Collezioni Donna 178 - Milan New York #a/w 2018/19

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Brilliant Girls

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COLLEZIONIDONNA EXHIBITIONS

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ALBERT WATSON An exhibition on the famous Scottish photographer at the museums of Palazzo de Pio in Carpi, Modena Ai musei di Palazzo dei Pio a Carpi, Modena, una mostra sul famoso fotografo scozzese

Clelia Zanni 1. Albert Watson, Blumarine, Naples - autumn/winter 1990/91. Model: Talissa Soto. Photo by Albert Watson 2. Albert Watson, Blumarine, Los Angeles - spring/summer 1991. Modella: Carré Otis. Photo by Albert Watson

The museums of Palazzo de Pio in Carpi, in the province of Modena, welcome “Albert Watson, Fashion, Portrait & Landscape”, an exhibition that includes more than one hundred images created between the 80s and 90s for the Blumarine advertising campaigns kept in the company archives in Carpi. In the Blumarine area of the Museo della Città, you can admire the looks that have been photographed by Watson over the years. Born in Edinburgh in 1942, his studies involved graphic design, television, filmography and photography, despite being blind in one eye since birth. He moved to the United States in 1970, at the beginning of his career, and that was where his success began. Today, he is considered one of the most prolific and most successful photographers worldwide, and Photo District News has ranked him among the 20 most influential in the world, along with Penn and Avedon. Watson has immortalized subjects in art, to fashion, and also nature, creating iconic and unforgettable images. Over 200 covers of Vogue and 40 of Rolling Stone bear his signature. His most famous portraits include those of Alfred Hitchcock, Steve Jobs, Keith Richards, Clint Eastwood, and Barack Obama. Watson loves to travel and has shot natural and urban landscapes that have often represented an unlimited source of inspiration for him. He has also directed over 500 TV commercials and created posters for famous films. His is a technical virtuosity, a unique visual language that follows its own rules, starting from the concept of brightness to that particular meditative atmosphere that distinguishes his works. Until June 17th, 2018. Museums of Palazzo di Pio di Carpi.

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I musei di Palazzo de Pio a Carpi, nella provincia di Modena, accolgono la mostra “Albert Watson, Fashion, Portrait & Landscape”. Si tratta di un percorso espositivo che comprende oltre un centinaio di immmagini realizzate, tra gli anni Ottanta e Novanta, per le campagne pubblicitarie del marchio Blumarine, custodite nell’archivio della maison carpigiana. Inoltre, nello spazio Blumarine del Museo della Città, è possibile ammirare i look che Watson ha fotografato. Nato a Edimburgo nel 1942, si dedica a studi legati al graphic design, alla televisione, alla filmografia e alla fotografia, nonostante sia cieco da un occhio fin dalla nascita. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 1970, agli inizi della sua carriera, e qui inizia la sua ascesa. Oggi è considerato uno dei fotografi più prolifici e di maggior successo, il Photo District News l’ha annoverato tra i 20 più influenti al mondo insieme a Penn e Avedon. Watson ha immortalato soggetti che spaziano dall’arte, alla moda, alla natura, realizzando immagini iconiche e indimenticabili. Oltre 200 copertine di Vogue e 40 di Rolling Stone portano la sua firma, tra i suoi ritratti più famosi c’è quello di Alfred Hitchcock, Steve Jobs, Keith Richards, Clint Eastwood, Barack Obama. Amante dei viaggi, ha ripreso paesaggi naturali e urbani che hanno rappresentato spesso per lui una inesauribile fonte d’ispirazione. Sono oltre 500 gli spot televisivi che Watson ha diretto e ha realizzato manifesti per film famosi. Il suo è un virtuosismo tecnico, un linguaggio visivo unico che segue regole proprie, a partire dal concetto di luminosità fino a quella particolare atmosfera meditativa che contraddistingue le sue opere. Fino al 17 giugno 2018, presso i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi.

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COLLEZIONIDONNA EXHIBITIONS

AN OSCAR WINNING QUEEN From Sofia Coppola’s film, Marie Antoinette and her era are revived in the costumes designed by Milena Canonero Maria Antonietta e la sua epoca rivivono nei costumi, del film di Sofia Coppola, disegnati da Milena Canonero

Settimia Ricci Costumes from Marie Antoniette, film by S. Coppola, Sartoria The One, ph. L.Salvini

Four Oscars, nine nominations, and a Golden Bear have made Milena Canonero the most sought-after costume designer in Hollywood. So, it’s not such a coincidence that costumes from films which have marked an era - like “Clockwork Orange”, “Grand Budapest Hotel”, and “Marie Antoinette” - are all her doing. If in 2006 we fell in love with Kirsten Dunst as the fashionista queen, it’s all thanks to Milena. In fact, without stealing the limelight from Sofia Coppola and her able directing skills, the costumes worn by the star of the film - in every little detail, from lace to precious stones, from embroidery to fabrics, and models with flounces - decreed Milena’s success. A series of costumes that faithfully reproduce the style of women’s clothing in the 18th century. This makes it is easy to imagine why Museo del Tessuto, the textile museum in Prato, has selected the costumes that Milena Canonero created for Sofia Coppola’s film to inaugurate its 2018 exhibition season. In collaboration with Sartoria The One in Rome - the holder of a vast legacy of costumes that recounts the entire history of the world of entertainment - the exhibition, “Marie Antoinette. The Costumes of an Oscar Winning Queen”, is scheduled until May 27th. The date that was selected was not unintentional. It was intended to coincide with another exhibition showing at the museum: “Whimsy and Reason. Elegance in Eighteenth-Century Europe”, dedicated to the evolution of style and trends. A sort of unique journey through fashion, textiles, and the decorative arts in the 18th century, enriched by more than twenty pieces worn by the actors in Sofia Coppola’s film. “Maria Antonietta. The Costumes of an Oscar Queen”. - Museo del Tessuto, via Puccetti 3, Prato, until May 27th, 2018.

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Quattro Oscar, nove nomination e un Orso d’oro hanno fatto di Milena Canonero la costumista più richiesta di Hollywood. Non è quindi un caso se sono suoi i costumi di film che hanno segnato un’epoca come Arancia Meccanica, Grand Budapest Hotel e Marie Antoinette. E se nel 2006 ci siamo tutti innamorati di Kirsten Dunst nei panni della regina fashionista, il merito è anche suo. Infatti, senza nulla togliere all’abile regia di Sofia Coppola, sono stati anche gli abiti indossati dalla protagonista, studiati in ogni particolare, dai pizzi alle pietre preziose, dai ricami ai tessuti, dai modelli ai volants, a decretarne il successo. Una serie di costumi che riproducono fedelmente lo stile dell’abbigliamento femminile del XVIII secolo. Sulla base di tali premesse, è facile immaginare perché il Museo del Tessuto di Prato abbia scelto proprio gli abiti creati, a suo tempo, dalla Canonero per il film di Sofia Coppola per inaugurare la stagione espositiva del 2018. Realizzata in collaborazione con la Sartoria The One di Roma, che dispone di un vasto patrimonio di capi in grado di raccontare l’intera storia dello spettacolo, la mostra, intitolata “Maria Antonietta. I costumi di una regina da Oscar”, sarà visibile sino al 27 di maggio. La scelta della data non è casuale perché si è voluta far coincidere con un’altra esposizione già in corso intitolata “Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento Europeo”, dedicata all’evoluzione dello stile e della moda nel medesimo secolo. È stato creato in tal modo una sorta di percorso espositivo unico che offre una panoramica sullo stile e la moda del Settecento, arricchito dagli oltre venti abiti indossati dai protagonisti del film. “Maria Antonietta. I costumi di una regina da Oscar, Museo del Tessuto”, via Puccetti 3, Prato, sino al 27 maggio 2018. www.museodeltessuto.it


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COLLEZIONIDONNA

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prêt-à-porter a/w 2018-19

@collezionifashion by Sonia Perfetti

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Versace

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Tod’s

Trussardi

Xuebao

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Bottega Veneta


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Vivienne Tam

Michael Kors

Ermanno Scervino

Ermanno Scervino


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Nadja by Nadja Kiess

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NADJA BY NADJA KIESS

Beyond Curiosity, the 18/19 Fall-Winter collection designed by Nadja Kiess, a perfect name for introducing a wonderfully simple and authentic atmosphere where natural landscapes tell their own stories. The color palette remains closely faithful to the nuances of a nature that coexists in harmony with daily city life. Consistent is the choice of soft, reassuring materials, classic designs, and essential, comfortable cuts. Loose lines for dresses and pinafores, wide trousers, and enveloping fluid overcoats.

Beyond Curiosity, questa la definizione della collezione per l’autunno inverno 2018/19 progettata da Nadja Kiess. Termine appropriato per introdurre ad una atmosfera meravigliosamente semplice ed autentica dove si racconta di paesaggi naturali e delle loro storie. Assoltamente fedele alle nuances la cartella colori di una natura che convive in armonia con un quotidiano cittadino che la rispetta. Coerente la scelta di materiali morbidi, rassicuranti, di disegnature classiche e tagli essenziali, confortevoli. Sciolte le linee di abiti e scamiciati, di ampi pantaloni,di fluidi capi spalla in cui avvolgersi. G.B.


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Gucci

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GUCCI

It’s the fashion show-event of the season. After Gucci’s success under Creative Director Alessandro Michele, everyone is eagerly waiting for the evolution of this brand, which has discovered a new freshness. Yet, the question is: will it be an elixir of eternal youth? Faithful to himself, Alessandro continues on his journey. From a cornucopia of ideas he extracts all his know-how in fashion. His knowledge of what once was is very astute. He mixes, cuts, sews and restitches, like on a surgical bed, creating his own dreamlike universe that, come to think of it, is actually not so dreamlike after all. Spectacular. Exciting. Intriguing.

È la sfilata-evento della stagione, dopo il successo commerciale di Gucci sotto la direzione artistica di Alessandro Michele, tutti vogliono vedere l’evoluzione di questo brand che ha ritrovato una nuova freschezza, ma la domanda è: sarà un elisir di eterna giovinezza? Alessandro, fedele a se stesso, continua il suo viaggio, dalla cornucopia estrae tutta la sua conoscenza della moda, ha una competenza fortissima di quello che è stato, e mixa, taglia, cuce e ricuce, come su un lettino chirurgico, disegnando un suo onirico universo, che poi tanto onirico non è, a guardare bene. Spettacolare. Emozionante. Intrigante. S.P.

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258 COLLEZIONIDONNA PRET-A-PORTER A/W 2018-19

Marni

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MARNI

A seductive setting made up of stacked mattresses and carpets as the stage for a collection that flirts with the origins of Marni and the aesthetics that have made it unique. Francesco Risso revives the poetics of the brand by reinterpreting it in a personal key, with creations that promote a captivating and innovative style, played on contrasts. Strength and fragility, past and future, weight and lightness are expressed in ornate vinyl coats, patchwork, and sweaters and knitted dresses in bright colors. Shoulders and waists are the center of attention for garments with oversized volumes, cinched by wide belts.

Un setting seducente fatto di materassi e tappeti accatastati come palcoscenico per una collezione che strizza l’occhio alle origini del marchio e all’estetica che lo ha reso unico. Francesco Risso recupera la poetica del brand reinterpretandola in chiave personale, con creazioni che promuovono uno stile accattivante e innovativo, giocato sui contrasti. Forza e fragilità , passato e futuro, peso e leggerezza si declinano in vistosi capispalla in vinile, in abiti patchwork, in maglie e abiti in maglia dalle sgargianti cromie. Focus su spalle e punto vita per i capi dai volumi over, strizzati da ampi cinturoni. D.V.


250 COLLEZIONIDONNA PRET-A-PORTER A/W 2018-19

Prada

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MILANO_SPOTLIGHT ON

PRADA

Miuccia starts again from nylon, bringing back that extraordinary material that ensured her success in the accessories field. Black, very black, with brushstrokes like art. A coat, an austere jacket. Very Milanese. A fourreau is softer with contrasting colored veiling, then becomes gradually more delicate, even in the classics, like rough tweed, ever so loved by the Maison. Super-feminine dresses are contrasted by box-shaped jackets with fluorescent touches. A must.

Ricomincio dal nylon, ci dice Miuccia, riportando in pista quello straordinario materiale che ha fatto la sua fortuna nel settore degli accessori. Black, molto black, con pennellate alla maniera dell’arte. Un cappotto, un giaccone severo, molto milanese, un fourreau che si addolcisce grazie alle velature in colore a contrasto e poi, mano a mano, sempre piÚ dolcezza anche nei classici, ruvidi tweed, cosÏ amati dalla Maison. Agli abiti iperfemminili, nella loro delicatezza, si contrappongono giacchine a scatola dai tocchi fluo, imperdibili. S.P.

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264 COLLEZIONIDONNA PRET-A-PORTER A/W 2018-19

Calvin Klein

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NEW YORK_SPOTLIGHT ON 265

CALVIN KLEIN

In his third season as creative director of the brand, Raf Simons brings a modern day zeitgeist to the catwalk, in a wearable version, translating American iconography into a series of allegorical pieces that narrate a contemporary journey. Stereotypes softened by the creative filter of the designer, who revisits the reflective protective jackets worn by firefighters, the clothes of the Amish, sweaters with embroidered cartoons, suits and coats made of men’s fabrics in an oversized version. A tribute to globalization, to the cultural melting pot that characterizes us and, above all, to the freedom of expression that derives from it.

Alla sua terza stagione come direttore creativo del marchio, Raf Simons porta in passerella lo zeitgeist del nostro tempo, in versione indossabile, traducendo l’iconografia americana in una serie di capi allegorici che raccontano percorsi contemporanei. Stereotipi edulcorati dal filtro concettuale del creativo, che rivisita i giacconi protettivi catarifrangenti dei vigili del fuoco, gli abiti delle comunità Amish, le maglie con cartoons ricamati, i tailleur e i cappotti realizzati con tessuti maschili in versione oversize. Un inno al mondo globale, al melting pot culturale che ci caratterizza e, soprattutto, alla libertà d’espressione che ne deriva. D.V.


256 COLLEZIONIDONNA PRET-A-PORTER A/W 2018-19

Alberto Zambelli

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ALBERTO ZAMBELLI

The transition from a single individual to a “one over many”, Alberto Zambelli starts from a philosophical consideration of a Platonic type, which identifies that primordial gesture in an embrace, capable of recomposing in a single element the two halves in which it had been split. An allegorical and suggestive language, which reinterprets the embrace by the artist Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, translating it into geometric graphics with a neoclassical flavor, distributed across unstructured garments with undulating lines. Enveloping sartorial outerwear, sophisticated pleated skirts, long or midi dresses. An intimate and cultured collection, infallible in its construction and emotionally engaging.

Il passaggio da singolo individuo ad un “tutt’uno con l’altro”: Alberto Zambelli parte da una riflessione filosofica di stampo platonico, che identifica nell’abbraccio quel gesto primordiale in grado di ricomporre in un unico elemento le due metà in cui è stato scisso. Un linguaggio allegorico e suggestivo, che reinterpreta l’abbraccio raffiguarto dall’artista Sergej Michajlovic Ejzestejn, traducendolo in grafiche geometriche dal sapore neoclassico, distribuite su capi destrutturati dalle linee mosse, avvolgenti capispalla sartoriali, sofisticate gonne a pieghe, abiti lunghi o midi. Una collezione intima e colta, ineccepibile nelle costruzioni ed emotivamente coinvolgente. D.V.


330 COLLEZIONIDONNA DELPOZO


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PRE-FALL 2018

LOOKBOOKS

Per questa stagione, Josep Font ha trovato ispirazione nel lavoro di due fotografi: le immagini di skyline sature di Franco Fontana e gli audaci ritratti di uccelli di Luke Stephenson. La qualità pittorica che si evince da ogni stampa ci racconta una storia di passione e savoir faire, con toni vagamente malinconici che si concedono slanci contemporanei con tagli e volumi architettonici. Peso e leggerezza, estasi e rigore, gli opposti flirtano creando una palpabile tensione cromatica che non lascia indifferenti. D’altronde, come dice Josep Font, “la moda è tutta una questione di sorprese”. D.V.

Delpozo This season, Josep Font has found his inspiration in the works of two photographers. Franco Fontana and his skylines. Luke Stephenson and his audacious portraits of birds. The pictorial quality that emerges from each print tells a story of passion and savoir faire. Vaguely melancholy shades that plunge towards a contemporary image, with architectural lines and volumes. Weight and lightness, rapture and rigor. Opposites flirt, creating a palpable chromatic tension that cannot be ignored. After all, as Josep Font said, “fashion is all about surprises”.

www.delpozo.com


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COLLEZIONIDONNA KEDZIOREK


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FA L L-W I N T E R 2 0 17-1 8

LOOKBOOKS

“Simplicity is the ultimate form of sophistication”, la semplicità è la forma definitiva della raffinatezza, una frase di Leonardo da Vinci che dopo 600 anni risulta ancora attuale, è questo il concetto sviluppato dalla stilista Joanna Kedziorek nella sua ultima collezione. Ciò che è complicato può essere considerato incompleto, il minimalismo diventa un modo di essere e di pensare e rappresenta la modernità, l’avanguardia e la vera eleganza. Ne nascono capi ricercati, dai tagli sapienti, impreziositi da tessuti a contrasto, monocolore. C.Z.

Kedziorek Leonardo da Vinci stated that “simplicity is the ultimate form of sophistication” and, after 600 years, this still holds true in the concept developed by designer Joanna Kedziorek and in her latest collection. What is complicated can be considered incomplete. Minimalism becomes a way of being and thinking and represents modernity, the avant-garde, and true elegance. The result is seen in elegant creations and skilful cuts embellished with contrasting, monochrome fabrics.

www.kedziorek.pl


298 COLLEZIONIDONNA ROSSELLA JARDINI & ASPESI


NO SEASON

LOOKBOOKS 299

“Metamorphosis” è il progetto realizzato da Rossella Jardini in collaborazione con Aspesi. Presentato in occasione di Milano Moda Donna è una special “No Season Collection” che parte dal recupero dei basic piece Aspesi, ai quali, attraverso la propria visione creativa, Rossella Jardini restituisce nuovo valore. Un progetto che è un manifesto di sostenibilità e che nasce dalla profonda amicizia che lega i due designer. Inserti di passamanerie e nastri, bottoni ed applicazioni decorano i bordi ed ingentiliscono le linee di uno stile sportivo, disinvolto che non rinuncia alla femminilità. G.B.

Rossella Jardini & Aspesi “Metamorphosis” is the project created by Rossella Jardini in collaboration with Aspesi. Presented during Milano Moda Donna, this is a special “No Season Collection” that starts from recuperating basic Aspesi pieces to which, through her creative vision, Rossella Jardini restores a new found value. A project that is a demonstration of sustainability and that derives from the profound friendship that unites the two designers. Inserts of trimmings and ribbons, buttons and appliqués decorate hems and soften the lines of a sporty, casual style that refuse to abandon femininity.

www.rossellajardini.com www.aspesi.com



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