V Venezia magazine #6

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V a n n o 2 , n u m e ro 6 m a rzo a p ri l e 2 0 1 4

magazin en ez i a e ve n ti m o s tre i ti n e ra ri

CuriositĂ veneziane

Sestiere di Castello Non solo gondola

i sandoli

antichi mestieri

gli intagiadori Per le famiglie

A Castello con i bambini

D a n i e l e R i c a p i to

Isole della laguna

San Francesco del Deserto un'oasi di pace e preghiera G i org i o B om b i e ri

G i org i o B om b i e ri

G i org i o B om b i e ri


W i ki m e d i a C o m m o n s


04

08

04

Mostre in cittĂ

Oltre 30 mostre d'arte da non perdere

06

Vediamoci a Venezia

Cartellone degli eventi in corso

10

SOMMARIO

Per le famiglie

08

Isole della laguna

12

Scoprire Venezia

16

A Castello con i bambini

San Francesco del Deserto

Venice Backstage

14

16 Le pietre di Venezia

22

Sestieri, tradizioni, antichi mestieri, imbarcazioni e curiositĂ veneziane

22


Mostre i n ci ttà

Fiabe dal mondo

www.festivaldelmare.com

dal 21 febbraio al 23 aprile − Centro

I meriti delle donne. Mostra di manoscritti

www.querinistampalia.org

www.candiani.comune.venezia.it

dal 7 marzo al 6 giugno − Palazzo

Le fantastiche storie dei nostri archivi

Mocenigo

Visioni per un inventario una mappa del navegar pittoresco

www.mocenigo.visitmuve.it

dal 21 marzo al 21 aprile − Galleria

Primavera a Palazzo Fortuny

Bevilacqua La Masa

Culturale Candiani

21 febbraio − Soprintendenza archivistica per il Veneto

www.bevilacqualamasa.it

www.save.archivi.beniculturali.it

dal 8 marzo al 14 luglio − Museo Fortuny

Tiziano, un autoritratto

Sport, sportivi e giochi olimpici nell’Europa in guerra

www.fortuny.visitmuve.it

dal 22 marzo al 25 maggio − Museo Correr

PURIM di Michal Meron

www.correr.visitmuve.it

fino al 28 febbraio − Museo Ebraico

www.museoebraico.it

www.museoebraico.it

Teatro di Duse e D'Annunzio

Atelier Bevilacqua La Masa 2013­ Mostra finale

fino al 28 febbraio − Fondazione Giorgio

fino al 9 marzo − Gallerie di Piazza San

Cini

Marco

fino al 23 marzo − Centro Culturale

www.cini.it

www.bevilacqualamasa.it

Candiani

Salone Nautico Internazionale di Venezia

Haris Epaminonda. Chapter IV

www.candiani.comune.venezia.it

dal 15 marzo al 18 maggio − Fondazione

28 e 29 marzo − Venezia Terminal Passeggeri

4,5,6/11,12,13 marzo − Parco San Giuliano

Querini Stampalia

www.vtpevents.it

dal 9 marzo al 27 aprile − Museo Ebraico

Una regione e i suoi campi fino al 23 marzo − Ikona Gallery www.ikonavenezia.com

Mostra fotografica Mario Lasalandra

Green Mobility Show


Peggy Guggenheim

Excess

Sorprese e inediti

www.guggenheim­venice.it

fino al 31 maggio − Fondazione Giorgio Cini www.cini.it

dal

Viktor Popkov 1932­ 1974

www.marciana.venezia.sbn.it

fino al 27 aprile − Ca' Foscari Esposizioni

fino al 2 giugno − Museo Correr

Unaregioneeisuoicampi

www.unive.it

www.correr.visitmuve.it

Il San Giovannino di Ùbeda

Il Serenissimo principe

I tesori del Ghetto

fino al 27 aprile − Palazzo Grimani

www.palazzoducale.visitmuve.it

www.palazzogrimani.org

fino al 31 marzo − Galleria G. Franchetti alla Ca' d'Oro

I Doni di Shah Abbas

Prima Materia

www.cadoro.org

fino al 27 aprile − Palazzo Ducale

www.palazzograssi.it/it/mostre/prima­

Le Stanze del Vetro

www.palazzoducale.visitmuve.it

materia

dal 5 aprile al 3 agosto − Fondazione

Archivi del Vedutismo

Giorgio Cini

fino al 28 aprile − Ca' Rezzonico

Madonne. Le statue vestite della vergine

www.cini.it

www.carezzonico.visitmuve.it

fino al 31 dicembre − Museo Diocesano

Irving Penn

Dialoghi americani ­Giuseppe Panza di Biumo

d'Arte Sacra

30

marzo

al

1

maggio

Sale

Monumentali della Libreria Sansoviniana

fino al 31 marzo − Ikona Gallery www.ikonavenezia.com

dal 13 aprile − Palazzo Grassi www.palazzograssi.it

L'illusione della luce

fino al 4 maggio − Ca' Pesaro

dal 13 aprile − Palazzo Grassi

Genesi

www.palazzograssi.it

www.capesaro.visitmuve.it

L'Impero della luce

fino al 11 maggio − Casa dei Tre Oci

fino al 14 aprile − Collezione Peggy

Franco Fontana. Full Color

Guggenheim www.guggenheim­venice.it

www.treoci.org

Maria Grazia Rosin. Merletto frattale

fino al 18 maggio − Istituto Veneto di

dal 18 aprile al 27 luglio − Museo del

L’immagine della città europea…

Merletto www.museomerletto.visitmuve.it

Un autoritratto di Miroslav Kraljević

Scienze, Lettere ed Arti www.istitutoveneto.it

fino al 18 maggio − Museo Correr www.correr.visitmuve.it

dal 18 aprile al 15 giugno − Ca' Pesaro

Renaissance

www.capesaro.visitmuve.it

fino al 25 maggio − Espace Louis Vuitton

Kids Creative Lab

www.visitmuve.it

dal 25 aprile al 4 maggio − Collezione

Diverse Maniere: Piranesi, Fantasy and

Léger 1910 ­1930

fino al 30 giugno − Palazzo Ducale

fino al 31 dicembre − Punta della Dogana

www.veneziaupt.org


Ve d i a m o c i a Ve n e z i a

L'Opera parla

www.candiani.comune.venezia.it

5, 12, 19, 26 marzo − Punta della Dogana

16, 17, 18 marzo − Scuola Grande San

Green Mobility Show

www.palazzograssi.it

Giovanni Evangelista

28, 29 marzo − Terminal 103

www.gustoinscena.it

www.vtpevents.it/green.html

fino al 16 marzo − Teatro Momo

Backstage

Benedetto Marcello

www.culturaspettacolovenezia.it

28 marzo − Palazzo Mocenigo

7 marzo − Palazzetto Bru Zane

21 marzo − Palazzo Grimani

29 marzo − Centro Sociale Rivolta

www.bru­zane.com

www.palazzogrimani.org

www.rivoltapvc.blogspot.it

22 marzo − Palazzetto Bru Zane

fino al 29 marzo − Museo Archeologico

www.bru­zane.com

Nazionale

Gusto in Scena

Incontri con la Stagione Sinfonica 5,12,14,16,19,23

marzo

Conservatorio

Divertiamoci a teatro

Malibran www.teatrolafenice.it

Giornata Internazionale www.mocenigo.visitmuve.it www.conseve.net Compositori al femminile della Poesia The Skatalites Visite Guidate alla Ca'D'oro 22,23,29,30

marzo

Galleria

Trii con pianoforte Giorgio

Visite guidate

Franchetti alla Ca'D'oro

Visite guidate gratuite

www.cadoro.org

22 marzo e 12 aprile − Palazzo Loredan

Visite guidate gratuite

www.istitutoveneto.it

fino al 29 marzo − Palazzo Grimani

Menage a trois / Puccini in Jazz

www.polomuseale.venezia.beniculturali.it

9 marzo − Centro Culturale Candiani

Concerti Palazzo Bru Zane

www.candiani.comune.venezia.it

fino al 22 marzo − Palazzetto Bru Zane

8, 22, 29 marzo − Museo d'Arte Orientale

www.bru­zane.com

www.polomuseale.venezia.beniculturali.it

Samuele Bersani ­ Nuvola Numero Nove

Delitto a regola d'arte

www.palazzogrimani.org

Visite guidate gratuite

9 marzo − Teatro Toniolo

23 marzo − Palazzo Ducale

Alla ricerca del profumo perfetto

culturaspettacolovenezia.it

www.palazzoducale.visitmuve.it

30 marzo − Palazzo Mocenigo

What age are you acting? Ralph Alessi Baida Quartet 13 marzo − Teatro Fondamente Nuove www.teatrofondamentanuove.it

Fire!

www.mocenigo.visitmuve.it

Il suono dell'immagine

24 marzo − Centro Culturale Candiani

30 marzo − Ca' Pesaro

www.candiani.comune.venezia.it

Le Mappe del Tesoro

www.capesaro.visitmuve.it

15 marzo − Teatro Fondamente Nuove www.teatrofondamentanuove.it

27 marzo − Biblioteca Nazionale Marciana

dal 2 al 5 aprile − Venezia

www.marciana.venezia.sbn.it

www.incrocidicivilta.org

Guida ai Giardini di Venezia 15 marzo − Museo di Storia Naturale

fino al 27 marzo − Teatro Toniolo

Salone Nautico Internazionale

www.msn.visitmuve.it

culturaspettacolovenezia.it

4, 5, 6, 11 12, 13 aprile − Expovenice

Don Byron Quartet 16 marzo − Centro Culturale Candiani

Io sono danza

Incroci di Civiltà

Elegy for Young Lovers 27, 29 marzo e 2, 4, 6 aprile − Teatro

www.expovenice.it


Félicien David da Parigi al Cairo

www.visitmuve.it

dal 5 aprile al 17 maggio − Palazzetto Bru

Comunicare il verbo – Lezioni veneziane

Zane

fino al 30 giugno − Hotel Bauer

www.bru­zane.com

www.bauerhotels.com

Io sono comico

Concerti sulla scala

fino al 5 aprile − Teatro Toniolo

fino al 7 dicembre − Chiesa Luterana

culturaspettacolovenezia.it

www.kirche­venedig.de

FestivalInternazionaledi Letteratura dal 10 al 13 aprile − Venezia www.incrocidicivilta.org

Io sono teatro fino al 13 aprile − Teatro Toniolo

Backstage.La moda del Settecento fino al 26 dicembre − Palazzo Mocenigo www.mocenigo.visitmuve.it

Itinerari Segreti fino al 31 dicembre − Palazzo Ducale

Safari Naturalistico in Museo 16 marzo − Museo di Storia Naturale www.msn.visitmuve.it

Candiani in Famiglia 23 marzo − Centro Culturale Candiani www.candiani.comune.venezia.it

Farfalle

23 marzo − Centro Culturale Candiani www.candiani.comune.venezia.it

I grandi carnivori ritornano

29 marzo − Museo di Storia Naturale www.msn.visitmuve.it

www.palazzoducale.visitmuve.it

culturaspettacolovenezia.it

Io sono musica

Stagione del Teatro la Fenice

Be Clear!

fino al 15 aprile − Teatro Toniolo

fino al 31 dicembre − Teatro La Fenice

dal 8 al 29 marzo − Collezione Peggy

culturaspettacolovenezia.it

www.teatrolafenice.it

Guggenheim

fino al 27 aprile − Teatro Carlo Goldoni

fino al 31 dicembre − Fondazione Giorgio

36° Su e Zo per i Ponti

www.teatrostabileveneto.it

Cini

30 marzo − Venezia

www.cini.it

www.suezo.it

fino a maggio − Teatro della Murata

Visite guidate

www.teatromurata.it

fino al 31 dicembre − Ca' Giustinian

6 aprile − Palazzo Ducale

www.labiennale.org

www.palazzoducale.visitmuve.it

fino al 3 maggio − Ca' Pesaro

fino al 31 dicembre − Museo Ebraico

6 aprile − Museo di Storia Naturale

www.capesaro.visitmuve.it

www.museoebraico.it

www.msn.visitmuve.it

Stagione Teatro Goldoni Visite guidate Stagione Teatro Murata Visite guidate mostra Giuseppe Panza Stagione Musica da Camera

Visite guidate Kids day

www.guggenheim­venice.it

Delitto a regola d'arte La città delle api

dal 2,9,16,23,30 marzo e 6,13,20,27 aprile −

Laboratorio kids mostra Giuseppe Panza

fino al 26 maggio − Teatro La Fenice e

Peggy Guggenheim Collection

13 aprile − Ca' Pesaro

Scuola Grande San Rocco

www.guggenheim­venice.it

www.capesaro.visitmuve.it

www.societavenezianaconcerti.org

Le musiche dei Grimani

Vado alla Fenice con la mia famiglia

fino al 31 maggio − Palazzo Grimani

8,9,10 aprile − Teatro la Fenice

www.palazzogrimani.org

www.teatrolafenice.it

Visite guidate alla mostra Léger

L'Arca di Noè

Alla corte di Teodora 13 e 27 aprile − Palazzo Mocenigo www.mocenigo.visitmuve.it

Kids Creative Lab dal 25 aprile al 4 maggio − Peggy

25 marzo, 1,8 aprile − Centro Culturale

Guggenheim Collection

fino al 1 giugno − Museo Correr

Candiani

www.guggenheim­venice.it

www.mostraleger.it

www.candiani.comune.venezia.it

fino a giugno − Teatrino di Palazzo Grassi

15,22, 29 marzo e 5, 12, 19, 26 aprile −

www.palazzograssi.it

Punta della Dogana

Famiglie al Museo 2014

www.palazzograssi.it

fino al 21 dicembre − Musei Civici Veneziani

Proiezioni al teatrino Casa delle parole

St_Art per tutti

A Perdifiaba

fino al 26 aprile − Palazzo Grimani www.palazzogrimani.org

fino a giugno − Teatrino di Palazzo Grassi

Laboratori in Serra

www.palazzograssi.it

15, 22, 29 marzo e 5,12,19 aprile − La Serra

Visite guidate

dei Giardini

fino al 28 dicembre − Museo di Storia

www.serradeigiardini.org

Naturale

Live on Art

fino al 27 giugno − Musei Civici Veneziani

www.visitmuve.it


P a l a zzo G ri m a n i


Per l e fam i gl i e

A Castello con i bambini

Tre proposte culturali per i più piccoli

F a b ri zi o S a n to S ch i n occa

S

e vi trovate nel sestiere di Castello, non perdete l’occasione di visitare il Museo della Fondazione Querini Stampalia: casa museo che ricrea la fastosa dimora della famiglia Querini, una delle più ricche collezioni d’arte della città, con oltre quattrocento dipinti dal XIV al XX secolo, per lo più di scuola veneta. Tra le opere esposte: Giovanni Bellini, Lo­ renzo di Credi, i due Palma, Bernardo Strozzi, Marco e Sebastiano Ricci, Giambattista Tie­ polo, Orazio Marinali, Pietro Longhi, Antonio Canova, Gabriel Bella. La Fondazione ha aperto per i vostri bambini Casa Macchietta: accoglie bambini dai 3 ai 6 anni in uno spazio appositamente attrezzato e arredato con giochi, libri, colori. Lo spazio,


F on d a zi on e Qu e ri n i S ta m p a l i a

organizzato per angoli tematici, permette nel corso della giornata di intervallare momenti di gioco libero, attività strutturate, letture animate. Macchietta era uno dei cagnolini di casa Querini, citato nelle lettere che Elena Mocenigo scriveva al marito Andrea Querini nel Settecento e sarà lui il virtuale compagno di avventure dei piccoli ospiti. Un luogo a misura di bambino dove i più piccoli sono affidati a personale preparato che parla italiano, inglese e francese a dispo­ sizione di chi vuole lasciare il proprio bambi­ no per studiare in Biblioteca o semplicemente leggere una rivista o un quo­ tidiano in Emeroteca, visitare il Museo o una mostra, assistere ad una conferenza. A parti­ re dal 1 aprile l'offerta didattica sarà più ricca e con atelier cretivi quotidiani ispirati al tema del mese. Il mese di aprile è dedicato alla lettura. Si andrà alla scoperta del magico mondo dei libri e delle storie attraverso lettu­ re ad alta voce, letture animate e atelier. A due passi dalla Fondazione Querini Stampa­

lia si trova Palazzo Grimani dimora dei Gri­ mani di Santa Maria Formosa, riccamente decorate con affreschi, stucchi e marmi pre­ giati ad opera di celebri artisti del Cinque­ cento, tra cui Giovanni da Udine, Francesco Salviati e Federico Zuccari. Il Museo propone ai vostri bambini un ciclo di letture animate dal titolo A Perdifiaba Letture con attori e musica dalle Fiabe di tutto il Mondo.che proseguirà fino a tutto il mese di aprile 2014, per guidare i più piccoli alla scoperta di altre lingue, culture e tradi­ zioni. Pensato espressamente per bambini in età scolare, si articolerà in dieci incontri della durata di un’ora ciascuno, sempre di sabato alle ore 15:00. Gli attori della Compagnia Teatrale Pantakin metteranno in scena Fiabe russe ed ebraiche, fiabe africane e dei Balca­ ni, fiabe francesi della Corte di Re Sole e fiabe popolari inglesi, fiabe tradizionali norvegesi e giapponesi, le fiabe irlandesi riscritte dal poeta William Butler Yeats e quelle quasi inedite del popolo rom. Al momento della


merenda, anche sulla tavola i bambini troveranno un omaggio del Paese appena visitato, come un bi­ scotto kasher o l’origami di una gru giapponese. Proprio dietro la fermata del vaporetto di San Zaccaria e vicino a Piazza San Marco trovate infi­ ne la Biblioteca Pedagogica "Lorenzo Bettini": oltre alla ricca collezione di libri per bambini e ragazzi in lingua italiana i vostri bambini avranno la possibilità di consultare bellissimi album illustrati, di leggere libri o di fare giochi da in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Al piano terra, dove è situata la sezione per i bambini 0­4 anni, un'ampia sala arredata con allegre seggiole, tavolini colorati e una conforte­ vole seduta perfetta per una pausa d'allatta­ mento o per le mamme in dolce attesa, accoglie i bimbi più piccoli e i loro genitori. Nelle immediate adiacenze dell'ingresso, ad uso degli utenti, vi è inoltre un bagno con fasciatoio. Al piano superiore, per i ragazzi più grandi, sono a disposizione cinque postazioni internet colle­ gate alla rete wi­fi (possibilità di connessione e acquisto card d'accesso sul Portale Venezia Unica).

I n form az i on i Biblioteca Bettinini

pedagogica

Lorenzo

Castello, campo S. Provolo, 4704 /a Tel: +39 0415220557 ­ Fax: +39 041717361 E­mail: biblioteca.bettini@comune.venezia.it www.comune.venezia.it

Fondazione Querini Stampalia Castello 5252, 30122 Venezia Tel: +39 0412711411 ­ Fax +39 0412711445 ­ Prenotazioni +39 389 3410639 (da martedì a domenica dalle ore 15 alle 16) email: didattica@querinistampalia.org www.querinistampalia.org Palazzo Grimani Museo di Palazzo Grimani Castello 4858 – Ruga Giuffa, 30122 Venezia

B i b l i o te c a P e d a g o g i c a L . B e tti n i


I sol e del l a l agu na

San Francesco del Deserto Un’oasi di pace e di preghiera

V

enezia è un arcipelago: sono circa una settantina le isole della laguna che abbracciano la città storica, di varie dimensioni e più o meno densamente abitate, caratterizzate da antichi insediamenti produttivi, conventuali e militari. Senza dubbio le isole lagunari sono luoghi dalla bellezza spesso ancora selvaggia, che fanno credere a chi vi mette piede per la prima volta di ritrovarsi in un altro mondo, fuori dal tempo. A sud di Burano, non lontano da Torcello, in un angolo di laguna appartato e silenzioso dove i vaporetti di linea non arrivano, sorge San Francesco del Deserto, una piccola isola che ospita un

convento di frati minori, uno degli ultimi eremi lagunari. Un’oasi di pace e di preghiera, dove il silenzio è rotto solamente dal canto degli uccelli che qui vivono indisturbati. Questo è certamente il luogo ideale per chi vuole allontanarsi anche solo per un'ora dalle folle che, soprattutto nei mesi estivi, invadono la città e le altre isole della laguna di Venezia, ma anche per trascorrere qualche giorno di tranquillità, silenzio e meditazione. Un'isola perfetta per una breve fuga dal mondo, passeggiando nel verde di cipressi secolari e pini marittimi, ammirando il paesaggio di velme e barene, le terre emerse della laguna, coperte da una folta vegetazione.


L a m a p p a b i o e c o s o l i d a l e d i Ve n e z i a L'edizione 2014 di Fuori rotta. L’altra Mappa di Venezia (stampa in via di pubblicazione, prevista per aprile 2014) raccoglie informazioni, consigli, idee per i viaggiatori che cercano un turismo responsabile, originale e solidale a Venezia, in laguna e terraferma e per i veneziani che vogliono adottare uno stile di vita più attento e consapevole sia nella spesa di tutti i giorni, sia nelle scelte culturali. Non è solo una mappa: Fuori rotta. L’altra Mappa di Venezia si presta a essere utilizzata come una vera e propria guida per orientarsi in città, e scoprire le iniziative rispettose dell’ambiente, della cultura e dell’identità locale, conoscere luoghi inediti, godersi il verde di parchi e aree naturali, mangiare in locali di cucina bio o a chilometro zero, fare acquisti in botteghe artigiane e del commercio equo e solidale. Fuori rotta. L’altra Mappa di Venezia è un progetto della Città di Venezia in collaborazione con l’associazione AEres – Venezia per l’Altraeconomia. Per maggiori informazioni: www.veneziaunica.it/it/content/fuori­rotta­laltra­mappa­ di­venezia

M i m i C o co d e s i g n G i org i o B om b i e ri

Tra stori a e l eggen d a Secondo la tradizione nel 1220 San Francesco di Assisi, a bordo di una nave veneziana di ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa, approdò sull’isola, al tempo chiamata “delle Do Vigne”. Qui il santo venne accolto dal canto di una moltitudine di uccelli: lo racconta il suo biografo san Bonaventura da Bagnoregio. Pochi anni dopo la morte di Francesco, il proprietario dell'isola, il patrizio veneziano Jacopo Michiel, fece erigere una chiesetta in onore del poverello d'Assisi, la prima dedicata al santo, e donò l'isola

ai frati Minori Francescani, per edificarvi un convento. Il nome del luogo risale a un paio di secoli dopo, quando nel Quattrocento l'isolamento e l'insalubrità del luogo costrinsero i francescani ad abbandonare l’isola, che per alcuni anni rimase deserta. Nel 1451 l'isola fu concessa ai frati Minori Osservanti che provvidero al restauro della chiesa e del convento, edificando inoltre il chiostro rinascimentale. Alla fine di quello stesso secolo, papa Clemente VIII vi insediò i frati Minori Riformati. Quest’ultimo ordine rimase sull’isola fino al 1806, quando la soppressione napoleonica degli ordini religiosi costrinse i frati


a lasciare l'isola, mentre il convento veniva adibito a deposito di esplosivi e l’isola stessa diventava una caserma militare. Nel 1856, l'imperatore d'Austria Francesco I donò l'isola al Patriarca di Venezia che a sua volta la concesse in perpetuo ai frati Minori Francescani. Dal 1858 si susseguirono i lavori di restauro dell'intero complesso, che portarono alla luce oltre alle absidi dell'oratorio anche le fondamenta dell'antica chiesa duecentesca, a sua volta costruita su un edificio a due vani. Oggi la chiesetta con i due chiostri, uno duecentesco e l'altro rinascimentale, sono luoghi di preghiera per una piccola comunità di francescani.

Vi si ta al l ' erem o L'isola di San Francesco del Deserto è aperta a chi vuole visitarla in giornata, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17, tutti i giorni escluso il lunedì. I visitatori sono accolti e accompagnati nella visita da un frate francescano. L'isola si raggiunge facilmente da Burano con un'imbarcazione privata: il collegamento è assicurato ogni giorno ­ escluso il lunedì ­ alle 14.30; il tragitto per e dall'isola dura circa dieci minuti e costa 10 euro. Scesi dalla

barca, si percorre il lungo viale alberato che porta alla chiesa, affiancata dal campanile e dal convento. Dalla porta a destra si accede al primo chiostro, recentemente restaurato, e al vicino chiostro quattrocentesco, con al centro una vera da pozzo barocca. Da vedere, fra le opere d'arte e i dipinti di varia provenienza qui ospitati, i Quattro Santi Coronati attribuiti a Iacopo Tintoretto e ad Andrea Meldolla, detto lo Schiavone. Vale una visita anche il bel giardino, molto curato dai frati. Camminando lungo il viale si giunge a due terrazze panoramiche, da cui ammirare il paesaggio della laguna circostante.

I n ri ti ro su l l ' i sol a I frati accolgono quanti desiderano ritirarsi per qualche giorno nel silenzio e nella solitudine del convento: prenotando in anticipo, si può soggiornare sull'isola per trascorrere tre giornate scandite dai ritmi dei francescani, solitamente dal venerdì pomeriggio al pranzo della domenica. Gli ospiti condividono i momenti di preghiera e i pasti con la comunità. A disposizione dei visitatori c'è una casa di accoglienza che offre stanze singole con bagni in comune.

G i org i o B om b i e ri


G i org i o B om b i e ri

I n fo u ti l i Per arrivare sull'isola di San Francesco del Deserto dal centro storico di Venezia, si prende il vaporetto linea 12 da Fondamente Nove fino a Burano. Per gli orari consultare il sito dell'azienda di trasporto pubblico: www.actv.it Per raggiungere l'isola di San Francesco del Deserto da Burano con servizio di navetta, si può contattare per tempo www.lagunaescursioni.com Per pernottare e trascorrere qualche giorno sull'isola di San Francesco del Deserto, telefonare ore pasti allo 041 5286863. Per maggiori informazioni visitare il sito del convento francescano: www.sanfrancescodeldeserto.it G i org i o B om b i e ri


F ra n ce sca B org i ol i


S c o p r i r e Ve n e z i a

V enic e bac kst age il dietro le quinte di una delle città più conosciute e visitate al mondo

An d re a B orsoi

S

e con i suoi oltre 630 ettari può vantarsi di essere una delle zone umide più estese del Mediterraneo, si può ben dire che Venezia sia una città nella quale l'inconsueto ambiente lagunare ha condizionato e condiziona più o meno direttamente tutte le attività e le funzioni che vi si svolgono. L'acqua della laguna è rinnovata dall'apporto della marea dell'Adriatico che attraversa le tre sue tre bocche di porto 2 volte al giorno e dai pochi fiumi che nei secoli non sono stati oggetto di opere idrauliche di diversione (come ad esempio la Brenta o l'Adige) e che ancora vi sfociano (come Marzenego, Dese, Sile). I fondali sono mediamente profondi attorno al metro (anche se in alcuni casi in prossimità del porto industriale arriviamo ai 15 ­ 20 metri). Un ambiente che appare omogeneo ma che è invece spiccatamente gerarchizzato in un alternarsi di acque dolci e di correnti marine, fra un dedalo di canali. Sono queste le condizioni che determinano la formazione della città di Venezia, il suo delicato equilibrio e la sua spiccata specificità.


L e i to n g C h e n

Rap p or to con l ' acq u a Venezia non è un’isola, ma si è sviluppata sin dalle origini come una sorta di arcipelago urbano composto da svariati nuclei ­ attualmente si contano 124 insediamenti ­ accomunati dalla presenza di alcuni ele­ menti: un campo ­ in cui si concentrano le funzioni di interesse collettivo: chiesa e mercato ­ lambito da almeno un rio ­ se oggi non c’è significa che è stato interrato di­ ventando un rio terà ­ e uno o più pozzi per l’acqua. In un ambiente urbano circondato di acqua salmastra uno dei problemi fondamentali è trovare l'acqua potabile: i veneziani per secoli escogitarono un eccezionale sistema sotterraneo per raccogliere l'acqua piovana. Di questo si­ stema ­ ormai non più in uso perché soppiantato dall'acquedotto già dal 1884 con le sue fontanelle pubbliche ­ rimane traccia nelle centinaia di vere da pozzo che affiora­ no in quasi tutti i campi (piazze). È proprio dalla storica e progressiva sapiente

valorizzazione dei vantaggi del vivere in la­ guna (isolamento, difesa e sviluppo di una portualità diffusa) che ha permesso a Venezia in tempi relativamente brevi di diventare una delle più grandi potenze del Mediterraneo. Ma l'acqua è anche il grande limite fisico di Ve­ nezia. L'edificazione è costosa poiché le fonda­ zioni poggiano su un terreno fangoso, consolidato per mezzo di un fitto strato di lunghi pali in legno conficcati fino a toccare i sedimenti più compatti (caranto). Su queste "foreste" di pali viene poi posto un tavolato di legno e uno zoccolo di pietra d'Istria da dove poi si impostano le murature vere e proprie. I margini delle isole cittadine sono inoltre rivestiti di mattoni per contrastare l’erosione, ma questi neces­ sitano di continue manutenzioni perché a lungo andare perdono l’impermeabilità: l’acqua salsa erode la malta che li tiene insieme e il moto ondoso li stacca. Inoltre la porosità della muratura richiama l'umidità di risalita che ­ evaporando ­ fa cristallizzare i sali disciolti: questi aumentano di volume e fanno sgretolare i mattoni stessi.


Strad e d el l a ci ttà Il primo singolare elemento che appare a chi visita Ve­ nezia è la separazione dei precorsi pedonali da quelli de­ stinati al trasporto, ovvero i canali. Tale principio è tanto attuale quanto originario e connaturato con la storia della città. Fra le isole infatti ci si muoveva usando quasi solo le vie d'acqua e i ponti per lungo tempo rimangono assai pochi: oggi la situazione è meno evidente perché ­ oltre gli attuali 438 ponti ­ i percorsi pedonali a partire dall'Ottocento si sono talmente sviluppati che ancora oggi ci si muove in città prevalentemente a piedi e addi­ rittura anche le condotte per gli impianti tecnici (elettri­ cità, acqua, telefono...) usano gli stesssi percorsi pedonali e... attraversando i ponti! Osservando la mappa della città la rete dei canali è mes­ sa bene in evidenza e si riconosce l'articolazione fonda­ mentale dell'organismo urbano in insulae che seguendo pochi modelli si ripetute in tutta la città: edificati più o meno regolari disposti a pettine lungo i canali, percorsi da calli interne o affacciati su spazi aperti di maggior di­ mensione denominati campi.

G l ossari o calle: dal latino "calle(m)" che significa sentiero, via. fondamenta: terreno che si affaccia su un rio. ruga: strada fiancheggiata da negozi. piscina: terreno paludoso poi interrato ramo: laterale di una via principale... spesso senza uscita. sottoporteghi: spazi sotto agli edifici barbacane: travature emergenti che sorreggono al primo piano la sporgenza degli edifici per guadagnare spazio senza restringere la superficie pedonale salizada: un importante percorso cittadino “selciato”. caranto: (dal tardo latino caris "sasso") un suolo fossile di particolare consistenza su cui si fondano i palazzi di Venezia

Arch i vi o S tori co M u n i ci p a l e d i Ve n e zi a , F on d o G i a com e l l i


N i n a S a n d i ki

Le case. . . su gl i al beri Lunghi pali capofitti a testa in giù, piantati a forza nel molle terreno sottostante: non è diffi­ cile pensare a Venezia come un incredibile bo­ sco alla rovescia, sul quale si erge un'intera città di case... sugli alberi! Gli edifici sono stati creati in base alle caratteri­ stiche dell’ambiente e lo schema più frequente seguìto nella costruzione è quello della casa fondaco, la tipologia di residenza della famiglie mercantili medievale. Lo schema in alzato segue questi moduli: a) piano terra: magazzino e luogo di compra­ vendita b) pòrtego: salone al primo piano con funzio­ ne di luogo di rappresentanza c) sottotetto: appartamenti della servitù Le strutture in legno e mattoni, assieme alle fondazioni riescono ad adattarsi ai vari cedi­ menti del terreno sottostante; si può pensare ad un edificio come fosse una scatola con pareti e solai non rigidamente vincolati al perimetro.

Le pareti sono semplicemente appoggiate alle murature per consentire i movimenti. I muri portanti sono quasi sempre perpendicolari ai rii e in questo modo sono gli unici muri veramente portanti e cioè sostengo­ no i carichi dei solai La facciata non ha funzione portante, infatti, essendo scarica permette la realizzazione di grandi aperture per far entrare la luce nell’edi­ ficio e si affaccia quasi I muri perimetrali sono leggermente incli­ nati verso l’interno e in caso di dissesti tendono ad ancorarsi al tetto evitando di uscire verso l’esterno. I solai e le coperture sono in legno, mate­ riale leggero, elastico che resiste senza spezzarsi alle modificazioni dell’edificio. I piani sono collegati con un sistema di scale incrociate (scala leonardesca) che permette di avere ingressi distinti, di rappresentanza e di servizio. Tuttavia vi erano anche dei punti di scambio per consentire il passaggio da una parte all’altra.


Pe r a p p ro fo n d i r e

"Venice Backstage. Come funziona Venezia?", video docu-

mentario e progetto multimediale curato da Insula SpA per il Comune di Venezia. www.venicebackstage.org L’Atlante della laguna:

il geoportale della laguna, del territorio e della zona costiera di Venezia www.silvenezia.it

L'Italia, Venezia,

guida rossa, Touring Editore, Milano 2005 Tizano Scarpa, Venezia è un pesce. Una guida, Feltrinelli, Milano 2008 I n su l a S PA

mattoni pietra d'istria livello d'acqua

fondo del canale tavolato in legno pali in legno caranto Lu ca B i a n ch e tto d a u n d i se g n o d i M a ri o P i a n a

Kse n i a S ca rp a


L e p i e t r e d i Ve n e z i a

Th e Yorck P roj e ct: 1 0 . 0 0 0 M e i ste rwe rke d e r M a l e re i . D VD -RO M

i sestieri

I

W i ki m e d i a C o m m o n s ,

Castello

l sestiere Castello si trova nella parte più orientale di Venezia; il più esteso e il secondo per popolazione della città ed anche l’unico dei sei a non affacciarsi sul Canal Grande. Il suo nome deriva dal castello che, già nel corso dell' 800, il doge Pietro Tribu­ no aveva edificato per fortifi­ care la città in questa che diventerà, successivamente, sede del potere religioso, fino al 1807 anno in cui, dall’isola di San Pietro di Castello il Patriarca si trasferirà a San Marco. L’urbanizzazione del sestiere si sviluppò attorno all’Arsenale grazie alla costru­ zione delle abitazioni occupate da quanti lavoravano nei dintorni: nella piccole e grandi officine, nei granai, nei forni e nei grandi magazzini di

raccolta per le merci. Nella zo­ na più a nord si collocarono i conventi dei domenicani di San Giovanni e Paolo e dei francesca­ ni di San Francesco della Vigna. I Giardini Pubblici e la Via Garibaldi sorsero invece in epoca napoleonica. In que­ sto sestiere si trovavano due scuole: la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni e la Scuola Grande di San Marco. Quest'ultima fu ria­ dattata da Napoleone in Ospedale militare ed è tuttora la sede dell'ospedale civile cittadino dei Santi Giovanni e Paolo, così chia­ mato perché si appoggia alla basilica omonima. Oggi, quella di Castello è una zona popolare e para­ dossalmente considerata periferia.


tradizioni

Festa del Bocolo

P

er i veneziani il 25 aprile è ricorrenza as­ sai più antica della fe­ sta nazionale di liberazione dal nazifascismo; si celebra infatti la festa del Santo Patrono Marco le cui reli­ quie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d'Egitto, furono avventuro­ samente traslate a Venezia nell'anno 828 da due leggendari mercanti venezia­ ni: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello. Si narra che per trafugare ai Mu­ sulmani il prezioso corpo i due astuti mercanti lo abbia­ no nascosto sotto una partita di carne di maiale, che passò senza ispezione la dogana a causa del noto disgusto per questa derrata imposto ai se­

guaci del Profeta. Come da tradizione in questo giorno si usa donare all'amata un bó­ colo, ovvero un bocciolo di rosa rossa. È una consuetudine che ha radici lontane, sebbene sia ancora oggi molto sentita dai veneziani, che acquistano un fiore anche per familiari e co­ noscenti. All'origine della fe­ sta una leggenda racconta il tragico amore di una no­ bildonna per un trovatore che, ferito a morte combattendo, cadde sopra un rosaio, tingendo un bocciolo col sangue; quel bocciolo fu consegnato da un messaggero alla nobildonna che, l'indo­ mani, il 25 aprile, fu trovata morta con il simbolico dono sul petto.

W i ki m e d i a C o m m o n s ,

La castrau ra

Ci ttà d i Ve n e zi a - S e rvi zi o Vi d e ocom u n i ca zi on e

Tipico carciofo dell’Isola di Sant’Era­ smo, la castraura è famosa per il suo leggero sapore amarognolo. In padella Ingredienti per 4 persone: una decina di carciofi; 2 spicchi d’aglio; olio; brodo ve­ getale; prezzemolo; sale Preparazione Tagliare i carciofi a metà e metterli in una pentola che li contenga tutti. Cospargerli con sale, un filo d’olio ed un bicchiere di brodo vegetale. Cuocerli a fuoco vivace per dici minuti e poi abbassare la fiamma e lasciar cuocere circa mezz’ora. Ogni tanto rigirare i carciofi, aggiungendo un po’ di brodo quando il fondo di cottura si asciuga troppo. A fine cottura cospargere con prezzemolo tritato e servire caldi. Fritta Ingredienti: 36 castraure o botoli; olio di arachidi; sale; Necessario per la pastella: acqua; farina; lievito; sale Preparazione Togliere le foglie più dure ai carciofi, ta­ gliarli a spicchi. Tuffare ogni spicchio in una pastella semplice (o, se preferite, all’uovo) e friggerli in olio abbondante. In alternativa è possibile passare gli spicchi di carciofo solo nella farina e friggerli. www.carciofosanterasmo.it


L e p i e t r e d i Ve n e z i a

Curiositа veneziane

F a b ri zi o O l i ve tti

antichi mestieri

Intagiadori

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L' Al tan a

E' una sorta di terrazza in legno sorretta da pilastri, posizionata sopra ai tetti delle case. Durante il periodo della Repubblica, veniva frequentata dalle donne veneziane per schiarirsi i capelli. Questo avveniva dopo aver uti­ lizzato una tintura che, spalmata sulle chiome, veniva fatta asciu­ gare al Sole attraverso un cappello di paglia privo di cocuzzolo centrale (detto solana), dal quale uscivano i capelli bagnati. Sicuramente questa struttura inso­ lita e tipica, si rivelò un punto strategico e fondamentale per posi­ zionare i fucilieri addetti alla di­ fesa aerea della città durante il primo conflitto mondiale. Oggi l’altana, è utilizzata so­ prattutto durante le afose serate estive, per cenare all’aperto o per quattro chiacchere con gli amici.

L

’intaglio è una forma di lavorazione artisti­ ca del legno dalle ori­ gini antichissime che da sempre ha costituito una delle attività artigianali più signifi­ cative in molte regioni italiane. Le origini di quest’arte deco­ rativa si devono all’esigenza di abbellire e rendere più accogliente la propria casa e trasformare oggetti d’uso co­ mune in splendidi manufatti, esprimendo al tempo stesso valori simbolici legati alle tra­ dizioni locali. A Venezia inta­ giadóri, sono soprattutto gli artigiani che intervengono nella fase di rifinitura e deco­ razione della gondola sulla quale l’intervento di scultura è esteso non solo a tutte le parti a vista, ma anche al

parécio, l’arredo destinato ai passeggeri. L´attuale fisiono­ mia della gondola è ben di­ versa da quella che si può ammirare nei quadri dei ve­ dutisti del ´700 veneziano. Col tempo, trasformandosi sempre più in barca di rappresentanza, la gondola è stata modificata anche nella copertura di prua, i fiuboni hanno preso la sagoma a tetto e sono stati arricchiti di ornamenti a intaglio, intarsio e doratura. Gli intagliatori possono essere specializzati in ‘ornato’ o in ‘figura’, ma i soggetti sono sempre concordati con il gondoliere, sulla base di un ‘repertorio’ di disegni accu­ mulato nella bottega anno do­ po anno, lavoro dopo lavoro.


Non solo gondola

Il sandolo

C

iascun esemplare della nutrita flotta di piccole imbarcazioni che attra­ versano ogni giorno i canali di Venezia ha una storia particola­ re: non fa eccezione il sàndolo. Fra le tipologie più diffuse in la­ guna, negli anni si è evoluto in forme molto diverse con conti­ nuità da un'isola all'altra a se­ conda dell'uso e dell'ambiente in cui era impiegato. La legge­ rezza e l'agilità del sandolo, sia con la vogata alla veneziana a un remo che con due remi in croce (alla vallesana), l'hanno reso il corrispettivo del carretto o della bicicletta dei venezia­

ni, divenendo il mezzo più adatto per percorrere lunghi tratti di laguna profondi anche solo pochi centimetri: uno strumento per unire le persone camminando sull'acqua ­ sandalo è anche il nome di un tipo di calzatura – in un ambiente spesso difficile e ostile ma che nonostante ciò ha permesso a una civiltà di svi­ lupparsi rimanendo per secoli in simbiosi con l’ecosistema e in grado rispettare le sue risorse naturali, ricavandone il maggior frutto possibile. Ne esistono di grandi, attorno nove metri, co­ me il sàndolo buranello ­ che serviva soprattutto per diversi

a rza n a . org

tipi di pesca, così capiente ed elegante da trovare attualmente impiego accanto alle gondole per il trasporto passeggeri in città ­ oppure di piccole (5­6 metri) come il cosiddetto s’ciopòn ­ dal nome dia­ lettale del fucile di grosso calibro che fino agli anni '60 veniva installato a bordo, e che si usava per la caccia all'avifauna la­ gunare durante i periodi migratori. Barca sempre molto apprezzata dai vene­ ziani, il sandolo di San Piero o sampierotta ­ dal nome San Pietro in

L u c a B i a n c h e tto

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W i ki m e d i a C o m m o n s

N i co l ò Z e n

Volta, villaggio di Pellestrina ­ è barca da pesca molto comoda e capiente e in grado di affrontare bene anche il mare, nata per la voga sta vivendo una nuova vita tra i cultori della vela al terzo grazie alle sue buone ca­ ratteristiche veliche. Altro membro della famiglia dei sandoli è pupparin, l'unico asimmetrico un po' come la gondola con una poppa svi­ luppata per aumentare la resa della vo­ gata, usato quando ancora i motori non rombavano in laguna soprattutto da do­ ganieri e contrabbandieri, che avevano per ovvie ragioni bisogno di velocità e ma­ neggevolezza o la mascareta, un sandolo molto elegante di cui ci rimane solo la va­ riante sportiva, molto diffusa tra le asso­ ciazioni remiere.


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V – Venezia magazine

anno 2, numero 6 marzo - aprile 201 4 Bimestrale online a cura dell’Assessorato al Turismo della Città di Venezia. Contatti redazione

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