CODIVABRI 1973 - 2013
40 ANNI AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
ANNO XXX N° 25 EMESSO IL 24 GIUGNO 2015 Xylella fastidiosa
MIPAAF: FIRMATO DECRETO PER ATTUAZIONE MISURE DI CONTRASTO DECISE DALL’UNIONE EUROPEA Novità sulle misure che saranno adottate contro il batterio killer degli olivi. Confermate le azioni di eradicazione, nelle situazioni come nell’agro di Oria, nel raggio di 100 metri dalle piante focolaio Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina, in merito alla lotta contro il batterio della Xylella che ha colpito le piante di ulivo nella Provincia di Lecce, ha firmato il 19 giugno scorso il Decreto Ministeriale applicativo della Decisione della Commis-
sione Europea del 18 maggio scorso, dopo che la Conferenza Stato Regioni, convocata d’urgenza, ha dato parere positivo. Di seguito le principali novità previste dal decreto. DIVIETO DI IMPORTAZIONE DI VEGETALI PROVENIENTI DA COSTA RICA E HONDURAS Viene ribadito il divieto di introdurre nell’Unione europea vegetali destinati alla piantagione originarie di Costa Rica e Honduras, ad eccezione delle sementi di Caffè. RAFFORZATO MONITORAGGIO E CONTROLLO ALLE FRONTIERE Vengono ulteriormente incrementati i controlli alle frontiere su piante provenienti da Stati dove è accertata la presenza di Xylella, che sono ammesse esclusivamente se accompagnate da certificato fitosanitario e se hanno superato specifici controlli dei Servizi fitosanitari regionali. ISPEZIONI E MONITORAGGIO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE Come previsto dalla decisione Ue viene ulteriormente rafforzata l’attività di monito-
raggio in tutte le Regioni attraverso campionamento e analisi in particolare delle piante possibili ospiti del batterio al fine di evitare la diffusione della malattia. NUOVA DEFINIZIONE DELLE ZONE DELIMITATE La decisione della Commissione europea prevede una procedura valida per tutto il territorio dell’Ue laddove venga accertata la presenza del batterio. In tali casi si individua una zona infetta e una zona cuscinetto. Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Lecce, la zona infetta corrisponde all’intero territorio. La zona cuscinetto ha una larghezza di almeno 10 chilometri intorno alla zona infetta. MISURE DI CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL BATTERIO Per la gestione dell’emergenza nel territorio pugliese vengono individuati due differenti approcci, distinguendo tra la zona di Lecce e il resto del territorio. Nella zona di Lecce, infatti, per il controllo dei vettori di Xylella fastidiosa sono previste stabilmente e obbligatoriamente le buone pratiche agricole nella gestione dei terreni, come quelle effettuate quest’anno e che hanno coinvolto già 80mila ettari con un tasso molto alto di eliminazione dell’insetto vettore come dichiarato dal Commissario di Protezione civile. Dovranno essere dunque lavorati i terreni con operazioni meccaniche per l’eliminazione delle piante erbacee spontanee al fine di ridurre la popolazione degli stadi giovanili degli insetti vettori nel periodo gennaio-aprile di ogni anno. Nel periodo di presenza del vettore allo stadio adulto sono previsti interventi fitosanitari mirati al contenimento della diffusione del batterio. A que-
sto si aggiunge un monitoraggio e un campionamento nel raggio di 100 metri attorno ad ogni pianta dichiarata infetta, che dovrà essere rimossa come stabilito dalla Commissione. Per le zone al di fuori della Provincia di Lecce, il nuovo piano di interventi, che verrà approntato d’intesa con la Regione Puglia, dovrà prevedere, come da decisione europea, l’eradicazione delle piante infette e di quelle ospiti, nel raggio di 100 metri dai focolai. Nel frattempo continua l’attuazione delle misure previste dal Piano Silletti, in particolare per quanto riguarda i trattamenti fitosanitari mirati al contrasto degli insetti vettori, anche dopo la conferma della legittimità degli interventi da parte del Consiglio di Stato, che ha ribadito la sospensione cautelare delle sole misure del piano rivolte al settore vivaistico e ai produttori biologici.
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Rubrica dell’ufficio tecnico del CODIVABRI - Elaborazioni meteo del Centro operativo ASSOCODIPU di Bari
Bollettino settimanale www.codivabri.it - www.agrometeopuglia.it
METEO INFORMAZIONI Situazione Generale
UN VELOCE SISTEMA NUVOLOSO IN TRANSITO SULLA NOSTRA PENISOLA INTERESSA LE REGIONI CENTROMERIDIONALI. AL SUO SEGUITO IL CAMPO BARICO TORNA AD AUMENTARE E DA VENERDI' 26 IL PIU' DECISO AVANZAMENTO DELL'ANTICICLONE DELLE AZZORRE VERSO LEVANTE CONSOLIDERA' LE CONDIZIONI DI STABILITA' ATMOSFERICA NON SOLO SULL'ITALIA, MA SU BUONA PARTE DELL'EUROPA CENTROMERIDIONALE. LE PERTURBAZIONI ATLANTICHE, IN QUESTO PERIODO, SCORRERANNO A LATITUDINI BEN PIU' ELEVATE.
Dati registrati dal 15.06 al 21.06.2015 Stazioni
Temperatura
Umidità
Pioggia mm
Min.
Max.
Latiano
14.2
33.5
77
21.0
Brindisi
14.7
31.1
72
0.0
14.6
31.2
70
16.6
Ceglie M.
14.1
30.1
73
29.4
Montalbano
16.0
30.3
66
19.8
Fasano
17.0
29.0
65
29.8
Mesagne
14.1
32.3
79
4.0
Ostuni
10.6
31.4
70
21.2
San Pietro Vernotico
14.5
30.5
82
14.8
San Vito dei N.
14.6
32.1
71
14.2
Torre Santa Susanna
15.0
34.3
66
20.6
Villa Castelli
15.3
32.8
79
31.2
Carovigno
Media
Regione Puglia
ASSO.CO.DI.PU.
OLIVO SITUAZIONE FENOLOGICA - Ingrossamento frutti. SITUAZIONE FITOSANITARIA – Tignola, lebbra e occhio di pavone. PROGRAMMA DI DIFESA – Considerato che si è raggiunto il picco delle catture di tignola nei giorni scorsi, si consiglia di effettuare l’intervento. insetticida contro il parassita, preferibilmente entro domenica 28 giugno. Utilizzare prodotti fitosanitari a base di dimetoato ed aggiungere alla miscela anche l’ossicloruro di rame che esplica una buona azione fungicida nei confronti di numerosi funghi, che in particolare quest’anno si stanno manifestando vistosamente tra cui anche la cercosporiosi (Piombatura), occhio di pavone e l’ormai onnipresente lebbra. E’ necessario affinchè il trattamento abbia la sua efficacia nei confronti della tignola di effettuarlo prima dell’indurimento del nòcciolo. 3). Inoltre, riteniamo utile consigliare di osservare attentamente i propri oliveti e nel caso in cui si notano disseccamenti assimilabili ad eventuali manifestazioni di Xylella fastidiosa, contattare immediatamente i competenti Uffici Provinciali dell’Agricoltura della Regione Puglia (0831544111) o l’Ufficio Tecnico del Condifesa di Brindisi (0831511306). In qualunque situazione è bene eseguire tutte le buone pratiche agricole: potature ordinarie, aratura del terreno, eliminazione delle parti di chioma malate, trattamenti antiparassitari solo quando necessari e con le più opportune sostanze attive. Per contrastare la possibile diffusione della Xylella fastidiosa si consiglia di effettuare tutte le “buone pratiche agronomiche” che limitano la diffusione della “Sputacchina”. In particolare si consiglia di potare in maniera regolare le piante eliminando le parti disseccate ed eliminando le erbe infestanti sia nell’oliveto che lungo i bordi perimetrali con fresature o trinciature. Queste pratiche sono da preferire alla aratura con aratro, soprattutto se l’oliveto da qualche anno è in non coltura in quanto le arature danneggiano il capillizio radicale troppo superficiale.
FRUTTIFERI SITUAZIONE FENOLOGICA - Ingrossamento frutti - invaiatura/ maturazione varietà medie SITUAZIONE FITOSANITARIA - Afidi,oidio e tignole. PROGRAMMA DI DIFESA - Il volo delle tignole del pesco (Cidia e Anarsia) è costante, pertanto, tenendo presente la persistenza d'azione del precedente trattamento, è opportuno intervenire con insetticidi specifici come Bacillus t., Metossifenozide, Emamectina, Etofenprox, Spinosad, Indoxacarb, Thiacloprid, Clorantraniliprole, Triflumuron ecc., solo sulle varietà la cui raccolta è programmata per la seconda decade di luglio. Nella scelta dei prodotti preferire quelli che controllano anche gli afidi se nel proprio pescheto si sono manifestate eventuali colonie dell'insetto. Sulle varietà sensibili, in presenza di oidio sugli apici vegetativi o sui frutti, aggiungere un prodotto a base di Bitertanolo, Fluopyram+tebuconazolo, Ciproconazolo, Fenbuconazolo, Miclobutanil, Penconazolo, Propiconazolo, Tebuconazolo, Bupirimate Boscalid+Piraclostrobin Quinoxifen Tetraconazolo. Nelle aziende che utilizzano il metodo della confusione sessuale contro Cidia e Anarsia, non effettuare trattamenti.
VITE SITUAZIONE FENOLOGICA - Prechiusura grappolo - Chiusura grappolo. SITUAZIONE FITOSANITARIA - Situazione stabile, non si riscontrano nuove Infezioni di peronospora. In alcuni vigneti si notano ancora infezioni di oidio. Si riscontrano, inoltre, infestazioni trascurabili di tignoletta. PROGRAMMA DI DIFESA - Il trattamento consigliato nello scorso bollettino e attraverso il servizio di messaggistica telefonica “Fitotel” è sufficiente a garantire la protezione dei vigneti anche dalle possibili infezioni innescate dalle ultime piogge, registrate nei giorni scorsi, in numerose zone della provincia di Brindisi. Nei vigneti dove si notano infezioni di oidio è utile eseguire, nei prossimi giorni, una solforazione (zolfo in polvere) distribuendo per ettaro quantità di zolfo non superiori ai 30 - 40 Kg. Ricordiamo che tali interventi a base di zolfo in polvere, nei periodi di piena estate, con temperature elevate possono essere fitotossici (tossici per le piante) generando sulle parti verdi ustioni anche gravi. Pertanto effettuare il trattamento, in assenza di vento e nelle ore più fresche della giornata, meglio al mattino onde evitare possibili umidità notturne che potrebbero asportare dal vigneto parte dello zolfo distribuito e ridurne l’efficacia dell’intervento stesso.
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Regione Puglia
Muffa grigia della vite La muffa grigia (Botrytis cinerea, Pearson Fries) è un fungo che può attaccare qualsiasi tipo di substrato organico, potendo vivere in modo saprofitario e/o parassitario in base alle condizioni ambientali e climatiche. La botrite può manifestarsi nel vigneto sotto diverse forme: scleròzi su tralci, micelio svernante su gemme e soprattutto, conìdi. La produzione dei conìdi è concentrata in due momenti: in corrispondenza della fioritura e durante la maturazione. La botrite si può manifestare con danni importanti dalla fase fenologica dell’invaiatura in poi, ma con primavere piovose, anche in prefioritura e fioritura; il fungo attacca le foglie e le infiorescenze, causando necrosi. Biologia La botrite, per potersi diffondere, deve svilupparsi in un ambiente caldo-umido e devono essere presenti ferite aperte attraverso le quali possa moltiplicarsi nell’ospite. Per stabilire l’inizio dell’infezione primaria, vale “la regola dei due quindici”, ovvero sono necessari 15°C di temperatura media e 15 ore di bagnatura, che scendono a 4 se gli acini sono lesionati, per innescare l’infezione. Ciò che conta, quindi, non è tanto l’intensità della pioggia caduta, ma è il tempo durante il quale la vegetazione è rimasta bagnata. Lotta agronomica Le pratiche agronomiche possono contenere efficacemente la botrite, modificando le condizioni microambientali in cui la muffa può svilupparsi. Il contenimento della vegetazione rappresenta il primo intervento in grado di ridurre i danni da botrite sul grappolo attraverso: • gestione dell’irrigazione: l’apporto idrico deve essere fornito alla pianta solo in determinate fasi fenologiche (da allegagione all’invaiatura), con un volume adeguato e solo per evitare che la vite vada in stress idrico;
•concimazioni azotate: l’obiettivo è quello di ottenere un vigneto sano e in equilibrio. Se si eccede con letamazioni o con apporti nitrici, si svilupperà la chioma a scapito del grappolo, con aumento del microclima umido, dell’ombra nella fascia fruttifera e delle dimensioni e compattezza degli acini; • portainnesto: la scelta è legata al tipo di terreno e alla possibilità di irrigare; se il primo è fertile e profondo e non ci sono limitazioni idriche, è consigliabile scegliere un portainnesto debole che contenga la vegetazione e che possibilmente riduca il ciclo vegetativo della vite; • varietà: ci sono varietà molto vigorose, indipendentemente dal portainnesto e dal terreno in cui vengono messe a dimora. Se queste varietà sono innestate su portainnesti vigorosi (110 Ri, 1103 P, 140 Ru,) e vengono poste a dimora su terreni ben concimati e irrigui, produrranno troppe foglie, molti germogli affastellati e pochi grappoli che risulteranno più sensibili alla botrite; • sistema di potatura ed allevamento: potature ricche, ovvero con rilascio di molte gemme, provocano affastellamento della vegetazione, indipendentemente dal sistema di allevamento; il tendone induce uno scarso arieggiamento e un’incidenza della botrite doppia rispetto a quella della controspalliera
con potatura a guyot o a cordone speronato; • gestione della chioma: sfogliature nella fascia grappolo (eliminazione delle foglie sotto il grappolo, preservando quella opposta al grappolo), sfemminellatura nella fascia fruttifera in allegagione SOLO dove le femminelle impediscono un buon ricambio di aria o dove possono incastrarsi nel grappolo in accrescimento, cimatura al momento giusto, diradamento dei germogli, sono pratiche che limitano la vegetazione nella fascia dei grappoli favorendo l’arieggiamento e limitando l’umidità che è sempre fattore predisponente all’instaurarsi della botrite. Lotta chimica Indipendentemente dalla fase fenologica di intervento, è necessaria una perfetta bagnatura dei grappoli poiché in quasi tutti i casi si tratta di prodotti di copertura o parzialmente citotropici che devono raggiungere totalmen-
te il grappolo per poter essere efficaci. Il trattamento antibotritico nelle varietà sensibili ed a grappolo serrato (es. Chardonnay), in condizioni favorevoli e predisponenti (vigoria per squilibrata alimentazione idrica e minerale), deve essere effettuato nella fase fenologica di pre-chiusura al fine di ridurre l’inoculo costituito dai residui fiorali e di devitalizzare i conìdi. E’ fondamentale intervenire prima della chiusura totale del grappolo poiché, quando gli acini si toccano, l’agrofarmaco non riesce più a penetrare nella zona del pedicello, dove si possono concentrare i residui fiorali. Sono consigliabili in questa fase principi attivi come cyprodinil + fludioxonil oppure boscalid, che sono molto efficaci e che residuano di meno nel vino, se utilizzati precocemente. L’eventuale secondo trattamento, con un principio attivo diverso da quello utilizzato nel primo, a un mese dalla raccolta viene consigliato solo in caso di elevata pressione del patogeno, per contrastare le infezioni. In tal caso, fenexamide, pyrimethanil, fluazinam, fenpirazamine, fluopyram, completano la strategia della difesa. Il contenimento della botrite in viticoltura biologica può essere realizzato mediante l’utilizzo in via preventiva di microrganismi come Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens che diventano antagonisti della muffa grigia, dal punto di vista nutrizionale e di ingombro fisico, in condizioni di bassa pressione del patogeno. Trattamenti a partire dalla pre-invaiatura, a base di calcio e magnesio possono contribuire a migliorare la resistenza naturale del grappolo al patogeno. L’utilizzo dei sali di rame contro la peronospora produce un effetto collaterale di contenimento molto incisivo sulla botrite.
ASSO.CO.DI.PU.
Previsioni sulla Puglia Giovedì 25 - Cielo da poco a parzialmente nuvoloso con tendenza a spazi sereni sempre più importanti. Temperatura in diminuzione. Venti moderati settentrionali con temporanei e locali rinforzi. Mari molto mossi. Venerdì 26 - Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperatura in aumento specie nei valori massimi. Venti moderati da nord-ovest tendenti ad attenuarsi in serata. Mari mossi con moto ondoso in attenuazione dalla sera. Sabato 27 - Cielo sereno o poco nuvoloso salvo passaggio di velature in diradamento serale e qualche addensamento pomeridiano in prossimità dei rilievi. Temperatura in aumento. Venti deboli in prevalenza settentrionali. Mari poco mossi. Domenica 28 - Cielo sereno o poco nuvoloso salvo attività di nubi cumuliformi pomeridiani in prossimità dei rilievi. Temperatura in aumento specialmente nei valori massimi. Venti deboli di direzione variabile. Mari poco mossi o quasi calmi. Tendenza per lunedì 29 e martedì 30 giugno Stabilità atmosferica in ulteriore consolidamento con cielo sereno e temperatura tipicamente estive.
Giorno
GIOV. 25
Giorno
VEN. 26
Giorno
SAB. 27
Giorno
DOM. 28
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia mm
Sereno
Moderato
N
-
T. max
T.min
U.max
U.min
26
21
80
45
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Quasi forte
N
-
T.max
T.min.
U.max
U.min.
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75
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Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Moderato
N
-
T.max
T.min.
U.max
U.min.
28
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70
35
Cielo
Vento
Dir.
Pioggia
Sereno
Moderato
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T.min.
U.max
U.min.
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News
gricoltura informazione
Le notizie dal mondo agricolo
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Milano
CLIMA
Olivero: “l’agricoltura contribuisce a combattere i cambiamenti più pericolosi” Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali comunica che il viceministro Andrea Olivero ha partecipato questa mattina agli Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, organizzati dal ministero dell’Ambiente e da Italiasicura. Nell’ambito della sessione dedicata all’esposizione del programma del governo, il viceministro ha evidenziato il ruolo dell’agricoltura e delle foreste nelle strategie di adattamento e di mitigazione dei cambiamenti climatici, anche in vista della conferenza sul clima di Parigi che si terrà il prossimo dicembre. “L’agricoltura fornisce il suo contributo – ha dichiarato Olivero – attraverso l’adozione di pratiche volte a preservare la fertilità dei suoli, a promuovere un uso efficiente delle risorse idriche, a tutelare la biodiversità, con l’obiettivo finale di garantire la sicurezza alimentare”. “Gli effetti dei cambiamenti climatici – ha proseguito Olivero – rischiano di compromettere la produttività agricola, la fertilità dei suoli, la tipicità delle produzioni, a tutto ciò i nostri agricoltori nel tempo hanno risposto con sapienza adottando pratiche in grado di incrementare la resilienza dei sistemi produttivi”. “Siamo convinti che per raggiungere risultati significativi non si possa prescindere da un’azione comune – ha concluso il viceministro -, dobbiamo impegnarci per rafforzare il coordinamento delle politiche sul clima e proseguire sulla strada di una stretta cooperazione tra le amministrazioni centrali, con il pieno coinvolgimento del mondo accademico, economico, associativo e della società civile”.
Xylella fastidiosa
La strategia italiana per la gestione dei rischi in agricoltura e la stabilizzazione dei redditi agricoli Lo scenario di riferimento per l’agricoltore europeo è profondamente mutato. L’accresciuta vulnerabilità ai rischi naturali e l’intensificazione della pressione competitiva in un mercato globale, ha determinato un incremento dell’esposizione al rischio associato all’attività di impresa. Per garantire al settore agricolo adeguati livelli di protezione, la riforma della PAC ha irrobustito la strumentazione comunitaria a disposizione degli Stati membri. Nella programmazione 2014-2020, l’Italia è chiamata a sostenere l’accesso degli agricoltori agli strumenti assicurativi e mutualistici per la gestione dei rischi, anche tramite soluzioni innovative, quali l'Income Stabilization Tool (IST), con una dotazione finanziaria di 1,64 miliardi di euro. L’obiettivo è rafforzare l’intervento pubblico a sostegno della gestione del rischio, tramite una sua modernizzazione e maggiore diffusione territoriale, puntando su prodotti e strumenti innovativi oltre che sulla semplificazione amministrativa grazie al progetto Agricoltura 2.0. A tal fine il Ministero delle Politiche Agricole e l’Ismea organizzano un incontro nell’ambito dell’Expo, per favorire un confronto sulla nuova strategia nazionale in materia di sostegno alla gestione del rischio, con interventi mirati del mondo istituzionale e dei principali portatori di interesse del settore
Programma della Giornata Ore 14:30: Accoglienza ospiti presso all’accesso ovest Fiorenza Triulza Ore 15.00/17.00: visita guidata alla mostra di Palazzo Italia Ore 17.00: Inizio lavori Ora 19.30: Aperitivo in terrazza
Dalla Francia ad Alliste per salvare il "gigante" dal disseccamento: innesto di leccino
Un piccolo innesto per salvare un ulivo, denominato "Il gigante di Alliste" che ha circa 1500 anni. E’ questo il tentativo fatto in località Cannatare, alla presenza di un volto noto dell’ambientalismo nel Vecchio Continente, l’eurodeputato francese José Bové, invitato nel Salento dal comitato La Voce dell’Ulivo, che raggruppa decine di produttori . Come annunciato in una conferenza del 29 maggio presso la sede della Provincia di Lecce, esistono buone ragioni di pensare che la varietà leccino – ma anche la frantoio - sia tollerante al batte-
COLTIVARE INFORMATI SUL DIGITALE TERRESTRE
PSRN 2014 – 2020 Venerdì 26 giugno ore 15.00 Palazzo Italia, Expo
rio della Xylella fastidiosa e quindi immune nuovo apparato fogliare non aggredibile dal complesso del disseccamento rapido potrebbe produrre cerchie legnose attive più dell’ulivo che sta compromettendo velocemente rispetto alla colonizPratiche invece le cultivar ogliarola e cellina. zazione radiale del legno da Se questa ipotesi dovesse trovare agronomiche parte del patogeno, sviluppando un riscontro scientifico, per le a- per contrastare un sistema di compartimentalizziende del settore sarebbe uno dei vasi già infetti, nel il batterio sulle zazione strumento per arginare i danni e tentativo di isolare funghi e battepiante infette ri e di limitarne la diffusione in rilanciare in qualche modo la produzione e più in generale il rimedio tutte le direzioni. Il successo della naturale alla prospettiva di una progressiva pratica agronomica dell’innesto, che ha desertificazione che è insita nella misura anche il vantaggio di essere reversibile, è dell’eradicazione delle piante infette e di stato segnalato al comitato da alcuni agriquelle, anche sane e di ogni specie, che si coltori che vi hanno fatto ricorso già un anno trovano nel raggio di un centinaio di metri. addietro, ottenendo risultati apparentemente “In poche parole la pianta – hanno spiegato soddisfacenti: tutti gli interventi dimostrano i portavoce del comitato -, grazie ad un un ottimo stato vegetativo.