sabato 20 settembre 2014
PIEMONTE
antipasto piemontese Piatto di origine contadine a base di verdure nato con l’idea di gustare tutto l’anno i sapori dell’estate.
uova della Bella Rosin Si narra che la “Bella Rosin”, nata a Vercelli, amante e poi sposa morganatica di Vittorio Emenuele II, primo re d’Italia, le preparasse al suo amato al termine dei loro incontri.
pollo alla Marengo Ricetta nata durante la famosa battaglia di Marengo (AL) combattuta tra Napoleone e gli austriaci il 14 giugno 1800 e vinta dai francesi. Leggenda vuole che lo stesso giorno un’ostessa del luogo trasformasse in umido un pollo arrosto con l’aggiunta di verdure e brodo avendo saputo che il grande Generale non amava gli arrosti.
Saturday 20th September 2014
PIEDMONT
antipasto piemontese A mouth-watering selection of farmhouse vegetables so as to enjoy the taste of summer the whole year round.
Eggs “alla Bella Rosin” The story goes that the “Bella Rosin”, who was born in Vercelli and the lover and later the morganatic wife of Italy’s first king, Vittorio Emanuele II, used to prepare this dish for her beloved at the end of each rendezvous.
chicken “alla Marengo” A recipe invented by an innkeeper during the famous Battle of Marengo when Napoleon led his French troops to victory over the Austrians on June 14th 1800. Legend has it that on that very same historical day, the padrona in question, on realising the great general had no taste for roasts, added vegetables and some broth to moisten dish.
domenica 21 settembre 2014
LIGURIA, VENETO, EMILILA ROMAGNA
trofie al pesto Le trofie sono una specialità della zona di Recco, in provincia di Genova, e il loro nome deriva dalla voce dialettale “strufuggià”, strofinare. Una volta si facevano a mano una per una ed era richiesta una certa abilità nello strofinare ogni pezzetto di pasta per conferirle la tipica forma a cavatappi.
crostini di polenta con crema al formaggio La polenta, antichissimo piatto a base di cereali, è uno degli ingredienti base della cucina veneta. Il cereale di base comunemente usato oggi è il mais, mentre in passato venivano impiegati il farro e la segale. Piatto di origine contadina, presente in quasi tutte le vallate d’Italia, la polenta in Veneto è utilizzata per la creazione di piatti dai gusti più diversi sia salati che dolci.
erbazzone Questo piatto è una torta salata composta da un fondo di pasta (detta Fuiada), ripieno per due centimetri con un impasto di bietole o spinaci, uova, scalogno e abbondante Parmigiano-Reggiano. Viene poi richiuso con un altro strato di pasta cosparso di lardelli o pezzetti di pancetta. Ne esiste una versione dolce con uvetta sultanina.
Sunday 21st September 2014
LIGURIA, VENETO, EMILILA ROMAGNA
trofie “al pesto” Trofie is a pasta, a speciality from the town of Recco and its surroundings in the province of Genoa whose name derives from the local dialectal word “strufuggià”, that is “strofinare”, meaning to rub. One by one, each single Trofie was once patiently prepared by hand as a certain amount of skill is involved in order to rub them into their singular corkscrew shape.
polenta crostini with cream cheese Polenta is an aged-old typical Venetian cereal-based dish. Today maize is the most commonly-used cereal, while it once was spelt or rye. Originally a peasant recipe, to be found in virtually every valley in Italy, polenta in Veneto is used in creating a whole range of both savoury and sweet dishes.
erbazzone This delicious savoury pie is pasta-based (called Fuiada), filled with two centimetres of a mixture of chard greens or spinach, egg, shallot and a generous amount of Parmigiano-Reggiano cheese. It is then covered with another layer of pasta sprinkled with finely chopped lard or bacon. A similar sweet dish, using sultanas, also exists.
lunedì 22 settembre 2014
TOSCANA, MARCHE, LAZIO
pappa al pomodoro È un primo piatto “povero” della cucina toscana a base di pane raffermo, pomodoro, aglio, basilico ed olio, che può essere gustato caldo o freddo. Diventato famoso al di fuori dei confini toscani grazie a una delle pagine più famose de “Il giornalino di Gian Burrasca”
olive all’ascolana Piatto originario di Ascoli Piceno, per preparare il quale viene usata una qualità di olive già note nell’antica Roma e apprezzate da Rossini e Puccini. Fin dal 1800 arricchivano la tavola delle feste accompagnate da altri fritti.
rigatoni all’amatriciana Un condimento per pasta che ha preso il nome da Amatrice, piccola cittadina in provincia di Rieti, i cui ingredienti principali sono il guanciale, il pomodoro e il formaggio pecorino.
Monday 22nd September 2014
TUSCANY, MARCHE, LAZIO
pappa al pomodoro Enjoyed either hot or cold, this humble Tuscan first course’s ingredients include stale bread, tomato, garlic, basil and oil. Its popularity spread outside of Tuscany thanks to Vamba’s early twentieth century novel “Il Giornalino di Gian Burrasca” (Gian Burrasca’s Diary).
olives “all’ascolana” A dish from Ascoli Piceno using a variety of olives which was already on the menu back in ancient Rome and was moreover favoured by those two great Italian composers, Gioachino Rossini and Giacomo Puccini. Along with other fried foods, it has garnished tables at parties and local fairs since as far back as 1800.
rigatoni “all’amatriciana” A tasty pasta sauce that gets its name from Amatrice, a small town in the province of Rieti, whose main ingredients are jowl bacon, tomato and pecorino cheese.
martedì 23 settembre 2014
CAMPANIA, BASILICATA, CALABRIA gattò di patate Dopo il 1768, con le nozze della regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena e Ferdinando IV Borbone, Napoli diventa il luogo dove si mescolano le grandi cucine europee. La nuova regina introdusse nella capitale il gusto francese e la consuetudine di affidare il servizio di cucina ai “monsieurs”, cuochi di alto rango che i napoletani cominciarono a chiamare “monzu’” ed i siciliani “monsù”. In brevissimo tempo piatti tipici della cucina napoletana furono contaminati nel nome e negli ingredienti dalla cucina francese, ed ecco il gattò, il crocchè e il ragù
pasta e ceci Ricetta povera di tradizione contadina, viene preparata soprattutto in occasione del 19 marzo, festa di San Giuseppe.
salsicce piccanti con broccoli Gli insaccati sono l’alimento tipico della cucina calabrese e costituiscono la base di tantissime ricette. L’arte popolare di macellare il maiale cambia da un comune all’altro; tutte le varianti però sono accomunate da un ingrediente indispensabile: il peperoncino piccante. La salsiccia calabra, prodotto DOP, viene esportato in tutto il mondo.
Tuesday 23rd September 2014
CAMPANIA, BASILICATA, CALABRIA potato gattò After 1768, with the marriage between the Hapsburg, Maria Carolina and the Bourbon King, Ferdinand IV, Naples became a major centre for an assortment of some excellent European cuisine. The new queen introduced the French “gout” to the city as well as the custom of entrusting the kitchens in the hands of the “monsieurs”, top chefs whom the Neapolitans started calling “monzu” and the Sicilians “monsù”. It was then not too long before typical Neapolitan dishes were being tainted with the names and ingredients of French cuisine, which is why we today have the “gattò”, the “crocchè” and the “ragù”.
pasta e ceci (chickpeas) This delightful simple peasant recipe is mainly served on 19th March, the Feast of St. Joseph.
spicy sausages with broccoli Cured meats are highly characteristic of Calabria’s cuisine and are often found at the heart of several recipes. Although the way in which pigs are slaughtered varies from one village to the next, one ingredient is however deemed indispensable in preparing the meat: hot chilly pepper. Calabria’s sausages (PDO) are exported all over the world.
mercoledì 24 settembre 2014
PUGLIA, SARDEGNA, SICILIA purè di fave alla maniera di Federico II Il purè, prima che arrivassero in Europa le patate, era fatto con le fave ed era uno dei piatti preferiti di Federico II, grande estimatore della buona cucina. Questa ricetta si trova nel Liber de Coquina, nato per volontà dell’imperatore che amava sperimentare e portare sulla sua tavola anche piatti della tradizione contadina, sebbene rivisitati con tocchi aristocratici.
malloreddus alla salsiccia È la preparazione più classica degli gnocchetti sardi, una ricetta chiamata anche “alla Campidanese” perché i locali amano utilizzare una salsiccia di carni magre, leggermente speziata e aromatizzata, che si produce nella zona tra il Golfo di Cagliari a quello di Oristano. La ricetta è insaporita da pecorino stagionato e piccante per esaltarne il gusto.
parmigiana di melanzane Piatto tradizionale della cucina sicula a base di melanzane, pomodoro, mozzarella, basilico e parmigiano. Il termine parmigiana, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola siciliana “parmiciana”, con cui sono chiamate le liste di legno che compongono una finestra persiana, richiamando così la disposizione a strati sovrapposti delle fette di melanzana fritte.
Wensday 24th September 2014
PUGLIA, SARDINIA, SICILY purée of broad beans “alla Federico II” The purée, prior to the arrival of potatoes in Europe, was a dish of mashed broad beans and one of the favourites of Federico II, himself a true gourmand. This recipe may in fact be found in the pages of the Liber de Coquina, written on the orders of Federico who loved trying out new recipes and also a finding simple traditional country food on his plate, be it with an that extra aristocratic touch.
malloreddus alla salsiccia The most classic of all Sardinian gnocchetti recipes, it is also called “alla Campidanese” as the locals love turning to lean beef sausages, adding a pinch of spices and herbs that is grown in the area between the Gulfs of Cagliari and Oristano. The recipe is made even tastier by adding seasoned, hot pecorino cheese.
parmigiana di melanzane (aubergines) A recipe from traditional Sicilian cuisine using aubergines, tomatoes, mozzarella, basil and parmigiano (parmesan cheese). The term “parmigiana” is believed by many to derive from the Sicilian word “parmiciana”, meaning the list of wood used to make a window shutter. The idea being that the aubergines are layered one on top of each like the wood framed in a window shutter.
giovedì 25 settembre 2014
PIEMONTE bonèt
Dolce al cucchiaio cucinato con alcune variazioni sulla ricetta a seconda che ci si trovi nelle Langhe o nel Monferrato. Il temine Bonèt, in piemontese cappello o berretto, sembra derivi dal nome dello stampo in cui originariamente era cotto che imita un cappello da cucina.
panna cotta Si narra che questo dolce al cucchiaio sia originario delle Langhe ove sarebbe stata inventato da una signora di origine ungherese, agli inizi del XX secolo.
torcetti I “torchietti”, chiamati così nel ‘ 700 per la loro forma attorcigliata, erano già descritti nel libro “Confetturiere Piemontese” edito nel 1790. Nati come dolci a base di pasta di pane, passati nello zucchero o nel miele e preparati nei forni comuni a legna dei paesi, inizialmente erano grossi bastoncini di pane dolce, ma dal 1800 divennero un vero e proprio dolciume, grazie ad una farina meno grezza, al lievito e soprattutto all’introduzione del burro.
Thursday 25th September 2014
PIEDMONT bonèt
Piedmont boasts a long-standing tradition in desserts and sweets, whose origins are rooted in its history, popular and religious rites, culture and mainly in the availability and abundance of such ingredients as milk, dairy products, wheat, maize, hazel and chestnuts.
panna cotta The story goes that this creamy dessert originally came from the Langhe where it was first invented by a Hungarian woman at the beginning of the last century.
torcetti “Torchietti”, so called in the 18th century because of their twisted shape, were first described as far back as in the 1790 book “Confetturiere Piemontese”. These biscuits were once large bread sticks, prepared using a bread dough base, immersed in sugar or honey and baked in the local wood-heated village or town oven, before their popularity really took off in 1800 thanks to the introduction of finer quality flour, yeast and, above all, butter.