FATTORIE DIDATTICHE LE FATTORIE DIDATTICHE E L’AGRICOLTURA SOCIALE Le forme di multifunzionalità agricola che vedono lo sviluppo di servizi alla persona, quali le fattorie didattiche e l’agricoltura sociale, sono protagoniste di una crescita importante, sia in termini di offerta (numero di aziende e loro organizzazione), sia di interesse e attenzione da parte della domanda (pubblica e privata) e più in generale della società, per le potenzialità che evidentemente esprimono e lasciano intravedere. Questi percorsi molto spesso affiancano l’agriturismo e ne potenziano l’azione e le ricadute positive nei territori e nelle comunità locali. Mentre l’agriturismo è un comparto ormai maturo e consolidato, dotato di un suo sistema di regole collaudate, i servizi alla persona svolti dalle imprese agricole, seppure nel solco della legge di orientamento e quindi della multifunzionalità agricola, richiedono ancora il completamento del quadro normativo, in particolare nel caso dell’agricoltura sociale, soprattutto a livello regionale e la predisposizione di strumenti per lo sviluppo delle attività (contratti, sistemi di gestione, inquadramento delle questioni fiscali e lavorative). Tuttavia, queste attività sono già presenti nel sistema agricolo italiano e, sebbene nei mesi scorsi si siano trovate anch’esse a dover fare i conti con le misure legate all’emergenza Covid-19, proprio in questi mesi hanno dimostrato la loro forte attualità in termini di possibili risposte ai bisogni delle persone più fragili e/o più direttamente coinvolte e colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, bisogni peraltro non ancora del tutto espressi o in evoluzione. Il Covid- 19 da questo punto di vista è stato un acceleratore, facendo emergere ciò che era latente o solo parzialmente emerso. E così, ad esempio, le fattorie didattiche quest’anno hanno erogato il servizio di centro estivo da giugno a settembre, spesso in collaborazione con enti e terzo settore, riorganizzando l’offerta per piccoli gruppi, adeguando spazi e strutture alle norme e ai protocolli di sicurezza. Il centro estivo che tradizionalmente è un’attività ricreativa ed educativa a contatto con la natura, quest’anno ha assunto nuove e molteplici valenze: il recupero della dimensione educativa, sociale e relazionale da parte dei bambini, interrotta con la “quarantena” e la chiusura delle scuole in presenza; il recupero delle attività all’aria aperta, dell’esercizio fisico, del
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