha poche rivali (almeno in Italia). I’Grillo Fiorentino ha intervistato in esclusiva la numero 10 viola, tra calcio, prospettive e quel paragone con Bernardeschi che la gratifica molto. Tatiana, è arrivata a Firenze soltanto questa estate eppure l’ambientamento mi sembra andato alla grande. È ormai un perno della squadra di Fattori. «Sì è vero, non è sempre facile trovarsi subito bene col gruppo. Invece qui a Firenze per me è stato così. Per quello che riguarda i risultati sportivi, sono molto contenta di quello che stiamo facendo. Abbiamo fatto più di quello che ci potevamo immaginare, non poteva andare meglio di così, ma ancora non è finita». Conosceva già qualche compagna di squadra quando è arrivata qui, che magari l’ha aiutata inizialmente, l’ha consigliata di venire a Firenze? «Non mi ha consigliata nessuno. Da quando la Fiorentina femminile è stata acquistata da una società di calcio maschile, ancora dall’esterno si fa fatica a definirla (magari adesso un po’ meno). Così ho scelto secondo la mia testa ed il mio istinto. Per fortuna, dopo qualche partita, ero già convinta di aver fatto la scelta giusta. E poi conoscevo già alcune ragazze con cui avevo giocato a Tavagnacco. Insomma, il mio inserimento è andato liscio». La Fiorentina è prima in classifica con un filotto di vittorie degno di record. È difficile mantenere alta la concentrazione fino alla fine del campionato? «Ancora dobbiamo vincerlo il campionato... Gli stimoli si trovano sempre, siamo consapevoli di aver fatto qualcosa di straordinario con 15 partite vinte consecutivamente, ma non dobbiamo fermarci qui. Non basta mai. Vogliamo conquistare lo scudetto, magari arrivando a maggio vincendo tutte le partite. E poi vogliamo la Coppa Italia. Non bisogna mai essere sazi». Quando è arrivata, si era posta un obiettivo personale? «Il mio obiettivo è quello di vincere lo scudetto. Non ho record personali da conquistare. Non penso solo al mio

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bottino. 13 gol sono tanti e mi fa piacere essere al terzo posto nella classifica marcatori, però quello di pensare alla graduatoria dei bomber non è il mio scopo principale. L’importante è vincere con la squadra». Tatticamente come si colloca? Qual è il suo ruolo preferito? Fattori l’ha spostata da dietro le punte ad esterno destro... «A me piace giocare soprattutto dietro le punte, perché ho più libertà di manovra. Sono una fantasista e cerco di dare il passaggio finale. Però gli allenatori mi mettono spesso all’esterno, come qua alla Fiorentina. Mi sono adeguata e credo di mettercela tutta per interpretare quel ruolo nella maniera migliore». Com’è il suo rapporto con la Nazionale? Perché una del suo livello tecnico non viene convocata in azzurro da due anni? «Non lo so, a me dispiace perché dimostro sempre in campionato di essere una professionista e di volermi ritagliare un posticino. Purtroppo le scelte del CT Cabrini sono diverse, reputa più adatte altre calciatrici rispetto a me. Spero che un giorno possa cambiare idea, adesso penso solo a far bene con la Fiorentina». Quanto sarebbe importante che altre società di serie A maschile prendessero in considerazione il fatto di avere anche una squadra femminile, come ha fatto la Fiorentina? «Sarebbe fondamentale. La Fiorentina ha fatto un’operazione incredibile, qui siamo trattate da professioniste e adesso che ci sono dentro sembra tutto molto più facile. Un’organizzazione così ti permette di vivere in modo sereno sia la vita di calciatrice che quella di ragazza in una città non sua. Speriamo che tante altre squadre si muovano in questo senso, ma penso che ci vorranno ancora tanti anni per vedere, per esempio, un Fiorentina Women’s-Juventus…». Come si trova a Firenze? Ha avuto modo di fare la turista? «Abito vicino al centro, in una zona molto bella, ma anche molto trafficata. Mi trovo benissimo sia in appartamento che con la mia coinquilina. La vita a Firenze è molto frenetica, ma ci sto bene. Ogni tanto esco con le mie compagne, mangiamo fuori, organizziamo serate. Ovviamente mi manca casa mia, perché ho tutti gli affetti e gli amici in Lombardia, ma sono fuori casa da quando ho 16 anni e ci sono abituata. La parte della città che più mi piace è Piazzale Michelangelo, perché da lassù c’è una vista magnifica sulla città». Cosa le hanno detto i suoi genitori quando ha detto loro di voler giocare a calcio e poi questa estate quando ha deciso di trasferirsi a Firenze? «Ormai se ne sono fatti una ragione. Sanno che non posso rimanere a Pavia, perché non ci sono squadre di serie A lì vicine ed è impossibile fare avanti e dietro. Il mio sport mi porta a stare in giro. I miei genitori mi hanno sempre consigliato di prendere decisioni che siano il meglio per me: anche


secondo loro devo vincere qualcosa nella miglior società possibile. Quindi sono molto contenti della mia scelta». Qual è il giocatore, o la giocatrice, ai quali si ispira? «Il mio giocatore preferito è sempre stato Messi, forse perché ho il suo ruolo in campo. In questi anni mi ha fatto un’ottima impressione anche Dybala, è migliorato

molto. Tutti e due sono brevilinei, bassi di statura, veloci nei movimenti, fantasisti: mi ci rivedo molto. Invece nel calcio femminile ho sempre avuto Marta Vieira Da Silva come modello: attaccante brasiliana, cinque volte Pallone d’Oro e tre medaglie Olimpiche. Impressionante». Segue la Fiorentina maschile? «Sì, qualche volta vado in tribuna a seguire

Calendario Fiorentina

ACF FIORENTINA Girone d’andata

1ª gior. sab. 20/08/2016 Juventus-Fiorentina 2ª gior. dom. 28/08/2016 Fiorentina-Chievo Verona 3ª gior. dom. 11/09/2016 Genoa-Fiorentina 4ª gior. dom. 18/09/2016 Fiorentina-Roma 5ª gior. mer. 21/09/2016 Udinese-Fiorentina 6ª gior. dom. 25/09/2016 Fiorentina-Milan 7ª gior. dom. 02/10/2016 Torino-Fiorentina 8ª gior. dom. 16/10/2016 Fiorentina-Atalanta 9ª gior. dom. 23/10/2016 Cagliari-Fiorentina 10ª gior. mer. 26/10/2016 Fiorentina-Crotone 11ª gior. dom. 30/10/2016 Bologna-Fiorentina 12ª gior. dom. 06/11/2016 Fiorentina-Sampdoria 13ª gior. dom. 20/11/2016 Empoli-Fiorentina 14ª gior. lun. 28 /11/2016 Inter-Fiorentina 15ª gior. dom. 04/12/2016 Fiorentina-Palermo 16ª gior. lun. 12/12/2016 Fiorentina-Sassuolo 17ª gior. dom. 18/12/2016 Lazio-Fiorentina 18ª gior. giov. 22/12/2016 Fiorentina-Napoli 19ª gior. merc. 01/02/2017 Pescara-Fiorentina

SPORT • Fiorentina Women’s

le partite della Fiorentina e purtroppo ero presente al match di Europa League contro il Borussia Mönchengladbach. Chi mi piace dei viola? Ho il ruolo di Federico Bernardeschi e mi piace come gioca. Anche lui manda in porta Kalinic con molta facilità ed ha un bel piede. Secondo me ha un radioso futuro davanti». Visto che la Fiorentina Women’s è composta quasi esclusivamente da giocatrici italiane, cosa ne pensa se anche nel maschile si puntasse di più sui giovani italiani? «Ben venga, alla fine il campionato italiano è quello con più qualità d’Europa. Molte squadre comprano quasi esclusivamente giocatori stranieri e sembrano squadre estere in un campionato non loro. È bello che tanti ragazzi che crescono nei settori giovanili italiani abbiano il sogno e la possibilità di andare in serie A. Non è da tutti, ma è bello lavorare su quello che abbiamo in casa nostra”. Un’ultima cosa. Visto che I’Grillo contiene uno Speciale (post) Sanremo, la domanda nasce spontanea: per chi tifava al Festival? C’è una canzone che le piaceva particolarmente? «Mi piaceva molto il brano di Fiorella Mannoia e avrei voluto vincesse lei. Di “Occidentali’s Karma” non capisco molto il testo, però viene apprezzata da tutti quindi merito a Francesco Gabbani. Se ho intenzione di imparare il balletto? No, no. Ma qualche mia compagna l’ha già imparato».

Campionato 2016-2017

2-1 1-0 1-0 1-0 2-2 0-0 2-1 0-0 3-5 1-1 0-1 1-1 0-4 4-2 2-1 2-1 3-1 3-3 1-2

Girone di ritorno

1ª gior. dom. 15/01/2017 Fiorentina-Juventus 2ª gior. sab. 21/01/2017 Chievo Verona-Fiorentina 3ª gior. dom. 29/01/2017 Fiorentina-Genoa 4ª gior. mart. 07/02/2017 Roma-Fiorentina 5ª gior. sab. 11/02/2017 Fiorentina-Udinese 6ª gior. dom. 19/02/2017 Milan-Fiorentina 7ª gior. dom. 26/02/2017 Fiorentina-Torino 8ª gior. dom. 05/03/2017 Atalanta-Fiorentina 9ª gior. dom. 12/03/2017 Fiorentina-Cagliari 10ª gior. dom. 19/03/2017 Crotone-Fiorentina 11ª gior. dom. 02/04/2017 Fiorentina-Bologna 12ª gior. dom. 09/04/2017 Sampdoria-Fiorentina 13ª gior. sab. 15/04/2017 Fiorentina-Empoli 14ª gior. dom. 23/04/2017 Fiorentina-Inter 15ª gior. dom. 30/04/2017 Palermo-Fiorentina 16ª gior. dom. 07/05/2017 Sassuolo-Fiorentina 17ª gior. dom. 14/05/2017 Fiorentina-Lazio 18ª gior. dom. 21/05/2017 Napoli-Fiorentina 19ª gior. dom. 28/05/2017 Fiorentina-Pescara

2-1 0-3 3-3 4-0 3-0 2-1 2-2 - - - - - - - - - - - -

Fiorentina Women’s Girone d’andata 1ª gior. sab. 2ª gior. sab. 3ª gior. sab. 4ª gior. sab. 5ª gior. sab. 6ª gior. sab. 7ª gior. sab. 8ª gior. sab. 9ª gior. sab. 10ª gior. sab. 11ª gior. sab.

Girone di ritorno

1/10/2016 Como 2000-Fiorentina Women’s 0-4 1ª gior. sab. 8/10/2016 Fiorentina Women’s-Jesina Femminile 4-1 2ª gior. sab. 3ª gior. sab. 29/10/2016 Fiorentina Women’s-AGSM Verona 3-1 4ª gior. sab. 5/11/2016 Calcio Femminile Chieti-Fiorentina Women’s 0-6 12/11/2016 Fiorentina Women’s-Mozzanica 1-0 5ª gior. sab. 19/11/2016 Luserna-Fiorentina Women’s 0-6 6ª gior. sab. 26/11/2016 Fiorentina Women’s-Brescia Calcio Femminile 5-0 7ª gior. sab. 3/12/2016 S. Zaccaria-Fiorentina Women’s 1-5 8ª gior. sab. 14/01/2016 Fiorentina Women’s-Cuneo Calcio Femminile 2-0 9ª gior. sab. 21/01/2017 Graphistudio Tavagnacco-Fiorentina Women’s 1-4 10ª gior. sab. 8/1/2017 Fiorentina Women’s-Res Roma 3-0 11ª gior. sab.

28/1/2017 4/2/2017 11/2/2017 18/2/2017 11/3/2017 18/3/2017 25/3/2017 22/4/2017 29/4/2017 6/5/2017 13/5/2017

Fiorentina Women’s-Como 2000 3-0 Jesina Femminile-Fiorentina Women’s 0-5 AGSM Verona-Fiorentina Women’s 0-5 Fiorentina Women’s-Calcio Femminile Chieti 6-0 Mozzanica-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-Luserna Brescia Calcio Femminile-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-S. Zaccaria Cuneo Calcio Femminile-Fiorentina Women’s Fiorentina Women’s-Graphistudio Tavagnacco I’grillofiorentino Res Roma-Fiorentina Women’s | 17


L’angolo del gusto

Hotel ristorante Zi’ Martino a cura di Michela Lanza

L

HOTEL RISTORANTE ZI’ MARTINO Loc. San Giusto, 262 Castagnero Carducci (LI) Tel. 0565 766000 www.zimartino.com

a primavera bussa alle porte, le giornate iniziano ad allungarsi e torna la voglia di passare la domenica lontana dalla città. La voglia di gite fuori porta. Così I’Grillo Fiorentino scende in campo ancora una volta nelle vesti di “consulente” e suggerisce a tutti i suoi lettori di mettersi in viaggio verso l’entroterra livornese, verso Castagneto Carducci, famoso borgo di villeggiatura di collina dominato dal Castello della Gherardesca, dove il poeta (Carducci, appunto), trascorse la prima giovinezza. Per poi percorrere il bellissimo viale dei Cipressi, lungo quasi cinque chilometri, e raggiungere quella splendida “bomboniera” paesaggistica che è Bolgheri. Questa zona della Toscana è splendida. E addentrandosi nella Strada del Vino tra Bibbona, Castegneto, Montescudaio e Bolgheri, si ha quel senso di rilassatezza che emana la vista di un paesaggio caratterizzato da ulivi, vigne e cipressi. Uno spettacolo della natura, dove perdersi per allontanarsi dai rumori della città. Dal caos quotidiano. Ma soprattutto dove andare a soddisfare la propria voglia di “sapori toscani”. E allora, per la pausa pranzo – ma non solo, visto che chi volesse allungare il proprio soggiorno può anche dormirci – I’Grillo vi consiglia una sosta godereccia all’Hotel Ristorante Zi’ Martino, che si trova in Località San Giusto, ai piedi di Castagneto Carducci ovvero nel cuore della Strada del Vino Doc Bolgheri (l’hotel, che dispone anche di una bella piscina, è perfetto per chi vuole trascorrere una vacanza in campagna in Toscana ma anche restare vicino al mare). Infatti, rinomati vigneti, fra cui Sassicaia e Ornellaia, e oliveti secolari fanno da cornice all’hotel, che si trova a pochi chilometri dal mare di Marina di Donoratico.

Il Ristorante Zi’ Martino, aperto dalla famiglia Guarguaglini nel 1965, è il luogo ideale per sentirsi come a casa e mangiare bene. Per gustare una cucina di qualità, appetitosa e fatta con ingredienti genuini, come vuole la tradizione toscana. Ma quali sono le specialità? Essendo un ristorante dell’entroterra toscano a pochi chilometri dal mare, è possibile scegliere un menù di carne o di pesce. I’Grillo vi consiglia il primo. E di partire dall’antipasto toscano che, pur sembrando una banalità, non lo è mai. Perché i sapori di quei salumi, di quei crostini e di quei delicati sott’oli, saranno diversi da quelli che siete abituati a mangiare a casa. L’alternativa per aprirvi lo stomaco, è un gustosissimo antipasto di cinghiale. Dall’antipasto al primo, dove la fa da padrone la pasta fatta in casa. Qui non ci sono dubbi: o puntare su delle squisite pappardelle al coniglio che vi faranno passare i pensieri negativi o buttarsi a capofitto su quello che è IL PIATTO più rinomato del locale, la sua vera specialità dal 1965 ad oggi: i tortelli Zi’ Martino. Come sono fatti? La semplicità è la caratteristica della cucina del ristorante, quindi c’è poco spazio per l’mmaginazione. Ma molto per il gusto. Provare per credere. Infine i secondi, dove si può puntare su pollo, coniglio, faraona e agnello, cucinati alla brace o in alternativa fritti. Ecco, il fritto, asciutto e mai unto, è un altro capolavoro culinario dello Zi’ Martino. Per chi, invece, preferisse sapori più forti e selvatici, la scelta può ricadere su una porzione di cinghiale in umido con olive. Comunque non sbaglierebbe. Inutile e superfluo dire che, per quanto riguarda la scelta del vino, non potreste essere in una zona migliore… Finito il pranzo, vi sentirete soddisfatti e rilassati. E pronti per andare ad ammirare ancora quello che di bello offre la Maremma Livornese.


Specialista in nutrizione e dietetica applicata

a cura di Catia Cecchini

N

ella prima parte abbiamo visto come il sapore svolge un’azione basilare sull’organismo e sui tessuti ed è collegato al tipo di temperamento di un soggetto. Il terapeuta dovrà considerare la complessità dell’azione dei sapori sull’organismo e dovrà combinarli fra loro per ottenere un effetto curativo. Vediamo adesso alcuni esempi di alimenti associati ai sapori. SAPORE ACIDO Grano, segale, lievito, pomodoro, acetosella, porro, spinaci, coniglio, pollo, uova, yogurt, caprino, aceto, limone, prugna, lampone, ananas, arancia, mandarino, ribes, uva fragola.

SAPORE AMARO Grano e riso saraceno, cicoria, indivia, cetriolo, carciofo, scalogno, asparagi, montone, capra, fagiano, faraona, fegato, formaggio, pecorino, timo, rosmarino, salvia, genziana, caffè, tè, arancia amara, albicocca, pompelmo. SAPORE DOLCE Riso, orzo, miglio rosso, mais, lievito, zucca, carota, patata, zucchina, topinambour, finocchio, piselli, manzo, pesci bianchi, cuore, panna, burro, latte, formaggio vaccino, zucchero, miele, malva, liquirizia, sesamo, olio, giuggiola, fico, melone, banana, mela, uva, cocomero, dattero, cachi.

seconda parte SAPORE PICCANTE Avena, miglio giallo, aglio, cipolla, porro, ravanello, crescione, prezzemolo, peperone, sedano, rapa, melanzane, carne di cavallo, gallina, formaggio pecorino, pepe, paprica, zenzero, menta, mostarda, pesce, noce, mandorla, cedro, mela cotogna. SAPORE SALATO Fagioli neri, soia, lenticchie, crauti, cavolo, lattuga, funghi, ginseng, maiale, frutti di mare, rognone, olive salate, castagna, sale. Un sapore diventa tossico per un tipo di temperamento quando è troppo concentrato, per esempio il sapore dolce diventa tossico per il temperamento linfatico o vagotonico in dosi eccessive, provocando danni ai tessuti connettivi, quindi artrosi ed artrite, intossicazioni, malattie degenerative. Questo perché non è in armonia con il temperamento e l’organo che lo riceve non è in grado di assorbirlo e trasformarlo, in tal caso si verifica un blocco che per risonanza si ripercuote sui tessuti. Ecco perché l’amaro in dosi eccessive blocca il cuore e provoca nausee

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soprattutto ai temperamenti biliosi o simpaticotonici. Il sapore acido tonifica il polmone e disperde il fegato, quindi i temperamenti sanguigni hanno un beneficio notevole in piccole quantità, e i biliosi armonizzano il loro temperamento unendolo al sapore amaro in piccole quantità. Il terapeuta, studiando il temperamento del soggetto, sa come abbinare sapori e cibi ed armonizzare il paziente. Come avviene nel caso dell’artista che miscelando i colori nella tavolozza sa dar vita a bellissime opere d’arte, così il terapeuta sa dosare e mescolare i sapori per realizzare un’efficace opera di salute, perché la salute comincia a tavola. Sappiamo ad esempio che per il temperamento sanguigno è indicato mescolare piccante e salato con un tocco di amaro; per il temperamento nervoso è opportuno mischiare l’amaro e il dolce con un tocco di acido; per il temperamento linfatico è utile mescolare il dolce con il salato con un tocco di piccante. Per il temperamento bilioso il terapeuta doserà l’amaro con l’acido con un tocco di piccante. Ovviamente poi la tonalità dei sapori è infinita e dipende dal tipo di temperamento, ecco perché la scelta dell’alimento è personale e non esiste un programma alimentare uguale ad un altro. Il saper mescolare porta ad un equilibrio e quindi alla salute.

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