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commesse internazionali, Incico curerà per Lhyfe lo sviluppo di nuovi impianti di produzione e vendita di idrogeno verde, la sottoscrizione di PPA - contratti a lungo termine che regola la somministrazione di energia - con fornitori di energia rinnovabile, e assicurerà i necessari servizi di ingegneria a livello autorizzativo ed esecutivo, nonché la realizzazione su base Epc (Engineering Procurement and Construction) del cosiddetto “Balance of Plant”.

Come sottolineano da Incico, la recente crisi energetica ha fatto emergere in maniera ancora più urgente la necessità di pensare a nuove fonti di approvvigionamento, fra queste ovviamente l’idrogeno verde che, oltre all’uso tout-court negli impianti industriali (in sostituzione dell’idrogeno grigio) e nel settore della mobilità, può essere infatti impiegato come straordinario acceleratore del processo di decarbonizzazione e di conversione dei processi industriali in chiave ecosostenibile.

I cantieri per i primi progetti di “ecosistemi chiavi in mano”, che captano l’anidride carbonica e la trasformano in metanolo e alcoli simili grazie all’utilizzo di impianti di piccole dimensioni che producono idrogeno verde utilizzando energia generata da impianti fotovoltaici, saranno aperti già nei prossimi mesi e i primi passi di questa partnership sono già stati avviati in Puglia, dove sono stati individuati rapporti con off-taker industriali interessati all’acquisto di idrogeno verde a costi competitivi.

“Per la costituzione dell’ecosistema, oltre all’area per la realizzazione dell’impianto di produzione d’idrogeno, è necessario, infatti, avere nelle vicinanze uno o più parchi fotovoltaici - spiegano da Incico - in grado di fornire l’energia da elettricità verde e dei players industriali che devono abbattere le loro emissioni dell’inquinante in atmosfera. In Puglia, quindi, grazie all’incentivazione del fotovoltaico che è stata fatta e all’importante tessuto industriale della regione, vi sono tutte le condizioni per avviare questa progettualità”. Questa operazione rappresenta un nuovo e necessario passo per Incico, che negli ultimi tre anni ha fortemente investito nella transizione ecologica e che oggi partecipa attivamente allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, lavorando per superare i limiti che ancora affliggono il settore.

“Oggi è il momento di fare un salto tecnologico e pensare all’idrogeno come ad una straordinaria risorsa intermedia utile per la realizzazione di prodotti stabili ecosostenibili”, dichiara l’amministratore delegato di Incico, Olivier Severini.

DA ITALTECNO LA TECNOLOGIA “SCARICO LIQUIDI ZERO”

L’esigenza attuale delle industrie di ridurre l’impatto sull’ambiente, diminuendo i consumi idrici e garantendo la stabilità della qualità, ha portato Italtecno, impresa di Fiorano Modenese, in provincia di Modena, a esplorare le condizioni necessarie per lo sviluppo di tecnologie innovative che soddisfino tale esigenza. Una delle principali possibilità per quanto riguarda il trattamento delle acque di scarico di impianti di finitura alluminio è la tecnologia ZLD, “Scarico liquidi zero”, per impianti di anodizzazione e verniciatura a polvere: un grande passo avanti per un mondo più pulito e un’enorme riduzione dei costi.

“La tecnologia ‘Scarico liquidi zero’ è l’esempio di come sia ancora possibile esprimere grande innovazione nel campo dei trattamenti di finitura dell’alluminio. Viene applicata a impianti di depurazione per impianti di verniciatura elettrostatica (a polvere o liquido) di alluminio e acciaio, ossidazione dell’alluminio e produzione miste. Si applica a linee esistenti o nuove. Il sistema è composto anche da un apposito software che garantisce la registrazione onli-

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