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GERIATRIA - Invecchiamento... qualche novità

SALUTE

Geriatria

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INVECCHIAMENTO: GENETICA, STILI DI VITA, FATTORI AMBIENTALI E... QUALCHE NOVITÀ!

DOMINGA SALERNO, Geriatra

Dagli inizi del XX secolo lo studio dei processi legati all’invecchiamento rappresenta uno degli argomenti più affascinanti della biologia. L’invecchiamento può essere definito come la somma di tutti i cambiamenti fisiologici, genetici e molecolari che si verificano con il passar del tempo nell’organismo. Le modificazioni età-dipendenti possono essere attribuite al naturale processo di crescita, a difetti genetici legati all’individuo, al rapporto tra genotipo ed ambiente, allo svilupparsi di malattie, anche infettive. I ricercatori hanno dimostrato negli anni che i fattori ambientali influenzano le condizioni di salute: inquinamento dell’aria e delle acque, utilizzo di pesticidi, metalli pesanti possono provocare malattie anche gravi, ma che il sole, fonte di energia e di salute, possa rappresentare un elemento di accelerazione dell’invecchiamento della pelle, va tenuto in considerazione.

Negli ultimi decenni l’allungamento della vita media e l’elevata prevalenza di soggetti anziani hanno stimolato un particolare interesse nello studio dei processi dell’invecchiamento. E' provato da studi scientifici che in determinati paesi si vive più a lungo ed in buona salute, tra questi vi sono la Sardegna e l'arcipelago giapponese di Okinawa dove gli abitanti hanno adottato la regola che “il cibo è una medicina”. Tutti conoscono gli effetti benefici di una corretta alimentazione, l’importanza degli stili di vita come la riduzione del fumo di sigaretta e del consumo di alcolici, gli effetti preventivi e curativi dello svolgimento di attività fisica, a tutte le età e meglio se all’aperto, ma questa popolazione, in Giappone, coltiva anche un’altra strategia da utilizzare come elisir di lunga vita, ovvero il senso di appartenenza alla collettività e la partecipazione alle attività della comunità. Un lungo periodo di disimpegno mentale o fisico può condurre ad un decadimento delle attività cognitive. Mantenere in attività il cervello, nutrire la mente con acquisizioni nuove o coltivando passioni, anche dopo il pensionamento, favorisce la plasticità dei neuroni e riduce il rischio di invecchiamento cerebrale e deterioramento cognitivo. Stimolare il cervello obbliga le cellule nervose a stabilire nuove connessioni, dunque alcuni studiosi affermano che il più forte motore dell'esistenza sia l’essere curiosi, sempre. L’insonnia, lo stress, il super lavoro (inteso anche come studio) rappresentano fattori che possono concorrere ad accelerare la sofferenza di cellule e tessuti, peggiorando la qualità della vita. La ricerca ha dimostrato che il sonno è una componente importantissima della salute fisica e mentale, non meno importante della corretta alimentazione e dell'attività fisica: di notte il corpo con il sonno rigenera tessuti ed organi e provvede a rinnovare le cellule ed a depurarsi; di notte, inoltre, viene prodotta la melatonina, una molecola naturale secreta dalla ghiandola pineale e che sembra in grado di rallentare l'invecchiamento dell'organismo. Un sonno poco profondo, infine, se protratto per lunghi periodi, innalza i livelli di sostanze che possono favorire l’insorgenza di malattie croniche che coinvolgono diversi apparati. Per finire, condividiamo una curiosità: invecchiare prima è possibile, basta essere fortemente impazienti! Un gruppo di ricercatori statunitensi e singaporiani ha di recente dimostrato attraverso uno studio scientifico che l’impazienza può portare ad un precoce invecchiamento cellulare, così come l’ansia e lo stress. Sembrerebbe che esista un collegamento tra un carattere “impaziente” e la lunghezza del telomero ovvero della piccola porzione di DNA che si trova alle estremità dei cromosomi e che ha un ruolo importantissimo nell’invecchiamento cellulare. I telomeri sono considerati indicatori della velocità di invecchiamento: più lunghi saranno i telomeri e più longevi saranno i soggetti interessati. Le persone, dunque, oltre ad invecchiare per un processo naturale dovuto al trascorrere del tempo, pare possano invecchiare prima anche per una causa esterna che accorcerebbe appunto i telomeri. La buona notizia è che si tratta di fattori sui quali ciascuno può provare ad intervenire, positivamente.

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