Marco Taddei Marianna Saguatti
PRESENTATO IL TELONE PER IL RESTAURO DEL DUOMO DI FERRARA “Ridiamo un volto al nostro Duomo”: questo il titolo dell'evento con cui lo scorso giovedì 28 giugno, all’interno di una gremita Sala del Sinodo del Palazzo Arcivescovile di Ferrara, Confindustria Emilia, QN il Resto del Carlino e Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio hanno presentato il telone di copertura della facciata del momumento-simbolo della città, danneggiato dal sisma del 2012, alla presenza di Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Riccardo Maiarelli, vicepresidente dell’Associazione, Paolo Giacomin, direttore di QN il Resto del Carlino, Cristiano Bendin, responsabile della redazione QN il Resto del Carlino di Ferrara, Massimo Manservigi, vicario generale dell'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, e Lorenzo Cutuli, autore dell’immagine che campeggia sul ‘telone parlante’. L’iniziativa, promossa dal Resto del Carlino in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, si è concretizzata grazie anche all’apporto decisivo di Confindustria Emilia, che ha deciso di patrocinarne la realizzazione. “Sotto il profilo culturale, Ferrara è si-
news emilia curamente il nostro faro. Essere partecipi di questo progetto che riguarda il Duomo ci sembra importante, persino doveroso. Confindustria Emilia rappresenta una realtà unitaria, non solo per quanto riguarda il sistema delle imprese: ha l’ambizione di portare un contributo a un territorio allargato che comprende Bologna, Ferrara, Modena, con grandi eccellenze. Il Duomo di Ferrara è sicuramente un monumento identitario per la città estense, ma anche un elemento di straordinario richiamo per un’area ben più vasta. Edificio religioso, e al tempo stesso fulcro per l’immagine e il turismo. Come potevamo non credere nel progetto del ‘telone artistico’?”, ha commentato Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia, in occasione della presentazione del telone, una veste d’oro piena di note musicali che dall’inizio di agosto ha sostituito la copertura ormai ingrigita del cantiere. “Non siamo certo contenti che ci sia un telone davanti alla facciata, ma dalla difficoltà e dal rammarico nasce un'opera d'arte che avrà sicuramente il valore di riportare centralità nello sguardo di chi passa nel centro storico”, ha dichiarato mons. Massimo Manservigi, facendo riferimento ai lavori di restauro del Duomo la cui durata, considerata anche la fragilità dei materiali, resta incerta.
“Non si tratta solo di un telone artistico. È la testimonianza di un progetto che ha il valore di un impegno collettivo. L’iniziativa lanciata dal giornale ha trovato condivisione, oltre che nella Diocesi, nei generosi sottoscrittori privati, nell’apporto di Confindustria Emilia, nell’attenzione di chi guarda il Duomo come simbolo della propria identità e cultura”, ha concluso Paolo Giacomin, direttore di QN il Resto del Carlino.
MICROCREDITO, SOTTOSCRITTA LA CONVENZIONE CON UNICREDIT Il Microcredito si configura come una delle soluzioni più efficaci per contribuire ad uno sviluppo più equo ed inclusivo della società, attraverso un percorso di sostegno finanziario per categorie con difficoltà di accesso al credito, ma che risultano meritevoli secondo parametri di innovazione, replicabilità, scalabilità su progetti imprenditoriali, che puntano alla generazione di nuove opportunità di occupazione. In questo senso, lo scorso luglio Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, e Marco Vinicio Zanella, Area Manager Retail Bologna Centro di UniCredit, hanno firmato un accordo finalizzato a fornire risposte concrete in termini di sostegno al territorio. L’intesa prevede, tra l’altro, l’erogazione di mutui chirografari con i quali sostenere investimenti e spese direttamente connessi al core business aziendale, ma anche sostanziando una precisa attenzione alla creazione di nuovi posti di lavoro e al sostegno degli investimenti legati alla formazione professionale. Il finanziamento è garantito dal Fondo Europeo degli Investimenti (parte del Gruppo BEI) che - grazie ad un plafond di 50 milioni di euro che rientra nell’ambito del programma EaSI (Employement and Social Innovation) - permetterà a 2.500 microimprese italiane di accedere in modo
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