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vita industriale
ALBERTO VACCHI, LAUREA AD HONOREM DALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
“Questo Ateneo ha imboccato da tempo la strada del dialogo col territorio, e oggi per me è un onore incredibile ed è completamente diverso rispetto alla prima laurea”: sono le parole di Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di IMA, durante la cerimonia che si è tenuta lo scorso 20 gennaio nell’aula absidale di Santa Lucia a Bologna in occasione della sua laurea ad honorem in Ingegneria gestionale dell’Alma Mater.
“L’Università è il posto migliore dove far crescere figure che diventeranno il domani della nostra realtà territoriale, dal punto di vista aziendale e non solo. Questo che ricevo oggi quindi è un grande, grandissimo riconoscimento, che deve responsabilizzarci tutti verso un’ulteriore vicinanza tra impresa e Università”, ha continuato Vacchi nel discorso di ringraziamento in apertura della sua lectio magistralis dal titolo “I pilastri della gestione del sistema IMA. Una lettura dall’interno”.
Le motivazioni del riconoscimento di Alma Mater ricordano che “il modello gestionale delle imprese e delle attività istituzionali di cui si è sempre occupato Alberto Vacchi si basa su diversi pilastri che rappresentano temi caratterizzanti del percorso formativo dell’Ingegneria Gestionale” e che “una parte rilevante di questo modello gestionale poggia sulla volontà e sulla capacità di costruire forme di collaborazione strutturale tra impresa e Università, tra scuola e lavoro”.
Alberto Vacchi ha, infatti, promosso numerose e proficue collaborazioni tra l’Università di Bologna e il Gruppo IMA, frutto della condivisione di interessi comuni sui temi della ricerca e dell’innovazione, finanziando assegni di ricerca e di dottorato, partecipando a progetti sia a livello nazionale che europeo e coinvolgendo numerosi studenti dell’Alma Mater in attività di tirocinio curriculare e di preparazione di tesi di laurea presso le società del Gruppo.
“IMA è vissuta in un contesto generale particolare, facilitata e fortunata nell’avere una realtà locale governata in un certo modo, con cultura e professionalità”, spiega ancora l’amministratore delegato del Gruppo.
“La sua caratteristica è di essere riuscita a coniugare bene le re- lazioni tra i diversi attori e i vari membri della filiera, nella catena del lavoro e all’insegna di un coinvolgimento trasversale. Coinvolgendo i sindacati? Sì, e più in generale tutti: il rapporto tra mondo del lavoro e impresa è una delle caratteristiche più significative del nostro territorio”.
Per il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, “questa laurea ha un valore intrinseco e un valore simbolico, testimonia i rapporti che l’Università di Bologna ha con il territorio. In questi anni abbiamo sempre cercato di rafforzarli e valorizzarli, attraverso i tanti accordi-quadro firmati con le imprese. Oggi, a conferma di tutto questo, abbiamo con noi una persona che rappresenta una delle aziende principali del nostro territorio”.
Moltissimi i presenti illustri alla cerimonia, tra cui Romano Prodi, Luca Cordero di Montezemolo, il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, imprenditori come Sonia Bonfiglioli e Maurizio Marchesini, gli ex rettori Fabio Roversi Monaco e Francesco Ubertini. Alberto Vacchi, classe 1964, è laureato in giurisprudenza e ricopre la carica di amministratore delegato di IMA dal 1996 e quella di presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2007. Negli oltre trentacinque anni di lavoro trascorsi in IMA, si è occupato della crescita del gruppo nato come azienda familiare, portandolo a un elevato grado di diversificazione (Pharma, Food, Automation), avviando un vasto programma di digitalizzazione e innovazione tecnologica e lavorando attivamente per creare importanti partnership come quella con il fondo BC Partners che hanno generato spinte per la grande crescita. Ambiente, sostenibilità, ruolo sociale dell’impresa, solidarietà tra grandi e piccole imprese sono al primo posto nella sua agenda.
È stato presidente di Unindustria Bologna per il quadriennio 20112015 e ha guidato il progetto che nel 2017 ha portato alla costituzione di Confindustria Emilia Area Centro, della quale è stato presidente fino ad aprile 2019. È stato membro del Consiglio regionale di Confindustria Emilia-Romagna ed è membro del Collegio di indirizzo di Bologna Business School. È presidente del Liceo Steam International di Bologna.