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VALERIO MANCINI: “ISOLAMENTO E VECCHIE IDEOLOGIE FRENANO GUBBIO”

INTERVISTA CON IL CONSIGLIERE REGIONALE IN QUOTA LEGA . MANDA MESSAGGI

AL SINDACO STIRATI: “LE AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA A STAMPO AMBIENTALISTA

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HANNO SEMPRE CONSIDERATO L’IMPRESA COME

CONTROPARTE E MAI COME FATTORE DI SVILUPPO

DELLA COMUNITÀ LOCALE, METTENDOSI CONTRO

I LAVORATORI DELLE IMPRESE. IL COMUNE

NON HA MAI VOLUTO STIPULARE I PROTOCOLLI PER LA SOSTENIBILITÀ. BASTA RICORSI SULL’AMBIENTE” di MASSIMO BOCCUCCI

Il consigliere regionale Valerio Mancini è il presidente della Seconda Commissione (Agricoltura, ricostruzione, attività produttive, infrastrutture). Eletto nel 2019 con 6.637 preferenze, è nato nel 1965 a Monte Santa Maria Tiberina e opera nel settore del terziario commerciale. È capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Comunale di Città di Castello dal 2012 e, dal 2014, coordinatore della Lega Nord nella provincia di Perugia. Consigliere regionale nella X Legislatura, ha ricoperto l’incarico di vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

Perché secondo lei a Gubbio il dibattito sull’ambiente è così acceso e investe in modo dirompente le imprese trainanti dell’economia locale?

“Perché Gubbio storicamente è sempre stata governata da amministrazioni di sinistra a stampo ambientalista che hanno sempre considerato l’impresa come controparte e mai come un fattore di sviluppo della comunità locale. Questo non è altro che un retaggio delle ideologie che hanno caratterizzato l’azione politica delle amministrazioni comunali di Gubbio guidate dalla sinistra. Peccato che così facendo in questi anni hanno ostacolato lo sviluppo economico del territorio e si sono messi contro i lavoratori delle imprese”.

Crede che ci siano risvolti ideologici e anche di ricerca del consenso elettorale nell’estrema sinistra ambientalista e da lotta di classe?

“Risvolti ideologici per quanto riguarda l’ambientalismo di stampo europeista, sicuramente sì. La lotta di classe è del tutto superata, è rimasta solo nell’intellighenzia comunista. Di fatto i lavoratori, con i loro sindacati, sono a fianco delle imprese, tanto da aver stipulato in questi anni dei protocolli per la sostenibilità delle imprese che però il Comune di Gubbio non ha mai voluto sottoscrivere”.

Il Tar ha respinto il ricorso del Comune di Gubbio contro l’autorizzazione della Regione all’uso del Css nelle cementerie Barbetti e Colacem: si aspetta l’ulteriore ricorso al Consiglio di Stato?

“A oggi pare che una parte della maggioranza del sindaco Stirati sia contraria a un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, e questo è un fattore positivo. Ma il sindaco Stirati ci ha abituati alla sua perseveranza nell’errore. Consiglio quindi al primo cittadino di evitare almeno stavolta e spendere i soldi pubblici per altri scopi, del resto la stessa sentenza del Tar ribadisce in modo inequivocabile la correttezza dell’operato dell’amministrazione regionale, legittimando i monitoraggi ambientali Arpa e Usl”.

Come valuta l’azione di Stirati?

“Negativamente, come tutta l’azione delle amministrazioni di sinistra che hanno governato il Comune di Gubbio fino a oggi. La città simbolo della Regione con i suoi Ceri deve uscire dall’isolamento al quale le amministrazioni di sinistra l’hanno relegata”.

I suoi rapporti con il sindaco di Gubbio?

“Istituzionalmente, come consigliere regionale e presidente della Seconda Commissione consiliare, sono a sua disposizione, come faccio con tutti gli amministratori locali, e sono sempre pronto a collaborare al fine di risolvere eventuali problematiche del territorio eugubino. Politicamente abbiamo divergenze insanabili”.

I dati del monitoraggio e studio voluto dalla Giunta Stirati sulla qualità dell’aria nell’eugubino, commissionati a università La Sapienza di Roma e Cnr, sono gli stessi che Arpa riporta quotidianamente: che idea si è fatto di questa storia?

“Ritengo che questo fosse soltanto un pretesto per dilazionare ulteriormente le decisioni in merito ai cementifici, sperando magari in qualche risultato a sorpresa, che però non c’è stato. I dati difatti confermano quello che già Arpa aveva dimostrato, pertanto ulteriori monitoraggi e studi non sono stati altro che un inutile spreco di risorse pubbliche. L’aria a Gubbio è buona, ma ne serve di nuova nel palazzi”.

Questa operazione è costata 173mila euro: molti parlano di soldi buttati e prospettano esposti alla Corte dei Conti. La sua posizione?

“Ritengo che questi soldi sarebbero dovuti essere utilizzati a vantaggio dei cittadini. La magistratura contabile, se lo riterrà opportuno, potrà intervenire per verificare se c’è stato un utilizzo non corretto delle risorse dato che la questione è di dominio pubblico”.

Nel 2024 si vota a Gubbio, in altri Comuni come Perugia, così come per la Regione oltre che alle Europee: quali scenari politici prospetta?

“Sicuramente si partirà dall’unità della coalizione del centrodestra che, dove si presenta compatta, risulta sempre vincente. Per quanto riguarda la Regione, Matteo Salvini è stato chiaro: la candidata è Donatella Tesei. Nelle città in cui ci sono amministratori di centrodestra uscenti, auspico che ci sarà la loro ricandidatura, dato che quando i sindaci governano bene e ottengono risultati concreti, vengono premiati dai cittadini, mi riferisco a Marsciano e Foligno. Su Perugia si apre la partita dopo dieci anni di amministrazione di centrodestra guidata da Andrea Romizi: i segretari di partito dovranno valutare con estremo equilibrio il candidato migliore da proporre senza personalismi e arroganza. Da Terni è arrivata una bella lezione di umiltà che dovrebbe già averci insegnato qualcosa. Per quanto riguarda Gubbio siamo già al lavoro per individuare una figura di spessore in grado di risollevare le sorti di uno dei comuni più importanti dell’Umbria con le più alte potenzialità di sviluppo sia dell’economia che del turismo. Dopo anni di amministrazione di sinistra anche Gubbio merita di avere la sua occasione di rinascita, e come Lega ci adopereremo al massimo, mettendo in campo le nostre donne e uomini migliori, che saranno al servizio della comunità con serietà, impegno e competenze”.

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