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110 DI QUESTI ANNI: LE CELEBRAZIONI DEL GRAND HOTEL MAJESTIC “GIÀ BAGLIONI”

Il 15 febbraio 1912, in piena Belle Époque, veniva inaugurato l’Hotel Baglioni - oggi Grand Hotel Majestic “già Baglioni” - acquistato l’anno precedente dall’imprenditore Guido Baglioni nei locali settecenteschi dell’ex Seminario Arcivescovile, edificati negli ambienti delle dimore delle famiglie Ariosti e Arrigoni. Iniziava così la storia di una struttura che, da allora, è al centro della vita culturale di Bologna. Nel 2022 si sono svolti i festeggiamenti per i 110 anni di prestigiosa attività dell’unico 5 stelle lusso dell’Emilia: un importante traguardo, omaggiato con una serie di appuntamenti che raccontano la centralità e l’importanza del Majestic, icona dell’ospitalità bolognese e italiana, sede di eventi culturali e “dimora felsinea” per tanti ospiti illustri. E anche simbolo di un’epoca che ha attraversato il Novecento e fatto ingresso nel Nuovo Millennio. A dare il via alle celebrazioni è stata, lo scorso 24 novembre, la performance teatrale di Giorgio Borghetti, “C’era una volta il Grand Hotel Majestic già Baglioni”, che ha visto l’attore e doppiatore mettere in scena, in un monologo ricco di verve, alcune delle pagine più memorabili dell’omonimo volume edito da Minerva che, tramite i racconti di Adelmo, un immaginario ex direttore, propone aneddoti e curiosità sulla struttura che ha accolto celebrità da tutto il mondo. A seguire, il 12 dicembre, il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” ha proposto agli ospiti un viaggio nel tempo nell’atmosfera di una immaginaria festa di Natale di 110 anni fa, in piena Bella Époque, quando si affermava l’operetta. Il direttore d’orchestra Maestro Stefano Giaroli, in veste di pianista, ha accompagnato dal vivo un ensemble di artisti del belcanto, tra i quali anche il tenore Stefano Consolini, in una performance articolata e diffusa, con frequenti cambi di costume. Il Majestic sorge nel cuore della città, a due passi da Piazza Maggiore, in un palazzo che nasconde capolavori artistici e storici. L’edificio è strettamente connesso, anche dal punto di vista architettonico, al seicentesco Palazzo Fava, di cui inizialmente faceva parte, oggi sede di importanti esposizioni. A testimonianza di quel periodo rimane, al piano nobile dell’hotel, il Camerino d’Europa, dove si può ammirare la prima opera nota dei Carracci, che ritrae episodi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio. Appartengono invece alla scuola dei Carracci gli affreschi del XVI secolo che decorano il soffitto del salone de I Carracci, il ristorante dell’hotel. Si scende al piano interrato, invece, per viaggiare nel tempo fino all’epoca romana. Qui è stata riportata alla luce un tratto di Flaminia Militare, costruita nel 187 a.C.: ancora si notano i segni del passaggio dei carri e i resti di pavimentazione, in quello che oggi è uno spazio espositivo restituito alla città. Eleganza, lusso ed estrema cura dei dettagli caratterizzano le camere e le suite, tra rifiniture, elementi architettonici, arredi in stile ‘800 francese e classico veneziano. È dagli inizi del Novecento che il Majestic è la casa di tutte le celebrità di passaggio a Bologna: sono stati “avvistati” i baffi di Clark Gable, la pipa di Jean Paul Sartre, il trench di Humphrey Bogart. Le Suite hanno accolto Nicola, ultimo Zar di Russia, la famiglia Reale italiana, personalità come Maria Callas, Anna Magnani, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Brigitte Bardot, Sting, Rita Levi Montalcini, Woody Allen, Luciano Pavarotti e moltissimi altri. Uno dei primi ospiti a lasciare il segno è stato sicuramente Filippo Tommaso Marinetti, che nel 1914 tenne qui la mostra-blitz durata appena 24 ore: una prima grande vetrina per il futurismo bolognese, a cui parteciparono con le loro opere un giovanissimo Giorgio Morandi, Severo Pozzati, Osvaldo Licini, Mario Bacchelli, Giacomo Vespignani. Nei decenni successivi il Majestic si trasforma nel tappeto rosso su cui sfilano le star del cinema e dello spettacolo in visita in città. Tra gli aneddoti più sorprendenti, quello legato a Lady Diana, a Bologna nel 1995 per partecipare al concerto a scopo benefico Pavarotti & Friends: in piena notte chiese un piatto di lasagne, lo gradì moltissimo e dichiarò di essersi sentita “bolognese per una notte”. Quanto a Paul McCartney, nel 2011, fece tappa qui durante il suo On the run Tour, scortato da una decina di guardie del corpo e assediato dai fan e dai fotografi. L’ex Beatles sfoderò tutto il suo charme, e nella hall salutò lo staff improvvisando il vecchio successo di Fred Buscaglione “Buonasera signorina buonasera...”. Un momento indimenticabile per tutti i presenti. A 110 anni dalla sua apertura, il Majestic continua ad essere il punto di riferimento per le star internazionali, legandosi agli appuntamenti che scandiscono la vita culturale di Bologna. Registi, attori e personalità del mondo della musica e della moda scoprono la città anche attraverso l’accoglienza che riserva loro il Majestic, che li sorprende con mille attenzioni e la cucina tipica del territorio.

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