CODIVABRI 1973 - 2013
40 ANNI AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
ANNO XXXII N° 32 EMESSO IL 30 AGOSTO 2017
VINO
Coldiretti, vendemmia più scarsa dal dopoguerra. Vola l’export di vino Se per effetto delle condizioni climatiche anomale quest’anno la vendemmia sarà tra le piu’ scarse del dopoguerra, vola la domanda del vino italiano all’estero che per effetto di un aumento del 6,3 % in valore fa registrare il record storico rispetto allo scorso anno quanto erano stati raggiunti su base annuale i 5,6 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel com-
mentare le ultime stime di Assoenologi che prevede un calo dei raccolti record del 24% per una produzione che supererà a malapena i 41,1 milioni di ettolitri, tra le più scarse dal 1947. La vendemmia del 2017 per effetto del caldo e della siccità si classifica – sottolinea la Coldiretti - come la piu’ precoce dell’ultimo decennio con un anticipo di circa dieci giorni rispetto allo scorso anno è dunque in forte calo per il bizzarro andamento climatico con un inverno asciutto e più mite, un precoce germogliamento della vite che ha favorito danni da gelate tardive ma anche siccità persistente e episodi localizzati di grandinate. Si mantiene comunque il primato produttivo mondiale davanti alla Francia dove - conclude la Coldiretti - le prime stime per il 2017 danno una produzione in forte calo sul 2016, per un totale stimato attualmente tra i 36-37 milioni di ettolitri a causa delle gelate tardive. E non va
meglio neanche in Spagna dove a ridurre la produzione oltre ad alcune zone colpite dalle gelate tardive è la siccità che sta mettendo a dura prova i viticoltori. La situazione produttiva in Italia è variegata a livello regionale con cali del 40% previsto in Lazio e Umbria, del 35% in Sicilia, del 30% in Toscana, Puglia, Abruzzo, Molise, Liguria, Basilicata, Calabria e Valle d’Aosta, del 25% nelle Marche e in Lombardia, In Sardegna del 20% mentre in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto la riduzione è del 15% e in Trentino Alto Adige del 10%. In controtendenza la Campania dove si stima un aumento del 5%.Dal punto di vista qualitativo se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento - precisa la Coldiretti - ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. Dalla vendemmia in Italia si attiva un motore economico che genera oltre 10,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone, La ricaduta occupazionale riguarda sia le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro.
Agricoltura
118 Milioni di euro pagati da Agea a oltre 51mila beneficiari
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, nell'ambito della domanda unica, dello sviluppo rurale e del vino, l'organismo pagatore Agea ha predisposto i decreti di pagamento di 118 milioni di euro in favore di oltre 51mila beneficiari. In particolare, i pagamenti sono così suddivisi: - 21 milioni di euro per la domanda unica (ulteriori cicli di saldo campagna 2015) in favore di 10.116 beneficiari; Continua in ultima pagina
News
Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari
Bollettino settimanale www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it
METEO INFORMAZIONI
Regione Puglia
ASSO.CO.DI.PU.
Vite SITUAZIONE FENOLOGICA - Invaiatura, maturazione SITUAZIONE FITOSANITARIA - Esiti di attacchi parassitari da oidio e da tignoletta. PROGRAMMA DI DIFESA– Il perdurante periodo siccitoso e con temperature al disopra dei valori medi stagionali ha provocato scottature delle foglie e dei grappoli esposti ai raggi solari soprattutto nei vigneti con filari orientati da nord a sud. Nei terreni più poveri e leggeri si assiste ad un forte disseccamento delle foglie basali a cui si aggiunge una disidratazione dei grappoli che si presentano con acini di ridotte dimensioni e raggrinziti. Concluso il volo della tignoletta. Solamente nei vigneti la cui raccolta è ancora lontana ed in cui vi sono danni da oidio e/o tignoletta, per evitare fenomeni di marciumi acidi si consiglia di intervenire con prodotti a base di Bacillus subtilis, Eugenolo+Geraniolo+Timolo, Bacillus amyloliquefaciens o con prodotti antibotritici di sintesi tradizionali sempre che si possa rispettare il tempo di carenza del prodotto da impiegare.
Situazione Generale
Olivo La nostra penisola è interessata dall'anticiclone africano che determina bel tempo e caldo quasi ovunque. Da domani, giovedì 31, si prevede l'avvicinamento di una depressione da ovest, con tempo in graduale peggioramento ad iniziare dalle regioni nord-occidentali e Sardegna. Successivamente la succitata depressione si sposterà sulla nostra penisola determinando un ulteriore e generale peggioramento su quasi tutte le regioni. Per l'inizio della prossima settimana, dopo un breve miglioramento, si prevede l'arrivo di una nuova depressione con maltempo diffuso.
Dati registrati dal 21.08.17 al 27.08.2017 Stazioni
Temperatura Umidi- Piogtà
gia
Min.
Max.
Media
mm
Brindisi
13.3
31.4
63
0.0
Carovigno
15.4
33.6
54
0.0
Ceglie M.
16.1
33.5
49
0.0
Montalbano
15.2
32.7
51
0.0
Fasano
17.7
32.2
49
0.0
Latiano
12.2
35.2
51
0.0
Mesagne
11.8
32.2
65
0.0
Ostuni
7.0
34.5
56
0.0
San Pietro Vernotico
14.1
32.1
67
0.0
San Vito dei N.
15.5
33.5
54
0.0
Torre Santa Susanna
11.7
36.7
56
0.0
Villa Castelli
13.5
35.6
49
0.0
SITUAZIONE FENOLOGICA - Ingrossamento frutto. SITUAZIONE FITOSANITARIA - Esiti di attacchi parassitari, soprattutto occhio di pavone, lebbra e cercosporiosi sulle varietà sensibili. Esigue catture di mosca. PROGRAMMA DI DIFESA - Nessun trattamento specifico. Date le condizioni di perdurante siccità, si consiglia di irrigare dove ciò è possibile. Le irrigazioni, sia pure di soccorso, in questa fase possono aiutare la crescita della nocciolo e di conseguenza della polpa assicurando una maggiore dimensione delle drupe che altrimenti rimarrebbero più piccole. Dai monitoraggi effettuati con l’uso di trappole a feromoni, si registrano ancora pochissime catture di mosca e si segnalano solo limitatissime presenze di punture fertili in oliveti irrigui e su varietà particolarmente suscettibili. Stante tale situazione non si consiglia alcun trattamento insetticida in quanto le infestazioni attive sono ancora molto ridotte.
Pomodoro SITUAZIONE FENOLOGICA - ingrossamento frutto invaiatura - maturazione SITUAZIONE FITOSANITARIA - presenza di larve di lepidotteri e ragnetto rosso PROGRAMMA DI DIFESA negli impianti tardivi, in presenza di afidi nelle zone ad alto rischio per le virosi intervenire alla sola presenza delle colonie. Nelle zone a basso rischio virosi la soglia d'intervento è il 10% delle piante infestate. Il caldo ed il clima secco favoriscono il ragnetto rosso contro cui intervenire in presenza di 3-4 acari per foglia. Per il controllo della tignola del pomodoro (Tuta absoluta) si consiglia di impiegare trappole a feromoni per monitorare la presenza del parassita, si consigli a di intervenire al manifestarsi delle prime gallerie sulle foglie. Per la nottua gialla del pomodoro (Heliothis armigera) si consiglia di impiegare le trappole a feromoni per una esatta indicazione della presenza degli adulti e nascita delle larve. Intervenire alla presenza delle prime larve. Contro l'alternaria, in zone particolarmente umide, è consigliabile un trattamento alla comparsa dei primi sintomi seguito, se necessario da un altro dopo 8-10 giorni. Intervenire dopo aver accertata la presenza della malattia fungina o di fitofagi, con prodotti registrati sulla coltura e contro le avversità da contenere, rispettando le indicazioni riportate in etichetta.
Carciofo SITUAZIONE FENOLOGICA– Trapianto SITUAZIONE FITOSANITARIA - Nulla da segnalare PROGRAMMA DI DIFESA. Nelle fasi di trapianto utilizzare materiale sano e possibilmente certificato evitando di impiantare in terreni in cui si sono evidenziati, in precedenza, situazioni fitosanitarie particolarmente rilevanti (Verticillium, Sclerotinia ecc.) ed in terreni in cui non sia stato effettuato un idoneo avvicendamento colturale con opportune rotazioni.
Orticole -
CAVOLI
SITUAZIONE FENOLOGICA - Trapianto. SITUAZIONE FITOSANITARIA - Marciumi radicali PROGRAMMA DI DIFESA - Negli impianti nuovi si registrano infezioni di marciumi vari dovuti anche alle alte temperature. Sono consigliabili trattamenti alle piantine in pre trapianto e la regolazione dei turni di adacquamento in modo che siano frequenti e minimi evitando eccessi e ristagni.
News
Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari
Bollettino settimanale www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it
Muffa grigia della vite Botrytis cinerea La muffa grigia è in genere molto temuta dai viticoltori poiché, creando i danni maggiori in prossimità della raccolta, può compromettere quantitativamente e qualitativamente la produzione, anche in maniera molto grave. La differente predisposizione climatica di ogni anno a un rilevante sviluppo delle infezioni e l’elevato costo di una corretta difesa antibotritica inducono, in alcuni casi, gli agricoltori a sottovalutare la reale pericolosità di questa crittogama. Per un’adeguata protezione dagli attacchi del fungo è importante coniugare la difesa chimica con i criteri agronomico-colturali di prevenzione, tendenti a garantire la sanità del grappolo e il corretto sviluppo vegetativo della pianta. Sintomatologia e danni Tutti gli organi vegetativi della vite possono essere rapidamente infettati dalla muffa grigia, in particolare i tessuti erbacei e ricchi di acqua. Sulle foglie l’attacco si manifesta in concomitanza di primavere calde, piovose e umide ed è caratterizzato dallo sviluppo di macchie clorotiche che generalmente coprono una porzione della superficie fogliare in prossimità del margine compreso tra due nervature. Col passare del tempo le
parti fogliari colpite disseccano assumendo una colorazione brunastra e ricoprendosi di efflorescenze fungine. Gli attacchi fogliari sono comunque poco frequenti e colpiscono generalmente porzioni fogliari interessate da ristagni di acqua. Anche le infiorescenze in annate particolarmente umide risultano più sensibili agli attacchi del fungo che può determinarne l’avvizzimento e il successivo disseccamento. I residui fiorali rappresentano un fertile substrato per la conservazione del fungo e il suo sviluppo nelle fasi fenologiche successive. I danni maggiori vengono causati comunque sui grappoli dove gli attacchi possono interessare il rachide, con conseguenti avvizzimenti e necrosi che possono portare alla caduta del grappolo. L’infezione sugli acini, a partire da macchie brunastre, si evolve passando a un marciume molle su cui si sviluppa la caratteristica muffa grigia che dà il nome alla malattia. Quando gli acini sono verdi, la penetrazione della malattia ha luogo attraverso ferite della cuticola o in seguito al suo sviluppo sui residui fiorali. Il potenziale di inoculo e i conseguenti rischi di infezione aumentano notevolmente, come ricordato precedentemente, all’invaiatura e in modo particolare in fase di maturazione degli acini. Ciò avviene anche in relazione alla
maggiore fragilità della cuticola degli acini che risulta più facilmente aggredibile dagli enzimi prodotti dal fungo, soprattutto in presenza di fuoriuscita di liquidi zuccherini. L’infezione si propaga da un acino all’altro fino a colonizzare ampie porzioni del grappolo con la caratteristica massa miceliare grigiastro. È da considerare che un andamento climatico asciutto determina l’avvizzimento degli acini con attacchi in atto e il loro imbrunimento. I danni provocati dagli attacchi di B. cinerea, oltre a determinare perdite di produzione, a causa degli enzimi ossidasici che il fungo produce, interessano il processo di trasformazione provocando gravi alterazioni dal punto vista qualitativo, come la “casse ossidasica”, la perdita di colore, la riduzione del contenuto zuccherino, la maggiore presenza di acidi organici, la presenza di sostanze estranee ecc. Tecnica diagnostica È buona prassi controllare gli organi vegetali suscettibili nei momenti più a rischio per evidenziare l’insorgenza di attacchi della malattia. Di solito i campionamenti volti a verificare la frequenza e la percentuale di attacco sono eseguiti nelle sperimentazioni fitoiatriche. In questo caso si possono monitorare 50-100 grappoli per parcella a seconda della dimensione della parcella stessa, al fine di valutare la frequenza della malattia (percentuale di organi infetti) e la sua intensità di attacco (percentuale di tessuto infetto). Strategie di difesa Attualmente, nei confronti di questa malattia si ricorre a calendari di interventi che interessano le fasi fenologiche in cui la vite risulta essere più suscettibile agli attacchi del fungo. Il metodo di difesa più utilizzato è quello fenologico che individua i tre momenti in cui il rischio di attacco (e il potenziale infettivo) si presenta maggiore o in cui gli interventi chimici producono un migliore effetto preventivo. Le fasi sono le seguenti: prechiusura del grappolo invaiatura in pre-vendemmia, in funzione del tempo di carenza del prodotto impiegato. In questo modo si ha una buona protezione dei grappoli nel momento in cui la vite risulta maggiormente suscettibile agli attacchi del patogeno. In agricoltura biologica possono essere utilizzati prodotti rameici, solfiti alcalini e prodotti a base di Trichoderma harzianum. Ci preme ricordare che anche il metodo di distribuzione degli anticrittogamici riveste una notevole importanza per l’efficacia e l’economia della difesa da questo patogeno. I filari devono essere ribattuti da entrambi i lati e i getti devono essere orientati solo verso la zona dei grappoli, evitando di bagnare l’apparato fogliare che non necessita di protezione
Regione Puglia
ASSO.CO.DI.PU.
Previsioni sulla Puglia Giovedì 31 - Cielo sereno. Temperatura in aumento nei valori massimi. Venti deboli variabili tendenti a disporsi dai quadranti meridionali. Mari poco mossi o quasi calmi ovunque. Venerdì 01- Cielo sereno o localmente velato. Temperatura in aumento anche i valori minimi. Venti deboli variabili o dai quadranti meridionali. Mari quasi calmi o poco mossi. Sabato 02 - Cielo sereno o poco nuvoloso, aumento della nuvolosità nella seconda parte della giornata. Temperatura senza variazioni di rilievo. Venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali. Mari da poco mossi a mossi. Domenica 03 - Cielo a tratti nuvoloso o molto nuvoloso con rovesci associati a locali temporali. Temperatura in diminuzione. Venti moderati prevalentemente dai quadranti meridionali. Mari da mossi a poco mosssi. Tendenza per lunedì 04 e martedì 05 Tendenza a temporaneo miglioramento, nelle ore pomeridiane saranno ancora possibili annuvolamenti associati a locali fenomeni.
Giorno
GIOV. 31
Giorno
VEN. 01
Giorno
SAB. 02
Giorno
DOM. 03
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia mm
Sereno
Debole
S
-
T. max
T.min
U.max
U.min
33
21
90
30
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Debole
S
-
T.max
T.min.
U.max
U.min.
30
24
90
60
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Nuvoloso
Moderato
S
-
T.max
T.min.
U.max
U.min.
31
24
85
50
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Debole
E
Pioggia 50% 4 mm
T.max
T.min.
U.max
U.min.
25
24
85
55
News
gricoltura informazione
Le notizie dal mondo agricolo
www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it
Unione Europea Bayer/Monsanto; Coldiretti, 63% sementi a 3 multinazionali Con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l’acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina oggi il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi sono nelle mani di sole tre multinazionali con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli
agricoltori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione della Commissione Ue di aprire un'indagine approfondita sull'operazione per verificare se la fusione tra Bayer e Monsanto limiti la concorrenza nei settori delle sementi e degli agrofarmaci. Una preoccupazione reale anche per l’Italia dopo che - sottolinea la Coldiretti - le recenti operazioni finanziarie hanno fatto nascere un vero e proprio oligopolio in un settore particolarmente sensibile
come è quella dell’agricoltura e dell’alimentazione. La concentrazione nelle mani di poche multinazionali su mercati sensibili come quelli delle sementi – continua la Coldiretti - mette a rischio la sovrantà alimentare e la biodiversità dei singoli Paesi. E’ evidente la necessità per l’Italia di rafforzare il sistema dei Consorzi Agrari che sono l’unica struttura degli agricoltori italiani in grado – afferma la Coldiretti - di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole. Oggi il sistema dei Consorzi agrari è il riferimento di 300mila aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio con circa 1300 recapiti, comprese le aree più difficili, a sostegno dello sviluppo e della competitività dell’agricoltura italiana, di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici. Anche grazie ai Consorzi agrari negli ultimi 20 anni l’agricoltura italiana - precisa Coldiretti - ha resistito e conquistato il primato europeo nella qualità e nella sostenibilità ambientale e può vincere in futuro con nuovi investimenti la sfida dell’agricoltura di precisione e dell’utilizzo dei big data. I Consorzi Agrari – conclude la Coldiretti - hanno esteso la propria operatività, dall’innovazione tecnologica ai contratti di filiera, dalle agroenergie al giardinaggio, dalla fornitura dei mezzi tecnici alla salvaguardia delle sementi a rischio di estinzione.
118 Milioni di euro pagati da Agea a oltre 51mila beneficiari Dalla prima pagina - 6 milioni di euro per la ristrutturazione dei vigneti in favore di 193 beneficiari; - 18 milioni di euro per lo sviluppo rurale, a seguito di istruttoria regionale, in favore di 928 beneficiari; - 41 milioni di euro per lo sviluppo rurale (misure a superficie e animali), a seguito di istruttoria automatizzata di 20.344 beneficiari; - 30 milioni di euro per il Programma Nazionale di Sviluppo Rurale Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante, in favore di 20.004 beneficiari. Nel dettaglio, per quanto riguarda i pagamenti dello sviluppo rurale, misure a superficie, concessi a seguito di istruttoria automatizzata, le regioni interessate sono: - Basilicata (11 milioni per 1.413 beneficiari) - Campania (958mila euro per 382 beneficiari) - Friuli (868mila euro per 250 beneficiari) - Liguria (2 milioni di euro per 1.726 beneficiari) - Puglia (9 milioni di euro per 1.112 beneficiari) - Sardegna (10 milioni di euro per 14.288 beneficiari) - Sicilia (41mila euro per 7 beneficiari) - Umbria (3 milioni di euro per 453 beneficiari) - Valle d'Aosta (1 milione di euro per 713 beneficiari)
UVA DA TAVOLA INSACCHETTATA E TRACCIATA L’uva è insacchettata e può maturare direttamente sulla pianta in un ambiente protetto in modo da aumentare le garanzie di qualità del prodotto e il suo valore aggiunto. E’ l’obiettivo del progetto biennale Uvasis
(Sicurezza e sostenibilità per l’uva da tavola), condotto in Puglia da Sinagri, spin off dell’Università di Bari e coordinato sotto l’aspetto scientifico da Costantino Silvio Pirolo con la partecipazione del Centro di ricerca, sperimentazione e formazione
COLTIVARE INFORMATI SUL DIGITALE TERRESTRE
agricola (Crsfa) “Basile Caramia”, con l’Organizzazione di produttori Gruppo Tarulli, l’Azienda agricola Campagna Onofrio Felice e l’Op Agritalia. I grappoli vengono insacchettati per ottenere una qualità elevata, tracciabilità e sicurezza in modo anche da garantirne un maggior valore aggiunto. Tutta la sperimentazione è stata effettuata su varietà tardive, non ancora raccolta. Come ha spiegato Pirolo “L’idea di sperimentare questa tecnica è del 2011, quando insieme a un collega ricercatore del Cnr, Federico La Notte, in un viaggio di lavoro in Cina, scoprimmo che la pratica di insacchettare era assai diffusa ed estesa a differenti frutti anche di dimensioni medio-piccole come mele, pere, pesche, mango, nespole, con uso di sacchetti di differenti colori, in grado di influenzare il colore, la sua uniformità ed anche la concentrazione zuccherina”. La sperimentazione infatti testerà una nuova tecnica di insacchettamento dell’uva da tavola valutandone l’efficacia nella pro-
tezione dei grappoli e andando a definire materiali e modalità d’applicazione in base alle varietà, valutandone i benefici a livello ambientale, economico, Prove condotte qualche anno fa in Italia hanno già dimostrato come il grappolo, chiuso all’interno del sacchetto, non avesse bisogno di essere trattato con prodotto fitosanitari per arrivare a maturità in maniera integra e perfetta. La protezione del sacchetto infatti va a preservare il grappolo ai parassiti, andando ad impedire l’ingresso di spore, evitando il contatto con i fitofarmaci che vengono irrorati nel resto del vigneto. Nel caso di questo progetto, i vigneti coperti da plastica, con limitata la bagnatura della chioma, vanno ad impedire lo sviluppo della peronospora, mentre l’uso esclusivo dello zolfo potrebbe essere già sufficiente a salvaguardare le foglie, a mantenere sotto controllo le popolazioni di acari. Le uve con questa tecnica mantengono un colore uniforme sono protette dalla diretta incidenza del sole mentre sul packaging è stampato il codice a barre per la tracciabilità.