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L’Umbria si colora con la tradizionale Fioritura di Castelluccio

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Giugno è il mese perfetto per ammirare la Fioritura di Castelluccio di Norcia, uno spettacolo naturale in cui l’altopiano alle pendici del Monte Vettore adibito alla coltivazione della lenticchia tra fine maggio e metà luglio si colora di ogni sfumatura dal giallo al rosso, dal blu al viola. La zona che ospita lo spettacolo è quella del Pian Grande e del Pian Perduto, a pochi chilometri da Norcia.

In questo angolo di paradiso, che ancora fa i conti con i danni provocati dal sisma del 2016, ogni anno all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, migliaia di fiori selvatici sbocciano spontaneamente tra i campi di lenticchie regalando la fioritura di narcisi, papaveri, violette e tanto altro. Come riportato dal National Geographic, i campi di lenticchie di Castelluccio non hanno bisogno di pesticidi: l’alta quota e le basse temperature invernali che arrivano a sotto zero, uccidono tutti quei parassiti che normalmente minacciano le coltivazioni.

Per questo accanto alle piante di lenticchie crescono altre erbe che al momento della fioritura donano un paesaggio terapeutico per gli occhi quanto per l’anima, raro da ammirare in Europa. In queste settimane, come di consueto, moltissimi turisti visitano i Piani per osservarne e fotografarne i colori, cosa che ha i suoi vantaggi per il territorio, ma anche degli svantaggi. Perciò si sono intensificate le misure di sostenibilità introducendo tutti i weekend parcheggi e navette accessibili su prenotazione, al fine di permettere a tutti di assistere allo spettacolo tutelando al contempo la biodiversità e le comunità locali.

Fregnacce Agli Asparagi E Vitalbe

In italiano il termine fregnaccia è usato per indicare una cosa di poco conto, di scarso valore, quasi una sciocchezza. Ma nel lessico gastronomico è invece identificativo di svariati tipi di preparazioni tipiche del centro Italia. Le fregnacce agli asparagi e vitalbe sono delle frittelle di origini umili, semplici ed economiche ma tutt’altro che una preparazione banale. Questa ricetta è un salvacena e al contempo un espediente per uscire nei giorni di tempo incerto, dove si approfitta dei spiragli di sole per fare qualche camminata alla ricerca di asparagi ed erbe spontanee come i germogli delle vitalbe, molto facili da trovare nel territorio eugubino ma che vanno raccolti molto giovani, ovvero prima che le sostanze tossiche della pianta si concentrino troppo. Una ricetta buonissima, sana e di rara genuinità, figlia delle passeggiate all’aria aperta, dell’ingegno

RICETTA

• delle nonne e delle cene in famiglia.

PROCEDIMENTO

• Preparare una pastella con acqua, farina e uovo. Regolare di sale e unire le vitalbe e gli asparagi precedentemente lessati e sminuzzati.

• Ungere una padella antiaderente con un filo d’olio e versare un po’ di pastella.

• Cuocere da entrambi i lati finché non saranno belli croccanti.

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