Ogni guerra è una guerra civile

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I.C. CAVOUR CATANIA GRAPHIC NOVEL 3A - 2022/23 OGNI GUERRA È UNA GUERRA
CIVILE

a.s. 2022/2023

I.C. “Cavour” Catania

D.S.: prof.ssa Concetta Maria Capodicasa

coordinatrice di progetto: prof.ssa Cinzia Di Mauro

Soggetto, sceneggiatura, disegno, inchiostratura, colorazione e lettering della 3A, scuola secondaria: Barbirotto Federica, Colomba Cristiano, Coppola Matteo, Ferrante Giulia, Giammona Sophia, Hossain Md Safoan, Liu Qifeng, Liyauluge Malindu, Magno Caterina, Marino Marta, Munohur Diksha, Paladino Iole, Politi Aurelia, Scammacca Biancamaria, Vassallo Maria Giulia.

SOMMARIO: SOMMARIO 2 PREFAZIONE 3 OGNI GUERRA È UNA GUERRA CIVILE 5 FASI DI LAVORO 15

Prefazione

Ed eccoci giunti all’appuntamento annuale della nostra graphic novel su argomenti di stretta attualità.

I ragazzi di una terza media si sono messi in gioco con un progetto ambizioso e pluridisciplinare. Il punto di partenza è stato sempre lo studio teorico delle fasi di lavorazione di un fumetto autoconclusivo, confrontandosi con alcuni mostri sacri della nostra tradizione: Toppi il racconta storie, Pratt l’avventuroso, Pazienza lo scapestrato e Gipi il visionario.

Abbiamo studiato attraverso di loro le caratteristiche del fumetto, impadronendoci di concetti basilari: la tavola, la vignetta, la didascalia, il dialogo (con nuvolette di diverso tipo), il piano in fotografia e l’inquadratura.

A seguire, i ragazzi hanno proceduto con la lettura e analisi di Persepolis. Quindi, la storia della guerra in Ucraina è stato oggetto di approfondimento (attraverso libri di testo, wikipedia, cronaca su giornali e siti internet…).

Da quel momento eravamo pronti per partire! Ho, così, lanciato il concorso del soggetto proprio sulla situazione attuale in Ucraina. Tra le tante storie verosimili e toccanti, ho scelto quella destinata a diventare Ogni guerra è una guerra civile, mentre notizie dei telegiornali ci stordivano, vedendo incarnarsi i nostri personaggi bidimensionali in personaggi drammaticamente reali.

Ne è seguito uno studio grafico dei personaggi e degli ambienti, ovvero una proposta comune di elementi che sarebbero stati più volte rappresentati, in modo da creare uniformità e chiarezza nei disegni, con raccolta di foto da tenere come modelli.

Siamo arrivati, quindi, ad una sceneggiatura in 7 episodi (poi 8 tavole), ciascuno dei quali è stato

assegnato a una coppia di alunni, perché la trasformassero in uno storyboard. Ogni tavola su cartoncini A4 doveva avere un margine inferiore di 4 cm, superiore e laterali di 2 cm (parzialmente ridotti in fase di digitalizzazione), con la possibilità di inserirvi da 3 a 6 vignette distanziate 0,5 cm l’una dall’altra. Le bozze sono poi state ripassate con un pennarello indelebile punta fine su un foglio di acetato A4, sostituendo la più classica inchiostratura.

Così il foglio fotocopiato con le linee definitive ha permesso di passare alla colorazione. Abbiamo scelto il bianco e nero per l’oggi narrativo per mostrare un distacco rispetto al lungo flashback e per rappresentare la tragica fine del nostro protagonista. Finita questa, i ragazzi si sono occupati del lettering trascrivendo didascalie e nuvolette su un altro foglio, poi ritagliate e applicate su quello della colorazione.

Per concludere, ho lanciato un ultimo concorso grafico sull’idea ogni guerra è una guerra civile, con la tecnica del calligramma, che ha dato luogo alle immagini di copertina.

Queste ultime e le tavole sono state digitalizzate e il tutto corredato da alcuni studi preparatori e dalla presente prefazione con il risultato che è sotto i vostri occhi. Il lavoro e l’impegno profusi sono certa che hanno reso fieri i giovani autori e incontreranno il gradimento di voi lettori :)

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OGNI GUERRA È UNA GUERRA CIVILE

«CI SI SENTE UMILIATI PERCHÉ SI CAPISCE – SI TOCCA CON GLI OCCHI – CHE AL POSTO DEL MORTO POTREMMO ESSERCI NOI: NON CI SAREBBE DIFFERENZA, E SE VIVIAMO LO DOBBIAMO AL CADAVERE IMBRATTATO. PER QUESTO OGNI GUERRA È UNA GUERRA CIVILE: OGNI CADUTO SOMIGLIA A CHI RESTA, E GLIENE CHIEDE RAGIONE.»

Cesare Pavese «La casa in collina»

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1 I RAGAZZI REALIZZANO UNO STORYBOARD, PRIMI DISEGNI A MO’ DI BOZZE DELLA TAVOLA E DELLE VIGNETTE, INDICANDO DIDASCALIE, DIALOGHI, IL PIANO DEL DISEGNO E LA PROSPETTIVA.

2 SI DISEGNA LA VERA E PROPRIA TAVOLA, DOVE ANCORA POSSONO ESSERVI ERRORI, CANCELLATURE.

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ORA SI PASSA AD UN ADATTAMENTO RISPETTO ALL’INCHIOTRATURA TRADIZIONALE, CON UN RICALCO DELLE LINEE DEFINITIVE SU UNA PELLICOLA DI ACETATO; QUESTO FOTOCOPIATO POTRÀ DARE INIZIO ALLA COLORAZIONE E QUINDI AL LETTERING, COL RISULTATO DEFINITIVO.

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Fasi di lavoro

Ogni guerra è una guerra civile è una citazione da Cesare Pavese ne La casa in collina in cui si mette in evidenza come qualunque conflitto ponga un uomo contro un altro uomo, quindi contro un suo simile. Le conseguenti atrocità e sofferenze così semplici da comprendere (tranne per alcuni uomini dagli appetiti smodati di ricchezze e potere, che sfortunatamente ricoprono ruoli dominanti nel mondo) sono ahinoi sotto gli occhi di tutti nell’attuale guerra in Ucraina Questi concetti e questa guerra sono stati concretizzati dai

nostri giovani scrittori/illustratori nella storia di quest’uomo costretto ad armarsi e a lasciare i propri affetti. Ci mostra con i suoi occhi alcuni degli episodi che ci hanno sconvolti in questi ultimi mesi, come il massacro di Bucha o le uccisioni di donne e bambini nell’ospedale di Mariupol.

Quest’orrore finirà prima o poi, come in questo graphic novel, e i bambini ucraini ritorneranno a giocare felici nei parchi coi loro genitori!

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