3 minute read
vita industriale
zioni che verranno dopo di noi”, commenta il fondatore e amministratore delegato dell’azienda imolese, Andrea Costa. E ora, quali sono i prossimi passi e le nuove sfide per TeaPak? “Continuare a produrre bustine di tè e tisane biologiche, garantendo al contempo che il nostro lavoro di tutti i giorni abbia un impatto sempre più positivo sulle persone e sul pianeta, aumentando la possibilità per tutti di vivere in prosperità, ad ogni bustina che confezioniamo”, conclude Andrea Costa.
TEKAPP, IN ARRIVO IL 2°
Response, un piano come quello che viene usato, ad esempio, nelle aziende per l’evacuazione in caso di incendio, formato da una serie precisa di policy e procedure da seguire per identificare, contenere ed eliminare i cyber attacchi e utile a creare efficienti meccanismi difensivi che consentano di mettere in sicurezza le infrastrutture aziendale”, sottolinea ancora Rozenek.
“ZERO
TRUST & CYBERSECURITY SUMMIT”
Oggi più che mai gli attacchi degli hacker ai sistemi informatici delle aziende e, in generale, di tutte le organizzazioni rappresentano un problema sempre più diffuso e di primaria importanza da arginare. Ed è proprio sul tema della cybersecurity che l’azienda italo-israeliana Tekapp ha fondato il suo core business. Nata nel 2014, oggi l’azienda, che ha sede a Formigine, in provincia di Modena, conta 10 dipendenti e un fatturato di circa 1,5 milioni di euro. Tekapp è specializzata in soluzioni di sicurezza informatica di nicchia, altamente innovative e riservate alle aziende medio-grandi che vogliono proteggersi attraverso la prevenzione degli attacchi informatici.
Le origini italo-israeliane del suo fondatore, Daniel Rozenek, ne rappresentano il driver d’innovazione che l’azienda stessa utilizza per i suoi servizi di consulenza di cybersecurity verso le imprese del territorio. Le soluzioni “Made in Israel” di Tekapp sono infatti aderenti all’approccio Zero Trust di sicurezza informatica, approccio oggi riconosciuto in tutto il mondo come il più efficace proprio nel garantire un altissimo grado di prevenzione degli attacchi cyber.
“Dieci anni fa parlare di sicurezza informatica aveva quasi un sapore cinematografico, oggi invece l’argomento è affare quotidiano: riguarda tutti, è un problema ampio e complesso che travolge il mondo dell’impresa, le istituzioni e tutti coloro che hanno la necessità di accedere a una rete per scambiare dati. Basti pensare che il cybercrimine vale più dello spaccio di sostanze stupefacenti, senza dimenticare che i pagamenti in bitcoin non sono tracciabili e rendono complesse le indagini e la tutela in quanto la moneta digitale non è ancora disciplinata da norme chiare a livello internazionale. Stiamo parlando di un giro d’affari che si aggira attorno agli otto trilioni di dollari e che vanta una crescita esponenziale e senza limiti; inoltre, stando alle ultime analisi, l’Italia continua ad essere la nazione più attaccata in Europa, dati che devono fare riflettere”, evidenzia Daniel Rozenek.
“Tekapp è molto apprezzata dalle aziende”, prosegue il suo fondatore, “perché a differenza di tanti opera come consulente e vendor independent in grado di tradurre e adattare le migliori tecnologie israeliane, non proponendo un mero elenco di prodotti, ma aiutando ad applicare metodologie e processi riconosciuti, come lo Zero Trust, che vanno a elevare il livello di sicurezza delle imprese, mantenendo, ma soprattutto migliorando, gli investimenti già fatti in materia di sicurezza”. L’osservatorio privilegiato di Tekapp suggerisce numeri molto chiari: l’Emilia-Romagna sta spendendo tanto in ammodernamento delle difese, ma, nella maggior parte dei casi, l’approccio è del tutto approssimativo.
“Manca infatti un processo di Incident
E per fare tutto questo, Tekapp continua la propria mission e si prepara a svelare i dettagli delle sue soluzioni strategiche del prossimo Zero Trust & CyberSecurity Summit, evento che giunge quest’anno alla seconda edizione in programma nel mese di maggio e che, ancora una volta, sarà ospitato da Florim. Il Summit sarà l’occasione ideale per riunire CIO, CISO e IT manager del settore per analizzare queste importanti tematiche e confrontarsi sulle possibili soluzioni e strategie da seguire.
VARVEL, UN 2022 IN CRESCITA
Una crescita dell’11% sul fatturato 2021. Gli importanti investimenti in digitalizzazione, innovazione e risorse umane sono la chiave del successo di Varvel, realtà bolognese che dal 1955 progetta e realizza sistemi di trasmissione di potenza, che ha saputo affrontare con spirito costruttivo le recenti instabilità del mercato.
“Il 2022 è stato un anno che ci ha visti fronteggiare difficoltà inattese e indipendenti dalle normali dinamiche del nostro settore. All’emergenza dei costi delle materie prime si è sommato il brusco rialzo dei costi dell’energia: condizioni che hanno messo a dura prova la tenuta di molte imprese del nostro Paese. Nonostante questo, il gruppo Varvel è riuscito a crescere ancora rispetto al passato, con un +11% sul 2021 in termini di fatturato (dati preconsuntivi). Grazie al lavoro di tutti siamo stati in grado di gestire i rapporti con clienti e fornitori in modo soddisfacente, ottenendo buoni risultati. Questi riscontri positivi sono stati il frutto di un impegno su più versanti: importanti investimenti in digitalizzazione, strategie efficienti nei reintegri degli stock, continuo sviluppo