2 minute read
IL PD PROVA LA MOLTIPLICAZIONE DEI CIRCOLI TRA APPETITI E MIRE
ATTACCO ALLA SEDE DI ODERISI DA PARTE DI CHI VUOLE PRENDERE IN MANO IL PARTITO PER DECIDERE CANDIDATO A SINDACO E ALLEANZE.
CHIESTA L’ATTIVAZIONE DI ALTRE DUE SEZIONI MA IL SEGRETARIO MASSIMILIANO GRILLI SI DICE SICURO CHE A PERUGIA SBARRERANNO LA STRADA
Advertisement
ALESSIA TASSO INTERESSATA ALLA VICENDA
di MASSIMO BOCCUCCI
Ci mancava il Pd uno e trino. L’unico circolo guidato dal segretario dell’assemblea comunale Massimiliano Grilli non basta più, ma è evidente che l’attacco alla sede di piazza Oderisi nasconde gli appetiti e le mire dei singoli in vista delle elezioni comunali del 2024. Ci sono due gruppi distinti che chiedono, anzi prospettano, l’apertura di altri due circoli. Grilli prova a respingere l’operazione dicendosi sicuro che a Perugia il segretario regionale Tommaso Bori bloccherà tutto non concedendo altri circoli ritenendo che uno basta e avanza. Un secondo circolo fa capo a Leonardo Nafissi, candidato a sindaco in pectore, con Ubaldo Casoli e il giovane Jacopo Cicci faccia nuova del firmamento piddino. Poi a seguire è arrivato l’annuncio della richiesta del terzo circolo con in prima linea Michele Sarli (assessore ai tempi di Paolo Barboni sindaco e poi accanto a Orfeo Goracci), coinvolgendo anche esponenti di Articolo 1 e parlando di oltre 150 adesioni. In diversi non hanno la tessera del Pd e questo è un problema di cui Bori sembra voler tenere conto.
LISTE CIVICHE. Sullo sfondo ci sono le manovre per impossessarsi del Pd e in alternativa di gettare le basi per mettere in campo alle prossime elezioni comunali le liste civiche a sostegno si vedrà di chi. Grilli invita i dissidenti a rinunciare ai nuovi circoli per confluire in quello che già c’è. Una volta funzionava così: nel Pd quelli che tramavano contro il Pd ufficiale stavano fino all’ultimo negli organismi del partito e poi uscivano sbattendo la porta per allearsi con un candidato di sinistra che andava contro il Pd. L’apripista è stato Gianni Pecci nel 2001, poi c’è riuscito Renato Enzo Albo nel 2006 e nel 2014 ci sono stati i transfughi che hanno costituito i LeD per sostenere Stirati contro il Pd ufficiale per poi fare finta di ricongiungersi nel 2019 quando lo Stirati bis ha umiliato ancora una volta i piddini rimasti da soli in piazza Oderisi.
LE PAURE. Adesso viene agitato il fantasma della destra e allora Ubaldo Casoli prova a tirare le file cercando di convincere il Pd che il candidato ideale è Leonardo Nafissi. Si alimentano le paure di un’alternanza dopo il monocolore sostanziale a sinistra che resiste da decenni, puntellato dagli alleati di turno che si accontentano di qualche assessorato o strapuntino per racimolare qualche incarico e qualche soldo. Nafissi vorrebbe realizzare un’alleanza attorno al Pd, ma c’è l’altro centrosinistra a guida LeD dove la figura di riferimento al momento è il vicesindaco Alessia Tasso. Nel progetto con Alessia Tasso ci sono però già i primi franchi tiratori: non la vedono di buon occhio Simona Minelli e Giovanna Uccellani quote rosa della Giunta Stirati, ma anche pezzi di Scelgo Gubbio (che sta perdendo pezzi visto l’allontanamento progressivo di Mattia Martinelli diretto verso il centrodestra e Giorgia Gaggiotti attratta dal Pd non ufficiale), del Psi e dei Democratici per Gubbio. Un bel rebus.