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“La memoria delle stazioni pare essere un ossimoro, tanto che le stazioni sono per noi i luoghi dell’impermanenza, del passaggio rapido. Ci si chiede invece che memoria abbiano, se tutti quei baci scambiati, quegli ultimi saluti ma pure quegli arrivi frettolosi all’alba di Napoli per andare verso nord si fermino dentro qualcosa, se sappiano trovare uno spazio fisico che non sia solo il singolo ricordo, e si facciano appunto memoria”. Inizia così il racconto di Valeria Parrella dedicato alla Stazione di Napoli e scritto appositamente per un’iniziativa speciale che cuce, tramite una figura femminile scarlatta e aggraziata, scatti d’archivio e la penna di otto celebri scrittori. Al centro, otto stazioni di otto città italiane: quella di Bologna raccontata da Enrico Brizzi, Firenze da Sandro Veronesi, Messina da Nadia Terranova, Milano da Gaia Manzini, Roma da Melania G. Mazzucco, Venezia da Tiziano Scarpa, Trieste da Mauro Covacich, oltre a Napoli da Valeria Parrella. C’è poi il contributo di Dario Franceschini che
LA STAZIONE DI MILANO CENTRALE FOTOGRAFATA DA ANNA DI PROSPERO.
LA MEMORIA DELLE STAZIONI
Come un fil rouge, una figura femminile scarlatta, leggiadra ed enigmatica, cuce otto stazioni di otto città, tratteggiate dai racconti di otto scrittori
STAZIONE DI TRIESTE CENTRALE, 2022.
INTERNI novembre 2022 1
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STAZIONE DI VENEZIA SANTA LUCIA, 2022.
al tempo stesso si proietta verso ciò che è in partenza. Presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, “La Memoria delle Stazioni”, realizzata da Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con Fondazione FS Italiane, ha raccontato questa realtà sfuggente eppure così concreta, quotidiana e atemporale, impregnata di riti, gesti e scambi. Ora la mostra girerà per il mondo: la prima tappa sarà Parigi a metà gennaio 2023. Se il ‘com’era’ è affidato al prezioso materiale d’archivio, il ‘com’è’ è offerto dallo sguardo di una giovane LA STAZIONE DI NAPOLI CENTRALE INTERPRETATA DA ANNA DI PROSPERO. GLI SCATTI DELLA GIOVANE FOTOGRAFA SONO fotografa, Anna Di Prospero, ARRICCHITI DA IMMAGINI DELL’ARCHIVIO LUCE scelta da Chiara Sbarigia, nuova E DELLA FONDAZIONE FS ITALIANE. presidente di Cinecittà, per rileggere con i suoi scatti condivide il ricordo della stazione della realizzati ad hoc le stesse otto stazioni ‘sua’ Ferrara. Anche se sono spazi di ferroviarie, offrendone una lettura transito, anche se appartengono ai “non contemporanea e, per la prima luoghi”, le stazioni hanno una memoria, volta, femminile. Una donna di rosso una memoria dinamica che vive vestita che aleggia sinuosa e misteriosa: nella scia di quello che è passato e che senza lasciare tracce disegna traiettorie,
2 novembre 2022 INTERNI
unisce città, stazioni, situazioni. E diventa il fil rouge dell’intero progetto. Alla sua leggerezza sofisticata ed evanescente si contrappone la consistenza della parola su pagina. Facendo rivivere nei racconti il ricordo delle stazioni delle loro città, gli scrittori mettono infatti a confronto memoria privata e memoria pubblica, come Melania G. Mazzucco quando scrive “Così i fotogrammi di quelle partenze si somigliano tutti. Il fragore degli sportelli sbattuti, uno dopo l’altro, il fischio perentorio che proviene dalla banchina, il sibilo che sblocca i freni, nel rettangolo del finestrino le ombre di parenti che salutano, e subito già si apre – come una promessa – la landa dei binari […]”. Il progetto “La Memoria delle Stazioni”, documentato da un catalogo edito da Marsilio Arte/ Archivio Luce Cinecittà, comprende 92 scatti di archivio, 20 foto inedite di Anna Di Prospero e 8 racconti originali, oltre a documenti storici e un filmato con immagini audiovisive che restituiscono 90 anni di storia delle stazioni italiane. ■ Claudia Foresti