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L’OSPEDALE DI ODENSE CAMBIA LA STORIA DI CMB

Le grandi sfide richiedono grandi scelte: in cantiere entrano tecnologie inedite che migliorano il controllo su dati, flussi, tempi e costi.

Con vantaggi enormi per tutti

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Il nuovo Ospedale di Odense rimarrà come uno spartiacque nella storia di CMB: ha rappresentato la prima acquisizione sul mercato estero della Cooperativa “contemporanea”, dopo qualche tentativo negli anni Duemila e le esperienze internazionali degli anni Ottanta. Per la sua estensione e complessità rappresenta un unicum rispetto a tutti gli ospedali già realizzati da CMB, con i lavori cominciati nel 2019 e la prospettiva di proseguire anche per tutto il 2024, e uno staff di colleghi e soci impegnati da diversi anni all’estero, inclusa la complicata fase pandemica.

Oggi il cantiere del nuovo Ospedale Universitario di Odense è gestito dalla Joint Venture tra CMB e ITINERA, su commissione della “Region of Southern Denmark”. Una volta a regime, il nuovo ospedale occuperà una superficie complessiva di 250.000 mq, per 10.000 camere di degenza e 21 km di corridoi. Sarà il più grande ospedale di recente costruzione della Danimarca.

L’estensione, la complessità e l’elevato numero di eventuali copie dei disegni da stampare (quasi due milioni complessivi di revisioni stimati) hanno candidato fin dalle fasi progettua li il nuovo Ospedale di Odense per la massima digitalizzazione di quanto più materiale fosse possibile. L’Odense Hospital Project Team (OHPT) ha dotato parte del personale di tablet iPad, formandolo per leggere e modificare i disegni sul posto evitando di stamparli: uno strumento utile per ridurre l’impatto ambientale e allo stesso tempo disporre della versione sempre aggiornata del progetto. Inoltre, l’impiego di un tablet ha dato la possibilità ai lavoratori di utilizzare software quali Dalux, BIM 360, HoloBuilder, e utilizzare il modello BIM nella sua massima praticità e flessibilità all’interno del cantiere. Oggi i tablet sono il principale strumento pratico di base in cantiere e vengono regolarmente utilizzati da persone di età compresa tra i 25 e i 65 anni.

Per gestire un cantiere di enormi proporzioni è stato fondamentale l’applicazione del BIM e di tecnologie all'avanguardia, in grado di supportare la progettazione e il coordinamento delle diverse fasi costruttive. Al fine di contenere parte dei rischi dovuti all’estensione del progetto, l'OHPT ha implementato diverse tecnologie volte ad assistere il personale e la direzione sia nei processi decisionali che in azioni tempestive indispensabili alla risolu- zione dei processi.

Grazie a "HoloBuilder", ad esempio, è stato possibile acquisire foto dell’esterno tramite drone e immagini interne riprese da telecamere a 360°: un sistema che ha permesso, anche dagli uffici o durante le riunioni, di avere un quadro preciso dell'interno e l'esterno dell'edificio, di valutare l’andamento lavori, ma anche i materiali e le forniture a disposizione. Dai 30 utenti formati per utilizzare lo strumento, nel complesso sono state caricate oltre 1.100 foto sferiche e oltre 2.000 foto standard ogni mese. Con le sue 70.000 foto disponibili, oggi il sistema rappresenta un valore inestimabile di supporto nel tempo dei processi decisionali e continua a consentire un significativo risparmio di ore di lavoro (800 ore in meno al mese per il personale OHPT, secondo le stime).

In un Paese come la Danimarca, il controllo della temperatura e dell'umidità è una delle maggiori sfide, sia per l’alto rischio che si creino muffe nell’ambiente, sia per la sicurezza dei lavoratori, da rapportare sempre agli standard termici. OHPT ha scelto di misurare da remoto la temperatura e l’umidità tramite sensori IoT (Internet of Things) in- seriti in cento punti dell'edificio. L’opzione di ricorrere a tecnologie evolute è stata preceduta da misurazioni con sei sensori mobili, in modo da stimare il tempo e il costo necessari per monitorare i parametri termici. Il calcolo ha evidenziato che un monitoraggio più tradizionale, con misurazioni quotidiane su tutto l’edificio, avrebbe richiesto 20 ore lavorative, equivalenti a 1 milione di euro per quattro anni di cantiere. Un risultato che ha giocato a favore dell’adozione di tecnologie innovative, che hanno accresciuto la credibilità di OHPT sia di fronte al cliente che rispetto ai media e all’opinione pubblica, garantendo un controllo puntuale dei parametri interessati.

Grazie al successo ottenuto con le tecnologie di monitoraggio, OHPT si è posto l’obiettivo di monitorare anche la manodopera presente in cantiere, tema molto importante anche per la stazione appaltante, viste le discrepanze e le difficoltà nel verificare il numero di lavoratori presenti. L'analisi delle riunioni mostrava che in media 45 minuti di tempo andavano spesi per comunicare e verificare il conteggio della forza lavoro in loco. Per ovviare alla problematica sono stati installati 500 punti di rilevazione (anchor) intorno all’area di cantiere in modo da contare i lavoratori in ingresso e uscita. La soluzione "TokenMe" prevede il conteggio anonimo dei lavoratori censiti in base al nome del subappaltatore in conformità con le norme del GDPR, il monitoraggio per la sicurezza dei lavoratori in caso di caduta e incoscienza, la funzionalità dell’allarme antincendio, il monitoraggio di temperatura, umidità, qualità dell'aria, rumore e luce, il rilevamento di accessi non autorizzati, l’attenuazione dei furti, il monitoraggio delle risorse e il segnale di evacuazione di emergenza.

OHPT ha dovuto ideare un sistema molto pratico e agevole una volta entrato a regime, in grado di supportare il processo decisionale e organizzare comunicazioni tempestive verso i subappaltatori in caso di diminuzione della manodopera, oltre all’evidenza di attività o danni in capo a subappaltatori e fornitori.

L’impegno per la realizzazione del nuovo Ospedale di Odense ha sfidato OHPT e CMB a uscire dalla comfort zone, a stabilire nuovi protocolli e a dotarsi di strumenti tecnologici avanzati per gestire e governare la complessità di uno dei cantieri più estesi della storia della nostra Cooperativa. Oggi a Odense si sta scrivendo un pezzo di storia.

HOLOBUILDER

Acquisire foto esterne e interne a 360° ha permesso di avere un quadro preciso dell'edificio e di valutare l’andamento lavori

70.000

3.100

-800

860 ALBERI RISPARMIATI

-30 t

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