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lo, sempre più strategico, del digitale nelle imprese manifatturiere in questi ultimi quattro anni ha certamente contribuito a questa crescita”.
Confindustria Emilia Area Centro raggruppa oggi oltre 3.400 imprese associate, distribuite fra le province di Bologna, Modena e Ferrara e raggruppate in 20 filiere. Questa comunità di aziende esprime un fatturato di circa 75 miliardi di euro, impiegando 182 mila collaboratori. Il 2021 ha registrato performance di fatturato e redditività in grande crescita che hanno posizionato le aziende delle filiere di Confindustria Emilia, così come le altre aziende emiliano-romagnole e le aziende italiane, a livelli superiori a quelli del 2019. Ma, in tutte le filiere, il fatturato medio e il numero di dipendenti medi delle imprese associate superano la media nazionale.
La filiera Agroalimentare produce 10 miliardi di euro, totalizzando il fatturato più alto, seguita dalle Facilities (le infrastrutture e i servizi a supporto dei processi del core business aziendale) con 9,3 miliardi. Ottimi risultati anche per la filiera Home (6,9 miliardi), per le
Macchine (5,7 miliardi) e per quelle del Packaging e dell’Automotive (entrambe con 5,4 miliardi). La filiera Macchine ha il maggior numero di addetti (18.600), seguita da quella Home, che ne conta più di 17mila, e dalla Mobilità e Logistica (14.828). In una situazione estremamente complessa come quella del biennio 2020-2021, le performance economiche delle aziende di Confindustria Emilia, lette anche in termini di incidenza sul fatturato, di consumo di materie prime e di componentistica, di costi di gestione e costo del personale, hanno evidenziato una capacità di tenuta a fronte dei molteplici elementi di straordinarietà del periodo. È da sottolineare che, in un territorio rinomato a livello internazionale per essere una delle culle dell’automazione industriale, nelle imprese con fatturato superiore ai 500 mila euro, l’incidenza del costo del personale (18,1% nel 2021) permane di molto superiore alla media nazionale (pari al 12,8%).
Di assoluto rilievo sono i dati relativi all’export: considerando le società di capitali con fatturato superiore ai 500 mila euro, oltre il 50% delle aziende associate sono esportatrici, contro il 21,2% dell’Emilia-Romagna e il 16,4% dell’Italia. Se, poi, si valuta l’incidenza dell’export sul totale del fatturato emerge che, sempre nelle aziende con fatturato superiore ai 500 mila euro, questo arriva a toccare il 36%, contro al 30,5% per le aziende emiliano-romagnole e al 30,7% per le imprese italiane. I dati salgono significativamente se consideriamo le dieci filiere top performer (Agroalimentare, Facilities, Home, Packaging, Automotive, Macchine, Chimica e Farmaceutica, Moda e Lusso, Elettronica e Meccatronica, Salute), nelle quali gli indicatori superano rispettivamente il 70% e il 40%.
Oltre 3.400 Associati
Totale fatturato Associati: 75,4 mld €
Totale addetti: 181.422 ta stabilità, dall’altro. Il confronto con il resto del Paese evidenzia che in Italia solo il 38% di aziende ha richiesto un finanziamento nello stesso periodo (concesso all’88,1% di esse). Tutti dati che rilevano un’ottima reputazione delle associate a Confindustria Emilia presso il sistema finanziario, caratteristica fondamentale per realtà imprenditoriali che continuano a investire tantissimo.
E, in un mondo dove l’innovazione costante è il motore dello sviluppo, le imprese di Confindustria
Emilia risultano sapere stare ai livelli più alti.
Considerando, infatti, l’Innovation score di
Crif che valuta il livello di innovazione, il 32,6% delle imprese associate ha ottenuto 1, il punteggio massimo, conquistato solo dal 10,1% delle aziende con sede nel resto d’Italia. Per investimenti effettuati in Ricerca e Sviluppo, per brevetti registrati e per tecnologie utilizzate, l’associazione imprenditoriale emiliana presenta una percentuale di aziende ad alto livello di innovazione di assoluto rilievo. Il dato evidenziato supera il 43% se consideriamo solamente le filiere Top Performer: Digital, Agroalimentare, Automotive, Chimica e Farmaceutica, Facilities, Home e Packaging.
Non meno importante l’aspetto legato alla sostenibilità: tra le imprese associate si conta il 93% di contratti a tempo indeterminato, di cui 57% uomini e 43% donne. E, declinando la sostenibilità in termini sociali e ambientali, sono stati spesi dalle imprese associate a Confindustria
Credibilità e affidabilità sono due elementi costitutivi delle imprese associate a Confindustria Emilia. Il secondo elemento è evidenziato dall’Indice di puntualità dei pagamenti, dove si registrano 8,5 giorni di ritardo medi a fronte di una media nazionale di 24 giorni. Per quan - to riguarda il primo, la conferma viene dall’analisi dell’accesso al credito bancario. Ad esempio, nel 2021 il 63,8% delle associate ha richiesto un finanziamento e la quasi totalità l’ha ottenuto (93,1%), a riprova di una grande vivacità di progetti, da un lato, e di una diffusa e riconosciu -
Emilia 92 milioni di euro per azioni sul sociale e investiti 1,2 miliardi per soluzioni ambientali, dall’energia rinnovabile all’economia circolare, tanto che il 40% delle imprese ha un sistema di gestione ambientale certificato.
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