C MAG n.01/2016

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sommario

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Gennaio 2016

EDITORIALE 7 ALMANACCO 8 FATTI DI CRONACA 12

SPECIALI DEL MESE 18 RICETTE 158 OROSCOPO 162

IN COPERTINA

Intervista all’attrice Sabrina Crocco

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EVENTI - Roma e Castelli romani

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CASTELLI E DINTORNI

Famose du’ passi

ATTUALITà

L’euro: uno sguardo al passato

CULTURA

Il Vangelo aveva ragione: il viaggio dei magi... Racconto del mese - Notturna

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ARTE

Grande serata romana di Vip...

36

46

50 56

64

SPETTACOLO - Nuovi volti 72 Mary Rubes | Erika Kamese | Just Sound Quintet SPETTACOLO - L’Intervista

Chiacchierando con Alessandro Serra A parlare è il conduttore televisivo Carlo Senes Intervista a Tiziana Buldini

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80

MUSICA

Chiacchierando con Barty Colucci

SALUTE

Cervicale: dolore e falsi miti

SPORT

Luigia Baggetta

VIAGGI

88 84

Da Santa Monica a San Diego

MOTORI

Moto del mese - Moto Guzzi Auto del Mese - Audi Q7

NATURA

102

80 84 88

102

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120

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130 132

Diesel

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RASSEGNA STAMPA di Marianna Pignatelli

140

PARLANO LE AZIENDE

Parlando di Facebook. Parte 2

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di Desiré Sara Serventi

T

roppo spesso i giovani vengono pressi di mira dai propri coetanei, con atti di bullismo. Le loro prede vengono scelte con attenzione, e da quel momento in poi vengono derisi, insultati e picchiati con una cattiveria unica nel suo genere. E se di questo tema si parla sempre più spesso invitando i giovani a ribellarsi denunciando questi atti, dall’altra ciò che sbigottisce e l’atteggiamento di coloro che assistono alle scene divertendosi e filmando tutto, in maniera a dir poco spregevole. Filmano con i loro telefonini, la vittima di turno, mentre viene attaccata da questi bulletti, e con un semplice click postano i loro video sui social così da poter ridicolizzare ulteriormente chi ha subito questi attacchi. Chi filma questi atti e li condivide si comporta da complice, perché filmare e condividere il video sui social vuol dire approvare questi atti di violenza. Col cyberbullismo non c’è la possibilità di ribellarsi o di chiedere un aiuto. Spesso infatti i giovani non sanno il motivo per cui gli occhi sono puntati loro addosso, ma il motivo è da attribuirsi alle frasi o alle foto che vengono loro associate su Facebook. Denunciare questi atti di violenza è l’unica possibilità per ribellarsi a questi bulli che intendono semplicemente calpestare la dignità dei loro coetanei.

In copertina: Sabrina Crocco - Ph: Paolo Stucchi

L’editoriale

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almanacco del mese• Notizie a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Accadde nell’anno...

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2002 - L’euro entra in circolazione: In Italia e

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2007 - Steve Jobs presenta l’iPhone: «Con questo prodotto rivoluzionario abbiamo fatto un salto in avanti di almeno cinque anni rispetto alla concorrenza: abbiamo reinventato il telefono».

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1942 - Il più grande caso di spionaggio negli Usa: Negli archivi del FBI è registrato sotto la voce Duquesne Spy Ring: è il più grande caso di spionaggio nella storia degli Stati Uniti d’America, culminato il 2 gennaio con la condanna a 300 anni di carcere per i 33 imputati

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1863 - Inaugurata la metropolitana di Londra:

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1954 - «La RAI Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive». E’ lo storico incipit di Fulvia Colombo, la decana di tutte le “signorine buonasera”, che dagli studi di Milano annuncia l’inizio ufficiale del regolare servizio di trasmissioni televisive in Italia.

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1922 - Primo test dell’insulina: Leonard Thom-

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2010

- Inaugurato il grattacielo più alto del mondo: Con una spettacolare cerimonia, in stile hollywoodiano, viene inaugurato a Dubai il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo (828 mt).

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2010 -

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1968 - Inizia la Primavera di Praga: Alla guida del Partito Comunista venne eletto il “liberale” Dubček e, per quasi otto mesi, l’allora Cecoslovacchia visse una stagione di “riformismo illuminato”, che le cronache storiche identificarono con l’espressione Primavera di Praga.

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2012 - Naufragio della nave Concordia: In pochi attimi uno schianto prelude a una notte di terrore e morte, che si conclude con la mastodontica nave sommersa per metà dal mare.

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1912 - Il geologo, esploratore e meteorologo tedesco Alfred Wegener espose una delle più geniali intuizioni scientifiche del XX secolo: centinaia di milioni di anni fa la Terra era formata da un unico continente, poi smembratosi in più parti. La teoria aprì la strada alla geologia moderna.

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1976

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1797 - Il Tricolore viene adottato per la prima volta: Una storica assemblea a Reggio Emilia, riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani.

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2001 - Inizia l’era di Wikipedia: «Hello, world». È il saluto che accoglie i primi visitatori del sito wikipedia.org, nato da un’idea dell’imprenditore Jimmy Wales e del filosofo Larry Sanger.

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1993

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1605 - Pubblicato il primo romanzo di Don Chisciotte: El Ingenioso hidalgo don Chisciotte de la Mancha, titolo in lingua originale del popolare romanzo Don Chisciotte, che lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes pubblicò in due parti tra il 1605 e il 1615.

Mel Gibson Attore e Regista 3 gennaio 1956

Adriano Celentano Cantante e Attore 6 gennaio 1938

Michelle Hunziker Attrice e Conduttrice 24 gennaio 1977

Scrittore italiano 25 gennaio 1958

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Accadde nell’anno...

Nati il

Alessandro Baricco

dalla Storia

in altri undici Paesi entra in circolazione l’Euro. Giunge così a compimento quel processo di unificazione economica-monetaria iniziato con il Trattato di Maastricht, sottoscritto nel 1993.

- Beppe Alfano, 48enne cronista locale, rincasando con la moglie, davanti al portone d’ingresso nota qualcosa di strano. Si mette alla guida della sua Renault rossa. Pochi metri dopo, lungo via Marconi, viene freddato da tre colpi di pistola al petto, alla testa e in bocca.

La North Metropolitan Railway, inaugurata a Londra nel 1863, fu la prima ferrovia sotterranea al mondo.

pson, 11 anni. Su di lui l’equipe di ricercatori dell’Università di Toronto testò per la prima volta l’insulina, salvando il piccolo diabetico da morte sicura. Terremoto di Haiti: La terra trema nel mar dei Caraibi. Un violento terremoto colpisce l’isola di Haiti, seminando morte e distruzione e gettando la nazione più povera del continente americano in una drammatica emergenza sanitaria.

- Nasce il quotidiano “la Repubblica”: Nell’Italia degli anni di Piombo debutta in edicola il quotidiano la Repubblica, che fin dal primo numero si propone di far riflettere sui fatti, più che raccontarli.


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almanacco del mese• Notizie a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Accadde nell’anno...

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1929 - Debutta Braccio di ferro: Il marinaio più

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1533 - Enrico VIII sposa Anna Bolena: Spinto dalla necessità di avere un erede maschio e dal desiderio di consolidare il ruolo di superpotenza dell’Inghilterra.

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1919 - Conferenza di Parigi: Una serie di trattati destinati a dare un nuovo assetto geopolitico all’Europa, con conseguenze che, pochi anni dopo, alimentarono la nascita delle dittature nazifasciste fino a scatenare il Secondo conflitto mondiale.

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1905 - Rinvenuto il diamante più grande della

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1915 - Brevettata la lampada a neon: Un’insegna luminosa di un negozio di barbiere. Fu questa la prima applicazione pratica della scoperta di Georges Claude.

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1945 - “La Repubblica italiana riconosce il giorno

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1752 - Iniziano i lavori alla Reggia di Caserta: «Deliciae regis felicitas populi». Così era inciso sulla medaglia sotterrata da re Carlo insieme alla prima pietra del nuovo palazzo reale.

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1985

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1951 - Arriva il 13 al Totocalcio: Con la prima

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1951 - Prima edizione del Festival di Sanremo:

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1944 - Gli Alleati sbarcano ad Anzio: Lo sbarco di Anzio (nel Lazio), noto anche come Operazione Shingle, venne ricordato come una delle fasi più drammatiche della Seconda guerra mondiale combattute sul territorio italiano.

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1873 - Verne pubblica “Il Giro del mondo in 80 giorni”: Uno dei romanzi più celebri nella storia della letteratura d’avventura, da cui ebbe origine una nuova concezione del viaggio, antesignana del moderno concetto di turismo.

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1932 - Primo numero della Settimana Enigmistica: Dall’America passando per Vienna. Lungo questa direttrice sbarcò in Italia la mania di cruciverba e rebus entrando tutti i fine settimana nelle case di milioni di italiani.

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1865 - Abolita la schiavitù in America: Fu il completamento di una lunga battaglia di civiltà che aveva avuto il suo principale rappresentante in Abraham Lincoln, 16° presidente degli Usa dal 1861 al 1865.

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1984

Giorgio Gaber Cantautore e Attore 1° gennaio 2003

Francesco Rosi Regista cinematografico 10 gennaio 2015

Audrey Hepburn Attrice 20 gennaio 1993

Artista surrealista 23 gennaio 1989

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Accadde nell’anno...

Scomparsi il

Salvador Dalí

dalla Storia

famoso dei fumetti apparve per la prima volta nella striscia Thimble Theatre, ideata dal disegnatore statunitense Elzie Crisler Segar e pubblicata sul quotidiano King Features.

giornata del girone di ritorno del campionato di serie, fa la sua comparsa la nuova griglia a 13 partite; da adesso si vince con il 13 e con il 12.

- Apple lancia il Macintosh: Uno Steve Jobs in versione elegante, presenta il Macintosh 128k, il più famoso personal computer sviluppato dalla Apple che inaugura la nuova dei Mac.

storia: Nel sottosuolo del terreno dell’imprenditore Thomas Cullinan, in Sudafrica, fu rinvenuto un diamante grezzo, trasparente e incolore, del peso di 3.106 carati (0, 62135 kg).

27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, (…)”.

- Registrata We Are the World: Un cast stellare per combattere la povertà del continente africano.

Il presentatore Nunzio Filogamo annuncia l’inizio della prima edizione del Festival della canzone italiana, ospitata nel lussuoso Salone delle feste del Casinò di Sanremo.

Anticipazioni di Febbraio: Diritto di voto alle donne in Italia: Con la guerra di liberazione ancora in corso, l’Italia gettò le basi della sua futura vita democratica, allargando a tutti i cittadini il diritto a scegliersi i propri rappresentanti in Parlamento e instaurando di fatto il suffragio universale, già adottato negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in diversi paesi del Nord Europa e dell’America Latina.


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fatti di cronaca • Italia

e non solo...

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a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Renzi: troppe banche ora vanno messe insieme «Servono meno banche di paese e più banche per il Paese». Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «In Italia ci sono troppe banche, bisogna iniziare a metterle insieme. Ci sono troppi direttori generali, troppi Cda e troppe poltrone». «Bankitalia e tutte le altre istituzioni godono di rispetto - ha aggiunto il premier - la questione non è giocare allo scaricabarile: io non scarico la responsabilità sugli altri come faceva la politica in passato». Quanto al caso Boschi: «Questo governo non guarda in faccia nessuno. Dove sta il conflitto se il papà della Boschi è stato sanzionato e se questo governo ha mandato a casa il cda dove era seduto?». Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che si è detto certo che i responsabili del crac delle banche Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara saranno chiamati a pagare: «Sono certo che la magistratura agirà per punire i responsabili di reati.

Lo smog soffoca l’Italia. Le misure creative per abbatterlo Mai come quest’anno il bel tempo sta creando non pochi problemi alla salute degli italiani. L’alta pressione e l’assenza di venti hanno prodotto sul Paese una cappa di polveri sottili e Co2 che stano mettendo in allarme le amministrazioni e le istituzioni che si occupano della salute pubblica. Al nord, tradizionalmente funestato dall’inquinamento specie in Pianura Padana, non piove da circa due mesi. Ma anche nel centro sud ci sono centri abitati più o meno grandi dove gli sforamenti dei limiti per le polveri sottili hanno raggiunto parametri da grandi città industriali. E in questa situazione le varie amministrazioni stanno cercando le soluzioni più disparate (e creative) per limitare i danni. A Roma, funestata dallo smog, il commissario Francesco Paolo Tronca sta pensando a misure drastiche come nuovi blocchi totali del traffico. Contestualmente dovrebbe adottare la stessa politica dei ticket utilizzata a Milano (1,50 euro per l’intera giornata), senza escludere il ricorso alle targhe alterne.

Una guida on line ai farmaci equivalenti L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha realizzato la guida “Medicinali Equivalenti - Qualità, sicurezza ed efficacia”, consultabile e scaricabile dal portale istituzionale, con l’intento di fornire a medici, farmacisti e pazienti uno strumento di rapida consultazione sui medicinali equivalenti. La guida è stata redatta dall’Ufficio Informazione Scientifica dell’Agenzia sulla base dei quesiti ricorrenti riguardanti questa specifica categoria di farmaci che vengono posti al Servizio Farmaci-line. «Il medicinale equivalente (generico) va visto - spiega nella prefazione il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani - al pari di qualsiasi altro medicinale, in un’ottica di conformita’ ai requisiti di qualita’, sicurezza ed efficacia di cui l’AIFA e’ garante e come un’opportunità per liberare risorse economiche da investire nell’ingresso dei nuovi medicinali salvavita».

Ford e Google insieme per creare l’auto del futuro La mobilità del futuro da oggi è più vicina. Il gigante tecnologico americano Google e il big dell’auto Ford sarebbero infatti in trattative per sviluppare automobili senza guidatore. Lo ha riportato la testata specializzata Automotive News, che cita una fonte vicino al progetto. Non è ancora chiara l’entità di una partnership tra la seconda maggiore casa automobilistica degli Stati Uniti e il motore di ricerca ma, secondo fonti, potrebbe includere in generale la realizzazione e lo sviluppo congiunto di automobili. Le due parti sarebbero in trattativa da mesi e una partnership tra le due potrebbe accelerare l’introduzione di veicoli senza guidatore, permettendo a Ford l’accesso alla ricchezza di Google sullo sviluppo del software mentre Google potrebbe beneficiare del know-how industriale e automobilistico di una società come la Ford.


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IN COPERTINA

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

con quella naturalezza e simpatia che la rendono un personaggio apprezzato dal pubblico. Il tuo esordio nello spettacolo? Il mio percorso artistico inizia a teatro nel 2001 con lo spettacolo Riccardo III di Shakespeare. Ricordo che non avevo ancora le idee chiare su quello che avrei voluto fare, quell’esperienza mi ha illuminata e da li a poco ho iniziato la scuola di recitazione e vari corsi di perfezionamento che mi hanno dato la preparazione e il coraggio di lanciarmi nel mondo dello spettacolo. Perché parli di coraggio? Parlo di coraggio perché per fare questo mestiere ce ne vuole tantissimo, perché si viene sempre giudicati.

Intervista all’attrice

Sabrina Crocco È un’attrice con un percorso artistico versatile

È un’attrice versatile Sabrina Crocco. Nasce a New York per poi trasferirsi a Roma, conservando della grande mela l’attitudine a sperimentare

e a ricercare nuove forme espressive. Il suo è un percorso artistico versatile, passando dal teatro al cinema, dal canto alla conduzione televisiva

Quali differenze hai trovato tra il cinema e il teatro? A teatro i tempi sono più dilatati e quindi si ha la possibilità di far crescere il personaggio e di calarsi totalmente nel ruolo. Nel cinema i tempi sono più veloci, c’è un piano di lavorazione giornaliero da rispettare e come si dice spesso, buona la prima. Quali reputi i tuoi lavori più importanti nel cinema? Confusi e felici di Massimiliano Bruno con Claudio Bisio e Scusate se esisto di Riccardo Milani


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In Copertina

In Copertina

Come ti rapporti con i tuoi fan? Attraverso i social ho la possibilità di interagire con i miei fan, di condividere i successi professionali e l’affetto che ricevo da parte loro, mi da tanta forza per continuare a fare questo mestiere.

con Raoul Bova e Paola Cortellesi sono due dei film più importati che ho girato nel 2014. Per il teatro? Di mamma non ce n’è una sola con Max Tortora, Mi ritorni in mente con Franco Oppini, Il Brigante con Nadia Rinaldi e Antonello Costa e tanti altri.

Che cosa intendi dire? Perché è veramente difficile riuscire a vivere di questo mestiere. La precarietà del lavoro dell’attore è una condizione fra le più condivisibili nel panorama italiano.

La televisione? Ho presentato Il premio Persefone 2012 con Pino Insegno, regia di Walter Croce su Raiuno, ho lavorato con Max Tortora nel programma Aggratis su Rai2 nel 2013 e poi quest’anno tante fiction Rai e Mediaset.

Stai girando la fiction Solo per amore? Da dicembre sono iniziate le riprese delle nuove puntate di Solo per amore 2 e andranno avanti fino alla primavera 2016. Qual è il tuo ruolo? Il mio personaggio ha un ruolo decisivo nelle indagini sulla scomparsa di uno dei protagonisti della serie ma non posso dire altro.

Cosa è per te l’arte della recitazione? L’arte deve trasmettere emozioni, deve far pensare, riflettere, trasmettere qualcosa di eccezionale e io penso di riuscire ad esprimere tutto questo attraverso la recitazione, la forma d’arte che prediligo. Hai recitato affianco a Claudio Bisio nel film Confusi e felici, nel film Scusate se esisto affianco a Raoul Bova e Paola Cortellesi, come è stato lavorare con loro? Mi sono trovata benissimo e ci lavorerei volentieri anche domani. Quando lavori con dei grandi come loro, impari veramente tanto. Sono disponibili con gli al-

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Come è l’esperienza sul set? Ho già lavorato con i registi Raffaele Mertes e il suo aiuto regista Daniele Falleri nella fiction Le tre rose di Eva e mi sono trovata benissimo con loro. Raffaele Mertes l’ultimo giorno di set mi ha salutata dicendo: spero ci saranno presto altre occasioni di lavorare insieme. Ed eccoci di nuovo insieme in questa nuova avventura. tri attori, elemento fondamentale per poter lavorare bene insieme. In quali fiction hai lavorato? Provaci ancora Prof 6 su Raiuno, Le tre rose di Eva su Canale 5, E’ arrivata la felicità su Raiuno e poi Volare la grande storia di Domenico Modugno su Raiuno.

Progetti? Progetti tanti ma per scaramanzia non ne parlo. L’attrice ha dimostrato il suo talento in scena e un modo di interagire con gli altri garbato. Puoi contattare Sabrina su: Sabrina Crocco Photo: Paolo Stucchi


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speciale del mese • Personaggio a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Christian De Sica Attore, regista e cantante italiano

Roma, 5 gennaio 1951 - Figlio del regista Vittorio De Sica e dell’attrice spagnola María Mercader, fratello di Manuel De Sica, apprezzato compositore. Fidanzato con l’attrice Isabella Rossellini, poi sposato con Silvia Verdone, sorella di Carlo, dalla quale ha avuto due figli: Brando e Maria Rosa. De Sica divenne noto grazie alla collaborazione con Carlo Verdone nei film Borotalco (1982) e Acqua e sapone (1983). Il 1983 è l’anno in cui De Sica riceve il ruolo di primo attore, al fianco di Calà e di un giovane Claudio Amendola in Vacanze di Natale, diretto da Vanzina. Da allora Christian è diventato la figura simbolo dei cosiddetti cinepanettoni. In quegli anni si era distinto per la sua notevole capacità un certo Neri Parenti il quale, firmato un contratto con la Filmauro, ingaggiò De Sica e Massimo Boldi, che diventeranno la coppia simbolo delle commedie natalizie. Nel 1988 collaborò nuovamente con Verdone in una delle sue commedie più celebri, Compagni di scuola. Nel 1990 Christian firma il suo esordio di regista con Faccione, scritto e diretto “su misura” per Nadia Rinaldi. Vince per questo film il David di Donatello come miglior regista esordiente. Nel 1991 dirige e interpreta Il conte Max – omaggio al padre e a Mario Camerini – con Ornella Muti, Anita Ekberg e la mamma María Mercader. Prosegue con Ricky e Barabba (1992), Uomini uomini uomini (1995), 3 (1996), Simpatici e antipatici (1998) e The Clan (2005). Oltre a ruoli comici, ricordiamo Il figlio più piccolo (2008) di Pupi Avati: per quest’interpretazione vince un Nastro d’argento come miglior attore protagonista. Tra le sue interpretazioni più recenti, il ruolo di un ispettore di polizia nel film The Tourist, con protagonisti Johnny Depp e Angelina Jolie.


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speciale del mese • Personaggio a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Ricordo di

Pino Daniele

La sera del 4 gennaio 2015, mentre si trovava presso la sua casa di Orbetello in Toscana, Pino Daniele viene colpito da un infarto. Da tempo sofferente di severi problemi cardiaci, decide di farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia. Nonostante fosse consapevole del pericolo di intraprendere un viaggio verso Roma, si fa accompagnare all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, disattendendo i consigli del dottore che lo aveva invitato a recarsi al pronto soccorso vicino casa. Dopo vani tentativi di rianimazione, il cantautore venne dichiarato morto alle ore 22:45. La sua scomparsa provocò forti risposte emotive soprattutto a Napoli, dove una folla di circa 100.000 persone si riunì in Piazza del Plebiscito la sera del 6 gennaio per commemorarlo cantando le sue canzoni. I funerali si svolsero in due tappe distinte: la mattina del 7 gennaio 2015 al Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma e la sera in Piazza del Plebiscito nella sua città natale, con una cerimonia svolta all’aperto officiata dal Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe a cui parteciparono circa centomila persone. La morte dell’artista ha, inoltre, generato nel mondo della musica e dello spettacolo numerosi ricordi di amici e colleghi tra i quali: Eric Clapton, Zucchero, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Vasco Rossi, Luciano Ligabue e altri ancora. Nei giorni successivi, dal 12 al 22, l’urna contenente le ceneri di Pino Daniele fu esposta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, per consentire alla città di rendere omaggio all’artista scomparso. Attualmente le ceneri dell’artista sono conservate nel cimitero di Magliano, in Toscana.


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speciale del mese • Libro di Aldo D’Ambrosio

Sex Appeal

Il nuovo libro di Bruno Oliviero, il fotografo delle dive Tantissime donne, tutte sexy e bellissime, fotografate da Bruno... dalle dive di sempre alle nuove scoperte in cerca di gloria, ma tutte legate fra loro dall’occhio attento di chi di donne se ne intende davvero, che sa cogliere ogni singola sfumatura e mettere in risalto ogni singolo sguardo... Il nuovo libro abbraccia tantissime bellezze femminili di ieri, di oggi, di sempre...Da Ilary Blasi, giovanissima e sensuale un po’ maliziosa e timida a Ornella Muti (da lui scoperta all’età di 14 anni), Zeudi Araya, Valeria Marini, Sofia Loren... Unite dallo sguardo attento di un grande fotografo che sapientemente sa valorizzale mettendo in risalto in ognuna di loro la sensualità il fascino, l’attrazione e la seduzione... il “Sex Appeal” appunto. La presentazione del nuovo capolavoro di Bruno Oliviero si è tenuta presso il ristorante Taverna Flavia di Roma, il tempio del gusto di Mimmo Cavicchia (dove nacque l’amore tra Richard Burton e Liz Taylor ndr). La bella e brava Eka Kadijeva (allieva del grande fotografo) ha accolto gli ospiti invitati da Bruno per una indimenticabile cena che ha associato alle gustosissime specialità della casa le bellissime donne intervenute. Erano presenti tantissime delle “nuove dive” fotografate e presenti nel libro (Alessia D’Aguanno, Alessandra D’Agruma, Alessia Paro, Alice e

Claudia Motta, Alessandra Mandich, Ginevra De Crescienzi, Francesca Galeotti, Diana Tomiczek, Larisa Tafili, Martina Tellone, Mary Rubes, Sabrina Grigorescu, Sara Matteucci e Sara Sellaro) oltre agli amici più stretti: Rita Forte, Fabio Testi, Pierfrancesco Campanella, Kyra Kole, Marilyn Stal, e le bellissime figlie Sharon e Shila... “Sex Appeal” è l’ottavo capolavoro del grande Buno Oliviero che con le sue foto ha segnato e regalato fortuna e successo alle “sue Dive”. Photo: Aldo D’Ambrosio


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speciale del mese • Film

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Il Piccolo Principe Raffinato. Un film d’altri tempi

Trama - Prodigy ha una madre in carriera che le ha organizzato la vita fino all’ultimo secondo con il solo scopo di entrare in una prestigiosa facoltà. Durante l’estate però la ragazzina si distrae dal programma imposto grazie al vicino di casa, un vecchio e strampalato exaviatore che inizia a raccontarle la storia di un ragazzino chiamato “piccolo principe” che avrebbe incontrato anni prima in pieno deserto dopo che il suo aereo cadde. L’aviatore però non ha la possibilità di raccontare la fine della sua storia in quanto rimane vittima di un incidente ma Prodigy, di nascosto dalla madre, si reca in ospedale a visitarlo per rimanere poi delusa a causa del triste finale in cui il ragazzino si sacrifica per vedere la sua amata rosa. Le condizioni dell’aviatore non migliorano e anche la ragazzina è preoccupata tanto che sale sul suo aereo con il pupazzo della volpe e raggiunge un asteroide dove vivono solo adulti super indaffarati tra cui anche il cresciuto piccolo principe che ha ormai scordato il suo passato. L’uomo la porta nell’accademia dove la ragazzina dovrebbe crescere e quindi lavorare ma all’improvviso riaffiorano i ricordi e si ribella permettendo alle stelle di tornare a brillare nel cielo. I due tornano nell’asteroide ormai pieno di baobab per avere la conferma che l’amata rosa è morta, ma la sua immagine compare all’alba e il principe torna bambi-

no. La ragazzina torna a casa e il mattino seguente, accompagnata dalla madre, fa visita all’aviatore, portandogli il suo racconto ormai concluso. Anche con la madre avrà un nuovo e migliore rapporto. Il piccolo principe Regia: Mark Osborne Cast: Riley Osborne, Rachel McAdams, James Franco, Marion Cotillard, Jeff Bridges... Voci italiane: Lorenzo D’Agata, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Toni Servillo, Alessandro Gassmann, Alessandro Siani, Giuseppe Battiston, Pif, Angelo Pintus Genere: Animazione Durata: 107 min


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speciale del mese • Ricorrenza a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Per non dimenticare 27 Gennaio 2016 – Giornata della Memoria

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto. La scelta della data ricorda il giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca Auschwitz scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone superstiti. In Italia, prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento. Erano emerse in particolare due opzioni alternative: il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (oltre mille ebrei furono catturati e deportati dall’Italia ad Auschwitz), dall’altra l’Associazione nazionale ex deportati politici proponeva il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell’antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale delle

tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale –, si è optato il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio. Gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria: «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»


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eventi • Roma e Castelli romani

Serata dedicata a Fabrizio De Andrè Venerdì 8 Gennaio - roma

La compagnia di teatro canzone 4 cambi presenta 3 racconti di musica e parole. Sold Out il primo appuntamento con la Libreria Pallotta, in programma una nuova data. Lo spettacolo di Teatro/Canzone che racconta Fabrizio De Andrè in un percorso sperimentale di musica e parole, torna alla sua mbientazione più appropriata: il Teatro, e per l’occasione sarà arricchito dalle coreografie di Maura Celestre, Erica Di Cristofano e Nikita De Martin che sottolineeranno i passaggi più importanti delle 3 storie. I testi e le melodie riconsiderati in chiave immaginifica, rielaborati con l’ausilio di armonie “d’epoca”, dai Beatles ai Deep Purple, passando per Hendrix e Cohen, rispettano con attenzione la filosofia del De Andrè artista, mentre l’alternarsi delle parti cantate e di quelle recitate cerca una definizione singolare del pensiero dell’autore in termini di originalità ed emozioni. Libri&Bar Pallotta - Piazzale Ponte Milvio 21/24 8 Gennaio - Ore 21,30

Teatro Comunale Città Di Cave Stagione Teatrale 2016 da sabato 9 gennaio - cave (Rm)

Al via la Stagione 2016 del Teatro Comunale Città di Cave, a cura dell’associazione teatrale “Il GabbianoCaveATeatro”, con il contributo del Comune di Cave. In Cartellone, nomi noti del panorama teatrale italiano quali Giuseppe Pambieri con “L’infinito Giacomo” ; Gianfranco e Simona D’Angelo con “A tu per tu, tutto su mio padre”; Anna Mazzamauro con “Nuda e cruda”; Nicola Pistoia con “Flebowsky, storie di ordinaria corsia”; Alessandro di Carlo con “Come viene viene”; Michela Andreozzi con “Maledetto Peter Pan”; Martufello con “One Burin Show”. Prima serata prevista per il 9 gennaio con Giuseppe Pambieri con “L’infinito Giacomo- Vizi e virtù di Giacomo Leopardi”. Teatro Comunale - Cave (RM) Per info e prenotazioni: www.ilteatroacave.it - 3667478179

Il buon riso fa buon sangue

Premio di Narrativa, Teatro e Poesia fino al 12 gennaio - Roma

L’Associazione culturale e teatrale “Luce dell’Arte” indice la III^ Edizione del Premio di Narrativa, Teatro e Poesia “Il buon riso fa buon sangue” che ha lo scopo di mettere in risalto l’ironia ed il sarcasmo adoperato nella letteratura per trattare le più svariate tematiche. Possono partecipare al concorso scrittori, poeti, attori e registi di nazionalità italiana e straniera senza limiti di età. Introdotte, inoltre, le sezioni C e D per opere a tema libero. Il concorso prevede 4 sezioni. Età minima consentita per partecipare: 18 anni. Età massima: nessun limite. E’ aperta la partecipazione pure ad autori stranieri, purché con traduzione in italiano allegata ai testi in lingua originale. Ogni concorrente può partecipare ad una o a tutte le sezioni. Prevista quota di partecipazione. Per richiesta bando completo, contattare il Presidente dell’associazione, la dott.ssa Carmela Gabriele, al seguente indirizzo e-mail: associazionelucedellarte@live.it. Recapito: 3481184968. Il sito dell’associazione da visitare è: www.lucedellarte.altervista.org

I 400 scatti di Enrico Appetito per Michelangelo Antonioni.

Il segreto dell’arte contemporanea sui set ‘59 - ‘64 venerdì 15 gennaio - roma

Alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea in mostra una selezione di immagini realizzate dal fotografo di scena Enrico Appetito tra il 1959 e il 1964 sui set dei quattro film di Michelangelo Antonioni dedicati alla “malattia dei sentimenti”. Dal 15 gennaio al 5 febbraio, per quattro venerdì consecutivi, la mostra sarà inoltre arricchita dalla rassegna Michelangelo Antonioni: raccontare l’incomunicabilità, un ciclo proiezioni e incontri a cura della Società Psicanalitica Italiana e il Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università RomaTre coordinati da Paolo Boccara (psicoanalista membro ordinario S.P.I) e Marco Maria Gazzano (docente di Cinema Roma Tre). Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea - Viale delle Belle Arti, 131, 00196 Roma Ingresso gratuito con prenotazione alla mail: infoarchivioenricoappetito@gmail.com

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Storie di un Amico Fragile


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Il Grande Gatsby

Musica & Cinema

VENERDÌ 22 GENNAIo - Roma

Uno dei grandi classici della letteratura del Novecento, sarà in scena a Roma, al Teatro Stanze Segrete dal 12 al 31 gennaio 2016: il Grande Gatsby di Fitzgerald, in un adattamento inedito e noir affidato a Rachele Studer e Riccardo Eggshell, con la regia di Matteo Fasanella e il partecipazione straordinaria in voce di Ennio Coltorti. Il capolavoro storico dello scrittore statunitense, rivisto e riletto in chiave teatrale, in un arco scenico e temporale di 24h: un solo giorno. Il giorno di Gatsby. Egli ha a disposizione un colpo solo, un solo sparo, per raggiungere il cuore di là dalla baia. Un cuore femminile che finalmente, dopo tanto tempo e tante feste tenute, entrerà nella sua casa, come una dei tanti invitati. Nella nebbia torrida delle nostre vorticose esistenze non abbiamo scelta: o crediamo nella luce verde, o non ci crediamo.

Cinema da Oscar in questa serata con gli Archi di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano anche solista al violoncello. Rota, Morricone e Piovani sono infatti i tre compositori che hanno ottenuto il massimo riconoscimento della Academy Awards americana per il loro contributo musicale al cinema. Ma in questo concerto c’è di più perché dei tre autori non si ascolteranno solamente i più noti soundtracks, pagine che ormai appartengono al patrimonio collettivo e dunque posso essere considerate dei classici, ma anche opere create per l’esecuzione in concerto. Sebbene abbiano dedicato la loro attività allo spettacolo e concentrato il loro lavoro sul cinema, Piovani, Morricone e Rota restano compositori di formazione, studi e attività che non escludono un versante creativo autonomo e impegnato. Alcune delle composizioni che ascoltiamo questa sera sono state scritte o arrangiate per gli Archi di Santa Cecilia e dedicate a Luigi Piovano.

Teatro Stanze Segrete - Via della Penitenza, 3 Roma (RM) Info e prenotazioni: 06.6872690, info@stanzesegrete.it

Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro De Coubertin Infoline: Tel. 068082058

Storie di Claudia

Roma Sposa - Edizione 2016

Uno spettacolo che ha come protagonista Claudia Gerini accompagnata da un corpo di ballo e un gruppo musicale dal vivo. Lo spettacolo racconta storie che intrecciano momenti e personaggi biografici di Claudia ad altri di pura fantasia. L’incontro tra Claudia e la Signorina Maria, anziana vicina di casa senza età e amante della musica e dell’arte, di cui Claudia ha subito il fascino sin da bambina; stimola i racconti e i numeri dello spettacolo passando attraverso l’evocazione di grandi personaggi e miti femminili, da Carmen Miranda a Marlene Dietrich a Frida Khalo a Monica Vitti, che sono stati di rottura e innovazione nel mondo delle arti e della vita quotidiana e hanno contribuito a creare la sensibilità artistica e d’attrice di Claudia Gerini.

RomaSposa è la favola e il sogno di ogni giovane coppia che diventa realtà: una vetrina, una passerella, un mondo magico in cui scegliere tutto quello che rende indimenticabile il giorno del sì: abiti per lei e per lui ma anche per gli invitati, reportage, viaggi, ricevimenti, location in ville e castelli, liste e bomboniere, addobbi floreali, beauty, wedding planner e tanto altro ancora e di ogni settore le griffe e i brand più prestigiosi. RomaSposa è, però, la rassegna dedicata non solo agli sposi ma a tutti coloro che cercano un viaggio o una vacanza, un regalo per un’occasione speciale, un ricevimento o una location, un flavour design o un fotografo importante o semplicemente partecipare ad un grande evento ed assistere a emozionanti sfilate.

fino a giovedì 17 gennaio - roma

Teatro Quirino - Via delle vergini, 7 00187 Roma Per info e prenotazioni: tel. 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it

da giovedì 21 gennaio - roma

Nuova Fiera di Roma (RM) Per info: www.romasposa.info

eventi • Roma e Castelli romani

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il capolavoro di Fitzgerald da martedì 12 gennaio - roma


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eventi • Roma e Castelli romani

da giovedì 28 gennaio - Capena (RM)

Concorso Letterario Spirituale

Parole dell’anima fino a domenica 31 Gennaio - roma

Inizierà giovedì 28 gennaio la terza edizione del nostro FORUM DI LETTERATURA ARTISTICA. L’iniziativa è dedicata a lettori curiosi e a tutti coloro che si domandano cosa si celi nei pensieri di un grande artista e come nasca un’opera. L’elenco dei testi (che comprende epistolari, diari, libri di memorie e saggi) si concentra sull’età contemporanea, prediligendo alcuni degli artisti rappresentati nella Collezione Würth. Quando? Un giovedì al mese dalle 17.30 alle 19.00. Quanto costa? La partecipazione è gratuita. A cosa pensiamo noi? Ad una presentazione storico artistica degli autori e ad una buona tazza di tè! Vi aspettiamo con le vostre idee, impressioni e pareri! È gradita gentile conferma di partecipazione.

La casa editrice “Appunti di Viaggio” bandisce il secondo concorso letterario per testi inediti a carattere spirituale, che riguardino il modo di intendere, vivere e concepire la propria spiritualità, a qualunque religione o confessione si appartenga. Il concorso è suddiviso in tre sezioni: 1. RACCONTI - 2. PREGHIERE, POESIE E HAIKU - 3. SOGNI. Il costo per l’iscrizione è di 10 euro. Il versamento va effettuato con bollettino di conto corrente postale. I testi dovranno rispettare i seguenti criteri: Racconti: min. 2 max. 5 cartelle di 1800 battute/cartella. Preghiere, poesie e haiku: max. 1 cartella di 1000 battute. Sogni: max. 3 cartelle di 1800 battute/cartella. I testi dovranno essere inoltrati esclusivamente per e-mail al seguente indirizzo: laparola@appuntidiviaggio.it allegando la ricevuta del pagamento dell’iscrizione e specificando tutti i propri dati, incluso un recapito telefonico.

Art Forum Würth Capena - Viale della Buona Fortuna, 2 00060 Capena (Rm) Per info e prenotazioni: Tel. 06 90103800 - Fax 06 90103400 - art.forum@wuerth.it

Edizioni Appunti di Viaggio/La parola - Via Eugenio Barsanti, 24 00146 Roma Regolamento completo su: www.appuntidiviaggio.it - www.laparola.eu

Stage Di Cinema Per Attori con il Regista Daniele Luchetti da sabato 30 gennaio - roma

Ogni artista deve preparare un monologo (che non superi la durata di 3 minuti) e scegliere una scena dialogata di commedia o drammatica. Importante che il personaggio interpretato, descritto nel monologo e nella scena dialogata abbia la stessa età e la stessa nazionalità dell’attore. Monologhi o scene tratti da film o fiction tv devono essere recitati nella lingua originale dell’opera. Programma: Prove di recitazione su parte, Prove pratiche con telecamera, Correzione degli errori in video, Rapporto tra Regista e Attore, Preparazione al provino, Lavoro sulla costruzione del personaggio, Relazione tra attore e personaggio, Il linguaggio cinematografico. è possibile partecipare allo Stage anche come uditori. Per informazioni e selezioni, scrivere a: stage@rbcasting.com oppure chiamare: 340.6084725 Sig.ra Marianna

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia DOMENICA 31 GENNAIO - roma

La Grande Musica ad un piccolo prezzo! Rivolti ad un vasto pubblico, i Matinée sono destinati a giovani, studenti e famiglie che intendono avviare un rapporto “leggero” e vivo con l’esperienza dell’ascolto musicale. I concerti, della durata massima di un’ora e senza intervallo, hanno luogo presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica e sono preceduti da un’introduzione al programma. Un’ occasione unica per accedere, ad un prezzo molto conveniente, alla grande Musica. Età consigliata: da 12 anni in su ore 11 - introduzione all’ascolto, ore 12 - concerto Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro De Coubertin Biglietti: Intero 12 Euro, Under 30 8 Euro Infoline: Tel. 068082058

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Art Forum Würth Capena


è tempo di

SALDI Dal 30% al 70%

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Castelli e dintorni • Famose Redazione - info@cmaganize.it

du’ passi

Albano Laziale

La città sotterranea l territorio dei colli albani e di Albano in particolare risulta abitato fin dal paleolitico medio, con indizi che fanno pensare anche ad insediamenti precedenti (200.000 - 300.000 anni). Durante l’età del ferro nell’area sorse la mitica città di Albalonga, probabilmente un grosso agglomerato di villaggi sul ciglio del lago di Albano, distrutta successivamente dai romani, al tempo del re Tullo Ostilio. Dopo la conquista

il territorio rimase a lungo semideserto poi, in età medio-repubblicana, cominciarono a fiorire lungo l’asse dell’Appia Antica e sulle rive del lago numerose ville di grandi personaggi della Roma antica (tendenza tutt’oggi rimasta immutata!). L’assetto definitivo di Albano si ebbe nel II secolo d. C. con la costruzione dell’accampamento della II Legione Partica, dislocata dall’imperatore Settimio Severo, e che qui

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rimase fino al tempo di Gallieno (259-269). Tra le varie cisterne d’acqua che furono costruite dagli antichi romani per il rifornimento idrico sia di ville private che di ville imperiali o per assicurare i servizi idrici dell’accampamento della Legione Partica, ‘I Cisternoni’ è conosciuta in tutto il mondo non solo per la sua grandiosità ma anche per il fatto che è l’unica nell’orbe romano che ancora funzioni perfettamente, con l’alimentazione di un acquedotto pure esso antico ed ancora funzionante. Rappresentano il più grande serbatoio d’acqua a disposizione dell’accampamento della Legione. La sua posizione nella parte più alta dell’accampamento permetteva una facile distribuzione delle acque per caduta naturale. L’alimentazione della cisterna era assicurata da due acquedotti: il più antico, quello delle ‘cento bocche’, si immetteva al centro della cisterna e l’altro, successivo, sboccava in fondo alla prima navata. I ‘Cisternoni’ hanno una pianta pressochè rettangolare con una superfice di mq. 1436, 50 e possono contenere ben 10.132 metri cubi di acqua. La cisterna fu scavata da principio parzialmente in un banco di peperino per la profondità di 3 o 4 metri e, successivamente, vennero innalzate in muratura i 36 pilastri che dividono la costruzione in 5 grosse navate, in senso longitudinale, e sorreggono, con archi di congiunzione in mattoni bipedali, la volta a botte. Le pareti della cisterna sono fatte con una tecnica che denota quella fretta e quella certa trascuratezza comune a tutte le costruzioni del periodo della Legion Partica; infatti in una stessa parete si possono notare tecniche diverse usate indifferentemente come un rozzo reticolatocon ricorsi in laterizio, tufelli in peperino o una cortina di mattoncini rossastri. È evidente, come indicò il Lugli, che oltre a quanto detto circa la tecnica, la grande conserva d’acqua è intimamente

collegata alla costruzione dell’accampamento e quindi si può ben datare agli inizi del III° sec. d.C. I due delfini in peperino ivi rinvenuti nel 1884 e la sfinge con sifone interno rinvenuta verso il 1830 facevano parte probabilmente della decorazione della facciata del monumentale cisternone. L’accesso alla cisterna è rimasto come in antico: vi si accede dal primo dei 5 grossi finestroni, oggi rimpiccioliti forse per ragioni di sicurezza, con una scala di 31 gradini sostenuta da due arcate addossate alla parete sinistra; di qui in rare occasioni si può scendere sul fondo della cisterna ove si rimane sbigottiti e stupiti dalla proporzioni gigantesche della costruzione e dallo scrosciare cupo delle acque che rimbomba e si moltiplica attraverso la selva dei pilastri e delle volte.


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Castelli e dintorni • Famose di Roberta Vadala - roby_84@fastwebnet.it

du’ passi

Roberta Vadala

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Marino

Du’ passi tra Arte e Vino Tra i castelli romani, Marino è uno tra i più frequentati. È noto da secoli per il pregiato vino bianco e per l’amena posizione geografica che lo colloca sul fianco settentrionale esterno del cratere vulcanico occupato oggi dal lago di Albano. Marino, storicamente, risale alla fine dell’età sillana (intorno al 100 a.C.) e fu città fiorente durante l’impero. Ciò è testimoniato dalla scoperta nel 1962, di un mitreo della seconda metà del II secolo. Il mitreo (luogo di culto) venne ricavato in una preesistente cisterna d’acqua lunga 29 metri. Alla fine della galleria troviamo il dipinto famoso e ben conservato dove Mitra taglia la gola al toro bianco. Quello di Marino è il terzo tra i mitrei conservati in Italia. Il primo lo troviamo a Roma e l’altro a Santa Maria Capua Vetere. Al centro del dipinto si trova Mitra vestito all’orientale che guarda verso il sole che lo illumina, dall’altra parte c’è la Luna, Mitra sta sgozzando il toro bianco, mentre un cane e un serpente bevono il sangue del toro. Dalla coda delle vittima escono delle spighe di grano e ai lati della scena principale vi sono otto riquadri con le storie della vita di Mitra.

Il centro storico è considerato uno dei più antichi dei Castelli Romani. Piazza Matteotti è il punto focale e si trova all’ingresso della cittadina. Al centro è collocata la seicentesca Fontana dei Mori, attribuita all’architetto Sergio Venturi e ritenuta il simbolo di Marino. L’evento più atteso rimane infatti il Miracolo della Fontana, da cui sgorgano litri e litri di vino di ottima qualità, con la possibilità di assaggiarlo gratuitamente. La sagra dell’uva è un evento imperdibile per tutti gli intenditori e amanti del vino

ed è una tradizione che si tramanda da tempo. Si tiene ogni anno il 3 e il 4 ottobre. Una rassegna piena di folclorismo, cultura e divertimento dedicata al tema principale della festa: il vino. È considerata una delle più interessanti sagre d’Italia ed è l’occasione ideale per organizzare un “allegro” viaggio enogastronomico. Nella medesima piazza si trova anche l’ex Chiesa di Santa Lucia, datata 1180, in stile gotico. Attualmente è stata restaurata e trasformata nel Museo Civico, inaugurato nel 2000, che si può ritenere una delle più importanti testimonianze architettoniche della storia della città. Tra l’VIII e il X secolo fu utilizzato come luogo di culto cristiano. Per gli appassionati di arte continua l’itinerario su Corso Vittorio Colonna dove troviamo la Chiesa della Trinità, chiamata così per un quadro di grande pregio che rappresenta la Triade Santissima: il Padre Eterno tiene sulle ginocchia il Figlio immolato e nel petto lo Spirito fiammeggiante:

questa è uno straordinario dipinto di Guido Reni, artista seicentesco. Proseguendo, troviamo la Basilica di San Barnaba, edificata nel 1640 su richiesta del Cardinale Girolamo Colonna, vescovo di Frascati. Dedicata al Santo Patrono della città, San Barnaba è una delle attrattive più affascinati di Marino: ai turisti è consigliata la visita. All’interno possono ammirare la tavola quattrocentesca con la Madonna del Popolo, il monumento barocco del Cardinale Gerolamo Colonna, il martirio di San Barnaba e di San Bartolomeo, di scuola del Guercino. Nella piccola piazza Lepanto si trova il Palazzo Colonna, oggi in parte sede del Municipio. Le ultime chiese le possiamo ammirare in piazza Garibaldi: la piccola chiesa seicentesca di Santa Maria della Grazia e il convento delle suore domenicane che ingloba la chiesa della Madonna del Rosario, caratterizzata dal suo arredo in stile rococò. Marino può essere definito un piccolo gioiello dei Castelli Romani. I vicoli del centro storico sono suggestivi, ricchi di osterie dove si può assaggiare la cucina tipica romana. Il turista gode di un’atmosfera senza tempo che conserva il gusto di un mondo semplice e al tempo stesso pieno di interesse culturale. Roberta Vadala Sopra: Foto di Claudio Panatta


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Castelli e dintorni • Ciampino a cura della Redazione - info@cmaganize.it

1° Livello Reiki

Centro olistico Vessella - ciampino

The Darkness - Tour 2016 Orion Live Club - ciampino

Corso 1° livello Reiki tenuto dai Master Reiki Emanuela Samadhan Donato e Loredana Fasciani. Il Reiki è una metodologia naturale che basa la sua efficacia e la sua potenzialità sull’Amore, l’Intelligenza e l’Energia dell’Universo. Reiki permette molti usi pratici. L’energia Reiki si trasmette attraverso una delicata e rispettosa imposizione delle mani sia su se stessi che sugli altri. Il tramite di questa Energia Universale, viene definito reikista; egli è per sempre un canale attivo di energia equilibrata ed equilibrante. Naturalmente, non si può prescindere da se stessi; è opportuno dunque, attraverso un continuo lavoro su di sé, mantenersi “degni” di tale azione equilibrante. E, detto in modo chiaro, se il tramite attraversa un momento in cui è poco “pulito” energeticamente, trasmetterà certamente Reiki puro, ma anche l’impronta della sua personale momentanea condizione energetica.

I The Darkness sono un gruppo hard & heavy britannico. Il loro genere musicale è Hard rock, Heavy metal, Pop metal.

Sabato 16 Gennaio ore 14:00 Via Coldilana, 44 - Tel. 06 7917313 - 3391076545

Sabato 23 gennaio ore 19:00 Viale J.F. Kennedy 52 - www.orionliveclub.com

Hanno da poco pubblicato il nuovo album dal titolo “Last Of Our Kind” e sono pronti per intraprendere un tour europeo. Stiamo parlando di THE DARKNESS, la formazione rock inglese guidata dai fratelli Hawkins, che il prossimo gennaio sarà in Italia per ben tre date: Bologna, Roma e Milano. I dettagli The Darkness + special guest 22 gennaio Bologna, Estragon 23 gennaio Roma, Orion 24 gennaio Milano, Alcatraz. Organizzazione Live Nation Live Nation Italia Via Pietrasanta 14 20141, Milano www.livenation.it Sito Ufficiale The Darkness: thedarkness.co.uk


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Castelli e dintorni • Ciampino

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di Roberta Sconci - robertasconci@gmail.com

rare come un bisogno primario e fondamentale della nostra stessa natura…la madre terra, con i suoi elementi fondamentali appunto, ci suggerisce la via da intraprendere e ci sceglie indirizzandoci verso il nostro “destino”…Il viaggio vissuto quasi come un karma. Una filosofia quasi zen!

Un caffè con

Il Mondo di Sunrise Travel “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.” (Guy de Maupassant)

Ogni viaggio ha inizio attraverso il superamento di una porta, di una soglia, di una strada, può essere reale o immaginario, tocca paesaggi, frontiere, percorsi, mete visibili o invisibili, verso l’altro, l’oltre, l’altrove. E alla fine del viaggio ritroviamo sempre noi stessi o un frammento di noi stessi. Che ne dite di incontrare Silvio Orlacchio e sua moglie Sonia, giusto il tempo di un caffè, e catapultarci nella magia del loro mondo? “Il Mondo di Sunrise Travel” perché avete scelto questa denominazione? Sunrise Travel è la nostra ragione sociale, in inglese poiché lavoriamo storicamente con i mercati di lingua anglosassone e quindi era necessario comunicare con i nostri interlocutori facendoci identificare già dal nome. La sua traduzione è “Alba” a significare, in origine, un nuovo approccio al comparto turistico, una realtà nuova ed alternativa rispetto a quanto disponibile al momento. Aprendo poi al “pubblico” abbiamo fortemente voluto mantenere

Silvio Orlacchio

le stesse nostre precedenti caratteristiche e la nostra filosofia creando appunto il “nostro Mondo”. Un approccio fatto di esperienze personali messe a disposizione dei nostri clienti. Ciascun viaggio che proponiamo è rigorosamente cucito sulle esigenze e sulle aspettative di ogni singolo viaggiatore, unico ed inimitabile La vostra filosofia si è ispirata al mondo e ai suoi elementi Aria Acqua Terra e Fuoco che, in campi diversi, rappresentano il cosmo in cui le cose esistono e consistono. Perché avete tratto la vostra ispirazione da un concetto così complesso che trova le sue origini nella tradizione ellenica? Il viaggio, inteso come esplorazione e scoperta, è stato, insieme alla caccia, l’agricoltura e la pastorizia, una delle primissime leve utilizzate dall’uomo per progredire. Lo possiamo conside-

Da quanti anni siete nel settore e con quali esperienze? Sonia ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel 1988, subito dopo il conseguimento della maturità, per scelta e non per caso. Da subito la sua passione e professionalità l’hanno proiettata in ruoli sempre crescenti e di maggiore responsabilità. Nei vari passaggi i suoi clienti hanno sempre scelto di seguirla, e, a tutt’oggi, sono ancora con noi. Dopo qualche anno sono arrivato io, portando le mie esperienze maturate nel commerciale e nel marketing B.T.L. Questa sinergia è stata la chiave di svolta. Naturalmente i viaggi hanno sempre rappresentato per entrambi il filo conduttore della nostra vita. Basti dire che ci siamo conosciuti su un treno... La vostra attività si è sempre svolta nel territorio Ciampinese? Non proprio. Vivendo e frequentando Ciampino (da poco più di 16 anni) ci siamo resi conto, nel corso del tempo, di quello che a nostro giudizio mancava sul territorio. Da qui la decisione di spostare l’attività su Ciampino e di ampliarla integrando una fortissima propensione allo sviluppo e valorizzazione del nostro territorio. Oltre alla nostra attività di agenzia viaggi, siamo anche Tour Operator ed abbiamo una nostra programmazione che proponiamo ai mercati internazionali al fine di far conoscere in generale le nostre bellissime città d’arte, Roma e la sua provincia “in primis”, ovviamente.

Il target della vostra clientela è strettamente territoriale? Per le premesse appena fatte, e per come siamo strutturati no. Abbiamo clienti da diversi mercati esteri, e da tutte le principali città italiane. Poi, chiaramente, abbiamo tantissimi amici di Ciampino che si affidano a noi per le proprie vacanze. Dal week end in spa al viaggio di nozze, o anche solo per un biglietto aereo, ferroviario o marittimo. Perché avete scelto questo tipo di lavoro? Come si dice...trova un lavoro che ami e non dovrai lavorare mai. Ecco, così, semplice... A quando risale il vostro primo viaggio e per quale destinazione? Insieme? Un bellissimo giro per le Canarie, alla scoperta di questo splendido arcipelago a bordo di aerei, jeep, motociclette, bus, traghetti, Mountain bike e tavole da surf...quando? Beh, diciamo che i cellulari pesavano qualche chilo, si portavano a tracolla ed erano appannaggio di pochissimi. E cosa ci dite dei vostri viaggi insieme avulsi da un interesse lavorativo? Domanda dalla risposta difficilissima. Siamo fortunati, viaggiamo moltissimo e, sinceramente, non si è mai via solo per lavoro o solo per ferie. Le cose si mixano, ma sempre piacevolmente. Il vostro sogno nel cassetto? Restare sempre attivi e giovani...vale come risposta? In alternativa una villetta affacciata sulla spiaggia di Malibu, con tanti amici intorno ad un bbq, un cane e la nostra moto parcheggiata in garage!! Roberta Sconci


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attualità • Diritto

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a cura di Roberto Pasquali - Avvocato

Avvocato Roberto Pasquali

Mobbing Familiare Addebito della separazione o nessuna conseguenza giuridica?

Sempre più spesso si rivolgono a noi avvocati persone che, nell’ambito dei propri rapporti coniugali, lamentano gravi comportamenti dell’altro coniuge che senza sfociare in vere e proprie violenze fisiche, sono comunque subdolamente distruttivi ed umilianti a livello psicologico.

Si tratta usualmente di atteggiamenti di provocazione continua, di esclusione dai processi decisionali, di prevaricazione, di denigrazione dell’aspetto fisico, di imposizione ricattatoria e di disistima, che provocano nella vittima stress, angoscia, diminuzione dell’autostima, oltre a causare, di riflesso, veri e propri disturbi fisici.

La richiesta frequente, davanti a simili atteggiamenti, è quella di incardinare, contro il coniuge colpevole, un procedimento di separazione giudiziale con tanto di richiesta di addebito. Viene chiesto agli avvocati, in altre parole, di far valere il c.d. mobbing anche nell’ambito familiare. Ma tale richiesta, anche se fondata su comportamenti sicuramente odiosi, prepotenti, coercitivi e vessatori da parte di un coniuge sull’altro, finalizzati a rendere fragile e manipolabile la vittima, si scontra purtroppo con l’essenza stessa del mobbing, e con la giurisprudenza della Suprema Corte in materia. Il mobbing, com’è noto, è frequente nell’ambito del lavoro dove si riscontra un notevole dislivello tra i protagonisti, e dove il datore di

lavoro, talvolta, mette in atto forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica che determinano uno stato di frustrazione e di inferiorità nel lavoratore. Nell’ambito familiare, la posizione di uguaglianza tra i coniugi, esclude già di per sé il mobbing. In più se si considera che la pronuncia di addebito della separazione può essere richiesta solo quando il comportamento di uno dei coniugi contrasta con i doveri nascenti dal matrimonio di cui all’art. 143 cod. civ., ovvero quando vengano violati i doveri di coabitazione, di collaborazione all’indirizzo familiare, di fedeltà e di assistenza morale e materiale, e sempre che sussista un rapporto di diretta causalità tra detti comportamenti trasgressivi ed il verificarsi dell’intollerabilità della convivenza, si capisce come sia praticamente impossibile configurare il mobbing tra coniugi. Detto ciò, poiché il rispetto della dignità e della personalità degli individui in generale, e dei coniugi in particolare, assurge a diritto costituzionalmente inviolabile, nulla esclude che comportamenti del tipo di quelli sopra descritti, se debitamente dimostrati, possano essere fonte, anche in assenza di una pronuncia di addebito della separazione, di responsabilità c.d. “aquiliana” e quindi obbligare il colpevole a rifondere i danni alla vittima. Magra consolazione, naturalmente, perché un risarcimento in termini pecuniari di maltrattamenti psicologici e di vessazioni sarà scarsamente sanzionatorio per il colpevole e scarsamente satisfattorio per la vittima, e non potrà far altro che danneggiare ulteriormente un rapporto coniugale ormai gravemente compromesso e malato. Roberto Pasquali


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attualità • Economia

di Giancarlo Galasso - Laureando in Economia

L’EURO:

uno sguardo al passato L’avvento dell’Euro nel 2001 venne accolto con entusiasmo da parte di tutti i paesi membri, nascondendo gli incubi delle due guerre mondiali avvenute nel corso del Novecento. Suddetti Stati riconoscevano la realizzazione del principio di solidarietà e di equilibrio economico come garanzia di un Europa Unita, forte e in grado di affrontare le pericolose competizione della globalizzazione. I primi sei anni per l’unione monetaria sono stati un gran successo, con un “grande’’ sviluppo economico e la nuova moneta risultò (nelle transazioni finanziarie internazionali) più forte del dollaro. In particolare l’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001 al World Trade Center, negli Stati Uniti, fu un vero e proprio trampolino di lancio per l’euro nei mercati internazionali. Nessun cittadino e governo Europeo avrebbe mai immaginato tanto equilibrio e solidarietà in una area che solo 60 anni prima era stata teatro di una delle più crudeli e sconvolgenti guerre della storia dell’umanità. Durante gli anni dello splendore e stupore europeo alcuni studiosi riconoscevano qualcosa di molto anomalo. Quest’ultimi non riconoscevano l’euro come una moneta forte perché mancava tra i paesi aderenti una struttura economica e politica comune, che fosse in grado di regolare e controllare la finanza dell’intera Eurozona. Negli anni 2003-2004-2005-2006 altri paesi vennero

accolti nell’eurozona e i governi europei vedevano realizzare un sogno che nascondeva le forti ostilità occultate dalle clamorose parole come democrazia, solidarietà e stabilità. Intanto durante l’autunno del 2007 i principali elaboratori micro e macro economici sembravano impazzire. Il sistema borsistico americano per più sedute, chiudeva in profondo rosso e a Wall Street sembrava vivere un nuovo attacco terroristico. Nell’Unione Europea, nella stagione invernale 2006-2007, la bandiera dell’euro sventolava con successo prima dell’arrivo del tornado americano, che attraversando l’intera eurozona assunse una potenza devastante grazie all’assenza di un sistema politico ed economico solidale, lasciando dietro di se elevati tassi di disoccupazione e una nuova ostilità da parte dei cittadini europei nei confronti della Germania, facendo piombare l’Europa nell’incubo di una nuova e imminente guerra. Infatti dall’autunno del 2007, per l’Unione Europea si apre una fase di profonda crisi economica che presto negli anni successivi si dimostrerà recessiva in tutti i paesi membri che presenteranno un vincolo di bilancio in disavanzo ovvero la famosa crisi dei debiti sovrani battezzata dal nemico della finanza americana



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cultura • Storia

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a cura di Carlo Eugenio Morganti - Storico e Medico

Il Vangelo aveva ragione:

il viaggio dei magi da Accad a Betlemme

Molti studiosi antichi e recenti, non sempre in buona fede, hanno negato l’autenticità, la veridicità e la storicità dei quattro Vangeli, giungendo persino a definirli racconti mitologici. La storia dei Magi e della stella che gli apparve in Oriente nell’anno della nascita di Gesù Cristo è tra le narrazioni Evangeliche più discusse e contestate. Ingiustamente. Dall’analisi proprio della loro vicenda intendo dimostrare che i Vangeli, pur essendo un’opera religiosa, non puramente umana, ma sacra, perché parola di Dio e quindi “strumento di salvezza”(Atti, 28,28), custodiscono un altissimo e prezioso valore storico che suffraga il loro tesoro spirituale, confortando colui che crede e sorprendendo colui che non ha il dono della fede. Quanto scritto dagli Evangelisti fu scritto da testimoni leali e sinceri della vita e dell’insegnamento di Gesù Cristo. Il giorno 17 dicembre 1603, poco prima di Natale, lo scienziato della Corte Imperiale di Praga, Giovanni Keplero (1571-1630) osservò al telescopio la “congiunzione”dei Pianeti Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Per “congiunzione” s’intende l’avvicinamento di due pianeti, più precisamente quando il loro grado di longitudine rispetto alla Terra è uguale. Keplero ricordò che gli astrologi ebrei ritenevano che il Messia sarebbe apparso sulal Terra durante una congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Keplero scoprì che una straordinaria triplice congiunzione avvenne nel 7° anno

avanti Cristo, anno in cui ritenne avvenisse la Concezione di Maria Santissima. Nel 1925 il ricercatore tedesco P. Schnabel decifrò alcune scritture cuneiformi babilonesi dell’antico osservatorio di astrologia della città di Accad, detta Sippar, “la città dei libri”, la capitale del re assiro Sargon, sulle rive dell’Eufrate in Babilonia, secondo cui nell’anno 7 prima della nascita di Cristo i pianeti Giove e Saturno per un periodo di cinque mesi si trovarono avvicinati tre volte nella costellazione dei Pesci così come aveva affermato Keplero nel XVII secolo. Verso la fine del mese di Febbraio nell’anno 7 a.C. la costellazione dei Pesci si affacciò all’orizzonte. Giove uscì dall’Acquario per avvicinarsi a Saturno nei Pesci. Il 29 maggio, ben visibile per due ore nel cielo mattutino apparve la prima congiunzione, il suo sorgere “eliaco”; la seconda avvenne il 3 ottobre; la terza ed ultima volta si presentò il 4 dicembre. Alla fine di gennaio dell’anno 6 a. C. il pianeta Giove passò dai Pesci all’Ariete. Il Vangelo narra: “Nato Gesù in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, alcuni Magi, venuti dall’Oriente, giunsero a Gerusalemme e chiesero:

dov’è il nato Re dei Giudei? Perché noi abbiamo veduto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo” (Vangelo secondo San Matteo 2,1.2). ”In Oriente”, cioè allo spuntar mattutino dell’astro, cioè al suo sorgere “eliaco”avvenuto il 29 maggio. Secondo la cultura babilonese ogni stella ha un significato particolare: la costellazione dei Pesci è il segno dell’Occidente, delle terre del Mediterraneo; secondo la tradizione giudaica era il segno di Israele, il segno del Messia. La costellazione dei Pesci si trova tra la fine di un vecchio e l’inizio di un nuovo corso del sole. Segna quindi la fine di un’Era e l’inizio di un’altra. Il pianeta Giove era considerato nell’antichità la stella della regalità. La tradizione giudaica riteneva il pianeta Saturno favorevole agli Ebrei. L’incontro di eccezionale luminosità come quello di Giove con Saturno nella costellazione dei Pesci il 29 maggio dell’anno 7 a.C. commosse gli astrologi babilonesi di Sippar detti Magi, cioè Grandi, i cultori della Grande Scienza, la Magia, la Scienza Occulta. Erano essi sacerdoti, alchimisti, matematici, medici e astrologi seguaci del Profeta iranico Zarathustra (628 a. C.-551 a. C.) che nel libro biblico dei Numeri è chiamato Baalam. All’epoca dell’Esodo degli Ebrei Egli profetizzò la venuta di Gesù Cristo, il Messia: “Oracolo di Baalam figlio di Beor, oracolo dell’uomo aperto d’occhio, oracolo di chi ascolta le parole di Dio e conosce la scienza dell’Altissimo, vede quello che l’Onnipotente gli fa vedere, cade e gli occhi si aprono. Vedo ma non ora, lo contemplo ma da lontano: una stella spunta da Giacobbe, uno scettro sorge da Israele”(Numeri 2,14). Così parlò Zarathustra. I Magi di Accad che custodivano gelosamente la profezia messianica del loro Maestro quando videro lo straordinario evento celeste il 29 maggio del 7° secolo a.C. compresero che il tempo era compiuto e che il Messia profetizzato da Zarathustra sarebbe apparso sulla Terra. Lì, in quella stagione, il caldo afoso è insopportabile e non è il periodo adatto per intraprendere viaggi lunghi e faticosi. I Magi sapevano che la congiunzione planetaria si sarebbe ripetuta il 3 ottobre e programmarono per questa data la partenza per raggiungere ed adorare il Messia. Con il cammello la durata del viaggio lungo le vie carovaniere era di circa un mese e mezzo. I Magi giunsero a Gerusalemme verso la fine di Novembre. Nella capitale della Giudea chiesero: “dov’è

il neonato Re dei Giudei? Perché noi abbiamo veduto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo” (Vangelo secondo San Matteo 2,1.2). Mentre si dirigevano nella città di Betlemme che avevano saputo dal Re Erode essere il luogo dove sarebbe nato il Messia “ecco, la stella che avevano veduto in Oriente li precedeva, finchè giunta sopra il luogo ove era il fanciullo si fermò. Vedendo al stella furono ripieni di una grande gioia” (Vangelo secondo San Matteo 2,10). Era il 4 dicembre, il giorno della terza ed ultima congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci. Durante la loro terza congiunzione i pianeti Giove e Saturno apparvero uniti come in un grande Astro radioso e splendente. Nel crepuscolo della sera era visibile in direzione sud, sicchè i Magi andando da Gerusalemme, posta a Nord, avevano la stella luminosa sempre dinanzi agli occhi. “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostatisi, lo adorarono; aperti i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un’altra via”. (Vangelo secondo San Matteo 2,11). I Magi si prostrarono come realmente si usava in Oriente al cospetto del Re. Essi donarono a Gesù che non si trovava più nella mangiatoia ma in una casa, oro, incenso e mirra. L’oro conviene al Re, l’incenso viene offerto a Dio, con la mirra si imbalsama il corpo del defunto. Con questi mistici doni i Magi riconoscono dunque chi è Colui che adorano: con l’oro dichiarano che Egli è Re, con l’incenso che è Dio, con la mirra che è uomo. Gesù Cristo è infatti vero Re, vero Dio e vero Uomo. Grazie a questi doni Giuseppe, Maria e Gesù poterono andare in Egitto sfuggendo al re Erode. Quanto ho esposto dimostra l’esattezza e la veridicità storica ed astronomica del racconto dei Magi. Essi furono i primi pagani a credere in Gesù Cristo. Oggi la Chiesa li venera come Santi e la tradizione liturgica cristiana li ha “incoronati” Re. Con loro la Magia adorò il vero Dio e riconobbe la vera religione. I Magi si convertirono, e “tornarono al loro paese per un’altra via” a significare che la chiamata di Gesù impone un cambiamento di via, un cambiamento di vita. Anche oggi ognuno di noi può testimoniare la vera “conversione” all’insegna dei Magi con l’oro della carità, l’incenso della preghiera e la mirra delle sofferenze.


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cultura • Presentazione di Nara Fend - narafend@alice.it

Libro

Oltre lo specchio Il nuovo libro di Nara Fend

Il tuo corpo inerme E mentre addosso a lui ti chini stanca, il suo sorriso si spegne sul tuo corpo inerme. Desideri sempre accesi in un tempo non lontano, nostalgia vogliosa di carezzevoli passioni. La sua mano sulla tua nuda schiena si chiude a notte con un tenero sospiro. Descrizione Descrivendo stati d’animo, delusioni, dolori, passioni, frustrazioni, emozioni, gioie, fantasie, ironie, rassegnazioni, speranze, amori, Nara Fend ha creato uno scrigno pieno di sentimenti; aprendolo ognuno potrà riconoscere la sua storia, una storia che racconta momenti di vita, che siano stati belli o brutti, sotto forma di poesia, diventano unici. Nara Fend

Dettagli del prodotto Copyright: Nara Fend (Licenza di copyright standard) Edizione: Prima edizione Editore: Nara Fend Pubblicato: 28 novembre 2015 Lingua: Italiano Pagine: 90 Rilegatura: Copertina morbida con rilegatura termica Inchiostro contenuto: Bianco e nero Peso: 0,33 kg Dimensioni (cm): Larghezza: 13,97, Altezza: 21,59 Come acquistarlo: www.lulu.com


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cultura • Poesia

a cura di Vittorio Rombolà - www.vittoriorombola.it

Le Baio(C)²ate der “poeta der baiocco”

“Damme retta nonné – disse er Barone ar canuto mendicante – li sordi nun danno la felicità”… er vecchio nun ja rispose e, co’ la capoccia anniscosta, nun lo degnò manco de’ n’occhiata. “Te dico de fidatte, amico mio – ariprese er Barone ‘n po’ stizzito – li danari nun regalano er soriso”… “Sor Baroné, – replicò allora er mendicante – in verità, Voi tutti li torti mica ce l’avete. Co’ l’oro nun se compra né l’amore, né la felicità e, soprattutto, nun te rigala er potere dell’immortalità, ma così è pe’ tutti, ricchi e poracci, che c’entrano li sordi?

Famo ‘na cosa, si ve garba, metteteve ar posto mio, indossate ‘sto vecchio cencio e fateme scarozzà sin ar vostro palazzo e ve prometto che stasera, quanno siederò sulla portrona vostra, davanti allo schioppettante foco, cor calice cormo de’ rubicondo vino, un brindisi a Voi dedicherò: «che Signore quer Barone, li sordi nun danno la gioja, c’javeva proprio ragione… ma allora perché da quanno so’ entrato in ‘sto palazzo e me so messo ‘sta seta sulle spalle nun riesco a levamme ‘sto soriso da cojone?» Ma non finì di proporre codesto “giuoco delle parti”, che il Baronetto già filava tosto verso palazzo, indietro non volgendo più lo sguardo. “‘a ricchezza nun sarà tutto na’ vita d’ognuno, ma è mejo sempre avella accanto, ch’aveccela contro”. Stralcio edito, di Vittorio Rombolà – nello specifico “er poeta der baiocco” – autore, scrittore, poeta e paroliere www.vittoriorombola.it Photo: Debora Cuccaro/Antonio De Falco


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cultura • Racconto

del mese

di Giustino Romano - giustinoromano@libero.it

Notturna

Ore cinque del mattino! Ho ancora gli occhi appiccicosi che mi tirano brutti scherzi, un lieve ma continuo mal di testa e in bocca ancora il sapore del toscano fumato prima di andare a dormire. In fondo al petto la sensazione ancora vivida del sogno che ho appena fatto e delle annesse circostanze che mi hanno portato a scriverti. Lo faccio adesso con ancora quelle sensazioni oniriche a fior di pelle... Cercavo da giorni un pretesto per scrivere. Ringrazio per tutto quanto. Dopo un sogno strano dove accoltellavo uno zingaro e due poliziotti pippaioli mi rilasciano perché gli stavano antipatici gli zingari, mi ritrovo in uno strano stato di coscienza in cui la forza dell’immaginazione è ancora molto alta e tutto ciò che immagini è come se lo vedessi. Ero seduto ad un tavolino, uno di quelli da chalet, in un non precisato luogo, forse un palcoscenico deserto, Dexter Gordon soffiava armoniosamente nel suo sax, un unico fascio di luce illuminava il poco spazio occupato dal tavolo. C’era un bicchiere di assenzio e un più volgare boccale di Birra Moretti. Mi incantavo a vederti fare tutte quelle operazioni con il cubetto di zucchero, l’acqua fredda e quello strano cucchiaino bucherellato. Mi affascinava e provavo un profondo senso di rispetto verso quelle operazioni, mi portavano alla mente il rito del caricamento della pipa, nel silenzio della mia camera. Gesti che preparano ad un piacere sublime, preliminari di un atto di libidine. Ti rivelo appunto questa mia considerazione, tu sorridi ma stai zitto, immagino di non annoiarti e continuo. Il silenzio

della propria camera, quante cose si rivelano al silenzio della propria camera. Dopo una fottuta giornata del cazzo passata a correre come un matto o come un debosciato che aspetta di morire. Tutta la dannata giornata si spegne come un lume senza più cera da bruciare esalando l’ultimo respiro in un ciuffo di fumo azzurrognolo...un sospiro di sollievo...e mi piace pensare che il fumo azzurrognolo sia lo stesso di quello del mio Davidoff! Nel silenzio della propria camera si azzittiscono le banalità di tutto il mondo, cedono il passo alla fantasia, ad un mondo non migliore ma decisamente diverso. Nel silenzio della propria camera si dà spazio addirittura a Dio. Strano Dio... Mi fanno ridere i Claudio Brosio, o come cazzo si chiama, e tutta quella gente che urla in televisione o su un pulpito e dal citofono che loro si salveranno perchè credono in Dio. Urlano che noi siamo spacciati che solo Dio eccetera, eccetera, eccetera... è nel silenzio della mia camera che ho trovato il mio Dio. Un Dio perfetto, talmente perfetto che non si può capire tutto quanto con un semplice cervello da Birra Moretti! Mi basta accontentarmi di pensare che è come una formula matematica talmente complicata che nemmeno un 200 QI può comprendere affondo. Dio è un QI pari all’infinito e l’infinito è un numero talmente grande che se si pensasse ad un qualsiasi numero non ci arriverebbe mai. Immagina una tale mente che potrebbe fare! Possiamo solo immaginare, appunto. Intanto, tu hai finito il tuo assenzio, ti alzi mi dai una calorosa pacca su una spalla e te ne vai. Schizzo via dal letto e decido di raccontartelo... e tutto ciò che resta è un cuore colmo di gioia e una cazzo di voglia di birra gelata, molto meglio se scolata in tua compagnia!!



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arte • Architettura

e Design

a cura di Lucia Bello - arch.luciabello@libero.it

Architettura e Natura Una sfida o una nuova frontiera per la progettazione?

L’atto di costruire è opera complessa di relazioni sistemiche, in cui ogni scelta condiziona il contesto producendo effetti di natura sociale, culturale, economica ed ambientale. Se “costruire significa collaborare con la terra” (M.Yorcenar), l’uomo dovrebbe farsi artefice di un nuovo approccio al contesto naturale ed antropico in cui agisce. L’ambiente naturale è strettamente legato alla dimensione umana del vivere e dell’abitare. Da sempre l’uomo si è voluto misurare con la natura, costruendo al limite delle umane possibilità, in luoghi impervi e di difficile accesso. Questo costruito è il risultato di una sfida, ove in alcuni casi, emerge l’accordo pacifico tra opera dell’uomo ed opera della natura. Questi “accordi” li riconosciamo per la sensazione di equilibrio che trasmettono ed in cui è piacevole compiacersi dell’intervento dell’uomo. Oggi le città sono sempre più sature e più smart, e ricacciano la natura spesso ai margini dei loro centri urbani: zone di conflitto e di risorse. L’attenzione alla dimensione naturale dell’abitare impone che ciò che si costruisce nasca dal contesto e per il contesto; che il progetto sia il risultato di un’intenzione sociale, artistica, culturale, in un rapporto dinamico di causa/effetto. Probabilmente è proprio dal vorticoso ritmo delle città smart che si sta delineando un nuovo approccio alla progettazione, in cui ciò che si realizza è arte, cultura, tecnologia, architettura, opera sociale ed intervento sensibile e rispettoso della natura. Lucia Bello

Atrani (SA) - Veduta dell’agglomerato edilizio alle pendici del Monte Maggiore

Losanna (Svizzera)- Grand Pont


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arte • Fotografia

a cura di Eleonora Chessa - www.eleonorachessa.com

In viaggio dall’Italia Nel 2011 ho conosciuto su Facebook il mio attuale marito Mike Efevberha, non parlavo inglese e lo prendevo in giro usando il Google traduttore. Dopo 10 giorni di chat ci siamo incontrati e parlavamo passandoci il telefono con la traduzione, dopo 3 mesi lui è dovuto tornare in America perché aveva finito il contratto con la squadra Svizzera “Lugano Tigers” per la quale aveva giocato 3 stagioni. Mi disse: Se vieni a trovarmi in USA ci fidanziamo ufficialmente. Per un mese ero totalmente confusa, non sapevo cosa fare perché avrei dovuto lasciare tutto quello che avevo costruito con la fotografia per quasi 10 anni. Fu cosi che nonostante non parlassi inglese partii febbraio 2012 per poi iniziare le peripezie visti e viaggiare in giro per il mondo. Per prima cosa arrivai in USA nello stato dell’Iowa che è terribilmente freddo e isolato e l unica cosa che facevo era stare a casa a cucinare e andare alle partite al palazzetto dove avevo ottenuto un press pass e quindi facevo la mia prima esperienza nella fotografia sportiva da professionista per L’NBA D-league. Essere seduta a bordo campo e immortalare le azioni dei giocatori era estremamente eccitante ed era una novità e molto diverso dalla fotografia di moda e dai red carpet o dai posati. Succedeva tutto così rapidamente ed era cosi emozionante vedere il mio fidanzato giocare. Sono stata sempre attratta dal Basket fin da bambina, ma non avevo la minima idea che un giorno mi sarei ritrovata su un vero e proprio campo da basket a scattare foto ai veri

giocatori NBA. Dopo la stagione in Des Moines (Iowa) per la squadra Iowa Enegy ci siamo trasferiti a Los Angeles dove ogni angolo era un ispirazione fotografica, un emozione mai provata fin ora. In estate la Nike basketball organizza un torneo gratuito chiamato Drew League dove giocatori NBA e giocatori che giocano in Europa etc e rapper o attori, si sfidano e la ho avuto l’opportunità di conoscere e scattare foto a molte celebrity. Arrivò un contratto per una squadra in Republica domenicana a San Pedro de Marconis e dopo 8 giorni siamo scappati e siamo andati a Vladivostock in Russia vicino alla Siberia. Pochissime persone parlano inglese, un freddo assurdo e le donne vanno in giro in minigonna e fanno la pizza con il ketchup. Nel palazzetto un freddo assurdo e il basket e le luci del campo sono terribili ma anche li avevo il mio press pass ed ho potuto immortalare diverse partite della stagione e il calendario della squadra dove ogni giocatore per ogni mese dell’anno interpretava un mestiere.Il rimorso che ho della Russia è che essendo davvero troppo freddo non ho fatto molte foto di reportage ma mi sarebbe davvero piaciuto. Eleonora Chessa


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arte • L’occhio

Massimo Di Cataldo con il premio Artista e Spettacolo del Maestro Capoccia

di Lisa

a cura di Lisa Bernardini - info@lisabernardini.com

Gran serata romana di VIP

65 Da sinistra: Maurizio Pizzuto, Massimo Di Cataldo, Gerardo Di Lella e Lisa Bernardini

Tra Musica, Arte e Spettacolo

Il cantante Massimo Di Cataldo è stato l’assegnatario di un importante e prezioso premio previsto dalla rassegna sull’Immagine contemporanea Photofestival “Attraverso le pieghe del tempo”, ed esattamente del riconoscimento “Artista e Spettacolo”; la kermesse nazionale itinerante creata dall’Associazione Occhio dell’Arte e diretta dalla sottoscritta Lisa Bernardini si accinge a scorgere già la sua sesta edizione. Si svolge ogni anno in un periodo variabile tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. Per motivi lavorativi legati allo svolgimento dei concerti estivi di Massimo, è stato impossibile consegnare il riconoscimento a Di Cataldo durante il normale svolgimento della rassegna 2015. All’hotel Villa Eur in Roma, lo scorso 1° Dicembre, questo noto artista del panorama musicale italiano, interprete ed autore di canzoni d’amore che hanno segnato la vita di molti sui fan, da “Che sarà di me” a “Se adesso te ne vai” a “Come sei bella”, ha finalmente potuto ricevere commosso il prezioso riconoscimento del Maestro Scultore Valerio Capoccia, e direttamente dalle mani di un grande esponente della musica internazionale: il Direttore d’Orchestra Gerardo Di Lella. A documentare i vari momenti anche una troupe di RAI 3, tanti curiosi e molti giornalisti. Una sala gremita per l’occasione ha ripercorso

Lisa Bernardini e Massimo Di Cataldo

le tappe più importanti della sua carriera grazie alla intelligente ed approfondita intervista che gli ha fatto un uomo di Informazione e Cul-

tura come Maurizio Pizzuto, Direttore dell’Agenzia di Stampa Quotidiana Nazionale Prima Pagina News. Molti gli ospiti noti al grande pubblico intervenuti alla sua premiazione nell’albergo romano, che ha visto nello stesso giorno, in un orario immediatamente successivo al suo, anche la premiazione di Roberta Damiata, stimata direttrice del settimanale Eva3000, che è stata proclamata “Donna” 2015 di “Storie di Donne”, kermesse sul mondo femminile. Tra gli ospiti del fashion party della serata, che ha unito due premiazioni diverse come genere ma importanti nei rispettivi contesti di assegnazione, si sono visti molti protagonisti della politica, della cultura, dell’arte e dello spettacolo: tra questi, il Senatore Antonio Razzi, l’attore Lando Buzzanca, la responsabile dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia Sylvia Irrazabal, il ragazzo prodigio Alessandro La Cava, l’artista internazionale Monsieur David, il fotografo Andrea Pacanowski, il Comandante della Fanfara a Cavallo dell’Arma dei Carabinieri Fabio Tassinari, il Direttore d’Orchestra Gerardo

Da sinistra: Camilla Nata, Lisa Bernardini, Roberta Damiata e Massimo Di Cataldo

Di Lella, la collezionista e storica della Moda Mara Parmegiani, la Principessa Connie Caracciolo, lo stilista Luigi Bruno, il direttore di doppiaggio Massimo Milazzo, la ballerina Cosetta Turco, Vincenzo Merli della maison Egon von Furstenberg, l’attore Antonio Zequila accompagnato dal collega Pascal Persiano, l’editore giornalista Giò Di Giorgio, il grande truccatore Gennaro Marchese e, per completare un parterre femminile di tutto rispetto per bellezza, fascino e simpatia, anche le attrici Adriana Russo, Elena Russo, Simona Borioni, Maria Monsè, Luciana Frazzetto, Imma Piro. occhiodellarte@gmail.com Photo: Flavio Di Properzio


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moda • Stile

e tendenze

a cura di Giovanni Bilello - gb.giovannibilello@gmail.com

Oddio una ruga! In questo nuovo primo mese del 2016 vorrei prendere in considerazione un argomento delicato ma allo stesso tempo “invasivo”: la chirurgia plastica. La chirurgia plastica si propone come obbiettivo correggere le imperfezioni morfologicofunzionale, ossia correggere quelle malformazioni che sono congenite o risultati di traumi. Quella di cui vorrei parlarvi é una branca della chirurgia che aiuta il tempo a non passare: la chirurgia estetica. Essa infatti ha il potere attraverso interventi invasivi e non di aiutare ognuno di noi a far si che il tempo ci sfiori delicatamente. Cosa ci porta ad avere paura del tempo che passa? A chi affidare questo pesante compito? Per quanti di noi i piccoli difetti che vediamo per altri non lo sono? Il naso pronunciato ad esempio é motivo di imbarazzo per molti, quindi si ricorre al chirurgo estetico per ridimensionare la sua forma e renderlo più armonico al viso. La persona che si è sottoposta all’intervento sarà più sicura di se? A mio avviso si; quindi la chirurgia aiuta a stare bene e ci porta verso una condizione di tranquillità interiore ed esteriore, perché non dimentichiamo che molti interventi li facciamo solo perché siamo influenzati da star che appaiono sempre in perfetta forma. Alcune di queste star però non sono un buon esempio di ritocco estetico in quanto gli interventi sono così palesi da rendere quasi ridicolo l’intera immagine. Dei seni troppo grandi su un corpo minuto, non ti fanno diventare bella (forse ai tuoi occhi si) ma apparirai come un qualcosa di cui parlare: un feno-

meno da baraccone. Un buon esempio invece sono quei ritocchi che aiutano come ho detto prima a non far passare il tempo, sono interventi piccoli e funzionali che hanno lo scopo di ridurre quello che é il nostro antipatico difetto. Delle orecchie a sventola ad esempio, la cellulite, quelle brutte rughe sulle labbra. Questi sono per me ritocchi che aiutano ad essere più sicure di se sapendo che comunque il tempo passa e non c’è nulla da fare contro di lui. Quindi la chirurgia estetica ci aiuta ad essere più sicuri, abbraccia il nostro gusto nell’essere perfetti o apparire al meglio, ma dobbiamo sempre ricordare che non dobbiamo mai trasformare noi stessi per gli altri, non dobbiamo mai esagerare con i ritocchi ma farli con criterio in strutture riconosciute e sopratutto facciamoci consigliare da chirurghi specializzati. Giovanni Bilello


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moda • I

consigli dello stylist

a cura di Marco Scorza - info@fashionadvices.com

L‘accessorio: ciò che rende decisivo lo stile Questo mese parliamo di accessori se nello scorso abbiamo parlato di borse oggi è il turno dell’accessorio per eccellenza della donna, la scarpa… scarpe non se ne ha mai abbastanza!! Sono le scarpe quelle che sono capaci di fare innamorare le donne, inchiodarle davanti una vetrina per “troppo” tempo e sempre loro sono capaci di fare spendere i milioni!!! Come la moda per quest’anno ci ha fatto capire che c’ è spazio per tutti e per tanti stili lo riversa sulle scarpe che ritornano i “vecchi” modelli ma non solo… le scarpe gioiello i boot in vinile, la punta ritorna prepotentemente e magari se le volete chic vi consiglio con la punta colorata… vi ricordate i cinturini? Di quando eravate bambine? Ecco quest’anno potrete fare un tuffo nel passato perché il cinturino torna di moda in varie sfaccettature dai classici cinturini alla caviglia a cinturini maxi capaci di coprire l’intero collo del piede… potrete sceglierle basse o alte potrete scegliere tra le Platform o le stringate.

Ma ragazze i modelli sono tantissimi non mi basta la rubrica perché gli stilisti hanno spaziato con creazioni glamour quindi più provocanti come gli stivali allacciati o da fitting a pelle a modelli sofisticati con cinturino alla caviglia e tacco a rocchetto, passando anche dal retrò con accenni moderni, con inserti di pelliccia e tacchi futuristici e anche talmente stravaganti da esser fuori dal nostro immaginario. Quindi non vi resta che scegliere la scarpa più adatta al vostro stile e di certo non potrete sbagliare quest’inverno la moda e gli stilisti vi sono venuti incontro! Marco Scorza



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spettacolo • Nuovi

Volti

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di Mery Rubes - info.booking@libero.it

Mery Rubes Mi chiamo Mery Rubes, di Milano, attrice e fotomodella. Quest’oggi voglio sorprendere i lettori parlando di me senza veli e censure. Mostrando anche del materiale d’autore firmato dal mio fotografo di fiducia Dusit Dughera PH. La mia carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata a fine Novembre 2014, ho sempre avuto una predisposizione naturale nello stare dietro ad un obbiettivo che sia fotografico o cinematografico. Posando come fotomodella ho avuto diverse soddisfazioni. È stata la Carta di ingresso che mi ha permesso attraverso delle immagini artistiche di raggiungere il mio più grande sogno: il cinema. Ma procediamo per gradi. Ho fatto parecchi lavori in vita mia, sono diplomata Perito Turistico e stavo per laurearmi in Scienze Naturali all’Università Statale di Milano. Non sono qua a spiegarvi il perché abbia interrotto gli studi e, posso assicurarvi che, ho sempre preso ottimi voti... e sarà sempre la fonte dei miei rimpianti... non averli conclusi! Ho posato con sacrifici e dignità, contando sulle mie forze per grandi nomi e grandi Stilisti.. poi ho intrapreso la specializzazione in nudo artistico e, specifico non volgare, oltre che in lingerie. Ho sempre amato l’arte, dalla musica alla fotografia, al cinema.. il mio obiettivo. Sono molto ricercata come modella perché il mio sguardo comunica, trasmette, e, umilmente sfonda l’obiettivo. Ho posato con estremo onore per il fotografo delle dive, il Maestro Bruno Oliviero e, sono stata scelta tra parecchie modelle come volto nuovo all’interno di “sex appeal “ oltre che essere una delle quattro ragazze fortunate ad essere in copertina con la bellezza senza tempo di Sofia Loren. A gennaio 2015 sono stata selezionata dalla Blue screen film di Torino ove sono stata inserita nel film “LA PROMESSA DEL SICARIO” affiancando un grandissimo Attore che ha fatto la storia del cinema Western/ thriller e Poliziesco, il grande George Hilton. Nei miei scatti io emano messaggi, sensualità e una forte carica erotica. Nonostante questo sono una ragazza molto semplice ma, allo stesso tempo tenace e determinata. Mi ritengo un mix letale in quanto ho carattere e persona-

dusit Dughera PH

lità e, questo è il motivo per cui voglio essere ricordata. Non per la bellezza, quella ahimè è solo una condanna. Ho scelto di portare avanti i miei progetti in maniera totalmente autonoma, basandomi sulle mie forze e potenzialità. Non è facile, posso confessarvi questo, per chi come me è anticonformista e ribelle. Io se mai arriverò rimarrò la semplice ragazza che sono, quella che si commuove per un non nulla, che rispetta ed ama natura ed animali. La

ragazza solare che non nega mai un sorriso, anche se dentro è tormentata e sofferente. Ma la forza, la vera forza è anche questa, non credete?! Ho partecipato al programma per Sky Arte diretto e prodotto da Thierry Bertini attualmente in onda “UN GIORNO AL MUSEO“. Tante soddisfazioni ma tante lacrime versate. Purtroppo e qui faccio un appello, viviamo in un paese dove ipocrisia, bigottismo e Dio denaro regnano. Tristezza! Ora non posso anticipare nulla riguardo a progetti in fase di realizzazione e futuri... Ma posso garantirvi che sentirete parlare di me a breve! Non demordo, al diavolo i curatori e se baipasso le critiche tanto di guadagnato. Le dicerie non mi sfiorano, sono un caterpillar nel mio lavoro! Troppo umile ma testarda. Sono una Donna con principi e valori che conserverò per tutta la vita. E... se il mondo mi dichiara guerra io rispondo semplicemente: Dimostrerò a tutti il mio valore. Conosco i miei difetti, tanti, ma elogio i miei pregi. Semplicemente Obiettiva! Sperando di non avervi annoiato, porgo i miei più sinceri saluti. Mery Rubes Mery Rubes Fotomodella Attrice info.booking@libero.it

Ph: Bruno Oliviero


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spettacolo • Nuovi

Volti

di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

Erika Kamese In teatro con lo spettacolo Calma e sangue Freud

Impegnata in teatro con lo spettacolo Calma e sangue Freud dove vestirà il ruolo di protagonista femminile l’attrice Erika Kamese. Tanti i ruoli da lei interpretati sia per il teatro, che per il cinema e la televisione. Parli dello spettacolo teatrale che ti vede protagonista femminile? Sono in scena come protagonista femminile insieme ad Ernesto Maria Ponte con uno spettacolo comico a Palermo. Lo spettacolo è Calma e sangue Freud testo scritto da Ernesto Maria Ponte, Salvo Rinaudo e Marco Pomar, con le musiche di Tony Greco, in scena al Teatro Agricantus con Ernesto Maria Ponte. Questo testo parla di uno psicanalista stressato e dei suoi pazienti con strani isterismi, io sono una di queste. Hai interpretato il film Violent shit, sta partecipando ai festival internazionali? Il film Violent shit del regista Luigi Pastore. Tra gli attori del film c’è Giovanni Lombardo Radice, vera icona nostrana del cinema horror, e io protagonista femminile del film. Questo film ha partecipato a festival internazionali la prima mondiale a BiFan Bucheon, mentre la prima europea è stata al Grossman in Slovenia, Tokyo Feti Fest in Giappone dove ha vinto un premio, al festival Den Magiska Biodagen in Svezia. Hai lavorato nel film, The unfortunate life of Georgina Spelvin chained to a radiator?

Uno short che ho interpretato per la regia di Andrea Marfori, selezione ufficiale nell’Oregon Underground Film Festival negli Stati Uniti che fa parte del circuito americano del Clockwork Institute, a cui fanno riferimento molte produzioni internazionali. Un’attrice con un buona preparazione nel campo della recitazione. Puoi contattare Erika su: Erika Kamese


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spettacolo • Nuovi

Volti

di Just Sound Quintet Band - justsoundquintet@gmail.com

Just Sound Quintet

La band è composta da cinque musicisti esperti e talentuosi: Virgilio Brancaccio (voce), Carmine Marigliano (flauto e sax soprano), Carmine Terracciano (chitarre), Domenico Monda (percussioni) e Patrizio Amoroso (contrabbasso e basso elettrico). Il complesso nasce a Napoli circa un anno fa dopo l’incontro di alcuni tra i musicisti, già professionisti e provenienti da altre esperienze.

I Just Sound Quintet propongono musica ad altissimo livello, attuando brani pop in chiave acustica creando così le atmosfere più adatte a sottolineare e rendere unico ogni istante del vostro evento. Tra i brani di successo che i Just Sound Quintet presentano con stile e creatività non mancano: All of me, Immagine, Agua de marco, Billy Jean, Lady, Happy, English man in New York e molti altri capolavori della musica pop internazionale. Contatti: Just sound quintet 3387138859 justsoundquintet@gmail.com



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spettacolo • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

Chiacchierando con

Alessandro Serra

Un comico e un attore con talento e simpatia è un comico che quando sale su palco riesce a far ridere il pubblico, con le sue improvvisazioni e la sua comicità l’attore Alessandro Serra. Tante le trasmissioni dove ha potuto dimostrare il suo talento, da Made in sud a Zelig a Colorado. Ha mosso i suoi primi passi nei villaggi turistici, per poi intraprendere la sua strada nel mondo dello spettacolo con naturalezza, riscuotendo un ottimo riscontro tra il pubblico. Sei un comico? Un comico molto seguito, soprattutto dopo lo spettacolo. Con le trasmissioni Made in sud, Zelig e Colorado sono diventato uno dei comici più affermati.

Che genere di comicità è la tua? La mia è una comicità che viene definita satira di costume, ma non nel senso che sto mascherato.

Hai lavorato sia a Colorado che a Zelig, che differenze hai trovato? Per correttezza professionale preferisco non rispondere e non andare nei dettagli. Posso dire che mi sono divertito abbastanza e che in realtà sono stato anche a Made in sud, diciamo che sono il Rocco Siffredi dei Programmi comici, me li so fatti tutti.

Racconti il tuo esordio nel mondo dello spettacolo? Ho iniziato 19 anni fa nei villaggi turistici, seguendo quella che poi ho scoperto essere la mia passione, donare sorrisi e ho continuato a farlo fino ad arrivare ad oggi.

Usi un copione o sei per l’improvvisazione in scena? Sono soprattutto per l’improvvisazione, questo perché mi piace interagire con il pubblico e renderlo partecipe, ci si diverte molto di più e le persone mantengono dentro di loro il ricordo della serata e delle risate passate insieme, questa poi e la cosa che per me conta di più e poi e nella mia indole, non posso non improvvisare.

Attualmente in cosa sei impegnato? Sto girando dei film e sono impegnato nella promozione del mio singolo, ora me la canto pure, Selfie coatto.

Che cosa racconti nei tuoi spettacoli? Tutto quello che può accadere in generale nella vita io la osservo e ne faccio comicità.

Vuoi descrivere il mondo del cabaret? Come in tutti i “mondi” ce del buono e del marcio, ma preferisco lasciare spazio alla vostra fantasia.

E se il talento è visibile quando è in scena, la sua simpatia è evidente quando si rapporta con le persone.

Progetti? Ce ne sono tanti ma sai per scaramanzia non gli racconto, tra i progetti che si possono dire c’è quello non lavorativo di mettere su famiglia.


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spettacolo • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

be fare le cose che mi piacciono, a prescindere poi dal mezzo. Ph: Emanuele Menduni

Parla di un tuo lavoro teatrale? Uno spettacolo a cui sono molto legato e Ring. Facevo il ruolo di un immigrato tunisino che arrivava in Italia e veniva per così dire, adottato da un ex pugile che gli insegna a boxare. Per il cinema? Il film Besame mucho, sono legato a quel film perché è stato il mio debutto.

Intervista all’attore

Francesco Stella Attore e regista con una formazione artistica e un curriculum d’eccezione

Riflettori puntati su Francesco Stella. Muove i suoi primi passi come attore per poi occuparsi di regia nel mondo della lirica, che gli permetterà di avere una formazione utile per il suo lavoro nel campo della recitazione. Il suo è un curriculum d’eccezione, con lavori teatrali, cinematografici, televisivi e spot pubblicitari.

Muovi i tuoi primi passi nella recitazione o nella regia? Ho iniziato come attore e poi mi sono avvicinato al mondo della regia prima con la lirica, e poi dalla lirica ho iniziato ad interessarmi a tutti gli altri aspetti della regia. Cosa puoi dire riguardo alla regia che c’è dietro la lirica? Con la lirica si ha a che fare con le comparse, il coro, la scenografia, i cantanti, è stata un esperienza che mi è servita molto per tutto quello che ho fatto dopo. Che cosa intendi dire? Che riuscire ad organizzare tutte queste componenti, da una formazione che aiuta.

Esserti occupato di regia ti aiuta sul set? Sono sopratutto attore ho fatto delle cose da regia, però il mio è un percorso attoriale. So le difficoltà che ha un regista nell’arrivare a fare delle cose e viceversa, da regista so quali sono le difficoltà e quindi porto l’esperienza di un lavoro nell’altro. Il tuo percorso di formazione artistica? Ho iniziato prima con una compagnia di strada, ho fatto l’università a Urbino, e nelle Marche e in Umbria c’è la tradizione delle recitazioni storiche. Ho fatto una scuola che si occupava sopratutto di cose circense, trampoli, giocoleria, facevamo tutto un lavoro sui personaggi storici, proprio delle rivisitazioni storiche. Poi mi sono trasferito a Roma e ho fatto vari stage. La tua carriera si spazia tra Tv, cinema e teatro, la tua preferenza? Dove si lavora bene, sono totalmente diverse che non ho una preferenza vera, mi piacereb-

Per la televisione? Il commissario Montalbano, Sant’Antonio da Padova, La Certosa di Parma, Un passo dal cielo un ruolo che mi ha divertito perché è diverso da me, e Solo per amore. Sei tra i protagonisti di uno spot pubblicitario, cosa puoi dire a riguardo? Nello spot c’è una cura nel dettaglio. Hai lavorato in tanti settori dello spettacolo? Amo troppo questo lavoro e mi piace farlo in tutte le sue forme possibili, ogni esperienza serve per portare materiale nuovo nel nuovo lavoro. Attualmente in cosa sei impegnato? Sto girando Solo per amore due e sono di nuovo Paternò, questo poliziotto molto onesto. Non posso dire quello che farò, perché essendo una serie che si basa sulle indagini qualsiasi cosa dovessi raccontare potrebbe svelare delle cose che è più divertente vedere in Tv. Se sul set porta il suo talento e la sua preparazione artistica, nel rapporto con gli altri è evidente la sua garbatezza e la sua simpatia.


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spettacolo • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

A parlare è il conduttore televisivo

Carlo Senes Impegnato con il programma televisivo State comodi che sta avendo un ottimo riscontro tra il pubblico

Professionalmente preparato e simpatico il conduttore televisivo Carlo Senes, che con il suo programma State comodi, trasmesso sul canale dieci sta avendo un ottimo riscontro tra il pubblico. Tanti gli ospiti e i temi trattati dal conduttore in studio, che punta le luci dei riflettori verso un programma che sia professionale e corretto. Quali sono le competenze richieste per intraprendere il lavoro del conduttore? Credo che le competenze siano soggettive, l’importante è non dimenticare l’etica professionale, la professionalità e la serietà, il resto è passione. Sei il conduttore nel Canale dieci del programma State comodi, di cosa tratta?

Qual è a tuo avviso una situazione difficile da gestire? Molto speso mi trovo davanti persone, professionisti di vari settore, che non hanno mai avuto esperienze televisive e li subentra il panico e a volte può succedere che non riescono più a parlare. Tra i personaggi dello spettacolo e quelli della politica, quali sono i più indisciplinati in studio? Quelli maleducati, quelli che non fanno parlare gli altri ospiti, quelli prepotenti. In queste situazioni mi diverto a metterli in difficoltà, ma preferisco non fare nomi, qualcuno potrebbe offendersi! I temi più apprezzati dal pubblico? Sicuramente i temi che riguardano il sociale e su questo, siamo molto attenti a far uscire il giusto messaggio.

è un appuntamento settimanale, un talk show giunto alla 15° edizione e ogni settimana tratta argomenti diversi di salute, politica, ambiente, moda, musica, il tutto realizzato all’interno di una salotto. Su quale criterio scegli gli ospiti che parteciperanno al programma? Dietro tutto questo lavora una redazione curata da Silvia Sciancalepore, bravissima giornalista esterna che porta avanti tutti i contatti con gli ospiti.

Perché? Perché chi fa televisione ha una grossa responsabilità. Che cosa intendi dire? Ci guardano i giovani e dobbiamo dare dei messaggi reali e non false illusioni. Che tipo di conduttore sei? Sono uno che si adatta molto alle esigenze senza però perdere il senso della professionalità e della correttezza.

Progetti? É partito poche settimane fa un altro progetto dedicato al Talento “Emozioni Live”, un talent show che da la possibilità ai giovani di avvicinarsi al palcoscenico. Un conduttore professionale, garbato e corretto nei temi trattati in studio, per cercare di portare la verità al suo pubblico. Contatti: statecomodi@canaledieci.tv


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spettacolo • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

care di far ridere. Poi se andiamo ad analizzare cosa veramente fa ridere oggi facciamo un po di confusione. Le persone si atteggiano da intellettuali criticando coloro che fanno ridere con la parte demenziale. Saper far ridere è una delle cose più difficili, però dobbiamo individuare bene perché alcuni ridono, tanti lo fanno perché hanno voglia di ridere, altri perché sono ruffiani del nome che hanno di fronte, altri ridono in modo strumentalizzato. La comicità credo sia la materia più soggettiva che ci possa essere.

se sulle imitazioni è un talento, lui non tralascia i temi di interesse sociale, vestendo così i panni dello scrittore per scrivere un libro che tratta del femminicidio. Quando inizi a muovere i tuoi primi passi nel mondo dell’imitazione? Sin da piccolo imitavo parenti, professori, amici poi mi divertivo a guardare i varietà in Tv, tutto ciò che era in Tv e si trattasse di varietà io ne ero affascinato.

A parlare è

David Pratelli

Ha scritto un libro con un tema che tratta di femminicidio Inizia a muovere i suoi primi passi con programmi televisivi sia a livello locale che nazionale. Tutte le sue partecipazioni nelle trasmissioni, riescono con naturalezza a catturare l’attenzione del pubblico e far divertire le persone. E

Hai scritto un romanzo che sta riscuotendo un ottimo consenso tra i lettori? Un giallo horror Tenebra che ho scritto più per soddisfazione personale, poi durante le presentazioni che ho fatto ho visto molta curiosità fra il pubblico e questo mi ha fatto contento.

Vuoi raccontare il tuo percorso televisivo? Ho fatto tanta televisione sia locale che nazionale, ho cominciato con un programma comico a Firenze dopodiché il debutto nazionale avvenne in prima serata su Canale 5 nel varierà Avanti un altro condotta da Pippo Franco. La svolta fu con la vittoria del campionato italiano degli imitatori in onda su Raiuno sempre in prima serata con ottimi ascolti. La Tv più recente mi ha visto crescere notevolmente dove la domenica ero uno dei protagonisti sia su Italia uno a guida al campionato, dopodiché a Quelli che il calcio su Raidue.

Di cosa tratta? Femminicidio, un uomo accecato dalla rabbia che si vendica di quelle donne che lo rifiutano che lo deridono che si prendono gioco di lui. Qual è il messaggio che vuoi portare? Che non bisogna mai prendere in giro nessuno, che non dobbiamo ingannare le persone nei sentimenti, meglio una amara sincerità che una falsa illusione.

Qual è il personaggio che ti riesce meglio? Dipende dal gusto del pubblico, molti mi dicono che la mia migliore caratterizzazione è quella di Conti, altri quella di Celentano. Tralascio quella di De Sica perché non penso di imitarlo, mi viene talmente spontaneo che ormai lo considero parte di me.

podiché metterli in pratica. Imitatori si nasce e non si diventa, però ci sono molte persone che scoprono di avere questo talento solo nel tempo.

Cosa deve fare un buon imitatore? Prima di tutto deve capire se ama veramente questo modo di far divertire le persone. Studiare quei personaggi che crede di prendere, do-

A tuo parere cos’è la comicità? La comicità vera è innata in certe persone, ci sono soggetti che reputo prototipi dell’essere comici, altri indossano una maschera per cer-

Attualmente in cosa sei impegnato? Sto facendo i corsi a bambini e adulti per la recitazione livello base e imitazione, per me è il primo anno da coach. Poi la radio, il programma Aradio su radio blu Toscana con Marco Vincent che va in onda tutti i giorni. Talento e simpatia per l’imitatore apprezzato dal pubblico.


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spettacolo • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

In quali film hai partecipato per il cinema? Tra i più importanti Il figlio più piccolo ed Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, Immaturi di Paolo Genovese e Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Intervista a Tiziana Buldini Tante le sue partecipazioni in film per il cinema

Muove i suoi primi passi nel mondo del cinema l’attrice Tiziana Buldini. Tra i suoi lavori per il cinema c’è Immaturi e Il racconto dei racconti. E se per il cinema ha lavorato con registi e attori di un certo calibro, il suo esordio nella televisione arriva con Romanzo criminale, per poi lavorare ne I segreti di Borgo Larici e Solo per amore.

Parli del tuo percorso di formazione nella recitazione? Ho cominciato per caso facendo un trimestrale con un assistente di Bernard Hiller. Lo studio vero e tutte le mie conoscenze le ho apprese frequentando il Duse costantemente per 3 anni. Li ho acquistato una maggiore consapevolezza di me stessa.

Per la televisione? Il mio esordio, Romanzo Criminale in cui ho avuto l’onore di lavorare con una bellissima persona, il regista Stefano Sollima. Altre esperienze molto interessanti sono state I segreti di Borgo Larici e Solo per amore. Preferisci recitare per il cinema o per la televisione? Inizialmente ho fatto più cinema che televisione e diciamo che Il cinema ha sempre un fascino in più, però per chi ama questo lavoro non fa tanta differenza, le emozioni sono le stesse. Spero di cimentarmi al più presto in qualche progetto teatrale. Attualmente in cosa sei impegnata? Ho appena finito le riprese di Squadra Mobile 2, un’altra bella esperienza. Questo 2015 è stato

un anno duro, che mi ha vista protagonista di tanti no. Ho scelto di tenere duro ed aspettare la parte giusta. Progetti? Progetti tanti. Dovrei firmare un contratto molto importante ma ancora top secret. Finger crossed. Tante le partecipazioni dell’attrice in film per il cinema e per la televisione.


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spettacolo • Storia

del Cinema e del Doppiaggio

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a cura di Gerardo Di Cola - gerdic@libero.it

Giuseppe Rinaldi Giuseppe Rinaldi, chiamato affettuosamente Peppino da chi ha l’avventura di conoscerlo, entra nel mondo del cinema in modo originale e – non può essere altrimenti – casuale. Quando ha 21 anni – è nato a Roma il 14 settembre del 1919 – decide con alcuni colleghi dell’università di vedere gli stabilimenti di Cinecittà inaugurati due anni prima. Mentre la visita

ha luogo, il gruppo di amici ne incrocia un altro che va dalla parte opposta. Col tempismo di cui è dotato, Peppino lascia il suo e si accoda al nuovo gruppo, intuendo che i suoi componenti non sono lì per divertimento: sono comparse che si stanno recando in uno dei tanti teatri di posa per le riprese di “Grandi magazzini”. Si ritrova nel bel mezzo di un film vestito da sciatore, diretto da Mario Camerini e, come in una favola, deve porgere la battuta al già grande Vittorio De Sica. Rinaldi abbandona gli studi di Economia e, con grande disappunto del padre ingegnere, decide di intraprendere la carriera di attore.

L’Italia avrà un dottore di meno, ma il cinema si ritroverà con una voce straordinaria in più. “Grandi magazzini” ottiene un grande successo e il giovanotto sfrontato non passa inosservato. Inizia anche l’attività di doppiatore e proprio nel prestare la voce che Peppino riesce ad esprimere il suo temperamento inusuale, dai forti contrasti, dove le mezze tinte non trovano spazio. Personalità granitica, a una dimensione, che non sa scendere a compromessi, ma dalle mille sfaccettature quando si porge come voce ad inventare la sua arte, diventa presto uno dei massimi doppiatori che l’Italia abbia mai avuto. Ama ripetere con una punta di orgoglio ma con tanta ironia: il doppiaggio italiano è il migliore del mondo, io sono il più grande doppiatore italiano, quindi io sono il più grande doppiatore del mondo. Grazie alla sua voce duttile dotata di una vasta gamma di sfumature e al suo innato talento, Rinaldi riesce ad aderire come nessun altro alle forti personalità artistiche di attori del calibro di James Dean, Montgomery Clift, Paul Newman e Marlon Brando per il quale propone con la sola timbrica vocale le complesse caratterizzazioni del Brando di “Ultimo tango a Parigi” o de “Il pa-

drino” dove ricostruisce in sala di doppiaggio un dialetto siciliano tanto vibrante e accattivante da far apparire più umano il capo di Cosa Nostra. Dimostrando una padronanza assoluta dei mezzi vocali, inventa per Peter Sellers de “Il dottor Stranamore” o de “La pantera rosa” una lingua inesistente e scoppiettante; crea con grande disinvoltura dei mugolii esilaranti per rincorrere le bizzarrie recitative di Jack Lemmon in “A qualcuno piace caldo”; semplicemente imposta la voce caricandola di tonalità basse e profonde per Charles Bronson di “C’era una volta il West”. Insomma, una recitazione a 360° che lo porta a doppiare centinaia di attori e migliaia di film sempre ai massimi livelli per il rispetto che un uomo d’altri tempi ha per la sua professione. Negli anni sessanta diventa direttore di doppiaggio e in questa nuova veste si adopera con la solita passione e disponibilità a insegnare quel “mestiere” che anche la sua opera ha nobilitato in arte. Gerardo Di Cola www.enciclopediadeldoppiaggio.it Le fotocomposizioni sono di Gerardo Di Cola


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spettacolo • CINE

cit.

a cura di Giorgio Alaia - giorgioalaia@gmail.com

Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare... Don Vito Corleone [Marlon Brando/Giuseppe Rinaldi]

Il padrino (1972) è la prima delle tre pellicole della trilogia omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola, ispirata al romanzo omonimo di Mario Puzo. La pellicola è considerata una pietra miliare della storia del cinema. Curiosità - Per finanziare il suo film Apocalypse Now, il regista volle creare The Godfather: 1901-1959, un montaggio in ordine cronologico dei primi due film della saga. Nel 1992 solo per il mercato VHS fu fatta un ulteriore versione, Godfather Trilogy 1901-1980, comprendente anche la parte III, con scene inedite. Nel 2007 la Paramount ha prodotto una versione restaurata e digitalizzata dell’originale, con audio in Dolby surround. Per marzo 2008 era prevista l’uscita di un cofanetto contenente le tre pellicole della saga, con più contenuti speciali e con un doppiaggio differente dall’originale italiano (voluto da Coppola in persona), per consentire un audio adatto ai nuovi sistemi d’intrattenimento domestico. La questione ha fatto crescere l’ira e le proteste dei fans, che considerano le versioni italiane originali intoccabili e d’importanza storica. Queste proteste hanno portato a un ripensamento della distribuzione, che ha inserito sia il doppiaggio originale in 2.0, sia quello nuovo in 5.1. Per questo motivo, l’uscita del cofanetto è stata spostata a giugno 2008.

IL PADRINO

Un film di Francis Ford Coppola. Con Marlon Brando, James Caan, Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton... Genera: Drammatico, USA 1972 Soggetto: Mario Puzo Musiche di Nino Rota Premi: 3 Oscar 1973: miglior film, miglior attore protagonista (Marlon Brando), miglior sceneggiatura non originale - 5 Golden Globe 1973: miglior film drammatico, miglior regista, miglior attore in un film drammatico (Marlon Brando), miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora originale. Doppiaggio italiano: C.D. (1972) Direzione del doppiaggio: Ettore Giannini (1972)



Rassegna cinema

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spettacolo • Al

Cinema

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Star Wars: Episodio VII Un film di J.J. Abrams

Il ponte delle spie Un film di Steven Spielberg

Irrational Man Un film di Woody Allen

Heart of the Sea Un film di Ron Howard


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spettacolo • Al

Teatro

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Sala Umberto Rassegna teatrale

Via della Mercede 50 – 00187 Roma Tel. 06 6794753 - Fax. 06 97274058 | www.salaumberto.com

IL PARANINFO di L. Capuana

con ENRICO GUARNERI, ILEANA RIGANO, ROSSANA BONAFEDE, FEDERICA BISEGNA, ROSARIO MARCO AMATO, VINCENZO VOLO, FILIPPO BRAZZAVENTRE, PIETRO BARBARO, NADIA DE LUCA, CICCIO ABELA, AMALIA CONTARINI

La commedia è stata scritta alla fine del XIX sec., vuole disegnare uno spaccato della Sicilia dell’epoca, con un continuo scorrere di personaggi dai tratti ora grotteschi ora signorili o patetici, tutti personaggi che sembrano avvolte entrare ed uscire dalle loro stesse vicende di vita, divenendone ora protagonisti ora spettatori; tutto ciò poiché essi, spesso, prigionieri della società con le sue assurde regole e bloccati dalla loro “educazione” o dalle proprie inibizioni, si affidano per segnare l’importante passo del matrimonio a “Don Pasquale Minnedda”, uomo dall’indomabile desiderio di vedere come lui, tutti gli altri, sposati. TEATRO SALA UMBERTO - dal 12 gennaio 2016 Biglietti platea €. 32, 00 - balconata €. 23, 00

COATTO UNICO SENZA INTERVALLO

di GIORGIO TIRABASSI. scritto con Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella, Mattia Torre

Nato ormai quindici anni fa, con il titolo di COATTO UNICO, lo spettacolo, per una precisa scelta, era stato concepito per essere rappresentato solo in spazi appositamente allestiti nelle varie periferie romane e nel carcere di Rebibbia dove, per l’occasione, fu realizzata una versione in home-video distribuita da “L’Espresso”. Nel 2006 con il nuovo titolo COATTO UNICO SENZA INTERVALLO e, dopo essere stato arricchito di nuovi “ritratti umani” ha varcato i confini cittadini e per cinque anni ha riscosso grandi successi di critica e di pubblico. TEATRO SALA UMBERTO - dal 19 gennaio 2016 Biglietti platea €. 32, 00 - balconata €. 23, 00


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spettacolo • Al

Teatro

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Ambra Jovinelli

Rassegna teatrale

Via Gugliemo Pepe 43 - 00185 Roma Tel. 06 83082620 – 06 83082884 – Fax 06 4457221 | www.ambrajovinelli.org

Tanti lati - Latitanti di Ale e Franz

con Alessandro Besentini, Francesco Villa, Antonio De Santis

Lati tanti - Tanti lati della vita e degli uomini. A conoscerli tutti come sarebbe più semplice poi capirsi. Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. Ad ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta...quella dell’altro. E’ così che si esplora il mondo delle relazioni a cui Ale e Franz, come coppia, da sempre si ispirano. L’inesauribile materiale umano è sempre il punto di partenza da cui tutto nasce. Di tutto può parlare l’uomo. Tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano. Poi...il sottolineare le cose in base alle diverse angolazioni in cui ogni persona le osserva, diventa il segreto per ridere di noi stessi. Lati tanti e tanti uomini in scena. Uomini scaltri, uomini dubbiosi, uomini saggi, uomini risolti, uomini strani. Tutti uomini, però! (...) TEATRO AMBRA JOVINELLI - dal 14 gennaio 2016 Biglietti Poltronissima € 33, 00 - Poltrona € 26, 00 I Galleria settore A € 22, 00

Nudi e crudi di Alan Bennett

con Maria Amelia Monti, Paolo Calabresi, Nicola Sorrenti

Gli incontri inaspettati sono il sale delle nostre vite e dunque del teatro, che ne è lo specchio fedele (quando è buon teatro, naturalmente!). Nel caso di Alan Bennett si va sul sicuro, il drammaturgo inglese è una garanzia. Nudi e crudi è un testo dove, sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, Bennett affronta il tema della relazione uomo-donna. La sua delicatezza nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto durare nella passione e nel rispetto, è struggente e profonda. Ci vogliono due grandi attori, capaci di “ leggerezza”, di calviniana memoria, che sappia toccare corde emotive senza mai risultare retorica o banale. Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi sono proprio quel genere di attori. Capaci di farti sorridere e commuovere insieme. TEATRO AMBRA JOVINELLI - dal 28 gennaio 2016 Biglietti Poltronissima € 33, 00 - Poltrona € 26, 00 I Galleria settore A € 22, 00


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musica • L’ intervista

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

Chiacchierando con

Barty Colucci

Il suo esordio è stato nel mondo delle arti dove è riuscito ad apprendere l’arte di fare spettacolo Barty Colucci con Rossella Brescia

è un comico, un attore e un imitatore di talento l’artista Barty Colucci. Con la sua grinta e la sua passione riesce con naturalezza a catturare l’attenzione del suo pubblico con un riscontro positivo. La sua è una comicità trasversale, una satira di costume, di politica e popolare. L’artista è impegnato sul sociale interpretando il ruolo del dottor Zucca, un clownterapeuta che porta con la comicoterapia un beneficio alle persone negli ospedali.

Improvvisazione in scena o copione? Amo molto improvvisare, però devo dire che l’improvvisazione così come la intendono molti, non è salire sul palco e fare qualcosa, ci vuole studio e preparazione per improvvisare. Vuoi raccontare della tua esperienza in radio? La radio è una ottima palestra per imparare a comunicare con la voce. L’esperienza è molto bella ho avuto tanta visibilità, per me è stata una grande chance.

Parli del tuo esordio nel mondo dello spettacolo? Ho fatto per molto tempo l’artista di strada, quindi il mio esordio è stato più nel mondo delle arti che in quello dello spettacolo. Poi sono approdato al cabaret e ho iniziato a collaborare con Rds in maniera ufficiosa. Che cosa intendi dire? Non comparivo come imitatore, facevo interviste, raccontavo barzellette che non facevano ridere, cioè un periodo di gavetta vero e proprio. Poi? Poi il mio presidente ha ritenuto opportuno uf-

ficializzare il rapporto con Rds e da lì, ho continuato.

Su quale base scegli le tue imitazioni? I miei personaggi partono dalla mia sensibilità ed avendo alle spalle una laurea in Marketing, sfrutto quello che ho appreso dai miei studi, per scegliere quei personaggi che saranno apprezzati dal grande pubblico.

Descrivi la tua comicità? La mia è una comicità trasversale, una satira di costume, di politica e popolare.

Hai lavorato nella fiction Braccialetti Rossi, quale era il tuo ruolo? Interpretavo il ruolo di un infermiere.

Come è stato lavorare nella fiction? E’ stata un’esperienza fantastica. Ti occupi di clownterapia, vuoi parlare del tuo personaggio il dottor Zucca? È un operatore sociosanitario è un clownterapeuta che va negli ospedali e cerca di dare un sostegno con la comicoterapia, la comicità è stato dimostrato che ha dei benefici. Attualmente in cosa sei impegnato? Tanta radio, poi una serie web che si chiama Status single che parla dell’amore tra i giovani ai tempi dei social, poi il mio spettacolo teatrale dal titolo Tutti pazzi per Fotticchia e per scaramanzia non dirò altro. Un artista simpatico, garbato, professionalmente preparato e con un grande talento. Puoi contattare Barty su: Barty Colucci


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musica • Fan

space

a cura di Antonio Iaccarino - antonio.iaccarino1@gmail.com

Bowie è tornato L’8 Gennaio esce il nuovo album del Duca Bianco

David Bowie, si sa, è un alieno, probabilmente giunto a noi dallo spazio profondo… i complottisti invece giurano sia anche un vampiro. Che dire, in ogni caso una cosa è certa: il Duca Bianco in 50 anni di vita artistica, come cantautore, polistrumentista, compositore e (non dimentichiamo) attore, ha esplorato mondi musicali così differenti, da rendere un impresa il solo pensare di catalogarlo in un filone ben preciso. Folk, Elettronica, Glam Rock, Dance, NewWave. Una poliedricità spaventosa e, conseguentemente, un’influenza nella musica che pochi artisti possono vantare. Doverosa questa premessa, visto che il Times circa un mese fa ha annunciato l’uscita, il giorno 8 Gennaio (N.d.R. il giorno del suo 69° compleanno) del suo nuovo lavoro discografico. Titolo: Blackstar, 7 tracce, anticipate dal singo-

lo e relativo video, uscito il 19 Novembre, che da anche il titolo all’ omonimo album. Curiosità: il singolo è anche la sigla della serie “The Last Panthers”, trasmessa da Sky. Invitata a lavorare all’ album, la band del jazzista Donny McCaslin. Indiscrezioni sulle sonorità le abbiamo dal produttore Tony Visconti, già collaboratore di Bowie in passato: ”Ha fatto un album rigoroso, creando una fusione sonora incredibile che non si può incasellare in nessun genere predefinito. L’obiettivo era di evitare in ogni modo il rock & roll”. In attesa dell’uscita di Blackstar, possiamo consolarci con il video che da il nome all’album. Un corto di 10 minuti, visionario e allucinato. Signori, Bowie è tornato. Antonio Iaccarino



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salute • Fisioterapia

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a cura di Marco Visconti - marcovisconti2002@gmail.com

Cervicale: dolore e falsi miti

Tra le innumerevoli cause e i falsi miti sulla cervicalgia, ecco qualche consiglio utile per quei sei italiani su dieci che ne soffre La cervicale è il segmento della colonna vertebrale che comprende le sette vertebre che danno sostegno al capo e permettono di compiere movimenti rotatori, flessori ed estensori della testa. Nel linguaggio comune l’aggettivo cervicale è usato in riferimento a un qualsiasi disturbo o problema di questo tratto, tra cui l’artrosi cervicale, il dolore cervicale etc etc. I sintomi più comuni della cervicale sono dolore e rigidità localizzati nella zona del collo e il mal di testa, definito in questo caso cefalea di tipo muscolotensivo, ma vanno menzionati anche dolore alla fronte e sopra gli occhi, problemi alla vista, cerchio alla testa, contrazioni dei muscoli delle spalle, scricchiolii nella torsione del collo, formi-

colii alle braccia o mancanza di forza negli arti superiori. Il dolore al collo, alla nuca e alle spalle coinvolge sempre un numero maggiore di persone. Per la precisione, ne soffrono ben sei italiani su dieci, circa quindici milioni di pazienti connazionali. Sarà proprio per questa così vasta diffusione che intorno a questo disturbo sono venuti a crearsi innumerevoli falsi miti. Ma potrebbe anche essere perché le cause delle cervicalgie sono innumerevoli: errate posture assunte nella giornata, motivi lavorativi (computer, smartphone e tablet hanno di certo peggiorato la situazione), ma anche attività sportive praticate in modo scorretto, comportamenti o stili di vita errati, persino situazioni psicologiche mal gestite.

Tutte queste condizioni portano a un’eccessiva contrattura muscolare e al conseguente dolore, poiché l’ossigeno arriva al muscolo attraverso il sangue solo se il muscolo mette in atto la sua azione di pompaggio, dapprima contraendosi e poi rilasciandosi. Se tuttavia il rilasciamento non avviene, i capillari si chiudono, riducendo l’ossigenazione e favorendo così la comparsa degli spasmi dolorosi e dell’irrigidimento. Insieme a queste cause, scientificamente provate, vi sono una moltitudine di credenze popolari inesatte, che anche se non sono da considerarsi per lo più dannose, sono certamente inutili. Vediamo, quindi di fare un po’ di chiarezza. L’ATTIVITA’ FISICA È INUTILE — FALSO L’attività fisica può essere molto utile per combattere la cervicale, soprattutto se il dolore deriva da contratture da stress. Esercitazioni specifiche di stabilizzazione, respirazione e altri esercizi di stretching o rilassamento, contribuiscono a notevoli miglioramenti. LO STRESS NON C’ENTRA NULLA — FALSO Lo stress è un fattore di rischio per lo sviluppo di cervicalgia. Momenti difficili della nostra vita non influiscono solo sul sistema nervoso ma su tutto il corpo. La postura ne risulta alterata e diviene più rigida, i muscoli delle spalle si contraggono e portati in alto, in una posizione che se assunta per un tempo prolungato può contribuire al disturbo. SBALZI DI TEMPERATURA E COLPI D’ARIA POSSONO PROVOCARLA — VERO E FALSO Un’eccessiva differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno, correnti fredde o l’aria condizionata non possono esserne la causa, ma certamente accentuano qualcosa che è già in atto. Il tenere al caldo il collo con una sciarpa aiuta ma

non fornisce protezione contro il dolore o l’incidenza della cervicale. LA CERVICALGIA È PER SEMPRE — FALSO Se non sono state accertate patologie serie ma disfunzioni dell’apparato muscoloscheletrico, affidarsi a cure fisioterapiche o sottoporsi a una riabilitazione posturale risulta risolutivo. L’ARTROSI CERVICALE SI PUÒ CURARE — FALSO Si tratta di una malattia degenerativa che interessa le vertebre del collo, provocando cefalee e dolore anche a spalle e braccia. L’artrosi cervicale non si cura, nel senso che non è possibile fermare la degenerazione dei dischi intervertebrali del collo, però esistono diversi interventi lenitivi, che aiutano a placare i vari sintomi, soprattutto il più fastidioso, ossia il dolore al collo. MAI USCIRE CON I CAPELLI BAGNATI — FALSO Una persona sana, che non soffre di stress o di disturbi vari alla colonna vertebrale, come ernie discali, artrosi o altro, può tranquillamente evitare di asciugarsi sempre i capelli, specie quando la temperatura esterna non è rigida. Al massimo si rischia un raffreddamento dei muscoli del collo. I TACCHI ALTI LA PROVOCANO — VERO Le calzature con tacchi troppo alti, oltre alla cervicale possono procurare altri dolori o fastidi localizzati nella regione dorso-lombare della colonna vertebrale, ginocchia, caviglie e piedi. IL DOLORE CERVICALE CAUSA MAL DI TESTA — VERO Le contratture muscolari possono accompagnarsi a una cefalea di tipo tensivo e contribuire al persistere del sintomo. Marco Visconti


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salute • Psicologia

a cura di Daniela Olivieri - ddanielaoli@libero.it

Fermi allo Stop:

Come ripartire?

Ci sono dei momenti della vita in cui ci troviamo di fronte a un bivio: o questo o quello, aut-aut… Per esempio, quando il nostro compagno o la nostra compagna vuole sposarsi e noi ci sentiamo confusi, o quando riceviamo un’offerta di lavoro che ci porterebbe lontano dai nostri affetti e non sappiamo cosa fare, o quando l’eventualità di cambiare casa ci mette in crisi… In questi frangenti siamo bloccati in un impasse che ci fa soffrire. Valutiamo incessantemente i pro e i contro delle due opzioni senza venirne a capo. La nostra mente salta da una decisione a un’altra senza fermarsi, creando uno stato di malessere sempre più intenso. Sembra che tutto giri intorno a questa scelta, siamo “catturati” da un pensiero che non ci abbandona mai e che ci toglie energie e gioia di vivere. Di solito chiediamo consiglio ma tale soluzione è sbagliata poiché ognuno di noi è unico. Tu possiedi inclinazioni e affinità che non sono paragonabili a quelle dei tuoi genitori o degli amici più cari. Ascoltando i pareri di chi ti sta accanto, rischieresti di tradire i tuoi veri bisogni seguendo idee e opinioni che non ti appartengono. Non avere fretta. Faresti una scelta obbligata. Come in natura tutto si sviluppa in tempi prestabiliti che non possono essere modificati, anche il cervello, che segue la stessa legge, deve trovare il momento giusto, né prima né dopo, per far germogliare la soluzione.

Non ragionarci troppo poiché soprattutto nelle scelte sentimentali, decidere razionalmente porta a brutte sorprese. Non è possibile dirigere o modificare i tuoi sentimenti con la forza dell’intelletto. Sarebbe una battaglia persa in partenza. Il mondo delle emozioni possiede codici differenti dal mondo della logica. Ecco perché i ragionamenti sulle “cose dell’amore” ti fanno cadere in errore. Cosa, invece è meglio fare? Distraiti dal problema. A tutti è capitato di avere l’illuminazione su un problema che pareva irrisolvibile, proprio quando non ci si pensava più. Il cervello, nello stato di “disattenzione”, attiva capacità che il ragionamento inibisce. È un’intelligenza inconscia che agisce a nostra insaputa, regalandoci le soluzioni quando meno ce lo aspettiamo. Dedicati a ciò che fai, è la cosa migliore che puoi fare. Non c’è niente che ti caratterizza come la tua occupazione. È proprio nelle situazioni di crisi che potresti impegnarti in quello che sai fare, utilizzando al meglio il tuo talento e le tue potenzialità. Le insicurezze non devono diventare alibi.


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salute • Psicologia

a cura di Felice Stati - f.stati@tiscali.it

La dipendenza

dal Partner

La relazione dipendente è ovviamente a due, a due si gioca e a due ci si sceglie. Il partner può avere anche lui un problema di dipendenza. Oppure al contrario, può essere una persona fredda, distante, sfuggente, irraggiungibile o rifiutante. In questo caso o il partner non corrisponde al sentimento oppure è una persona già sentimentalmente impegnata e quindi la sua posizione è ambigua, ambivalente, ma ha bisogno di essere accudito e trattato come un figlio per delle mancanze nella propria storia personale. La relazione dipendente può manifestarsi in una delle seguenti modalità: • entrambi rinunciano alla propria identità per rimanere incollati all’altro. Si tratta di

un amore materno, in cui ci si prende cura l’uno dell’altro. • la coppia vive un amore sacrificale in cui uno dei due partner si sacrifica completamente per l’altro, accettando anche di non essere corrisposto o comunque c’è l’assenza della reciprocità • la dipendenza in cui entrambi amano, però uno dei due partner è completamente dipendente dall’altro e rinuncia al proprio sé per paura di essere lasciato • l’altro come oggetto in cui non c’è amore, ma il partner è usato solo come conferma del proprio valore, del proprio narcisismo, e del proprio potere. E’ il caso del dongiovanni, oppure del partner possessivo e crudele.


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salute • Biologia

di Eugenio Barberis - dr.eugeniobarberis@gmail.com

Zenzero

Una spezia dalle grandi proprietà curative Lo Zenzero (Zingiber officinale Roscoe), conosciuto anche con il nome inglese Ginger, è una pianta erbacea perenne. La pianta del Ginger presenta un fusto sotterraneo, formato da un rizoma ramificato, la parte medicinale dello zenzero è proprio il rizoma (che la maggior parte delle persone lo chiama erroneamente radice), ricco di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini. Contiene acqua, carboidrati, proteine, amminoacidi, diversi sali minerali tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro e zinco, vitamine del gruppo B, vitamina E e olio essenziale. Questa spezia gode di tantissime proprietà curative. Lo zenzero presenta proprietà benefiche per tutto l’apparato digerente ed è molto utile anche contro la gastrite e ulcere intestinali. I principi attivi dello zenzero infatti sono molto efficaci contro l’Helicobacter pylori, il batterio responsabile delle ulcere allo stomaco, inoltre aiuta l’eliminazione dei gas intestinali. Il rizoma di zenzero è un buon anticoagulante e come tale contribuisce a ridurre la formazione di coauguli nelle arterie, diminuisce la pressione arteriosa e infine abbassa i livelli di colesterolo nel sangue. Altri studi hanno dimostrato che lo zenzero, grazie alle sue spiccate proprietà antinfiammatorie, allevia il mal di testa, riduce efficacemente i dolori articolari e muscolari e allevia le infiammazioni di stomaco ed esofago. Stimo-

lante del sistema immunitario lo zenzero è da millenni utilizzato dalle popolazioni asiatiche per combattere raffreddore e febbre. Per beneficiare delle proprietà dello zenzero si può utilizzare come bevanda fresca, tisana, spezia per primi piatti e contorni, biscotti e dolci. Come tisana: bollire in acqua 3-4 pezzetti di zenzero fresco, lasciare in infusione per 10 minuti. Filtrare, dolcificare e aggiungere il succo di limone o arancia. Inoltre è bene non abusare di zenzero: l’uso massiccio di zenzero infatti può provocare gastrite, ulcere e gonfiori intestinali invece che curarli. E’ consigliabile l’utilizzo di massimo 6 grammi di zenzero al giorno. Dato il suo effetto fluidificante del sangue, si consiglia sempre di consultare il medico prima di fare uso di zenzero nel caso in cui si assumono farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (Coumadin, Cardioaspirina, ecc…). Nutrizionista Eugenio Barberis


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bellezza • I

consigli di Mary

a cura di Maria Gallesi - mariagallesi41@gmail.com

Il segreto delle Star Care lettrici ecco a voi il segreto che rende perfette tutte le Star sul red carpet, si tratta del camouflage. E’ una tecnica volta a coprire gli inestetismi cutanei senza dover ricorrere a nessuna soluzione permanente sfruttando semplicemente la teoria dei colori secondo cui dosando al meglio i colori caldi con i colori freddi è possibile minimizzare le imperfezioni della pelle creando dei contrasti. Solitamente fra gli inestetismi che prevedono l’utilizzo efficace di questa tecnica di maquillage abbiamo l´acne, gli occhiaie, ma anche piccole cicatrici e, in alcuni casi, anche i tatuaggi. Ma vediamo come si realizza. Ovviamente le tecniche sono tante e variano a seconda degli inestetismi e del tipo di pelle, tuttavia ci sono delle regole generali fondamentali da rispettare sempre. Gli strumenti: pennello, spugnetta oppure le dita.

Gli ingredienti: un fondotinta specifico, un correttore della tonalità opposta a quella dell’imperfezione da nascondere e una cipria fissante in polvere. Lo scopo del correttore è di contrastare naturalmente la pigmentazione alterata dell’inestetismo, quindi se devo coprire una zona arrossata userò un correttore verde e così via. La cipria invece ha un doppio ruolo ovvero fissare il make-up ma anche opacizzare il viso. Procedimento: 1. pulizia del viso con latte detergente e tonico delicato. 2. scelta e applicazione del correttore 3. stesura del fondotinta che deve essere della tonalità della nostra pelle e sfumato con cura 4. fissaggio del make-up con la cipria Maria Gallesi



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sport • L’ intervista

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Luigia Baggetta Incontriamo con piacere Luigia Baggetta, body builder di altissimo livello della categoria “bikini model”. Luigia, misure perfette e fisico mozzafiato, è nata da genitori del sud ma da sempre vive a Terni dove è cresciuta, dove si è sposata, e dove ha messo al mondo due figlie, Sofia ed Elisa, di 12 e 10 anni, che sono le sue prime fan. Com’è nata la passione per il body bulding? La passione per questa splendida disciplina è nata inaspettatamente, un po’ per gioco direi, più di un anno fa. Quasi una scommessa, si potrebbe dire... In che senso, ci puoi spiegare? Un giorno, nel bar in cui lavoro, ho scherzato con quello che poi sarebbe diventato il mio preparatore atletico, che sapevo preparava in modo fantastico ragazze e ragazzi per le gare di body building, e l’ho in pratica sfidato dicendogli che non sarebbe stato in grado di preparare anche me per la categoria “over 40”. Lui ha accettato la sfida, io mi sono impegnata negli allenamenti sin dal primo istante, e così l’avventura è iniziata… Avevi già avuto precedenti esperienze nello sport? No al contrario. Non avevo mai fatto sport, e anzi avevo sempre avuto uno stile di vita stressante fra turni lavorativi, figlie e casa da sistemare. Eppure siamo riusciti a rendere possibile tutto questo. Dopo 9 mesi ha avuto luogo la mia prima uscita in gara alla fiera del fitness. In quell’occasione mi è stato anche proposto di fare da modella fitness per pubblicizzare le attrezzature

Panatta, uno dei tanti sponsor della fiera. Dopo un vero e proprio boom. Sono stata presa addirittura come esempio di costanza e tenacia nella mia città, come modello sportivo da seguire per l’abnegazione, i sacrifici nell’alimentazione, per gli allenamenti. Un onore grande per me, la prima donna “bikini” ternana che si è classificata seconda ai mondiali della mia federazione NBBUI e che ha collezionato sempre posti da podio. Prossimi obiettivi? Con il mio bravissimo preparatore Daniele Nardi si prospettano tanti obiettivi. La stagione agonistica si riapre a maggio e si punta naturalmente ai primi posti con la speranza di palchi sempre più importanti e magari internazionali. E noi del Cmag auguriamo naturalmente a Luigia di ottenere tutto il meglio!


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sport • CrossFit

di Lorenzo Mosca - manipulusmosca@gmail.com

Attenti al CrossFit a Ciampino

(Potrebbe farvi molto male) Ultimamente si sta sempre più diffondendo, come una malattia altamente virulenta e contagiosa, una strana abitudine in quel di Ciampino. Si sussurra che molti siamo entrati nel pericolosissimo tunnel del CrossFit. Anche se nessuno mai lo ammetterà di persona, siamo riusciti a conoscere come possiamo riconoscere gli adepti di questa specie di setta da alcuni inequivocabili segni distintivi. Primo: già alla vista dovremo notare un ragguardevole miglioramento del portamento, che si vocifera ottenuto grazie ad una corretta e fiera postura, ed ad una certa tonicità globale che rende i corpi molto ma molto più atletici. Secondo: altre persone, sempre sotto anonimato, ci hanno giurato che alcuni di quelli colpiti dal morbo del CrossFit siano molto più attive nella vita di tutti i giorni e molto meno stanche. Alcuni hanno addirittura giurato di averli visti davanti ad Ikea per portare gratuitamente i pacchi degli altri. Terzo: strane parole, apparentemente senza senso, si ascoltano in giro. Alcuni suoni di natura aliena, appartenenti a qualche lingua barbara e lontana, sembrano scuotere ed atterrire come non mai. Sembra proprio che la parola che più suscita terrore e sbigottimento sia la chimerica “burpees”.

Quarto: si dice che il tasso di socialità sia molto aumentato, allenamenti di gruppo, dagli adolescenti alle madri di famiglia, voglia di fare le cose insieme e grandi incitamenti a vicenda contraddistinguono i contagiati dal morbo, ed alcuni parlano anche di cene luculliane e serate mondane di grande livello. Quinto: scrutando bene questa umanità alcuni scommettono di aver visto anche dei piccoli marchi sul corpo, che, cosa quanto mai bislacca, vengono quasi mostrati come segni di orgoglio e virilità. Attenti quindi a segni sulle tibie, linee rosse su braccia e gambe ma soprattutto a piccoli calli sulle mani. Dicono siano il segno inconfondibile per un praticante di CrossFit. Speriamo di avervi dato delle preziose informazioni per riconoscere al volo i praticanti di CrossFit. Come ultima indicazione vi diciamo il luogo, assolutamente da non frequentare, dove sembrano riunirsi questi adepti, e dove, in alcuni particolari giorni, portentosi suoni come di pesanti oggetti portati a terra risuonano in tutta Ciampino. State lontani da CrossFit Ciampino, presso la Muzzi Academy in via Palermo. Questa malattia sembra essere sempre più contagiosa. Poi non dite che non vi avevamo avvisato.


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sport • Il

Città di Ciampino

a cura della Polisportiva Città di Ciampino - www.polisportivacittadiciampino.it

Giovanili:

Presidente Cececotto

primo bilancio decisamente positivo E’ un finale di 2015 davvero col segno “più” per il Città di Ciampino. Oltre alle imprese della prima squadra, c’è un settore giovanile agonistico quasi dappertutto protagonista con le sue squadre e il presidente Antonio Paolo Cececotto, anche a nome del suo collega e amico Alessandro Fortuna, esprime tutta la sua soddisfazione. «La Juniores regionale, dopo una partenza un po’ rallentata, grazie al lavoro di mister Colantuoni e del direttore Moroncelli si è messa decisamente a correre e ora è vicina alle zone di vertice della classifica in cui tra l’altro bisognerà verificare come finirà la vicenda legata al Palestrina. Io rimango convinto che questo gruppo possa farcela a centrare la vittoria del campionato e dunque il salto nell’Elite». Sempre Colantuoni sta gestendo anche il gruppo Allievi regionali fascia A. «Una scelta fatta proprio nell’ottica di dare continuità tecnica da un gruppo all’altro e pure questi ragazzi ne stanno beneficiando, anche se sarà difficile per loro riuscire a vincere il campionato. Gigi, comunque, è assolutamente un tecnico di lusso per questa categoria, un vero e proprio insegnante di calcio che sta riuscendo a tirare fuori il meglio da questi ragazzi. E penso che lo stesso valga anche per mister Gianfranco Di Carlo sulla panchina degli Allievi regionali fascia B che sono un cantiere aperto visto che

inizialmente eravamo un po’ risicati nei numeri e ora invece abbiamo rimpolpato questo gruppo che comincia a carburare». Infine, il poker di squadre Giovanissimi. «Le due Elite stanno facendo un ottimo lavoro: i fascia A di Tibuzzi sono finiti in un girone con otto squadre tra le migliori del Lazio, ma se la stanno comunque cavando e hanno centrato una vittoria contro il Tor di Quinto, società modello sul settore giovanile, che rimarrà nei nostri occhi a lungo. Bene anche quelli fascia B di Olivetti che probabilmente sono quelli che giocano meglio, ma che sono penalizzati a livello fisico. Siamo contenti, inoltre, del lavoro di De Carolis sui Giovanissimi provinciali fascia B 2002 all’interno del quale ci sono elementi interessanti e di quello di Landolina coi 2003 che stanno preparandosi in un campionato sotto età per farsi trovare pronti nella prossima stagione». Due parole, inevitabilmente, anche sullo storico appuntamento di mercoledì per il ritorno di Coppa Italia di Eccellenza contro il Cassino che parte dalla vittoria per 2-1 dell’andata. «Siamo convinti di poter ribaltare quel verdetto e centrare un obiettivo a cui teniamo tantissimo. Vorrei che tutti i nostri tesserati, ai quali auguriamo un sincero buon Natale, possano venire mercoledì al Superga per sostenere i ragazzi della prima squadra».



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viaggi • On

the road

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a cura di Silvio Orlacchio - silviosunrise@yahoo.it

Da Santa Monica a San Diego Sono probabilmente sul pontile più famoso del mondo, o quantomeno sul più celebrato. La prima cosa che colpisce è la quantità di persone che lo percorrono. Turistida tutti gli angoli del pianeta, viaggiatori che terminano qui la loro avventura on the road (qui la fine della Route 66, la strada madre che percorre gli USA da Chicago a Los Angeles appunto), famigliole che portano i propri figli al piccolo quanto caratteristico luna park, pescatori, venditori ambulanti, saltimbanchi, musicisti e comitive di ragazzi in cerca dell’ultima “conquista”… insomma uno spaccato di vita pressoché completo nell’arco di poche centinaia di metri. Qui la presenza degli italiani è notevole, molti sono in gruppo, alcuni in coppia, tutti comunque alla ricerca dei famosi “bagnini” in costume rosso e salvagente al seguito. In effetti qui siamo proprio sulla location principe della fortunata serie Baywatch degli anni ’90 e le torrette che si possono ammirare sono proprio quelle immortalate dalle telecamere. Mi fermo volentieri a scambiare quattro chiacchiere con un gruppetto di Napoli, alla loro prima esperienza californiana. “Mi sembra di vivere in un film” sono le parole di Laura, in viaggio di nozze con il neo consorte, anch’egli dello stesso parere.

Questo il feeling che ti trasmette questa terra, lo dicospesso, una dichiarata passione per la vita rilassata e gioviale, al di là di tutte le altre considerazioni. Quando sono a Santa Monica, il mio passatempo preferito è pedalare in mountain bike nel tratto che parte proprio sotto il pontile e, costeggiando la spiaggia immensa, arriva fino a Venice Beach. Ma anche questa non è una novità. Eh si, di norma amo vedere e sperimentare sempre cose nuove e differenti… tranne quando mi trovo qui. I miei pensieri si azzerano e la mente si alleggerisce. Divento quasi abitudina-

rio, stesso albergo, soliti ristoranti, stessi locali notturni… per lo più insoliti, fuori dalle rotte comuni. Ho qualche buon amico, che mi aspetta e mi porta a zonzo. Los Angeles è sempre fantastica, anche se so di essere controcorrente. A tanti europei non piace, non apprezzata in quanto poco e mal conosciuta. In genere viene vissuta come una tappa di passaggio nella quale si approfitta per visitare Hollywood e fare un giro a Disneyland ed agli Universal Studios. Offre in realtà molto, molto di più. Non è un caso che sia considerata la capitale mondiale del cinema, e forse, anche delle produzioni musicali. Auto e moto dalle infinite personalizzazioni, boutique del lusso e megastore del vintage, starlet e punk, tatuaggi, corpi statuari ed in contrapposizione tantissimi obesi, locali di tendenza e case occupate… e potremmo andare avanti ancora a lungo. Per ciò che concerne lo sport, i Los Angeles Lakers nel basket ed i Los Angeles Dodgers per il baseball, rappresentano l’orgoglio cittadino. Andare a vedere una partita di queste squadre, potrebbe essere un’esperienza esaltante.. La sera, immancabile un drink allo Sky Bar sulla famosissima Sunset Boulevard a West Hollywood, per poi proseguire la nottata al Viper Room, giusto qualche isolato più in là. Questo locale fu aperto agli inizi degli anni 90 nientepopodimenoche da Johnny Depp. Lo shopping è parte importante ed integrante di questa città ed io non mi tiro indietro. Anche in questo caso, ho i miei luoghi di culto che frequento ormai da tempo e trovo tutto ciò che soddisfa i miei gusti. Ma tanto, qui tutti i palati saranno soddisfatti, non ci vuole poi molto. Dopo qualche giorno però, torna sempre la voglia di movimento, il viaggio come fuga dal conscio e dal sicuro a favore di quella voglia di

avventura che tanto accomuna i sogni dei più arditi viaggiatori. La meta sarà San Diego, ma questa volta ci arriverò con il Pacific Surfliner, un treno della famosa compagnia ferroviaria Amtrak, che in poco tempo mi porterà a destinazione, sempre costeggiando il Pacifico. Con me la mia mountain bike che mi farà da moderno destriero e che mi farà riscoprire l’ultima città californiana, a poco più di 20 miglia da Tijuana, Messico. La faccenda si preannuncia interessante, siamo agli inizi del LabourDay (la festa dei lavoratori), il clima è mite, le onde sono quelle giuste, gli alberghi sono tutti fullybooked e la voglia di divertimento è nell’aria…


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motori • La

Moto del mese

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Moto Guzzi California 2016

Dopo la bobber di qualche giorno fa, ecco finalmente un’altra novità di Moto Guzzi, spinta questa volta dal V-Twin da 1380 cm3. La moto che vediamo in questa foto sembra ormai in veste quasi definitiva, ed è stata “beccata” durante uno degli ultimi collaudi su strada effettuati prima della presentazione che dovrebbe avvenire in occasione di EICMA, il prossimo novembre. Proprio al salone di Milano dello scorso anno aveva debuttato il prototipo MGX21, ammiratissimo dal pubblico, che è stata la base da cui è derivata questa Bagger. La nuova custom GT di Mandello, fotografata vicino allo stabilimento Aprilia di Noale e pubblicata sul sito inglese Bennets.co.uk, riprende dalla MGX

il cupolino e la ruota da 21 pollici all’anteriore, mentre il cerchio lenticolare del prototipo lascia il posto a un pezzo meno “carenato”, forse con una struttura mista in carbonio e alluminio. Tecnicamente non dovrebbero esserci differenze evidenti rispetto agli altri modelli della famiglia California e Audace: stessi motore, elettronica, freni e sospensioni. Tutti nuovi invece il lungo impianto di scarico, la sella, le borse rigide posteriori in tinta con la carrozzeria e il puntale. Ipotizzabile anche un sistema audio di serie e una nuova strumentazione digitale da cui sarà possibile visualizzare le mappe del motore, i livelli di intervento del controllo di trazione e il cruise control.


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motori • L’Auto

del mese

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Audi Q7 e-tron quattro

A breve sarà presentata la nuova Audi Q7 etron quattro, versione a basso impatto ambientale ed equipaggiata con la nuova piattaforma ibrida plug-in, destinata in futuro ad altre vetture del gruppo Volkswagen. La casa dei Quattro Anelli pone l’accento sull’abbinamento fra il motore a gasolio 6L e la trazione integrale quattro, componenti mai utilizzati insieme su una piattaforma plug-in. Il 3.0 TDI è qui presente in versione da 258 CV/600 Nm e si trova abbinato ad un motore elettrico da ulteriori 127 CV/350 Nm, che riceve energia da un pacco batterie agli ioni di litio. Quest’ultimo è composto da 168 moduli, posizionati sotto il piano di carico e ricaricabili in 2, 5 ore da un impian-

to ad alte prestazioni. Il cambio è automatico ad otto rapporti, mentre la trazione prevede il classico schema quattro. Il SUV accelera da 0 a 100 km/h in 6 secondi e raggiunge la velocità massima di 225 km/h. Ancor più notevoli sono i consumi, sorprendenti quanto relativi ad una vettura lunga comunque 5, 05 metri: la Q7 e-tron 3.0 TDI quattro si accontenta di appena 1, 7 l/100 km, percorre fino a 56 chilometri in modalità EV e diffonde nell’aria meno di 50 g/ km di CO2. L’autonomia complessiva si attesta a 1.410 chilometri. Il conducente può selezionare una delle quattro modalità di guida e privilegiare così l’efficienza energetica oppure la ricerca delle prestazioni.


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natura • Amici

animali

a cura di Nicoletta Cutillo - nicolettaciampino@tiscali.it

Diesel Chiunque abbia sofferto la perdita del proprio cane sa che cosa significa essere il destinatario di quell’ultimo sguardo, che ti squarcia il cuore. Spesso succede sul tavolo del veterinario, che fino a quel momento si è adoperato per salvargli la vita, o a casa, quando magari ti aspettano per l’ultima volta, per l’ultimo scodinzolio della coda. Ma non so immaginare cosa possa aver provato quel poliziotto, a Parigi, quando, dopo aver sentito l’esplosione che l’aveva ferita a morte, ha visto tornare verso di sé la sua amata Diesel, a morire tra le sue braccia. Diesel era un cane poliziotto, specializzata nell’assalto e nella ricerca di esplosivi, una femmina di pastore belga Malinois, aveva sette anni ed era, per così dire, sull’orlo della pensione. Era parte della squadra della polizia francese che la mattina del 18 novembre scorso aveva circondato l’appartamento nel quartiere di Saint Denis dove erano asserragliati i terroristi responsabili delle stragi dei giorni precedenti nel centro di Parigi.

Il compito di Diesel era valutare i pericoli della situazione e segnalarli ai colleghi, ma, entrata in avanscoperta nell’appartamento è stata investita dall’esplosione della donna kamikaze che si è fatta saltare in aria non appena ha capito quello che stava per succedere. A quanto hanno raccontato gli agenti, Diesel non sarebbe morta sul colpo ma “sarebbe tornata a fianco del suo padrone per morire tra le sue braccia”. Naturalmente Diesel non è il primo cane poliziotto a morire durante un’operazione contro dei terroristi. A marzo di quest’anno, a Tunisi, durante l’attentato al museo del Bardo era intervenuta la brigata “Al Anyab” delle forze di sicurezza tunisine della quale faceva parte Akil, un pastore tedesco di un anno e mezzo. Fu raggiunto da colpi di arma da fuoco sparati dai terroristi ed ucciso. Alla fine del blitz Akil, morto, fu portato via in barella. Gli agenti, i suoi colleghi, schierati su due file, gli resero onore con un lungo applauso, come in un picchetto d’onore. Sul web è visibile il video, girato dai qualcuno dei presenti, veramente commovente. Mi sento di precisare che i cani poliziotto non sono “carne da cannone”, mandati avanti a beccarsi le pallottole magari destinate ai colleghi umani, ma sono addestrati a fiutare esplosivi e segnalarne la presenza. Vengono utilizzati non solo per le operazioni antiterrorismo ma tutti i giorni all’interno degli aeroporti, ad esempio, anche a Ciampino, per intenderci. Essi segnalano la presenza di esplosivo e vengono immediatamente allontanati dal sito sospetto per lasciare il posto agli artificieri, umani. Quello che è successo a Diesel e ad Akil, purtroppo, è quello che succede anche ai poliziotti “umani”: cadere durante l’esercizio del proprio dovere. Nicoletta Cutillo


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natura • Amici

animali

di Paolo Ferone - nicolettaciampino@tiscali.it

Il gatto Poseidon tra le braccia di Paolo Ferone

Poseidon Maine Coon L’allevamento di Paolo Ferone

Mi presento - Salve, il mio nome è Paolo Ferone e sono il fondatore dell’allevamento Maine Coon Poseidon. Sono entrato in questo campo inizialmente amatorialmente ben 9 anni fa con questi splendidi gatti di razza, conosciuti sotto il nome di Maine Coon. Dopo anni di esperienza con ogni tipo di animale ho deciso di formarmi come allevatore di felini a livello professionale. Photo: Ivan D’Angelo

Il gatto con gli occhi di tre colori diversi. Unico esemplare


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natura • La

Botanica del quotidiano

a cura di Gennaro Pagano - braky@inwind.it

Frutti del Limone

Piccoli “soli” crescono Gli agrumi in città, anche in vaso

Gli agrumi sono come sfere di luce illuminano l’inverno quando la natura tutt’attorno a noi diviene spoglia. Riguardo alle specie c’è davvero l’imbarazzo della scelta, si parte dall’arancio sia il dolce (Citrus sinesis) sia l’amaro (Citrus aurantium), per arrivare al limone (Citrus limon), al mandarino (Citrus reticulata), al pompelmo (Citrus x paradisi) al chinotto (Citrus x myrtifolia) al mandarino cinese o Kumquat (Fortunella margarita) al bergamotto (Citrus x bergamia) dal quale si estrae l’essenza usata nell’amatissimo tè Earl Grey. È vero che amano il clima mite, quindi in inverno in caso di alcuni giorni con temperature notturne sotto zero vanno protetti con tessuto non tessuto, specialmente le piante in vaso;inoltre occorre metterli in po-

sizioni riparate dai venti forti e freddi e quanto più possibile soleggiate, potare i rami disordinati e secchi a fine inverno, concimarli con concimi specifici nel periodo primaverile-estivo e innaffiarli regolarmente soprattutto in estate e quando occorre nelle altre stagioni, il trapianto si effettua ogni 2-3 anni in primavera, in vasi dal diametro leggermente maggiore. È importante evitare, specie nella stagione piovosa, ristagni d’acqua nel sottovaso che potrebbero innescare marciumi radicali. Trattate le piante all’occorrenza con prodotti specifici, preferibilmente da agricoltura biologica, contro le cocciniglie e gli afidi, pericolosi nemici degli agrumi. Gennaro Pagano


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a cura di Marianna Pignatelli - marianna58@live.it

Un‘artista eclettica di soli 9 anni:

Grazia Pignatelli

Dolcezza e grazia si sono alleate con bellezza e bravura e tutte convivono nella personcina di Grazia Pignatelli, splendida fanciulla dagli occhi ridenti e una lunga chioma castana di soli 9 anni nata a Bari. Così giovane e già così capace di muoversi tra moda e spettacolo, ballo e recitazione. È davvero un talento allo stato puro. Si muove con una disinvoltura sorprendente e nulla la intimorisce quando calca le scene, quando

balla o sfila Le viene tutto naturale. Pare una professionista navigata. Ama lo studio, dove eccelle e coltiva le sue svariate passioni, che hanno a che fare con la moda e lo spettacolo. Ha partecipato a tantissimi eventi, anche come testimonial, dando un tocco di freschezza alle manifestazioni. Certo ha solo 9 anni, ma, credetemi, cresce bene. è una ragazzina speciale, ma che tiene i piedi per terra senza montarsi la testa. Mai un nome

fu più appropriato: Grazia, visto che la grazia l’accompagna in ogni sua azione. Se trascorreste del tempo con lei capireste che ho ragione. Bellissima, solare e limpida come una ragazzina di quell’età, ma in alcune circostanze pare più matura dell’età anagrafica; è leale e generosa. Sempre pronta ad aiutare o a dispensare consigli ai più piccoli, a coloro che muovono i primi passi nel mondo della moda. Davvero straordinaria! Il suo sorriso ti rapisce. È inutile: c’è chi nasce per fare quello che fa lei e lei è una privilegiata dalla natura. Riuscirà ad imporsi ovunque, perché è intelligente e volitiva, ma soprattutto umile. Ma andiamo con ordine. Grazia Pignatelli vanta già un curriculum di tutto rispetto: mascotte a Miss Informissima 2014, modella a Miss e Mister Baby condotto dall’ex tronista di Uomini e Donne Giovanni Conversano oltre ad essere stata scelta sempre come modella e testimonial per la boutique Baby LA giovanissima testimonial femminile del concorso è nata a Gravina il 22 dicembre 2006. Capelli lunghi e castani, occhi castani e 135 cm. di altezza. è modella, fotomodella e ballerina. è risultata vincitrice in qualità di volti nuovi per il set di SharonCinema Production,

la casa di produzione cinematografica fondata il 20 aprile 2010 da Rita Surdo. Ha maturato esperienza come ballerina in tv sia al programma Gingol di Sky sia al programma tv di Doris Simone del canale 93 del digitale terrestre. Ha inoltre sfilato come modella per diversi eventi e manifestazioni di moda e fashion in Puglia. è uscita su diverse Riviste Nazionali come: VIP, EVA3000 ed altre ancora. Fa parte della Talent Scout Academy di Raffaele La Rocca. Ha già partecipato alle riprese del film: “Ignoti gli autori del delitto”. Ad anno nuovo reciterà nel film commedia della talent scout Academy del grande Raffaele La Rocca. La piccola Grazia Pignatelli veste capi di un prestigioso stilista di Carovigno: Antonio Monopoli. Che dire, auguriamo un prospero e scintillante futuro nel campo della moda a questa bellissima baby-modella. Non le manca nulla: ha talento, grinta, bravura, la freschezza della sua giovane età, ma anche la determinazione e l’umiltà. Inimitabile Grazia!

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Black and White

Grazia Pignatelli e Francoise Preira Sconvolgente shooting fotografico delle grintose modelle Grazia Pignatelli e Francoise Preira dal mago delle acconciature Luigi Tamburrino coadiuvato dalla dolcissima Domenica, sua sorella, dai valenti collaboratori G. Fusco, G. Mottola, N. Zammariello.

Fotografa l’eccelsa Margherita Del Canto Abiti della famosa e rinomata sartoria di Mattia Pisano. Ospiti: l’attore di “Gomorra 1 la serie “e “Ignoti gli autori del delitto”, Carmine Battaglia; il cantante Nicola Abbrescia, la poetessa Immacolata Antonacci.

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Contest “di Tricase; “The Queen of Europe 2015”a Fasano dove è stata intervistata dal grande Michele Bologna su Sud Sound Radio, mostrando grande compostezza, preparazione culturale, ma soprattutto umiltà, una dote che la contraddistingue da sempre. A breve la vedremo su una rivista nazionale con Grazia Pignatelli, ormai lanciatissima. Hostess per la Fai, apprezzatissima da tutti per la sua prepazione culturale, il garbo, l’eleganza e la dolcezza e la maestria nello spiegare complicati dettagli di storia dell’arte a Bari. Ha brillantemente superato il provino per accedere al film commedia della talent scout Academy del grande Raffaele La Rocca, recitando il monologo di Amleto in italiano, ma lo conosceva perfettamente anche in inglese. Quindi ad anno nuovo reciterà nel film commedia della talent scout Academy del grande Raffaele La Rocca in uscita al cinema nel 2016, come già detto. Di recente splendida e conturbante modella di uno strepitoso shooting del mago della fotografia, Michele Bologna. Siamo convinti che sia l’inizio di una folgorante carriera nel mondo dello spettacolo. Glielo auguriamo: se lo merita davvero, vista la serietà con cui lavora per perseguire i suoi obiettivi.

La danza è la sua vita!

Il grande guerriero

Alcuni nascono con delle doti così travolgenti, che non possono non assecondarle. Diviene la propria ragion d’essere. È il caso di Francesco Zaccaria, 10 anni un vero talento nelle danze latino-americane. Non c’è nulla che non abbia vinto e, lo ricordo, ha solo 10 anni! Dei suoi molteplici premi del passato abbiamo già parlato. Un fatto è certo: va avanti come un treno sbaragliato tutti! Anche nel 2015 ha preso il primo posto nel campionato regionale. Dove c’è lui, non ce n’è per nessuno! Quest’anno è apparso su La5 con “Tra sogno e realtà”..E ho tralasciato molto altro. Come ho già detto a soli 10 anni ha vinto tutto nel suo settore. Francesco è davvero un talento e farà tantissima strada. La sua passione è la danza. Ma ormai affiora un sogno prepotente: fare l’attore! Sarebbe capace di conciliare entrambe le passioni. E sarebbe un peccato se non lo facesse:di certo le doti non gli mancano! Attendiamo grandi cose da Francesco come ballerino e come attore. L’occasione propizia l’avrà col film commedia della talent scout Academy del grande Raffaele La Rocca, cui ha avuto accesso superando il casting. Non vediamo l’ora di vederlo recitare. Siamo certi che sarà un successo.

Gennaro Napolitano, aspirante attore ventiquattrenne. Ha sempre avuto la passione per la moda e la recitazione. Ha intrapreso questa professione grazie al Talent scout di Raffaele la Rocca. Ha calcato la passerella di un prestigioso concorso di moda europeo. La qualità predominante del suo carattere è la determinazione. Una delle sue caratteristiche principali e’ il forte desiderio di imparare cose nuove e mettersi in gioco a 360 gradi senza perdere umiltà, semplicità ed educazione. Non male per un ragazzo così giovane. Lo spirito è quello giusto. Siamo sicuri che farà grandi cose ...e poi è pure molto bello ed espressivo, con un fisico da urlo, che non guasta... Non gli manca proprio nulla. Noi tifiamo per te caro Gennaro. Facci vedere di che pasta sei fatto!

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Francoise Preira nata a Bari da padre senegalese e residente a Capurso(Ba), splendida quindicenne ballerina, fashion model, top model curvy e attrice ha iniziato a calcare le scene a soli 7 anni. Sin da bambina mostrava le sue innate doti artistiche. Ha sempre mostrato un bel temperamento, determinazione e forza di volontà. Ha partecipato al suo primo film proprio a 7 anni: “Cento metri dal Paradiso” al Cinema. Ma prima ancora (a 6 anni) era testimonial della “Petit “abbigliamento di alta moda e abiti da prima comunione a Bari per i successivi 3 anni. Per qualche anno ha abbandonato questo mondo per dedicarsi agli studi, (dove eccelle tuttora frequentando il quarto anno del liceo linguistico a soli 15 anni) fino all’anno scorso, quando ha partecipato al Concorso Nazionale Miss Informissima no all”anoressia. A questo prestigioso Concorso si aggiudica molteplici fasce in altrettante tappe regionali. Alla finale nazionale tenutasi a Cattolica vince la fascia meritatissima di “Miss Semplicità” 2014. Qui si mette in evidenza anche come ballerina, esibendosi in una sua coreografia hip hop. Difatti è una strepitosa ballerina hip hop e ha vinto per ben due volte a Baridanza col suo gruppo dell’epoca il primo posto (nel 2011 e nel 2013). In realtà nel 2011 Francoise vinse anche il primo posto con un assolo di contemporaneo sempre a Baridanza nella sua categoria. La sua bellezza selvaggia è ormai palese, l’eleganza della sua falcata tutti l’hanno apprezzata sulle passerelle, la potenza che esprime nell’hip hop è nota, ma la sua passione è la recitazione. Lo ha fatto diverse volte in corti d’autore premiati sempre. Poliglotta, parla inglese, spagnolo e tedesco, conosce il francese. È in grado di immergersi fino a 15 metri; visto che è in possesso di brevetto PADI per immersioni sin dall’età di 10 anni. Temeraria, coraggiosa è sempre pronta ad affrontare nuove sfide. Ha partecipato come ballerina hip hop al Puglia Talent condotto da Giovanni Conversano, ex tronista di “Uomini e donne”; fashion model, ha partecipato al Concorso “The European Beauty

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Vulcanica ed esplosiva Francoise


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a cura di Marianna Pignatelli - marianna58@live.it

LA BELEZZA IL SOGNO DI ANNA TERESI

Dolcissimo Cristian Cristian Ancora salentino di 6 anni è un angioletto dolcissimo, socievole, solare, pieno di vita. Mister baby cinema, ha vinto al Puglia Talent condotto da Giovanni Conversano, ex tronista di “Uomini e Donne “, come miglior cantante . Testimonial insieme a Grazia Pignatelli del concorso europeo di Michele Bologna, iscritto alla Talent Scout del grande Raffaele La Rocca . A breve lo vedremo nel film commedia della sopracitata Accademia, visto che ha superato il casting a Battipaglia nel novembre scorso. Un bimbo adorabile, allegro, un concentrato di simpatia, dalle grandi potenzialità . Per lui è solo l’inizio di una lunga serie di successi. Dopotutto il piccolo Cristian ha solo 6 anni. Ma se il buongiorno si vede dal mattino Cristian non ci deluderà. Bravo Cristian!

Anna Teresi è una bellezza siciliana dal fisico curato. Adora fare sport, mangiare bene e sano. La sua passione sono le moto, nonostante abbia avuto un incidente terribile nel 2010... Ma lei imperterrita continua. Anche da questo si denota il suo carattere forte, deciso e determinato. Anna Teresi ha partecipato a sfilate di moda indossando abiti per cerimonie. Inoltre si occupa anche lei di organizzare eventi. Anna Teresi, è la THE LADY OF EUROPE 2015, OVVERO LA TESTIMONIAL, del concorso THE QUEEN OF EUROPE, un concorso di moda prestigio, internazionale... Bella siciliana ha un sorriso che conquista e sprigiona allegria, tanta voglia di vivere, di guardare avanti... ed essere sempre positiva.... ANNA TERESI il 12/09/2015 era presente al concorso THE EUROPEAN BEAUTY CONTEST, organizzato e realizzato da MICHELE BOLOGNA e MARIANNA PIGNATELLI . ANNA TERESI è la testimonial anche di questo concorso. Sta iniziando a lavorare in un progetto di moda e cinema. A breve sarà nel film commedia della talent scout Academy del grande Raffaele La Rocca. Presto ci saranno delle altre novità.... Noi siamo molto contenti per lei e attendiamo trepidanti gli ulteriori sviluppi.

Guido Lombardi - Salvatore Striano

Teste Matte

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parlano le aziende • La

Scultura

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di Desirè Sara Serventi - desiresaraserventi@hotmail.it

Intervista allo scultore

Dove esponi i tuoi lavori? Nel negozio della mia famiglia a Bolzano, dove ho il mio laboratorio.

Manuel Tschager Le sue creazioni esposte nel negozio di famiglia a Bolzano portano originalità e perfezione

Ha frequentato la scuola d’arte sia di Valle Aurina che di Val Gardena lo scultore Manuel Tschager, che espone i suoi lavori nel negozio della sua famiglia a Bolzano e porta le sue opere in tutto il mondo. Le sue creazioni mettono in evidenza il talento dello scultore che porta nelle sue creazioni la perfezione. Quando hai iniziato a lavorare il legno? Ho iniziato da piccolo, e ho continuato frequentando delle scuole d’arte. Che studi hai effettuato? Ho frequentato la scuola d’Arte a Valle Aurina e poi a Val Gardena e ho continuato gli studi con un maestro scultore.

A tuo parere qual è il legno che si adatta meglio alla lavorazione? Quasi tutti gli scultori utilizzano il cirmolo.

Dove prendi il legno che utilizzi per le tue opere? Vado in montagna e cerco le radici che si adattano meglio per le mie creazioni.

Perché? Perché è un legno con molto carattere, e poi è morbido da lavorare.

Il vostro negozio è visto da tante persone? Il negozio è grande, abbiamo tanto lavoro c’è tanta esposizione tante opere e creazioni. Vuoi raccontare la storia della statua della Madonna che è stata data al Papa? Avevo un tronco vecchio che non utilizzavo, un giorno ho fatto la statua della Madonna, e l’ho esposta in negozio. É venuto il nostro vescovo, e l’ha presa e regalata al Papa.

Dove hai esposte le tue sculture? Ho fatto mostre in tutto il mondo.

Essere uno sculture è semplice in Italia? Non è semplice, ma voglio dire che se una persona vuole una cosa e la segue poi riesce.

A Venezia hai scolpito per la strada? A Venezia ho scolpito sulla strada e in una chiesa ho esposto le sculture.

Come nascono le tue opere? Io guardo la radice del legno, e la creazione viene da sola.

É stata una bella esperienza? Quella esperienza mi ha insegnato a scolpire davanti alle persone che guardano, riuscendo a concentrarmi.

Nei vostri laboratori sono stati creati i presepi Siman, di cosa si tratta? Si tratta di presepi in stile moderno, il nome Siman sta per Simone che è mio fratello e Manuel che è il mio nome. Ho voluto dedicare queste opere a noi. Per i miei genitori ho creato la Finart che sta per Fini che è il nome di mia madre e Arthur che è quello di mio padre, e si tratta di opere in stile barocco.

Qual è la caratteristica del vostro negozio? La familiarità e la semplicità. Lo scultore è un artista che ha mostrato nelle sue creazioni la perfezione e nei rapporti con gli altri, una grande garbatezza e simpatia. Photo: Oliver Oppitz


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parlano le aziende • Consulenza di Chiara Priorini - chpr0610@gmail.com

Parlando di Facebook. Parte 2 Per raggiungere il successo professionale, aziendale e personale su Facebook la prima regola è: Parlare “con” le Persone e non “alle” Persone. Riguardo alle strategie di promozione su Facebook se ne sentono tante in giro, ma i Casi di Studio di maggior successo fanno molto spesso riferimento a grandi aziende, o Brand già ampiamente conosciuti dalla gente. Se il tuo è un brand già conosciuto ed amato dalla gente, promuoverti su Facebook sarà molto più semplice rispetto ad uno sconosciuto negozietto di provincia che produce e vende vasi in ceramica. Mi concentrerò su chi purtroppo non può contare su una reputazione già solida e non possiede un brand/marchio già conosciuto ed amato da tutti. Rispondiamo alla domanda principale: cosa è realmente Facebook?
1. Facebook è un megafono nella mani di tutti (e non

è paragonabile ad un mass media tradizionale). 2. Facebook è un amplificatore di atteggiamenti naturali (si plasma in base all’utilizzo che ognuno di noi decide di farne, nel bene e nel male). 3. Facebook è innanzitutto delle persone (non delle aziende). Le persone scelgono a cosa interessarsi. Rispondere alla domanda “cosa è Facebook?” e chiarire quanto più possibile i motivi di questo innegabile successo, può solo aiutare le aziende che intendono investirci tempo e denaro. Penso che il modo migliore di utilizzare Facebook sia rispettare la sua vera natura. La natura di Facebook è da ricercare nei motivi del suo successo, nelle cause dell’epidemia che ha investito anche l’Italia. Chiara Priorini



UnaperFoto il C MAG Cecilia

Taddei

Sergio Castellitto

Gennaro calabrese

Gianluca Giugluarelli

Alexander pannok

e Seguacio K atamura

Emiliano Petruzzi

Fabrizio

campagna

& Titina

e paciulo Marco Passiglia

Foto di Ivan D’Angelo

Foto di Ivan D’Angelo

Antonello Costa

Hermes


Lembo Francesca

Milani

Luigia Baggetta

e Nino

Taranto

Paola forgione

Foto di Agostino D’Avino

Matteo KE DA RAP

Gianluigi

Montelmi Claudia Campus

Foto di Marianna Pignatelli

Foto di Ivan D’Angelo

Massimo Bagnato

Alessandra

D’Angelo Grazia Pignatelli

Lucia foder à

Vittorio Rombol à

Foto di Ivan D’Angelo

Luciano


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c magazine in cucina• Ricette a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Pennette al sarago di Ester & Leide

Orata e patate al limone e vermentino di Ester & Leide

Ingredienti: Pennette gr 500, Sarago gr 600, Pelati a pezzettoni kg 1, Una cipolla, Due spicchi di aglio, Prezzemolo, Olio extravergine di oliva, Sale, Zucchero

Ingredienti: Orata di mare 1 kg, Vermentino 125 ml, Patate 1 kg, Aglio, Limone, Sale, Olio, Prezzemolo

Procedimento: Sfilettare il sarago fresco. Rosolare una cipolla tagliata finemente con due spicchi di aglio, aggiungere i pomodori a pezzettoni, il sale e un cucchiaino di zucchero. Cuocere per circa venti minuti, versare i filetti di pesce spezzettati nel sugo e continuare con la cottura per dieci minuti. Togliere dal fuoco, aggiungere un filo di olio extravergine di oliva e una bella manciata di prezzemolo tritato. Condire la pasta e servire a piacere.

Procedimento: Squamare e sventrare l’orata e riporla in una teglia alta. In una ciotola versare il vermentino, l’olio, il succo di un limone e il sale. Pungere il pesce e infilarci delle scaglie di aglio. Nella pancia mettere qualche foglia di prezzemolo con dei pezzi di aglio e una bella fetta di limone. Tagliare le patate e farle sbollentare per due minuti e adagiarle attorno al pesce e ricoprire il tutto con il succo precedentemente preparato, e ricoprire il pesce con delle fette di limone. Cuocere per circa venti minuti a 200 gradi.


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Cavolfiori alla besciamella

Ciambella di mele e yogurt

Ingredienti: 2 cavolfiori, 80 gr di parmigiano, olio, pangrattato. Ingredienti per la besciamella: 4 cucchiai di olio, 2 cucchiai di farina, 1 rametto di timo, sale, 2 bicchieri di acqua di cottura dei cavolfiori

Ingredienti: 300gr farina, 200gr zucchero, 2 uova, 2 vasetti yogurt gusto a piacere, 5 mele, mezza bustina di lievito, 100ml di olio, un pizzico di sale, burro e farina per la tortiera

Procedimento: Cuocere a vapore i cavolfiori, scolarli ancora al dente e disporli in una pirofila precedentemente unta d’olio e cosparsa di pangrattato. Ricoprirli con la basciamella che avrete preparato scaldando l’olio, incorporandovi quindi la farina e aggiungendo poi, poco alla volta mescolando in modo da ottenere una crema omogenea, l’acqua di cottura dei cavolfiori calda, insaporita con un pizzico di sale e del timo. Dopo aver coperto i cavolfiori con la salsa, spolverate di parmiggiano grattugiato e infornate per 20 minuti, a forno caldo, sino al formarsi di una crosticina. Servire caldo.

Procedimento: Sbucciare e tagliare le mele in piccoli pezzetti e infarinali in un colapasta. Montare uova e zucchero a spuma, aggiungere yogurt e olio; mescolare bene, unire farina poco alla volta, il lievito e un pizzico di sale. Aggiungere le mele all’impasto e versare il tutto nella tortiera. Forno a 180 gradi per 45 mn

di chiara - trovaricette.net

di kira - trovaricette.net


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oroscopo del mese

a cura della Redazione - info@cmagazine.it

Ariete

Inizia una marcia trionfale, sollecitati dall’intuito costruirete nuove relazioni talvolta segrete, la riservatezza saràimportante anche se vi piace rischiare.

Toro

Maggiore attenzione agli incontri, occorre trovare chi vi sostiene e allora sarete soddisfatti, certi di destare interesse e di attivare nuovi progetti.

Gemelli

Ci vuole un’idea nuova: guardate lontano! Non importa realizzare subito, avete bisogno di alleati e di amici sinceri, non volete essere strumentalizzati.

Cancro

Pieni di fiducia, speranza ed energia costruttiva, attirerete tutti sulla vostra scia, riuscirete a sedurre chi vi circonda ma non solo: anche il denaro verrà attirato.

Leone

Chi non vi è d’aiuto non può allearsi con voi. L’amore farà risorgere la speranza. Romantici quindi e impegnati, siete su un palcoscenico ideale: accendete i riflettori.

Vergine

Tanti incontri e nuovi stimoli per animare il campo del lavoro e attirare guadagni. Non sarete aiutati da chi vi ama ma da soli sarete molto costruttivi: non cederete mai!

Bilancia

L’universo si anima, chi vi ama propone e questo vi fa riflettere. Inserirete tutto nei programmi giornalieri e qualcuno entrerà in competizione.

Scorpione

Tutto ciò che è intorno a voi rifiorirà e l’amore volerà alto, questo vi dà un’energia straordinaria: vorrete proteggere chi vi ama. Nuovi accordi lavorativi promettono.

Sagittario

Una possibilità c’è e insisterete nel chiedere che ognuno faccia la propria parte in famiglia. Vicino a voi gli amici veri si distingueranno portandovi luce e fiducia.

Capricorno

Progetti a ruota libera, con cento occhi terrete sotto controllo il territorio, il portafoglio, le amicizie e chi vuole disturbare la vostra quiete: programmazione perfetta.

Acquario

Il piano d’azione, la visione superiore, la raccolta di fondi, la motivazione degli alleati e dei collaboratori. Funzionerà tutto bene: chi non partecipa rimarrà deluso.

Pesci

Vi siete destati pieni di buone intenzioni, combattivi e riservati. Proteggete il vostro capitale, non fate sapere nulla e osservate gli altri, pronti a scattare.



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