3 minute read

Le proposte CNA Pensionati per il Recovery Plan italiano

Next Article
PANTERE GRIGIE

PANTERE GRIGIE

SPECIALE ASSEMBLEA

LE PROPOSTE DI CNA PENSIONATI PER IL RECOVERY PLAN ITALIANO

Advertisement

JACOPO BASILI

Solo una società più giusta e meno diseguale potrà permettere di rispondere alle eccezionali sfide che il Paese ed il pianeta intero si troveranno dinanzi a seguito della pandemia. Ed i tre paradigmi su cui punta l’Europa con il varo del programma Next Generation EU - innovazione, sostenibilità ed inclusione - saranno perseguibili anche in Italia solo se le istituzioni riusciranno a coinvolgere larga parte della società in questo grande processo di cambiamento. Per questo CNA Pensionati ha aggiornato la propria piattaforma politico-sindacale con il documento di programmazione (che potete trovare e scaricare sul sito www. pensionati.cna.it), già discusso negli organismi nazionali dell’associazione. Lì sono presenti alcune coordinate che permettono di capire la posizione di fondo assunta: senza risolvere la questione sanitaria non sarà possibile far ripartire l’economia ed immaginare un modello di sviluppo differente. La sanità dunque non deve essere vissuta come un costo, ma al contrario un investimento sul futuro. La svolta europeista è un grande risultato per l’Italia. Non era scontato in un consesso comunitario guidato - fino a poco prima della crisi pandemica - dai falchi dell’austerity. Il Recovery Plan per il Next Generation EU con il relativo fondo da oltre 750 miliardi di euro, composto da prestiti (loans) e sovvenzioni dirette (grants), è letteralmente il risolutivo “uovo di colombo” che serviva all’Unione. L’Italia ora deve essere all’altezza di questa pietra miliare nello sviluppo del processo di integrazione europea. Le linee guida del governo sul Recovery Plan, il cosiddetto piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), individuano quattro sfide: 1. Migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia 2. Ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica

3. Sostenere la transizione verde e quella digitale 4. Innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione di occupazione e sei missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 3. Infrastruttura per la mobilità 4. Istruzione, formazione ricerca e cultura 5. Equità sociale, di genere e territoriale 6. Salute Ogni missione ha un contesto di riferimento e degli obiettivi che si pone di realizzare.

Sia sul tema sanità sia su quello dell’equità sociale sono chiare le proposte di CNA Pensionati.

L’associazione infatti propone: • Un piano pluriennale di ricostruzione del SSN e degli strumenti socio-assistenziali dedicati agli anziani. Bisogna programmare una nuova stagione di investimenti nelle strutture, nelle tecnologie e nelle competenze necessarie per ramificare e rendere omogenee su tutto il territorio nazionale cura ed assistenza, ovvero applicare universalmente i L.E.A. (livelli essenziali di assistenza) e promuovere questi tre obiettivi in particolare: cura delle cronicità; difesa delle fragilità; promozione del long term care. • Una “cassetta degli attrezzi” che permetta di incidere sul reddito pensionistico per ripristinare un minimo di giustizia ed equità sociale: estensione della no tax area, innalzandola dagli attuali 8.123 a 10.000 Euro lordi annui; aumento della quattordicesima, allargando la platea di fruitori ai percettori di reddito pensionistico fino a 15.000 euro lordi annui e contestualmente espandendo la consistenza economica dell’assegno una tantum; indice dei prezzi più equo, adottando l’IPCA al posto del FOI che riflette maggiormente le caratteristiche del paniera di spesa di consumatori con pensioni mediobasse. D’altra parte, oltre ad essere un obiettivo del pilastro europeo dei diritti sociali, adeguare i redditi pensionistici meno dignitosi risulta essere un potente mezzo per fuggire dalla trappola della povertà - e in questo momento in particolare - nel ridurre la probabilità di mortalità per contagio da Covid-19, grazie all’accesso più facilitato all’acquisto di farmaci e cure. “Chiediamo al governo - conclude il Segretario Nazionale di CNA Pensionati Filippo D’Andrea - di essere consultati nella fase di elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza al fine di approfondire le nostre proposte: gli anziani possono essere il motore della ripartenza grazie alla silver economy, mentre in questi mesi si è parlato di loro solo perché drammaticamente colpiti in modo inesorabile dalla pandemia.”

Filippo D'Andrea

This article is from: