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56 .In città
STAMPA .LA MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2014
Gli italiani di Salvatores
La ceramica in Regione
Al cinema Massimo (via Verdi 18), alle 16,30 con repliche alle 18,15, 20,30 e 22,15, proiezione di «Italy in a Day», pellicola collettiva di Gabriele Salvatores. Ingresso da 4 a 7,50 euro.
Alle 17,30 al Palazzo della Regione, in piazza Castello 165, inaugurazione della «IX Mostra di Arte Figurativa ed Astratta», a cura del gruppo di ceramiste sezione Cral di Arti Visive.
Magico Oriente
Una pazienza da filosofi
Alle 18, al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), presentazione del libro «Pazienza» di Luciana Regina edito da Mursia. con Ugo Perone, Leslie Cameron Curry e Enrico Guglielminetti.
Il programma
Ancor oggi le confraternite dei mistici dell’Islam cantano, attraverso la musica e la danza rituale, la separazione dalla sorgente originaria e il desiderio di ricongiungersi al divino, per mezzo di quello che è considerato il respiro di Dio, cioè la musica
Cinque giorni di incontri
FRANCESCA ROSSO
U
n La decima edizione di
na vertigine ipnotica che collega il Cielo alla Terra. La musica, il canto e la danza per arrivare a Dio. In mezzo uno strumento potente, complesso ed espressivo: il corpo umano. Sono i dervisci rotanti di Damasco ad aprire in anteprima stasera alle 21.30 al Teatro Regio la decima edizione di Torino Spiritualità in collaborazione con Associazione Culturale Musica 90. Preghiera e spettacolo in un’unico viaggio dal mondo all’estasi e ritorno per essere nel mondo in modo diverso, con la consapevolezza del mistero.
Torino Spiritualità propone da domani a domenica cinque giorni d’incontri, dialoghi, lezioni e letture. Per l’inaugurazione sono attesi al Regio, alle 18, Zygmunt Bauman e, alle 21,30, Toni Servillo, protagonista del reading «La conquista della felicità». Giovedì alle 21 Vittorino Andreoli porta in scena per Tangram Teatro al Carignano lo spettacolo «L’isola che non c’è. Peter Pan e la fatica di crescere». Venerdì arrivano poi Renzo Arbore (alle 16 al Massimo), Mario Calabresi e Piero Fassino (alle 18,30 al Carignano) e Concita De Gregorio (alle 21 al Gobetti), mentre in Villa Tesoriera alle 16 debutta il progetto «Human Library». Sabato San Salvario ospita la Notte bianca della Spiritualità ma a chiudere il lungo calendario sarà lo spettacolo «Aide memoire» dell’israeliana Kibbutz Contemporary Dance Company, alle 21,30 al Carignano nell’ambito di Torinodanza. [N. PEN.]
Musica divina
«Tutti gli esseri che dimorano lontano dalla loro sorgente aspirano a tornare nel luogo dove erano uniti». Così scriveva il mistico sufi Al-Rumi, capostipite dei dervisci rotanti. Ancora oggi le confraternite dei mistici dell’Islam, anche se progressivamente secolarizzate, cantano, attraverso la musica e la danza rituale, la separazione dalla sorgente originaria e il desiderio ar«DARWISH»
Termine persiano che indica l’anelito di elevarsi verso Dio dente di ricongiungersi al divino, attraverso il respiro di Dio: la musica. Danzare è dunque preghiera, meditazione in movimento, ricerca del divino ed espressione della purezza del cuore. Chi si esprime con la danza compie un percorso personale di purificazione. Il termine deriva dal persiano e dall’arabo darwish che significa «povero», «mendicante», e si riferisce alla necessità di liberarsi dalle passioni mondane per elevarsi a Dio. L’anima è imprigionata nel corpo e nel mondo e attraverso la danza può liberarsi dai fardelli terreni. La musica permette all’anima di raggiungere uno stato di equilibrio, sensibilità e veggenza.
Teatro Regio
Preghiera e spettacolo Viaggio nel mondo dell’estasi I dervisci rotanti aprono stasera in anteprima Torino Spiritualità Musica, canto e danza come “veicoli” per ricongiungersi al divino
I movimenti ipnotici
Canti religiosi, concerto spirituale e la danza estatica detta «hadra», prendono corpo attraverso i movimenti ipnotici e i canti dei sufi. Questi mistici dell’islam, la cui arte risale al XII secolo, hanno tramandato attraverso diverse confraternite, dal Marocco al Medio Oriente, i testi e le pratiche dei primi maestri sufi, la corrente mistiSUL PALCOSCENICO
MAGAZZINO DI GILGAMESH
Una jam session di blues per festeggiare i 10 anni La jam session blues del Magazzino di Gilgamesh compie dieci anni, diventando così uno degli appuntamenti live più longevi di tutta la città. E che l’evento cada in contemporanea con la «Notte blu della cultura» è soltanto una coincidenza: infatti numerosi musicisti sono passati da piazza Moncenisio 13/b il martedì sera, per suonare un paio di pezzi oppure anche soltanto per trascorrere una serata all’insegna del «To have the blue devils». A dirigere l’esibizione è il veterano Max Altieri, chitarrista blues dallo stile «molto perso-
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La «sikke»
Le braccia sollevate puntano una verso il cielo e una verso la terra, la testa è reclinata e coperta dalla «sikke», il cappello allungato di lana e il corpo si muove in tutta la sua verticalità avvolto da ampie gonne lunghe fino ai piedi che amplificano la rotazione. Il canto avvolge, il corpo gira, il gruppo ruota, come i fanno i pianeti intorno al Sole, in un’eterna armonia da celebrare con religiosa devozione. I dervisci non si possono definire artisti, sono infatti una vera e propria confraternita religiosa che unisce ricerca spirituale, danza e canto, con l’obiettivo di riavvicinarsi
a Dio, in virtù dell’origine divina della musica al suono delle percussioni e dell’ud, uno strumento a corde simile al liuto.
Le braccia sollevate Puntano una verso il cielo e l’altra verso la terra, la testa è reclinata e coperta dalla «sikke», il cappello allungato di lana
nale», frutto di oltre vent’anni di esperienza on the road, affiancato dal cantante Joe Nicolosi. Il suono caldo e avvolgente delle corde di Max e la voce di Joe riescono a dar vita ad un mix unico di blues, soul, zydeco, jump e gospel. L’ingresso e la partecipazione sono gratuiti: ai musicisti basta portare il proprio strumento – come chitarra, basso, voce o bacchette – per far musica insieme, improvvisando su griglie di accordi, temi conosciuti e repertori celebri, da B. B. King a Carlos Tena. Informazioni al 340/98.83.436.
Il corpo gira, il gruppo ruota, come fanno i pianeti intorno al Sole ca dell’Islam. Un’eredità raccolta anche dal gruppo di Noureddine Khourchid, composto da sette componenti della confraternita Shâdhiliyya, e anche due danzatori della confraternita Mawlawiyya, la prima radicata nel mondo arabo, la seconda in Turchia, a Konya, vera patria dei dervisci rotanti. Il repertorio dell’ensemble è costituito dai canti religiosi dell’Islam, conosciuti con il termine «inshad»: invocazioni e lodi divine che spaziano da elogi al Profeta a preghiere sulla sua nascita, la sua ascesa notturna, i suoi miracoli e la sua vita, ma anche canti sull’amore e l’ebbrezza divina in una continua osmosi fra sacro e profano, spiritualità e vita quotidiana. Biglietti: poltrona alta visibilità 35 euro, intero 23, ridotto Amici di Torino Spiritualità 20.