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VECCHIA CONTESSA , SOSPETTI SUGLI ABUSI EDILIZI
AVANZA L’OMBRA DI PRESUNTE IRREGOLARITÀ
NELLA ZONA DELLA STRADA A VALLE ALTERNATIVA PER I LAVORI SUL VIADOTTO E LA GALLERIA.
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NON RISULTANO CONTROLLI EFFETTUATI DAL COMUNE.
ORA PREOCCUPANO GLI SMOTTAMENTI
di MASSIMO BOCCUCCI
Parli della Contessa e viene fuori di tutto. Ci stiamo ancora chiedendo perché rifare tutto il viadotto se nel 2019 era stato dichiarato agibilissimo e perché non aver pensato ad altre soluzioni per evitare la chiusura totale tra gravi disagi e ingenti danni economici al territorio. Non c’è soltanto questo. Il vero dramma è non aver messo a punto un vero piano alternativo per fronteggiare l’emergenza, abilitando per esempio al transito la strada verso la Troppola. Non basta aver abilitato il vecchio tracciato a valle, oltretutto con la pretesa di indicare l’accesso al solo traffico locale che il codice della strada non prevede salvo Ztl adeguatamente motivate (non è questo il caso) e con una segnaletica poco chiara che autorizza camion delle più gigantesche misure al di là del peso. Quella “stradina”, asfaltata da Anas con oltre 300mila euro di soldi pubblici e in parte già rovinata, avrebbe potuto essere sfruttata meglio, prevedendo ampliamenti dove possibile con qualche piazzola. Ora invece preoccupano gli smottamenti.
IL PROBLEMA. Si è aperto un altro grosso problema in quella zona perché nel clima di tensione ci sono rivelazioni in ordine sparso su presunte irregolarità edilizie. Ci sarebbero, insomma, degli abusi edilizi in quell’area. Il condizionale è d’obbligo in assenza di una mappa catastale circostanziata con i riscontri nelle carte da visione aerea e particolareggiata. L’assessore ai Lavori pubblici, Valerio Piergentili, fa sapere che l’ufficio controlli edilizi del Comune, nell’ambito settore territorio e ambiente diretto dall’ingegnere Francesco Pes, si muove in presenza di segnalazioni ed esposti. Non ci sarebbero state segnalazioni in questo caso, anche se certe verifiche si rivelano sempre opportune se una zona diviene importante come la zona a valle della Contessa per l’emergenza viabilità che si è determinata con i lavori sul viadotto e la galleria.
LE STRATEGIE. Ora il Comune potrebbe decidere di avviare dei controlli con i propri uffici, anche per evitare segnalazioni ed eventuali esposti alla magistratura ordinaria in una vicenda che in generale alimenta tensioni, proteste, polemiche e accuse per le ripercussioni da quando la Contessa è stata chiusa. Tanto più in un’area attraversata da una strada ristretta che sta dando problematiche acuite dal transito di mezzi fin troppo pesanti e impossibilitati a transitare in alcuni punti oltremodo ristretti.
Proseguono senza sosta i lavori per il ripristino strutturale del viadotto Contessa. Le operazioni di smontaggio delle travi del vecchio impalcato dell’opera sono ormai in dirittura d’arrivo: iniziate a metà maggio, hanno ormai raggiunto tutte le 6 campate. È stata eseguita anche l’idrodemolizione superficiale delle spalle e delle pile, che saranno risanate e rinforzate. Una volta ultimata la demolizione dell’impalcato esistente potrà essere avviata la fase di costruzione del nuovo impalcato in acciaio. In parallelo sono ripresi anche i lavori di ripristino strutturale e idraulico della galleria adiacente (erano stati interrotti proprio in previsione dell’altro cantiere), per un investimento complessivo di 3,4 milioni di euro, dove resta da realizzare la parte strutturale che deve essere eseguita in assenza totale di traffico.