NAVATAR.IT Naviga e Valorizza Taranto Commerciale

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NAVATAR.IT Questo progetto esiste grazie al contributo di

REGIONE PUGL I A

Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione Servizio Ricerca Industriale e Innovazione

CITTÀ FERTILE

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Processo partecipato via web

NAviga e VAlorizza TARanto Commerciale è un progetto finanziato dalla Regione Puglia con il Bando Processi Partecipativi via Web - Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) PUGLIA 2007–2013 - Asse VII (Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci) - Linea d’intervento 8.1 (Interventi a supporto della partecipazione nell’attuazione del Programma) – Sub-azione 8.1.2 c. (Realizzazione di processi partecipativi via web).


Progetto finanziato dalla Regione Puglia Bando Processi Partecipativi via Web Programma Operativo FESR PUGLIA 2007– 2013 - Asse VII - Linea d’intervento 8.1 REGIONE PUGL I A Sub-azione c.Economico, il Lavoro e l’Innovazione Area Politiche 8.1.2 per lo Sviluppo Servizio Ricerca Industriale e Innovazione

REGIONE PUGL I A

Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione Servizio Ricerca Industriale e Innovazione

REGIONE PUGL I A

Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione o Ricerca Industriale e Innovazione

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CITTÀ FERTILE

NAVATAR.IT

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Soggetto proponente Confcommercio - Imprese per l’Italia Associazione provinciale di Taranto Aldo Manzulli vicepresidente vicario Angelo Colella direttore Simona Giorgi responsabile area comunicazione Anna Pettorino web designer Saria Miccoli graphic designer Valentina Talò/ Desirè Lovicario area CITTÀ FERTILE progettazione bandi Partnership Comune di Taranto Associazione Città Fertile Laboratori Graziana Basile Cirino Carluccio Francesca Cofano Fedele Congedo Fabio Dell’Erba Germana Pignatelli Report progetto grafico Donata Bologna testi Graziana Basile, Fedele Congedo foto città Google Street View foto eventi Fabio Dell’Erba Geoblog www.navatar.it Social network facebook navatar.it?fref=ts twitter @NavatarTaranto Pubblicato nel mese di aprile 2015


Indice

I PARTE La piattaforma e le interazioni (4) 1. NaVaTAR, il progetto (6) 2. Il meccanismo di partecipazione (7) 3. Workshop GOPP: progettare per obiettivi, dal web alla realtà (8) 4. L’avvio delle attività (9) 5. La piattaforma navatar.it (10) 6. La comunicazione del processo (11)

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8. Eventi pubblici rilevanti (14) 9. Avvio pubblico della piattaforma (14) 10. Coinvolgimenti mirati (15) 10.1 Focus sul portale www.navatar.it (16) 11. La decodifica del sistema di conoscenza: l’analisi delle interazioni (18) II PARTE I laboratori (34) 12. I laboratori GOPP PCM: il metodo (36) 12.1 L’analisi dei problemi: la focalizzazione (40) 12.2 La progettazione dei gruppi (50) 13. Gli indirizzi di progetto dai GOPP (54) 14. Le prospettive (57)

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7. Prima generazione della conoscenza condivisa (12)


I PARTE

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La piattaforma e le interazioni

part I. La piattaforma e le interazioni


La piattaforma e le interazioni

I PARTE La piattaforma e le interazioni (4) 1. NaVaTAR, il progetto (6) 2. Il meccanismo di partecipazione (7) 3. Workshop GOPP: progettare per obiettivi, dal web alla realtà (8) 4. L’avvio delle attività (9) 5. La piattaforma navatar.it (10) 6. La comunicazione del processo (11)

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8. Eventi pubblici rilevanti (14) 9. Avvio pubblico della piattaforma (14) 10. Coinvolgimenti mirati (15) 10.1 Focus sul portale www.navatar.it (16) 11. La decodifica del sistema di conoscenza: l’analisi delle interazioni (18)

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7. Prima generazione della conoscenza condivisa (12)


1. NaVaTAR, il progetto

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NaVaTAR - NAviga e VAlorizza TARanto Commerciale è un progetto finanziato dalla Regione Puglia con il Bando Processi Partecipativi via Web Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) PUGLIA 2007– 2013 - Asse VII (Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci) - Linea d’intervento 8.1 (Interventi a supporto della partecipazione nell’attuazione del Programma) – Subazione 8.1.2 c. (Realizzazione di processi partecipativi via web). Le criticità e i problemi che da anni investono Taranto sono particolarmente pesanti. Impattano ogni giorno su un deficit economico di scala provinciale e su una dichiarazione di dissesto economico-finanziario del comune capoluogo. Questa crisi, profonda, incide sul commercio in città, per sua natura profondamente legato alle relazioni umane, alla qualità della vita quotidiana, allo spazio pubblico condiviso, al movimento delle persone. Confcommercio Imprese per l’Italia – Taranto, in partnership con l’Amministrazione Comunale di Taranto e con l’Associazione Città Fertile, risponde al Bando Processi Partecipativi via Web, per realizzare un percorso di conoscenza e di analisi dei problemi e dei valori,

part I. La piattaforma e le interazioni

che sia il fondamento di progetto per prime azioni concrete, costruite dal punto di vista dei beneficiari. L’obiettivo all’orizzonte è la valorizzazione collettiva delle principali aree urbane cittadine ad elevata vocazione commerciale: il Borgo Cittadino e gli ambiti delle “strade del commercio”: Viale Liguria e Via Cesare Battisti. I temi principali, particolarmente sensibili per l’offerta commerciale, sono la mobilità e la qualità urbana. NaVaTAR persegue la generazione di un sistema di relazioni fra portatori di interesse, la costruzione di un parco collettivo di problemi e di valori, la formulazione di obiettivi fondati su convincenti e condivise gerarchie di problemi, la definizione degli indirizzi per progetti pilota, formulati dagli stessi attori durante il processo partecipato.


2. Il meccanismo di partecipazione

L’idea centrale è portare sul web la conoscenza delle questioni negative e positive che i cittadini vivono nei luoghi, offrendo alle persone uno strumento semplice (un blog geografico), per inserire direttamente, su una mappa comune e condivisa:

reali, non generiche, concrete, oggettive, chiare, specifiche.

VALORI: esempi o fattori positivi e reali

da curare, favorire, proteggere, sviluppare, per il bene comune.

Il sistema dei problemi che si raccoglie sul web diventa un parco significativo per un’analisi più approfondita, condotta in workshop GOPP programmati e aperti a soggetti della Pubblica Amministrazione, ad esperti, a operatori economici, ai cittadini, alle associazioni e, più in generale, al mondo dei “portatori di interessi“ e competenze nel campo del commercio, della mobilità, della qualità urbana.

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PROBLEMI: situazioni attuali negative,


3. Workshop GOPP: progettare per obiettivi, dal web alla realtà

Questi laboratori sono luoghi di focalizzazione e progettazione partecipata, ispirati dal metodo GOPP - Goal Oriented Project Planning, che facilita la pianificazione e il coordinamento di progetti attraverso una chiara definizione degli obiettivi. GOPP è uno fra gli strumenti più consigliati dalla nuova Programmazione Europa 2020, per identificare, definire, analizzare i problemi, stabilire possibili soluzioni, obiettivi, risultati, attività e indicatori di valutazione. Consente di trasformare i sistemi dei problemi, gerarchizzati dai partecipanti in base a relazioni condivise di causa/effetto, in alberi degli obiettivi, identicamente ordinati, con più rami tematici, tali da orientare i campi possibili dei progetti, guidando Pubbliche Amministrazioni, comunità e stakeholder, verso la costruzione condivisa di progetti reali, realmente orientati verso i beneficiari delle politiche pubbliche.

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L’Associazione Città Fertile supporta l’attuazione dei laboratori, perché le interazioni partecipative di NaVaTAR siano il paesaggio comune in cui costruire alberi di problemi e alberi di obiettivi, fino all’identificazione a più voci di possibili piste di progetto.

part I. La piattaforma e le interazioni


4. L’avvio delle attività

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La fase di start-up partecipativo costruisce i presupposti di continuità fra piattaforma web e laboratori, fondati sulla centralità del metodo GOPP-PCM. Ciò ha comportato una ricognizione a più voci dei portatori di interesse, secondo un meccanismo di coinvolgimento, attuato con riunioni preliminari, interlocuzioni e workshop, finalizzato

al lancio dell’iniziativa e all’analisi degli stakeholder. L’apprezzamento della rilevanza dei portatori di interesse iniziali avviene con modalità desk e partecipate, perattivare una comunità web consapevole e giungere con quella alla successiva definizione di un gruppo di attori, protagonisti dei GOPP.


5. La piattaforma navatar.it

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Sviluppata con tecnologie open source, è uno strumento web cartografico a modalità interattive, che unisce le tipiche funzionalità di un Sistema Informativo Territoriale alla possibilità di una libera implementazione testuale delle informazioni, direttamente sulla mappa, da parte di utenti registrati. Si tratta di un geoblog, che permette a chiunque di inserire contenuti e testimonianze nelle geografie e di partecipare all’attività redazionale. I materiali della piattaforma sono condivisibili sui canali social Facebook e Twitter. Navatar.it sviluppa la partecipazione via web evidenziandola sul territorio,

part I. La piattaforma e le interazioni

con l’evidenza grafica delle tre aree sensibili oggetto di processo. Il linguaggio cartografico e quello iconico hanno un carattere divulgativo, per agevolare l’arricchimento delle informazioni inserite dagli utenti e la comprensione dei tematismi emergenti. Un format semplificato consente di geolocalizzare descrizioni, collegamenti, immagini e video, nei formati digitali di uso comune. I post possono essere commentati e votati, con l’attribuzione del livello di rilevanza alle opinioni. Gli utenti non registrati usano la piattaforma per sola consultazione.


6. La comunicazione del processo

Tutte le azioni di comunicazione sono identificate mediante il logo NaVaTAR, presente su volantini, totem, mappe di presentazione in alta definizione, cartoline e locandine.

Comunicati stampa

È svolta una costante attività di ufficio stampa a mezzo comunicati, redazionali ed interventi per la divulgazione del progetto NaVaTAR verso gli organi di stampa, le radio, le tv locali, gli uffici stampa delle varie istituzioni presenti sul territorio provinciale.

Mailing

Il materiale informativo e promozionale prodotto è inviato agli utenti, raggruppati in categorie di target.

Pubblicità esterna

Per rendere maggiormente visibile il progetto, è attuata una campagna di affissione lungo le maggiori vie di traffico delle aree urbane, con manifesti immediatamente riconoscibili.

Attività di animazione trasversale

I nascenti Distretti Urbani del Commercio rappresentano una sopraggiunta

condizione in cui s’inscrive il processo partecipato via web. Per questo, il 30 gennaio 2014, è attuato il convegno I Distretti Urbani del Commercio: analisi e programmazione progettuale, con la partecipazione dell’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Dott.ssa Loredana Capone dei dirigenti regionali del settore Servizio Attività Economiche Consumatori della Regione Puglia. La piattaforma e il percorso di partecipazione sono un possibile meccanismo di ricerca permanente all’interno delle riflessioni su comunicazione e marketing del Distretto, promozione e animazione, interventi strutturali di qualificazione urbana, accessibilità e mobilità, sicurezza e gestione dei servizi comuni.

Social Network dedicati

Un account Twitter ed una pagina Facebook supportano l’ossatura della comunicazione e tutte le attività di partecipazione.

Incontri con Associazioni di Via e sindacati di categoria

Realizzati per la diffusione del progetto e per l’aggiornamento sugli sviluppi. Con una presentazione dei principi del processo su piattaforma Prezi:

http://prezi.com/gphfq769avmi/?utm_campaign=share&utm_medium=copy&rc=ex0share

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Linea grafica coordinata


7. Prima generazione della conoscenza condivisa

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Coerentemente con la metodologia GOPP-PCM prevista dal progetto, il 16 maggio 2014 è attuato il laboratorio partecipato di definizione degli stakeholder iniziali, presso la sede di Confcommercio. Partecipano le organizzazioni di categoria Federmoda, macellai, gioiellieri, Adiconsum, Adoc, Casartigiani, CLAII, i rappresentanti delle Organizzazioni Territoriali Italia Montegranaro e Tre Carrare Battisti, i rappresentanti dell’Ordine professionale dei Commercialisti e dell’Ordine degli Architetti PP.PP.CC. della Provincia di Taranto, l’associazione culturale e sociale Taranto Respira, il dott. Carmine Pisano, Dirigente del Comune di Taranto e rappresentante dell’Azienda Municipale di Igiene Urbana, A.M.I.U., il dott. Aldo Manzulli Vice Presidente di Confcommercio Taranto e Presidente di Categoria ICT. Il gruppo di lavoro sviluppa l’analisi posizionale degli stakeholder, secondo un modello visuale di interazione costruttiva. Viene realizzata un’analisi

di dominanza posizionale dei portatori di interesse locali, secondo una mappa posizionale collettiva, immediatamente disponibile on line su Flickr attraverso le immagini di risultato della facilitazione, accessibili anche attraverso navatar.it. Con una modellazione partecipata dinamica, i partecipanti individuano i soggetti prioritari da coinvolgere come promotori prioritari del processo, apprezzando le possibili relazioni posizionali e i probabili scambi di competenze, conoscenze, interessi e utilità civiche sui temi di navatar. Per rappresentare gli stakeholder principali da coinvolgere nel processo, ripartiti nelle 4 categorie generative dei decisori, degli esperti, delle associazioni e dei cittadini, degli operatori economici, sono utilizzati i fogli mobili a 4 colori. La distanza rispetto all’epicentro di interesse e i legami descrittivi delle domande (in rosso) e delle offerte (in blu) descrivono un patrimonio strategico per la successiva attuazione della fase partecipativa.

https://www.flickr.com/photos/127009442@N08/sets/72157647444980456/show

part I. La piattaforma e le interazioni


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8. Eventi pubblici rilevanti

Stand di NaVaTAR, con totem pubblicitari, promuovono il coinvolgimento diretto della cittadinanza in occasione della Festa di Fine Estate del 14 settembre 2014 e della Notte Panna del 11 ottobre 2014, dedicate alla musica, degustazioni, spettacoli ed animazione, lungo le vie piĂš lunghe di Taranto.

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9. Avvio pubblico della piattaforma

Il 15 settembre 2014 è attuata, presso la sede di Confcommercio, la presentazione pubblica della piattaforma navatar.it, con la condivisione degli obiettivi, delle strategie, e delle fasi di progetto.

part I. La piattaforma e le interazioni


10. Coinvolgimenti mirati

In data 29 Settembre 2014, la piattaforma viene presentata e sperimentata con gli associati di Confcommercio e con le associazioni di via “Associazione Tre Carrare Solito – Confcommercio Taranto”, “Associazione Borgo Umbertino – Confcommercio Taranto”, “Associazione Italia Montegranaro – Confcommercio Taranto”.

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10.1 Focus sul portale www.navatar.it

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11. La decodifica del sistema di conoscenza: l’analisi delle interazioni

Avviene su due versanti: sulla rete, in base alla verifica dell’utilizzo del geoblog e sul reale, attraverso la somministrazione di questionari, con un’unica matrice di decodifica. In questo caso sono acquisiti alcuni dati anagrafici, come il sesso, il ruolo sociale ricoperto, la residenza, l’area sede di lavoro e l’area d’interesse prevalente.

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Il risultato finale dell’analisi dei problemi e della loro decodifica, viene utilizzato per realizzare i laboratori GOPP-PCM, coerentemente con l’esigenza di definizione dell’entità, passaggio iniziale chiave del metodo. I valori sono focalizzati come fattori rilevanti da rafforzare, per ostacolare i problemi, perseguire gli obiettivi e sviluppare ipotesi di attività, nella fase di formulazione di ogni idea-progetto (scrittura del Quadro Logico).

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.1 - Sesso

41% DONNE

59% UOMINI

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Su un campione base di 100 interazioni, il 41% appartiene all’universo femminile e il 59% a quello maschile.


info 11.2 - Ruolo

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49% OPERATORE ECONOMICO

44% CITTADINO COMUNE

5% CITTADINO IN ASSOCIAZIONE

2% CITTADINI ESPERTI

Il ruolo sociale ricoperto dagli utenti è per il 49% operatori economici, 44% cittadini comuni, 5% cittadini in associazione, 2% cittadini esperti.

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.3 - Residenza

18% CENTRO

16% BATTISTI

35% LIGURIA

31% ALTROVE

Gli utenti risiedono per il 35% in viale Liguria, per il 31% oltre l’area d’intervento progettuale (altrove), per il 18% in centro e per il 16% in via Cesare Battisti.

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info 11.4 - Lavoro

9% CENTRO

16% BATTISTI

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48% LIGURIA

12% ALTROVE

L’area in cui gli utenti esercitano la propria professione è per il 48% viale Liguria, per il 31% via Cesare Battisti, per il 12% altrove, per il 9% in centro.

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.5 - Area d’interesse

12% CENTRO

37% BATTISTI

51% LIGURIA

Gli utenti sono interessati alle zone di viale Liguria per il 51%, all’ambito di via Cesare Battisti per il 37% e alla zona centrale per il 12%.

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info 11.6 - Tipi di problemi

18% PROBLEMI DEL COMMERCIO

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24 45% PROBLEMI DELLA MOBILITÀ

37% PROBLEMI DELLA QUALITÀ URBANA

part I. La piattaforma e le interazioni

Per analizzare i problemi e i valori del commercio delle zone dedicate è stato necessario inquadrare il tema in settori più ampi, che necessariamente hanno incluso la mobilità e la qualità urbana: la prima come elemento fondamentale per accedere alle zone dedicate al commercio e la seconda come elemento di attrazione, anche nell’ottica della qualità della vita, che una comunità dovrebbe perseguire per il benessere dei suoi abitanti. La rilevanza dei problemi appare ripartita nel modo seguente: il 45% si riferisce alla mobilità, il 37% riguarda la qualità urbana e solo il 18% comprende questionipiù direttamente legate al commercio.


info 11.7 - Problemi relativi al commercio

I problemi relativi al commercio Le questioni prioritarie riguardano le scarse iniziative di coinvolgimento della clientela (22%): ad oggi sono state sporadiche le attività di promozione commerciale da parte di commercianti e associazioni di categoria, nonostante gli effetti positivi prodotti, sia da un punto di vista degli introiti commerciali che dell’animazione dei quartieri. Le altre questioni: • l’abusivismo commerciale (17%), percepito in base all’uso informale del suolo pubblico, con l’esposizione e la vendita della merce da parte di cittadini extracomunitari; • l’abbandono della zona UPIM (9%), dove esiste un parcheggio scarsamente utilizzato, a causa del degrado in cui versa e dell’insicurezza percepita; • la cessazione di alcune attività (9%), a causa della crisi economica, dei costi degli affitti e di politiche fiscali fortemente disincentivanti. Tra le interazioni web si legge: ”L’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Taranto del Piano del Com-

mercio doveva portare all’avvio di un confronto su alcuni importanti temi che sono introdotti nel documento di pianificazione. È trascorso più di un anno da quando Confcommercio, in una lettera all’indirizzo del Sindaco e dell’Assessore allo Sviluppo Economico e Produttivo, rimarcava che la decisione di individuare strumenti tributari di sostegno ed incentivo alle nuove aperture nel Borgo e in Città Vecchia può essere utile a frenare la desertificazione delle più importanti aree a vocazione commerciale della città. La rapidità con cui il degrado sta erodendo pezzi del tessuto urbano, ad alta presenza di attività terziarie sino a pochi anni fa, richiede una pronta attuazione di quanto deciso dalla massima assise cittadina e l’avvio urgente di un confronto con i massimi esponenti politici e tecnici degli assessorati competenti. Ogni ulteriore indugio, seppure di solo qualche mese, è disastroso”. Tra il 6% e il 7% si aggira la percentuale di problemi relativi alla sensazione da parte degli utenti di una zona commerciale poco frequentata da pedoni e percorsa prevalentemente da automobili e motocicli, con un prevalente riferimento a via Cesare Battisti e viale Liguria. Fra gli altri problemi, l’incremento del commercio cinese (7%) e la bassa collaborazione tra commercianti (6%)

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La decodifica delle interazioni ha sviluppato un vero e proprio patrimonio di questioni dettagliate per ogni categoria, alcune localizzabili in contesti ed aree specifiche della città, altre meno.


info 11.7 - Problemi relativi al commercio

22% scarse iniziative di coinvolgimento della clientela

17% abusivismo commerciale

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9% abbandono zona UPIM

9% chiusura negozi

7% incremento commercio cinese

7% zona poco frequentata

6% collaborazione tra commercianti

Scarse iniziative di coinvolgimento della clientela 22%, abbandono zona UPIM 9%, abusivismo commerciale 17%, chiusura negozi 9%, zona poco frequentata 7%, collaborazione tra commercianti 6%, incremento commercio cinese 7%, 2%: insufficiente numero di negozi specializzati, prodotti extralocali= scarso lavoro locale, prezzi alti, accattonaggio, burocrazia, ridimensionamento delle superfici comunali, inadeguata presenza sindacati, locali commerciali chiusi, inadeguata capacitĂ imprenditoriale, centri commerciali disincentivano i clienti a frequentare il commercio minuto, chiusura degli esercizi commerciali nei giorni festivi.

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.8 - Problemi della mobilità

cittadini, soprattutto donne, fa veramente paura mettere la macchina, senza protezione e con il buio che facilita la presenza di individui loschi nei paraggi. Luci e telecamere, oltre alla presenza di un guardiano/posteggiatore servirebbero a rendere fruibile il parcheggio. Stessa cosa per l’ex UPIM, sito diventato il regno del “commercio” ambulante invasivo e abusivo”.

Tra le testimonianze si legge:”la mattina per percorrere via cesare Battisti in macchina ci vogliono 20 minuti a causa di tutti i parcheggi in doppia e tripla fila. Per favore facciamo qualcosa di serio!”.

Viene individuata una soluzione assente dominante, per il problema della mobilità tarantina: la creazione di nuovi parcheggi. Viene evidenziato come alcune zone della città potrebbero ospitare aree di sosta, così come in passato già previsto da progetti incompiuti. Utenti e intervistati fanno riferimento alla zona demaniale “ex baraccamenti Cattolica”, dov’è presente un’area parcheggio: secondo più cittadini intervenuti al processo partecipativo, sarebbe utile sopraelevare il parcheggio per creare maggiori postazioni, dedicando parte dello spazio alla realizzazione di un auditorium o di un luogo per il tempo libero e la cultura. Un’altra area immaginata come idonea è il multipiano dell’Artiglieria, attualmente in stato di abbandono, da indirizzare ad un recupero con investimenti di imprenditori locali. Infine, sono state indicate le aree Cimino e Croce, in cui si è ipotizzata la realizzazione di parcheggi di scambio.

Sul web: ”Una cosa seria da fare? Chiamate polizia, carabinieri e finanza tutte le mattine, a pranzo e il pomeriggio. Loro saranno incentivati a fare il loro lavoro e forse chi si crede padrone della strada avrà quel che si merita. A forza di multe magari gli passa la voglia”. “Probabilmente prima ancora di fare multe ai cittadini bisognerebbe intervenire per favorire un migliore utilizzo del parcheggio ex mercato Icco e per rendere nuovamente fruibile il parcheggio ex UPIM. È davvero assurdo in un’area così congestionata non utilizzare al meglio queste importanti aree di sosta”. “Il parcheggio di via Icco non ho per niente utilizzato. La sera, dicono molti

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Sono quelli che, secondo gli utenti, ostacolano in maniera considerevole la vita del commercio in generale. Riguardano: l’inadeguato numero di parcheggi, con i collegati comportamenti inopportuni (come l’attitudine a parcheggiare in doppia fila); il traffico intenso e i conseguenti rallentamenti che complicano la quotidiana mobilità degli abitanti; i controlli insufficienti.


info 11. 8 - Problemi della mobilitĂ

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38% inadeguato numero di parcheggi

17% abusivismo commerciale

10% inutilizzo mezzi pubblici inquinanti

5% corsia bus

9% parcheggi irregolari

5% insufficiente numero di mezzi pubblici

12% traffico intenso

6% controlli insufficienti da parte degli organi preposti 1% piano del traffico inadeguato

Inadeguato numero di parcheggi 38%, insufficiente numero di mezzi pubblici 5%, corsia bus 5%, piano del traffico inadeguato 1%, parcheggi irregolari 9%, traffico intenso 12%, controlli insufficienti da parte degli organi preposti 6%, inutilizzo mezzi pubblici inquinanti 10% (qualitĂ urbana/vita)

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.9 - Problemi della qualità urbana

gono l’igiene e il decoro del centro storico. L’Amiu, nel prendere nota delle varie richieste, ha assicurato il massimo impegno, anche se ha rimarcato la difficoltà ad effettuare il lavaggio di alcune strade dell’isola con i mezzi di cui è dotata, ingombranti rispetto agli spazi”.

Tra le testimonianze web, si legge: ”Gli albergatori di Città Vecchia, in un recente incontro con l’AMIU, hanno segnalato la situazione di grave degrado in cui versa la piazza ed in particolare la fontana e chiesto un intervento di radicale pulizia. Intervento, soprattutto necessario per liberare le vasche dalla quantità di oggetti accumulati nelle maleodoranti acque stagnanti. Il turista in visita nell’isola si trova dinnanzi ad un’opera che tra l’altro è segnalata in molte guide turistiche, essendo, al di là della scarsa affezione dei tarantini, espressione importante dell’arte contemporanea, per l’indiscusso prestigio dell’artista che la realizzò negli anni settanta. Nell’incontro con l’Amiu e con la Delegazione Borgo/Isola di Confcommercio, si è parlato più in generale delle tante problematiche che atten-

Un’altra segnalazione sul decoro urbano riguarda il degrado in cui versa la Concattedrale di Giò Ponti: ”Degrado delle aree verdi attorno alla Concattedrale Gran Madre di Dio di Giò Ponti, uno dei cento monumenti più importanti dell’architettura italiana del ‘900. Le vasche antistanti la facciata, più volte sottoposte a costosi interventi di ripristino (anche nell’estate scorsa) continuano ad essere acquitrini di acqua stagnante, ricettacolo di spazzatura di ogni sorta. È imbarazzante osservare la delusione e la disapprovazione dei turisti (soprattutto stranieri) che vengono per ammirarla!”.

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Si fa riferimento ad una cura generale della città, in termini di manutenzione delle strade, del verde, di decoro urbano e controllo pubblico. In diverse zone i marciapiedi sono divelti, il manto stradale è dissestato, i rifiuti sono sparsi lungo le strade e attorno ai monumenti storici, l’illuminazione è insufficiente.


info 11.10 - Dominanze dei valori

50% VALORI DEL COMMERCIO

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12% VALORI DELLA MOBILITÀ

38% VALORI DELLA QUALITÀ URBANA

part I. La piattaforma e le interazioni

Gli interlocutori individuano un buon 50% dei fattori positivi all’interno della categoria del commercio, laddove, l’entità dei problemi appare significativamente minore. Il 38% è identificabile nel tema della qualità urbana e solo il 12% appartiene alla mobilità.


info 11.11 - Valori del commercio

17% presenza uffici e scuole

12% zona frequentata

12% zona abitata

12% impegno dei commercianti per sopravvivere

6% personale competente e cortese

6% offerta commerciale

6% iniziative di presentazione delle nuove collezioni

Riguardano per il 29% le “sporadiche iniziative di coinvolgimento della cittadinanza”: attività di animazione di quartiere, organizzate da associazioni di categoria con commercianti e residenti e che hanno prodotto effetti positivi, sulle vendite e sulla vitalità dei quartieri. Una di queste iniziative è la consolidata “Notte Panna”: festa del quartiere Italia Montegranaro, giunta alla sua quinta edizione. Il quartiere si trasforma in una grande galleria commerciale a cielo aperto, con animazioni per le strade: gruppi musicali, cabaret, flash di moda, esibizioni sportive, spettacoli per bambini. Questa iniziativa lascia un segno positivo nell’intera cittadinanza, tanto da essere considerata come replicabile con maggiore frequenza. Il 17% dei valori è individuabile nella presenza di uffici e scuole, con ricadute positive nel settore commerciale, grazie alla presenza di persone e di attività commerciali, che quotidianamente animano i quartieri. Il 12% è stato identificato nella vivacità dovuta alla residenza, con un particolare riferimento alle zone di via Cesare Battisti e viale Liguria.

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29% sporadiche iniziative di coinvolgimento della cittadinanza


info 11.12 - Valori della mobilitĂ

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60% mezzi pubblici

20% area parcheggio

20% strada ampia

Prevale l’aspetto della presenza dei mezzi pubblici (60%), che coprono quasi interamente la città e che servono in modo specifico le zone di via Cesare Battisti e di viale Liguria. Gli altri valori sono ricondotti alle presenza di aree parcheggio e alle strade ampie (20%).

part I. La piattaforma e le interazioni


info 11.13 - I valori della qualità urbana

23% mare

8% museo e castello

7% ampi spazi abbandonati

Si riferiscono per il 31% alla percezione di sicurezza in città e, per il 23%, al mare, la risorsa naturale più elevata di Taranto. Con riferimento ai valori, diverse sono state le idee avanzate dagli utenti e dagli intervistati. Alcune si ricollegano ad azioni già intraprese, come nel caso dei “fondi URBAN”. Nella stessa cornice, si inseriscono proposte di riqualificazione del lungomare, con ipotesi di insediamento di piccole attività commerciali, anche di tipo gastronomico, o di altre, in chiave turistica (ristrutturazione della banchina torpediniere, dei capannoni e delle palazzine limitrofe, per una migliore accoglienza delle navi da crociera medio-piccole e delle grandi imbarcazioni da diporto).

23% popolosità

In ultimo, tra i valori, si apprezza un 8% dedicato ai luoghi della cultura, come il museo e il castello e un 7%, per spazi abbandonati, che, in una visione lungimirante di rigenerazione dell’intera città, potrebbero essere recuperati e riconsegnati alla cittadinanza. Fra gli esempi indicati, Porta Napoli, accesso dei commercianti che provenivano dalla Capitale del Regno di Napoli (dai tessuti al pesce, gran parte del commercio partiva e arrivava qui: i magazzini presenti ancora oggi testimoniano il passato). E, ancora, Piazza Marconi, abbandonata ai vandali e alla criminalità: un tempo era il luogo di un mercato, noto in tutta la Puglia per l’abbondanza dei prodotti. Non ultimo, il vuoto urbano nell’area tra via Principe Amedeo e via Duca degli Abruzzi.

33

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

31% sicurezza


II PARTE I laboratori NAVATAR.IT, processo partecipato via web

34

part II. I laboratori


I laboratori

II PARTE I laboratori (34) 12. I laboratori GOPP PCM: il metodo (36) 12.1 L’analisi dei problemi: la focalizzazione (40) 12.2 La progettazione dei gruppi (50) 13. Gli indirizzi di progetto dai GOPP (54) 14. Le prospettive (57)

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

35


12. I laboratori GOPP PCM

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

36

I laboratori di progetto di NaVaTAR operano inserendosi nella cultura del ciclo del progetto, secondo l’approccio del Project Cycle Management. PCM suggerisce che gli attori-chiave e i destinatari di un’ideazione tecnica effettuino, in concomitanza con le principali fasi del ciclo del progetto, incontri di analisi e progettazione di gruppo (workshop GOPP), assicurando una dimensione di progettazione e gestione

part II. I laboratori

partecipativa ai loro interventi. Il workshop GOPP (Goal Oriented Project Planning) è moderato con una facilitazione visuale neutrale rispetto agli interessi degli attori-chiave, che non interviene nel merito dei contenuti.


di alcuni filoni di finanziamento (es. MEDA, Europe Aid). In molti altri casi il metodo GOPP è stato utilizzato da singoli partenariati, spesso su invito della Commissione stessa, nell’ambito di programmi di vario genere, da quelli sull’innovazione scientifica e tecnologica (es. Sprint, Innovex) a quelli sullo sviluppo locale (es. Recite II, RIS, RITTS, Innovex). Durante il ciclo di vita di un progetto, esistono alcuni momenti-chiave nei quali è stata dimostrata l’utilità della metodica “workshop GOPP”: la fase di identificazione (identification workshop), all’inizio della fase di studio di fattibilità o progettazione esecutiva (formulation workshop), a metà percorso (review workshop), al termine del progetto (evaluation workshop). È tuttavia nella fase di identificazione che la metodologia GOPP si è maggiormente sviluppata, assumendo le caratteristiche di una metodologia di progettazione (o meglio di prima identificazione progettuale) strutturata e dettagliata. Attualmente, il metodo ispira le procedure della nuova Programmazione comunitaria ed è utilizzato per attuare un processo progettuale fondato sui problemi reali dei beneficiari, per definire azioni e programmi orientate verso obiettivi condivisi.

37

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

Il metodo, così come gli altri approcci o strumenti ispirati al Quadro Logico, nasce a partire dagli anni ’60 da un insieme di tecniche e di strumenti elaborati nel quadro delle attività di progettazione di enti e agenzie dedite alla cooperazione e allo sviluppo: l’Agenzia statunitense di cooperazione USAID, alcune agenzie delle Nazioni Unite (United Nations Industrial Development Fund, UNIDO, in particolare), la GTZ tedesca. In ambito anglo-americano, dove è più forte l’influenza della consulenza aziendale privata, l’accenno è posto soprattutto sul Quadro Logico come strumento di impostazione progettuale. L’agenzia tedesca di cooperazione allo sviluppo GTZ ha sviluppato il metodo GOPP in modo più organico, articolandolo in una procedura strutturata e prevedendo la figura di un moderatore che, facendo uso di tecniche particolari di comunicazione interpersonale e di visualizzazione, assiste gli stakeholder nella identificazione della proposta progettuale. L’Unione Europea ha cominciato ad acquisire e a utilizzare questo insieme di strumenti, in diverso modo e con intensità variabile a seconda delle Direzioni Generali, a partire dal 1993. Esso è alla base della gestione di alcuni programmi (es. LIFE) o


info 12 - Ciclo di vita di un progetto

MACROPROGRAMMAZIONE

Workshop valutazione finale

Workshop di identificazione

VALUTAZIONE

IDENTIFICAZIONE

Workshop valutazione intermedia

Workshop di progettazione

FINANZIAMENTO REALIZZAZIONE

PROGETTAZIONE ESECUTIVA

38

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

FINANZIAMENTO

L’obiettivo finale della metodologia GOPP di identificazione di un progetto è definire uno schema progettuale strutturato e completo nella forma di una matrice nota come Quadro Logico. Nel Quadro Logico sono riportati tutti

part II. I laboratori

gli elementi fondamentali dell’idea progettuale (obiettivi generali, obiettivo specifico, risultati, attività), gli indicatori e anche le condizioni esterne che concorrono a raggiungere gli obiettivi del progetto.


info 12 - Elementi principali del Quadro Logico

LOGICA DI INTERVENTO

DEFINIZIONE (che cos’è)

SIGNIFICATO (a che domanda risponde)

OBIETTIVO GENERALE

I benefici sociali ed economici di lungo periodo ai quali il progetto contribuisce.

Perchè il progetto è importante per la società?

OBIETTIVO SCIENTIFICO

Indica i vantaggi che i beneficiari otterranno dai servizi previsti dal progetto. Indica i vantaggi che i beneficiari otterranno dai servizi previsti dal progetto.

ATTIVITÀ

Indica ciò che viene realizzato dal progetto per fornire i servizi previsti.

Per giungere a definire il Quadro Logico di un progetto, la metodologia GOPP prevede due fasi ben distinte, a loro volta articolate in sotto-fasi:

a) La fase di analisi:

- definizione/verifica dell’entità - analisi degli attori-chiave - analisi dei problemi - analisi degli obiettivi - identificazione ambiti d’intervento (clustering)

b) La fase di progettazione:

- scelta degli ambiti d’intervento (scoping) - definizione della logica di intervento - analisi del rischio - definizione degli indicatori - programmazione temporale delle attività. Nel caso di Navatar, la raccolta via web dei problemi e la loro decodifica, costituisce un terreno fertile in cui attuare

Che cosa il progetto propone di fornire? Che cosa concretamente sarà fatto?

la definitiva fissazione delle entità da porre alla base della progettazione, per avviare i lavori di gruppo. Gli attori chiave sono selezionati in base all’interesse esplicitato durante il percorso partecipato. I laboratori GOPP attuati si estendono dall’analisi dei problemi alla definizione della logica degli interventi e si sviluppano in più giornate, con due tappe fondamentali, per le aree urbane centrali di via Cesare Battisti, viale Liguria e per il Borgo (zona centro), connesse a due domande entità: “Quali problematiche di carattere ambientale ostacolano la via del commercio nell’area centrale della città di Taranto?” “Quali problematiche di mobilità ostacolano la via del commercio nell’area centrale della città di Taranto?”

39

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RISULTATI

Perchè il progetto è utile per i beneficiari?


12.1 La fase di focalizzazione: i laboratori di analisi dei problemi

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

40

L’analisi dei problemi è realizzata attraverso l’identificazione delle situazioni attuali negative, di natura ambientale e in materia di mobilità. Sono escluse formulazioni in forma positiva, come soluzioni assenti (“mancanza di”), espresse in maniera generica o astratta. I laboratori perseguono la raccolta e la gestione visuale di problemi reali, oggettivi, chiari e specifici, definiti dai gruppi di lavoro in termini negativi. Identificati i problemi, questi sono organizzati in modo condiviso in dia-

grammi ad albero, costruiti secondo relazioni di causa-effetto, dal basso verso l’alto, in base a un percorso logico sempre più stringente, attuato nei workshop paralleli. Gli alberi dei problemi, dell’ambiente e della mobilità, rispetto al commercio, sono la raffigurazione sintetica della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi, dal punto di vista dei gruppi, sul piano ambientale e nel campo della mobilità, rispetto al commercio.

12.1 Laboratorio del 17 febbraio 2015 part II. I laboratori


NAVATAR.IT, processo partecipato via web

41

gruppo di lavoro // problemi ambientali


Al termine delle fasi di analisi, gli alberi al negativo dei problemi sono convertiti al positivo in alberi degli obiettivi. Il nesso relazionale fra causa ed effetto, leggibile dal basso verso l’alto, diviene relazione stringente fra mezzi e fini. Questa semplice trasposizione dei problemi in obiettivi, descrive una raffigurazione positiva della realtà qualora

tutti i problemi fossero risolti. La progettazione è chiamata a scegliere uno fra gli obiettivi specifici da raggiungere, posti al secondo livello delle gerarchie, identificandolo come scopo del progetto e fattore chiave per il perseguimento dei più alti obiettivi generali, visibili al vertice delle rappresentazioni.

PIÙ DISPONIBILITÀ A RISIEDERE NEL BORGO

Ob.Sp.2

Ob.Sp.1 IL BORGO È PIÙ ATTRATTIVO PER LA RESIDENZA

Ri1,1 R1,1a

42

l’Amministrazione è attenta verso il BORGO

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

R1,1b È valorizzato il ruolo del BORGO ANTICO

Ri2,1 R2,1a È presente il commercio di vicinato

VIENE PIÙ GENTE DA FUORI

Ri3,1 R3,1a Il commercio è in ripresa

R2,1b

Ri1,2 R1,2a È facile arrivare al centro

R1,2b

La residenza nel BORGO è possibile economicamente

La zone è regolamentata in modo univoco

R1,2c

R1,1c Gli spazi storici del BORGO sono abitati

È facile parcheggiare

R1,1d

R1,2d

Le abitazioni storiche sono rigenerate

La toponomastica è curata

R1,1e

Ri2,2 R2,2a L’Amministrazione è attenta al BORGO

R2,2b Gli edifici mantengono le funzioni pubbliche

R2,2c Ci sono luoghi attrattori

R2,2d Ci sono nel BORGO luoghi di interesse

R1,2e L’illuminazione è adeguata

Gli edifici non sono abbandonati

R1,1f L’edilizia residenziale è conservata nelle strutture

R1,1g

AE ENZ IO D I RES MERC M CO

I negozi vuoti sono curati dai proprietari

Albero degli Obiettivi del Borgo part II. I laboratori

À VIT TTI BILITÀ A R I ATT CESS C EA

Ri1,3 R1,3a Il verde pubblico è curato

R1,3b Il verde pubblico è sufficiente


Ob.Gen.1

L’AMBIENTE URBANO DEL BORGO È ADEGUATO ALLA VITA DEL COMMERCIO

CENTRI AGGREGATIVI VALORIZZATI

Ri2,3 R2,3a Le piazze sono protette dal vandalismo

Ob.Sp.5

IL FRONTE MARE È UTILIZZATO

Ri3,3

Ri1,4

Ri2,4

R3,3a

R1,4a

Il cinema arena del Borgo è aperto in orario prolungato

Il muraglione consente la relazione con il mare

R3,3b I resti monumentali di Villa Peripato sono scoperti

Ob.Sp.6

I CONTENITORI ACQUISITI SONO RIUSATI

R2,4a

Ri1,6

Ri1,5 R1,5a

C’è una strategia di riqualificazione del fronte mare

R2,4b

R1,6a

Il Comune sviluppa progettualità sui beni acquisiti

R1,5b

Il fronte mare è utilizzato

R3,3c

È sviluppato il senso civico

Si rispettano le regole nello smaltimento rifiuti

R1,6c Sono correttamente conferiti i rifiuti urbani

L’area militare è utilizzata

R1,6d Ci sono azioni di lotta al randagismo

R1,6e In centro c’è controllo sull’abusivismo commerciale

E I DI GH ZION LUO REGA AGG

NTE FRO

RE

ENI

EI B

MA

43

R1,6b

Il recupero fisico è seguito da una strategia d’uso

R1,5c

I resti monumentali di Villa Peripato sono valorizzati

IL BORGO APPARE PIÙ CURATO

D USO

RI

E OLE REG A R CU

Quali attività verso la qualità urbana per Quali attività verso qualità per facilitare la la vita delurbana commercio? facilitare la vita del commercio?

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

Ob.Sp.4

Ob.Sp.3


NAVATAR.IT, processo partecipato via web

44

12.1 Laboratorio del 18 febbraio 2015 part II. I laboratori


NAVATAR.IT, processo partecipato via web

45

gruppo di lavoro // problemi della mobilitĂ


Ob.Sp.2

Ob.Sp.1

Via Cesare Battisti e Via Liguria hanno mobilità facilitata

La sosta è facile

Ri1,1 R1,1a

46

L’attività commeriale non ostacola la mobilità

Ri2,1 R2,1a Più Informazioni sui parcheggi

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

R1,1b I commercianti lasciano liberi i posti disponibili

Ri3,1 R3,1a P.zza Icco offre una percezione di sicurezza

R3,1b Il parcheggio di Piazza Icco è segnalato

R3,1c Piazza Icco è un parcheggio curato

Ri4,1 R4,1a I parcheggi sono proporzionati alla densità abitativa

R4,1b I parcheggi maggiori sono sufficienti

R4,1c Il parcheggio silos di via C. Battisti è utilizzato

Ri5,1 R5,1a Il ricambio dei posti auto è garantito

R5,1b È agevolata la sosta veloce

R5,1c Esiste un’opportuna distribuzione dei posti blu e bianchi

R4,1d

R5,1d

Sono operativi i parcheggi di scambio

La vicinanza al Borgo non sovraccarica i parcheggi dell’area

Ri1,2

Ri2,2 R2,2a

R1,2a Via C. Battisti è utilizzata in modo coerente

Le corsie miste in zona Liguria non ostacolano il traffico

R1,2b La viabilità di via Battisti cresce in modo programmato

R1,2c Via C. Battisti ha una mobilità semplificata

R1,2d Via Cesare Battisti è ordinata e senza doppie file

R4,1e I passi carrabili sono meno densi

TA SOS

Albero degli Obiettivi Battisti-Liguria part II. I laboratori

LITÀ

BI VIA


Ob.Gen.1

LA MOBILITÀ FAVORISCE LA VITA DEL COMMERCIO

Ob.Sp.4

La mobilità pedonale è favorita dalla qualità ambientale

Il TPL è una valida alternativa alla mobilità privata

Ri1,3

Ri1,4

R1,3a

R1,4a

Via Liguria ha marciapiedi di larghezza adeguata

C’è un percorso bus diretto per via Cesare Battisti

R1,3b

Ob.Sp.5 Ob

Ob.Sp.6

Viene supportata la scelta di mezzi alternativi all’auto

Ri1,5 R1,5a

Le politiche di mobilità per il commercio sono efficaci

R1,5b Il Grande Terziario (Tribunale, Banche...) è supportato dalle politiche di mobilità

Gli scivoli per disabili sono liberi

R1,3c

Esistono politiche per i percorsi casa-scuola

R1,3d

La ciclomobilità è sicura

Ri1,6

La mobilità turistica è gestita

Ri1,8

R1,7a

R1,8a

Le strade sono compatibili con la ciclomobilità

I parcheggi di carico e scarico sono utilizzati al meglio

Sono disponibili le aree sosta per i camper

R1,6b

R1,7b

Le piste ciclabili sono continue

Il contesto delle aree di carico e scarico è sufficiente

R1,7c

Il rispetto civico per i ciclisti è aumentato

Le aree di carico e scarico sono rispettate

R1,7d

Gli orari di entrata e uscita scolastica non creano una mobilità difficile

R1,3e

Ob.Sp.8

R1,6a

R1,5d

Il commercio abusivo non ostacola la mobilità nei punti chiave

I parcheggi di carico e scarico sono utilizzati meglio

Ri1,7

R1,6c

R1,5c

Il deflusso delle acque piovane non ostacola i pedoni

Ob.Sp.7 Ob

Le aree di carico e scarico sono gestite in modo appropriato

R1,5e

L’esposizione di merci fuori dai negozi non ostacola la mobilità

I mercati rionali non ostacolano la mobilità

R1,3f In via Liguria c’è più sicurezza stradale pedonale

TPL

R1,3g I cassonetti sono usati correttamente e non ostacolano la mobilità pedonale

R1,3h C’è più attenzione per la cura ambientale e stradale

O

PED

LITÀ

BI NA

VE ATI I N R ER ALT RATTO T AT

CIC

LA

ITÀ BIL

CO ARI C O K PAR CARIC S E

47

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

Ob.Sp.3

ITÀ BIL CA O M ISTI TUR

Quali attività verso la mobilità per facilitare la attività vita del commercio? Quali verso la mobilità per facilitare la vita del commercio?


Al termine delle fasi di identificazione, i gruppi attuano il clustering: la definizione dei tematismi che meglio possono significare ogni ramo omogeneo.

Nel caso dell’Albero degli obiettivi del Borgo, l’obiettivo generale (ambiente urbano del Borgo adeguato alla vita del commercio) si persegue attraverso i campi tematici: - residenza e commercio - attrattività e accessibilità - luoghi di aggregazione - fronte mare - riuso dei beni - regole e cura

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

48

part II. I laboratori


Per l’Albero degli obiettivi Battisti-Liguria, i cluster definiti sono:

I gruppi localizzano il proprio interesse rilevante su attrattività e accessibilità per l’ambiente e su viabilità per la mobilità.

49

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

- sosta - viabilità - tpl - alternative e attrattori - ciclabilità - park scarico e scarico - mobilità turistica


12.2 La fase di progettazione

Viene condivisa dagli attori partecipanti al workshop di focalizzazione e sviluppata in pi첫 gruppi paralleli. I mecca-

nismi del workshop sono condivisi in plenaria con uno strumento descrittivo comune.

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

50

http://prezi.com/v_fg8l9rh63r/?utm_campaign=share&utm_medium=copy

part II. I laboratori


Gli alberi di Navatar. Guida ai lavori I partecipanti si dividono in gruppi di lavoro in base all’albero di provenienza e scelgono un cluster su cui lavorare.

GOPP – FASE DI PROGETTAZIONE 1. Identificate un cluster, definite il gruppo di co-progettazione e scegliete uno spazio di lavoro. Scegliete un campo tematico che contiene almeno un risultato effettivamente raggiungibile mediante un sistema di attori (portatori di interesse e decisori) che ritenete di poter concretamente coinvolgere, per attuare le possibili attività, finalizzate al raggiungimento del risultato. È possibile scegliere, nello stesso cluster, più risultati, su uno o più rami.

Selezionate almeno un risultato prioritario e svolgete su di esso la progettazione, ripetendo la procedura di seguito descritta per gli altri eventuali risultati (che riporterete in ordine di importanza). La scelta del risultato prioritario deve avvenire in base ad un ragionamento di gruppo fondato sulla fattibilità concreta, sull’urgenza, su un’eventuale rispondenza ad un piano di investimenti, sulle risorse umane e finanziarie disponibili, sull’interesse strategico del risultato stesso (sulle sue capacità di incidere positivamente su altri campi dell’albero). 4. Definite ora le attività utili a conseguire uno o più risultati e inseritele nello schema. Definite almeno un’attività prioritaria concreta per ogni risultato scelto.

5. Fate a parte un breve elenco degli attori che ritenete di dover coinvolgere per attuare l’insieme delle azioni del risultato considerato. 6. Se c’è tempo… provate a definire uno o più Indicatori (per un risultato e per le sue attività). Gli Indicatori sono dei fattori realmente misurabili che si possono osservare nella realtà a seguito dell’attuazione del progetto (quando si realizza un’attività, si ottiene un risultato, si raggiunge un obiettivo specifico). Gli indicatori sono costituiti da: una variabile, un valore di riferimento, un target group, un tempo di osservazione.

La traccia di lavoro viene assegnata attraverso un foglio guida individuale.

51

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

2. Utilizzando i post-it, riportate sul vostro foglio gli elementi chiave del Quadro Logico (Obiettivo Generale e Obiettivo Specifico), seguendo lo schema di figura 2. 3. Scegliete uno o più risultati da conseguire presenti nel vostro cluster e inseriteli nello schema.


NAVATAR.IT, processo partecipato via web

52

12.2 Laboratorio del 24 febbraio 2015 part II. I laboratori


NAVATAR.IT, processo partecipato via web

53

gruppo di lavoro // progettazione


13 Gli indirizzi di progetto dai GOPP Nascono tre piste progettuali su tre architetture di Quadro Logico.

1. Primo progetto. Sfera ambientale per il commercio Obiettivo Generale: L’ambiente urbano del borgo è adeguato alla vita del commercio.

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54

Ob.Sp2 - Obiettivo Specifico 2: Viene più gente da fuori. Risultati: R1,2c: è facile parcheggiare. R2,2d: ci sono nel borgo luoghi di interesse. R2,2a: l’amministrazione è attenta al Borgo. Attività: A1R1,2c: raccolta e analisi dei bisogni dei consumatori; A2R1,2c: creazione nuove aree parcheggio: sopraelevata baraccamenti Cattolica, zona demaniale; multipiano Artiglieria (attualmente è un’area abbandonata ma ci sono imprenditori disponibili ad investire nella creazione del parcheggio); area di scambio in zona Cimino e Croce (Croce è un’area archeologica ed è in corso di realizzazione un parcheggio);

part II. I laboratori

A3R1,2c: servizio segnalazione parcheggi liberi agli ingressi della città gestito dai parcheggiatori delle aree destinate; A4R1,2c: razionalizzazione dei permessi (equa distribuzione tra parcheggi a pagamento e parcheggi liberi); revisione dei permessi ai residenti. A1R2,2d: apertura e ristrutturazione di alcuni luoghi come Teatro Fusco e palazzo degli uffici (attualmente in stato di abbandono; ne è stato finanziato il recupero, ma i lavori sono bloccati); creazione di un grande auditorium o di un contenitore culturale e del tempo libero in zona baraccamenti Cattolica; A2R2,2d: punto informazioni turistiche efficiente; A1R2,2a: attività di animazione cittadina (per sollecitare l’amministrazione ad essere attenta nella gestione della città).


2. Secondo progetto. Sfera della mobilità per il commercio

Ob.Sp2 - Obiettivo Specifico 2: Via Cesare Battisti e via Liguria hanno una mobilità facilitata. Risultati: R1,2b: la viabilità di via Battisti cresce in modo programmato. R1,2c: via Battisti ha una mobilità semplificata. Attività: A1R1,2b: il senso di marcia lungo l’asse stradale è invertito; A2R1,2b: studio del Piano del Traffico; A3R1,2b: scelte effettuate attraverso la somministrazione di questionari; A4R1,2b: aree dismesse militari/demaniali riacquisite; A5R1,2b: aree di sosta inserite nelle aree dismesse.

A1R1,2c: silos parcheggio Upim per la sosta riacquisito; A2R1,2c: aree di sosta “turismo itinerante” istituite; A3R1,2c: riqualificato l’intero quadrilatero relativo alle scuole “Dante”-“Cabrini” e via Aristotele, con ridimensionamento dei marciapiedi per aree di sosta; A4R1,2c: avviata l’area di interscambio “Cimino” con videosorveglianza; A5R1,2c: area demaniale su via Cuniberti riacquisita; A6R1,2c: attivate le corsie per la mobilità lenta.

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Obiettivo Generale: La mobilità favorisce la vita del commercio.


3. Terzo progetto. Sfera della mobilità per il commercio Obiettivo Generale: La mobilità favorisce la vita del commercio.

NAVATAR.IT, processo partecipato via web

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Obiettivo Specifico: La mobilità pedonale è favorita dalla qualità ambientale. Risultati: R1,3d: il commercio abusivo non ostacola la sicurezza stradale. R1,3e: l’esposizione delle merci fuori dai negozi non ostacola la mobilità. R1,3f: in via Liguria c’è più sicurezza stradale. R1,3h: c’è più attenzione per la cura ambientale e stradale. Attività: A1R1,3e: pratiche e regole condivise fra i commercianti; A2R1,3e: centro commerciale naturale a cielo aperto: app di via; A1R1,3h: coccole a via Liguria; A1R1,3f: creazione dissuasori di velocità;

part II. I laboratori

A2R1,3f: attraversamenti pedonali più ravvicinati; A3R1,3f: decalogo partecipato di comportamento su via Liguria; A4R1,3f: comunicazione di rete fra i commercianti. Indicatori: I1°3R1,3f: numero utenti gruppo facebook entro i primi 3 mesi Stakeholder di progetto: Assessorato alle Attività Produttive, Assessorato ai Lavori Pubblici, associazioni del Commercio di Via Liguria, abitanti di Via Liguria, scuole di quartiere (Primaria e Secondaria di I grado), le quattro Parrocchie.


14 Le prospettive

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NAVATAR.IT, processo partecipato via web

Il Quadro Logico del terzo progetto apre l’ipotesi di un percorso fondato sulla libera iniziativa dei commercianti di Via Liguria. I risultati, orientati verso nuove regole d’uso della strada per una migliore qualità ambientale, prevedono attività di rete fra gli operatori economici, finalizzate alla comunicazione e al miglioramento delle relazioni umane. Coccole a via Liguria, in particolare, è un’azione utile ad aumentare il senso dell’accoglienza e del benessere degli abitanti, nell’ipotesi di una strada-mercato unificata a cielo aperto, in cui i clienti sono accompagnati all’acquisto con attenzioni più specifiche dedicate alle persone. Le relazioni umane sono così strettamente connesse alla cooperazione e alle intese fra commercianti, in modo da generare senso di sorpresa, meraviglia e cura specifica. La generazione di un’app di via è uno degli strumenti per fidelizzare gli acquirenti e collegarli attraverso gli affetti e le emozioni positive della strada.


Processo partecipato via web NAVATAR.IT, processo partecipato via web

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NAviga e VAlorizza TARanto Commerciale è un progetto finanziato dalla Regione Puglia con il Bando Processi Partecipativi via Web - Programma Operativo FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) PUGLIA 2007–2013 - Asse VII (Governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci) - Linea d’intervento 8.1 (Interventi a supporto della partecipazione nell’attuazione del Programma) – Sub-azione 8.1.2 c. (Realizzazione di processi partecipativi via web).

NAVATAR.IT Questo progetto esiste grazie al contributo di

REGIONE PUGL I A

Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione Servizio Ricerca Industriale e Innovazione

CITTÀ FERTILE


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