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“Il tappo Tethered cap, che prevede l’ancoraggio alla bottiglia nell’ottica di ridurre al massimo la dispersione di plastica, è stato inserito in bottiglie monomateriale in PET ed è stato studiato in esclusiva per Granarolo, prima fra le aziende dairy ad anticipare la direttiva europea”, dichiara Filippo Marchi, direttore generale del Gruppo Granarolo. “Da anni lavoriamo sulla sostenibilità del packaging Granarolo e tre sono le direttive sulle quali ci muoviamo: ridurre il peso degli imballaggi primari e secondari; utilizzare plastica riciclabile e riciclata; sperimentare materiali alternativi alla plastica”. Con questo effetto combinato di riduzioni Granarolo prevede di risparmiare oltre 355.000 chilogrammi di plastica in un anno: si tratta di 537 tonnellate di CO2eq, pari all’illuminazione annua di un paese di 7.760 abitanti.

Ma le novità in casa Granarolo non finiscono qui. Il Gruppo ha scelto infatti un testimonial d’eccezione per i prossimi due anni: il nuotatore plurimedagliato Gregorio Paltrinieri.

Nato a Carpi, in provincia di Modena, Paltrinieri è campione del mondo in carica dei 1.500 metri in vasca lunga e in vasca corta, della 10 chilometri in acque libere e degli 800 metri in vasca corta. Attualmente è anche campione europeo in carica negli 800 metri sia in vasca lunga che corta, nella 5 km in acque libere e nella 5 km a squadre. Ha vinto tre medaglie Olimpiche in due edizioni dei Giochi: l’oro a Rio de Janeiro 2016 nei 1.500 metri stile libero, l’argento negli 800 metri in vasca e il bronzo nella 10 km in acque libere a Tokyo 2020, terzo atleta della storia a riuscire a vincere una medaglia nella stessa edizione dei Giochi, sia in piscina che in acque libere. Per il biennio 2023-2024, l’atleta italiano rappresenterà i valori Granarolo, da sempre attenta a sana alimentazione e benessere fisico, attraverso la promozione di iniziative sportive per ragazzi di ogni età nate nelle comunità in cui opera; in particolare, Paltrinieri sarà il volto dei prodotti funzionali del Gruppo dedicati al benessere e a specifici bisogni per tutta la famiglia. Il connubio Granarolo-Paltrinieri si pone l’obiettivo di intercettare un target di consumatori più attento al benessere fisico e di rappresentare valori quali sana alimentazione e sportivi- tà, proponendosi come esempio positivo in particolare per le nuove generazioni.

“Abbiamo scelto Gregorio Paltrinieri perché rappresenta valori a noi vicini e che condividiamo come genuinità, qualità e impegno. Il nuoto è lo sport per eccellenza, il più completo, come il latte”, conclude Filippo Marchi.

GRUPPO FABBRI VIGNOLA, STEFANO PELLEGATTA È IL NUOVO AD

L’ingegner Stefano Pellegatta, dal dicembre scorso, è il nuovo amministratore delegato di Gruppo Fabbri Vignola, realtà che ha sede nell’omonima città in provincia di Modena. Rinnovamento e velocità sono le parole chiave che caratterizzeranno la sua nuova gestione: “Oggi il segreto del business è saper anticipare il cambiamento. Con la sua doppia produzione di confezionatrici e pellicole alimentari, Gruppo Fabbri ha la fortuna e il vanto di poter controllare l’intero processo produttivo, con ampi margini di sperimentazione e sviluppo. Abbiamo tutte le carte in regola per diventare un’eccellenza riconosciuta nel mondo del packaging anche oltre i confini italiani ed europei. L’unicità del nostro business può e deve essere portata al massimo grado di sviluppo”, spiega il nuovo amministratore delegato.

Ex general manager di Zeus Packaging, Pellegatta vanta una solida esperienza in management strategico e organizzativo, sviluppo delle vendite, gestione delle risorse, operations. Per questo agli azionisti del Gruppo Argos Wityu la scelta del nuovo amministratore delegato è parsa come la più idonea per garantire il rafforzamento e l’ulteriore crescita di Fabbri sul mercato globale.

Il gruppo modenese è da più di 70 anni sul mercato, dove si è ritagliato un ruolo di primo piano a livello internazionale nella produzione e vendita di macchine, film e software per l’imballaggio di alimenti freschi e freschissimi. Le origini di Gruppo Fabbri risalgono a una piccola tipografia fondata nel 1870 a Vignola che Ennio Fabbri rileva negli anni Trenta e trasforma successivamente in Fabbri Arti Grafiche, iniziando a sviluppare soluzioni di packaging alimentare a partire dagli anni ’50. Nel 1960 Ermanno Fabbri, succeduto al padre, fonda Automac e lancia la prima macchina per avvolgere automaticamente gli agrumi, con carta speciale paraffinata. Nasce così l’attuale strategia Fabbri basata sulla ‘sinergia integrata’ fra macchine e film per offrire al mercato un sistema di confezionamento alimentare completo comprendente confezionatrici e consumabili. Agli inizi degli anni ’70, Automac applica l’utilizzo del film in PVC estensibile a freddo per l’avvolgimento manuale di cibi freschi per i supermercati, una piccola rivoluzione nel settore che produce rapidamente uno sviluppo a livello mondiale.

La sempre maggiore richiesta di macchine automatiche a tecnologia avanzata nei supermercati e nei centri di confezionamento, che necessitano di manutenzione, porta alla nascita, fra gli anni ’70 e ’90, di società in diversi paesi europei. Oggi il gruppo comprende quattro unità produttive (tre in Italia, una in Svizzera) e nove società di vendita e assistenza in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e Russia. Attivo in un centinaio di paesi in tutto il mondo grazie anche a più di 90 società concessionarie altamente qualificate, si distingue per la sua costante attenzione alle esigenze emergenti del mercato.

Con circa 500 dipendenti, più di 120 brevetti attivi concessi in vari paesi del mondo e il 5% del fatturato annuale investito in ricerca e sviluppo, il gruppo modenese

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