Bollettino n 01 del 11 gen 2017

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CODIVABRI 1973 - 2013

40 ANNI AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA

ANNO XXXII N° 01 - Mercoledì 11 gennaio 2017

Ondata di maltempo mette in ginocchio la Puglia

LA MORSA DEL GELO STRINGE IL BRINDISINO Forti disagi e danni ingenti all’agricoltura

Le temperature scese sotto lo zero, per sei giorni, hanno compromesso le produzioni orticole

Befana ha portato un’ondata di gelo e neve su gran parte del centro Italia e sul meridione. La Puglia è stata investita in pieno, soprattutto nella giornata di sabato 7 gennaio quando le temperature, dappertutto, sono scese sotto lo zero. Nel brindisino è accaduto qualcosa di inaspettato: ad avere la peggio, in questa prima ondata di maltempo del 2017, sono stati in particolare i comuni della parte salentina della provincia, compreso il capoluogo, salvi invece i comuni di Ostuni e Fasano notoriamente spesso imbiancati dalle quasi annuali nevicate che si registrano tra fine dicembre e gennaio. L’ondata di aria gelida proveniente dai Balcani ha creato un abbassamento termico davvero eccezionale per le zone meridionali della Puglia soprattutto per le intense nevicate che in poche ore hanno bloccato la circolazione stradale, con disagi di vario genere in molti comuni che hanno immedia-

tamente attivato la macchina organizzativa, già allertata da qualche giorno su disposizione della Protezione Civile Regionale e della Prefettura. Ma il maltempo quando raggiunge queste portate non significa solo disagi e problemi anche gravi, come è accaduto in molte zone della Puglia (mancanza di energia elettrica, scoppio di tubature dell’acqua, ospedali, case e masserie isolate), ma anche danni ingenti all’agricoltura. Si tratta di diversi milioni di euro di entità dei danni che dovranno essere stimati appena terminata l’emergenza neve in Puglia: strutture, allevamenti, bestiame, colture frutticole (in particolare agrumi e vigneti di uva da tavola) e poi le produzioni orticole gran parte ormai perse. Infatti oltre alla neve che in un’ondata di maltempo normale può non essere un problema, questa volta l’abbassamento delle temperature repentino avvenuto prima della befana e poi il sopraggiungere degli eventi nevosi e il perdurare di minime bassissime sotto lo zero, per numerosi giorni, ha prodotto sulle

colture danni da gelo che hanno compromesso il raccolto o addirittura le piante. A memoria d’uomo eventi recenti che ci portano in mente situazioni simili sono quelle registrate proprio 30anni fa. Era il 1987 quando la Puglia e tutto il brindisino fu investito da un’abbondante nevicata che nella parte nord della provincia, tra Ostuni e Fasano e nei comuni collinari di Ceglie Messapica e Cisternino, rimase ad imbiancarli per oltre 10 giorni. L’evento che si verificò nel mese di marzo, fece crollare le temperature ma gli abbassamenti furono limitati, almeno quelli sotto lo zero, ad uno o due giorni, in particolare a Fasano – 0,1°C (8 marzo), Ostuni - 4°C ( 9 marzo) e Brindisi - 1°C (7 marzo). Continua in ultima pagina


News

Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari

Bollettino settimanale www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it

METEO INFORMAZIONI Situazione Generale

Regione Puglia

ASSO.CO.DI.PU.

Fruttiferi SITUAZIONE FENOLOGICA - stasi vegetativa invernale. SITUAZIONE FITOSANITARIA - Esiti di attacchi parassitari PROGRAMMA DI DIFESA - Procedere con le operazioni di potatura avendo cura di eliminare ogni parte di legno compromessa da attacchi parassitari allontanando, e possibilmente eliminando dal campo il legno infetto. Una volta ultimate le operazioni di potatura disinfettare i tagli più grossi con mastici cicatrizzanti e disinfettanti, ed eseguire un trattamento generico a tutta la pianta con una miscela a base di rame avendo cura di bagnare uniformemente tutto il legno della chioma e del tronco.

CARCIOFO Le nostre regioni sud-orientali sono ancora interessate da un flusso di aria gelida dai Balcani ma con tendenza a miglioramento. Da domani si prevede un cambio di circolazione con l'ingresso di correnti occidentali umide ed instabili con peggioramento del tempo e temperature in rialzo. Nel fine settimana si prevede l'arrivo di un nuovo flusso di aria molto fredda di origine artica, che andrà ad alimentare una depressione in formazione sul Mediterraneo centrale con tempo in generale peggioramento. Per l'inizio della prossima settimana la citata depressione continuerà ad interessare le nostre regioni meridionali con maltempo diffuso e freddo.

Dati registrati dal 01.01al 8.01.2017 Stazioni

Temperatura Min.

Umidità Media

Max.

Pioggia mm

Latiano

-3.9

15.1

73

10.8

Brindisi

-2.5

15.3

78

19.5

-1.7

14.3

72

15.6

Ceglie M.

-5.1

12.9

76

14.8

Montalbano

0.1

14.9

63

12.8

Fasano

-1.2

15.0

63

11.0

Mesagne

-2.5

15.1

77

25.2

Ostuni

-7.5

13.2

76

5.6

San Pietro Vernotico

-2.3

16.1

79

21.7

San Vito d N. -2.7

15.1

74

20.4

Torre Santa Susanna

-5.9

16.3

82

20.8

Villa Castelli

-4.2

14.4

81

13.4

Carovigno

SITUAZIONE FENOLOGICA Accrescimento piante, raccolta SITUAZIONE FITOSANITARIA - Oidio, afidi e lumache. PROGRAMMA DI DIFESA L’improvviso abbassamento delle temperature con neve e gelo di questi giorni ha determinato un forte rallentamento delle attività vegetative e produttive della coltura e di conseguenza anche dell’attività parassitaria dei vari agenti patogeni. Considerato il periodo e le continue gelate, evitare eccessive fertilizzazioni azotate. Contro le infestazioni di lumache, limacce e arvicole distribuire specifiche esche. Sistemare il terreno effettuando baulature e scoline per evitare ristagni d’acqua durante la stagione invernale che comportano asfissia radicale alle piante e difficoltà di accesso ai mezzi meccanici.

Ortaggi autunno vernini SITUAZIONE FENOLOGICA – Accrescimento piante. SITUAZIONE FITOSANITARIA – Afidi, altica (pulce di terra) e lepidotteri. PROGRAMMA DI DIFESA Anche le colture orticole hanno risentito pesantemente gli effetti negativi dell’eccezionale ondata freddo con annerimenti dei corimbi fiorali dei cavoli e dei cespi di cicoria. Di conseguenza anche molti parassiti hanno arrestato l’attività. Eventuali trattamenti per manifestazioni parassitarie andranno valutati di volta in volta con prodotti specifici, registrati per la coltura da difendere e rispettando il periodo di sicurezza. In linea generale si consiglia di consultare tecnici specializzati in grado di fornire indicazioni dettagliate di difesa, in linea con i disciplinari di lotta integrata. Il freddo ostacola lo sviluppo di funghi e insetti. E’ comunque necessario un continuo e costante monitoraggio per rilevarne il grado di infestazione e deciderne la conseguente strategia di difesa.


News

Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari

Bollettino settimanale www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it

ANCHE LE PIANTE SI STRESSANO!!! I nostri amici vegetali sono esseri viventi estremamente sensibili! Uno dei principali fattori di stress è proprio l’ambiente che li circonda. Le alterazioni delle condizioni atmosfericoambientali sono in grado di indurre cambiamenti nella normale fisiologia delle piante causandone modificazioni a volte letali, non dimentichiamo però che le piante sono comunque in grado di affrontare gli stress attraverso meccanismi di resistenza e di adattamento. Fra i fattori di stress che dipendono principalmente dagli andamenti climatici, si possono elencare: gli stress termici quelli idrici, da salinità; le sostanze chimiche inquinanti a livello del suolo, delle acque e dell’atmosfera. Tralasciando gli altri tipi di stress, mi soffermerò a parlare dello stress termico da basse temperature e in particolare dei danni da gelate. Gli stress termici, in generale, sono tra i fattori ambientali che determinano le perdite maggiori nelle coltivazioni. I danni da basse temperature vengono distinti in danni da freddo dovuti a temperature più o meno prolungate al di sotto della temperatura ottimale della specie, e danni da gelate, dovuti a temperature al di sotto di 0°C . A livello di pianta intera, i danni da freddo riguardano la germinazione dei semi, l’emergenza, la fotosintesi e la respirazione, lo sviluppo, la morfologia e l’allegagione dei frutti. A livello cellulare e subcellulare essi interessano modificazioni strutturali a carico dei mitocondri e della membrana cellulare, la pianta ha acquisito la capacita di sopravvivere alle basse temperature in pieno campo, mettendo in atto il fenomeno dell’“indurimento” oppure innescando alcuni meccanismi di resistenza che consistono nel mantenere le funzioni vitali ad un livello minimo entrando in “dormienza” quando è freddo. Per quanto riguarda i danni da gelate, si ha un vero e proprio “congelamento”, determinando la solidificazione dell’acqua e quindi la formazione di cristalli di ghiaccio inter- ed intracellulari. Vi sono inoltre meccanismi di prevenzione nei confronti dello stress che riguardano la capacità della pianta di sopportare o di evitare la formazione di cristalli di ghiaccio a temperature inferiori a 0°C. Se i cristalli infatti si formano all’interno della

cellula essa muore, ma se si formano negli spazi intercellulari si possono avere esempi di genotipi resistenti al congelamento almeno di alcuni gradi. Questo fenomeno è agevolato dalla presenza in alcune piante di meccanismi che facilitano la fuoriuscita di acqua dai vacuoli verso gli spazi intercellulari (ambiente esterno ipertonico), favorendo così la formazione di ghiaccio extracellulare. Questo processo comporta in ogni caso una disidratazione della cellula ed una sua contrazione che però è solitamente reversibile e cessa con il cessare dello stimolo di stress. Anche l’aumento della concentrazione dei soluti nel citoplasma che segue la fuoriuscita di acqua, può proteggere la cellula dalla eccessiva disidratazione e viene riportato come un meccanismo di tolleranza ai danni da gelo. I suddetti danni da gelata possono verificarsi in inverno, per l'avvento di perturbazioni (spesso accompagnate da neve, vento,

ecc.), oppure in autunno o primavera. Le gelate invernali, avvenendo in un periodo di stasi della vegetazione, non procurano danni alle colture agrarie, invece le gelate primaverili per irraggiamento notturno a cielo sereno sono quelle di maggiore interesse per le ripercussioni sulle colture agrarie in quanto provocano i ben noti danni alle piante, il cui effetto è diverso in base alla temperatura raggiunta al di sotto di 0°C ed in base alla suscettibilità varietale delle colture al fenomeno, generalmente le fasi fenologiche di fioritura o di frutti appena allegati sono quelle più suscettibili ai maggiori danni alla produzione.

Regione Puglia

ASSO.CO.DI.PU.

Previsioni sulla Puglia Giovedì 12 - Cielo sereno o parzialmente nuvoloso, aumento della nuvolosità a fine giornata. Altri fenomeni : forti gelate al primo mattino. Temperatura in aumento nei valori massimi, in diminuzione nei valori minimi. Venti deboli dai quadranti occidentali, tendenti a disporsi da sud sud-ovest. Mari poco mossi, moto ondoso in aumento a fine giornata. Venerdì 13 - Cielo da nuvoloso a coperto con precipitazioni sparse, più intense nella seconda parte della giornata. Temperatura in generale aumento. Venti moderati con rinforzi dai quadranti meridionali. Mari da poco mossi a mossi, con moto ondoso in ulteriore aumento specie a largo. Sabato 14 - Cielo variabile con alternanza di schiarite e locali annuvolamenti associati a brevi piovaschi. Temperatura in diminuzione nei valori massimi, in ulteriore aumento nei valori minimi. Venti moderati da ovest tendenti a disporsi temporaneamente da nord nord-ovest. Mari da molto mossi a mossi con moto ondoso in ulteriore diminuzione. Domenica 15 - Cielo da nuvoloso a molto nuvoloso o coperto con precipitazioni sparse, diffuse e abbondanti nella seconda parte della giornata. Temperatura in diminuzione. Venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali. Mari da poco mosso a mosso. Tendenza per lunedì 16 e martedì 17 Condizioni di tempo molto instabile con precipitazioni diffuse, a carattere nevoso sul Gargano e localmente sulle zone interne.

Giorno

Cielo

Vento

Dir.

Pioggia mm

Sereno

Debole

w

GIOV. 12

T. max

T.min

U.max

U.min

9

-1

75

60

Giorno

Cielo

Vento

Dir.

Pioggia

Poco Nuvoloso

Debole

SW

80% 8mm

T.max

T.min.

U.max

U.min.

13

4

90

70

Cielo

Vento

Dir.

Pioggia

Coperto

Moderato

NW

SAB. 14

T.max

T.min.

U.max

U.min.

10

8

85

40

Giorno

Cielo

Vento

Dir.

Pioggia

Molto nuvoloso

Debolr

S

90% 10 mm

T.max

T.min.

U.max

U.min.

10

1

90

60

VEN. 13

Giorno

DOM. 15


News

gricoltura informazione

Le notizie dal mondo agricolo

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La morsa del gelo stringe il brindisino Tab. n. 2 - Temperature inferiori a 0°C rilevate in Gennaio nel secolo scorso Fasano

Ostuni

Brindisi

1962

- 5,0°C

1963

- 6,5°C

1962

- 1,5°C

1963

- 4,5°C

1968

- 5,2°C

1979

- 5,6°C

1942

- 2,0°C

1947

- 3,0°C

1954

- 2,1°C

1973

- 2,3°C

Dati: Ufficio Idrografico e Mareografico - Puglia

Dalla prima pagina Diversamente l’inizio 2017 è stato caratterizzato dall’arrivo del gelo Russo-Artico che ha determinato un abbattimento delle minime e delle massime, per circa sei giorni, facendo segnare ai termometri temperature tra - 3°C e 2°C. Aria davvero gelida amplificata dai venti di tramontana e grecale che hanno soffiato sulle coste adriatiche brindisine raggiungendo mediamente 47 Km/h tra il 6 e il 7 di gennaio, attenuandosi anche se di poco il sabato e la domenica successivi. Fenomeni così intensi di freddo gelido con diversi giorni di temperature oscillanti intorno allo zero per la provincia di Brindisi rappresentano eventi straordinari se non rari. Dalle rilevazioni meteorologiche a disposi-

zione, per stabilire la frequenza di tali episodi, anche nel secolo scorso abbassamenti termici particolarmente intensi sono alquanto sporadici e limitati a singole giornate o al massimo due giorni (tabella n.2). Alcuni degli eventi termici che sono riconducibili per intensità a quelli di quest’anno sono stati registrati nel mese di gennaio in alcuni comuni della provincia: a Fasano, nel 1962 (- 5°C) e nel 1963 (- 6,5°C); a Ostuni, nel 1962 (- 1,5°C), nel 1963 (- 4,5°

C ), nel 1968 (- 5,2°C) e nel 197 (- 5,6°C); a Brindisi, nel 1942 (- 2°C), nel 1947 (- 3°C), nel 1954 (- 2,1°C) e nel 1973 (- 2,3°C). Tali registrazioni rappresentano un confronto evidente con la situazione meteorologica determinatasi e ancora in atto sulla Puglia, anche se in attenuazione da oggi, e preannunciano il “conto” altissimo che le aziende agricole si troveranno a pagare dopo che si effettueranno le prime stime dei danni. Su questo aspetto sono già diverse le mobilitazioni da parte delle più importanti organizzazioni di categoria e da parte dei comuni che maggiormente hanno subito i danni prodotti dal gelo e dalla neve portata in Puglia e nel brindisino dalla Befana 2017.

Temperature minime registrate in provincia di Brindisi tra il 6 e il 9 gennaio 2017 Dati ASSOCODIPU - Rete Regionale Condifesa Puglia Gennaio 2017

FASANO

CEGLIE MESSAPICA

6

0,1

-1,6

7

-2,0

-5,1

8

1,2

-3,2

9

1,1

-2,1

Gennaio 2017

CAROVIGNO

6 7

SAN PIETRO VERNOTICO

OSTUNI

VILLA CASTELLI

1,4

1,5

-2,7

-0,6

-1,2

-2,3

-4,5

-4,2

-0,6

-1,7

-3,3

-2,1

0,9

0,2

-1,7

-1,2 TORRE SANTA S.

FASANO

BRINDISI

MESAGNE

BRINDISI

SAN VITO DEI N.

-1,4

0

-0,6

-1,8

-1,5

-1,6

-1,7

-2,3

-2,4

-2,6

-2,7

-3,9

8

-1,5

-0,7

-0,9

-1,3

-0,8

-1,1

9

-0,6

-0,1

-0,1

-0,6

-0,2

-0,6

MALTEMPO COLDIRETTI PUGLIA, NEVE E GELO INCESSANTI; ANIMALI IN SOFFERENZA PER CONGELAMENTO IMPIANTI MUNGITURA -30% LATTE, PERSE DECINE DI MLN EURO DI ORTAGGI, LATTE, SERRE, VIGNETI E AGRUMETI La Puglia continua ad essere stretta nella morsa di neve e gelo. Continua a nevicare incessantemente e per questo la conta dei danni si fa sempre più complicata e preoccupante con danni stimati in campagna di decine di milioni di euro.

Gianni Cantele

COLTIVARE INFORMATI SUL DIGITALE TERRESTRE

“Stanno morendo gli animali perché bevono acqua ghiacciata – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – spesso non riescono neppure ad essere abbeverati a causa del congelamento delle condotte idriche e stiamo registrando casi di congelamento degli impianti di mungitura, tutte concause che hanno portato in pochi giorni alla perdita del 35% di latte. Quello che gli allevatori riescono a mungere in molti casi non possono consegnarlo a causa delle strade tuttora impraticabili e dell’isolamento da cui aziende agricole e zootecniche non riescono ad uscire”. Per questo Coldiretti Puglia sollecita la Regione Puglia affinché venga formalizzata la richiesta di declaratoria di stato di calamità naturale. “Va aggiunto un provvedimento legislativo – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – per il quale chiediamo l’interesse ed il pieno sostegno di tutti i Parlamentari, affinché il Governo stanzi risorse idonee ad aiutare le nostre imprese agricole e zootecniche che hanno perso

prodotti, strutture e impianti produttivi. Lo scenario tarantino con i vigneti piegati irrimediabilmente sotto il peso di neve e ghiaccio, le distese di ortaggi a Bari e Foggia distrutte dal gelo e le tonnellate di latte buttate in pochi giorni impongono uno sforzo che il Fondo di Solidarietà Nazionale, attivabile con la dichiarazione di stato di calamità, non può sostenere”. In ogni caso la dichiarazione di stato di calamità naturale – sottolinea Coldiretti Puglia – prevede, nel caso in cui le avversità atmosferiche incidano negativamente sulla produzione lorda vendibile annuale delle singole aziende agricole interessate, in misura non inferiore al 30% della produzione ordinaria, l’attivazione degli interventi contributivi e creditizi ex post del Fondo di solidarietà nazionale. Inoltre, Coldiretti Puglia ha chiesto l’attivazione urgente della sottomisura 5.2 del PSR utile al ripristino del potenziale produttivo danneggiato, prevedendo la retroattività di 12 mesi del primo bando.


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