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TORINOSETTE
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APPUNTAMENTI incontri rassegne solidarietà libri e religioni
SABATO 8 GIUGNO
DIECI ANNI DA MUSEO “RESISTENTE” MARCOBOBBIO
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na giornata di visite, letture, conferenze e un concerto in serata del cantautore Gianmaria Testa per celebrare i dieci anni dall’inaugurazione della nuova sede del Museo diffuso della Resistenza e dell’apertura del Palazzo dei quartieri militari di San Celso, che oltre al museo ospita oggi l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza «Giorgio Agosti», l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e il centro studi Primo Levi. Le celebrazioni si svolgeranno sabato 8, a partire dalle ore 10, nella sede della struttura in corso Valdocco 4. Fin dall’apertura, nella sala conferenze del museo, sarà proiettato «10MuseoDiffuso», un video realizzato da ToSpot per festeggiare il decennale: il filmato raccoglie le interviste e le testimonianze di alcune delle persone, tra cui giornalisti, storici, musi-
permanente «Torino 1938 – 1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione»: si tratta di un percorso multimediale interattivo che, attraverso testimonianze, immagini, filmati e suoni, costruisce un viaggio virtuale nella Torino del decennio che va dall’approvazione delle leggi razziali del 1938 alla riconquista dei diritti, sancita dalla Costituzione del 1948. Si rievocano le esperienze della guerra, dell’occupazione nazifascista, della Resistenza e del complesso ritorno alla vita democratica. La visita, rivolta a un gruppo massimo di 30 persone, è gratuita previo pagamento del normale ingresso al Museo (prenotazione obbligatoria 011/4420780). Visite guidate saranno organizzate anche dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza, dall’Archivio cinematografico e dal centro Primo Levi, alle ore 11,30, 12,30 e 14,30: nell’occasione verranno presentate proiezioni e esposizioni di documenti. I tour sono gratuiti e rivolti a gruppi di 20 persone (prenotazioni alla biglietteria del museo). Alle 17 poi, nella sala conferenze del museo, si svolgerà una lettura, in diverse lingue, di brani tratti dalle opere di Primo Levi. Il reading, a ingresso libero, sarà aperto dalla poesia «Il superstite», tratta dalla raccolta «Ad ora incerta», dopo di che si proseguirà con brani di «Se questo è un uomo», «I sommersi e i salvati» e «Lilìt e altri racconti», allo scopo di ricostruire sia pure parzialmente l’antefatto delle vicende narrate in «La tregua», cui sarà dedicata la parte centrale dell’happening. A ripetere le parole di Primo Levi,
Una festa ricca di testimonianze e incontri in corso Valdocco Concerto gratuito di Gianmaria Testa cisti, partigiani, che negli anni hanno collaborato e che hanno partecipato alla vita del museo. Negli spazi espositivi poi i visitatori potranno ripercorrere i dieci anni di attività della struttura attraverso proiezioni e pubblicazioni. Alle 10,30 e alle 15,30 i servizi educativi proporranno una visita guidata all’allestimento
2 Una delle sale del Museo della Resistenza al Palazzo dei Quartieri Militari
2 Gianmaria Testa
2 Gian Carlo Caselli
nella loro lingua madre, saranno ragazzi e ragazze di origine straniera che studiano o lavorano in Italia: le letture, in arabo, bulgaro, cinese, ebraico, francese, greco, inglese, italiano, polacco, romanès, romeno, russo e tedesco, saranno accompagnate dalla musica dal vivo di Tatè Nsongan e Giorgio Bevilacqua. Successivamente, verso le 18, nel cortile di corso Valdocco sarà offerto un aperitivo con prodotti a chilometri zero provenienti dalla Cascina di Maggio. Il momento clou dei festeggiamenti si avrà infine alle 21 quando, nell’esedra di fronte al museo, Gianmaria Testa si esibirà in un concerto gratuito. L’evento, cui parteciperà il procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli, sarà aperto dalla testimonianza dei partigiani Bruno Segre e Elena Vita Finzi. Il cantautore cuneese proporrà un set
acustico in cui sarà accompagnato unicamente dalla propria chitarra, per uno show scarno e intimista che restituirà il senso originario delle proprie canzoni. L’apertura del museo, il 30 maggio 2003, ha posto fine a un percorso, iniziato nel 1995, che puntava da un lato al recupero dei luoghi storici della città, come appunto i «Quartieri militari» di corso Valdocco realizzati su disegno di Filippo Juvarra a partire dal 1716, e dall’altra alla valorizzazione, allamessainreteeall’arricchimentodidocumenti, memorie e testimonianze già custodite da istituti e centri studi. L’opera di sensibilizzazione e di ricerca che il museo nei suoi primi dieci anni ha portato avanti è resa possibile dal sostegno degli entipubbliciedellefondazionebancarie. Info 011/4420780, info@museodiffusotorino.it, www.museodiffusotorino.it.
IL 13 A PIAZZA DEI MESTIERI
APPUNTAMENTO DOMENICA 9
APPRENDISTATO E GIOVANI NEL GI DAY CON LE AZIENDE
VIOLENZA ALLE DONNE UN NUOVO FLASH MOB
E’
ELISABETTA FEA
dedicata all’apprendistato, l’edizione del Gi Day di quest’anno, che farà tappa a Torino giovedì 13 giugno, per offrire ai giovani opportunità di orientamento formazione, dialogo e incontro con i referenti di importanti aziende. L’iniziativa, che avrà luogo presso la Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13, dalle 9), rientra nell’ambito del YOUng 2 Un’iniziativa di orientamento per under 30 First 2013, il programma annuale che il Gi Group (una delle l’apprendistato perché siamo convinti più grandi agenzie italiane per il la- che un maggiore ricorso a questo istivoro) organizza per favorire l’in- tuto contrattuale potrebbe contribuigresso degli under 30 nel mercato re a ridurre la disoccupazione». La lavorativo. «Il Piemonte ha il triste giornata prevede due sessioni, una in primato di regione settentrionale mattinata per le aziende e una pomecon la più alta percentuale di disoc- ridiana (dalle 14) per i ragazzi. Questi cupazione giovanile - afferma Flavio ultimi seguiranno un workshop sugli Dessilani, direttore operativo nord- aspetti legati all’apprendistato e inovest di Gi Group - la media dei sen- contreranno i referenti delle aziende. za lavoro tra i 15 e i 24 anni è aumen- Per partecipare dovranno registrarsi tata del 6,8%. Questi numeri confer- su www.gigroup.it/giday, inserendo i mano che ci troviamo di fronte a una propri dati e inviando il proprio currivera emergenza. Abbiamo pertanto culum, secondo le istruzioni indicate deciso di organizzare un appunta- sul sito (dove si potrà consultare anmento con il Gi Day anche a Torino che il programma). La selezione degli per permettere ai giovani talenti di under 30 sarà effettuata proprio sulla entrare in contatto con i responsabi- base dei curricula pervenuti. Le li delle risorse umane di importanti aziende invece potranno iscriversi realtà aziendali. Quest’anno il tema collegandosi al link www.gigroup.it/ centrale della manifestazione sarà giday/aziende.aspx.
G
CHIARAPRIANTE
li organizzatori, alla vigilia, ipotizzavano la presenza d’un centinaio di donne. Invece, il 14 febbraio, in piazza Castello ne arrivarono oltre 6000 per il One Billion Rising: insieme ballarono in segno di protesta contro la violenza sulle donne. Quelle stesse donne,elaretedi«Senonoraquando», per ribadire che quel messaggio non è venuto meno, si sono date appuntamento domenica 9, dalle 19, all’Hiroshima di via Bossoli 89. Una serata a ingresso libero, sotto la direzione artistica di Mac MovimentoArteCreatività,
che già aveva organizzato l’appuntamento di febbraio, intitolata «Les folies (bergere)! Arte, musica e parole per pensierisensibilialfuturo». S’inizia con l’«aperitivo virtuosamente creativo» tra video, musica, foto alfemminile.RaffaellaPerrone,quindi, intervista a Monica Lanfranco, l’autricedi«Uominicheodianoamanoledonne», un libro nato dal blog della giornalista sul «Fatto quotidiano» dove ha lanciato una serie di domande agli uomini.Aseguiresiriflettesullefemminilità, tra vocalità e danze, in «Singolo. Femminile, plurale». Momento clou «Sa(n)remo s(elv)agge», l’esibizione delle Risers Torino, il movimento di donne nato dall’esperienza del 14 feb-
2 Il One Billion Rising del 14 febbraio braio.Tredicidilorohannosceltodisalire sul palco e narrare 13 storie. A conclusione prende vita proprio «Break The Chain», la coreografia del One BillionRisingcheanchelaLittizzettoportò sul palco di Sanremo. A chiudere teatro civile con «Donne che corrono senzalupi»,de«L’interezzanonèilmio forte»,edjsetconLeSpillette.
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