€35,00 (I) - € 55,00 (B/D/E/F/P) - € 59,00 (A/NL) - Chf. 85,00 (CH) - TRIM. October 2015 - ISSN 1120-1975
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COLLEZIONI
Rainbow
MILANO _ new york pret-a-porter s/s 2016 pre-collections_catwalks_FASHION TRENDS
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COLLEZIONIDONNA EXHIBITIONS
FOOTPRINT An exhibition about the marks left by shoes in fashion history at Mode Museum in Antwerp Una mostra sui segni che le scarpe lasciano nella storia della moda al Mode Museum di Anversa Maurizio Francesconi
Shoes are one of the most trivial and the most intriguing objects in fashion. At first glance, they are simple accessory worn to protect the feet but, in reality, they are, and they always been, much more than that. Shoes can be a status symbol, if by Christian Louboutin, Manolo Blahnik or Roger Vivier, a sign of rebellion, if by Vivienne Westwood, or almost works of art, if by Salvatore Ferragamo. They may represent a political statement or be the embodiment of an entire culture. They can be anything: this is why they are so interesting. The ‘Footprint’ exhibition at Momu museum in Antwerp, takes us on a journey through the history of shoes in fashion. It is a real eye-opener for both shoes aficionados and for those who think that many interpretations of fashion can be read thanks to these accessories. The range on display goes from extreme creations by Iris Van Herpen to examples in bentwood from the nineteenth century and highlights their innovative approach and investigates their cultural impact. Particular attention is given to those designers and shoemakers who used their skills and artistic vision to leave a mark, a footprint as a matter of fact, in the fashion imaginary of their period and beyond. From the Hollywood glamour of Salvatore Ferragamo, the best according to Marilyn Monroe, to sneakers by Raf Simons, marvellous rebel boots by Vivienne Westwood and, last but not least, some examples by Walter Van Beirendonck. The exhibition makes us realise how these shoes have left an indelible mark in fashion history. On display the MoMu shoe collection donated by the collectors Geert Bruloot and Eddy Michiels Bruloot together with more than 400 pieces from the archives of designers, from other collectors and from museums around the world. Until February 14th.
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Le scarpe sono uno degli oggetti più banali e intriganti nel mondo della moda. A prima vista sono un semplice accessorio indossato per proteggere i piedi, ma nella realtà dei fatti sono molto più di questo ed è sempre stato così. Le scarpe possono essere uno status symbol (Christian Louboutin, Roger Vivier o Manolo Blahnik), un segno di ribellione (Vivienne Westwood) o vere e proprie creazioni che si avvicinano quasi all’arte (Salvatore Ferragamo), possono rappresentare una dichiarazione politica o incarnare un’intera cultura. Le scarpe possono essere qualunque cosa e questo le rende così interessanti. La mostra Footprint del Momu di Anversa ci porta in un viaggio attraverso la storia delle scarpe nella moda e si dimostra una vera rivelazione sia per gli amanti delle scarpe che per tutti coloro che pensano che attraverso questo accessorio passino molte delle letture del sistema moda. Passando dalle creazioni estreme di Iris van Herpen alle calzature di legno curvato del XIX secolo, l’esposizione sottolinea l’approccio innovativo ed estremo di queste creazioni e investiga il loro impatto culturale. Particolare attenzione è data a tutti quegli stilisti e creatori di scarpe che hanno usato le loro abilità e la loro visione artistica fino a lasciare un’impronta (footprint appunto) nell’immaginario della moda del periodo. Ci vengono mostrate l’eleganza hollywoodiana di Salvatore Ferragamo (il migliore secondo Marylin Monroe) come anche le sneaker di Raf Simons o i meravigliosi stivali ribelli di Vivienne Westwood o infine le creazioni di Walter Van Beirendonck e ci fanno capire che queste creazioni hanno lasciato il loro segno indelebile nella storia della moda. La mostra esibisce anche la collezione di scarpe del MoMu donata dai collezionisti Geert Bruloot e Eddy Michiels a cui si aggiungono più di 400 pezzi unici provenienti dagli archivi di stilisti, collezionisti e musei internazionali. Fino al 14 febbraio 2016.
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Antwerp
Pierre Hardy S/S 2007. Photo: Damien Blotti채re
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COLLEZIONIDONNA FAIRS
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Chinese dream
Chic Shanghai: the new October edition and Chic March success Chic Shanghai: la nuova edizione di ottobre e il successo di Chic March Decio Vitali
Chic October, the autumn edition of the Chic Shanghai trade show, took place for the first time last October (from Tuesday the 13th to Thursday the 15th) at the National Exhibition and Convention Center, which opened to the public last year. Meeting the demands of the European market and of buyers and exhibitors, the twentyfourth edition debuted with a reduced format. On stage in an area of 55,000 square meters the Spring/Summer 2016 collection of 700 brands from 23 countries and areas, covering all fashion segments from womenswear to menswear, childrenswear and accessories. Until now the trade show, the leading fashion fair in Asia and the second largest in the world, took place only once a year. There is a lot of anticipation for the twenty-fifth edition, scheduled from the 16th to the 18th March 2016, as the last edition of Chic March registered 1200 participating brands and a record inflow of 125,000 visitors. A foretold and encouraging success, the result of a forward-looking and solidly oriented towards business approach that has made China one of the leading players of the world economy. The available space will be expanded to ensure an all-round fashion journey, a comprehensive look into the fashion world, a major input for the economy and for international cooperation. The more and more wide-ranging event attracts the attention on one of the most powerful production centres in recent years in the entire world, with the stated aim of creating a stronger link between foreign brands and the Chinese market, nowadays one of the most important textile and clothing manufacturers.
Per la prima volta si è svolta dal 13 al 15 ottobre scorso Chic October, l’edizione autunnale della fiera Chic Shanghai al National Exhibition and Convention Center della città, aperto al pubblico lo scorso anno. La ventiquattresima esposizione, rispondendo alle esigenze del mercato europeo, e a quelle di buyer ed espositori, ha debuttato con un format ridotto rispetto a quello consueto, portando in scena le collezioni spring/summer 2016. Uno spazio di 55.000 metri quadrati ha accolto 700 marchi provenienti da 23 Paesi, presenti tutte le categorie, dalla moda donna, all’abbigliamento uomo, dal kidswear all’accessoristica. Fino ad ora la fiera, la più importante di tutta l’Asia, e la seconda più grande del mondo, ha avuto luogo una sola volta all’anno. Ottime le premesse per la venticinquesima edizione, prevista dal 16 al 18 marzo 2016, in quanto lo scorso Chic March, ha registrato 1200 brand partecipanti e un afflusso record di visitatori: 125.000. Un successo annunciato e auspicabile, frutto di un approccio lungimirante e solidamente orientato al business, che ha fatto della Cina uno dei protagonisti indiscussi dell’economia mondiale. Lo spazio a disposizione verrà ampliato per garantire un fashion journey a tutto tondo, uno sguardo globale sul mondo della moda, un input importante per il sistema economico e la cooperazione internazionale. Una kermesse dal respiro sempre più ampio che catalizza l’attenzione su uno dei poli produttivi più potenti degli ultimi anni a livello mondiale, con il dichiarato intento di creare un forte collegamento tra i brand esteri ed il mercato cinese, uno dei primi produttori odierni in ambito tessile e abbigliamento.
www.CHIC-online.com.cn www.jandali.biz
CHIC shanghai 373
NECC Shanghai
Wandian
RESORT S/S 2016
LOOKBOOKS 325
Bianco e nero, purezza e corruzione, bene e male. Giochi di luce e ombra definiscono il mood di una collezione suggestiva ed eterea, in cui gli opposti si attraggono con ritmo magnetico. Le eroine targate Veronique Branquinho sono ninfe dei boschi che corrono tra gli alberi e improvvisano un girotondo nella natura, anime antiche che impersonificano un moderno approccio alla moda e all’estetica, più intimo e personale.
Veronique Branquinho Black and white, pureness and corruption, good and evil. Games of light and shadow define the mood of an evocative and ethereal collection, within which the opposites attract with a magnetic rhythm. Veronique Branquinho’s heroines are nymphs of the woods who run through the trees and improvise a ring-a-ring-a-roses in the nature, antique souls that embody a modern, more intimate and personal approach to fashion and aesthetics.
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COLLEZIONIDONNA VERONIQUE BRANQUINHO
RESORT S / S 2 0 1 6
LOOKBOOKS 345
Less is more, non c’è dubbio. E come dare torto a Yigal Azrouel? Israeliano di nascita, newyorkese di adozione, il designer punta tutto sulla linearità senza compromessi. I tagli, impeccabili nella loro precisione, raccontano storie di alchimie sartoriali, celate dietro uno spacco, una fessura o un taglio. I volumi asciutti e basici suggeriscono un’idea di eleganza che prescinde dalle mode del momento per concentrarsi su più profondi concetti di stile.
Yigal Azrouel Less is more, there is no doubt. How could we not agree with Yigal Azrouel? Born in Israel but a New Yorker by adoption, the designer is betting everything on linearity without compromise. The tailoring, impeccable in its accuracy, tells stories of tailoring alchemy, hidden behind a split, a gap or a cut. The slim and basic volumes suggest a concept of elegance that is independent from the fashions of the moment, focusing instead on the deeper concepts of style.
www.yigal-azrouel.com
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COLLEZIONIDONNA YIGAL AZROUEL
201 Gucci
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Gucci Fashion sensibility A strong fashion sensibility undoubtedly flows in the veins of the creative director Alessandro Michele. His first Spring/ Summer collection brings a renewed desire to get dressed, to change, to have fun, to mix unthinkable looks, to feel beautiful and just right. Lurex, prints, colours, the materials of the magnificent bags vibrate and pulsate. GG for Gucci Girls.
Alessandro Michele, alla guida creativa del brand, ha il senso della moda che gli scorre nelle vene. La sua prima collezione estiva porta con sĂŠ un rinnovato desiderio di vestirsi, di cambiarsi, di divertirsi, di mixare impensabili look e sentirsi belle e molto giuste. Vibrano i lurex, le stampe, i colori e i materiali delle magnifiche borse. GG come Gucci Girls.
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COLLEZIONIDONNA pret-a-porter S/S 2016
Gucci
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251 Marni
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Marni A matter of shapes To highlight and at the same time to hide the body wearing the clothes is Consuelo Castiglioni’s starting point. The result is a magnificent collection created on the concepts of fluidity, movement and architectural construction. Modernist cuts and colours define an attitude that opts for geometries made of overlapping panels, abstract prints, asymmetries. Ephemerality and concreteness.
Evidenziare e nascondere allo stesso tempo la figura che indossa l’abito: è questo il punto di partenza di Consuelo Castiglioni, che realizza una collezione magnifica giocando sui concetti di fluidità, movimento e costruzione architettonica. Tagli e colori modernisti definiscono un atteggiamento che predilige geometrie fatte di pannelli sovrapposti, stampe astratte, asimmetrie. Effimera e concreta.
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COLLEZIONIDONNA pret-a-porter S/S 2016
Marni
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Tommy Hilfiger
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Tommy Hilfiger ISLAND LIFE Everything looks wonderfully unstudied: a short boat trip, a bit of browsing in the market on the island and you’re done. With the strength of the casual approach that has always characterised the brand, Tommy Hilfiger sends on the catwalk carefree girls on vacation, dressed with crocheted bikinis, shorts and tops, striped dresses, printed shirts and bomber jackets. The soundtrack on the lagoon is by Bob Marley, who, by definition, induces a state of relax. Let’s to go!
Tutto sembra meravigliosamente non studiato: un breve tragitto in nave, un giro nel mercatino dell’isola e il gioco è fatto. Forte dell’approccio disinvolto che lo accompagna da sempre, Tommy Hilfiger fa sfilare spensierate ragazze in vacanza, vestite con bikini lavorati all’uncinetto, abiti a righe, camicie e bomber stampati, shorts e top crochet. In laguna la colonna sonora era di Bob Marley, che induce ad uno stato di relax per definizione. Non resta che partire!
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COLLEZIONIDONNA pret-a-porter S/S 2016
Tommy Hilfiger
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Thom Browne
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Thom Browne UPSIDE DOWN For next Spring/Summer the composed and anomalous heroines by Thom Browne opt for masculine outfits, complete with waistcoat and tie, but with long braids that defy gravity. A little Japanese student, a bit Pippi Longstocking, a bit ‘Kill Bill, as preferred by a designer who does not fail to conjure surreal and ambiguous moods in between dream and reality. The ubiquitous pleated skirts soften the silhouette, made more feminine also by the palette of tones of black and greys together with pastel and sugary colours.
Composte e anomale, le eroine griffate Thom Browne preferiscono, per la prossima estate, completi dal piglio maschile, con tanto di panciotto e cravatta, ma con lunghe trecce che sfidano la gravità. Un po’ studentessa giapponese, un po’ Pippi Calzelunghe, un po’ Kill Bill, come piace al designer, che non manca di decretare atmosfere surreali e ambigue, in bilico tra sogno e realtà. Gonne a pieghe onnipresenti ingentiliscono la silhouette, resa femminile anche dalla cartella cromatica, oltre ai neri e ai grigi, compaiono le tinte pastello e zuccherine.
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COLLEZIONIDONNA pret-a-porter S/S 2016
Thom Browne
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COLLEZIONIDONNA news
A VINTAGE TREASURe TROVE
A wonderful selection of vintage pieces in the heart of London and online Una splendida selezione di capi vintage nel cuore di Londra ma anche online
Peppe Orrù All the pictures from: “25 DRESSES: Iconic Moments in Twentieth-Century Fashion” by William Banks-Blaney, published by Quadrill: 1. Credit George Platt Lynes 1934, 2. Credit L’Officiel
The WilliamVintage boutique in one of the most elegant areas in central London is an authentic ‘wunderkammer’. Set over two floors and furnished with beautiful velvet sofas and exclusive silk rugs, the by-appointment only store offers a unique shopping experience thanks to a phenomenal selection of vintage pieces expertly selected and beautifully presented. Even if WilliamVintage focus is the past and its unequalled creations, it is also possible to purchase these wonderful pieces online thanks to an easy to navigate website that at time of print was offering a Christian Dior black dress coat from the Autumn/Winter 1948/1949 collection and a Cristóbal Balenciaga skirt suit from the second part of the Sixties alongside many other wonderful pieces designed by the likes of Yves Saint Laurent, Lanvin, Madame Grès, Courrèges, Halston, Givenchy, Pierre Balmain and many other truly important designers in a wide selection of sizes. WilliamVintage is a wonderful initiative funded and run by William Blanks-Blaney who has befittingly been named “The Vintage King” by Vogue UK. His longstanding passion for vintage recently spurred him to write ’25 dresses: iconic moments in twentieth century fashion’. The wonderful volume book talks in detail about 25 key pieces of recent fashion history and illustrates not only how they were designed and made but also explains their importance and relevance in fashion history and reveals who wore them and in which occasion. Another important aspect of Blanks-Blaney extraordinary career is the WilliamVintage Dinner. Held once a year in February, the event gathers one hundred selected VIP guests from the fields of fashion, music and film who are invited to admire Blanks-Blaney’s new amazing fashion treasures rediscovered while travelling across the globe.
www.logos.info WilliamVintage è una vera e propria ‘wunderkammer’ dedicata alla moda vintage. Situata in uno dei quartieri più esclusivi nel centro di Londra, la boutique, a cui si può accedere solo dopo aver preso un appuntamento, offre una shopping experience veramente unica grazie ad una selezione fenomenale di pezzi d’epoca sapientemente esposti fra bellissimi divani in velluto ed esclusivi tappeti in seta. Anche se il focus di WilliamVintage è, ovviamente, il passato e le creazioni senza pari che hanno scritto la storia della moda, è anche possibile acquistare questi meravigliosi pezzi online grazie a un fantastico sito web che al momento di andare in stampa offriva un abito/cappotto nero Christian Dior della collezione alta moda Autunno/Inverno 1948/1949, un tailleur Cristóbal Balenciaga degli anni Sessanta e tanti molti altri meravigliosi capi firmati, fra gli altri, da Yves Saint Laurent, Lanvin, Madame Grès, Courrèges, Halston, Givenchy, Pierre Balmain in un’ampia gamma di taglie. WilliamVintage nasce ed è gestita da William Blanks-Blaney, giustamente battezzato “Il Re del Vintage” da Vogue UK. La passione di lunga data per il vintage lo ha spinto a scrivere ‘25 dresses: iconic moments in twentieth century fashion’. Pubblicato di recente, il libro descrive in dettaglio 25 pezzi chiave della moda dello scorso secolo spiegando come siano stati disegnati e realizzati, la loro importanza nella storia della moda e da chi e quando siano stati indossati. Un altro importante aspetto della carriera di Blanks-Blaney è il ‘WilliamVintage Dinner’, l’evento che ogni febbraio riunisce un centinaio di VIP della moda, della musica e del cinema, invitati a ammirare i nuovi tesori riscoperti da Blanks-Blaney nei suoi viaggi intorno al mondo.
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WILLIAMVINTAGE
3. Credit L’Officiel
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COLLEZIONIDONNA Protagonists
Futuristic Approach Preach: a symbiosis of biker style and avant-garde Preach: tra stile byker e avanguardia
Clelia Zanni
The heart of Preach is a team, that likes challenges and has great passion for what they do. A German-Italian design team that stands for a style of clothing as a way to show the own personality and attitude. Founded in 2012 by Frank Prenntzell and Michael Gerlach, Preach follows a “we do it our way” philosophy. No social constrictions or stereotypes for “free-spirit” people who show a way of being, and not just a way of appearing, by wearing Preach. Clean lines, asymmetric cuts, natural colours define an innovative look that does not follow the trends of the moment but meets the needs of those who do not accept compromises and are determined to achieve their goals. The futuristic design matches a casual look that speaks of adventure and reminds of biker style, essential to face urban challenges with determination. The next Spring/Summer collection shows sports jackets, knitwear, soft trousers alongside leather bomber jackets, silk and jersey tops with leather panels and tight-fitting trousers. For him, the new urban warrior, and her, the brave adventurer, the garments are dyed with dark tones from black to deep rust, with dirty white alongside grey/green. As craftsmanship and innovation build the core of the brand, the treatments of the garments are carefully made by hand, new finishing and dyeing techniques change every season and make them unique. The search for the finest materials is another of Preach strengths. The design research accomplishes original combinations between high-tech mesh materials and neoprene with natural fibres, three-dimensional fabrics, materials with a paper look, sheer panels, feather-light stretch materials. Most of the garments are carefully produced in Italy.
Il cuore dell’azienda Preach è formata da un team di stilisti che amano le sfide e provano una grande passione per il loro lavoro. Si tratta di designer italiani e tedeschi che hanno concepito uno stile di abbigliamento che è un modo per mostrare la propria personalità, il proprio carattere. Fondata nel 2012 da Frank Prenntzell e Michael Gerlach, la filosofia di Preach è infatti “we do it our way”, nessuna costrizione o stereotipo per uno spirito libero che sceglie un modo di essere, non solo di apparire. Linee pulite, tagli asimmetrici, colori naturali definiscono un look innovativo che non segue le tendenze del momento, ma che risponde alle esigenze di chi non accetta compromessi ed è determinato a raggiungere i propri obiettivi. Un design futurista si sposa a un look casual che parla di avventura e ricorda quello stile byker fondamentale per affrontare le sfide metropolitane con grinta. Per la prossima estate vengono proposte giacche sportive, maglieria, pantaloni aderenti, bomber in pelle e top in seta e jersey con inserti in pelle. Per lui, nuovo guerriero metropolitano, e per lei intrepida avventuriera, i capi si tingono di toni cupi dal nero al ruggine intenso, di bianco sporco che si accosta al grigio-verde. Artigianalità e sperimentazione convivono nel cuore dell’azienda, le finiture dei capi sono realizzate accuratamente a mano e tecniche sempre nuove di trattamenti e tintura li rendono unici stagione dopo stagione. La ricerca dei materiali più pregiati rappresenta un punto di forza di Preach, la cui ricerca stilistica porta a realizzare combinazioni originali tra reti ottenute da procedimenti di alta tecnologia e neoprene in fibre naturali, tessuti tridimensionali e paper look, inserti in trasparenza, materiali stretch e impalpabili. La maggior parte dei capi viene confezionata rigorosamente in Italia.
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PREACH
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STREET STYLE_MILANO+NEW YORK
colours
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TRENDS_decor
opulence Altuzarra
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Aquilano.Rimondi
Altuzarra
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Hervé Léger by Max Azria
Aquilano.Rimondi
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Floral district Marni
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N째21
Ermanno Scervino
Philipp Plein
Michael Kors
Giorgio Armani
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pulp tAnGErinE Narciso Rodriguez
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Sportmax
Victoria Beckham
Cristiano Burani
Versace
Cristiano Burani
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