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ATTI, 85 ANNI DI ESPERIENZA NEL MONDO DELLA FUSIONE

Ottantacinque anni di storia ed esperienza nell’ambito delle fusioni. Sono quelli che ha festeggiato nel 2022 l’azienda Atti di Bentivoglio, in provincia di Bologna, nata nel 1937 come Fonderia Cesare Atti, in quella che oggi viene chiamata “Packaging Valley”, producendo getti in sabbia per tutte le imprese cittadine che già si occupavano di quel mercato. Dopo la sospensione delle attività a causa della Seconda guerra mondiale, riprende in un locale di fortuna nel 1946 e riallaccia i rapporti con tutte le aziende del circondario. Cresciuta pian piano, e allargato il suo mercato a tutta l’Italia del Nord, rivolge la sua produzione al mondo della moto, che in quegli anni sta crescendo molto, e acquisisce tutte le forniture di getti di alluminio della Moto Guzzi e successivamente della Benelli, al tempo realtà famosissime in tutta Europa.

Nel 1972 Atti la svolta radicale nella tipologia produttiva, che passa dai getti in sabbia a fusioni in conchiglia e alla produzione di componenti per pompe a ingranaggi per tutti i produttori emiliani, cioè per tutti i clienti italiani. È poi la volta del ritorno al mondo della moto con la produzione di getti per le sospensioni, teste e cilindri e di tutta la componentistica delle moto per le più note case europee e mondiali.

Negli anni successivi l’azienda fa il suo ingresso nel mondo dell’automotive e Atti, divenuta nel frattempo una Spa, si specializza, prima in Europa, nella produzione della parte fredda dei turbocompressori per auto, fornendo le cinque case europee che producono questo componente per tutte le case automobilistiche mondiali.

Oggi, 85 anni dopo la sua nascita, la fonderia Atti, guidata fin dall’inizio dalla famiglia Lelli, riesce ancora a tenere testa alle crisi che scuotono il mercato da anni. Negli anni, e con decenni di esperienza, la fonderia Atti si è circondata di una rete di aziende collegate che contribuiscono a ogni aspetto della creazione di un prodotto. Il cliente, infatti, riceve un prodotto del quale, attraverso una collaborazione progettuale (co-design), è stato progettato lo stampo, creata l’anima in sabbia, fatte le simulazioni di colata necessarie, realizzato il prodotto stesso. Infine, i processi di sbavatura, tempra e lavorazione meccanica. Tutto questo senza costi di trasporto, visto che le aziende della filiera si trovano nel raggio di un chilometro.

“La fonderia si occupa principalmente di fusioni a gravità in conchiglia, utilizzando leghe leggere, come l’alluminio e la zama”, sottolinea con dovizia di particolari il presidente Giuseppe Lelli. “I nostri collaboratori, seguendo le richieste del mercato, hanno imparato a padroneggiare anche la pressofusione, espandendo così la vasta gamma di prodotti che siamo in grado di offrire ai clienti finali”.

Atti oggi ha clienti in diversi settori: i principali sono sicuramente l’automotive e l’oleodinamica, ma anche i produttori di trattoristica e motocicli sono tra i più importanti. L’azienda produce inoltre componenti per la casa e dettagli di design.

“Tutto ciò sembra facile ma negli ultimi quindici anni”, spiega Lelli, “l’industria meccanica, e automobilistica in special modo, ha dovuto fare i conti con una serie di avvenimenti critici: il crack finanziario della Lehman Brothers, il Dieselgate della Volkswagen, la spinta a nostro avviso intempestiva e irresponsabile verso una mobilità del tutto elettrificata, una pandemia che il mondo non conosceva da secoli, la straordinaria esplosione dei prezzi di metalli ed energia e infine la minaccia, non irrilevante, di una guerra in Europa. Tutto ciò ha creato gravissimi problemi alle imprese operanti in Europa e noi di certo non ne siamo immuni. Ma la nostra fiducia al momento è più forte delle difficoltà e proviamo ad andare avanti, continuando a combattere le difficoltà per dare continuità alla nostra azienda”.

Atti è da sempre impegnata in una politica ambientale attiva, quale strumento per la dichiarazione della propria volontà e del proprio impegno verso il controllo, la riduzione e, dove possibile, l’eliminazione degli effetti negativi sull’ambiente delle attività della propria organizzazione. L’azienda ritiene infatti fondamentale che le proprie attività debbano essere orientate, oltre che allo sviluppo economico, anche al rispetto dell’ambiente ed al corretto utilizzo delle risorse naturali.

“Tra gli obiettivi di Atti c’è l’accrescimento del livello di qualità dei propri processi e prodotti, attraverso una gestione efficace delle risorse, siano esse umane, tecnologiche ed economiche, per migliorare le prestazioni ambientali nell’ottica della progressiva riduzione degli impatti sull’ambiente”, conclude il presidente Lelli.

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