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UCCELLANI E MINELLI AMBIZIOSE SENZA FRENI
I DUE ASSESSORI SI CHIEDONO COSA FARANNO
L’ANNO PROSSIMO. PER ORA FANNO ALZARE
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LE FIBRILLAZIONI IN GIUNTA E NELLA MAGGIORANZA
TRA POLEMICHE E VELENI. L’UNA È GIÀ IN CAMPAGNA ELETTORALE CON QUALCHE MOSSA CHE
FA DISCUTERE, L’ALTRA PER PROVARE A MANTENERE
IL POSTO CONFIDA SUL POTENTATO ECONOMICO
PROFESSIONALE DALLE FORTI RADICI FAMILIARI
di MASSIMO BOCCUCCI
Alessia Tasso si candiderà a sindaco nel 2024: dovrebbe succedere un cataclisma politico per farla desistere dal progetto che i LeD (Liberi e Democratici) sono pronti a lanciare per tenere in pugno la città e che prevede anche la candidatura di Filippo Mario Stirati in Regione. Sappiamo di Leonardo Nafissi e Vittorio Fiorucci in rampa di lancio: l’uno cerca di radunare un po’ di anime della sinistra a cominciare dal Pd, l’altro potrebbe essere il candidato del centrodestra condizionato come sempre dalle liste per le conclamate le difficoltà a renderle competitive. Lo scenario potrebbe riservare anche altre prospettive. Nella Giunta Stirati c’è chi farà un passo indietro pronto al ritiro (Gabriele Damiani), chi è orientato a farlo (Valerio Piergentili), chi in questa fase pensa solamente a completare il mandato (Rita Cecchetti: va precisato che non era lei in delegazione con i LeD a trattare nella sede del Pd in piazza Oderisi) e chi invece s’interroga su cosa farà domani (Giovanna Uccellani e Simona Minelli pur suscitando più di qualche critica e ilarità in Giunta e nella maggioranza).
QUANTE AMBIZIONI. Giovanna Uccellani, assessore alla Cultura e Commercio, ha confidato di chiedersi cosa farà da grande. L’am- bizione di un candidatura a sindaco ce l’ha, ma per ora nessuno ci pensa nella sua lista Scelgo Gubbio (peraltro in smobilitazione) e tra gli alleati. Lei ambisce, ed è assolutamente legittimo, e si è tirata dietro le critiche per taluni comportamenti. Indimenticabile la storia delle sagre autorizzate come se dipendesse da lei e non dall’apposita commissione tecnica di cui Uccellani fa parte senza alcun potere decisionale. L’ultima mossa che ha originato qualche mugugno in ordine sparso risale all’ultimo 15 maggio: era presente sul portone di palazzo Pretorio dove di solito ci sono solo i dipendenti comunali preposti al controllo delle persone autorizzate a entrare per seguire l’Alzata dei Ceri dalle finestre del Comune. Lei invece dava indicazioni e intratteneva colloqui come una perfetta padrona di casa (nella foto). Non ci sono precedenti e qualcuno ha azzardato la battuta che fosse già in campagna elettorale approfittando anche di questa situazione.
POTERI FORTI. Simona Minelli, assessore ai Servizi sociali, continua a mettere in difficoltà Stirati che l’ha sempre difesa a spada tratta. Espressione di un potentato economico professionale con forti radici familiari, ha fin qui resistito a tutto, incurante di essere stata la causa scatenante dei pezzi persi dal sindaco strada facendo tra le dimissioni di Giordano Mancini (stimatissimo tanto che qualcuno sta pensando alla sua candidatura) e il siluro a Oderisi Nello Fiorucci nel rimpasto quando i Democratici per Gubbio hanno rivendicato un assessorato. Avevano tutti chiesto la testa della Minelli, ma Stirati ha resistito fino a indebolire la Giunta aprendo la strada pure alle diatribe interne (sempre più evidenti) e a qualche scandalo come le spese delle trasferte forzate a taluni seminari che Minelli e Uccellani hanno fatto in tandem non facendosi mancare nulla tra hotel, cibo e buon vino. Minelli farà di tutto per farsi ricandidare e puntare alla conferma nella prossima Giunta o un altro incarico remunerato, tipo la presidenza del Consiglio Comunale.
Mandano segnali a Rocco Girlanda
C’È UN PROGETTO CIVICO TRASVERSALE CHE STA VENENDO AVANTI E PENSA COME CANDIDATO SINDACO ALL’EX PARLAMENTARE
E SOTTOSEGRETARIO DI STATO. IN FERMENTO PER UN PROGETTO CIVICO ANCHE
L’ASSOCIAZIONE RINASCIMENTO EUGUBINO
Non è in campo, ma potrebbe scendere in campo. Rocco Girlanda assicura che non ci pensa, però c’è chi pensa a lui. La città è inguaiata con tutti gli indicatori economici in profondo rosso, le risorse comunali prigioniere dei vecchi bubboni in piedi da anni come il Puc di San Pietro, le progettualità che finiscono in chiacchiere e le solite guerre ideologiche vetero comuniste sull’ambientalismo per arraffare voti nell’estrema sinistra nella battaglia contro le cementerie che garantiscono posti di lavoro e ricchezza in un territorio depresso. C’è chi lavora a una svolta. L’associazione Rinascimento Eugubino, con Renzo Menichetti presidente, si è già mobilitata attorno a un progetto civico che sta gettando le basi, e viene dato per molto attivo anche l’ex sindaco Diego Guerrini che potrebbe organizzare un’ulteriore movimento civico pronto a sostenere un candidato in grado di imprimere il cambiamento. In questo percorso potrebbe essere coinvolto anche qualche partito e l’interesse è apparso in molte realtà associative, del volontariato e del mondo del lavoro. Il nome di Girlanda trapela, anche se il diretto interessato è assorbito da pesanti impegni professionali, e per il momento si limita a far sapere che non ha alcuna intenzione di candidarsi. COSA PUO’ SUCCEDERE. Girlanda vanta un percorso politico ad altissimi livelli (mai raggiunti da nessuno in città), ricordandone il ruolo di parlamentare e sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, nonché segretario del CIPE (il portafoglio del Governo), con un impegno forte per la città in varie direzioni, soprattutto su viabilità (a lui si devono la concretizzazione della Gubbio-Mocaiana, la Perugia-Ancona, i finanziamenti della Mocaiana-Bivio Pietralunga, il finanziamento per il completamento fino a Montecorona) e varie opere pubbliche in città (prima di tutto l’intero finanziamento per la ristrutturazione della chiesa di Santa Croce della Foce). La sua indiscutibile esperienza e i rapporti bipartisan allacciati in tutti questi anni potrebbero portare Gubbio in un’altra prospettiva rispetto alla stagnazione e alla continuità che nella crisi economica generale sta danneggiando la città, rimasta pesantemente indietro fino a vedere i giovani costretti a cercare altrove le proprie prospettive. Chi pensa a lui continua nel dire che è l’unico in grado di far uscire Gubbio da stagnazione ed emergenza economica. Ma lui ringrazia, sorride ed insiste nel dichiararsi totalmente indisponibile. M. BOC.