9-07-2012
17:24
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Cambiamo discorso
Manualistica, didattica, divulgazione
Diagnosi e counselling nell’intervento sociale secondo la scienza dialogica
Luigi Colaianni ha conseguito il Ph.D. in servizio sociale, è assistente sociale specialista, sociologo della salute e formatore. Insegna discipline sociologiche e del servizio sociale in varie università italiane. Patrizia Ciardiello ha conseguito il Ph.D. in istituzioni, amministrazioni e politiche regionali, è assistente sociale specialista, Adjunct professor presso l’Università di Padova e funzionario del Ministero della Giustizia.
CAMBIAMO DISCORSO
È possibile collocare le scienze discorsive con piena legittimità nell’alveo del rigore scientifico? Quale rapporto intercorre tra teoria e prassi nell’ambito degli interventi svolti dalle professioni che si inscrivono in quei paradigmi? È possibile generare interventi sociali che rispondano a criteri di scientificità, ovvero che, a partire da obiettivi descrivibili e condivisibili, individuino strategie e indicatori di efficacia ed efficienza e siano quindi accountable? La seconda edizione di Cambiamo discorso, a partire dalla prospettiva aperta dall’interazionismo simbolico e dalla filosofia analitica, sulle tracce di quanto elaborato da Nigel Parton e Patrick O’Byrne in Inghilterra, descrive il percorso che dalla proposta del paradigma narrativistico e del modello dialogico formulati da Gian Piero Turchi ha portato a definire un ambito conoscitivo specifico – la scienza dialogica, che studia il processo per cui le configurazioni discorsive generate nella comunità dei parlanti producono realtà – quale riferimento per la conoscenza e l’operatività nell’intervento sociale, in grado di rispondere alle criticità che vedono affermare, impropriamente, una cesura tra teoria e prassi. La svolta paradigmatica proposta e l’approdo alla scienza dialogica aprono un orizzonte in cui la modalità conoscitiva è adeguata all’oggetto di studio (“i discorsi” quotidiani) e il modello teorico generato si attesta nel realismo concettuale. In virtù di ciò, l’operatore piuttosto che essere pervaso dal senso comune, diventa esperto su come questo si generi, e quindi competente non per i contenuti sostantivi (la “tossicodipendenza”, la “devianza”, la “malattia mentale”, la “povertà”) e per i supposti bersagli dell’intervento (i “bisogni”, il “disagio”, il “benessere” etc.), ma per il processo di configurazione della realtà nella dimensione personale e collettiva. Gli effetti pragmatici sono considerati come secondari alle configurazioni discorsive che si producono nell’ambito della comunità dei parlanti: l’obiettivo operativo dell’intervento sociale è dunque la trasformazione discorsiva.
1044.64 L. COLAIANNI, P. CIARDIELLO (a cura di)
LABORATORIO SOCIOLOGICO
Nuova edizione integrata
Laboratorio Sociologico
1044.64
a cura di Luigi Colaianni, Patrizia Ciardiello
FrancoAngeli La passione per le conoscenze
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FRANCOANGELI (U)
Manualistica, didattica, divulgazione