Inside Moebius vol.1 - Jean Giraud/Moebius

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Inside Moebius Volume 1 Soggetto, Sceneggiatura e Disegni: Jean Giraud / Moebius Colori: Jean Giraud / Moebius con Olivier e Stéphane Peru (PARTE 1) con Juliette Meunier (PARTE 2) Traduzione: Claudio Curcio

COMICON Edizioni via Chiaia, 41 - 80121 Napoli tel/fax: 0814238127 e-mail: edizioni@comicon.it www.comicon.it Collana: I Fondamentali Cura editoriale: Glauco Guardigli, Antonio Iannotta, alino Progetto grafico, impaginazione e lettering: Moebius Production e Doppiavù Studio Con la collaborazione di: Studio TestaTonda Supervisione generale: Claudio Curcio Consulenza editoriale: Gisèle de Haan Ricerca iconografica: Alessandro Spinosa Redazione: Noemi Barricelli, alina Amministrazione: Antonella Cavaliere Testi di: Luca Boschi, Claudio Curcio, Isabelle Giraud. © testi 2012: Moebius Production © immagini di copertina e di quarta: Moebius Production © immagini 2012: Moebius Production © immagini 2012: degli aventi diritto per l'edizione italiana © 2012: COMICON Edizioni / Moebius Production Inside Moebius Vol. 1 raccoglie tomo 1 (2004) e tomo 2 (2006) dell'edizione francese di Inside Moebius. Questo libro è stato stampato nel mese di ottobre 2012 da Grafica Metelliana – Cava de' Tirreni (SA) ISBN 9788898049004 Se vuoi essere aggiornato sulle uscite dei volumi 2 e 3 di Inside Moebius invia una e-mail a: edizioni@comicon.it. Per consultare il catalogo completo di COMICON Edizioni: www.comicon.it/shop.


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Introduzione alla lettura

di Claudio Curcio Inside Moebius è un progetto nato inizialmente come una serie di disegni e piccole storie senza un preciso obiettivo, che l’autore ha realizzato tra il 2000 e il 2008 su alcuni quaderni di appunti che portava sempre con sé e che gli permettevano di mettere su carta le sue riflessioni più intime. Trovano posto sulle pagine, infatti, sia la sua scelta di abbandonare il consumo di droghe leggere (dopo anni di “esperienze” di ogni tipo in questi domini), sia le sue battaglie contro quel male che lo ha costretto a più riprese a lunghi ricoveri ospedalieri, male che manifesta la sua presenza in immagini già in questo volume e che, purtroppo, lo avrebbe vinto una dozzina di anni dopo. Quando nelle pagine dei suoi quaderni cominciano a fare capolino i suoi personaggi, le storie prendono una consistenza più compiuta e Moebius decide che la pubblicazione poteva essere possibile (si vedano, a questo proposito, i due dialoghi con la moglie Isabelle, presenti in apertura delle due parti che compongono questo volume). In Francia, gli otto quaderni iniziali sono stati pubblicati con cadenza quasi annuale in sei volumi di circa 120 pagine ognuno (a parte il primo che ne contava solo 96); per l’edizione italiana, che viene realizzata in co-produzione con Moebius Production e con la stretta collaborazione di Isabelle Giraud, si è deciso (come per l’edizione spagnola) di optare per una raccolta in tre tomi che, in circa 240 pagine ciascuno, raccolgono due volumi originali e che permettono quindi, a un prezzo più contenuto, di completare in meno tempo la pubblicazione dell’intera l’opera. Il formato è di un centimetro e mezzo più grande dell’originale, mentre la carta scelta è leggermente meno spessa, visto il grande numero di pagine. L’eccezionalità dell’edizione italiana risiede anche nel fatto di aver recuperato una tavola incredibilmente dimenticata nella versione originale e in quella spagnola, e che è stato possibile reintegrare in quella che avete tra le mani. Per il lettering è stato utilizzato il font originale prodotto digitalizzando le lettere manoscritte di Moebius, utilizzato anche nell’edizione francese a partire dal terzo volume, mentre i primi due erano letterati a mano.

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I colori, realizzati digitalmente dallo stesso Moebius, in collaborazione con altri coloristi, sono ovviamente quanto più fedeli all’opera originale, anche grazie alla verifica effettuata dalla signora Giraud, che si era occupata del controllo editoriale anche per l’edizione francese. Per chi ha avuto il privilegio di conoscere Jean Giraud di persona, l’umorismo presente nelle avventure di Inside Moebius risulta familiare: un incrocio tra il famoso tratto che ha caratterizzato le tante storie brevi presentate su Métal Hurlant, una profonda auto-ironia e presa in giro delle proprie debolezze, con un pizzico di british humour... cercare di rendere, il più fedelmente possibile, questo mix nella versione italiana è stato il primo obiettivo nella traduzione dei volumi che compongono quella che è sicuramente l’opera più personale del grandissimo autore francese. La traduzione, di conseguenza, è stata fatta con l’intento di restare quanto più fedeli possibile allo stile che l’autore aveva espresso in francese, cercando di ridurre al minimo gli interventi di adattamento e di edizione dei periodi, anche a costo, per esempio, di utilizzare talvolta una punteggiatura inusuale nella lingua italiana. Ciononostante, alcune scelte stilistiche si sono rese necessarie, poiché non sempre è stato possibile rendere in italiano, con le stesse parole, alcuni giochi linguistici e si è quindi optato per evitare lo stravolgimento dell’originale privilegiando una traduzione più letterale. Alcuni jeux de mots si sono così inevitabilmente persi (uno per tutti, l’utilizzo della parola Pilote – la rivista degli esordi di Moebius – al posto di Pilot – la famosa marca di penne a sfera – che nell’equivalente italiano non può essere colto, soprattuto perché l’edizione nostrana della rivista era ugualmente Pilot, senza la e) ma speriamo che nel complesso si sia riusciti a rendere lo spirito del testo. Infine, si è scelto di non aggiungere rimandi, o note, in pagina, oltre quelli presenti nella versione originale, sempre per cercare di mantenere il risultato finale quanto più possibile identico a quello approvato da Moebius in prima edizione, rimandando per questo ad alcune note in appendice. Questa breve premessa ha il solo scopo di introdurre i lettori in questo viaggio insieme all’autore, dando conto delle scelte di stile e di adattamento che, obbligatoriamente, si devono effettuare nel tradurre un’opera in un’altra lingua. Per una riflessione più approfondita su Jean Giraud e sulla sua opera, vi rimando alla fine di questo volume, dove trova posto una sezione di appendici con biografia, note di traduzione, immagini, foto e un esauriente testo di Luca Boschi. Ora, non mi resta che invitarvi a entrare... Dentro Moebius.

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QUANDO NON FUMO, VIVO NORMALMENTE

LE MIE RIFLESSIONI SU ME STESSO SONO NORMALI

IO NON TI AMO

PUOI BEN DIRLO!

AL CONTRARIO, QUANDO FUMO NIENTE PIÙ È NORMALE. . .

LO SPETTACOLO CREA UN NUOVO SPETTATORE, UN ALTRO SGUARDO

. . . MI VEDO CON GLI OCCHI DI UN ALTRO

TI AMO!

PUOI BEN DIRLO!

NON TI AMO!

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PUOI BEN DIRLO!

TI AMO!

PUOI BEN DIRLO!


SE SI CONTINUA CON QUESTO PROCESSO DI DESTRUTTURAZIONE DELLO SGUARDO

SI ARRIVA A UNA SPECIE DI SGUARDO FINALE CHE VIENE RAPPRESENTATO GENERALMENTE DA UN SEMI-PAIO DI OCCHI, MA OVVIAMENTE NON SI TRATTA CHE DI UNA CONVENZIONE DEL LINGUAGGIO.

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SMETTERE DI FUMARE È FACILE ! . .

SOPRATTUTTO QUANDO HAI FUMATO

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DECIDE DI INIZIARE A SCRIVERE UNA SCENEGGIATURA DI BLUEBERRY

MI SONO MESSO NELLA MERDA CON QUESTA STORIA DI GERONIMO.

. . . DUELLI all’OK CORRAL!.. BON!..

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DANNAZIONE, NON CI ARRIVO!

bing !

IH! IH! ! AH! AH AH!

shit !

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